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Istituto Nazionale Grappa
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Marco
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GRAPPA E ACCISE, NUOVI AUMENTI IN VISTA NEL 2015
LO SFOGO DEL PRESIDENTE DELL'ISTITUTO NAZIONALE GRAPPA ELVIO BONOLLO ALL'INCONTRO DI ASSODISTIL E FEDERVINI IN FRANCIACORTA
A partire dal 1° gennaio 2015 si profilano nuovi aumenti dell'accisa sugli alcolici: partendo da ottobre 2013, si tratta del quarto incremento della fiscalità per gli imprenditori del settore e l'Istituto Nazionale Grappa non ci sta. Il Presidente di ING, Elvio Bonollo, intervenuto oggi all'incontro organizzato da AssoDistil e Federvini presso le Distillerie Franciacorta di Borgonato di Cortefranca, si è unito al coro di protesta di chi sostiene che con questi provvedimenti si vadano a colpire non solo prodotti tipici del made in Italy, ma anche i territori in cui tali produzioni di eccellenza sono radicate.
"La nostra acquavite di bandiera - ha commentato Bonollo - già provata dalla situazione economica generale, in poco più di un anno è stata pesantemente penalizzata con politiche fiscali miopi e sciagurate che in più riprese hanno incrementato l’accisa di circa venti punti percentuali: qualcosa che non si era mai visto nella storia del nostro settore. A decorrere da inizio del prossimo anno è previsto un ulteriore aumento che porterà l'incremento complessivo da ottobre 2013 a circa 30 trenta punti percentuali sul quale – vale la pena ricordarlo - graverà anche l’iva del 22%. Tradotto in termini concreti, vi sarà un ulteriore aumento dei prezzi che condurrà ad una ennesima contrazione dei consumi con un effetto complessivo di riduzione del gettito totale incamerato dallo Stato. Continueremo a ribadire che si tratta di una misura fine a se stessa, incapace di risolvere i problemi e allo stesso tempo in grado di impoverire soltanto la categoria dei distillatori dal momento che, lo confermano i dati storici, aumenti d’accisa determinano inevitabilmente contrazioni dei consumi".
Secondo i dati dell'Osservatorio Congiunturale Format, infatti, nel terzo trimestre dell'anno le aziende attribuiscono il calo del fatturato nell'80% dei casi alla crescita delle accise. Con questo quarto "balzello" previsto per il 1° gennaio 2015, la tassazione sugli spiriti arriverà a quota +30% e ciò potrebbe avere un impatto negativo anche sul fronte occupazionale, in quanto si potrebbero perdere oltre 6.700 posti di lavoro, soprattutto nelle zone per tradizione vocate a distillati e liquori come Piemonte, Lombardia, Veneto o Friuli Venezia Giulia. Se poi si considera che più del 70% delle vendite di grappa avvengono sul mercato nazionale si possono facilmente intuire gli effetti di questo ennesimo pesantissimo aumento sul settore della grappa, composto da aziende medio piccole, in gran parte a conduzione famigliare.
"Da un lato - ha ripreso Bonollo - la contrazione dei consumi determinerà una perdita di fatturato, gravando sugli equilibri economici delle grapperie, dall’altro l’ulteriore aumento del valore dell’accisa, che le aziende si trovano per lo più costrette ad anticipare allo Stato rispetto al momento dell’incasso dai clienti, comporterà un innalzamento della tensione finanziaria già alimentata dai ritardi nei pagamenti dovuti alla situazione congiunturale. E’ chiaro - ha aggiunto - che la combinazione dei due fattori economico e finanziario sopra evidenziati, in una situazione generale di già con diffusa difficoltà, rischia di essere fatale per molte realtà che pur non vantando grosse dimensioni, hanno comunque un impatto diretto ed indiretto sull’occupazione e sono, soprattutto, custodi di quella importante tradizione e di quell’esperienza, creata nel corso di generazioni di vite spese in duro ed appassionato lavoro in distilleria. Quel knowhow che ha consentito di creare la grappa e di perfezionarla nel tempo sino a farla diventare la nostra acquavite di bandiera".
Oltre al danno economico infatti, si rischia di perdere irrimediabilmente una fetta significativa dell’inestimabile patrimonio di conoscenza che sta alla base della grappa, della sua inimitabilmente italianità e del suo grande valore sensoriale: non è accettabile che tanta tradizione, tanta esperienza, tanta capacità imprenditoriale che hanno saputo nascere e svilupparsi in aziende sane che non hanno badato a risparmiarsi e che si sono difese ed evolute nel corso di secoli, superando crisi economiche ed eventi bellici, possano finire per essere distrutte da politiche fiscali fini a se stesse in quanto inefficaci nel produrre i risultati in termini di aumento del gettito complessivo.
"Ci siamo battuti e ci batteremo con tutte le nostre forze per evitare questo ennesimo ingiusto e sciagurato aumento - ha concluso il Presidente dell'Istituto Nazionale Grappa - andiamo innanzi uniti, contrapponendo a tanta miopia il grandissimo valore culturale che la grappa riesce a trasmettere grazie alla propria storia, alla peculiarità del proprio carattere ed alla sua capacità di poter appassionare e diffondere un modello di consumo qualitativo attento e consapevole che la sua stessa natura impone per poter essere pienamente compresa e goduta".
