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Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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MIPAAF: Fondo per l’emergenza Covid-19 da 100 milioni di euro. C’è l’intesa con le Regioni sul decreto ministeriale per attuazione
BELLANOVA: “AGIRE IN FRETTA PER DARE SOSTEGNO ALLE IMPRESE”
La Conferenza Stato regioni ha sancito oggi l’intesa sul decreto Mipaaf per il Fondo da 100 milioni di euro istituito dal Decreto Cura Italia per far fronte all’emergenza Covid-19. Gli aiuti saranno erogati rispettando le regole del framework emergenziale della Commissione europea.
“Ho chiesto ai miei uffici - ha dichiarato la Ministra Teresa Bellanova - di velocizzare il più possibile ogni attività di sostegno alle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura. Dopo una settimana dalla pubblicazione del Decreto Cura Italia abbiamo oggi avuto l’intesa dalle Regioni per il decreto da 100 milioni di euro. Abbiamo previsto procedure più semplici e tempi di pagamento più brevi. Andiamo a intervenire per i nuovi finanziamenti e per la ristrutturazione dei debiti con aiuti fino a 20mila euro, con un fondo perduto fino a 6mila euro per i mutui già pagati dalle aziende e poi abbiamo destinato 20 milioni di euro per l’arresto temporaneo dell’attività di pesca, anche nelle acque interne, e per l’acquacoltura. Sono risposte necessarie a una crisi che non ha paragoni anche nel settore agroalimentare. È vero che la filiera della vita non si è mai fermata e ha continuato a garantire gli approvvigionamenti di cibo, ma le perdite sono enormi. Per questo serviranno risorse adeguate anche nel decreto di maggio e su questo stiamo lavorando”.
In coerenza con quanto disposto dalla norma il decreto prevede tre misure principali:
A.COPERTURA INTERESSI PASSIVI SU FINANZIAMENTI BANCARI: 20 MILIONI DI EURO – SOGGETTO ISTRUTTORE ISMEA
20 milioni di euro per la copertura totale degli interessi passivi su finanziamenti bancari destinati al capitale circolante e alla ristrutturazione dei debiti nell’esercizio dell’impresa agricola. In questo caso è previsto un contributo massimo per impresa agricola, della pesca e dell’acquacoltura pari a 20mila euro. Questa misura mira a aumentare l’effetto leva del contributo, tenuto conto che è legato a un finanziamento. Per esempio con 15mila euro di contributo si può agevolare un finanziamento da 100mila euro, che potrebbe godere anche della garanzia al 100% di Ismea in attuazione del DL Liquidità (23/2020). Il soggetto istruttore sarà Ismea e il decreto prevede una massima semplificazione della procedura che consiste in una richiesta di finanziamento alla Banca che gestirà in forma telematica su piattaforma Ismea la richiesta del contributo e della garanzia.
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07/05/2020, 17:58 |
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Marco
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Sottosegretario di Stato On. Giuseppe L'Abbate Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
AGRICOLTURA: AL VIA IL FONDO COVID-19 DA 100 MILIONI PREVISTO DAL CURA ITALIA PER IL COMPARTO PRIMARIO
La Conferenza Stato-Regioni ha trovato l'accordo sul Fondo predisposto nel Cura Italia per far fronte ai danni diretti e indiretti derivanti dall'emergenza sanitaria Covid-19 e per assicurare la continuità aziendale delle imprese agricole, della pesca e dell'acquacoltura. La dotazione è di 100 milioni di euro per il 2020 ed è finalizzata alla copertura totale degli interessi passivi su finanziamenti bancari destinati al capitale circolante e alla ristrutturazione dei debiti, alla copertura dei costi sostenuti per interessi maturati negli ultimi due anni su mutui contratti dalle suddette imprese, nonché per la sospensione dell'attività economica delle imprese del settore della pesca e dell'acquacoltura.
"Stiamo accelerando le procedure per poter garantire questo aiuto finanziario alle imprese del comparto primario - dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L'Abbate - Nonostante le tante difficoltà causate dall'emergenza sanitaria Covid-19, con i canali ho.re.ca chiusi e le difficoltà nelle esportazioni, le filiere agroalimentari non si sono fermate garantendo alimenti, lavoro e PIL al Paese. Abbiamo pertanto l'obbligo di sostenere i loro sforzi in tutti i modi possibili, attraverso diversi strumenti. Il Fondo previsto dal Cura Italia è uno di questi e confido - conclude L'Abbate - che gli istituti che gestiranno la distribuzione delle risorse, Agea e Ismea, emaneranno a stretto giro le relative circolari per rendere operative le misure".
