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Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali 
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UNESCO, L'ARTE DEI PIZZAIUOLI NAPOLETANI CANDIDATO ITALIANO PATRIMONIO DELL'UMANITA'
Il ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che la Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO, presieduta dal prof. Giovanni Puglisi, ha deliberato di candidare "L'arte dei pizzaiuoli napoletani" nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità dell'UNESCO per il ciclo 2015/2016. Si tratta dell'unica candidatura italiana per questo periodo.
"La decisione della Commissione Nazionale UNESCO ci riempie di gioia - ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina- soprattutto perché arriva a pochi giorni dall'inaugurazione dell'Esposizione Universale, a Milano, dedicato ai temi della nutrizione. La scelta del governo italiano di presentare a Parigi, quale unica candidatura nazionale, quella dell'arte dei pizzaiuoli napoletani, rappresenta il modo migliore per riaffermare l'importanza che il patrimonio culturale agroalimentare ha per l'Italia. E' una decisione rilevante anche per contrastare quei fenomeni di imitazione di questa antica arte italiana e rilanciare le tecniche tradizionali di produzione, tramandate di generazione in generazione".
"Nell'anno in cui l'Italia -e l'Europa- ospitano l'EXPO, candidare come patrimonio dell'umanità uno dei simboli più rilevanti del made in Italy è una scelta che rafforza le politiche del governo di contrasto delle contraffazioni ma anche di promozione nel mondo delle nostre tradizioni agro-alimentari. Sono convinto che riusciremo a convincere l'UNESCO che si tratti di un patrimonio da salvaguardare e da valorizzare in tutto il mondo" -ha concluso il Ministro Martina.
Il dossier sarà materialmente consegnato alla sede dell'UNESCO lunedì 30 marzo. Da quel momento inizierà un lungo e complesso negoziato internazionale che coinvolgerà oltre 150 Stati. Per conto dell'Italia il negoziato sarà condotto dal prof. Pier Luigi Petrillo che recentemente ha fatto ottenere il prestigioso riconoscimento dell'UNESCO alla pratica agricola della coltivazione della vite ad alberello di Pantelleria.