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24/11/2014, 14:32 |
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Marco
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L'UNIVERSO DELLA GRAPPA SCALDA I MOTORI PER VINITALY IL SALONE DI VERONA OCCASIONE DI CONFRONTO SU COME AFFRONTARE LE SFIDE DEL FUTURO
Le attività in calendario sono variegate, molteplici e ognuna ispirata ad un proprio tema conduttore, ma quella che si terrà dal 22 al 25 marzo a Verona, sarà per i distillatori di tutta Italia aderenti all'Istituto Nazionale Grappa, un'edizione di Vinitaly dal sapore molto speciale: stavolta come non mai, l'obiettivo di chi ci sarà è comune ed unitario, ovvero quello di lanciare - nell'anno dell'Expo dedicato alle eccellenze dell'agroalimentare - un messaggio positivo e lungimirante sul futuro del comparto. "In questa occasione ognuno sarà testimone della qualità del proprio distillato con iniziative individuali - premette il Presidente dell'Istituto Nazionale Grappa Elvio Bonollo - tuttavia dobbiamo saper sfruttare l'opportunità che ci offre questo palcoscenico privilegiato, lanciando un messaggio di unità e condivisione degli obiettivi del comparto. Un piccolo contributo di ciascuno che può trasformarsi in un importante investimento in immagine, oltre che rappresentare un punto di partenza per difendere il prodotto e la sua identità, la sua storia, la cultura tutta italiana di cui si erge a simbolo e il suo valore anche economico. Da Verona infatti, partirà il real count down verso Expo Milano 2015, dal cui svolgimento che ambisce a richiamare in Italia milioni di visitatori ci aspettiamo ricadute positive: partecipare a Vinitaly 2015 -aggiunge Bonollo - significa cogliere l'opportunità di poter dire la nostra in un momento di confronto e contribuire a dare visibilità all'intero comparto con un messaggio universale di promozione e valorizzazione". L'esercito dei distillatori a Vinitaly si profila cospicuo: partiamo da chi si appresta a compiere il viaggio più lungo per arrivare a Verona ovvero dalla Sicilia della Distilleria F.lli Russo che, da Santa Venerina (CT) arriveranno al Padiglione 2 stand C4 per proporre degustazioni di grappe di vitigni siciliani. Risalendo virtualmente lo Stivale, si arriva in Toscana dove a salire a bordo della locomotiva di Vinitaly sono la Nannoni Grappe di Paganico (GR) collocata allo stand C4 del Padiglione 9 e la Distilleria D.E.T.A. di Barberino Val d'Elsa, in attesa dei visitatori per degustazioni allo stand E11, sempre del padiglione 9. Un assaggio dei distillati del Piemonte si potrà trovare nelle quattro distillerie piemontesi presenti al Salone Internazionale del Vino e dei Distillati 2015, partendo dalle degustazioni consapevoli della Mazzetti d'Altavilla - Distillatori dal 1846 che oltre alla vasta gamma di distillati presenterà in anteprima le novità della collezione 2015 allo stand B16 del padiglione 9. Sono ubicati al padiglione 10 le altre tre distillerie piemontesi, a partire dalla Distilleria Santa Teresa dei F.lli Marolo che - dallo stand F3 si presenterà con le raffinate varianti della grappa di produzione propria distillate manualmente dal 1977 con i due piccoli apparecchi discontinui a bagnomaria, in particolare la grappa di Barolo, affinata a lungo in fusti di acacia e rovere da cui ne trae l'inconfondibile colore ambrato. Rimanendo in Piemonte, la Distilleria Montanaro si presenta con un ricco calendario di degustazioni per l'intera durata della manifestazione allo stand L3, mentre la Distilleria Sibona di Piobesi d'Alba (CN) offre degustazioni di distillati presso lo stand M4 - sempre padiglione 10 - con particolare attenzione alle Grappe Riserva Affinate in diverse tipologie di botti e alla Grappa XO, cuvée speciale invecchiata per oltre sei anni in piccoli tonneaux, mentre alla Distilleria Francoli al padiglione 7 stand B8 saranno presentati nuovi prodotti con la possibilità di degustare tutti i prodotti presenti. Prima di terminare il giro d'Italia della grappa in Veneto, passiamo dalla Lombardia e in particolare dal padiglione 8 con la Cantina Storica di Montù Beccaria che propone ogni giorno di manifestazione allo stand L2 degustazioni di grappe di monovitigno Oltrepadane e Stravecchie, distillato d'uva e grappa al miele e poi al padiglione 6, a fare una visita allo stand B3 delle Distillerie Roner, dove sono in programma degustazioni diagonali tra due annate di vino e le grappe giovane e riserva di Gewürztraminer e Lagrein e dove sarà presente da domenica a martedì il barman AIBES Antonio Pedullà, a disposizione per realizzare cocktail d’autore. Arriviamo infine in Veneto, con tre importanti realtà che si mettono in mostra per l'occasione: dal padiglione 4 lo stand B4 della Treviso Glocal presenta le iniziative dell'Istituto Grappa Veneta, la quale ha in programma presso lo stand E4 della Regione Veneto allo stesso padiglione 4 due degustazioni in particolare, la prima lunedì 23 dalle ore 16 alle ore 16,40 con “Le grappe dei grandi vitigni veneti” e mercoledì 25 dalle ore 15,30 alle ore 16,10 con “Il legno e le grappe” in collaborazione con Anag. Giungiamo infine al padiglione 5, dove dallo stand B5 arrivano distintamente i profumi e le note barricate dei distillati di Carpenè Malvolti, storica casa spumantistica di Conegliano che già dalla fine dell'Ottocento disponeva di una distilleria a vapore e che per prima ha introdotto elementi di design nel packaging della grappa proponendola in una bottiglia a zucchetta, destinata poi a diventare un must per tutti i produttori. In particolare, saranno in degustazione il Brandy e le quattro tipologie di Grappa ovvero Finissima Grappa Bianca - Grappa Riserva - Grappa Prosecco. Al Padiglione 5 stand G3, le Distillerie Umberto Bonollo di Mestrino (PD) proporranno nuove emozioni sensoriali attraverso la degustazione della nuovissima proposta dei Maestri Distillatori Of Bonollo che porta il nome di "Fior d'Of Barrique": un distillato ottenuto a partire da un blend di uve ricche di aromi tra cui Corvina e Rondinella - ovvero le uve del pregiato Amarone della Valpolicella -, invecchiato in barrique di rovere francese per acquisire suadenti tonalità vanigliate e leggermente speziate. A concludere il tour è una visita alla Distilleria Maschio Beniamino, per degustare le grappe di produzione propria allo stand B7 dello stesso padiglione 5.
