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ISMEA Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare 
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ISMEA: al via la vendita di 7.700 ettari della Banca Nazionale delle Terre agricole

Roma, 3 ottobre 2018 – Dalle ore 12 di oggi 3 ottobre e fino al 2 dicembre 2018 è possibile presentare la manifestazione d’interesse per il secondo lotto dei terreni in vendita sulla Banca Nazionale delle terre agricole istituita presso l’ISMEA dalla legge 28 luglio 2016, n. 154.

Il secondo lotto riguarda 7.707 ettari distribuiti su tutto il territorio nazionale, con prevalenza nelle regioni del Sud Italia. L’accesso alla Banca Nazionale delle terre agricole è gratuito attraverso il sito (www.ismea.it).

Sull'applicativo dedicato è possibile visualizzare tutti terreni in vendita, consultare le principali informazioni (ubicazione, caratteristiche agronomiche, tipologia di coltivazione, particelle catastali georeferenziate, ecc.) e presentare direttamente la manifestazione di interesse all’acquisto per uno o più lotti.

Coloro che presenteranno una manifestazione di interesse alla data del 2 dicembre 2018 saranno successivamente invitati a partecipare all’asta pubblica per l’aggiudicazione dei terreni.

Al fine di favorire il ricambio generazionale e lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile in agricoltura, per i giovani under 41 l’ISMEA offre la possibilità di accedere all’acquisto dei terreni in vendita con mutui trentennali. Inoltre, tutte le risorse derivanti dalla vendita dei terreni l’ISMEA le destinerà in favore del sostegno alle iniziative imprenditoriali condotte dai giovani, attraverso le misure del primo insediamento, del subentro e dello sviluppo delle giovani imprese.

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03/10/2018, 13:50
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Dal 18 ottobre, a Roma, una maratona di tre giorni per trovare soluzioni innovative in agricoltura

AgriAcademy di Ismea lancia il primo Hackathon tra i giovani imprenditori agricoli

Prenderà il via a Roma il 18 ottobre, la seconda sessione di Agriacademy, il programma di formazione su innovazione, marketing ed export rivolto alle nuove generazioni di agricoltori. Si lavorerà sulle idee progettuali dei partecipanti usando le metodologie e gli strumenti degli incubatori e acceleratori d’impresa.

Roma, 17 ottobre 2018 - Dopo la sessione estiva, riparte AgriAcademy,il progetto di alta formazione ideato e sviluppato da ISMEA in collaborazione con il Mipaaft con l’obiettivo di avvicinare gli agricoltori under 40 alle tematiche dell’Agricoltura 4.0, della digital transformation, dell’export managemente del marketing.

Agriacademy toccherà di nuovo le città di Roma, Bologna e Bari, dove nei mesi di giugno e luglio oltre 200 giovani, selezionati tramite bando, hanno partecipato a un week end di alta formazione con docenti ed esperti dell’Università di Brescia, Politecnico di Milano, Università La Sapienza di Roma e Università del Sannio.

Nella sessione autunnale, che prenderà il via il 18 ottobre a Roma, i ragazzi metteranno in pratica le conoscenze e le metodologie acquisite, lavorando allo sviluppo di veri progetti di impresa. La seconda fase di AgriAcademy, infatti, metterà al centro le 42 idee progettualiche i giovani agricoltori hanno preparato, singolarmente o in gruppo, dopo la formazione estiva. Durante le giornate i progetti verranno discussi, selezionati, sviluppati in team e trasformati in prototipi per testarne l'efficacia. Infine verranno presentatidi fronte a una commissione che decreterà i vincitori di ciascuna delle tre tappe, offrendo in premio un servizio di tutoraggioin azienda.

Ad accompagnare i giovani imprenditori coinvolti, accanto ai docenti, ci sarà anche la task force di RuralHack, un team di esperti in innovazione sociale e tecnologica che traduce approcci orientati al service design per le esigenze delle imprese agricole di qualità. La metodologia di lavoro è infatti ispirata ai principi del design thinking, un modello progettuale e di management aziendale di tipo collaborativo, che utilizza le tecniche e gli strumenti del designer per risolvere problemi complessi in modo creativo. Un metodo nato e diffuso in contesti di innovazione digitale e per lo più sconosciuto nel settore dell’agroalimentare.

