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Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
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Luke
Sez. Coltivazioni Forestali
Iscritto il: 16/09/2008, 15:33 Messaggi: 3186 Località: Firenze
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MIPAAF: PIANO LATTE DA 120 MILIONI DI EURO
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che si è svolta oggi a Roma la riunione del tavolo latte con il Ministro Maurizio Martina, le Regioni e i principali rappresentanti della filiera, dalle organizzazioni agricole alla cooperazione, dall’industria lattiera alla grande distribuzione. Un confronto voluto dal Ministro Martina per un’analisi dell’andamento del mercato e per approfondire le necessità della filiera italiana in vista del Consiglio straordinario del 7 settembre, che Italia e Francia hanno chiesto sia dedicato al comparto lattiero caseario e al settore delle carni bovine e suine. I rappresentanti di queste ultime due categorie saranno convocati al Ministero mercoledì 5 agosto con lo stesso obiettivo. Nel corso dell’incontro il Ministro ha presentato le nuove azioni che il Governo mette in campo per il settore del latte con investimenti complessivi che superano i 120 milioni di euro nel triennio fino al 2017. Queste misure si aggiungono agli interventi già stabiliti con la recente approvazione della Legge Agricoltura (91/2015), che prevede tra l’altro l’attuazione della rateizzazione in 3 anni senza interessi e l’ampliamento delle possibilità di compensazione tra produttori per le multe dell’ultima campagna. “Tutelare i 35 mila allevatori italiani e le loro stalle – ha dichiarato il Ministro Martina – è il nostro primo obiettivo. Per questo siamo pronti a mettere in campo un intervento da 120 milioni di euro mai realizzato prima, con azioni che il settore attendeva da anni. Partiamo dal sostegno alla liquidità dei produttori e lavoriamo per dare futuro a un settore strategico. Abbiamo voluto questo incontro anche per un coordinamento in vista dell’appuntamento di settembre a Bruxelles, dove chiederemo un impegno anche alla Commissione europea per gestire meglio il dopo quote latte. Il Governo va avanti, sapendo che proteggere i produttori, che hanno diritto a veder rispettato e retribuito il loro lavoro, è decisivo per le prospettive di tutto il comparto. Ora chiediamo alla filiera di agire e determinare un lavoro comune nelle prossime ore”. IL PIANO LATTE DA 120 MILIONI DI EURO – LE PRINCIPALI AZIONI 65 MILIONI DI EURO PER SOSTEGNO ALLA LIQUIDITÀ E ALLA RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO DEGLI ALLEVATORI Nella fase attuativa del Fondo Latte 2015-2017 si prevedono interventi di miglioramento della competitività del sistema e il sostegno all’accesso al credito da parte degli allevatori, dando una prima risposta alle loro necessità di liquidità finanziaria. In particolare, verrà concentrata una quota significativa del Fondo, circa 65 milioni di euro, per interventi di: - ristrutturazione del debito bancario - riduzione del costo del debito a carico delle imprese. Al primo obiettivo si fa fronte azzerando il costo della garanzia con il contributo del Fondo. Per questo intervento alle risorse del Fondo Latte vanno ad aggiungersi i 5 milioni già disponibili presso Ismea per la stessa finalità. Gli allevatori che opteranno per una riduzione del costo dei debiti contratti potranno invece procedere alla richiesta di un contributo in conto interessi. Le due forme di intervento sono cumulabili fra loro, nei limiti del contributo complessivo in “de minimis”. Esempio operativo Nel caso un’azienda abbia un debito in scadenza entro l’anno di 100.000 euro, attraverso le misure del Fondo in coordinamento con gli strumenti Ismea, può ottenere una ristrutturazione su 5 anni del debito, non pagando la garanzia che costa 2 mila euro e abbattendo di 13 mila euro gli interessi. In questo modo l’azienda che avrebbe dovuto sopportare un onere di 21 mila euro, ha un costo complessivo di 6 mila euro, con un risparmio di oltre il 70%.