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11/03/2015, 15:49 |
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CON L'ISTITUTO NAZIONALE GRAPPA A EXPO 2015: 70 BOTTIGLIE E 21 DISTILLERIE PRESENTI AL SALONE DELLA GRAPPA NEL PADIGLIONE "VINO A TASTE OF ITALY" Si aprirà ufficialmente domani 23 maggio a Expo Milano 2015, il Padiglione "Vino A taste of Italy" e in questo suggestivo spazio all'interno della più importante esposizione mondiale del settore agroalimentare non poteva certo mancare l'IG Grappa, acquavite simbolo del made in Italy, la quale è riuscita grazie alla collaborazione tra Istituto Nazionale Grappa, Assodistil, ad essere presente all'interno del Salone della Grappa, uno spazio adiacente all'area "Biblioteca del Vino" posto al secondo piano del padiglione che si trova all'incrocio tra Cardo e Decumano. "La Grappa - ha commentato il Presidente dell'Istituto Nazionale Grappa Elvio Bonollo - rappresenta una eccellenza esclusivamente italiana, un’Indicazione Geografica riconosciuta all’Italia, frutto delle peculiarità della tradizione distillatoria italiana. Siamo veramente onorati di poter essere presenti a un evento di portata mondiale quale Expo 2015 nel caso specifico all’interno della filiera che valorizza il frutto della vite che, oltre alla produzione dei più rinomati vini italiani, consente di ottenere la nostra acquavite di bandiera: un’acquavite che si distingue non solo per l’inimitabile personalità sensoriale, ma anche in termini di sostenibilità e virtuosismo nell’utilizzo, come materie prime, dei sottoprodotti della vinificazione. E' una occasione che non potevamo perdere, per promuovere il prodotto e per fare chiarezza sull'originalità della Grappa rispetto a tanti tentativi di imitazione che si trovano in vari paesi del mondo. Expo 2015 sarà una vetrina promozionale finalizzata a far conoscere al consumatore nazionale ed internazionale la Grappa, le sue peculiarità distintive a livello di ricchezza ed intensità aromatica, il valore del lavoro di tanti produttori che con passione, rispetto della tradizione e capacità d’innovazione ogni giorno portano avanti le proprie aziende che, in molti casi, vantano storie ultracentenarie ". Le distillerie presenti in questa vetrina organizzata grazie all'impegno di Veronafiere - che raccoglie simbolicamente tutte le tipologie di prodotto - sono 21, per un totale di circa 70 bottiglie. Nel medesimo spazio, per tutta la durata dell'evento, vi sarà anche un video a riproduzione continua, in cui verrà mostrato come si fa la Grappa, soffermandosi con particolare attenzione al profondo legame che ciascuna grappa ha con il proprio territorio e con la viticultura. La partecipazione dell'IG Grappa a Expo, sarà tutt'altro che passiva: a partire dal mese di giugno e per ogni venerdì fino al termine dell'esposizione infatti, dalle ore 14 alle 15.30 saranno organizzate sedute di degustazione guidate da sommelier professionisti, per poter meglio apprezzarne le note sensoriali ma anche per avvicinarsi e conoscere storie originali di produttori che si tramandano - alcuni anche da secoli - l'arte distillatoria di famiglia.
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Spazio Grappa.jpg [ 216.79 KiB | Osservato 3038 volte ]
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22/05/2015, 14:40 |
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Marco
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ELVIO BONOLLO, PRESIDENTE ING, AL CONVEGNO "CONSUMATORI CONSAPEVOLI, IL RUOLO DELLA ASSOCIAZIONI" DI ANAG
Si è parlato di cultura, di buon bere, di consumo consapevole, di valorizzazione di una produzione italiana di eccellenza e della continua ricerca della qualità attraverso un miglioramento continuo dei processi di distillazione e delle specificità regionali: in una parola, si è parlato di Grappa, questa mattina ad Asti durante il convegno "Consumatori consapevoli, il ruolo delle Associazioni", promosso da ANAG e Istituto Grappa Piemonte, inserito tra gli eventi della 49° edizione del concorso enologico nazionale Douja d'Or.