COS'E' AGRIACADEMY

È il programma di alta formazione su innovazione, internazionalizzazione e marketing promosso in collaborazione con il Ministero delle Politiche agricole alimentari

forestali e del turismo e rivolto, in totale, a 200 giovani imprenditori agricoli vincitori del bando "Promuovere lo spirito e la cultura d'impresa". Prevede due sessioni,

una estiva e una autunnale, in tre sedi: Roma, Bologna e Bari. La sessione autunnale che parte il 18 ottobre a Roma, segue la prima fase che si è svolta tra giugno

e luglio.

L'AgriAcademy di Ismea si avvale della collaborazione con l'Università di Brescia, il Politecnico di Milano, la Sapienza di Roma, l'Università del Sannio,

l’Osservatorio Smart Agrifood, il team del programma di ricerca/azione RuralHAck e con gli innovatori sociali di Vazz’ap. Vede tra i docenti: professori universitari,

ricercatori, esperti di settore, economisti e direttori di aziende molto note.

Le prossime tappe di AgriAcademy si terranno a Bari, dal 9 all'11 novembre e a Bologna, dal 16 al 18 novembre.

Scopri di più su Agriacademy.ite vai alla GALLERYper scaricare LE FOTO e i VIDEO dell’edizione estiva

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17/10/2018, 14:39
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ISMEA (Agriacademy), la maratona di formazione su innovazione, marketing ed export per agricoltori 4.0, chiude i battenti


Roma, 20 ottobre 2018 – La tre giorni romana di AgriAcademy, il progetto di alta formazione ideato e sviluppato da ISMEA in collaborazione con il Mipaaft, chiude i battenti e decreta il progetto vincitore: si tratta ComBEEnazioni, un progetto che nasce da un’idea dell’imprenditrice agricola Milena Zarbà, e che nei tre giorni si è arricchita del contributo di altri 6 giovani innovatori del settore agrifood.

Il risultato arriva dopo una lunga maratona non stop, una sorta di bootcamp creativo, in cui i giovani imprenditori agricoli partecipanti, con l’aiuto del team di #Ruralhack, sotto la guida di Alex Giordano e dei mentor dell’Osservatorio SmartAgrifood, hanno sviluppato i loro progetti di impresa, dagli aspetti propriamente di business, a quelli di design arrivando a proporre anche dei prototipi dell’idea progettuale.

Quella di Roma, che ha avuto luogo dal 18 al 20 ottobre, è la prima delle tre tappe autunnali dell’ AgriAcademy che approderà nei prossimi giorni anche a Bologna e Bari, con lo stesso identico format, ispirato alle metodologie del design thinking e della progettazione user-centrica, e l’obiettivo di premiare i progetti migliori con un tutoraggio personalizzato in azienda

La giuria, composta da Andrea Bacchetti direttore dell’Osservatorio Smart Agrifood, Fulvio Pellegrini dell’Università la Sapienza di Roma, Roberto Milletti di Ismea ha decretato come progetto vincitore dell’edizione romana dall’Agriacademy ComBEEnazioni; ora, la possibilità per i vincitori di essere seguiti passo dopo passo dalle Università partner del progetto, nella realizzazione del loro “sogno nel cassetto”.

Ma vediamo in cosa consiste il progetto scelto: ComBEEnazioni mette al centro l’alveare e le api con un progetto di monitoraggio ambientale e dell’alveare stesso attraverso strumentazioni tecnologiche, da utilizzare per certificare il prodotto finale. L’obiettivo è migliorare la vita delle api e, conseguentemente, il prodotto finale, da offrire al consumatore in modo certificato. La raccolta di dati di monitoraggio ambientale diventa anche fonte di informazioni per le comunità locali e gli enti pubblici che possono fruirne attraverso sistemi informatici (app o sito). Progetto di Milena Zarbà di Bergamo, Sergio Fronteddu, Antonello Garra, Giuseppina Solinas, Rocco Vallorani, Luca Rando, Michele Aliotta.

Ecco invece la proposta degli altri 3 finalisti:
ORTO DEI MIRACOLI è un kit pronto «made in Tuscany», composto di piante e semi certificati biologici, terriccio e concimi autoprodotti dagli scarti organici aziendali, e finalizzato a diffondere le piante da orto biologiche tra hobbisti e appassionati. È un prodotto che risponde principalmente all’esigenza di naturalità delle città e offre qualità di ogni componente del kit. Il progetto non finisce con l’acquisto ma prosegue con he la nascita di una comunità sostenibile tra i clienti, attraverso social e app dedicata. Progetto di Marco Calcaprina di Pisa e Federico Falzarano di Pistoia.

