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Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
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Luke
Sez. Coltivazioni Forestali
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MIPAAF: PRESENTATA CAMPAGNA ‘BUONI E GIUSTI’
MARTINA: STRUMENTI INNOVATIVI E COLLABORAZIONI PIÙ STRETTE CONTRO CAPORALATO E LAVORO NERO
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stata presentata oggi la campagna “Buoni e giusti” di Coop Italia. All’incontro, che si è tenuto presso il Mipaaf, ha preso parte il Ministro Maurizio Martina, il Presidente di Coop Italia, Marco Pedroni e il Presidente di Ancc-Coop Stefano Bassi.
L’obiettivo della campagna è combattere lo sfruttamento e l’illegalità all’interno delle filiere dell’agroalimentare.
“Stiamo combattendo il caporalato e il lavoro nero con strumenti innovativi e attraverso una collaborazione di squadra tra istituzioni, imprese e associazioni ancora più stretta di quanto sia stato fatto fino ad ora. La campagna presentata oggi – ha commentato il Ministro - apre una strada importante ed è significativo il fatto che Coop abbia invitato le 7200 aziende agricole fornitrici a chiedere l'iscrizione alla Rete del lavoro agricolo di qualità. È uno strumento che abbiamo messo in atto già con la legge Campolibero in accordo con le organizzazioni sindacali e che vogliamo ulteriormente rafforzare. Siamo pronti a rendere questo sistema sempre meno burocratico perché è importante che i produttori vivano questa adesione come un fatto partecipativo, distintivo ed etico. Stiamo collaborando con le associazioni per coinvolgere tutte le aziende agricole che rispettano le regole, che fanno della legalità una pratica quotidiana”.
“Vogliamo rendere stabili gli strumenti di contrasto alla piaga dello sfruttamento dei lavoratori e rendere la legalità e i valori etici fattori competitivi del sistema agroalimentare italiano sui quali costruire rapporti nuovi anche con i consumatori. Cruciale per questo lavoro è la proposta di legge contro il caporalato in agricoltura, ora all'esame del Senato. Con queste misure puntiamo a rafforzare – ha proseguito Martina - le norme penali e aumentiamo la ramificazione territoriale della Rete. Inoltre il Ministro Poletti ha già avviato il lavoro per un piano di interventi e di accoglienza per i lavoratori immigrati. È stata individuata una lista dei territori a maggiore rischio che necessitano di un intervento urgente. Su questo si provvederà a una collaborazione stretta tra Governo, istituzioni locali e terzo settore. Dobbiamo lavorare insieme per superare il fenomeno scandaloso dei ghetti che sono ancora presenti in alcuni territori”.
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17/03/2016, 23:57 |
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Luke
Sez. Coltivazioni Forestali
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CREDITO, PRESENTATO IL PROGETTO TRA MIPAAF E UNICREDIT “COLTIVARE IL FUTURO” PER IL SOSTEGNO ALLE IMPRESE AGROALIMENTARI
MARTINA: 6 MILIARDI DI EURO IN 3 ANNI ALL’AGROALIMENTARE E UN PERCORSO CHE PUNTA SU FORMAZIONE E INNOVAZIONE PER FAR CRESCERE LE FILIERE ITALIANE
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stato presentato, presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il progetto condiviso tra il Mipaaf e Unicredit “Coltivare il futuro”.
Nel corso dell’evento, a cui hanno partecipato il Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, il Presidente del Gruppo Unicredit Giuseppe Vita e il Country Chairman di Unicredit Gabriele Piccini, è stato firmato un protocollo d’intesa tra il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e Unicredit finalizzato a sostenere gli investimenti e favorire l’accesso al credito delle imprese agroalimentari. L’accordo prevede l’attivazione di un plafond di 6 miliardi di euro nel triennio 2016-2018 e un programma di interventi formativi e di soluzioni tecnologiche innovative a supporto delle imprese.