Il Presidente dell'Istituto Nazionale Grappa Elvio Bonollo, intervenuto al convegno, nel presentare il Sistema Italia della grappa ha fornito alcune stime settoriali relative al distillato di bandiera: una produzione di 85.000 ettanidri, in ripresa rispetto agli anni precedenti, un’immissione complessiva al consumo di 75.000 ha di cui circa 25% esitati sui mercati esteri. Il trend di vendita dello scorso anno conferma ancora una contrazione pari al 2% rispetto all’anno precedente: una percentuale di riduzione che risulta, tuttavia, inferiore rispetto agli anni precedenti. Il mondo della grappa determina anche un indotto importante: 300 milioni di fatturato, circa 1.000 persone impiegate direttamente più altre 20.000 nell'indotto.
"Nel leggere questi dati - ha precisato Bonollo - dobbiamo tenere presente che alla difficile situazione economica si sommano anche altri fattori tra cui il consistente inasprimento dell'accisa sull'alcool. Possiamo, comunque, dire che l’acquavite di bandiera italiana resiste grazie alla forza ed alla capacità innovativa dei suoi produttori che con grande impegno e determinazione sanno rimettersi in discussione giungendo a proporre grappe sempre più in grado di rispondere alle diverse esigenze del mercato. Ricordo, inoltre, che il comparto grappa e le altre aziende del settore distillatorio rappresentano una importante fonte di entrate per le casse dello Stato: il gettito per l'Erario in termini di accise sui consumi alcolici, ammonta infatti a oltre 500 milioni di euro all'anno. I produttori di grappa, costituiscono, inoltre, il completamento virtuoso della filiera vitivinicola, soprattutto in termini di sostenibilità ambientale di cui non solo utilizzano, ma anche valorizzano i sottoprodotti, tra i quali le preziose vinacce".
In merito alla "consapevolezza nella produzione", c'è da sottolineare come questo aspetto costituisca l'elemento di maggior forza, fascino e possibilità di successo per il distillato di bandiera: "Il fulcro di tutto il sistema grappa - ha ripreso Bonollo - si basa sulle famiglie di distillatori che sono proprietarie della sostanziale totalità delle aziende del nostro settore. Mi riferisco a coloro che nel corso di generazioni di vite spese in distilleria con sacrifici, passione per il proprio lavoro e per il proprio prodotto, prima ancora che per il business in sé, hanno creato, perfezionato, consolidato quel know how che rende unica la nostra acquavite di bandiera. Basti pensare al Mastro Distillatore, sempre attento alla qualità della vinaccia e a come modulare il funzionamento dei propri alambicchi nell’intento di creare il capolavoro in grado di superare tutte le grappe che sino ad allora è riuscito ad ottenere".
In ogni goccia di grappa quindi, non c’è la sola distillazione di una materia prima assai particolare, diversa in ogni partita, varietà, provenienza e ricchezza nel potenziale sensoriale, ma c’è anche e soprattutto una storia unica di generazioni, quella della vita di famiglie di produttori che hanno creato e consolidato quel sapere specifico su cui si basa la loro gestione produttiva: quella conoscenza che permette di ottenere grappe uniche e diverse dalle altre.
"Quando invito i consumatori alla manifestazione Grapperie Aperte che ogni anno organizziamo la prima domenica di ottobre in varie regioni d'Italia - ha aggiunto Bonollo - lo faccio con l'auspicio che in quella occasione possano fare domande direttamente a chi produce la grappa tutti i giorni per capire non solo come nasce il nostro distillato, ma anche per riuscire a percepire ed essere contagiati da quella passione ed entusiasmo per il prodotto, che spinge a conoscerlo, a scoprirlo nella sua varietà e ricchezza sensoriale.".
Il Presidente dell'Istituto Nazionale Grappa, ha altresì ricordato come "a livello di Istituto stiamo operando in modo tale da poter portare avanti con maggior forza ed efficacia le attività di consorzio di tutela e di promozione dell’Indicazione Geografica Grappa e di tutto quel patrimonio di aziende che con la loro storia e tanta fatica, giorno dopo giorno, hanno saputo rendere unica la nostra acquavite di bandiera.".
L'incontro di questa mattina è stato seguito dalla premiazione delle 43 grappe e acquaviti vincitrici - selezionate tra 135 prodotti presentati da 44 distillerie e 11 aziende vitivinicole - della 32° edizione del concorso "Premio Alambicco d'Oro", promosso da ANAG e Istituto Nazionale Grappa, unitamente all'Associazione Donne della Grappa e della Camera di Commercio di Asti, dove il concorso ha sede dal 1978.