L'erogazione degli aiuti avverrà sotto forma di contributo finanziario a copertura totale degli interessi passivi su finanziamenti bancari destinati al capitale circolante e alla ristrutturazione dei debiti con un importo massimo ad impresa di 20.000 euro. A questa misura, gestita da Ismea, sono destinati 20 milioni di euro. Il secondo intervento prevede la copertura dei costi sostenuti per interessi maturati e pagati nel biennio 2018-2019 su mutui contratti nell'esercizio delle imprese con un importo erogato da Agea da un minimo di 500 euro ad un massimo di 6.000 euro ad azienda. A questa finalità sono dedicati 60 milioni di euro. L'ultima misura, infine, riguarda la sospensione dell'attività di pesca, anche nelle acque interne del Paese, e dell'acquacoltura: per distribuire i 20 milioni di euro stanziati si procederà con un decreto ad hoc.??
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08/05/2020, 11:49 |
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Marco
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Mipaaf_Stoccaggio carni: via libera alle richieste delle aziende
BELLANOVA: “Misura attivata con urgenza. Sostegno concreto per le difficoltà derivanti dalla chiusura del circuito ho.re.ca.
Via libera alle richieste delle aziende interessate allo stoccaggio delle carni. Una misura attivata con urgenza, sottolinea la Ministra Teresa Bellanova, “per venire incontro alla situazione di difficoltà del settore, legata in particolare alla chiusura del circuito ho.re.ca”.
Le disposizioni sulla concessione di aiuti sono indicate dalla Circolare del Ministero delle Politiche Agricole alimentari e forestali, successiva alla pubblicazione del Regolamento (UE) 2020/595 e del Regolamento (UE) 2020/595 sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea n. L-140, del 4 maggio 2020. Circolare successiva agli atti di esecuzione adottati dalla Commissione europea che stabiliscono la possibilità di fruire degli aiuti per lo stoccaggio privato per carni bovine di animali di età uguale o superiore a otto mesi, sotto forma di quarti posteriori, anche disossati e carni ovine e caprine di animali sotto i 12 mesi di età, sotto forma di mezzene e carcasse.
Le disposizioni operative per la presentazione delle domande e per l’esecuzione delle operazioni di ammasso saranno impartite da Agea e dai singoli organismi pagatori.
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08/05/2020, 17:23 |
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Marco
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Mipaaf_Emergenza Lavoro Agricolo: Bellanova scrive a Catalfo
“Incrocio trasparente domanda e offerta è essenziale. Tra pochi giorni sarà troppo tardi”
“Già dalle prossime ore dobbiamo far sapere come un cittadino può candidarsi per svolgere lavoro agricolo, con quali competenze, in quali territori. Allo stesso modo dobbiamo far sapere alle imprese agricole e alle loro organizzazioni dove poter segnalare i loro fabbisogni e dove reperire lavoratori. Un discorso che vale per lavoratori italiani e stranieri, per cassaintegrati e percettori di sussidi. È uno sforzo da fare ora; tra pochi giorni sarà troppo tardi”. E’ uno dei passaggi nella lettera che la Ministra Teresa Bellanova ha inviato, pochi minuti fa, alla collega del Lavoro Ministra Nunzia Catalfo, ponendo ancora al centro dell’attenzione le “questioni aperte sul fronte del lavoro agricolo”, l’aggravarsi dei “problemi relativi al reperimento di manodopera stagionale, confermati da tutti gli interventi delle organizzazioni agricole e dal rialzo dei prezzi di alcuni prodotti”, il rischio di carenze nell’approvvigionamento di cibo se non sarà garantita la stagione dei raccolti e dei correlati aumenti di prezzo per i consumatori, già rilevati nei giorni scorsi dall’Istat. Due le priorità che Bellanova consegna: “assicurare alle imprese e ai lavoratori l’accesso ai dispositivi di sicurezza sanitari per lo svolgimento dell’attività nei campi” e, contestualmente, “far emergere la disponibilità al lavoro e le richieste delle imprese agricole”. Per questo è necessario - come più volte ho sollecitato, prosegue la Ministra delle politiche agricole, “attivare e promuovere la piattaforma Anpal di intermediazione legale e consentire anche alle organizzazioni agricole di svolgere un ruolo attivo nell’incrocio dei dati”. A questo proposito, Bellanova solleva il tema dell’implementazione dell’applicazione MyAnpal che la stessa Ministra Catalfo aveva assicurato ai tavoli di lavoro svolti in questi giorni con i Ministri Lamorgese e Provenzano.
