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Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali 
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ORTOFRUTTA, MIPAAF: PARTONO LE CAMPAGNE “IL MESE DEL POMODORO ITALIANO” E “ARANCE DI STAGIONE” IN 4.000 PUNTI VENDITA

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è partita la campagna di promozione e comunicazione “Il mese del pomodoro italiano”, realizzata dall’Organizzazione Interprofessionale ortofrutticola italiana, Ortofrutta Italia, con il patrocinio del Mipaaf. Questa iniziativa si va ad aggiungere a quella già attiva per gli agrumi, sempre organizzata da Ortofrutta Italia, e che ha come focus “Arance di stagione: qualità garantita dalla natura”.

La promozione, che si sviluppa nei mesi di marzo e aprile, punta a sostenere il consumo di pomodoro nazionale e arance attraverso un’informazione dei cittadini sulle qualità nutrizionali e qualitative dei prodotti italiani e sarà capillare sul territorio. Saranno coinvolti, infatti, 4mila punti vendita della grande distribuzione organizzata, dei mercati agroalimentari e dei negozi specializzati e di prossimità dove saranno esposti i materiali comunicativi delle campagne.

“Con queste campagne - ha commentato il Ministro Maurizio Martina - informiamo di più i consumatori su prodotti straordinari come le arance e il pomodoro da mensa italiani, dando una possibilità in più di sostenere i nostri produttori acquistando prodotti nazionali. Si tratta di iniziative importanti dell'interprofessione ortofrutticola che sosteniamo soprattutto in questo momento di crisi di mercato per alcune tipologie, come il ciliegino siciliano".

“Lunedì a Bruxelles ribadiremo l’urgenza di intervenire per contrastare la crisi che sta colpendo i produttori di agrumi e pomodoro e che ha visto, in quest’ultimo caso, il prezzo scendere anche del 40%. Abbiamo chiesto alla Commissione Ue di aumentare i prezzi di ritiro e differenziarli per tipologia, in modo da rispondere meglio alle nostre esigenze produttive. È necessaria anche l’attivazione della clausola di salvaguardia prevista dall’accordo UE Marocco, perché le importazioni di pomodoro da quel Paese sono aumentate del 70% nelle prime settimane dell'anno con un impatto negativo sul mercato. Dall’Europa ci aspettiamo risposte concrete - ha concluso Martina - non si può perdere tempo".

“È importante – ha sottolineato il Sottosegretario Giuseppe Castiglione – che i consumatori possano scegliere arance e pomodori nazionali, dando una vera mano all’agricoltura italiana e a quella meridionale in particolare. Il Governo continua nel suo impegno a tutela del reddito delle aziende, soprattutto di quelle che operano nei settori in crisi. Per quanto riguarda le arance per aiutare i produttori stiamo attivando il ritiro di ulteriori 500 tonnellate di prodotto nell’ambito delle azioni di contrasto agli effetti dell’embargo russo. La nostra attenzione al settore resta massima”.

LA CAMPAGNA
Nei 4.000 punti vendita coinvolti in tutto il territorio nazionale, saranno presenti locandine, affissioni e altro materiale similare che, con uno stesso layout, richiamano l'attenzione del consumatore alla stagionalità, alla territorialità e alla qualità del pomodoro italiano e delle arance di stagione.

I NUMERI DEL POMODORO ITALIANO
L'Italia è il settimo produttore mondiale di pomodoro (da industria e da mensa) con quasi 5 milioni di tonnellate.
Per quanto riguarda il prodotto da mensa, le superfici coltivate sono passate infatti da oltre 30.000 ettari del 2000 a circa 26.000 nel 2015.
La produzione del 2015 si è attestata a 1,13 milioni di tonnellate.


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11/03/2016, 18:16
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VALORIZZAZIONE ALL’ESTERO DELLA CUCINA ITALIANA DI QUALITÀ:
MARTEDÌ FIRMA PROTOCOLLO MAECI-MIPAAF-MIUR

Martedì 15 marzo alle ore 11.00 sarà presentato alla Farnesina il Protocollo d’Intesa per la Valorizzazione all’Estero della Cucina Italiana di Qualità.

