Re: MET - Newsletter dalle PA della Toscana centrale
20/11/2012, 19:49
Regione Toscana 2007-2010: PIÙ DI 3.000 ETTARI DI URBANIZZAZIONI A SPESE DEL TERRITORIO RURALE Quasi 236 mila gli ettari di superficie agricola utile abbandonati dal 1982 al 2010 in Toscana
Sono 197.000 gli ettari di superficie urbanizzata del territorio toscano al 2010, pari all’8,53 del territorio regionale che si estende su una superficie di 2.298.869 ettari. Questo in base al monitoraggio sull’uso del suolo effettuato dagli uffici regionali sulla base di una rilevazione condotta secondo le metologie europee del Corine Land Cover, ma con un dettaglio ed una precisione confrontabili con quelli della cartografia regionale in scala 1:10.000.
Dal 2007, con l’obiettivo di reiterare il monitoraggio ogni tre anni, tutto il territorio regionale viene analizzato e classificato per verificarne le variazioni: questo consente di ottenere affidabili statistiche per valutare i trend di modifica del suolo. Sappiamo quindi che al 2010 la superficie agricola è pari a 882. 740 ettari (38,40%), quella boscata è pari a 1.198.257 (52,12%), e quella urbanizzata è di 196.198 ettari (8,53%). Al 2007 la superficie agricola corrispondeva a 885.801 ettari (38,53%), quella boscata era pari a 1.198.630 (52,14%), e quella urbanizzata a 192.926 ettari (8,39%), testimoniando quindi un incremento tra il 2007 e il 2010 di 3.272 ettari di superficie urbanizzata a spese della superficie agricola che infatti è calata di 3.061 ettari. Quella boscata è calata nel triennio di 373 ettari.
Questi sono alcuni dei dati relativi al territorio toscano presentati all’inizio della tavola rotonda “Uso vs.consumo del territorio rurale” che si è svolta oggi nella sede della Presidenza della Regione Toscana. I dati sono ora consultabili anche sul sito della Regione Toscana, alla voce “Territorio”.
La variazione media annua tra il 2007 e il 2010 indica una crescita dell’urbanizzato pari allo 0,047% che corrisponde ad un aumento del consumo medio giornaliero di 2,99 ettari in questi tre anni. Tra il 1954 e il 1978 si attestava sui 4,83 ettari, per salire ai 4.97 ettari di consumo giornaliero nel decennio 1978-88. Tra il 1988 e 1996 la media giornaliera era di 3,42 ettari, e tra il 1996 e il 2007 di 4,19.
Le stime ed i trend per i periodi antecedenti al 2007, e per la precisione relativi agli anni 1954, 1978, 1988, 1996 e 2007, sono stati ricavati con una classificazione di tipo campionario, più rapida e meno costosa, che consente una analisi anche a ritroso nel tempo, sulla base di ortofotocarte disponibili per diversi anni per l’intero territorio regionale.
Presentati anche i dati sull’abbandono del territorio rurale: sono quasi 236 mila gli ettari di superficie agricola utile abbandonati dal 1982 al 2010 in Toscana secondo l’Istat, mentre in base ai dati Artea, più accurati, tra il 2006 e il 2010 si calcola l’abbandono di 95.863 ettari con una media annua più elevata. Si conferma quindi un evidente processo di abbandono dei territori agricoli.
Sono stati anche analizzati i piani strutturali di 143 comuni (pari alla metà circa di quelli toscani e al 37% del territorio regionale) da cui è emerso che le previsioni di consumo di suolo solo in questi comuni sono pari a 48,9 milioni di metri quadri di Sul (superficie utile lorda) cui vanno aggiunte tutte le superfici per le urbanizzazioni e gli standard urbanistici. In queste previsioni solo il 6,5% riguarda il riuso dell’esistente, mentre il 23,3% è destinato a scopo residenziale, il 29,3% a edifici industriali/artigianali e il 3,8% a fini commerciali. Negli strumenti urbanistici comunali il rapporto tra nuovi impegni di suolo e riuso è quindi pesantemente a favore del primo.