DISTILLERIA ITALIANA Dai prodotti autoctoni della Tuscia e dell’alto Lazio, ma anche di altri territori, come fico d’india, melograno, frutta e carciofi, mirto, fiori e piante aromatiche, ricavare grappe e brandy destinati a un mercato di nicchia soprattutto estero. Nel territorio non ci sono distillerie e i viaggiatori hanno la possibilità di portare a casa un pezzo di Tuscia. Progetto di Alberto Di Florio di Chieti, Giulia Maggini di Viterbo, Caterina Barbaro di Reggio Calabria ed Efisiangelo Curreli di Cagliari.
BOSCO AUMENTATO propone un nuovo modo di utilizzo, valorizzazione e gestione del bosco che coniuga sport, agricoltura e tecnologia. L’idea è di trasformare un grosso problema per gli agricoltori, il bosco, in una risorsa attraverso l’uso della legna, la promozione dei prodotti spontanei, le attività didattiche ed esperienziali di vario tipo. Il tutto senza eccessivi interventi umani e sviluppando un’economia forestale e del legno sostenibile a ogni livello. Obiettivo finale è mettere i boschi italiani in rete e farli diventare un franchising di valorizzazione. Progetto di Nunzia Cerino Conte di Salerno, Marta Giampiccolo di Perugia, Davide Minicozzi di Benevento.


COS’E’ #AgriAcademy

È il programma di alta formazione su innovazione, internazionalizzazione e marketing promosso in collaborazione con il Ministero delle Politiche agricole alimentari forestali e del turismo e rivolto, in totale, a 200 giovani imprenditori agricoli vincitori del bando "Promuovere lo spirito e la cultura d'impresa". Prevede due sessioni, una estiva e una autunnale, in tre sedi: Roma, Bologna e Bari. La sessione autunnale che parte il 18 ottobre a Roma, segue la prima fase che si è svolta tra giugno e luglio.
L'AgriAcademy di Ismea si avvale della collaborazione con l'Università di Brescia, il Politecnico di Milano, la Sapienza di Roma, l'Università del Sannio, l’Osservatorio Smart Agrifood, il team del programma di ricerca/azione RuralHAck e con gli innovatori sociali di Vazz’ap. Vede tra i docenti: professori universitari, ricercatori, esperti di settore, economisti e direttori di aziende molto note.
Le prossime tappe di AgriAcademy si terranno a Bari, dal 9 all'11 novembre e a Bologna, dal 16 al 18 novembre.

Scopri di più su www.Agriacademy.it e vai alla GALLERY per scaricare LE FOTO e i VIDEO dell’edizione estiva
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20/10/2018, 20:07
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Due nuovi appuntamenti per gli imprenditori agricoli
Dal 9 all’11 novembre a Bologna e dal 16 al 18 novembre a Bari
A Bologna e Bari le ultime due tappe dell’AgriAcademy di Ismea

Dopo Roma, al via due nuovi appuntamenti formativi per giovani agricoltori su innovazione, marketing ed export, in collaborazione con l’Osservatorio Smart Agrifood e il team di Ruralhack.

Roma, 8 novembre 2018 – Due nuove tappe e circa 150 ragazzi coinvolti nel progetto di alta formazione ideato e sviluppato da ISMEA sotto il coordinamento del Mipaaft, con l’obiettivo di avvicinare gli agricoltori under 40 alle tematiche dell’Agricoltura 4.0, della digital transformation, dell’export managemente del marketing.

Dopo la tre giorni romana di ottobre, è la volta di Bologna (9-11 novembre) e Bari (16-18 novembre), dove i giovani agricoltori selezionati tramite bando completeranno il percorso di alta formazione iniziata a giugno.

Come per l’edizione romana, anche i prossimi due appuntamenti ruoteranno intorno alle idee progettuali degli agricoltori che verranno discusse, selezionate, sviluppate in team e trasformate in prototipi.

Saranno sempre i mentor dell’Osservatorio Smart Agrifood e il team di ricerca e azione di Rural Hack ad accompagnare i giovani in questo percorso di accelerazione, dall’idea alla costruzione del modello di business.



Al termine di tale percorso, una commissione nominata appositamente, sceglierà il progetto più convincente che potrà beneficiare di un servizio di coaching aziendale.