0,5 CENTESIMI DI EURO IN PIÙ AL LITRO PER I PRODUTTORI DI LATTE ATTRAVERSO AUMENTO DELLA COMPENSAZIONE IVA Si prevede l’innalzamento dell’aliquota di compensazione IVA dall’8,8% al 10% a favore degli allevatori del settore latte, con un conseguente risparmio fiscale per le aziende del settore valutabile in circa 0,5 centesimi di euro per litro. Tale misura, da inserire nelle prossima legge di stabilità, sarà operativa da gennaio 2016 e determinerà una maggiore agevolazione per il settore per 30 milioni di euro all’anno. TAVOLO TECNICO NAZIONALE PER METODO DI INDICIZZAZIONE DEI PREZZI DEL LATTE È prevista la costituzione presso il Ministero di un gruppo di lavoro, coordinato da Ismea, per la definizione a livello nazionale di un Sistema di indicizzazione del valore del latte alla stalla condiviso dagli attori della filiera, riprendendo e potenziando il lavoro svolto in Lombardia. PIANO STRAORDINARIO DI PROMOZIONE DEL CONSUMO DI LATTE FRESCO Il Mipaaf, in accordo con il Ministero della Salute, avvierà dal mese di settembre un’apposita campagna informativa che punta a stimolare e incrementare i consumi di latte fresco, soffermandosi sulle proprietà nutritive, salutari e qualitative del prodotto. La campagna è finanziata dal Ministero con uno stanziamento di 8 milioni di euro nel prossimo triennio. La campagna si avvia contestualmente all’utilizzo del logo “100% Latte Italiano” (privato e facoltativo) che renderà più facilmente riconoscibile ai consumatori la provenienza del latte fresco, attraverso un segno omogeneo. PROMOZIONE DELL’EXPORT DEI PRODOTTI LATTIERO-CASEARIO ITALIANI I grandi formaggi DOP italiani saranno protagonisti di specifiche azioni nell’ambito del piano straordinario per il Made in Italy, previsto dalla legge di stabilità 2015 e messo in campo dal Mipaaf insieme al Ministero dello Sviluppo Economico. Un parte consistente della dotazione complessiva di circa 70 milioni di euro per l’agroalimentare è destinata al sostegno di campagne sui prodotti lattiero caseari di qualità, in ottica di contrasto all’italian sounding e di sostegno all’export. SOSTEGNO AGLI IMPIANTI PER IL BIOMETANO DI AZIENDE ZOOTECNICHE Per stimolare l’integrazione al reddito degli allevatori il Mipaaf intende sostenere gli investimenti in impianti di biometano per la valorizzazione delle biomasse residuali e dei sottoprodotti della lavorazione agricole. Nel decreto sulle energie rinnovabili, infatti, il Mipaaf punta su migliori tariffe per gli impianti a biogas di piccole dimensioni con una priorità per le aziende agricole, costituite prevalentemente da aziende zootecniche. LE AZIONI PER IL SETTORE LATTIERO CASEARIO NELLA LEGGE AGRICOLTURA (L. 91/2015)
ATTUAZIONE DELLA RATEIZZAZIONE IN 3 ANNI SENZA INTERESSI PER LE MULTE DELL'ULTIMA CAMPAGNA La norma prevede l'attuazione della disposizione comunitaria per il pagamento delle multe per l'ultima campagna lattiera in 3 anni e senza interessi. Il pagamento è ammesso anche con una fideiussione assicurativa, non solo bancaria. Gli allevatori interessati potranno presentare domanda all'AGEA entro il 31 agosto 2015.
COMPENSAZIONE QUOTE ULTIMA CAMPAGNA Per non gravare ulteriormente sugli allevatori, con la norma si amplia la possibilità di compensazione tra produttori, nell'ambito della quota nazionale, per l'ultima campagna consentendo a chi ha superato le quote (con tre fasce percentuali ulteriori di superamento della produzione: 12-30%, 30-50%, oltre il 50%) di compensare fino al 6%, cosa che prima non era prevista e che vedeva scattare la sanzione sull'intera percentuale di splafonamento oltre il 6%.
CONTRATTI DI VENDITA SCRITTI E CON DURATA MINIMA DI UN ANNO Con il provvedimento viene ribadita la necessità del contratto scritto come previsto dall'art. 62 del decreto-legge n. 1 del 2012, e si introducono delle novità rilevanti come la durata minima dei contratti fissata a 12 mesi; e l’espressa indicazione del prezzo da pagare alla consegna che può essere fisso o legato a fattori determinati, come indicatori di mercato, volume consegnato e qualità o composizione del latte crudo.
CREAZIONE DELL'INTERPROFESSIONE DEL LATTE PER ORGANIZZARE LA FILIERA Per rafforzare la filiera si definisce la creazione di un unico organo interprofessionale, che potrà prendere decisioni sulle regole di produzione, sulla commercializzazione, sulla promozione, sui contratti tipo, sulla tutela ambientale e sulla ricerca valide "erga omnes", a determinate condizioni, come accade in altri Paesi europei come la Francia.
RAFFORZAMENTO DEL CONTRASTO ALLE PRATICHE SLEALI DI MERCATO CON ANTITRUST Viene rafforzato il livello di tutela degli allevatori e dei produttori di latte, attraverso una riforma dell'art. 62 che prevede il monitoraggio dei costi medi di produzione del latte crudo da parte di Ismea, secondo le metodologie stabilite dal Ministero delle politiche agricole. I dati verranno elaborati mensilmente e costituiranno un benchmark ai fini delle segnalazioni all'Antitrust. Sono previste sanzioni fino al 10% del valore dei contratti in caso di violazione dei contratti-tipo estesi erga omnes e l'Ispettorato repressione frodi del Mipaaf (ICQRF) potrà segnalare all'Antitrust le possibili violazioni.