Re: MET - Newsletter dalle PA della Toscana centrale
21/11/2012, 17:09
Regione Toscana E PETRINI CITA PASOLINI: “IL GIORNO IN CUI QUESTO PAESE PERDERÀ CONTADINI E ARTIGIANI NON AVRÀ PIÙ STORIA” Il presidente di Slow Food internazionale a Firenze alla tavola rotonda organizzata dalla Regione Toscana su “Uso vs.consumo del territorio rurale”
“La terra è il vero bene comune ed è una risorsa non rinnovabile. E l’agricoltura è il bandolo di tutto. Il problema è che manca la terra per i giovani, ma mancano anche i giovani per la terra. Siamo davanti a una crisi sistemica, entropica. O cambiano i paradigmi, il modello di sviluppo, oppure arriviamo a un punto di non ritorno. L’agricoltura deve ridiventare centrale. Non bastano i pannicelli caldi per curare il malato-terra”.
Così Carlo Petrini, presidente di Slow Food internazionale, che oggi è intervenuto a Firenze alla tavola rotonda organizzata dalla Regione Toscana su “Uso vs.consumo del territorio rurale”.
Nel suo intervento in Sala Pegaso Petrini ha affermato di apprezzare la filosofia che ispira il disegno di legge del governo per fermare il consumo di suolo proposto dal ministro per le politiche agricole e forestali Mario Catania, seduto accanto a lui al tavolo regionale. “Se c’è un buon intendimento, non ci si deve lamentare. Questo è il primo ministro che fa qualcosa in questa direzione. Bisogna solo mettere mano ad alcuni aspetti tecnici. Il vero rischio è che il disegno di legge non venga preso in esame ora e che sia rimandato al prossimo governo. Peraltro i candidati alle primarie mi sembrano silenti in tema di agricoltura”.
“Oggi la popolazione contadina – prosegue Petrini – è il 3% e molti hanno più di 60 anni. Bisogna invertire la tendenza, i nuovi contadini devono diventare i nuovi presidi del territorio. Giovani che non vogliono fare la vita grama dei padri, ma che sono consapevoli che la perdita dell’agricoltura è una perdita di coesione sociale e che il rapporto contado-città, nato proprio in Toscana con le botteghe artigiane come terzo elemento costitutivo, è la prima espressione sociale di civiltà. Non dimentichiamoci delle parole di Pasolini che in uno dei suoi Scritti corsari afferma che il giorno in cui questo paese perderà contadini e artigiani non avrà più storia”.
“Dovere primario della politica – dice Petrini rivolgendosi al ministro Catania, al presidente Rossi, agli assessori Marson e Salvadori – è porre l’agricoltura al centro, darsi da fare perché sia una opzione praticabile e promuovere con tutti i mezzi il ritorno alla terra di molti giovani, garantendo una retribuzione adeguata a un lavoro fondamentale che è manutenzione del territorio, prevenzione, salvaguardia della memoria collettiva e cura della bellezza del paesaggio. Non è solo questione di leggi, ma di filosofia, dobbiamo dare ai giovani la prospettiva di un progetto di vita. In questo dobbiamo essere tutti complici”.
Re: MET - Newsletter dalle PA della Toscana centrale
21/11/2012, 17:40
Comune di Montemurlo “PANE, OLIO E GIOCHI IN FATTORIA” A MONTEMURLO L’iniziativa promossa dal Comune con la Filiera Corta per avvicinare i piccoli al mondo dell’olio
Dopo il grande successo della festa dell’olio di domenica scorsa, a Montemurlo continuano le iniziative legate alla promozione di questa grande eccellenza del territorio. Domenica prossima, 25 novembre, il Comune di Montemurlo con la Filiera corta e in collaborazione con l’agriturismo San Giorgio organizza “Pane, olio e giochi in fattoria”, una giornata dedicata ai bambini e alle famiglie, che potranno scoprire sul campo tutto il mondo che sta dietro ad una bottiglia di buon olio extravergine d'oliva: dalla coltivazione della pianta fino all'imbottigliamento, all'arrivo in tavola di questo prezioso prodotto alimentare. I bambini potranno seguire le animatrici dell’iniziativa, che illustreranno loro le varie tappe del viaggio dall'olivo fino all'olio. “Crediamo molto nel coinvolgimento delle famiglie nell’attività di promozione di uno stile di vita sano attraverso la conoscenza diretta dei prodotti d’eccellenza del territorio- sottolinea la presidente della Filiera corta di Montemurlo, Amanda Ravagli, che continua- È importante formare fin da piccoli i consumatori di domani e abituarli a preferire gli alimenti sani e genuini. Questa cultura si sta diffondendo, ne è la prova il grande successo che domenica scorsa, ha avuto lo stand della Filiera