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08/11/2018, 20:13
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Bari, la maratona di formazione su innovazione, marketing ed export per agricoltori 4.0, chiude i battenti



AgriAcademy di Ismea: a Bari vince il progetto

B-LAND, la rivoluzione 4.0 del turismo agricolo



Bari, 18 novembre 2018– B-LAND, il progetto di turismo campano e pugliese basato sulla realtà aumentata, vince la tre giorni barese di AgriAcademy, il corso di alta formazione ideato e sviluppato da ISMEA in collaborazione con il Mipaaft. B-LANDènato da un’idea di Nadia Savino di Avellino e nei tre giorni si è arricchito del contributo di altri 10 giovani innovatori del settore agrifood che hanno lavorato con lei in team. Sono: Marco Bellè di Messina, Angelo Santoro di Bari, Alessia Ametta, Manuela Ariano e Sabino Ammollo di Foggia, Luca Vita di Roma, Vincenzo Cori di Teramo, Giovanni Pirillo e Salvatore Angelica di Reggio Calabria e Damiano Cracolici di Palermo.



Il successo è stato decretato dalla Giuria, composta da Fabio del Bravo di Ismea, Chiara Corbo dell’Osservatorio Smart Agrifood e Mario Ciardiello formatore e consulente aziendale. Per il gruppo di lavoro di B-LAND, la possibilità di essere seguito passo dopo passo dalle Università partner del progetto, nella realizzazione della loro idea innovativa.

Un risultato raggiunto dopo una tre giorni molto impegnativa in cui i giovani imprenditori agricoli partecipanti, con l’aiuto del team di #Ruralhack, sotto la guida di Alex Giordano, e dei mentor dell’Osservatorio SmartAgrifood, hanno sviluppato i loro progetti di impresa, dagli aspetti propriamente di business, a quelli di design arrivando a proporre anche dei prototipi dell’idea progettuale.

La tappa di Bari, che ha avuto luogo dal 16 al 18 novembre, è la terza e ultima della sessione autunnali dell’AgriAcademy.

Ma vediamo in cosa consiste il progetto vincitore:



B-LAND Vivi la terra, sostieni il territorioè un’idea di realizzazione di un hub che raggruppa aziende diverse per offrire prodotti e servizi per turisti giovani e tecnologici che cercano esperienze di vacanza personalizzate attraverso i social. Degustazioni, visite guidate, didattica e percorsi gastronomici, organizzate attraverso una piattaforma web che offre un assistente virtuale per viaggi ad hoc, centrati sul territorio campano e pugliese,e costruiti sulle caratteristiche del cliente che fornisce i suoi gusti e preferenze attraverso la profilazione al portale. Insomma, una sorta di Shazam o Spotify ma applicata al turismo rurale. Il progetto ha, inoltre, una fortecaratterizzazione sociale e prevede che una parte dei ricavi dell’attività venga devoluta alla riqualificazione del territorio. Le attività di riqualificazione e l’offerta dei viaggi potranno essere seguite attraverso la realtà aumentata disponibile grazie a un’app innovativa applicata al turismo. Progetto di Nadia Savino di Avellino realizzato con il contributo di Marco Bellè di Messina, Angelo Santoro di Bari, Alessia Ametta, Manuela Ariano e Sabino Ammollo di Foggia, Luca Vita di Roma, Vincenzo Cori di Teramo, Giovanni Pirillo e Salvatore Angelica di Reggio Calabria e Damiano Cracolici di Palermo.

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18/11/2018, 19:47
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ISMEA, superfici di mais al minimo storico in Italia
Quasi dimezzate le coltivazioni di granoturco negli ultimi 20 anni, mentre aumentano quelle destinate alla soia.

Roma, 29 novembre 2018 - Sono 614 mila gli ettari investiti oggi a mais in Italia, il punto più basso di una lunga tendenza flessiva che ha portato le superfici destinate a questa coltivazione, fondamentale per il settore zootecnico, a ridursi del 40% negli ultimi 20 anni. È quanto emerge dall’ultimo numero di “Tendenze” dell’ISMEA relativo ai settori del mais, soia e orzo.

Nel 1999, infatti, la coltivazione del mais in Italia interessava oltre 1 milione di ettari e garantiva una produzione di circa 10 milioni di tonnellate, coprendo quasi il 90% del fabbisogno nazionale. Oggi produciamo poco più di 6 milioni di tonnellate - più precisamente 6,2 nel 2018 - con un livello di importazioni più che quadruplicato rispetto a 20 anni fa. La nostra dipendenza dall’estero è aumentata esponenzialmente, passando dall’11% all’inizio del nuovo millennio al 47% nel 2017.