Il Protocollo, i cui firmatari sono il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Paolo Gentiloni, il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Maurizio Martina, e il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Stefania Giannini, prevede un articolato piano d’azione per promuovere l’alta cucina e i prodotti italiani di qualità.

L’iniziativa si inserisce nel quadro del ‘Food act’ e intende dare continuità all’esperienza di Expo Milano 2015, in collaborazione con MISE, ICE-Agenzia, CONI, Unioncamere e Assocamerestero.
All’evento parteciperanno gli Ambasciatori dei Paesi G20, Istituzioni ed Enti della cultura e dell’economia, nonché alcuni degli chef più apprezzati del panorama italiano e internazionale.

I giornalisti, i fotografi e gli operatori televisivi interessati a seguire l’evento sono pregati di accreditarsi online compilando il formulario interattivo al link http://mae.accreditationsystem.info/ITA/Indice.asp al quale dovrà essere allegata, se non ancora presente, la documentazione digitale richiesta (lettera della testata di appartenenza e per i rappresentanti degli organi di stampa stranieri, Nota Verbale rilasciata dall’Ambasciata a Roma del Paese dell’organo di stampa rappresentato).

Qualora non fosse possibile effettuare l’accreditamento online, le richieste potranno essere inviate via mail al Servizio per la Stampa e la Comunicazione Istituzionale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale all’indirizzo accreditamentostampa@esteri.it (tel. 06/3691.3432 – 06/3691.3070).

I rappresentanti degli organi di stampa accreditati potranno accedere alla Farnesina dall’ingresso principale, lato sinistro, dalle ore 10.00 fino alle ore 11.00.

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11/03/2016, 18:35
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VALORIZZAZIONE ALL’ESTERO DELLA CUCINA ITALIANA DI QUALITÀ:
DOMANI FIRMA PROTOCOLLO MAECI-MIPAAF-MIUR

Domani, martedì 15 marzo, alle ore 11.00 sarà presentato alla Farnesina il Protocollo d’Intesa per la Valorizzazione all’Estero della Cucina Italiana di Qualità.

Il Protocollo, i cui firmatari sono il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Paolo Gentiloni, il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Maurizio Martina, e il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Stefania Giannini, prevede un articolato piano d’azione per promuovere l’alta cucina e i prodotti italiani di qualità.

L’iniziativa si inserisce nel quadro del ‘Food act’ e intende dare continuità all’esperienza di Expo Milano 2015, in collaborazione con MISE, ICE-Agenzia, CONI, Unioncamere e Assocamerestero.

All’evento parteciperanno gli Ambasciatori dei Paesi G20, Istituzioni ed Enti della cultura e dell’economia, nonché alcuni degli chef più apprezzati del panorama italiano e internazionale.

I giornalisti, i fotografi e gli operatori televisivi interessati a seguire l’evento sono pregati di accreditarsi online compilando il formulario interattivo al link http://mae.accreditationsystem.info/ITA/Indice.asp al quale dovrà essere allegata, se non ancora presente, la documentazione digitale richiesta (lettera della testata di appartenenza e per i rappresentanti degli organi di stampa stranieri, Nota Verbale rilasciata dall’Ambasciata a Roma del Paese dell’organo di stampa rappresentato).

Qualora non fosse possibile effettuare l’accreditamento online, le richieste potranno essere inviate via mail al Servizio per la Stampa e la Comunicazione Istituzionale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale all’indirizzo accreditamentostampa@esteri.it (tel. 06/3691.3432 – 06/3691.3070).