alla festa dell’olio. Erano presenti molte aziende agricole nostre associate che hanno venduto moltissimo olio e questo ci riempie di grande soddisfazione.” L’appuntamento, che già lo scorso anno ha riscosso un notevole successo, è all’agriturismo San Giorgio (sulle colline montemurlesi non distante dal borgo della Rocca), tutti insieme, ragazzi e famiglie, per diventare amici degli olivi e del buon olio. Il programma è ricco: alle ore 13 pranzo a base di prodotti tipici con degustazione di olio extra-vergine di oliva, alle 15 visita all’oliveta e giochi per bambini, alle ore 16 merenda con dolcetti all’olio extra-vergine di oliva. Anche i prezzi per partecipare all’iniziativa sono molto popolari: 20 euro gli adulti, 5 euro i bambini fino a 10 anni, da 0 a 2 anni gratis. La prenotazione è obbligatoria contattando direttamente l’ agriturismo San Giorgio (Via Baronese, 9 - Montemurlo) telefono 3382646463. Anche questa iniziativa rientra nel ricco programma di “Oleum nostrum”, promosso dalla Provincia di Prato, dalla Camera di Commercio di Prato, insieme al Comune di Montemurlo. Tra gli altri appuntamenti da mettere in agenda al Centro Visite dell’ Area Protetta del Monteferrato venerdì 21 dicembre “Degustazione guidata di vari olii di Montemurlo”, giovedì 17 gennaio e 24 gennaio “Lezioni tecniche di olivocoltura” e infine, sabato 26 gennaio il seguitissimo “Corso di potatura”, con prove pratiche in campo.
Re: MET - Newsletter dalle PA della Toscana centrale
23/11/2012, 19:24
Redazione di Met TROVATA UNA PEPITA DI “ORO BIANCO” DA 540 GR. VALE PIÙ DI 3000 EURO
La stagione è in ritardo: Natale col Tartufo. Ultimo week end della Mostra Mercato. Arrivano Spyros, vincitore di MasterChef e Salvatore Striano. Inaugurazione per il monumento al tartufo più grande del mondo. Massaie o Chef Stellati: appuntamenti con Gianluca Gorini, Marco Stabile e gran finale con la sfida del Tagliolino tra le massaie
Ultimo week end della 42° Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco di San Miniato, ma la stagione tartufigena sembra appena iniziata. Le condizioni climatiche favorevoli, infatti, stanno facendo gioie i cercatori di tartufo, tanto che è stata trovata una pepita d’oro veramente di pregio dal peso di 540 grammi e il tempo favorevole fa prevedere che i tartufi possano continuare a crescere anche nelle prossime settimane, per cui, tra gli addetti ai lavori, si ipotizza che a Natale ci possa essere ancora il tartufo. Il borsino del Tartufo Bianco vede stabili le quotazioni intorno a 3500 euro al kg per i pezzi di piccola pezzatura, mentre per la maxi pepita trovata, regolarmente registrata per concorrere all’assegnazione del “Tartufo d’oro”, si parla di una valutazione minima di 3000 euro. Domenica 25 ci saranno le premiazioni e vedremo quale sarà il tartufo bianco più grosso ritrovato nella stagione.
Appuntamento domenica 25 alle ore 10 in palazzo comunale Tutto pronto per il monumento al tartufo più grosso del mondo Sarà inaugurato domenica 25 novembre il monumento che ricorda e celebra il ritrovamento del tartufo più grosso del mondo. In occasione della 42° Mostra Mercato Nazionale il campione del mondo di forgiatura Massimiliano Benvenuti, insieme a un gruppo di colleghi proveniente da tutta Italia e formato da Graziano Destri, Fabio Destri, Davide Caprilli, Andrea Cosci, Federico Gasparri, Stefano Fagioli, Dario Fagioli, Luca Bonanni, Marcello Aristei, Diego Imperatore, Gianfranco Brancorsini, Giannino Brancorsini, Gabrio Grilli, Renato Nanni, Alvaro Ricci, Alessandro Coli, ha realizzato, forgiandolo dal vivo, un monumento al “tartufone” dei record (pesava 2520 grammi) e al record mondiale che San Miniato detiene. Si tratta di un’opera a misura d’uomo dal peso di oltre un quintale e mezzo realizzata interamente in ferro battuto che le mani sapienti di un’arte dal fascino antico hanno realizzato a colpi di martello davanti ai visitatori della mostra mercato in un autentico spettacolo. Il monumento rende idealmente onore a tutti i tartufai e ai cani campioni che nel tempo hanno fatto la storia di questa terra e sarà collocato, con un’apposita cerimonia domenica 25 novembre 2012, alla presenza delle autorità e della cittadinanza, in un apposito giardinetto lungo la strada che congiunge Piazza del Duomo e Piazza San Francesco con il viale Garibaldi, in uno slargo panoramico su piazza Dante Alighieri e sui giardini Pietro Bucalossi.