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Elvio Bonollo Presidente ING all'incontro di ANAG.png [ 417.78 KiB | Osservato 2986 volte ]
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21/09/2015, 7:06 |
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ELVIO BONOLLO RIELETTO PRESIDENTE DELL'ISTITUTO NAZIONALE GRAPPA Elvio Bonollo è stato rieletto per il secondo mandato alla Presidenza dell'Istituto Nazionale Grappa. La conferma, al termine del Consiglio che si è riunito questa mattina a Verona. "Ringrazio per la fiducia che mi è stata rinnovata - ha commentato Bonollo - la considero un riconoscimento per il lavoro che insieme al Consiglio abbiamo portato avanti negli anni. Alcuni degli obiettivi che ho proposto e condiviso durante il mio primo mandato, sono ancora attuali e l'intenzione è quella di proseguire in questa direzione al fine porre le basi per la tutela e la promozione che la nostra acquavite di bandiera –l’'Indicazione Geografica Grappa- si merita. Proprio in merito all’Indicazione Geografica Grappa - aggiunge il rieletto Presidente - grazie all'importante impegno profuso e alla collaborazione col MIPAAF, si è giunti finalmente dopo anni di lavoro alla pubblicazione del decreto 747 del 28/01/16, il quale, sostanzialmente, ci permette di fare importanti passi in avanti proprio nella tutela e nella valorizzazione della grappa".
Tutela e valorizzazione si confermano priorità per l'Istituto Nazionale Grappa, così come la necessità di creare le condizioni per un piano di controllo efficace in Italia e all'estero: insieme rappresentano l'obiettivo primario del secondo mandato di Bonollo, ma anche la mission del Consorzio di Tutela e Promozione nel quale abbiamo intenzione di trasformare lo stesso Istituto, rimarcando ulteriormente quanto il mondo della grappa necessiti di unità di intenti per difendere l'autenticità del prodotto.
Nel presentare tale ipotesi, Bonollo si è altresì soffermato sull'importanza dell'identità territoriale per il prodotto grappa e sulle ricadute positive che questo asset può fornire all'economia nazionale ma anche a quelle locali: "il fatto di avere la produzione della grappa all’interno del territorio italiano produzione –dalla coltivazione delle uve all’ottenimento del distillato pronto per essere consumato- ci permette di garantirne al consumatore l’autenticità del profilo organolettico, ovvero quell'elemento che rende unica l’acquavite di bandiera italiana distinguendola dalle altre acqueviti. Un aiuto in tale direzione potrebbe arrivare già con il citato decreto del Mipaaf che di fatto introduce dal 1 agosto prossimo, regole più rigorose sull’imbottigliamento del prodotto grappa al di fuori della zona di produzione a tutela del consumatore che richiede autenticità del prodotto e quale strumento di contrasto alle contraffazioni".
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Elvio Bonollo Presidente Istituto Nazionale Grappa.jpg [ 293.43 KiB | Osservato 2871 volte ]
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10/02/2016, 16:59 |
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L'ECCELLENZA DELLA GRAPPA SI DA APPUNTAMENTO A VINITALY NR. 50
Dal 10 al 13 aprile l'Istituto Nazionale Grappa sarà rappresentato da oltre 20 distillerie
L'eccellenza della grappa si presenta all'appuntamento con la 50° edizione di Vinitaly sotto il vessillo comune dell'Istituto Nazionale Grappa, in un clima di ampi festeggiamenti per l'importante anniversario che riguarda il Salone Internazionale dei Vini e dei Distillati di Verona, in programma dal 10 al 13 aprile. In tale contesto, saranno oltre venti le distillerie aderenti all'ING presenti con un calendario ricco di interessanti iniziative.
"Ognuno sarà testimone della qualità del proprio distillato con iniziative individuali - spiega il Presidente di ING Elvio Bonollo - tuttavia è fondamentale lanciare proprio da questa prestigiosa e internazionale vetrina, un messaggio di sostegno con la presenza concreta e continua delle nostre distillerie in un ottica di evoluzione e miglioramento delle aziende, del prodotto e quindi del mercato stesso a testimonianza di un patrimonio di tradizione produttiva e dell'identità culturale vitivinicola italiana. Quest'anno inoltre, esserci è ancora più importante, perché Vinitaly si appresta a celebrare la sua edizione numero 50, un bel successo anche in campo internazionale a cui anno dopo anno anche le aziende del comparto grappa hanno saputo contribuire. Partecipare a Vinitaly 2016 significa cogliere l'opportunità di vivere un momento di confronto e contribuire a dare visibilità all'intero comparto con un messaggio universale di promozione e valorizzazione".