“Torno a chiedertelo”, scrive Bellanova, “anche in relazione alle informazioni emerse ieri sulla testata giornalistica Il Sole24ore, dove il Presidente dell’Anpal Parisi ha invece indicato nell’attivazione di un numero verde piuttosto che nella piattaforma l’intervento dell’Agenzia”.
L’obiettivo è evidente: “Garantire la legalità e il rispetto dei diritti delle imprese e dei lavoratori. L’incrocio legale di domanda e offerta”, evidenza Bellanova, “toglie alibi a chi persegue lo sfruttamento del lavoro, danneggiando con la concorrenza sleale migliaia di imprese oneste. A loro tutela serve un rafforzamento eccezionale delle difese e dei controlli, soprattutto in alcune aree di crisi. La piena attuazione del Piano di contrasto al caporalato è indispensabile. La regolarizzazione dal mio punto di vista andrebbe proprio a completare il pacchetto di azioni che sono urgenti.
Per questo assicuro il massimo impegno del mio Ministero nella prosecuzione dei lavori, a partire dal piano dei fabbisogni e dal calendario delle colture sul quale il lavoro è stato già avviato. Allo stesso tempo credo sia utile verificare in tempi rapidi tutte le questioni aperte e anche la disponibilità di soluzioni alloggiative per i lavoratori stagionali che rientrano nei diversi progetti approvati con i fondi europei e nazionali. Collaboriamo”, invita la Ministra Bellanova, “per pianificare al meglio le esigenze e intervenire anche con i trasporti come stabilito insieme alla Ministra De Micheli”.
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08/05/2020, 18:12 |
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Marco
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Sottosegretario di Stato On. Giuseppe L’Abbate Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
AGRICOLTURA: L’ABBATE (M5S), AGRITURISMI E BONUS BRACCIANTI SONO BUONE NOTIZIE
“Due buone notizie per il mondo agricolo italiano. La prima viene direttamente da Palazzo Chigi dove, grazie alla pubblicazione di una FAQ sul sito governo.it, si scioglie finalmente il nodo riguardante le attività turistico-alberghiere, includendo gli agriturismi. La seconda riguarda i braccianti agricoli che, grazie all’interessamento della ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, potranno contare su un bonus anche per aprile, così come già accaduto lo scorso marzo”. A dichiararlo è Giuseppe L’Abbate, Sottosegretario alle Politiche Agricole.
Sul sito del Governo, infatti, si legge che le strutture turistico-ricettive di varia tipologia come gli alberghi, i bed and breakfast, affittacamere, casavacanze e le altre strutture extralberghiere potranno proseguire la propria attività, ma esclusivamente per le persone autorizzate agli spostamenti previsti dalle normative vigenti, e dunque non solo per quelli necessari per rientrare il prima possibile nei propri luoghi di residenza, abitazione o domicilio ma anche per lo svolgimento delle attività produttive e industriali, appena riavviate con il recente Dpcm 26 aprile 2020 .
“Abbiamo anche risolto l’altra importante questione che era stata posta per cui non ricade sulla struttura ricettiva l’onere di verificare la sussistenza dei presupposti che consentono lo spostamento delle persone fisiche – prosegue Giuseppe L’Abbate – Ringrazio, poi, la ministra Nunzia Catalfo per aver accolto le richieste dei sindacati agricoli, Uila in testa, compiendo uno sforzo incredibile per trovare le risorse necessarie per garantire il bonus anche per questa categoria di lavoratori tra le più precarie e fragili del paese. Mi auguro – conclude il Sottosegretario L’Abbate – che venga riconfermato dal Consiglio dei Ministri e non si dia ulteriore adito a voci che hanno parlato di una loro volontaria esclusione”.?