“Il progetto comune con Unicredit - ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina - ha non solo la forza di un importante stanziamento da 6 miliardi di euro per le piccole medie imprese agroalimentari italiane, ma il valore di un'azione di sistema per la crescita delle filiere nazionali. Al credito, infatti, si abbinano strumenti di crescita delle imprese sotto il lato della formazione, dell'innovazione e del sostegno all'export. Un approccio che guarda alle caratteristiche peculiari delle imprese di questo settore e che stimola nuovi rapporti di filiera, favorendo lo sviluppo di sinergie anche attraverso l'utilizzo di tecnologie innovative. Abbiamo alle spalle un anno come il 2015 che ha rappresentato un punto di svolta, con numeri da record sotto il profilo delle esportazioni e della crescita di occupazione nel comparto. Con azioni come quella che presentiamo oggi possiamo spingere ancora più forte. Un migliore rapporto tra banche e imprese agroalimentari rappresenta un passaggio chiave in questo percorso. Il Governo va avanti nel solco del lavoro di squadra fatto con Expo Milano 2015 al fianco di migliaia di aziende che ogni giorno sono protagoniste di una delle esperienze più importanti dell'economia italiana”.
NUOVO CREDITO – 6 MILIARDI DI EURO IN 3 ANNI Per sostenere progetti e investimenti delle imprese del settore e agroalimentare italiano UniCredit destina a questo settore un apposito plafond di 6 miliardi nel triennio 2016-2018 per rispondere alle specifiche esigenze degli imprenditori. Inoltre a maggio verrà lanciato il nuovo Agribond, dedicato alle imprese della filiera agricola, che, basandosi sulla garanzia pubblica fornita da ISMEA e sfruttandone l’effetto moltiplicatore, consentirà l’attivazione di nuove erogazioni inizialmente per 300 milioni di euro, replicabili nel tempo.
FORMAZIONE – NASCE “AGRI-BUSINESS SCHOOL” Nasce Agri-Business School che poggia su tre macro aree tematiche: - competenze di base, ovvero un percorso formativo per acquisire le principali conoscenze finanziarie; - Export Management, che comprende sessioni formative dedicate a tematiche di internazionalizzazione; - Innovazione, che propone sessioni formative su tematiche di particolare attualità come la filiera corta, la tracciabilità e l’agricoltura di precisione.
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17/03/2016, 23:58 |
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Luke
Sez. Coltivazioni Forestali
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MIPAAF: OPERATIVO IL PIANO OLIVICOLO MARTINA: 32 MILIONI DI EURO PER SALTO DI QUALITÀ. PRIMA VOLTA DI UN PIANO NAZIONALE PER L'OLIO ITALIANO
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che è stato approvato oggi in Conferenza Stato Regioni il primo piano olivicolo nazionale. Il Piano, previsto dall’articolo 4 del DL 51/2015, prevede misure operative che puntano all’incremento della produzione nazionale di olive e olio extravergine di oliva, alla promozione e valorizzazione dei prodotti e ad una più forte organizzazione della filiera nazionale. “Con l’approvazione per la prima volta del piano olivicolo nazionale - ha affermato il Ministro Maurizio Martina - iniziamo a definire una strategia produttiva che mancava da troppi anni in Italia. L’obiettivo condiviso con tutta la filiera è migliorare sotto il profilo della qualità e della quantità. Abbiamo deciso di investire 32 milioni di euro per aiutare la riorganizzazione del settore olivicolo e oleario italiano, con un piano che potrà essere ulteriormente supportato con le risorse regionali dello sviluppo rurale. Il nostro lavoro non si ferma qui. Con l’accordo di filiera siglato poche settimane fa ci sono tutte le premesse per dare futuro al comparto, guardando anche alle opportunità e al lavoro da fare a livello internazionale.” LE AZIONI DEL PIANO OLIVICOLO NAZIONALE NEL DETTAGLIO · incremento della produzione nazionale di olive e di olio extravergine di oliva, senza accrescere la pressione sulle risorse naturali, in modo particolare sulla risorsa idrica, attraverso la razionalizzazione della coltivazione degli oliveti tradizionali, il rinnovamento degli impianti e l'introduzione di nuovi sistemi colturali in grado di conciliare la sostenibilità ambientale con quella economica; · promozione dell’attività di ricerca per accrescere e migliorare l'efficienza dell'olivicoltura italiana; · iniziative di valorizzazione del Made in Italy e delle classi merceologiche di qualità superiore certificate dell'olio extravergine di oliva italiano, anche attraverso l'attivazione di interventi per la promozione del prodotto sul mercato interno e su quelli internazionali; · recupero varietale delle cultivar nazionali di olive da mensa in nuovi impianti olivicoli integralmente meccanizzabili; · incentivare e sostenere l'aggregazione e l'organizzazione economica degli operatori della filiera olivicola, in conformità alla disciplina delle trattative contrattuali nel settore dell'olio di oliva prevista dal regolamento (UE) n. 1308 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013.