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31/07/2015, 8:43 |
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Luke
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ORBETELLO, MIPAAF: ALLO STUDIO MISURE DI INTERVENTO. MARTEDì SOTTOSEGRETARIO CASTIGLIONE IN TOSCANA
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è in corso in queste ore il monitoraggio dell’emergenza relativa alla moria dei pesci nella Laguna di Orbetello. L’Amministrazione è impegnata nella tutela del reddito dei pescatori e sono allo studio gli strumenti più idonei per venire incontro alle difficoltà delle imprese ittiche danneggiate. Martedì prossimo il Sottosegretario Giuseppe Castiglione si recherà a Orbetello insieme al presidente della Commissione agricoltura della Camera dei Deputati Luca Sani e ad alcuni onorevoli deputati. “Siamo in contatto con il Ministero dell’Ambiente e le istituzioni locali - ha dichiarato Castiglione – per verificare l’evolversi della situazione e definire una strategia unitaria di intervento. Per fronteggiare una simile emergenza vanno individuate misure condivise, facendo fronte comune per alleviare nel più breve tempo possibile i disagi subiti dai pescatori toscani”.
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31/07/2015, 8:45 |
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Luke
Sez. Coltivazioni Forestali
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LATTE, MARTINA: ORA CONFIDO NELL'INTESA TRA PRODUTTORI E INDUSTRIA "Ieri il Ministero ha fatto la sua parte fino in fondo presentando un piano latte da 120 milioni di euro mai realizzato in questo Paese. Ora confido davvero che produttori e trasformatori trovino una nuova rapida intesa. Ci sono state aperture utili da parte dell'industria e credo che ci siano tutte le condizioni adesso per stringere un accordo nell'interesse dell’intera filiera". Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, a seguito del tavolo latte che si è svolto ieri con le Regioni e i principali rappresentanti della filiera, dalle organizzazioni agricole alla cooperazione, dall’industria lattiera alla grande distribuzione. Nel corso dell’incontro il Ministro ha presentato le nuove azioni che il Governo mette in campo per il settore del latte con investimenti complessivi che superano i 120 milioni di euro nel triennio fino al 2017. IL PIANO LATTE DA 120 MILIONI DI EURO – LE PRINCIPALI AZIONI 65 MILIONI DI EURO PER SOSTEGNO ALLA LIQUIDITÀ E ALLA RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO DEGLI ALLEVATORI Nella fase attuativa del Fondo Latte 2015-2017 si prevedono interventi di miglioramento della competitività del sistema e il sostegno all’accesso al credito da parte degli allevatori, dando una prima risposta alle loro necessità di liquidità finanziaria. In particolare, verrà concentrata una quota significativa del Fondo, circa 65 milioni di euro, per interventi di: - ristrutturazione del debito bancario - riduzione del costo del debito a carico delle imprese. Al primo obiettivo si fa fronte azzerando il costo della garanzia con il contributo del Fondo. Per questo intervento alle risorse del Fondo Latte vanno ad aggiungersi i 5 milioni già disponibili presso Ismea per la stessa finalità. Gli allevatori che opteranno per una riduzione del costo dei debiti contratti potranno invece procedere alla richiesta di un contributo in conto interessi. Le due forme di intervento sono cumulabili fra loro, nei limiti del contributo complessivo in “de minimis”. Esempio operativo Nel caso un’azienda abbia un debito in scadenza entro l’anno di 100.000 euro, attraverso le misure del Fondo in coordinamento con gli strumenti Ismea, può ottenere una ristrutturazione su 5 anni del debito, non pagando la garanzia che costa 2 mila euro e abbattendo di 13 mila euro gli interessi. In questo modo l’azienda che avrebbe dovuto sopportare un onere di 21 mila euro, ha un costo complessivo di 6 mila euro, con un risparmio di oltre il 70%. 