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Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali 
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MIPAAF, DA OGGI IL MINISTRO MARTINA IN MISSIONE IN ANGOLA

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che inizierà oggi la missione del Ministro Maurizio Martina in Angola.

L’obiettivo è accompagnare le imprese italiane alla 32^ edizione della Fiera internazionale di Luanda, dando maggiore forza al dialogo già avviato su iniziative a sostegno dell'import/export e degli investimenti delle aziende italiane, oltre alla promozione del Made in Italy agroalimentare in occasione del semestre espositivo di Expo Milano 2015.

Per l’occasione, il Ministro Martina inaugurerà il Forum italo-angolano nei settori agricolo e agro-industriale insieme al Ministro dell’Agricoltura Afonso Pedro Canga. Seguirà l’incontro con il Ministro del Commercio Rosa Escórcio Pacavira de Matos.

Alle ore 16:00 Martina sarà presente alla cerimonia di apertura della Fiera Filda dove l'Italia partecipa con 70 imprese qualificandosi come secondo Paese espositore. Alle 18:00, sempre alla Fiera, è in programma l’evento ‘Expo Milano 2015 e la Carta di Milano’.

Domani, mercoledì 22 luglio, alle ore 10:30, il Ministro Martina, al termine dell’incontro con il Ministro dell’Agricoltura Afonso Pedro Canga, firmerà il Memorandum d’intesa di Cooperazione in Campo Agricolo per sostenere la cooperazione agricola e agroalimentare fra i due Paesi e le loro imprese.

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22/07/2015, 11:14
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MIPAAF, IL MINISTRO MARTINA IN MISSIONE IN ANGOLA: RAFFORZIAMO LE RELAZIONI TRA I DUE PAESI

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che il Ministro Maurizio Martina si è recato in visita in Angola.
Nella giornata di martedì 21 luglio il Ministro ha inaugurato il Forum bilaterale dedicato all'agricoltura e all'agroindustria, che ha visto la partecipazione di 250 imprenditori italiani e angolani. Il forum ha permesso la realizzazione di numerosi incontri tra le imprese dei due Paesi.
“L'Angola – ha dichiarato il Ministro Martina – è un paese in forte crescita economica e demografica, che ha volontà di diversificare la propria economia, in particolare nei settori dell’agricoltura e dell’agroalimentare, in un'ottica di maggiore autosufficienza e in una prospettiva di esportazione nella regione. L'Italia può offrire modelli di eccellenza lungo tutta la filiera agricola e alimentare, in termini di tecnologia, macchinari per la produzione, l'irrigazione e il packaging, oltre che di sistemi di controllo e modelli organizzativi”.
"Possiamo - ha osservato Martina – porre le basi per far fare un salto di qualità ai rapporti bilaterali agroalimentari, facendo leva sulla possibile complementarietà tra i due sistemi. Dobbiamo sviluppare i nostri rapporti, avvalendoci anche alla formidabile opportunità rappresentata da Expo Milano 2015”.
La missione del Ministro Martina è proseguita con un incontro con il Ministro del commercio del Paese africano, Rosa Escórcio Pacavira de Matos, nel corso del quale sono state evidenziate le opportunità per i due Paesi in termini di crescita degli scambi commerciali, trasformazione industriale e pesca. Inoltre, è stata evidenziata la necessità di facilitare l'accesso dei prodotti italiani sulle reti commerciali locali.
Per quanto riguarda il settore della pesca - a cui è stato dedicato anche un incontro tecnico nel pomeriggio - è stato discusso il possibile contributo che le nostre imprese potrebbero offrire a quelle angolane, in un’ottica di filiera sostenibile.
A seguire il Ministro Martina ha visitato, assieme al Ministro dell'economia angolano, Abraão Pio dos Santos Gourgel, la Fiera multisettoriale di Luanda (FILDA), inaugurando il padiglione italiano, che coinvolge settanta imprese operanti in diversi settori, che fanno dell’Italia il primo Paese straniero per numero di espositori.
Oggi, mercoledì 22 luglio, il Ministro Martina ha incontrato il Vice Presidente della Repubblica di Angola, Manuel Domingos Vicente, e, successivamente, il proprio omologo Alfonso Pedro Canga, con il quale ha sottoscritto un protocollo di intesa volto a sostenere le collaborazioni tra Italia e Angola. L’obiettivo del documento è quello di stabilire e rafforzare le relazioni bilaterali in campo agricolo tra i due Paesi con particolare riguardo alla produzione agricola e zootecnica, sviluppo rurale, ricerca e cooperazione fitosanitaria.
"Queste giornate rappresentano una prima, decisiva tappa - ha osservato il Ministro Martina - per potenziare in una chiave strategica il nostro rapporto bilaterale con l'Angola, paese tra i più dinamici dell'Africa, che rappresenta un interessante sbocco commerciale per i produttori e gli investitori del nostro Paese".