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LATTE, MARTINA: PROPOSTE UE INSUFFICIENTI, MANCA STRATEGIA. ANDIAMO AVANTI CON MORATORIA SUI DEBITI ALLEVATORI ITALIANI

ORTOFRUTTA, MARTINA: POSITIVI NUOVI RITIRI CON DIFFERENZIAZIONE PER TIPOLOGIA

"Gli interventi proposti sul latte sono insufficienti. Manca una visione strategica su come affrontare concretamente e in misura strutturale la questione lattiero casearia. L'aumento degli aiuti di stato, fuori dal de minimis, è un buon segnale, ma non basta. Ci aiuterà a rafforzare il lavoro che da soli stiamo facendo per la ristrutturazione e la moratoria dei debiti bancari degli allevatori".

Così il Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina a margine del Consiglio dei Ministri dell'agricoltura in corso a Bruxelles.

"Continuare - prosegue Martina - ad aiutare chi produce non per il mercato, aumentando le quote di ritiro di latte in polvere e burro, non fa che peggiorare la situazione. Si dà un pessimo segnale ai produttori come quelli italiani che invece lavorano per il mercato, producendo latte di qualità e affrontando i relativi costi. La Commissione rimanda ormai da mesi una riforma della normativa sul latte, non accorgendosi che la crisi non aspetta. Vogliamo meno burocrazia e più idee. Dove vogliamo portare il settore tra cinque anni? Qui si danno solo risposte parziali e di breve periodo. Abbiamo chiesto decisioni su etichettatura e Ocm Latte, non possiamo sentirci rispondere con la creazione dell'ennesimo gruppo di alto livello. Serve uno scatto in avanti per un lavoro comune che dia prospettive al settore, oggi non c'è stato. Immaginare di tornare a discutere di latte a giugno è semplicemente inammissibile, a nostro parere ad aprile serve una tabella di marcia degli interventi normativi ed economici su come la Commissione intende intervenire".
"Sul fronte degli aiuti per l'ortofrutta - dice il Ministro - accogliamo positivamente la proposta della Commissione di rinnovare le misure previste con l'embargo russo e di diversificare il prezzo dei ritiri per tipologia. Si tratta di una misura che avevamo chiesto espressamente proprio per fare fronte alle esigenze specifiche dei nostri produttori di pomodoro. Le nostre aziende tra l'altro stanno subendo l'aumento delle importazioni dal nord Africa. Abbiamo ribadito in Consiglio la richiesta di attivare la clausola di salvaguardia prevista dall'accordo con il Marocco e nelle prossime giornate concluderemo il dossier tecnico a supporto".

"Positivo - conclude Martina - poi l'aumento dello stoccaggio privato delle carni suine, ma mancano risposte strutturali anche per questo settore".

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ETICHETTA A SEMAFORO, MARTINA: STOP A SISTEMA CHE NON INFORMA CONSUMATORI E DANNEGGIA ANCHE I PRODOTTI DI QUALITÀ

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che a Bruxelles, durante i lavori del Consiglio dei ministri dell'agricoltura dell'Unione europea, l'Italia ha portato in discussione la questione dell'etichettatura a semaforo. Con l'Italia si sono schierate nettamente per il no a questo sistema: Croazia, Belgio, Cipro, Spagna, Grecia, Slovenia, Portogallo, Lussemburgo, Bulgaria, Polonia, Irlanda, Romania, Germania, Slovacchia, Lettonia.

"Insieme ad altri 15 Paesi - ha dichiarato il Ministro Martina - chiediamo ancora una volta alla Gran Bretagna di rivedere questa scelta e alla Commissione Ue di intervenire per rimuovere questo elemento distorsivo del mercato. Fin dalla prima proposta abbiamo evidenziato che avrebbe provocato danni economici e d'immagine ai nostri prodotti e nessun beneficio ai consumatori. L'indagine Nomisma sull'etichetta a semaforo conferma le nostre perplessità ed evidenzia le distorsioni provocate sul mercato inglese. È un sistema che non promuove una dieta sana e un equilibrio nello stile alimentare, classificando i cibi con parametri discutibili e approssimativi. Possibile che un litro di latte intero inglese abbia il bollino rosso, mentre una soda light con dolcificante sintetico li abbia tutti verdi? Un paradosso che spiega bene come questo non sia uno strumento per tutelare la salute dei consumatori. È inammissibile che prodotti di qualità certificata Dop e Igp siano classificati con semaforo rosso, così come succede con altri alimenti che fanno parte della dieta mediterranea, come il pesce e l'olio d'oliva, o della grande tradizione dolciaria italiana".