I NUMERI DELL’OLIO ITALIANO QUANTITÀ DI OLIO PRODOTTO IN ITALIA DA OLIVE ITALIANE 2014/2015 produzione: 302.000 t. 2013/2014 produzione italiana oli di oliva: 477.106 tonnellate 2012/2013: 505.915 t. 2011/2012: 541.760 t. 2010/2011: 550.000 t. Media: circa 475.000 t. AZIENDE OLIVICOLE ITALIANE: circa 900.000 VOLUME DI AFFARI: 3 miliardi di euro, pari al 3% del fatturato totale dell'industria agroalimentare IN ITALIA SI CONTANO 42 DOP E 1 IGP
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24/03/2016, 23:36 |
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Luke
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VINO, MIPAAF: APPROVATO DECRETO OCM PROMOZIONE NEI PAESI TERZI MARTINA: 300 MILIONI DI EURO PER SPINGERE ANCORA SU EXPORT
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stato approvato oggi in Conferenza Stato Regioni lo schema di decreto “Ocm Vino promozione sui mercati dei Paesi Terzi”.
“Continuare a sostenere al meglio il nostro vino sui mercati internazionali – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – è una priorità assoluta. Per i prossimi 3 anni investiremo 300 milioni di euro con regole più semplici e vicine alle esigenze dei produttori. Parliamo di un comparto che quest’anno ha toccato il record storico di export con oltre 5,4 miliardi di vendite all’estero. C’è molto lavoro ancora da fare, ma va anche detto che negli ultimi anni abbiamo dimezzato il divario dalla Francia. Merito dei nostri produttori che hanno saputo puntare con decisione sulla qualità, aprendo nuovi mercati e consolidando gli spazi in Paesi di riferimento come gli Stati Uniti”.
COSA PREVEDE IL DECRETO
LE AZIONI
Sono ammissibili le seguenti azioni di comunicazione e promozione da attuare in uno o più Paesi terzi: a) azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità; b) partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale; c) campagne di informazione, in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica vigenti nell’Unione; d) studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione. Sono ammesse anche attività di incoming di buyer e stampa stranieri che si possono svolgere nel territorio nazionale.
PROGETTI I progetti possono essere: a) Nazionali, presentati al Ministero, riguardano la filiera vitivinicola di almeno 3 regioni e sono ammissibili a finanziamento a valere sui fondi di quota nazionale; b) Regionali, presentati alla Regione in cui il beneficiario ha la sede legale e/o operativa sono ammissibili a finanziamento a valere sui fondi di quota regionale; c) Multiregionali, presentati alla Regione in cui il beneficiario ha la sede legale, coinvolgono beneficiari che hanno la sede operativa in almeno 2 Regioni. Sono ammissibili a finanziamento a valere su fondi di quota regionale e su una riserva dei fondi della quota nazionale pari a quattro milioni di euro. La quota di finanziamento pro capite da parte di Ministero e Regioni non supera il 25% dell’importo del progetto presentato.
LE RISORSE COMPLESSIVE 100 milioni annui per 3 anni, con il 30% destinato ai progetti nazionali e il 70% ai progetti regionali.
ENTITÀ DEL SOSTEGNO L’importo del sostegno a valere sui fondi europei è pari al massimo al 50% delle spese sostenute per svolgere le azioni promozionali. Questo sostegno europeo può essere integrato con fondi nazionali o regionali con un ulteriore importo fino a un massimo del 30% del contributo richiesto, per azioni senza marchi commerciali. Pertanto, l’ammontare complessivo del sostegno erogato con fondi europei e con l’integrazione nazionale o regionale non supera l’80% delle spese sostenute per realizzare il progetto. Sono ammissibili, a valere sui fondi quota nazionale, progetti aventi un importo complessivo minimo, ammesso a seguito dell’istruttoria di valutazione, per Paese terzo/anno non inferiore a 50.000 euro. Qualora il progetto sia destinato a un solo Paese terzo, il suo importo non deve essere inferiore a 100.000 euro.