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23/07/2015, 10:19
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MIPAAF: PUBBLICATA REVISIONE ELENCO PRODOTTI AGROALIMENTARI TRADIZIONALI. I PAT SALGONO A 4881

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana la quindicesima revisione dell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT), che dal 2008 sono considerati espressione del patrimonio culturale italiano.

L’elenco si arricchisce di 68 nuovi prodotti tradizionali e conta quest’anno 4881 prodotti tradizionali. La Toscana detiene il primato con 461 PAT, mentre al secondo posto si colloca con 457 prodotti la Campania, seguita da Lazio con 393, Emilia Romagna 378 e Veneto 370.
Si definiscono "Prodotti Agroalimentari Tradizionali" quei prodotti le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultano consolidate nel tempo. In particolare, devono risultare praticate sul territorio di riferimento in maniera omogenea secondo regole tradizionali e protratte nel tempo, comunque per un periodo non inferiore ai 25 anni. Sono esclusi i prodotti agroalimentari registrati come Dop e Igp.

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23/07/2015, 13:08
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FLOROVIVAISMO, MIPAAF: PIU’ TUTELA PER RANUNCOLI, CITRUS E CONIFERE SEMPREVERDI, INTRODOTTI CODICI DOGANALI SPECIFICI
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che sono stati introdotti nuovi codici doganali nell’ambito del Capitolo 6 “Piante vive e prodotti della floricoltura” della Nomenclatura combinata specifici per alcune tipologie di piante che, fino a oggi, non erano classificate.
La decisione è stata presa dal Comitato Codice Doganale della Direzione Generale Tassazione e Codici doganali della Commissione Europea e riguarda i “ranuncoli”, il “citrus” e le “conifere e sempreverdi”. La nuova codificazione consentirà, dal 1 gennaio 2016, una maggiore possibilità di controllo e studio, anche a livello statistico, dei flussi commerciali relativi a queste tipologie di piante. Inoltre per determinati prodotti della floricoltura commercializzati in pezzi (fiori, piante, alberi e arbusti) è stata anche prevista l’unità supplementare “pezzi” anziché "tonnellate”, favorendo quindi le aziende nelle valutazioni commerciali e statistiche ai fini della programmazione produttiva.
La fase operativa della proposta presentata dall’Italia ha coinvolto l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, competente per il settore codici doganali della Nomenclatura Combinata, l’ISMEA e l’ISTAT che, nel corso degli ultimi tre anni, nell’ambito di un Gruppo di lavoro ristretto del Tavolo tecnico florovivaistico, hanno accompagnato l’elaborazione del documento definitivo.

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23/07/2015, 18:56
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TABACCO, MIPAAF: FIRMATA INTESA CON PHILIP MORRIS PER VALORIZZAZIONE FILIERA DA 80 MILIONI DI EURO ANNO

MARTINA: LAVORIAMO PER TUTELA DEL REDDITO DI 50 MILA ADDETTI

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che oggi a Palazzo Chigi, alla presenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e dei Ministri Maurizio Martina e Gian Luca Galletti è stato firmato il Verbale d’intesa programmatica tra Mipaaf e Philip Morris Italia per la valorizzazione della filiera del tabacco in Italia.

L’intesa prevede acquisti di tabacco coltivato in Italia da parte di Philip Morris per circa 80 milioni di euro l’anno e un potenziale investimento complessivo di circa 500 milioni entro il 2020. Tali risorse saranno destinate all’acquisizione di materia prima di qualità nelle zone di maggiore produzione come le Regioni Campania, Toscana, Umbria e Veneto.