0,5 CENTESIMI DI EURO IN PIÙ AL LITRO PER I PRODUTTORI DI LATTE ATTRAVERSO AUMENTO DELLA COMPENSAZIONE IVA Si prevede l’innalzamento dell’aliquota di compensazione IVA dall’8,8% al 10% a favore degli allevatori del settore latte, con un conseguente risparmio fiscale per le aziende del settore valutabile in circa 0,5 centesimi di euro per litro. Tale misura, da inserire nelle prossima legge di stabilità, sarà operativa da gennaio 2016 e determinerà una maggiore agevolazione per il settore per 30 milioni di euro all’anno. TAVOLO TECNICO NAZIONALE PER METODO DI INDICIZZAZIONE DEI PREZZI DEL LATTE È prevista la costituzione presso il Ministero di un gruppo di lavoro, coordinato da Ismea, per la definizione a livello nazionale di un Sistema di indicizzazione del valore del latte alla stalla condiviso dagli attori della filiera, riprendendo e potenziando il lavoro svolto in Lombardia. PIANO STRAORDINARIO DI PROMOZIONE DEL CONSUMO DI LATTE FRESCO Il Mipaaf, in accordo con il Ministero della Salute, avvierà dal mese di settembre un’apposita campagna informativa che punta a stimolare e incrementare i consumi di latte fresco, soffermandosi sulle proprietà nutritive, salutari e qualitative del prodotto. La campagna è finanziata dal Ministero con uno stanziamento di 8 milioni di euro nel prossimo triennio. La campagna si avvia contestualmente all’utilizzo del logo “100% Latte Italiano” (privato e facoltativo) che renderà più facilmente riconoscibile ai consumatori la provenienza del latte fresco, attraverso un segno omogeneo. PROMOZIONE DELL’EXPORT DEI PRODOTTI LATTIERO-CASEARIO ITALIANI I grandi formaggi DOP italiani saranno protagonisti di specifiche azioni nell’ambito del piano straordinario per il Made in Italy, previsto dalla legge di stabilità 2015 e messo in campo dal Mipaaf insieme al Ministero dello Sviluppo Economico. Un parte consistente della dotazione complessiva di circa 70 milioni di euro per l’agroalimentare è destinata al sostegno di campagne sui prodotti lattiero caseari di qualità, in ottica di contrasto all’italian sounding e di sostegno all’export. SOSTEGNO AGLI IMPIANTI PER IL BIOMETANO DI AZIENDE ZOOTECNICHE Per stimolare l’integrazione al reddito degli allevatori il Mipaaf intende sostenere gli investimenti in impianti di biometano per la valorizzazione delle biomasse residuali e dei sottoprodotti della lavorazione agricole. Nel decreto sulle energie rinnovabili, infatti, il Mipaaf punta su migliori tariffe per gli impianti a biogas di piccole dimensioni con una priorità per le aziende agricole, costituite prevalentemente da aziende zootecniche. LE AZIONI PER IL SETTORE LATTIERO CASEARIO NELLA LEGGE AGRICOLTURA (L. 91/2015) ATTUAZIONE DELLA RATEIZZAZIONE IN 3 ANNI SENZA INTERESSI PER LE MULTE DELL'ULTIMA CAMPAGNA La norma prevede l'attuazione della disposizione comunitaria per il pagamento delle multe per l'ultima campagna lattiera in 3 anni e senza interessi. Il pagamento è ammesso anche con una fideiussione assicurativa, non solo bancaria. Gli allevatori interessati potranno presentare domanda all'AGEA entro il 31 agosto 2015. COMPENSAZIONE QUOTE ULTIMA CAMPAGNA Per non gravare ulteriormente sugli allevatori, con la norma si amplia la possibilità di compensazione tra produttori, nell'ambito della quota nazionale, per l'ultima campagna consentendo a chi ha superato le quote (con tre fasce percentuali ulteriori di superamento della produzione: 12-30%, 30-50%, oltre il 50%) di compensare fino al 6%, cosa che prima non era prevista e che vedeva scattare la sanzione sull'intera percentuale di splafonamento oltre il 6%. CONTRATTI DI VENDITA SCRITTI E CON DURATA MINIMA DI UN ANNO Con il provvedimento viene ribadita la necessità del contratto scritto come previsto dall'art. 62 del decreto-legge n. 1 del 2012, e si introducono delle novità rilevanti come la durata minima dei contratti fissata a 12 mesi; e l’espressa indicazione del prezzo da pagare alla consegna che può essere fisso o legato a fattori determinati, come indicatori di mercato, volume consegnato e qualità o composizione del latte crudo. CREAZIONE DELL'INTERPROFESSIONE DEL LATTE PER ORGANIZZARE LA FILIERA Per rafforzare la filiera si definisce la creazione di un unico organo interprofessionale, che potrà prendere decisioni sulle regole di produzione, sulla commercializzazione, sulla promozione, sui contratti tipo, sulla tutela ambientale e sulla ricerca valide "erga omnes", a determinate condizioni, come accade in altri Paesi europei come la Francia. RAFFORZAMENTO DEL CONTRASTO ALLE PRATICHE SLEALI DI MERCATO CON ANTITRUST Viene rafforzato il livello di tutela degli allevatori e dei produttori di latte, attraverso una riforma dell'art. 62 che prevede il monitoraggio dei costi medi di produzione del latte crudo da parte di Ismea, secondo le metodologie stabilite dal Ministero delle politiche agricole. I dati verranno elaborati mensilmente e costituiranno un benchmark ai fini delle segnalazioni all'Antitrust. Sono previste sanzioni fino al 10% del valore dei contratti in caso di violazione dei contratti-tipo estesi erga omnes e l'Ispettorato repressione frodi del Mipaaf (ICQRF) potrà segnalare all'Antitrust le possibili violazioni.