Tra gli eventi più "curiosi", c'è senz'altro la presentazione da parte delle Distillerie Umberto Bonollo di Padova (Pad. 5 stand G3) della nuova collezione "Ofroscopo", ovvero una originale interpretazione artistica dei dodici segni zodiacali: le bottiglie - realizzate da artigiani vetrai - diventano raffinate ed esclusive sculture in vetro in cui le molteplici peculiarità del carattere della grappa Of vengono messe in relazione alle caratteristiche di ciascuno segno, per divenire un regalo personalissimo e gradito. Decisamente scenografica anche la presenza a Vinitaly della distilleria Mazzetti d'Altavilla (Pad. 9 stand B16) che si appresta a festeggiare i 170 anni di ininterrotta attività della grapperia sita in Piemonte ad Altavilla Monferrato con una bottiglia celebrativa di grappa di barolo invecchiata oltre 5 anni, il lancio della nuova linea "PuntoZero" e la "Galleria della Grappa", un suggestivo percorso emozionale per scoprire l'evoluzione del distillato dalle origini sino ad oggi, ovvero dopo sette generazioni e tre secoli. L'installazione è illuminata da luci soffuse e pareti curve che riproducono le barrique di pregiato legno in cui il distillato invecchia lentamente. Nobile poi l'iniziativa che a Vinitaly verrà lanciata dalla distilleria Berta di Casalotto di Mombaruzzo (Pad. 10 stand N3): il lancio di “Elisi per il sociale”, grappa dal sapore ricco ed avvolgente con note di cacao e marasca, la cui etichetta è stata realizzata dai ragazzi di Fraternità ed Amicizia Onlus, associazione che affianca nei loro percorsi di vita ragazzi con disabilità psico-intellettive e relazionali, il cui ricavato sarà interamente devoluto alla promozione delle attività dei loro laboratori didattici. Tra le novità anche la grappa invecchiata e la Riserva "9.8.3" della Distilleria Dellavalle di Vigliano d'Asti (Pad. 10 stand H2), le degustazioni con abbinamenti allo stand della Distilleria Sibona di Piobesi d'Alba (Pad. 10 stand Q4) o ancora l'Happy Hour da domenica 10 a martedì 12 dalle 13.00 alle 16.00 con Suite n.5 - ovvero la grappa da miscelazione - di Roberto Castagner Acquaviti di Visnà di Vazzola (Pad. 7 stand A6/A7).
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Vinitaly - stand di una distilleria.jpg [ 115.62 KiB | Osservato 2799 volte ]
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06/04/2016, 15:36 |
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EXPORT, CULTURA DELLA GRAPPA E PACKAGING ORIGINALI: LA RICETTA DELL'ISTITUTO NAZIONALE GRAPPA ALLA LUCE DEI RISULTATI DI VINITALY NR. 50
Una attenta osservazione dei mercati esteri sui quali investire, una cultura della grappa da diffondere tra i consumatori e un occhio di riguardo al packaging che rappresenta il biglietto da visita di ciascuna azienda. Sono questi i tre punti cardine su cui Elvio Bonollo, Presidente dell'Istituto Nazionale Grappa, ha voluto porre l'attenzione a consuntivo della partecipazione dell'Istituto all'edizione numero 50 di Vinitaly, il Salone Internazionale dei Vini e dei Distillati.
Internazionale come la platea di consumatori che l'acquavite di bandiera si propone di raggiungere - e incrementare - nel prossimo futuro: "sull'estero c'è ancora molto da fare - spiega Bonollo - perché il mondo della grappa si scopre ogni giorno più vocato all'internazionalizzazione. Ad oggi la quota di esportazione del nostro distillato è del 20%, in particolare in Europa e nei paesi a lingua tedesca e il messaggio da lanciare da questo Vinitaly è che esiste l'opportunità di crescere ancora sui mercati esteri, se facciamo nostra l'idea che quando esportiamo grappa, esportiamo un pezzo del patrimonio culturale italiano".
Il Presidente Bonollo ha altresì ribadito l'importanza di sostenere la diffusione di una vera e propria cultura della grappa: "spesso i consumatori non conoscono la storia e le caratteristiche della nostra acquavite di bandiera. Il nostro ruolo come Istituto Nazionale Grappa è anche quello di contribuire allo sviluppo di una vera e propria cultura di questo distillato, di quanto lavoro sta dietro ad ogni bottiglia e della storia unica ed originale di ciascun produttore, spesso portatore di una sapienza che si tramanda in famiglia da generazioni."
Non meno importante del distillato, per conquistare il mercato è altresì il saper vendere l'immagine che lo rappresenta. "E' per questo - aggiunge Bonollo - che oggi si presta sempre più attenzione al packaging, tratto distintivo di creatività e stile che caratterizza ad ogni livello e in ogni settore il made in Italy".