In particolare l’accordo prevede che per il primo triennio Philip Morris si impegni a stipulare contratti di acquisto annuali di tabacco secco sciolto italiano per la varietà Burley per circa 11.000 tonnellate (quasi il 60% del totale varietale prodotto in Italia); mentre sono previste 10.000 tonnellate per la varietà Virginia Bright (pari al 30% del totale italiano).

Un’intesa concepita in modo innovativo, che non si limita all’impegno di acquisto di tabacco greggio, ma prevede iniziative e programmi concreti, per incentivare le produzioni eccellenti, insieme al miglioramento di tecniche e processi. Il Verbale, infatti, include:

a) Attenzione ai requisiti qualitativi delle produzioni, attraverso l’applicazione delle Buone Pratiche Agronomiche predisposte dal MIPAAF per la produzione del tabacco in Italia e delle “Good Agricultural Practices” (GAP) predisposte da Philip Morris International;

b) Innovazioni produttive, in quanto il tabacco dovrà essere stato essiccato in forni realizzati, equipaggiati e mantenuti allo scopo di prevenire qualsiasi contaminazione esterna;

c) Tracciabilità totale del prodotto, dal seme al prodotto secco sciolto consegnato all’atto dell’acquisto. Semi che, a loro volta, sono registrati, certificati, a bassa conversione e non geneticamente modificati;

d) un programma di investimento finalizzato alla sostenibilità del settore che includerà, ad esempio, iniziative sul risparmio energetico e la razionalizzazione dell’uso dell’acqua nelle fasi di coltivazione e cura del tabacco, l’uso alternativo degli scarti e dei residui di lavorazione del tabacco.

“Stiamo lavorando per la tutela del reddito di oltre 50 mila addetti alla coltivazione del tabacco in Italia – ha dichiarato il Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina – in un passaggio delicato dopo la riforma della Pac. Con le Regioni siamo impegnati per destinare ad interventi strutturati per il settore parte delle risorse dei programmi di sviluppo rurale fino al 2020, lavorando anche sulla qualità del prodotto. L’accordo di oggi con Philip Morris rientra in questo quadro di azioni strategiche e costituisce un’occasione importante anche sotto il profilo della programmazione per i tabacchicoltori italiani”.

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24/07/2015, 18:28
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MIPAAF: LUNEDÌ A EXPO PRESENTAZIONE LINEE GUIDA PER L'ELABORAZIONE DI PROPOSTE DI INTERVENTO SULLA RIFORMA DEI REATI IN MATERIA AGROALIMENTARE

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che lunedì 27 luglio alle ore 10,30 presso la Sala Conferenze dell'Expo Center di Milano, si terrà la presentazione delle "Linee guida della Commissione per l'elaborazione di proposte di intervento sulla riforma dei reati in materia agroalimentare".
Durante l’evento, a cui prenderanno parte il Ministro Maurizio Martina e il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, saranno illustrate le prime proposte di intervento elaborate dalla Commissione istituita nell'aprile scorso e guidata da Giancarlo Caselli, presidente del Comitato Scientifico dell'Osservatorio sulla criminalità nell'agricoltura e sul sistema agroalimentare.
Le linee guida intendono fornire un punto di partenza per un confronto aperto con tutti gli stakeholders del settore per arrivare successivamente all'elaborazione di una proposta normativa che abbia il duplice obiettivo di un più forte contrasto all'infiltrazione di organizzazioni criminali in un fondamentale asset economico italiano e di una più incisiva tutela della salute e dei consumatori in relazione al cibo, una delle migliori eccellenze del nostro Paese.
"La cornice del sistema: limiti del mandato e soluzioni di sistema" è il titolo della relazione introduttiva del presidente della commissione Giancarlo Caselli. A seguire ci saranno brevi interventi del vicepresidente della commissione Stefano Masini e dei responsabili delle quattro aree tematiche della Commissione: Alberto Gargani (delitti, contravvenzioni e offese di particolare tenuità), Massimo Donini (reati in materia di sicurezza alimentare), Raffaele Guariniello (reati in materia di illeciti economici), Pierluigi Di Stefano (tutela del made in Italy).
All'iniziativa sono state invitate tutte le associazioni antimafia e del settore agroalimentare e ambientalista.