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31/07/2015, 13:57 |
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Luke
Sez. Coltivazioni Forestali
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XYLELLA, MIPAAF: CDM PROROGA DI 6 MESI LO STATO DI EMERGENZA
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che il Consiglio dei Ministri di oggi ha stabilito la proroga per 180 giorni dello stato di emergenza in conseguenza della diffusione sul territorio della Regione Puglia del batterio patogeno da quarantena Xylella fastidiosa. Vengono anche integrate le competenze del Commissario delegato nominato con l’ordinanza del Capo del dipartimento della Protezione civile. Il Commissario potrà così proseguire nell’attuazione del Piano, adottato anche per stralci, al fine di impedire l’ulteriore diffusione del batterio e gestire tutte le attività per raggiungere tale obiettivo. “L’attuazione del Piano del Commissario di Protezione civile sta dando risultati ed è necessario andare avanti – ha dichiarato il Ministro Martina – nel contrasto alla diffusione del batterio, per questo abbiamo stabilito una proroga di 6 mesi dello stato di emergenza. Tutelare l’olivicoltura salentina è una priorità nazionale ed europea e perciò siamo impegnati sul fronte della ricerca e nell’indennizzo alle aziende agricole colpite, alle quali abbiamo destinato i primi 11 milioni di euro con la legge agricoltura approvata meno di un mese fa e resa immediatamente operativa”. La decisione del Consiglio dei Ministri rientra nel quadro più ampio di azioni che il Governo sta mettendo in campo nella gestione di questa emergenza fitosanitaria, a partire dall’attivazione per la prima volta in casi simili del Fondo di solidarietà nazionale con un primo stanziamento di 11 milioni per il ristoro dei danni subiti da agricoltori e vivaisti, che abbiano perso più del 30% del valore della loro produzione. Allo stesso tempo una quota significativa dei 13 milioni a disposizione del Commissario di Protezione civile sono destinati all’indennizzo delle aziende agricole, ai vivaisti e agli altri proprietari dei terreni. Sul fronte della ricerca nel Comitato Horizon 2020 è stato approvato un importante progetto europeo con azioni specifiche sulla Xylella che sarà coordinato dal Cnr di Bari con un finanziamento di quasi 7 milioni. A livello nazionale si sta definendo un programma di ricerca molto ambizioso, a cui dovranno partecipare diverse istituzioni scientifiche e di ricerca, in particolare quelle pugliesi, con la creazione in Salento di un campo sperimentale dove testare le possibili soluzioni contro la fitopatia.
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03/08/2015, 8:53 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68661 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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MIPAAF: OGGI A EXPO CONVEGNO PER LA TUTELA E LA DIFESA DEL TERRITORIO MONTANO Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che oggi ad Expo si è svolto un convegno organizzato con il Corpo forestale dello Stato dal titolo “La montagna al lavoro: tutela, difesa, educazione e produzione”. Il convegno ha fatto emergere il grande ruolo giocato dalle aree montane del nostro Paese, che rappresentano il 47% del territorio nazionale dove ricadono quasi un terzo delle aziende agricole italiane. L'agricoltura in queste zone è molto spesso il fattore di innesco di processi di sviluppo più complessi, capaci di integrare altri settori economici, assicurando la vitalità della montagna, come testimoniato dalla presentazione di produzioni di eccellenza della montagna piemontese. “La giornata di oggi – ha dichiarato il Vice Ministro Olivero – è stata un bel momento di confronto e di scambio tra persone che ogni giorno vivono e lavorano nelle zone montane del nostro Paese. Ringrazio l’Assessore allo Sviluppo della montagna della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia, il Presidente Uncem (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) Enrico Borghi, il Vice Capo del Corpo Forestale dello Stato, Alessandra Stefani, e tutti i partecipanti per il contributo a questa iniziativa dalla quale è uscita ancora più rafforzata la consapevolezza che curare la montagna è una priorità condivisa. Gli interventi hanno messo in luce la preziosa funzione di tutela e la centralità dell’attività agricola in queste aree e abbiamo avuto modo di apprezzare quanti si impegnano per dare vita a produzioni di eccellenza valorizzando il legame con il territorio e nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio. Le esperienze ascoltate hanno confermato ancora una volta che la montagna per cui dobbiamo lavorare non è solo un territorio naturale straordinario da tutelare e difendere, ma anche una comunità viva. Acqua, energia, boschi e foreste, biodiversità, prodotti di qualità sono il frutto del lavoro quotidiano di chi, facendo agricoltura in montagna, assicura beni pubblici all’intera collettività e tutti noi dobbiamo riconoscere loro il giusto valore”. “Il Corpo forestale dello Stato – ha detto il Vice Capo Stefani - è storicamente al fianco delle popolazioni montane di cui condivide cultura e sensibilità per la conservazione e la cura dei territori montani. Proietta nel futuro le tradizioni, al servizio del Paese intero”.