INDAGINE NOMISMA SU ETICHETTATURA A SEMAFORO
Il Ministro Maurizio Martina ha anche partecipato alla presentazione dei risultati dello studio Nomisma sugli effetti dell'etichetta a "Traffic lights" sul mercato inglese.
L'indagine, condotta su tre prodotti campione (Prosciutto di Parma, Parmigiano Reggiano e Brie francese), evidenzia un calo nelle vendite e nelle quote di mercato dei prodotti quando questi vengono etichettati con il sistema a semaforo, contro un incremento delle vendite degli stessi prodotti quando non etichettati. Si va dal -8% del Brie fino al -14% per il Prosciutto di Parma Dop o al -13% fatto registrare dal Parmigiano Reggiano Dop porzionato.
In precedenza un sondaggio condotto da YouGov aveva messo in luce che 7 consumatori inglesi su 10 interpretano il bollino rosso come un invito a "non comprare", piuttosto che "da consumare con moderazione".

IL SISTEMA INGLESE DELLE TRAFFIC LIGHTS
Nel giugno 2013 il Regno Unito ha introdotto un sistema a bollini colorati in etichetta (“etichettatura a semaforo”) riguardanti le calorie, i grassi, gli zuccheri ed il sale presenti in 100 grammi di prodotto. Con tale sistema (raccomandato dal Ministero della Salute britannico e ampiamente adottato in particolare dalla distribuzione con il 98% di adesione), quando in un determinato alimento uno di tali aspetti è presente oltre certe concentrazioni, in etichetta viene indicato con un bollino rosso, se è presente in quantità basse il colore è verde, nei casi intermedi il colore è giallo.

Una previsione così semplicistica nella classificazione nutrizionale porta ad identificare molte eccellenze italiane come potenzialmente pregiudizievoli per la salute dei consumatori. Con questo meccanismo, infatti, vengono penalizzati prodotti come l’olio di oliva extravergine (ricco di acidi grassi insaturi, oltre che di sostanze antiossidanti) e il Parmigiano reggiano Dop (ricco di calcio e vitamine), ma anche alimenti come il tonno (ricco di acidi grassi polinsaturi essenziali Omega3 e Omega6). Anche nel caso dei prodotti dolciari e delle bevande si rischia di spingere l’industria verso un ricorso generalizzato a dolcificanti sintetici.

Nell’ottobre 2014, a seguito dei dibattiti in Consiglio con 16 paesi contrari, tra cui Italia e Francia, e dei reclami presentati da diverse associazione europee di produttori, la Commissione europea ha deciso di aprire una procedura d’infrazione nei confronti del Regno Unito, per ora allo stadio di messa in mora.

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15/03/2016, 2:10
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CREDITO, GIOVEDÌ 17 MARZO PRESENTAZIONE DEL PROGETTO MIPAAF - UNICREDIT “COLTIVARE IL FUTURO”

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che giovedì 17 marzo alle ore 17 si terrà la firma del protocollo d’intesa tra il Mipaaf e Unicredit per la realizzazione del progetto “Coltivare il futuro” volto a sostenere gli investimenti e favorire l’accesso al credito delle imprese operanti nel settore agricolo e agroalimentare.
Saranno presenti il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan e il Country Chairman Italy di Unicredit Gabriele Piccini.
L’evento si terrà presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, Sala Conferenze polo multifunzionale RGS, in via XX settembre n. 97 – Roma.