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24/03/2016, 23:37 |
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Luke
Sez. Coltivazioni Forestali
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BIOLOGICO, MIPAAF: APPROVATO IL PIANO STRATEGICO NAZIONALE IN CONFERENZA STATO REGIONI Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stato approvato in Conferenza Stato Regioni il Piano Strategico nazionale del biologico. Il Piano, risultato del lavoro portato avanti dal Mipaaf insieme a tutta la filiera, prevede una serie di obiettivi mirati per la crescita del settore, sia in termini di mercato che di superficie dedicata all’agricoltura biologica, da raggiungere entro il 2020 attraverso un set di azioni specifiche. “L’approvazione del Piano rappresenta un passaggio importante per un settore sempre più strategico per tutto il Paese, come ci dimostrano anche i consumi interni che nell’ultimo anno sono aumentati in modo esponenziale segnando + 20%. In questo momento di forte crescita è fondamentale quindi mettere in campo – ha commentato il Ministro Maurizio Martina - una strategia di insieme e a lungo termine, in grado di dare un indirizzo preciso allo sviluppo del biologico così da coordinare al meglio le politiche di sostegno e dare allo stesso tempo risposte concrete alle esigenze degli operatori”.
“Partendo dalla particolare fase di sviluppo dell’agricoltura biologica in Italia e in stretto raccordo con il tavolo di filiera del biologico, abbiamo definito – ha dichiarato il Viceministro alle politiche agricole con delega al biologico, Andrea Olivero - le linee guida strategiche per favorire e indirizzare uno sviluppo armonico del settore in Italia. Il lavoro, che ha tratto linfa dal confronto e dalla partecipazione che abbiamo avuto in Expo 2015, ha aperto un dibattito specifico sul tema, con l’obiettivo di mettere a sistema le scelte politiche per il comparto, un approccio che può essere sintetizzato in quattro principi: coordinamento delle iniziative di sviluppo, tutela del consumatore, semplificazione e ricerca. Con questo lavoro corale davvero l’agricoltura biologica cambia passo”. LE AZIONI DEL PIANO STRATEGICO NAZIONALE Il piano prevede dieci azioni, di seguito gli obiettivi principali. AZIONE 1 - BIOLOGICO NEI PIANI DI SVILUPPO RURALE - Uniformare le modalità di applicazione della misura di sostegno all’agricoltura bio prevista dai PSR tra le diverse Regioni italiane. Indirizzare a favore del settore anche altre azioni previste dai PSR. Particolare attenzione viene data alla formazione specifica per diffondere l’approccio agro-ecologico. AZIONE 2 - POLITICHE DI FILIERA - Favorire l’aggregazione del mondo della produzione e le relazioni stabili con gli altri attori del comparto, trasformazione, distribuzione e commercio attraverso la realizzazione di specifiche forme associative. AZIONE 3 - BIOLOGICO MADE IN ITALY E COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE - Valutare l’opportunità dell’introduzione di un segno distintivo e promuovere il bio Made in Italy attraverso il piano di internazionalizzazione dell’agro-alimentare. Sviluppare campagne di informazione specifiche per l’agricoltura biologica, utilizzando anche il web. AZIONE 4 - BIOLOGICO E GREEN PUBLIC PROCUREMENT - Stimolare l’utilizzo dei prodotti biologici nella ristorazione ospedaliera e nelle mense scolastiche, e l’applicazione del metodo biologico anche nella gestione del verde delle aree pubbliche. AZIONE 5 - SEMPLIFICAZIONE DELLA NORMATIVA SUL BIOLOGICO - Favorire la semplificazione della normativa di settore, anche sulla base delle novità legislative Ue, attraverso il coinvolgimento delle Amministrazioni regionali. AZIONE 6 - FORMAZIONE, INFORMAZIONE E TRASPARENZA - Istituzione di percorsi formativi sull’agricoltura biologica in ambito universitario e corsi di aggiornamento per i docenti anche nelle scuole superiori. Rafforzamento dei servizi del SINAB per migliorare la disponibilità di informazioni relative al settore. AZIONE 7 - BIOLOGICO PAPER LESS – INFORMATIZZAZIONE - Sviluppare il SIB - Sistema di Informazione del Biologico, in linea con quanto previsto dal Piano Agricoltura 2.0, per favorire la connessione con le altre banche dati utili per il settore con l’obiettivo di semplificare le procedure a carico degli