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03/08/2015, 15:31 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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ORTOFRUTTA, MIPAAF: FIRMATO ACCORDO CON UNIONCAMERE E SOGEMI PER PROGETTO DI TRACCIABILITA’ NEI MERCATI CON MARCHIO “QUALITA’ E SICUREZZA” Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che oggi a Expo è stato siglato il protocollo di collaborazione tra Mipaaf, Unioncamere e Sogemi per lo sviluppo di un sistema di qualificazione dei mercati ortofrutticoli all’ingrosso nazionali, attraverso la creazione del marchio “Qualità e Sicurezza”. A firmare l’intesa sono stati il Ministro Maurizio Martina, il presidente di Unioncamere Ivan Lo Bello e l’amministratore unico di Sogemi spa Nicolò Dubini, alla presenza della delegata del Prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca. L’intesa ha come obiettivo il miglioramento della qualità e della rintracciabilità dei prodotti ortofrutticoli commercializzati nei mercati all’ingrosso, insieme alla valorizzazione del ruolo dei mercati all’interno della filiera ortofrutticola. A tale scopo Unioncamere gestirà il sistema di qualificazione, il disciplinare e il relativo marchio “Qualità e sicurezza” che partirà su base privata e volontaria. L’iniziativa prevede che la partecipazione al Progetto e l’adesione allo schema di certificazione siano facoltativi e siano aperti a tutti i mercati d’Italia. Il primo progetto pilota sperimentale vedrà protagonista Sogemi e l’Ortomercato di Milano, che è il più grande d'Italia per quantità di prodotti commercializzati, circa 5 milioni di tonnellate all’anno, pari al 10% della merce che transita complessivamente all’interno di tutti i mercati ortofrutticoli italiani all’ingrosso. “Per far crescere la filiera ortofrutticola italiana è fondamentale creare nuove opportunità di mercato agli operatori – ha dichiarato il Ministro Martina – e garantire qualità, sicurezza e trasparenza in tutta la filiera ed ai consumatori finali. L’intesa di oggi rientra nella strategia di azioni che stiamo mettendo in campo per raggiungere questo obiettivo e la sperimentazione con l’Ortomercato di Milano rappresenta un’occasione importante per costruire un modello di lavoro replicabile in tutti i mercati italiani. Si tratta di una sfida d’innovazione, di legalità, un progetto aperto con il quale si può contribuire al rilancio di un settore come quello dell’ortofrutta che vale quasi 13 miliardi di euro e che vede oltre 491 mila aziende agricole al lavoro su più di 1 milione di ettari”.
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03/08/2015, 18:34 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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RIFORMA PA, MARTINA: CON NUOVO PROGETTO CFS-CARABINIERI ITALIA PIÙ FORTE NELLA TUTELA AMBIENTALE E AGROALIMENTARE “La riforma della Pubblica Amministrazione appena approvata apre una fase di rafforzamento delle tutele ambientali e agroalimentari nel nostro Paese. Nella sua attuazione sarà fondamentale lavorare su questo obiettivo, attraverso il riordino delle funzioni di polizia e sviluppando l'unitarietà nella tutela dell’ambiente e del territorio così come nel campo della sicurezza e dei controlli nel settore agroalimentare. Crediamo sia strategico valorizzare le grandi professionalità del Corpo forestale, con il mantenimento delle funzioni, del personale e della distribuzione territoriale dei presidi. Il tutto preservando le funzioni di indirizzo del Ministero delle politiche agricole. In questo senso il nuovo progetto di riorganizzazione del Corpo forestale nell’Arma dei Carabinieri rappresenta una grande occasione per rilanciare l'impegno italiano su questo fronte. Una soluzione efficiente che anche il Senato, con una maggioranza molto ampia, ha indicato precisamente in un ordine del giorno votato ieri. Sono convinto che la nascita della nuova struttura CFS-CC agroambientale e forestale nell'Arma consentirà all’Italia non solo di mantenere, ma di rafforzare la propria leadership nella lotta agli ecoreati, nella salvaguardia del territorio e delle nostre straordinarie risorse agroalimentari". Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina ha commentato l’approvazione di oggi della legge di riforma della pubblica amministrazione.
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04/08/2015, 20:18 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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MIPAAF, APPROVATA LEGGE SU AGRICOLTURA SOCIALE
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stata approvata in via definitiva la legge sull’agricoltura sociale.
“Dotare l’Italia nell’anno di Expo di una legge sull’agricoltura sociale – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – non è solo una buona notizia, è una grande opportunità e il riconoscimento del lavoro che migliaia di esperienze portano avanti ogni giorno sui territori. L'agricoltura sociale è un concreto strumento di riabilitazione ed inclusione, non soltanto una opportunità economica. Con questo provvedimento abbiamo rimesso al centro la tutela della persona e della sua dignità, creando una sinergia virtuosa tra obiettivi economici e responsabilità sociale. Allo stesso tempo rafforziamo le opportunità di crescita della multifunzionalità delle aziende agricole, contribuendo allo sviluppo sostenibile dei nostri territori. Ringrazio il Parlamento per il lavoro fatto in questi mesi per centrare questo importante obiettivo”.