Re: MET - Newsletter dalle PA della Toscana centrale
23/11/2012, 19:25
Regione Toscana OLIO DELLA MIA TERRA: 2500 BAMBINI A MENSA CON OLIO CERTIFICATO DELLA TOSCANA Nel territorio dell’Unione dei Comuni del Chianti Fiorentino
Olio Dop Chianti Classico e Olio Igp Toscano: sarà questo il condimento della refezione scolastica per 2500 bambini delle scuole elementari (ma anche della scuola materna di San Casciano) che abitano nel territorio dell’Unione dei Comuni del Chianti Fiorentino (Barberino val d’Elsa, Tavarnelle e San Casciano Val di Pesa). I due consorzi forniranno circa 4 mila chilogrammi di olio a prezzo calmierato e la Fondazione Chianti Banca sosterrà l’iniziativa coprendo la differenza rispetto al prezzo previsto nel capitolato delle mense scolastiche. L’iniziativa, intitolata “Olio della mia terra” è stata presentata stamani durante una conferenza stampa svoltasi in Regione alla presenza dell’assessore regionale all’agricoltura Gianni Salvadori. Presenti anche i sindaci dei comuni interessati, oltre ai due consorzi e ai rappresentanti di Chianti Banca.
“Si tratta – ha sottolineato l’assessore Salvadori – di una iniziativa importante che si pone in continuità con le scelte che la Regione Toscana porta avanti da tempo per favorire l’educazione alimentare e l’educazione al gusto nei bambini. Lavorare con i bambini – ha proseguito Salvadori – significa sensibilizzare le famiglie ma significa anche educare ad un gusto che poi rimane da adulti.” L’assessore ha poi annunciato l’intenzione di lavorare ad una “piattaforma che sia in grado di coordinare e di far girare queste esperienze in modo che si allarghino il più possibile in Toscana”. La questione dell’olivicoltura e dell’olio è infatti una delle priorità della Regione. “L’olio – ha ribadito l’assessore Salvadori – rappresenta una delle nostre maggiori preoccupazioni. In termini quantitativi la Toscana rappresenta solo il 4% della produzione nazionale, ma se non riusciamo a garantire reddito a questo settore rischiamo l’abbandono. Se perdiamo l’olivo, perdiamo il nostro paesaggio, per questo – ha sottolineato – anche questa esperienza è una risposta, perchè la ripresa non avverrà con impegni presi in generale, ma con il lavoro fatto sul territorio.” Salvadori ha concluso ricordando che “in Toscana ogni giorno si erogano 40 mila pasti nelle mense pubbliche. In queste mense si consumano 4 mila tonnellate di pane, pari a 3500 tonnellate di farina. Se riusciamo ad estendere a tutte le mense Toscane iniziative come questa riusciamo a fare economia e creare reddito con i prodotti agroalimentari della nostra terra.”
Il progetto “Olio della mia terra” prevede anche iniziative di formazione per i bambini che avranno, fra l’altro, la possibilità di visitare oliveti e frantoi per scoprire, con l’aiuto di esperti, come nasce l’olio Dop e Igp. I piccoli alunni avranno inoltre la possibilità di scattare foto e realizzare elaborati in tema che entreranno a far parte di una mostra itinerante che si sposterà nei tre comuni interessati. In primavera ci sarà inoltre una festa nell’auditorium di Chianti Banca a San Casciano.