operatori. AZIONE 8 - REVISIONE NORMATIVA SUI CONTROLLI (D.LGS 220/95) - Migliorare l’efficacia del sistema di controllo e certificazione in Italia a garanzia delle imprese biologiche e dei consumatori. AZIONE 9 CONTROLLO ALLE IMPORTAZIONI - Intensificare le attività di controllo e certificazione del prodotto biologico in entrata da paesi terzi anche con un maggiore coinvolgimento delle Dogane e con l’utilizzo di strumenti informatici evoluti per favorire un rapido scambio di informazioni. AZIONE 10 - PIANO PER LA RICERCA E L’INNOVAZIONE IN AGRICOLTURA BIOLOGICA - Predisposizione di un piano nazionale per la ricerca e l’innovazione in agricoltura biologica. Costituzione di un comitato permanente di coordinamento per la ricerca in agricoltura biologica e biodinamica, con gli enti vigilati dal Mipaaf, ed il coinvolgimento delle Regioni e delle rappresentanze del settore. IL BIOLOGICO IN ITALIA I NUMERI DEL BIO - Oltre 1.3 milioni ettari di superficie, più di 55.000 operatori, con un fatturato di quasi 4 miliardi di Euro. Nell’ultimo anno i consumi interni di prodotti biologici hanno registrato un incremento del 20%. LA RICERCA - Oltre agli incentivi che i PSR prevedono per la ricerca, la Legge 488/99 (finanziaria del 2000) ha istituito il Fondo per la ricerca nel settore dell'agricoltura biologica e di qualità, alimentato dalle entrate derivanti dal versamento di contributi, nella misura del 2% del fatturato dell’anno precedente, relativo alla vendita di prodotti fitosanitari, di fertilizzanti di sintesi e di presidi sanitari. La dotazione media annuale è di circa 3 milioni di euro e sono attualmente in corso 17 progetti nazionali e 7 internazionali. I CONTROLLI – Per la tutela del consumatore e la garanzia della concorrenza leale, il sistema dei controlli sul biologico svolti dall’Ispettorato repressione frodi – ICQRF - prevede verifiche in tutte le fasi della filiera, dalla produzione alla commercializzazione con prelievo e analisi di campioni. Nel 2015 l’Ispettorato ha effettuato 2.074 controlli, con una verifica per quasi 2.700 prodotti e 1.700 operatori.
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25/03/2016, 17:13 |
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Luke
Sez. Coltivazioni Forestali
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VINO E OLIO, CASTIGLIONE: VALORIZZIAMO FILIERE PER CONQUISTARE I MERCATI
“Con l’approvazione da parte della Conferenza Stato Regioni del piano olivicolo nazionale e della strategia di promozione del vino sui mercati dei Paesi Terzi diamo un chiaro segnale delle direttrici su cui puntare per consolidare le nostre posizioni e conquistare nuovi mercati attraverso due prodotti di punta del Made in Italy di eccellenza, l’olio e il vino. Il settore olivicolo, che muove un volume di affari di 3 miliardi e con un export in crescita, attendeva una risposta forte per aumentare la redditività e competitività delle aziende. Con i 32 milioni di euro del piano, supportati da risorse regionali dello sviluppo rurale, si potrà incrementare la produzione nazionale in maniera sostenibile, innovare sul versante degli impianti e dei sistemi colturali, investire sul recupero varietale; finanziare la ricerca e incentivare l’aggregazione dell’offerta rafforzando capacità competitiva e presenza internazionale.” Così il Sottosegretario alle politiche agricole Giuseppe Castiglione. “Il decreto Ocm Vino – prosegue Castiglione - interviene con 300 milioni di euro, suddivisi in tre anni, sulla valorizzazione del prodotto nei Paesi Terzi, finanziando azioni di comunicazione e promozione, arrivando a coprire, con l’integrazione nazionale o regionale, fino all’80% delle spese. Riusciamo così a intervenire a sostegno dell’internazionalizzazione delle nostre imprese. Questo, in vista anche del prossimo Vinitaly dove il Ministero punterà l’attenzione anche sui mercati online con iniziative formative mirate. A breve il settore vedrà anche l’approvazione del testo unico del vino, con il quale si potranno avviare processi di semplificazione e rafforzare la lotta alla contraffazione. Ma non ci fermeremo qui. Proseguiremo nella nostra azione di contrasto all’italian sounding e di tutela e valorizzazione del prodotto italiano anche in ambito europeo, nell’interesse delle aziende e dei consumatori”.