"Dopo anni di attesa – commenta il Vice Ministro Andrea Olivero - oggi abbiamo dato il giusto riconoscimento a quanti, con passione e professionalità, hanno saputo coniugare l'imprenditorialità agricola con la responsabilità sociale. Sono molto riconoscente nei confronti dei parlamentari che hanno fattivamente collaborato alla proficua conclusione dell'iter della legge, a partire dal primo firmatario on. Fiorio, ma ancor più lo sono nei confronti di tutti i nostri imprenditori di Agricoltura Sociale che hanno aperto la strada ad un nuovo modo di concepire il lavoro agricolo. Inserimenti lavorativi di persone svantaggiate, fattorie didattiche, agri-nido e agri-asilo: tanti modi per concepire la multifunzionalità anche in ambito sociale. Sono certo che questa legge aiuterà l'intero comparto agricolo a crescere nella sostenibilità economica, ambientale e soprattutto sociale”.
Le principali novità:
- Viene introdotta la definizione di agricoltura sociale. In questo ambito rientrano le attività che prevedono:
a) l'inserimento socio-lavorativo di lavoratori con disabilità e lavoratori svantaggiati, persone svantaggiate e minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione sociale;
b) prestazioni e attività sociali e di servizio per le comunità locali attraverso l’uso di risorse materiali e immateriali dell’agricoltura;
c) prestazioni e servizi terapeutici anche attraverso l'ausilio di animali e la coltivazione delle piante;
d) iniziative di educazione ambientale e alimentare, salvaguardia della biodiversità animale, anche attraverso l'organizzazione di fattorie sociali e didattiche;
- le Regioni, nell'ambito dei Piani di Sviluppo Rurale, possano promuovere specifici programmi per la multifunzionalità delle imprese agricole, con particolare riguardo alle pratiche di progettazione integrata territoriale e allo sviluppo dell'agricoltura sociale;
- le istituzioni pubbliche che gestiscono mense scolastiche e ospedaliere possono inserire come criteri di priorità per l'assegnazione delle gare di fornitura la provenienza dei prodotti agroalimentari da operatori di agricoltura sociale;
- i Comuni prevedono specifiche misure di valorizzazione dei prodotti provenienti dall’agricoltura sociale nel commercio su aree pubbliche;
- gli enti pubblici territoriali prevedono criteri di priorità per favorire lo sviluppo delle attività di agricoltura sociale nell'ambito delle procedure di alienazione e locazione dei terreni pubblici agricoli; - gli enti pubblici territoriali possono dare in concessione, a titolo gratuito, anche agli operatori dell'agricoltura sociale i beni immobili confiscati alla criminalità organizzata;
- viene istituito l'Osservatorio sull'agricoltura sociale, nominato con decreto del Mipaaf. È chiamato a definire le linee guida in materia di agricoltura sociale e assume funzioni di monitoraggio, iniziativa finalizzata al coordinamento delle iniziative a fini di coordinamento con le politiche rurali e comunicazione.
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05/08/2015, 11:05 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68661 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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ACQUA, MIPAAF: APPROVATE LINEE GUIDA PER IMPIEGO RISORSE IDRICHE MARTINA: ORA AL VIA PIANO NAZIONALE DI INVESTIMENTI DA 300 MILIONI DI EURO Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che, a seguito del parere favorevole della Conferenza Stato-Regioni, è stato approvato il decreto ministeriale sulle “Linee guida per la regolamentazione da parte delle Regioni delle modalità di quantificazione dei volumi idrici ad uso irriguo”. “Con l’approvazione delle linee guida – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – possiamo dare avvio al nostro piano di investimenti nel settore irriguo, che potrà contare sui primi 300 milioni di euro grazie al Programma nazionale sullo sviluppo rurale. A questi si aggiungeranno i fondi messi a disposizione dalle singole Regioni attraverso i Programmi di sviluppo rurale e quelli che saranno assegnati dal Fondo per lo Sviluppo e Coesione, nel cui contesto abbiamo chiesto una dotazione finanziaria da 400 milioni di euro per questi interventi. Il provvedimento rappresenta un tassello importante nella gestione sostenibile dell’acqua, introducendo delle innovazioni sostanziali anche per evitare gli sprechi e avere dati più esatti dell’uso di questa risorsa in agricoltura. Con questo documento, poi, diamo certezze per la programmazione degli investimenti dei Consorzi di bonifica, dei diversi Enti irrigui e delle singole imprese agricole”. LE PRINCIPALI NOVITÀ Il contenuto delle Linee guida attua un preciso impegno assunto dal Governo nei confronti della Commissione europea, all’atto dell’approvazione dell’Accordo di partenariato del 29 ottobre 2014, da cui discendono tutti i fondi strutturali comunitari per il periodo 2014 – 2020. SISTEMA UNITARIO DI MONITORAGGIO NAZIONALE DEI CONSUMI IDRICI Il documento approvato prevede una modalità unitaria a livello nazionale di monitoraggio dei volumi idrici prelevati, impiegati a fini irrigui e restituiti, superando, di fatto, la frammentazione di sistemi e metodologie che, fino ad oggi, hanno reso lacunose le modalità di raccolta e analisi delle informazioni disponibili sull’uso dell’acqua irrigua. PIÙ PRECISIONE NELLA MISURAZIONE DI PORTATA E VOLUMI IDRICI Il documento, inoltre, dà indicazioni alle Regioni e alle amministrazioni pubbliche su dove e con che modalità inserire i misuratori di portata e di volume, con specifico riferimento ai contesti territoriali e alle strutture organizzative presenti sul territorio, in coerenza con la normativa europea sulle acque. Laddove risulta tecnicamente impossibile o economicamente svantaggioso procedere all’installazione di adeguati misuratori, le informazioni relative ai volumi vanno integrate con stime la cui metodologia, sarà scientificamente validata e condivisa dai soggetti interessati. GRUPPO DI LAVORO INTERMINISTERIALE DEDICATO Il documento approvato è stato predisposto da un gruppo di lavoro composto, oltre che dal Ministero delle politiche agricole, dal Ministero dell’ambiente, dalle Regioni e Province autonome, dalle Autorità di gestione dei distretti idrografici, dal CREA, dall’ISTAT, dall’ANBI e con la collaborazione delle Associazioni di categoria agricola, che continuerà ad operare per accompagnare la fase di recepimento regionale e di monitoraggio delle informazioni.