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IL PRESIDENTE DELL'ISTITUTO NAZIONALE GRAPPA ELVIO BONOLLO A VINITALY.jpg [ 363.6 KiB | Osservato 2748 volte ]
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13/04/2016, 16:18 |
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DISTILLATI E PASTICCERIA PER UNA DOMENICA ALL'INSEGNA DELL'ECCELLENZA. GRAPPERIE APERTE FA TREDICI E FESTEGGIA CON UN DOLCE ACCOMPAGNAMENTO Appuntamento in 28 distillerie di tutta Italia domenica 2 ottobre Tutti pazzi per la grappa, giovane, invecchiata, bianca, ambrata, aromatizzata o pura che sia, purché in essa sia ben riconoscibile la traccia emozionale ed organolettica del territorio di origine e dei vitigni autoctoni. La grappa 2.0 non è solo innovazione nel packaging, ma anche un modo nuovo di scoprire che oltre all'etichetta c'è di più, a partire dalle storie delle singole distillerie che in taluni casi raccontano esperienze secolari, fino ai profumi sprigionati nel bicchiere in cui si leggono distintamente paesaggi e materie prime. Questo e molto altro si potrà vivere in prima persona domenica 2 ottobre nelle 28 distillerie distribuite in sette regioni italiane che aderiscono alla tredicesima edizione di Grapperie Aperte. Una giornata all'insegna dell'eccellenza in tutti i sensi, il cui fil rouge sarà un tributo non solo all'arte distillatoria ma anche alla pasticceria, da sempre il miglior accompagnamento per questi capolavori sensoriali. Visite guidate agli impianti, alle barricaie e - in alcuni casi - in vigna, degustazioni libere e guidate in abbinamento con dolci, cioccolato o sigari, intrattenimento per bambini o spettacoli dal vivo, presentazione di nuovi prodotti e racconti sulle storie di famiglia sono solo alcune delle attività previste, con programmi ed orari personalizzati in ciascuna distilleria, da scoprire sul sito dell'Istituto Nazionale Grappa ( www.istitutograppa.org) Anche quest'anno dunque, la giornata dedicata all'acquavite di bandiera si presenta agli appassionati con tante sorprese e l'opportunità, unica, di entrare per un giorno nelle stanze segrete della distillazione, passeggiare tra gli alambicchi in funzione e scoprire aneddoti inediti su come nasce la grappa, dalla scelta delle vinacce all'ultimo passaggio in barrique. Un prodotto che non solo si qualifica come eccellenza del made in Italy nel mondo, ma altresì come esempio di ecosostenibilità: da una materia prima di recupero infatti, se ne trae l'essenza più preziosa fino a farla diventare il distillato più ricercato ed apprezzato al mondo. L'appuntamento con Grappa&Pasticceria attende dunque il pubblico in Piemonte - regione con la squadra più corposa composta da 10 grapperie partecipanti - in Lombardia, Alto Adige e Veneto - con 4 grapperie ciascuno - in Toscana - dove saranno 3, in Valle d'Aosta - con 2 - ed Emilia Romagna, dove ci sarà una sola grapperia aderente, in provincia di Parma. Attivo anche per l'edizione 2016 il lato "social" di Grapperie Aperte, che invita non solo a scoprire ogni giorno una nuova distilleria ma altresì a partecipare al tradizionale contest fotografico su Facebook e Instagram dedicato a “Lo spirito della grappa sposa la dolcezza della pasticceria”. Il migliore scatto sarà premiato con la pubblicazione della foto a supporto della comunicazione dell’Istituto Nazionale Grappa, con citazione dei credits dell’autore. I testimonial del distillato di bandiera diventano così gli stessi protagonisti della giornata in grapperia, che riporteranno immagini di personaggi significativi per il mondo della distillazione, strumenti di lavoro, impianti di produzione o barricaie, abbinamenti o semplicemente occasioni di consumo, richiami al legame tra distilleria e territorio ed emozioni. Per partecipare è sufficiente pubblicare la foto sui già citati Social Network utilizzando l'hashtag #nomegrapperia accanto a #grapperieaperte2016.
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DOMENICA 2 OTTOBRE 2016 TREDICESIMA EDIZIONE DI GRAPPERIE APERTE.jpg [ 136.56 KiB | Osservato 2642 volte ]
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31/08/2016, 14:58 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68714 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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LA GRAPPA NELLA CULTURA ENOGASTRONOMICA ITALIANA: IL PRESIDENTE DELL'ISTITUTO NAZIONALE GRAPPA ELVIO BONOLLO NE PARLA AL 50° DOUJA D'OR DI ASTI
Una passerella della migliore produzione dell'arte distillatoria selezionata dal Premio Alambicco d'Oro e una occasione di confronto su come la grappa sia di fatto entrata a far parte nell'immaginario collettivo della cultura enogastronomica italiana: Elvio Bonollo, Presidente dell'Istituto Nazionale Grappa, intervenendo all'incontro "La grappa e le acquaviti nella cultura enogastronomica italiana" in occasione della cinquantesima edizione del Douja d'Or di Asti (9 -18 settembre) insieme ad ANAG, parla del ruolo dei distillatori nella promozione della peculiarità italiana che, ci tiene a ricordare, non è soltanto saper utilizzare i canali di comunicazione ma essere aperti e pronti a sposare nuove modalità di avvicinamento del consumatore, ivi compresa la contestualizzazione ambientale e la valorizzazione dei territori di produzione. Un esempio di ciò è la tredicesima edizione di Grapperie Aperte in programma per il prossimo 2 ottobre, con 28 distillerie di tutta Italia che hanno risposto all'invito dell'Istituto Nazionale Grappa.
"L'italianità della grappa - spiega il Presidente dell'Istituto Nazionale Grappa Elvio Bonollo - è un valore che oggi può essere efficacemente trasmesso in primis attraverso il packaging: da esso dipende, infatti, il primo contatto visivo che il consumatore ha con il prodotto e da esso dovrebbe derivare l’immediata riconoscibilità dello stesso. Il packaging nel settore della grappa si è molto evoluto in termini di originalità, eleganza, forza comunicativa: ma le aspettative create dal packaging richiedono poi di trovare riscontro nel contenuto. Le grappe di oggi, da questo punto di vista, riescono a rispondere ai gusti anche dei consumatori più esigenti e raffinati. Il modo migliore ed insuperabile per farle apprezzare in tutta la loro intensità, ampiezza, ricchezza, eleganza, franchezza è la degustazione, singolare o in abbinamento con cibi o altri prodotti che contribuiscono alla sua esaltazione". Indubbiamente ogni azienda ha la propria ricetta esclusiva ma gli elementi centrali che vengono comunicati sono da un lato il prodotto, inteso come contenitore (packaging) e contenuto (le caratteristiche distintive della grappa proposta), dall’altro “il mondo” che sta alla base di quella grappa: un mondo che il consumatore non può conoscere dal solo prodotto, ma di cui molto spesso vuole sapere per dar ulteriore valore e capire meglio il prodotto stesso. "Se per comunicare la grappa in maniera efficace occorre conoscenza, passione e la disponibilità in loco dello stesso per poterlo degustare - aggiunge Bonollo - l’efficacia massima della spiegazione e l’effettiva comprensione del “mondo” affascinante che sta dietro alla nostra acquavite nazionale richiede inevitabilmente la visita in distilleria. L’esperienza diventa anche qui concretamente sensoriale: dai profumi di vinaccia ai vapori della grappa. E’ solo in distilleria che, vedendo la grappa sgorgare lentamente dall’alambicco ed ascoltando i segreti produttivi di chi la fa, si respirano secoli di tradizione, storia, passione".