Re: MET - Newsletter dalle PA della Toscana centrale
28/11/2012, 22:41
Redazione di Met MALTEMPO: PUNTO DELLA SITUAZIONE SUL RETICOLO IDROGRAFICO DELLA TOSCANA CENTRALE Il centro di Greve in Chianti salvato dalla cassa di espansione e dal nuovo muro
Il Consorzio di Bonifica della Toscana Centrale ha appena concluso la riunione di aggiornamento della situazione sul reticolo idrografico della Toscana Centrale, grazie alle informazioni raccolte in mattinata dai tecnici e operatori sparsi per tutto il territorio.
Sul torrente Ema il sistema di casse di espansione a monte di Capannuccia sta cominciando a lavorare togliendo dall’alveo diverse centinaia di migliaia di metri cubi di acqua, anche se ancora restano la gran parte dei volumi di stoccaggio a disposizione. Le opere, che lavorano per la riduzione del rischio dei centri abitati, non impediscono il fatto che più a valle lungo il suo corso le acque impetuose del torrente non interessino le golene e le sponde prossime alla campagna. A Meleto, le difese di sponda (scogliere) e le sistemazioni golenali, inaugurate appena la scorsa estate, stanno dando i risultati sperati, rassicurando i fabbricati dell’area produttiva.
Sul torrente Greve, dopo che ieri sera la cassa di espansione a monte dell’abitato e il nuovo muro realizzato solo qualche anno fa hanno salvato il centro di Greve in Chianti dalle acque, la situazione sembra essere tornata sotto controllo, nonostante ci sia massima attenzione per il livello idrometrico che dopo aver toccato il picco alle 19.45 di ieri sera ha avuto una notte in discesa e stamani ha ripreso a salire.
Sulla Pesa si è riempita la cassa di espansione di Montecchio, una cassa di espansione in derivazione strutturata con argine di contenimento, sfioratori di cattura e di sicurezza, scarichi di fondo presente sotto San Donato in Poggio. Più a valle, a monte di Sambuca l’acqua lambisce alcuni campi senza tuttavia arrecare particolari danni; a Sant’Ippolito, è stata interessata dalle acque la piana a cavallo tra i comuni di Lastra a Signa e Montelupo Fiorentino. In generale, lo spazio recuperato a demanio compreso tra l’alveo e il Percorso di Servizio realizzato dal Consorzio sta ben svolgendo la propria funzione di laminazione naturale della piena, interessando ovviamente anche la sede viaria sulla quale è sconsigliato, anche nelle prossime ore il passaggio di mezzi e persone non autorizzate.
Nel bacino dell’Elsa, non si riscontrano al momento alcuna considerevole criticità: il sistema scolmatore di Castelfiorentino sta funzionando portando acqua al sicuro nella cassa di espansione di Madonna della Tosse, interessata finora solo nel primo settore dei tre disponibili e ancora da riempire. Il livello del fiume sta progressivamente salendo e la situazione è sempre più collegata al continuare o meno delle piogge.
I tecnici del Consorzio stanno continuando la loro opera di verifica del regolare funzionamento delle opere idrauliche, pronti ad affrontare eventuali criticità locali che dovessero presentarsi.
Nelle ore scorse le piogge sono continuate a cadere quasi senza sosta e solo da poco tempo è fortunatamente smesso di piovere in ampie zone del territorio. L’evolversi della situazione da un punto di vista idrogeologico rimane strettamente connesso all’evolversi delle condizioni meteorologiche.
Re: MET - Newsletter dalle PA della Toscana centrale
28/11/2012, 22:42
Provincia di Prato PROVINCIA DI PRATO: “COLTO IN CASTAGNA”, A PALAZZO BUONAMICI PRESENTAZIONE DELLA CASTAGNA DELLA VAL DI BISENZIO. Sabato 1 dicembre. Ingresso libero con prenotazione
E' un modo di dire, ma anche un opportunità per entrare in contatto con un alimento prezioso frutto del nostro territorio: “Colto in castagna” è l'appuntamento di sabato 1 dicembre (ore 17) nella sala Ovale di palazzo Buonamici per conoscere e apprezzare i segreti e le particolarità della castagna, oltre a sperimentare le ricette e apprendere i trucchi per renderla ancora più appetibile.
L'iniziativa, che comprende una degustazione guidata, è promossa da aTIPICO, il punto vendita della Strada dei vini di Carmignano e dei Sapori tipici pratesi, insieme alla Provincia di Prato. L'incontro è gratuito ma è necessario prenotarsi telefonicamente al numero 335/7695213 o via mail all'indirizzo shop@stradavinicarmignano.it.