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26/03/2015, 22:35
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LATTE, MARTINA: CON FINE QUOTE STAGIONE NUOVA, RIPARTIAMO DA QUALITA’ E TIPICITA’ DEL PRODOTTO ITALIANO
Dal Mipaaf in campo azioni di sostegno e valorizzazione del latte italiano di qualità
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che il Ministro Maurizio Martina è intervenuto oggi a Roma alla manifestazione degli allevatori, organizzata dalla Coldiretti, in occasione della fine del regime delle quote latte.
“Dobbiamo prepararci ad un cambio di fase – ha detto il Ministro Martina – e lo stiamo facendo in sinergia con le associazioni, le imprese e la grande distribuzione, mettendo in campo diversi strumenti. Mi riferisco ad esempio al logo unico per il latte italiano e al Fondo per la qualità del latte, previsto nell'ultima Legge di Stabilità, con una dotazione di 108 milioni di euro. Oggi – ha aggiunto Martina – entriamo in una stagione nuova che deve innanzitutto partire da una migliore strategia di posizionamento e di rafforzamento della nostra tipicità, dell'esperienza e del valore del latte fresco italiano, dei nostri formaggi Dop, della tracciabilità e della qualità dei nostri prodotti. Su queste partite abbiamo già aperto una serie di battaglie anche in sede europea, dove abbiamo già ottenuto la rateizzazione senza interessi per le multe della campagna 2014/2015. Andremo avanti su questa strada per tutelare il reddito dei nostri allevatori e promuovere al meglio il nostro latte”.
“Per la prima volta – ha proseguito il Ministro – abbiamo un logo unico per il latte fresco italiano e avvieremo una campagna di promozione mai fatta in questo Paese per rilanciare i consumi. Da qui ripartiamo per sostenere il settore, lavorando anche in prospettiva. Nel 2016, infatti, avvieremo il programma europeo 'Latte nelle scuole'. C'è poi un grande tema aperto che è il rafforzamento degli strumenti contrattuali e una migliore organizzazione interprofessionale della filiera, soprattutto a sostegno degli allevatori. Il Governo c'è, vuol fare la sua parte, lasciandosi alle spalle anche una cattiva gestione del settore lattiero-caseario".
"Sul fronte delle multe per lo sforamento delle quote latte, in dieci mesi abbiamo fatto quello che non è stato fatto in dieci anni. Personalmente ritengo che il punto fondamentale sia il rispetto delle regole, a garanzia dei tantissimi allevatori che hanno fatto sacrifici in tutti questi anni”.
IL PIANO STRAORDINARIO PER IL LATTE ITALIANO
Per affrontare la fine del regime delle quote latte il Ministero delle politiche agricole ha messo a punto azioni strategiche per il comparto lattiero caseario. Il Piano straordinario poggia su due pilastri fondamentali: dare una risposta immediata agli oltre 35mila allevatori italiani nei mesi a ridosso della cessazione del regime delle quote latte e provvedere a un urgente riordino delle relazioni commerciali nella filiera.
I principali interventi:
· FONDO LATTE DI QUALITA’, istituito con la Legge di stabilità 2015
· LOGO “100% LATTE ITALIANO”
· INTERVENTO SUI RAPPORTI DI FILIERA E INTERPROFESSIONE
· CONTRASTO ALLE PRATICHE DI MERCATO SLEALI IN COLLABORAZIONE CON ANTITRUST
· PROMOZIONE E EDUCAZIONE ALIMENTARE CON LATTE NELLE SCUOLE NEL 2016
· SOSTEGNO ALL'EXPORT E TUTELA DALLA CONTRAFFAZIONE DEI GRANDI FORMAGGI DOP
FONDO LATTE DI QUALITÀ
Con la Legge di stabilità 2015 è stato istituito un Fondo Latte di Qualità per gli investimenti nel settore lattiero caseario, attraverso il sostegno alla produzione, con una dotazione finanziaria di 108 milioni di euro nel triennio 2015-2017. Gli obiettivi: incremento della longevità; miglioramento degli aspetti relativi al benessere animale; studio della resistenza genetica alle malattie; rafforzamento della sicurezza alimentare; riduzione dei trattamenti antibiotici. Agli allevamenti e alle imprese che aderiscono al piano verrà concesso un contributo per gli investimenti secondo le regole del de minimis, quindi fino ad un massimo di 15.000 euro per le aziende agricole e fino ad un massimo di 200.000 euro per le aziende che, oltre alla produzione primaria, operano anche nella trasformazione e commercializzazione. I contributi sono destinati a coprire le garanzie concesse da ISMEA e/o parte della quota interessi per prestiti finalizzati al miglioramento della qualità del latte. Il mix tra le due componenti (garanzia o abbattimento interessi) è lasciato alla scelta di ciascun beneficiario.
Il decreto attuativo è stato già condiviso con la filiera e le Regioni ed è in via di emanazione.
LOGO 100% LATTE ITALIANO
Il nuovo logo “Latte 100% italiano” è un marchio chiaro e omogeneo per indicare la zona di mungitura del latte fresco con un’informazione semplice e ben identificabile da parte del consumatore. Sarà utilizzabile anche per il prodotto UHT italiano. Il simbolo è promosso dal Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina, che lo ha inserito tra le azioni strategiche per accompagnare il settore dopo la fine del regime delle quote latte prevista per fine mese. Un logo che sarà privato e facoltativo, ma che ha già trovato il favore delle aziende lattiere e dei rappresentanti della grande distribuzione organizzata e che si troverà sul mercato nelle prossime settimane.
INTERVENTO SUI RAPPORTI DI FILIERA E INTERPROFESSIONE
Il Governo è al lavoro per introdurre un meccanismo di interprofessione in cui siano chiaramente regolate gli ambiti d'intervento e le modalità di partecipazione e funzionamento. La mancanza dell’interprofessione, infatti, rappresenta uno dei punti più deboli del sistema lattiero italiano. In Spagna e Francia, invece, esistono già modelli simili che consentono un intervento più strutturato sulla filiera, anche in merito alla formazione del prezzo. Per questo si sta lavorando sul riordino delle relazioni commerciali nel settore del latte, attraverso l’adeguamento della normativa interna a quella europea in materia di organizzazioni interprofessionali, rafforzando anche le ipotesi di estensione erga omnes delle regole.
CONTRASTO ALLE PRATICHE DI MERCATO SLEALI IN COLLABORAZIONE CON ANTITRUST
Per il rafforzamento dell’equilibrio nelle relazioni contrattuali, si prevede un intervento attraverso norme più stringenti per l’attuazione dell’obbligo della forma scritta, con la previsione espressa di una durata minima di un anno e la previsione di un monitoraggio dei costi di produzione. Il Mipaaf, infatti, provvederà a un monitoraggio periodico sull'andamento dei costi medi di produzione, dei prezzi dei prodotti pagati ai produttori agricoli e dei prezzi dei prodotti praticati al consumatore. Laddove si riscontrassero, anche nel settore del latte, delle pratiche sleali verranno attivate le dovute segnalazioni all'Autorità garante per il mercato e la concorrenza. Il Ministero delle politiche agricole quindi rafforzerà l’applicazione dell’art. 62 legge 27/2012 che prevede l’obbligo di pagamento a 30 giorni dei prodotti agroalimentari deperibili, in modo da poter tutelare gli allevatori, anello debole della filiera.
PROMOZIONE E EDUCAZIONE ALIMENTARE CON LATTE NELLE SCUOLE NEL 2016
Per invertire la tendenza che vede i consumi di latte e formaggi in calo nel nostro Paese, il Governo sta studiando una campagna di comunicazione istituzionale sul latte fresco, per far crescere la conoscenza delle qualità nutrizionali del prodotto. Allo stesso tempo il Ministero delle politiche agricole ha già previsto di avviare il progetto "Latte nelle scuole" nel 2016, che coinvolgerà oltre 1 milione di bambini.
SOSTEGNO ALL'EXPORT E TUTELA DALLA CONTRAFFAZIONE DEI GRANDI FORMAGGI DOP
Il 50% del latte italiano si trasforma in grandi formaggi Dop. Questi prodotti saranno centrali, nel Piano internazionalizzazione del Made in Italy che il Ministero dello Sviluppo economico e il Ministero delle politiche agricole stanno portando avanti per la prima volta insieme. L’obiettivo è la promozione dell'origine e la riconoscibilità dei formaggi di qualità italiani, così come è prevista una forte azione di contrasto alla contraffazione anche a livello internazionale. In Europa l’Italia ha saputo attuare meglio di altri la protezione “ex officio” che consente di proteggere i prodotti a denominazione e indicazione geografica protette, facendo togliere dal mercato, anche internet, cheese kit, falso parmigiano e grana e tante altre imitazioni.