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15/03/2016, 21:19
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MIPAAF: SIGLATO PROTOCOLLO DI INTESA CON ANAC, AGEA E CONSIP PER IL SISTEMA INFORMATIVO AGRICOLO NAZIONALE

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stato firmato il Protocollo di intesa, monitoraggio e vigilanza collaborativa sui servizi di sviluppo e gestione del sistema informativo agricolo nazionale.

L’accordo è stato sottoscritto presso il Dicastero dal Ministro Maurizio Martina, dal Presidente dell’Attività Nazionale Anticorruzione - ANAC - Raffaele Cantone, dal Direttore dell’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura - AGEA - Stefano Antonio Sernia e dal Presidente di Consip S.p.a. Luigi Ferrara.

Obiettivo principale del documento è garantire qualità ed efficacia dei servizi di gestione e sviluppo del Sistema informativo agricolo nazionale – SIAN -, assicurando la legalità e il buon andamento nelle procedure per l’affidamento da parte di AGEA, per il tramite di Consip, attraverso il monitoraggio dello svolgimento delle procedure di gara e dell’esecuzione degli appalti.

Saranno oggetto di verifica preventiva tutti gli atti relativi alle procedure di affidamento, compresi gli schemi contrattuali:
·     determina a contrarre o provvedimento equivalente;
·     bandi di gara o lettere di invito o inviti a presentare offerta nel caso di procedura ristretta/negoziata;
·     disciplinari di gara;
·     capitolati;
·     schemi di contratto;
·     provvedimenti di nomina dei commissari e di costituzione della commissione giudicatrice/ dell’Autorità che presiede la gara;
·     verbali del subprocedimento di verifica e di esclusione delle offerte anormalmente basse;
·     provvedimenti di aggiudicazione, provvisoria e definitiva.

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17/03/2016, 8:55
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VINITALY: NELLO SPAZIO MIPAAF ‘WORLD WINE WEB’ INCONTRI
TRA PRODUTTORI ED ESPERTI FACEBOOK, TWITTER, *****, AMAZON, GOOGLE E ALIBABA


MARTINA: PER FAR CRESCERE ANCORA IL VINO ITALIANO PUNTIAMO SULLA SFIDA DIGITALE


Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che questa mattina il Ministro Maurizio Martina ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione della 50^ edizione di Vinitaly, in programma dal 10 al 13 aprile a Verona.

Per l’occasione sono state illustrate le attività promosse e organizzate dal Mipaaf nella propria area all’interno della fiera e dedicate quest’anno al tema ‘World Wine Web’. Si tratta di un ciclo di 10 incontri con i principali protagonisti del web (da Facebook a Twitter, da ***** ad Amazon fino a Google) per dare alle aziende del settore interessate gli strumenti per affrontare le nuove sfide del mercato online.

L’11 aprile sarà presente anche il Premier Matteo Renzi per un confronto con il fondatore di Alibaba, Jack Ma, sul futuro del vino.

E Vinitaly 2016 sarà anche l’occasione per rafforzare i rapporti diplomatici tra i Paesi. Il 13 aprile, infatti, è in programma il primo Forum internazionale del vino europeo al quale sono stati invitati a partecipare tutti i Ministri dell’agricoltura del Mediterraneo.