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24/07/2015, 18:29
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MIPAAF, LATTIERO-CASEARIO: CONVOCATO GIOVEDI’ 30 LUGLIO TAVOLO DI LAVORO IN PREPARAZIONE
DEL CONSIGLIO EUROPEO STRAORDINARIO
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che nel pomeriggio di giovedì 30 luglio presso la sede del Ministero verrà convocato il tavolo di lavoro per il settore lattiero-caseario per condividere con tutta la filiera la preparazione del prossimo consiglio europeo straordinario previsto a Bruxelles il 7 settembre prossimo. L'appuntamento di giovedì servirà anche per fare il punto sull'avanzamento operativo delle misure a sostegno del settore già impostate con gli ultimi provvedimenti del Governo e verificare nuove iniziative da intraprendere per tutta la filiera.

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26/07/2015, 22:06
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MIPAAF: SECONDA RIUNIONE FORUM CUCINA ITALIANA DOMANI A EXPO

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che domani 28 luglio a Expo si svolgerà la seconda riunione del Forum della Cucina Italiana, che vedrà oltre 40 chef tra i più importanti d'Italia a confronto con il Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina, il Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini e il Ministro dei Beni culturali e del Turismo Dario Franceschini.
Alla riunione seguirà il punto stampa alle 12.30 presso Cascina Triulza.
I giornalisti interessati possono registrarsi online cliccando all’indirizzo https://accreditation.expo2015.org/medi ... px?lang=IT o ricevere informazioni scrivendo a accreditation.media@expo2015.org.