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31/03/2015, 13:50
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MARTINA: FORESTALE PATRIMONIO DEL PAESE. RIFORMA
DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE OCCASIONE
PER FARE ANCORA MEGLIO
"La riforma della Pubblica Amministrazione e la riorganizzazione delle Forze di Polizia rappresentano una opportunità per valorizzare ancora meglio l'esperienza degli uomini e delle donne del Corpo forestale dello Stato che si impegnano ogni giorno su tutto il territorio nazionale e sono una risorsa di competenze di altissimo valore per l'Italia, a tutela del nostro patrimonio ambientale e agroalimentare."
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina.
"Parlano chiaro i risultati ottenuti sul versante delle attività di controllo - ha aggiunto Martina - così come le delicate situazioni d'emergenza che il Corpo forestale sta presidiando sul territorio: ciò vale in modo particolare ad esempio per il grave problema fitosanitario generato dalla Xylella in Puglia o per le cruciali operazioni di messa in sicurezza dei territori delle province di Caserta e Napoli."
"Il dovere del Governo - ha concluso il Ministro Martina - è oggi quello di potenziare queste esperienze, a garanzia innanzitutto delle risorse ambientali e agroalimentari della nazione con strumenti sempre più efficaci. Nelle prossime settimane si renderà sempre più evidente che questo passaggio offre una opportunità rilevante nel segno del riconoscimento delle professionalità, del rinnovato presidio territoriale, dell'efficacia nell'azione a tutela del patrimonio naturale del Paese."