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09/05/2020, 18:02 |
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Marco
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Sottosegretario di Stato On. Giuseppe L'Abbate Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
MIGRANTI: REGOLARIZZAZIONE PER I SOLI LAVORATORI AGRICOLI
"Dare l'opportunità a chi è entrato in maniera regolare in Italia in passato, per prestare la propria opera in agricoltura, e che si trova ora ai margini della società, magari lavorando in nero. È su questo che la regolarizzazione dei migranti deve concentrarsi senza sconfinare in sanatorie che nulla hanno a che vedere con la problematica che stiamo vivendo in questo momento". Lo dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L'Abbate.
"È bene ricordare che il punto di partenza della discussione sono i circa 300mila lavoratori stagionali stranieri che ogni anno, per la maggior parte da Paesi comunitari, giungono in Italia e che oggi sono impossibilitati a causa della pandemia in corso, nonostante i cosiddetti "corridoi verdi" promossi dall'Ue su cui potremmo lavorare ulteriormente. Accanto al lancio della piattaforma digitale istituzionale per l'incontro tra domanda e offerta in agricoltura, realizzata dall'Anpal, risulta necessario pertanto coinvolgere i braccianti che non arrivano alle 51 giornate presenti nei database Inps, i percettori di sussidi dallo Stato Italiano e quei migranti che, oggi come in passato, lavorano nel comparto agricolo, permettendo a loro e solo a loro di ottenere una estensione del permesso di soggiorno scaduto, come del resto già concettualmente permette il Decreto Sicurezza in caso di impossibilità nel ritorno al proprio Paese d'origine. Una sanatoria "tout court" creerebbe storture sul mercato del lavoro a totale danno dei lavoratori attualmente regolari, come sostenuto dai sindacati, e diverrebbe un incredibile 'scudo alle malefatte' che rappresenterebbe un vero e proprio schiaffo agli imprenditori agricoli onesti che, fortunatamente, sono la maggior parte nel nostro Paese. Qui parliamo, invece, di circa 50.000 persone, già schedate e note allo Stato e che le stesse imprese agricole conoscono" conclude il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L'Abbate.?
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11/05/2020, 16:58 |
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Marco
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Protocollo Mipaaf - Plasmon Nasce il Marchio di riconoscibilità per la sicurezza degli alimenti destinati all'infanzia Domani al Mipaaf la presentazione in videoconferenza alla stampa. Appuntamento alle ore 12 Un Marchio di riconoscibilità a tutela della sicurezza degli alimenti italiani per l'infanzia. Per valorizzare e promuovere la corretta alimentazione e l'adozione della dieta mediterranea nei primi 1000 giorni di vita delle bambine e dei bambini; e per diffondere le buone pratiche di filiera che valorizzino la distintività del made in Italy sul mercato nazionale ed estero. Il Marchio, previsto nell'ambito del Protocollo d'Intesa già sottoscritto da Mipaaf e Plasmon, verrà presentato in videoconferenza alla stampa domani, 12 maggio, alle ore12 nel Salone Agricoltura del Ministero Politiche Agricole. Vi prenderanno parte la Ministra delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Teresa Bellanova e, per Plasmon, Andrea Budelli, Presidente Continental Europe di Kraft Heinz, e Luigi Cimmino Caserta, Medical Detailing, Public&Government Affairs Manager. Per seguire l'incontro stampa: -da browser (preferibile Google Chrome) o client Lifesize installato sul PC cliccare sul seguente link: https://call.lifesizecloud.com/808902?