Re: MET - Newsletter dalle PA della Toscana centrale
30/11/2012, 19:12
Comune di Borgo San Lorenzo UNIONE COMUNI MUGELLO: BONIFICA, MUGELLO CONTRARIO A PROPOSTA REGIONE: COSI' A RISCHIO INTERVENTI Per i sindaci è grave errore sottrarre a enti montani titolarità difesa e manutenzione territorio
La Giunta dell’Unione dei Comuni del Mugello, composta da tutti i sindaci del territorio mugellano, prende atto con grande preoccupazione delle linee programmatiche presentate dalla Giunta regionale in merito al riordino del sistema della bonifica in Toscana. “L’Unione dei Comuni, prima Comunità Montana, da anni esercita nei nostri territori le funzioni di bonifica, con risultati importanti e positivi sotto gli occhi di tutti; si rileva che anche i rapporti con la popolazione, ed in particolare con i proprietari che sono chiamati a versare il contributo di bonifica, hanno raggiunto ormai una condivisione diffusa”. I sindaci esprimono la propria contrarietà e il proprio dissenso ad una ipotesi di riordino “che, di fatto, cancellerebbe il lavoro fatto in questi anni, diluendo il nostro territorio in un mega comprensorio/consorzio, che necessariamente comporterebbe altre priorità altri parametri di contribuenza, altre tipologie di intervento, riaprendo immediatamente contenzioso con le nostre popolazioni allontanando di converso i centri decisionali dalle nostre comunità. Rileviamo - continuano - che tale impostazione inoltre non permetterebbe più ai sindaci di partecipare con un ruolo effettivamente attivo alla definizione delle priorità operative e del contributo di bonifica, alla decisione sui piani di interveto annuale e pluriennale, con le aggravanti che i sindaci, per il loro ruolo e per il contatto diretto con i cittadini, rimarrebbero sul territorio il riferimento degli utenti e del contenzioso che comunque continuerebbe ad esistere”. Per questo la Giunta dell’Unione richiede alla Regione la definizione di una proposta che “salvaguardi il patrimonio di esperienza istituzionale e tecnico/operativa realizzata in questi anni e mantenga il livello di “governance” che gli enti hanno fin qui garantito per i propri territori, anche attraverso le istituzioni di un comprensorio di bonifica unitario che erediti e mantenga l’esperienza di gestione delle Unioni dei comuni succeduti alle 17 comunità montane”.
Re: MET - Newsletter dalle PA della Toscana centrale
30/11/2012, 19:13
Provincia di Firenze QUANTO FA 9X9? OLIO IN TAVOLA! Nove giorni e nove chef per conoscere l'olio extravergine di oliva della provincia di Firenze
Dal 1 al 9 dicembre nove chef di altrettanti ristoranti fiorentini e undici aziende produttrici di olio extra vergine di oliva della provincia di Firenze offrono l’occasione per una degustazione originale. Nel centro multimediale OpS all’interno del centro commerciale * Ponte a Greve l’iniziativa nell’ambito del progetto “Patto di Filiera”, uno strumento di collegamento tra i produttori di olio extravergine di qualità e i ristoratori del territorio fiorentino. Ogni giorno alle ore 17.30, uno chef preparerà un piatto, abbinandolo ad un olio di un'azienda produttrice. Per completare questa occasione di incontro e conoscenza di un prodotto fondamentale per la nostra alimentazione e per l’economia del territorio, nel bistrot di OpS si potrà scegliere nell’ampia selezione l’olio preferito.