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31/03/2015, 18:51
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MIPAAF, IL VICEMINISTRO OLIVERO INCONTRA LA FILIERA
DEL BIOLOGICO
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che si è svolto oggi presso il Dicastero l’incontro con i rappresentanti del Tavolo nazionale sull’agricoltura biologica, alla presenza dei referenti dei Dipartimenti delle politiche competitive, delle politiche internazionali e dell’ICQRF.
Nel corso della riunione è stata analizzata la situazione attuale e le strategie di sviluppo del settore, con particolare riferimento al tema della semplificazione, al coordinamento delle politiche e al sistema di controllo e vigilanza; sono state quindi evidenziate le opportunità di sostegno al settore offerte dalla politica di sviluppo rurale 2014-2020, che prevede una dotazione finanziaria complessiva in favore dell’agricoltura biologica di 1,6 miliardi di euro, allo stesso tempo sono state illustrate le attività di controllo e vigilanza realizzate sui prodotti da agricoltura biologica con riferimento al 2014 (oltre 2.250 interventi) e ai primi due mesi del 2015 (oltre 440), nonché gli aggiornamenti in merito allo stato del negoziato sulla proposta di regolamento europeo.
Il Vice Ministro Olivero, che ha aperto i lavori e seguito la discussione ha dichiarato: “Il tavolo di oggi va considerato come strumento di ascolto e confronto, entrambi indispensabili per la messa a punto di linee strategiche per lo sviluppo armonioso del settore: contiamo sul contributo fattivo di tutti coloro che sono impegnati nel rafforzare il comparto, con l’obiettivo di mantenere alta la fiducia del consumatore verso le produzioni biologiche”.

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01/04/2015, 6:53
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ETICHETTATURA, MARTINA: BENE REGOLAMENTO UE. TRACCIABILITÁ E TRASPARENZA FONDAMENTALI PER GARANTIRE SICUREZZA
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che scatta da oggi l’obbligo di indicare in etichetta il luogo di allevamento e macellazione delle carni suine, ovi-caprine e pollame così come indicato nel regolamento europeo 1337/2013.
“Da oggi un’etichetta più trasparente per queste carni – ha commentato il Ministro Maurizio Martina - completa un lavoro fatto dall’Italia a Bruxelles fin dal momento in cui abbiamo dovuto affrontare il caso della mucca pazza. Questo regolamento, così come ogni strumento che rende più trasparente l’etichetta, va nella giusta direzione. Per noi l’origine dei prodotti – ha concluso il Ministro - è fondamentale e per questo motivo continueremo un serio impegno sull’origine come tratto distintivo del lavoro delle nostre aziende e per una più forte garanzia per la sicurezza dei consumatori.”

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01/04/2015, 16:37
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MIPAAF, RIUNIONE DEL TAVOLO PERMANENTE DI COORDINAMENTO DEL FONDO NAZIONALE INDIGENTI

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che si è tenuta oggi la riunione del tavolo permanente di coordinamento del Fondo nazionale indigenti, presieduto dal Direttore Generale Felice Assenza, alla presenza del Vice Ministro Andrea Olivero.

La riunione ha permesso di condividere con tutti i partecipanti al tavolo, tra i quali i rappresentanti di enti caritativi, della distribuzione organizzata e delle istituzioni, le scelte sugli alimenti da donare nel 2015 con le disponibilità del Fondo Nazionale per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti.

Le scelte adottate favoriscono l’alimentazione per l’infanzia, ottimizzano le risorse con prodotti di elevato rapporto qualità/prezzo e si integrano con il programma più vasto finanziato dal FEAD, di competenza del Ministero del Welfare.

Parallelamente, il tavolo ha definito l’approfondimento di due temi, la fiscalità e lo spreco alimentare mediante la costituzione di due gruppi di lavoro che prevedono il coinvolgimento anche di altre istituzioni al fine di coordinare gli sforzi sul tema.