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11/05/2020, 16:59 |
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Marco
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Alimenti per l’infanzia: arriva il Marchio di riconoscibilità per la sicurezza MIPAAF, BELLANOVA: “PRIORITA’ ASSOLUTA VALORIZZARE LA SICUREZZA DEI PRODOTTI ALIMENTARI PER L’INFANZIA E LA CORRETTA ALIMENTAZIONE” Un Marchio di riconoscibilità a tutela della sicurezza degli alimenti italiani per l’infanzia. Per valorizzare e promuovere la corretta alimentazione e l’adozione della dieta mediterranea nei primi 1000 giorni di vita delle bambine e dei bambini; per diffondere le buone pratiche di filiera che valorizzino la distintività del made in Italy sul mercato nazionale ed estero. Lo hanno presentato oggi al Mipaaf la Ministra alle politiche Agricole Alimentari e Forestali Teresa Bellanova, con Andrea Budelli, Presidente Continental Europe di Kraft Heinz, e Luigi Cimmino Caserta, Medical Detailing, Public&Government Affairs Manager. Il Marchio rappresenta infatti uno dei tasselli più significativi del Protocollo d’Intesa sottoscritto lo scorso anno tra il Ministero e Plasmon a sostegno della filiera agroalimentare italiana Made in Italy, garantendo concretamente innovazione e sostenibilità. Non a caso l’impegno di Plasmon ad effettuare entro 5 anni investimenti di acquisto fino a 25mila tonnellate di materia prima italiana, e che già nel 2019 ha registrato l’incremento di oltre 2mila tonnellate di approvvigionamenti dalla filiera italiana nei comparti carne, frutta, verdure, cereali, latte, pesce, e olio, portando gli acquisti di materia prima nazionale da 16mila a oltre 18mila tonnellate. “Il Bollo/Marchio di riconoscibilità a tutela degli alimenti per l’infanzia Made in Italy, presentato oggi, rappresenta l’esito di un percorso avviato assieme al MIPAAF per valorizzare la promozione di una corretta alimentazione nei bambini, contribuendo allo stesso tempo a incentivare le buone pratiche di filiera e la distintività dei prodotti italiani sul mercato internazionale. Plasmon, nel rinnovare l’impegno assunto con il MIPAAF di effettuare entro 5 anni investimenti di acquisto fino a 25.000 tonnellate di materia prima italiana, un obiettivo che già nel 2019 ha raggiunto traguardi considerevoli. Questo ci rende molto orgogliosi nel garantire sempre il meglio ai genitori per i loro bambini e, soprattutto in un momento come quello attuale, di continuare a investire nel futuro del nostro Paese”, ha detto Andrea Budelli, Presidente Continental Europe di Kraft Heinz, l’azienda che ha in portafoglio il brand Plasmon. “Per noi”, ha affermato la Ministra Teresa Bellanova, è una priorità assoluta valorizzare la sicurezza dei prodotti alimentari per l’infanzia, rafforzare le filiere alimentari Made in Italy e promuovere la cultura della corretta alimentazione e adozione della dieta mediterranea nei primi 1000 giorni di vita dei bambini. L’impegno proprio in questa direzione di Plasmon va sottolineato. Un impegno non scontato, che può essere da stimolo per tutto il settore. Assicurare ai più piccoli prodotti sani, sicuri e anche di origine di italiana è un valore aggiunto e per questo ho chiesto agli uffici di portare avanti anche l’azione di accompagnamento alla nascita del ‘marchio di riconoscibilità’ previsto dal protocollo. Il Marchio che presentiamo oggi, già disponibile sul sito del Ministero, è uno strumento a tutela dei bimbi che garantirà qualità e tracciabilità della Filiera Agroalimentare Italiana, valorizzando anche l’Export del Made In Italy. Come Governo siamo impegnati per rendere più forti e trasparenti i rapporti di filiera, dal campo fino alla tavola o alla pappa come in questo caso. E siamo impegnati anche a rilanciare i consumi e per il settore dell’infanzia dobbiamo fare i conti con tassi di natalità sempre più bassi”. L’emergenza Covid, ha proseguito Bellanova, “ci ha messo davanti anche all’aumento delle richieste di aiuto da parte delle famiglie con bambini anche molto piccoli. Per loro abbiamo stanziato 2 milioni di euro per omogeneizzati dal Fondo indigenti e altri acquisti sono stati fatti con il Fondo Fead per latte, biscotti e alimenti per l’infanzia. Un atto doveroso che dovremo ancora rafforzare, anche attraverso la solidarietà della filiera. Assicurare cibo di qualità e sicuro al 100% è una delle priorità anche su questo fronte”. Ulteriori approfondimenti su: https://www.politicheagricole.it/flex/c ... gina/14027
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12/05/2020, 15:35 |
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Marco
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Sottosegretario di Stato On. Giuseppe L'Abbate Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
PIEMONTE: CON IL CURA ITALIA ULTERIORE ACCELERATA AI RIMBORSI SULLE ASSICURAZIONI PER GLI AGRICOLTORI
Sarà possibile accelerare ulteriormente il pagamento dei rimborsi relativi alle spese assicurative agricole agevolate previste dal Programma nazionale di sviluppo rurale (PSRN) grazie ai provvedimenti governativi adottati per fronteggiare l'emergenza Covid-19. I ritardi lamentati dagli agricoltori piemontesi, e in particolare della provincia di Cuneo, per il triennio 2015-2017 interessano solamente le domande per le quali i richiedenti hanno chiesto il riesame e che sono ora in via di risoluzione conclusiva. I dati relativi all'avanzamento delle domande di aiuto, sia nel numero e sia nei valori delle diverse annualità, risultano perfettamente in linea con quelli nazionali.