Questo il programma completo dell’iniziativa, l’elenco di ristoranti e produttori che hanno aderito e i menù di ogni degustazione
Ore 17.30 centro multimediale OpS (Viuzzo delle Case Nuove 9 Ponte a Greve-Firenze)
Sabato 1 dicembre Ristorante Giovanni da Verrazzano: ribollita , Produttore: Agricola Lanciola
Domenica 2 dicembre Ristorante Giannino in San Lorenzo: crostini con mousse di baccalà Produttore: La Querce
Lunedi 3 dicembre Ristorante Da Burde: spaghettone al fagiolo zolfino e olio evo, mousse al cioccolato e olio evo Produttore: Agricola Collina e La Colombaia Ville di Bagnolo
Martedi 4 dicembre Ristorante Il Caminetto del Chianti: carpaccio di manzo alle erbette
Mercoledi 5 dicembre Ristorante Locanda Antica Porta di Levante: battuta di manzo al coltello con primosale di pecora e crudité di verdure Produttore: Fattoria di Poggiopiano
Giovedi 6 dicembre Ristorante Da Lino: polpo ruggente Produttore: Fattoria Castel Ruggero
Venerdi 7 dicembre Ristorante I Riffaioli: crostino con cavolo verza Produttore: Allevamento dell’Apparita
Sabato 8 dicembre OpS Caffè: Vellutata di zucca gialla, pesto di cavolo nero, granella di pane e olio novello Produttore: Agricola La Ranocchiaia e Agricola Poggio di Montepescoli
Domenica 9 dicembre Ristorante Toscani da Sempre: zuppa frantoiana e terrina di ceci all’olio Produttore: Altomena e Erta di Quintole
Le degustazioni sono gratuite e non è necessaria la prenotazione.
Il progetto “Patto di filiera” è stato promosso da Camera di Commercio e Provincia di Firenze, con il contributo della Regione Toscana, nell’ambito della valorizzazione della filiera corta tra produttori e consumatori.
Re: MET - Newsletter dalle PA della Toscana centrale
30/11/2012, 19:14
Regione Toscana AGRICOLTURA: ALTRI 75 MILIONI DI INVESTIMENTI IN TOSCANA GRAZIE AI PIF Salvadori: “Premiata la voglia di fare impresa, la qualità e l’innovazione” Quasi 75 milioni di investimenti che riguarderanno tutta la Toscana. Questa la valenza dei 22 PIF (progetti integrati di filiera) che verranno finanziati grazie a 32 milioni di euro stanziati dalla Regione Toscana per il 2012. Si aggiungono ai 15 PIF già finanziati dalla Regione nel 2011, portando a 130 milioni l’investimento complessivo e 55 milioni i contributi pubblici erogati.
“Per il secondo anno consecutivo – annuncia con soddisfazione l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana, Gianni Salvadori – la novità dei progetti integrati di filiera è stata accolta con grande entusiasmo dalla imprese Toscane che hanno dimostrato, pur in un momento di gravissima crisi, di voler investire sul territorio con progetti che hanno un grande valore e una grande carica di innovazione. Questo è un fatto di grande importanza, che ci rende orgogliosi ma sopratutto che porterà in Toscana un sistema più efficiente ed equo, integrando le imprese e rendendole più moderne e che garantirà un reddito più giusto a migliaia di famiglie. Le imprese che nel 2012 riceveranno i finanziamenti saranno circa 500 mentre altre 1500 ne avranno i benefici partecipando ai progetti in maniera indiretta. Grande rilievo – sottolinea ancora Salvadori – è dato alla qualità e alla certificazione, con quasi 200 aziende che lavorano prodotti DOP, IGP, biologico e integrato. E anche questo è un valore importante, per i consumatori in primo luogo, ma anche perchè significa che le aziende Toscane condividono il valore della qualità e apprezzano le politiche che la Regione Toscana ha promosso in questo settore, ultima in ordine di tempo la creazione del nuovo brand della Toscana. Non manca – conclude Salvadori – anche l’investimento per la diversificazione energetica in fonti rinnovabili e per la gestione delle foreste, che rappresenta un presidio fondamentale per prevenire danni da alluvioni e cambiamenti climatici in genere.”
Filiera corta e olivicoltura in testa. Cospicui investimenti in tutte le filiere
Dei 22 progetti ammessi a finanziamento 4 riguadano la filiera corta, prevedono investimenti per 12 milioni e 225 mila 503 euro e vengono attivati con 5 milioni e 544 mila 291 euro. Sulla filiera olivo oleicola ci sono invece 3 progetti, gli investimenti sono di 9 milioni e 337 mila 623 euro, i contributi sono di 4 milioni e 354 mila 995 euro. Nella voce “Altre filiere” (cerealicola, vitivinicola, florovivaistica, ortofrutticola, bovina, ovicaprina, castanicola, multifiliera, canapa , apistica) si avranno complessivamente investimenti per 56 milioni 906 mila 416 euro a fronte di contributi per 18 milioni 727 mila 450 euro.