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25/03/2016, 17:18 |
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Luke
Sez. Coltivazioni Forestali
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PRODOTTI DOP E IGP, MARTINA: PRIMATO ITALIA CONFERMA DISTINTIVITÀ MODELLO AGROALIMENTARE. PUNTIAMO SU ORGANIZZAZIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE “Il primato del nostro Paese nel settore dei prodotti di qualità certificata conferma la distintività del nostro modello agroalimentare. Una leadership fatta dall’unione tra territori, tradizione, passione ed eccellenza. Un modello garantito anche dall’efficiente sistema dei controlli e riconosciuto all’estero. Come Governo siamo in campo con azioni mirate sul fronte internazionale e nazionale per essere sempre più competitivi. Le Dop e le Igp, già protagoniste in Expo Milano 2015, sono state infatti al centro del piano di internazionalizzazione sul quale abbiamo investito 70 milioni di euro solo per il settore agroalimentare. Ma penso anche al grande lavoro di promozione portato avanti per la prima volta in Italia con la Grande distribuzione organizzata, per valorizzare le nostre Dop e Igp all’interno dei punti vendita e renderle più facilmente riconoscibili da parte dei consumatori. Proprio nei mesi scorsi abbiamo lanciato anche la campagna istituzionale per aumentare la conoscenza e sostenere il consumo di questi prodotti. Oggi le prime 10 Dop e Igp nazionali sviluppano l’80% del fatturato del settore. Non ci accontentiamo. Vogliamo arrivare ad almeno 20 prodotti nei prossimi tre anni. Ma per farlo è necessario sostenere ancora i produttori, migliorare sul fronte organizzativo e fare rete”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina sui dati Istat. QUANTO VALGONO I PRODOTTI DI QUALITÀ CERTIFICATA Attualmente l’Italia conta il maggior numero di prodotti certificati: 805 quelli iscritti nel registro UE, di cui 283 Food e 523 Wine, per un valore complessivo di 13,4 miliardi, pari al 10% del fatturato totale dell'industria alimentare. L’export delle Ig vale 7,1 miliardi, ovvero il 21% dell'ammontare complessivo delle esportazioni agroalimentari nazionali. CONTROLLI Il Ministero delle politiche agricole è l’unica istituzione al mondo ad avere accordi con ***** e Alibaba per rimuovere dal web i falsi Dop e Igp dagli scaffali virtuali. Ad oggi l’Ispettorato repressione frodi (ICQRF) ha bloccato flussi mensili di vendita di oltre 136mila tonnellate di falso Parmigiano Reggiano (pari all’intera produzione annuale di quello autentico), più di 15mila tonnellate di falso Gorgonzola, 3.986.610 di finto Aceto balsamico di Modena e oltre 25mila tonnellate di Pecorino Romano non autentico.
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25/03/2016, 17:19 |
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Luke
Sez. Coltivazioni Forestali
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BIOLOGICO, CASTIGLIONE: IL FUTURO È UN’AGRICOLTURA SOSTENIBILE, DAL SETTORE GRANDI OPPORTUNITÀ
“Nel futuro l’agricoltura deve essere innanzitutto sostenibile dal punto di vista ambientale”. Così sottolinea il Sottosegretario alle politiche agricole On. Giuseppe Castiglione in merito all’approvazione avvenuta in Conferenza Stato Regioni del Piano Strategico Nazionale del Biologico.