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28/07/2015, 10:47
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MIPAAF: FORUM CUCINA ITALIANA A EXPO, MIPAAF: PRESENTATO FOODACT, PIANO DI AZIONI PER LA VALORIZZAZIONE DELLA CUCINA ITALIANA
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che si è svolto oggi a Expo il secondo Forum della Cucina italiana alla presenza del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini e del Ministro dei Beni, delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, oltre a 40 chef tra i più importanti d'Italia. All’iniziativa hanno partecipato inoltre rappresentanti del Ministero degli Esteri, dell’Ice e della Conferenza delle Regioni.
Durante la riunione il Ministro Martina ha presentato a nome del Governo il Food Act, il piano di azioni per la valorizzazione della cucina italiana.
Per raggiungere gli obiettivi del Piano, nasce il Forum della cucina italiana come organizzazione permanente di lavoro e confronto fra le esperienze dell'alta cucina di qualità italiana e le principali istituzioni interessate.
Il Forum sarà coordinato dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e si riunirà almeno tre volte l'anno.
Ai lavori del Forum parteciperanno il Ministero degli affari esteri, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, l’Anci, gli operatori e gli altri enti e organismi pubblici interessati al tema.
"Il Food Act è un patto tra le Istituzioni e il mondo della cucina italiana di qualità. Un’azione di squadra, di sistema per lavorare meglio sulla valorizzazione del Made in Italy agroalimentare. Con le prime dieci azioni fissiamo degli obiettivi chiari, con strumenti innovativi e operativi da sviluppare e verificare costantemente. Un’operazione che parte, non solo simbolicamente, da Expo Milano 2015, e si stabilizza nel Forum permanente. Vogliamo costruire un approccio pragmatico e di prospettiva che ha lo scopo di trovare soluzioni, rimuovere ostacoli, in primis quelli burocratici, alla crescita del settore.
Il mondo chiede Italia, soprattutto a tavola. Serve fare sistema, affinché le occasioni che abbiamo davanti vengano colte. Dobbiamo superare le debolezze e la frammentazione degli interventi pubblici a sostegno di queste esperienze, favorendo anche i collegamenti e il dialogo fra i diversi attori del sistema. Il ruolo degli chef in questo contesto diventa strategico: sono gli ambasciatori della cucina italiana e del nostro Made in Italy. Il Food Act ci aiuterà ad essere ancora più forti e coordinati".
PERCHÉ IL FOOD ACT
Il Food Act indica le prime azioni di sistema perseguibili con un lavoro coordinato da parte delle istituzioni in sinergia con gli attori dell'esperienza enogastronomica italiana. Per ogni azione è individuato un soggetto capofila e vengono creati dei focus specifici con gruppi di lavoro dedicati. Di seguito alcuni primi fondamentali obiettivi:
- valorizzare in una nuova e più forte prospettiva le connessioni tra agricoltura, produzioni enogastronomiche, ristorazione, cultura e turismo;
- aumentare la visibilità commerciale e l’attrattività dei territori;
- puntare sull'internazionalizzazione, attraverso la presentazione unitaria dell’offerta enogastronomica e della ristorazione italiana di qualità;
- sviluppare nuova consapevolezza e nuova conoscenza che, partendo dall’educazione alimentare dei più giovani, arrivi allo sviluppo delle competenze manageriali degli operatori del settore;
- promuovere la conoscenza delle produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane;
- diffondere i valori del modello nutrizionale della Dieta Mediterranea
LE PRIME 10 AZIONI DEL FOOD ACT
1. CHEF AMBASCIATORI DELLA CUCINA ITALIANA NEL MONDO
Obiettivo: Un’azione di promozione sui mercati esteri coordinata con il Piano di internazionalizzazione del Governo e identificata con il segno unico “The Extraordinary Italian Taste”. Portare entro il 2020 l’export agroalimentare a toccare quota 50 miliardi di euro. In questo contesto si prevede il coinvolgimento dei principali chef italiani per promuovere il Paese negli eventi di alto valore rappresentativo. Focus specifico su Usa, Russia e Cina.
2. VALORIZZARE LE ECCELLENZE ITALIANE E LA DIETA MEDITERRANEA
L'obiettivo è rafforzare la consapevolezza delle potenzialità del patrimonio agroalimentare italiano. Coinvolgere influencer internazionali per la costruzione di un messaggio coordinato. Promuovere la conoscenza delle eccellenze agroalimentari italiane, in particolare quelle riconosciute dai sistemi di tutela pubblici (DOP, IGP e BIOLOGICO), attraverso un utilizzo in cucina che sia anche aderente ai valori della Dieta mediterranea, evidenziando allo stesso tempo la differenza con i prodotti italian sounding.
3. POTENZIAMENTO DELLA DISTRIBUZIONE DEL VERO MADE IN ITALY AGROALIMENTARE
Obiettivo: favorire l’attivazione di piattaforme logistico distributive come strumento fondamentale per l’incremento dimensionale e competitivo delle nostre imprese. Il tema cardine è garantire un migliore approvvigionamento all’estero di materie prime realmente provenienti dall’Italia, in particolare per le reti di ristorazione italiana nel mondo.
4. ALTA CUCINA, ALTA FORMAZIONE
Sul profilo formativo è necessario colmare il gap del sistema, puntando sullo sviluppo di competenze economiche e imprenditoriali. Rafforzare i poli di formazione settoriale già esistenti e istituirne di nuovi maggiormente specializzati è una delle priorità del Food Act.
5. ESTENSIONE UTILIZZO STAGE PER LA RISTORAZIONE DI QUALITÀ
Si lavora per superare i vincoli dell’attuale legislazione attraverso la revisione delle linee guida in materia di tirocini approvati dalla Conferenza Stato Regioni che fissano i limiti quantitativi relativi al numero di tirocinanti in relazione la numero dei dipendenti delle singole aziende, senza alcuna differenziazione rispetto all’incidenza formativa dell’esperienza.
6. PIÙ AGGREGAZIONE NELLA FILIERA E NELLA RISTORAZIONE
Il piano sosterrà le aggregazioni nella filiera mediante le reti d'impresa attraverso strumenti come il credito d'imposta proposto con "Campolibero". Verrà studiata la sua estensione a imprese operanti nel settore della ristorazione, verificando la compatibilità con la normativa europea in materia di aiuti di Stato e il fatto che si tratta di imprese, di norma micro e piccole, che operano nel commercio la cui competenza esclusiva è delle Regioni.
7. DARE CREDITO ALLA CUCINA ITALIANA GIOVANI
Uno dei punti cardine riguarda lo sviluppo di strumenti di credito idonei a soddisfare le particolari esigenze del mondo della ristorazione di alta qualità. Favorire, anche in accordo con le Regioni, condizioni di credito agevolato da rivolgere ai giovani under 40, in possesso di particolari requisiti, per il subentro nelle aziende di ristorazione per il ricambio generazionale anche in cucina.
8. RAFFORZARE BINOMIO TURISMO-RISTORAZIONE DI QUALITA’ PER PROMUOVERE I TERRITORI
Collegare l’offerta enogastronomica a percorsi turistici di qualità, promuovendo i prodotti agroalimentari dei territori, valorizzando anche i collegamenti con la ristorazione locale di qualità, l’hotelerie e il turismo culturale. Con questo obiettivo verranno individuati strumenti di supporto e coordinamento per rafforzare l’offerta turistica in chiave culturale – paesaggistica – enogastronomica.
9. CUCINA ITALIANA DI QUALITÀ CERTIFICATA
Per valorizzare meglio la cucina di qualità si valuteranno percorsi di riconoscimento, che garantiscano il consumatore, e permettano uno sviluppo del settore orientato da politiche regionali di promozione di qualità, trasparenza, unicità dei prodotti.
10. CUCINA ITALIANA COME CULTURA, IDENTITÀ, EDUCAZIONE, INCLUSIONE
Si punta a valorizzare il legame tra cucina e cultura, identità, educazione e inclusione. Questa azione prevede la promozione di iniziative che abbiano un ampio raggio: dall’educazione alimentare nelle scuole, per la promozione di valori come la sostenibilità ambientale, la lotta agli sprechi e il rispetto del cibo, fino alla valorizzazione culturale della nuova cucina italiana. Ultimo punto è dedicato all’accessibilità anche per le fasce più deboli, dando continuità a progetti di assistenza agli indigenti.