Partecipano 2000 aziende. Coinvolta tutta la regione, in testa Firenze, Grosseto, Siena, Pistoia e Pisa
I soggetti che partecipano alla realizzazione dei 22 PIF finanziabili sono in tutto 2031, fra aziende agricole primarie e aziende della trasformazione e della commercializzazione/distribuzione dei prodotti agro-alimentari, enti pubblici (per le sole misure forestali), organizzazioni professionali agricole, soggetti scientifici ecc. I partecipanti si dividono in “diretti” e “indiretti”. I partecipanti diretti sono 493, sono le aziende che sostengono l’onere finanziario degli investimenti e quindi richiedendo dei contributi. Di questi, ben 183 (il 37% circa) partecipano ai sistemi di qualità quali DOP, IGP, biologico o integrato. I soli partecipanti diretti coinvolgono un numero totale di occupati pari a 1795, fra autonomi (528) e dipendenti (1266). Sono invece 1538 i soggetti che partecipano indirettamente, ovvero sono coinvolti nella realizzazione degli obiettivi del progetto di filiera pur non richiedendo contributi.
La consistenza delle superfici riferite alla realizzazione dei vari progetti ammonta a ettari 29.728,29 (che rappresenta circa il 4% della SAU – Superficie Agricola Utilizzata della Toscana), mentre quella dei capi è di 25.989,78 unità di bestiame adulto, fra bovini e ovi-caprini (circa il 16% del totale toscano).
Quasi tutto il territorio toscano è coinvolto dai progetti di filiera, con una particolare concentrazione nelle province di Firenze, Grosseto, Siena, Pistoia, Pisa.
“Gli accordi di filiera – ribadisce ancora Salvadori – rappresentano un forte impulso allo sviluppo ed all’integrazione delle filiere locali. La media della durata degli accordi di filiera è di più di 5 anni e questo è un dato fondamentale se si pensa che l’aggregazione di soggetti che rappresentano l’intera filiera produttiva può dare un forte impulso per superare la frammentazione che caratterizza la gran parte delle aziende toscane.”
Curiosando fra i progetti: burro con latte di bufala Toscana e canapa per l’edilizia
Ma quali sono gli investimenti realizzati grazie ai PIF? Molti, per fare degli esempi, riguardano la creazione di nuove forme di aggregazione (es. Reti di Imprese); realizzazione di piattaforme logistiche per l’aggregazione dell’offerta e per la razionalizzazione delle operazioni di distribuzione; lo sviluppo di soluzioni innovative per promuovere le filiere locali e la vendita diretta; la realizzazione di prodotti innovativi quali burro, stracchino e gelato utilizzando latte di bufala toscano; il miglioramento dei sistemi produttivi e realizzazione di nuovi impianti nel settore olivo oleicolo; la riduzione dell’impatto delle sanse attraverso l’utilizzo di batteri e funghi polifenoli-degradanti; la valorizzazione della filiera del pane toscano (in attesa della DOP) garantendo i migliori parametri qualitativi del grano destinato alla panificazione; lo sviluppo di una filiera tutta toscana della canapa per produrre materiali coibentanti destinati alla bioedilizia.
Ammodernamento, cooperazione, qualità: le voci strategiche degli investimenti
La ripartizione delle domande di aiuto fra le diverse misure ha visto in testa la 123a “Aumento del valore aggiunto dei prodotti agricoli” con quasi 33 milioni di € di investimenti e 12 di contributo (il 36% del contributo totale concedibile), e la 121 “Ammodernamento delle aziende agricole” con 31 milioni di investimenti e quasi 13 milioni di contributi (il 40%). Per la misura 124, relativa alla cooperazione per lo sviluppo dell’innovazione nel settore agricolo e forestale, sono previsti investimenti per più di 5,5 milioni di € e 4,7 di contributi (il 15%). Anche la 133, per la promozione dei prodotti di qualità, vede dei numeri importanti, a conferma dell’enorme necessità di valorizzare e promuovere le nostre produzioni di qualità, con oltre 1,7 milioni di investimenti e quasi 1,2 milioni di contributi (il 4%). Ancora oltre 3 milioni di investimenti e 1,8 milioni di contributi per tutte le altre misure (122 “Migliore valorizzazione economica delle foreste”, 123b “Aumento del valore aggiunto dei prodotti forestali”, 311 “Diversificazione in attività non agricole” solo relativamente alla produzione di energie da fonti rinnovabili, 114 “Utilizzo di servizi di consulenza”).