“Il biologico italiano - prosegue il Sottosegretario – è un settore in crescita, siamo leader in Europa per numero di operatori, con un fatturato di quasi 4 miliardi di euro. Considerata anche la crescente attenzione dei consumatori per tali prodotti, il mercato si configura con una continua tendenza in aumento della domanda”.
“Con il Piano – precisa l’On. Castiglione - si individua una precisa strategia di sviluppo del biologico in Italia, che prevede innanzitutto di uniformare le modalità di sostegno prevista nei PSR regionali, l’aggregazione della produzione, la promozione del bio Made in Italy nei mercati, la semplificazione della normativa, il potenziamento della formazione universitaria, la connessione tra banche dati e, non ultimo, il miglioramento dei sistemi di controllo e certificazione anche dei prodotti in entrata. È questo uno strumento necessario – conclude il Sottosegretario - che consentirà sia alle imprese di migliorare la propria presenza nel settore, sia ai consumatori di avere una più vasta scelta di prodotti bio”.
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25/03/2016, 20:42 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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CREDITO, MARTINA: INTESA SANPAOLO GARANTIRÀ MORATORIA DI 42 MESI PER ALLEVATORI E 24 MESI A TUTTI I SETTORI AGROALIMENTARI. LOMBARDIA REGIONE CRUCIALE PER SETTORE
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che si è svolta oggi a Milano la presentazione del protocollo Mipaaf e Intesa Sanpaolo "Diamo credito all'agroalimentare" alla presenza del Ministro Maurizio Martina e di Carlo Messina, consigliere delegato e CEO di Intesa Sanpaolo.
"Dopo l'intesa con Abi per la moratoria dei debiti - ha dichiarato il Ministro - chiudiamo il primo accordo con un istituto bancario per condizioni ancora più favorevoli ad allevatori e agricoltori. Intesa Sanpaolo, infatti, garantirà ulteriori 12 mesi di sospensione dal pagamento delle rate dei mutui rispetto a quelle previste con Abi, portando la moratoria a 42 mesi per il settore lattiero caseario e 24 mesi per tutte le imprese agroalimentari. Un segnale fondamentale per aiutare le aziende in difficoltà ad affrontare fasi delicate di mercato e per costruire un nuovo rapporto tra banche e imprese".
"Il sistema agroalimentare - ha proseguito Martina - ha bisogno di credito specializzato per poter crescere ancora. L'accordo con Intesa Sanpaolo destina alle aziende agricole, in particolare quelle medio piccole, 6 miliardi di euro in tre anni e un'assistenza qualificata nella valutazione dei progetti di investimento. Parliamo di risorse che consentiranno anche un miglior utilizzo dei fondi europei di sviluppo rurale, che sono l'asse strategico per l'innovazione e l'ammodernamento del settore primario".
"La tappa di presentazione di oggi a Milano sottolinea il ruolo centrale dell'agricoltura lombarda in questo piano di rilancio, tenuto conto che in questa regione si trovano anche oltre un quinto degli allevamenti italiani. Le imprese della Lombardia - ha concluso Il Ministro - potranno contare su un plafond da 1,2 miliardi di euro nel triennio, che contribuiranno a rafforzare le principali filiere. L'obiettivo è quello di avere più occupazione e favorire l'ingresso di giovani imprenditori in agricoltura. Il governo è in campo e, accanto agli accordi con le banche, abbiamo varato un piano giovani da 160 milioni di euro che attiva anche i mutui a tasso zero per gli under 40".
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30/03/2016, 15:10 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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LATTE, MIPAAF: PAGATI 21 MILIONI DI EURO DELLA MISURA STRAORDINARIA CONTRO LA CRISI DEL COMPARTO A 25MILA ALLEVATORI
MARTINA: AVANTI CON AZIONI CONCRETE PER IL SETTORE
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che sono in corso in queste ore i pagamenti da parte di Agea di circa 21 milioni di euro per 25mila allevatori italiani, con tre mesi di anticipo rispetto alla scadenza prevista. Si tratta dei saldi relativi all’intervento straordinario da 25 milioni di euro per l’Italia. I restanti 4 milioni saranno erogati nelle prossime settimane al termine delle necessarie verifiche.