“L’Italia vuole giocare un ruolo di leadership nell’utilizzo delle più avanzate innovazioni al servizio di una tradizione importante come quella del vino – afferma il Ministro Maurizio Martina - I 50 anni che abbiamo alle spalle e che celebreremo al Vinitaly ci parlano di successi costruiti sapendo rinascere e ripartire. Trent’anni fa, dopo il metanolo, il nostro vino sembrava in un vicolo cieco. Oggi brindiamo al record di export nel mondo con 5,4 miliardi di euro e negli ultimi 10 anni abbiamo dimezzato il distacco dalla Francia. La frontiera oggi è l’e-commerce, la presenza in rete e l’utilizzo di canali senza confini come i social media. Per questo abbiamo deciso di dare l’opportunità ai nostri produttori di confrontarsi con le più grandi realtà internazionali del web. La strada da percorrere nei prossimi 50 anni del nostro vino passa da questi canali, dobbiamo non solo imparare a sfruttarli meglio, ma renderli strumenti di competitività. Una frontiera che vogliamo sfruttare appieno anche come Ministero e che ci vede impegnati nella valorizzazione dei prodotti di qualità su piattaforme come Google e nella lotta all’agropirateria con ***** e Alibaba. Siamo l’unica istituzione al mondo a garantire ai marchi geografici la stessa tutela dei brand commerciali contro i falsi. Una lotta che facciamo al Wto da decenni senza successi e che invece su internet siamo riusciti a chiudere in un anno solo, puntando su due concetti chiave per le vendite in rete: qualità e reputazione. L’Italia su questo fronte ha tanto da insegnare. Infine – conclude Martina - Vinitaly quest’anno per noi sarà non solo una grande piattaforma digitale ma anche diplomatica. Il 13 aprile, infatti, abbiamo invitato i Ministri dell'agricoltura dei Paesi mediterranei per il primo Forum internazionale del vino europeo.”

DATI MERCATO VINO ITALIA

Il sistema vitinicolo italiano nel suo complesso vale oltre 14 miliardi di euro.

L’export del 2015 ha raggiunto la soglia record di 5,4 miliardi di euro.

Il 2015 è stato l’anno nel quale l’Italia ha riconquistato il primato nella classifica mondiale dei produttori di vino.



In occasione di Expo Milano 2015 il Padiglione del Vino italiano ha accolto più di 2 milioni di visitatori.

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17/03/2016, 8:56
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LATTE, MIPAAF: FIRMATO ACCORDO CON ABI PER MORATORIA DI 30 MESI
DEI MUTUI DEGLI ALLEVATORI

MARTINA: CONTINUA IL NOSTRO IMPEGNO CONCRETO PER AFFRONTARE
LA CRISI DEL SETTORE

PATUELLI: L’ABI IMPEGNATA PER IL SETTORE LATTIERO CASEARIO

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che il Ministro Maurizio Martina e il Presidente dell’Abi Antonio Patuelli hanno sottoscritto oggi il protocollo d’intesa per il rilancio del settore lattiero caseario, che contiene la moratoria di 30 mesi dei debiti bancari degli allevatori italiani.
L’accordo, infatti, prevede il meccanismo per la sospensione dei pagamenti dei mutui sottoscritti dalle imprese allevatoriali, attraverso le misure del Fondo latte per la ristrutturazione dei debiti degli allevatori del Ministero e l’Accordo per il Credito 2015.

Il protocollo prevede anche che le banche aderenti possano offrire condizioni migliorative rispetto a quelle previste dall’intesa Mipaaf-Abi.
Le imprese che non accedono ai benefici del Fondo Latte, anche appartenenti ad altri comparti del settore agroalimentare, possono comunque ottenere la sospensione del pagamento della quota capitale delle rate di mutuo, secondo quanto previsto dall’Accordo per il Credito 2015 o alle condizioni migliorative che sono in via di definizione da parte del Ministero con le singole banche.

“Servono risposte nuove - ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina - a una delle più forti crisi strutturali nel settore lattiero europeo. Per questo lavoriamo da mesi al sostegno dei nostri allevatori e l’accordo di oggi per la moratoria dei mutui per due anni e mezzo è un passo concreto in avanti. Un’azione che rafforza l’operatività del nostro Fondo latte da 50 milioni di euro e va a incidere su uno dei fronti più delicati, come quello del credito, provando ad aiutare le imprese lattiere in questa fase. Ringrazio l’Abi e il Presidente Patuelli per aver risposto al nostro appello in maniera tempestiva. Ora lavoriamo perché le singole banche possano offrire condizioni ancora migliori, venendo incontro alle esigenze di un settore strategico. L’Italia prosegue con serietà il lavoro quotidiano per il comparto lattiero, perché c’è bisogno di risolvere questioni mai affrontate anche a livello europeo”.