“Sono convinto che questo metodo di lavoro - ha dichiarato al termine dell’incontro il Vice Ministro Olivero - porti effettivi benefici per la collettività e per le fasce di popolazione più deboli. Solo con la condivisione delle esigenze e il riconoscimento dei bisogni è possibile attuare una strategia efficace di contrasto alla povertà.”

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02/04/2015, 16:55
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ETICHETTATURA, MIPAAF: 9 ITALIANI SU 10 VOGLIONO ORIGINE CHIARA
E LEGGIBILE DI OGNI ALIMENTO

MARTINA: OLTRE 26MILA PARTECIPANTI ALLA NOSTRA CONSULTAZIONE PUBBLICA

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che si è conclusa la consultazione pubblica online tra i cittadini sull'etichettatura dei prodotti agroalimentari. Sono stati oltre 26.500 i partecipanti che hanno espresso il proprio punto di vista, rispondendo ad un questionario con 11 domande sull'importanza della tracciabilità dei prodotti, della indicazione dell’origine e della trasparenza delle informazioni in etichetta.

Oltre il 96% dei consumatori ha dichiarato che è molto importante che sull’etichetta sia scritta in modo chiaro e leggibile l’origine dell’alimento e per l’84% è fondamentale ci sia il luogo in cui è avvenuto il processo di trasformazione. Per 8 italiani su 10 assume un’importanza decisiva al momento dell’acquisto che il prodotto sia fatto con materie prime italiane e sia trasformato in Italia, a seguire il 54% controlla che sia tipico, il 45% verifica anche la presenza del marchio Dop e Igp, mentre per il 30% conta che il prodotto sia biologico.

Per 9 su 10 è importante conoscere l’origine per questioni legate al rispetto degli standard di sicurezza alimentare, mentre per il 70% è utile per questione etiche, come il rispetto delle normative sul lavoro.

Gli italiani quindi vogliono conoscere sempre l’origine delle materie prime in particolare su alcuni prodotti come le carni fresche e il latte fresco (95%), i prodotti lattiero-caseari come yogurt e formaggi (90%), la frutta e verdura fresca tagliata già pronta per l’uso (88%), le carni trasformate come salumi e insaccati, carne in scatola (87%) o il riso (81%).

Per quanto riguarda il luogo dove avviene la trasformazione per oltre 18mila persone (70%) è sempre fondamentale che sia indicato in etichetta in modo chiaro, e per l’86% è molto importante avvenga al 100% in Italia.

Quasi 22mila persone (82%) hanno poi dichiarato che sono disposte a spendere di più per avere la certezza dell’origine e provenienza italiana del prodotto, con quasi la metà pronta a pagare dal 5 al 20% in più.

L'iniziativa fa parte delle misure di 'Campolibero' della Legge Competitività e ha avuto l'obiettivo di coinvolgere la collettività su una questione decisiva come la trasparenza delle informazioni in etichetta sugli alimenti. Un ulteriore effetto della consultazione è allinearsi ai principi generali dell'Unione europea, dove la condivisione dei contenuti delle decisioni pubbliche costituisce da tempo una prassi consolidata.

"Abbiamo avuto una partecipazione straordinaria – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – con più di 26mila consumatori e operatori che ci hanno detto cosa vogliono leggere in etichetta. La risposta è stata univoca: l’indicazione chiara dell’origine della materia prima è un dato fondamentale per un’informazione trasparente e per la prevenzione delle frodi. Oggi siamo più forti, perché presenteremo a Bruxelles questi risultati insieme a delle proposte incisive per rendere le norme nazionali sull’etichetta ancora più efficaci, in linea con le nuove disposizioni dell'Unione Europea. Non si è trattato di un questionario puro e semplice, ma di uno strumento di condivisione con i consumatori degli indirizzi politici su una materia che incide sulla vita di ogni giorno. Per noi valorizzare l’origine è un tratto distintivo e l’etichettatura è il mezzo che consente al consumatore di scegliere in modo consapevole".

“Allo stesso tempo siamo impegnati per il ripristino dell’obbligo di indicazione dello stabilimento di produzione in etichetta. Da un lato portiamo avanti una battaglia in Europa per la modifica del Regolamento e l’inserimento di questa informazione come obbligatoria, dall’altro stiamo lavorando con i tecnici della Commissione Ue per poter introdurre una norma nazionale che valga in Italia. La trasparenza e la correttezza delle informazioni al consumatore – ha concluso Martina – quando si parla di cibo è un diritto che dobbiamo assicurare in ogni modo ai cittadini e continueremo a lavorare sempre in questa direzione”.