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05/08/2015, 17:00 |
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ACQUA, MIPAAF: APPROVATE LINEE GUIDA PER IMPIEGO RISORSE IDRICHE MARTINA: ORA AL VIA PIANO NAZIONALE DI INVESTIMENTI DA 300 MILIONI DI EURO Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che, a seguito del parere favorevole della Conferenza Stato-Regioni, è stato approvato il decreto ministeriale sulle “Linee guida per la regolamentazione da parte delle Regioni delle modalità di quantificazione dei volumi idrici ad uso irriguo”. “Con l’approvazione delle linee guida – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – possiamo dare avvio al nostro piano di investimenti nel settore irriguo, che potrà contare sui primi 300 milioni di euro grazie al Programma nazionale sullo sviluppo rurale. A questi si aggiungeranno i fondi messi a disposizione dalle singole Regioni attraverso i Programmi di sviluppo rurale e quelli che saranno assegnati dal Fondo per lo Sviluppo e Coesione, nel cui contesto abbiamo chiesto una dotazione finanziaria da 400 milioni di euro per questi interventi. Il provvedimento rappresenta un tassello importante nella gestione sostenibile dell’acqua, introducendo delle innovazioni sostanziali anche per evitare gli sprechi e avere dati più esatti dell’uso di questa risorsa in agricoltura. Con questo documento, poi, diamo certezze per la programmazione degli investimenti dei Consorzi di bonifica, dei diversi Enti irrigui e delle singole imprese agricole”. LE PRINCIPALI NOVITÀ Il contenuto delle Linee guida attua un preciso impegno assunto dal Governo nei confronti della Commissione europea, all’atto dell’approvazione dell’Accordo di partenariato del 29 ottobre 2014, da cui discendono tutti i fondi strutturali comunitari per il periodo 2014 – 2020. SISTEMA UNITARIO DI MONITORAGGIO NAZIONALE DEI CONSUMI IDRICI Il documento approvato prevede una modalità unitaria a livello nazionale di monitoraggio dei volumi idrici prelevati, impiegati a fini irrigui e restituiti, superando, di fatto, la frammentazione di sistemi e metodologie che, fino ad oggi, hanno reso lacunose le modalità di raccolta e analisi delle informazioni disponibili sull’uso dell’acqua irrigua. PIÙ PRECISIONE NELLA MISURAZIONE DI PORTATA E VOLUMI IDRICI Il documento, inoltre, dà indicazioni alle Regioni e alle amministrazioni pubbliche su dove e con che modalità inserire i misuratori di portata e di volume, con specifico riferimento ai contesti territoriali e alle strutture organizzative presenti sul territorio, in coerenza con la normativa europea sulle acque. Laddove risulta tecnicamente impossibile o economicamente svantaggioso procedere all’installazione di adeguati misuratori, le informazioni relative ai volumi vanno integrate con stime la cui metodologia, sarà scientificamente validata e condivisa dai soggetti interessati. GRUPPO DI LAVORO INTERMINISTERIALE DEDICATO Il documento approvato è stato predisposto da un gruppo di lavoro composto, oltre che dal Ministero delle politiche agricole, dal Ministero dell’ambiente, dalle Regioni e Province autonome, dalle Autorità di gestione dei distretti idrografici, dal CREA, dall’ISTAT, dall’ANBI e con la collaborazione delle Associazioni di categoria agricola, che continuerà ad operare per accompagnare la fase di recepimento regionale e di monitoraggio delle informazioni.
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