“La sospensione cumulativa per 30 mesi del pagamento di mutui - ha sottolineato il Presidente dell’Abi, Antonio Patuelli - è una delle iniziative comuni per favorire la ripresa nel nuovo contesto competitivo. L’Intesa mira anche a diffondere una maggiore conoscenza delle soluzioni descritte e indicare la possibilità che i benefici da esse previsti possano essere cumulati per realizzare il massimo vantaggio per le imprese. Il Protocollo – ha concluso Patuelli – prevede inoltre la costituzione con il Ministero di uno specifico tavolo tecnico per definire le modalità di trasformazione dell’attuale garanzia sussidiaria Ismea in uno strumento di mitigazione del rischio di credito coerente con la regolamentazione di Basilea. Lo stesso tavolo elaborerà delle proposte su nuovi strumenti di garanzia per favorire l’accesso al credito delle imprese del settore agricolo”.

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SPRECHI ALIMENTARI, MARTINA: ITALIA IN PRIMA LINEA, ORA NECESSARIO ARRIVARE PRESTO AD APPROVAZIONE DEFINITIVA
“Il voto di oggi conferma l'Italia in prima linea nella lotta contro lo spreco alimentare. Ora bisogna arrivare presto all'approvazione definitiva. È un intervento necessario per contrastare un fenomeno che solo in Italia vale 12 miliardi di euro l’anno. Un Paese a spreco zero è un Paese con cittadini-consumatori consapevoli, un Paese che fa diventare le buone pratiche abitudini quotidiane e non eccezioni. Abbiamo fatto molto finora. Con la legge di stabilità abbiamo reso per le aziende più conveniente donare che sprecare, ogni anno recuperiamo 550mila tonnellate di cibo in eccedenza e le distribuiamo a chi è in difficoltà. Ma puntiamo a fare di più e meglio. Il nostro obiettivo infatti è portare queste tonnellate a 1 milione entro il 2016 e stiamo rafforzando l’impegno del tavolo indigenti che ci vede in prima linea insieme agli enti caritativi, al mondo dell’industria, alla grande distribuzione e alle organizzazioni agricole. Anche questa è una delle eredità di Expo Milano 2015 e della Carta di Milano. Possiamo essere la generazione fame zero. E’ arrivato il momento. Facciamo la nostra parte. Tutti.”
Così il Ministro Maurizio Martina sull’approvazione alla Camera della proposta di legge per il contrasto agli sprechi alimentari.

NUMERI UTILI

SPRECHI ALIMENTARI IN ITALIA
Valgono 12 miliardi di euro all'anno
Ogni anno vengono recuperate 550mila tonnellate di eccedenza in tutta la filiera. Nel 2016 l’obiettivo è arrivare a 1 milione

PRECHI ALIMENTARI NEL MONDO
Nel mondo un terzo del cibo prodotto viene sprecato. La Fao stima 1,3 miliardi di tonnellate di cibo gettate ogni anno per un valore complessivo di 750 miliardi

PIANO SPRECOZERO
Con il piano SprecoZero, Ministero delle politiche agricole e Ministero dell'economia sono intervenuti per rendere più conveniente per le imprese donare che sprecare. Il tutto semplificando la legge: è stata innalzata a 15mila euro la soglia per l'obbligo di comunicazione preventiva in caso di donazione ed è stata lasciata a 10mila euro la soglia per la distruzione
INDIGENTI
6 milioni i cittadini italiani in difficoltà assistiti a livello alimentare con piano di aiuti dei Ministeri del Lavoro e delle Politiche agricole ed enti caritativi per la distribuzione di pasti e pacchi alimentari
BUONE PRATICHE: IL CASO DI EXPO MILANO 2015
L'Italia ha organizzato una Esposizione universale a zero spreco alimentare. Banco alimentare e Caritas hanno recuperato 50 tonnellate di eccedenze dai padiglioni e le hanno destinate agli indigenti

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17/03/2016, 23:54
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