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03/04/2015, 11:37
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MIPAAF: CARTA DI MILANO, MARTINA INCONTRA AMINA J. MOHAMMED, SPECIAL ADVISOR ONU PER OBIETTIVI DEL MILLENNIO
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che il Ministro Maurizio Martina ha incontrato questa mattina, a margine del convegno promosso da Action Aid “Le nuove sfide per lo sviluppo sostenibile: una nuova partnership globale per sradicare la povertà entro il 2030?”, Amina J. Mohammed, special advisor delle Nazioni Unite per gli Obiettivi del millennio.
Durante l'incontro sono stati condivisi i contenuti della Carta di Milano, contributo italiano e di Expo agli Obiettivi del millennio, strumento per lo sviluppo e la condivisione nella cittadinanza dei grandi temi del diritto al cibo. Amina J. Mohammed è stata invitata a Expo Milano 2015 dove parteciperà al dibattito sui temi dell'alimentazione espresso dall'Esposizione.

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07/04/2015, 19:33
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EXPOIDEE: A POMPEI IL TERZO APPUNTAMENTO
DOPO LE TAPPE DI MILANO E FIRENZE

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che sabato 18 aprile 2015, presso il Quadriportico dei Teatri di Pompei, a partire dalle ore 11, avrà luogo l’evento “Italia 2015 – Il Paese nell’anno dell’Expo”, il terzo appuntamento dopo quelli di Milano e Firenze verso l’Esposizione Universale di Milano, in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle attività culturali e con la Rai.
L’iniziativa sarà l’occasione per presentare la cerimonia di apertura di Expo e il palinsesto dei principali appuntamenti che avverranno durante il semestre. Concluderà il Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi.
L'accesso all'evento è solo su invito e per i giornalisti previo accredito. Non sarà possibile effettuare accrediti il giorno stesso.
Per i giornalisti interessati a partecipare, è possibile accreditarsi compilando l’apposito modulo online sull’homepage del sito internet del Ministero e al link:
https://www.politicheagricole.it/flex/c ... agina/8547

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10/04/2015, 19:00
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SEMPLIFICAZIONE, MIPAAF: CON PRIMA PARTE DI CAMPOLIBERO
3,2 MILIONI DI EURO DI BUROCRAZIA IN MENO PER LE IMPRESE

MARTINA: POLITICHE AGRICOLE TRA I MINISTERI CHE HANNO SEMPLIFICATO DI PIU'
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che l'attuazione delle disposizioni di semplificazione Campolibero, inserite nella Legge Competitività, ha portato ad un taglio dei costi burocratici per le aziende pari a oltre 3,2 milioni di euro.
La Relazione Complessiva sulla semplificazione del Dipartimento della Funzione Pubblica, infatti, certifica questi dati in riferimento ad esempio alle disposizioni relative al settore vitivinicolo, alla tenuta dei registri (saccarosio, glucosio, etc.) e all'autorizzazione alla produzione di preparati.
"Lavoriamo ogni giorno - ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina - per semplificare la vita alle aziende agricole e dal primo giorno abbiamo impostato un lavoro di taglio della burocrazia, che parte dalle circolari e arriva a norme strutturali come Campolibero. E' un buon risultato che il Ministero sia tra i primi tre dicasteri che hanno semplificato di più, ma non è un punto d'arrivo, anche perché la valutazione si limita all'applicazione della prima parte di Campolibero. Negli ultimi due mesi abbiamo continuato con la dematerializzazione dei registri per diversi settori tra i quali il vino e abbiamo presentato per la prima volta la domanda precompilata online per gli aiuti europei della politica agricola comune. Vogliamo una pubblica amministrazione efficiente e al fianco delle imprese per favorire la crescita e il rilancio del settore e il progetto Agricoltura 2.0 concretizza scelte essenziali per questa sfida".

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13/04/2015, 8:49
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