"A fronte di un importo richiesto pari a circa 1 miliardo e 160 milioni di euro, calcolato sul 70% del valore dei premi risulta impegnato oltre un miliardo di euro, di cui 929 milioni già pagati - ha dichiarato Giuseppe L'Abbate, Sottosegretario alle Politiche Agricole, nel corso di una interrogazione parlamentare svoltasi al Senato - In pratica l'80% dell'importo teoricamente concedibile e il 92% di quello ammesso al sostegno è stato già erogato. La differenza è il risultato dell'istruttoria e le domande sospese sono quelle oggetto di controllo a tutela dell'interesse dell'agricoltore".
Dal 2016 si è data una accelerata, superando i rallentamenti burocratici. Si è proceduto, infatti, al pagamento dell'aiuto risultato ammissibile al termine dell'istruttoria rinviando, in sede di riesame, solo la differenza tra quanto atteso dagli agricoltori e quanto risultante a seguito dell'istruttoria stessa. "Altre novità sono previste dal Cura Italia che consentirà un'ulteriore accelerata a questi pagamenti e ad altre erogazioni - ha concluso il Sottosegretario Giuseppe L'Abbate - grazie a procedure agevolate dell'acquisizione delle informazioni antimafia necessarie per l'espletamento ed il completamento delle istruttorie. L'obiettivo è quello di venire incontro il più possibile alle imprese agricole, sostenendole in questo momento di grande difficoltà per l'economia nazionale".
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12/05/2020, 15:36 |
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Sottosegretario di Stato On. Giuseppe L'Abbate Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
AGRICOLTURA: PRONTI I FONDI PER RILANCIARE IL COMPARTO APISTICO
Ridare nuovo slancio al settore apistico, vittima degli avversi eventi meteorologici delle ultime stagioni e del coleottero Aethina tumida che ne hanno causato ingenti danni. È questo l'obiettivo del decreto, previsto sin dalla legge di Bilancio 2019, con cui il Ministero delle Politiche Agricole si accinge a stanziare 2 milioni di euro per la tutela del miele made in Italy. Le risorse saranno destinate al finanziamento di tre tipologie di progetti: ricerca e sperimentazione per il miglioramento della produzione; composizione di prodotti assicurativi per la gestione sostenibile del rischio nel settore; promozione istituzionale finalizzata alla valorizzazione del miele come alimento naturale, attraverso la divulgazione di conoscenze sulle sue caratteristiche nutrizionali, scientifiche e organolettiche.
"Gli importanti risvolti dell'attività apistica sono innegabili - ha dichiarato il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L'Abbate, nel corso di una interrogazione parlamentare in Senato - dall'impollinazione di colture agricole e forestali alla conservazione delle specie selvatiche sino al monitoraggio ambientale. Per questo, accanto ai programmi di sostegno Apenet e Beenet e alla norma del 2004 sulla disciplina dell'apicoltura, siamo al lavoro per ovviare alle conseguenze degli andamenti climatici particolarmente avversi degli ultimi anni. Il comparto apistico nazionale ha, infatti, necessariamente bisogno di un rilancio, a maggior ragione a fronte di questo periodo d'emergenza sanitaria Covid-19. In Italia ci sono circa 56.000 apicoltori, con 1,5 milioni di alveari e una produzione annua pari a 23.000 tonnellate concentrate per lo più nelle regioni del Nord, che ci collocano al quarto posto tra i Paesi Ue. Gli interventi che verranno sostenuti - spiega Giuseppe L'Abbate - mirano a fronteggiare due grandi criticità che rischiano di inficiare la crescita professionale, produttiva ed economica perseguita in questi anni: il ristagno delle quotazioni del mercato con prospettive di crisi strutturale ma soprattutto le cadute verticali della produzione, correlate per lo più agli eventi meteorologici estremi da imputarsi al cambiamento climatico e alla combinazione di questi ultimi con altri fattori inerenti le patologie delle api e l'impatto ambientale".?
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12/05/2020, 16:55 |
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