Un intervento, quello legato all'importanza del packaging, che si contestualizza a pieno anche con la premiazione dei prodotti "spiritosi" selezionati al 33° Premio Alambicco d'Oro in programma dopo l'incontro: oltre ai riconoscimenti tradizionali, quest'anno è stata introdotta una nuova categoria, ovvero ‘Il vestito della grappa’, premio di design assegnato per la prima volta da Anag alla bottiglia giudicata più bella per etichetta e forma valutandone eleganza, creatività, innovazione, originalità e appeal verso il consumatore.
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17/09/2016, 14:16 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68714 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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MAGGIORE ATTENZIONE ALLA COMPONENTE EDONISTICA : COSI’ SI DEGUSTA LA GRAPPA ALLA VIGILIA DELLA TREDICESIMA EDIZIONE DI GRAPPERIE APERTE Maggiore attenzione alla componente edonistica per comprendere al meglio il prodotto grappa: queste le tendenze del mercato del distillato italiano per eccellenza che il Presidente dell'Istituto Nazionale Grappa Elvio Bonollo ha annunciato alla vigilia della tredicesima edizione di Grapperie Aperte, la manifestazione organizzata per domenica 2 ottobre dallo stesso Istituto Nazionale Grappa in 28 grapperie di sette regioni italiane al fine di promuovere e valorizzare il distillato di bandiera. Dalla Val d'Aosta alla Toscana, in 28 realtà diverse si potranno dunque scoprire i segreti della grappa e ascoltare dalla viva voce dei maestri distillatori le caratteristiche di ciascuna, dai bouquet di profumi del territorio di origine ai consigli sul migliore abbinamento con prelibatezze di pasticceria, quest'anno insieme al distillato nel filo conduttore della manifestazione. Presidente Bonollo, come è cambiato in questi tredici anni il rapporto tra consumatori e distillerie? In positivo, rispetto alla prima edizione il numero dei consumatori che ha preso consapevolezza del mondo affascinante che sta alla base di ogni bottiglia di grappa è aumentato. Se prima c'era la tendenza a scegliere una grappa semplicemente guardandone l'etichetta e considerando il fattore prezzo, oggi si sceglie ponendo molta più attenzione alla componente qualitativa ed all’azienda da cui proviene. Si consuma di meno, ma consapevoli ed informati di cosa si degusta. In questo processo virtuoso va riconosciuto il contributo determinante delle distillerie che si sono evolute valorizzando la presentazione dei propri distillati. Ferma restando la qualità e l’autenticità delle opere d’arte che ciascun distillatore si impegna con passione ad ottenere, le grapperia hanno scelto di dare sempre più importanza al packaging. In sostanza, la distilleria è più attenta alle richieste del mercato e il consumatore è più attento alle componenti sensoriali, riconoscendo la "sua" grappa più facilmente quando questa si veste con un abito “originale e personalizzato”. In che modo si è evoluto il consumo e le tendenze della grappa negli ultimi anni? Che atteggiamento presenta il consumatore nei confronti del bere consapevole? Per quanto riguarda le tendenze, oggi maggiormente rispetto al passato, si è scelto di privilegiare la qualità rispetto alla quantità. C'è stato un evidente aumento di attenzione alla componente edonistica di questo prodotto per il cui apprezzamento impone un atteggiamento sobrio e un consumo limitato e consapevole della grappa stessa. Oggi, dunque, si sta più attenti ai dettagli e ai legami con il territorio; dal punto di vista sensoriale c'è una predisposizione a preferire grappe intense ma equilibrate con una preferenza crescente nella direzione del segmento delle grappe invecchiate rispetto a quelle giovani. La grappa viene spesso associata ad un consumo dopo i pasti: un consiglio sul momento giusto in cui berla? Le migliori sfumature del suo carattere si apprezzano la mattina, quando i sensi non sono ancora influenzati da fattori esterni, ma il consumatore tipo preferisce collocarla dopo il pasto perché evoca un momento di convivialità, assenza di frenesia e soprattutto coincidenza con il momento in cui a tavola si serve il dolce, abbinamento perfetto con il distillato di bandiera che quest'anno abbiamo altresì voluto inserire nei palinsesti delle grapperie aderenti a Grapperie Aperte perché si esaltassero a vicenda. La lista con indirizzi e programmi dettagliati delle 28 Grapperie Aperte domenica 2 ottobre è online al sito www.istitutograppa.org
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23/09/2016, 13:46 |
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