Le motivazioni del progressivo abbandono di questa coltura vanno ricercate innanzitutto nelle condizioni climatiche sempre meno favorevoli e negli alti costi di produzione che hanno spinto molti agricoltori a prediligere la soia, un’alternativa spesso più remunerativa rispetto al mais.

Nello stesso periodo infatti la produzione di soia è aumentata di quasi il 20%, crescita che comunque non ha consentito di soddisfare la crescente domanda interna il cui fabbisogno ha portato a un aumento dei flussi di quasi l’80% in 20 anni.

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29/11/2018, 14:44
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Il Mipaaft premia i progetti più innovativi
dell’AgriAcademy Ismea

Si è tenuto stamattina a Roma l’evento conclusivo dell’AgriAcademy di Ismea, con la tavola rotonda tra docenti, innovatori, giovani imprenditori agricoli e stakeholder, moderata da Federico Quaranta. A premiare i vincitori il Sottosegretario di Stato alle Politiche Agricole Alessandra Pesce

Roma, 18 dicembre 2018 –AgriAcademy di ISMEAsi conclude con un evento finale a Roma, un’occasione per fare il punto sul ruolo dei giovani e dell’innovazione nel settore primario italiano, alla luce delle sfide globali di sicurezza alimentare e consumo sostenibile delle risorse che l’agricoltura dovrà affrontare da qui ai prossimi anni.

Quello della formazione è un tassello aggiuntivo alla gamma di servizi che ISMEA mette a disposizione dei giovani imprenditori agricoli, come le agevolazioni per l’acquisto dei terreni, i mutui a tasso zero per i progetti di sviluppo aziendale e la Banca Nazionale della Terre Agricole. Negli ultimi anni si assiste a un’inversione di tendenza: un ritorno delle nuove generazioni in campagna. Spesso si tratta di laureati ad alto tasso hi-tech e con una spiccata propensione all’internazionalizzazione e questo richiede un adeguamento anche dell’offerta formativa verso tematiche e strumenti al passo con tempi.

Alla tavola rotonda, moderata da Federico Quaranta, hanno partecipato Paolo Ammassari(Mipaaft), Fabio del Bravo(Ismea), Filippo Renga(Osservatorio Smart Agrifood), Alex Giordano(RuralHack), Mario Ciardiello(International trading) Giuseppe Savino(Va’zapp) e gli speaker dei tre gruppi vincitori di AgriAcademy, che a margine della tavola rotonda, hanno avuto modo di presentare i loro progetti davanti a rappresentanti dei Fondi di investimento intervenuti alla giornata.

La conclusione dei lavori è stata affidata ad Alessandra PesceSottosegretario alle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismoche ha premiato i vincitori di AgriAcademy.

“L'Italia è uno dei paesi all'avanguardia nella ricerca e nell'innovazione nell'agricoltura e nell'agroalimentare– ha dichiarato il Sottosegretario – la vera questione oggi è riuscire a creare maggiori legami tra domanda e offerta di innovazioni e proporre modelli di trasferimento tecnologico a misura delle piccole aziende, ancora oggi maggiormente rappresentative del nostro tessuto produttivo. Ben vengano quindi iniziative come AgriAcademy che spingono l’acceleratore in questa direzione".

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18/12/2018, 18:58
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Agevolazioni per l'insediamento di giovani in agricoltura

Bando 2018

Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana V Serie Speciale n.37 del 28 marzo 2018

Graduatorie pubblicate il 08 novembre 2018

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 8.4 del "Bando ", in data 08 novembre 2018 è stata approvata la graduatoria delle domande ammesse al primo scorrimento con il relativo esito. Tutti coloro la cui domanda risulta non ammessa possono accedere alle motivazioni di esclusione utilizzando il PORTALE DEDICATO.
http://www.ismea.it/primo-insediamento

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11/01/2019, 8:07
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Polizze agricole: ancora troppo ampio il divario tra Nord e Sud Italia

Nonostante una positiva inversione di tendenza registrata nel 2018, risulta dimezzato dall’ inizio del decennio il numero di aziende del Mezzogiorno che hanno sottoscritto polizze assicurative agricole agevolate.