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28/07/2015, 18:32
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MIPAAF: FIRMATO PROTOCOLLO CON AGENZIA BENI CONFISCATI

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che presso il Palazzo dell’Agricoltura è stato firmato oggi il protocollo d’intesa tra il Mipaaf e l’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata (ANBSC), alla presenza del Ministro Maurizio Martina, del Vice Ministro Andrea Olivero e del Direttore dell’Agenzia, il Prefetto Umberto Postiglione.

L’accordo ha l’obiettivo di rafforzare la collaborazione per lo sviluppo di progetti legati alla qualità, alla sicurezza alimentare, alla tutela ambientale e a protezione dei consumatori per finalità istituzionali o sociali, insieme a una più efficiente gestione dei terreni e delle aziende agricole confiscate. Il Ministero metterà a disposizione le proprie competenze tecniche per il supporto nella definizione di atti di indirizzo, strategie e modalità operative e gestionali innovative.

Sono oltre 2.200 i terreni confiscati in gestione dell’Agenzia, di cui 1.686 in via definitiva e che verranno destinati e riassegnati tramite decreto dell’ANBSC.

“Un bene su quattro – ha detto il Ministro Martina – tra quelli confiscati alle organizzazioni criminali è un terreno agricolo. Per questo puntiamo a un lavoro più continuativo e coordinato con l’Agenzia che ci permetta di riportare alla legalità e all’agricoltura, magari a carattere sociale, queste terre. Ogni ettaro strappato ai criminali e restituito alle comunità è un simbolo, dobbiamo fare in modo che si semplifichino le procedure, tenendo altissima la guardia contro una riappropriazione da parte delle mafie. A questo scopo creeremo dei gruppi di lavoro con l’Agenzia e il coinvolgimento di soggetti che già oggi hanno dimostrato di saper gestire con integrità ed efficacia i beni. Penso ad esempio a Libera di Don Ciotti, con la quale il Mipaaf ha già un accordo in essere, potremo lavorare a incrociare queste due esperienze”.

“Esprimo grande soddisfazione per la firma di questo protocollo e sono conscio della responsabilità che ne deriva, in veste di delegato alla sua attuazione - ha dichiarato il Vice Ministro Andrea Olivero -. La collaborazione con l’Agenzia è una reale risposta alla società civile per riportare a valore della collettività i beni confiscati e sequestrati, grazie all’impegno quotidianamente profuso dalle Forze dell’Ordine e dalle Autorità giudiziarie, e per questo mettiamo in campo tutte le competenze del Ministero e degli Enti collegati per una loro efficace gestione. Voglio inoltre sottolineare la grande opportunità di poter utilizzare questi beni per lo sviluppo di progetti a carattere sociale, in linea con il mio impegno nel sostenere e promuovere iniziative per un nuovo welfare nelle aree rurali”.

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30/07/2015, 20:01
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