L’intervento si inserisce tra le azioni che il Ministero delle politiche agricole sta portando avanti per il settore lattiero caseario italiano e che hanno visto in questi mesi l’attivazione di strumenti operativi legati all’Accordo di filiera raggiunto a novembre con tutte le componenti del sistema produttivo.
“Siamo riusciti ad anticipare al massimo i pagamenti dell’intervento straordinario europeo – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – e continuiamo nel nostro lavoro quotidiano di sostegno agli allevatori italiani. Abbiamo davanti una crisi strutturale europea che richiede interventi senza precedenti. Questa iniezione di liquidità aiuta direttamente i produttori in una fase assolutamente delicata. A questo aggiungiamo gli accordi per la moratoria e la sospensione delle rate dei mutui, che per il settore zootecnico. Andiamo avanti con decisione su tutti i fronti”.
LE AZIONI PER IL LATTE
TAGLIO DELLE TASSE: CALA LA PRESSIONE TRIBUTARIA DEL 25% E AUMENTO DELLA COMPENSAZIONE IVA PER GLI ALLEVATORI Con la Legge di stabilità sono state cancellate l’Irap e l’Imu sui terreni delle aziende agricole per un valore complessivo di 600 milioni di euro. A questo si aggiungono 32 milioni di euro per l’aumento della compensazione Iva al 10% per gli allevatori. Scende così del 25% la pressione tributaria sulle aziende. Ad esempio un allevatore lombardo con fatturato di 400 mila euro risparmierà quest’anno oltre 10mila euro di tasse.
FONDO LATTE DA 50 MILIONI E MORATORIA DEI MUTUI FINO A 42 MESI PER LE IMPRESE ZOOTECNICHE Il Mipaaf ha siglato un accordo con l’Abi per garantire una moratoria di 30 mesi per le aziende zootecniche del settore lattiero con la sospensione del pagamento delle rate dei mutui. Questo accordo è stato ulteriormente migliorato da Intesa Sanpaolo che garantirà una sospensione di 42 mesi. L’accordo rafforza l’operatività del Fondo Latte da oltre 50 milioni di euro del Ministero.
LEGGE 91/2015: CONTRATTI SCRITTI E DI DURATA MINIMA DI 12 MESI PER LE VENDITE DI LATTE FRESCO Con la legge 91 di luglio 2015 viene ribadita la necessità del contratto scritto, come previsto dall'art. 62 del decreto-legge n. 1 del 2012, e si introducono delle novità rilevanti come la durata minima dei contratti fissata a 12 mesi e l'espressa indicazione del prezzo da pagare alla consegna che può essere fisso o legato a fattori determinati, come indicatori di mercato, volume consegnato e qualità o composizione del latte crudo.
QUOTE LATTE: AUMENTATA LA COMPENSAZIONE PER 1260 ALLEVATORI L'ampliamento della compensazione delle quote latte tra produttori, ovvero 1260 allevatori in più rispetto alla Legge Zaia hanno ricevuto in totale 19 milioni di euro.
STOCCAGGIO PRIVATO FORMAGGI Tra le misure di mercato attivate nel pacchetto di aiuti della Commissione Ue è stata inserito, come richiesto dall’Italia, lo stoccaggio privato dei formaggi. Questa misura ha consentito lo stoccaggio di un iniziale quantitativo pari a 12.000 tonnellate sino a gennaio a cui successivamente è stato aggiunto un ulteriore quantitativo per il nostro Paese pari a circa 27.000 tonnellate.
AIUTI ACCOPPPIATI UE: META’ DEL BUDGET A DISPOSIZIONE ALLA ZOOTECNIA Nell’ambito dell’attuazione della Pac fino al 2020 il Ministero ha destinato metà dei fondi degli aiuti accoppiati europei alla zootecnia con un plafond annuo di oltre 200 milioni di euro.
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01/04/2016, 11:34 |
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