Roma, 24 gennaio 2019 - Resta un mercato fortemente asimmetrico, quello delle assicurazioni agricole agevolate, nelle sue connotazioni territoriali. Il Mezzogiorno conferma il suo limitato interesse verso lo strumento, con appena il 12% delle aziende assicurate in Italia, il 7% dei valori e solo il 5% delle superfici. E l’inversione di tendenza che si è potuta osservare nel 2018, grazie soprattutto all’introduzione dell’assicurazione agevolata a due rischi, non è bastata a compensare le perdite di questi ultimi anni che hanno dimezzato al Sud la platea delle aziende assicurate, rafforzando il primato delle regioni settentrionali.

A fornire un quadro aggiornato sull’evoluzione del mercato assicurativo in agricoltura è il Rapporto ISMEA "La gestione del rischio nell’agricoltura del Mezzogiorno”, realizzato in collaborazione con il Ministero delle Politiche agricole alimentari forestali e del turismo e con il supporto scientifico dell’Università degli Studi di Foggia, nell'ambito del Programma di Sviluppo Rurale Nazionale 2014-2020.

Il divario tra Nord e Sud emerge anche per quei prodotti che maggiormente caratterizzano l’agricoltura del Mezzogiorno: paradossale è il caso del grano duro, con il Sud granaio d’Italia che conta appena 214 aziende assicurate a fronte delle oltre 2.700 nel Nord, dove però la coltura è poco diffusa.

Tra le ragioni alla base della scarsa affezione degli agricoltori del Sud verso lo strumento assicurativo, rilevate da ISMEA mediante indagini campionarie, focus group e interviste dirette, figurano motivazioni economiche (eccessivo costo delle polizze), esperienze pregresse negative in occasione di perizie e risarcimenti e il frequente approccio “fai da te” nella gestione del rischio attraverso tecniche agronomiche di prevenzione dei danni e strutture di protezione.

Tra le aziende che non si sono mai assicurate, il 75% ignora l’esistenza delle agevolazioni pubbliche sui premi assicurativi, ma un 13% di questi, dopo essere stati informati dell’esistenza del contributo, si dichiara propenso ad assicurarsi, rivelando un potenziale inespresso che farebbe significativamente aumentare la partecipazione al mercato assicurativo da parte delle aziende agricole del Mezzogiorno.

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Ismea, produzione di olio di oliva ai minimi storici in Italia
Le ultime elaborazioni ISMEA indicano una produzione di olio di oliva a 185 mila tonnellate (-57%) rispetto al 2017


Roma, 29 gennaio 2019 - Una delle peggiori annate di sempre per l’olivicoltura nazionale, con una produzione di olio di oliva più che dimezzata rispetto al 2017 ( -57%). È quanto emerge dalle ultime elaborazioni ISMEA sulla base dei dichiarativi di dicembre, che collocano la produzione di olio di oliva del 2018 a 185 mila tonnellate, in ulteriore ribasso rispetto alle stime – già poco ottimistiche – presentate a ottobre, a frantoi ancora chiusi.
In particolare sono state le Regioni del Mezzogiorno ad accusare le perdite maggiori, con la Puglia, che da sola rappresenta circa la metà della produzione nazionale, colpita da una flessione stimabile attorno al 65%, a causa delle gelate e dei problemi fitosanitari che hanno colpito gli uliveti.
Negli ultimi sei anni – sottolinea l’ISMEA - è già la terza volta che le campagne di “scarica” si presentano con flessioni produttive che vanno oltre la fisiologica alternanza, a causa della frequenza con cui si manifestano eventi meteorologici avversi.
I riflessi sul mercato della scarsità di prodotto non hanno tardato a manifestarsi. I listini dell’extra vergine hanno raggiunto, infatti, a dicembre i 5,60 euro al kg (+40% rispetto a giugno), con valori superiori ai 7 euro al chilo in Sicilia e vicini ai 6 euro nel Barese. Nonostante tali recuperi, rimane comunque negativo il confronto dei prezzi su base annua anche per la pressione determinata dal mercato spagnolo che, di contro, può contare su una campagna produttiva abbondante.
Secondo le ultime stime, la produzione iberica sfiora infatti 1,6 milioni di tonnellate (24%) sul 2017, determinando una flessione dei listini spagnoli e condizionando anche il mercato greco e tunisino, dove invece la produzione è prevista in calo di oltre il 30%.

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