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Marco
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FEDERACMA Federazione Italiana delle Associazioni Nazionali dei Commercianti Macchine
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16/01/2023, 15:55 |
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Marco
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MILLEPROROGHE, FEDERACMA: NECESSARIO POSTICIPARE A FINE ANNO TERMINE ULTIMO CONSEGNA MACCHINARI 4.0
La miniproroga intervenuta in Legge di Bilancio che ha posticipato al 30 settembre il termine ultimo per la consegna dei beni catalogati 4.0, prenotati pagando almeno il 20 per cento di acconto entro il 31 dicembre scorso, non sarà risolutiva. I ritardi delle case costruttrici dovuti alle complicazioni della ripresa post-pandemia, aggravati dalle contingenze internazionali provocate dal conflitto russo-ucraino, infatti, non permetteranno ai rivenditori di rispettare la scadenza come, in molti casi, è accaduto per i macchinari acquistati nel 2021 e tuttora non consegnati.
“Il cortocircuito normativo tra conversione in legge della Manovra ed emanazione del Dl Milleproroghe ha vanificato gli sforzi del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che aveva posticipato il termine a fine anno – dichiara il presidente Andrea Borio di Federacma, la Federazione nazionale dei commercianti macchine agricole – Facciamo appello ai senatori, ad iniziare dai relatori del provvedimento a Palazzo Madama, il Presidente Alberto Balboni e Dario Damiani, ringraziando chi ha già dimostrato apertura verso le nostre proposte emendative per far sì che vengano modificate le norme riguardanti i beni prenotati sia nel 2021 sia nel 2022. Auspichiamo così – prosegue Borio – che venga rispettato il patto tra Stato e Imprese, in modo tale da non far perdere i benefici del credito d’imposta 4.0. In questo periodo di forte incertezza economica, infatti, non dare risposte agli imprenditori, che nonostante tutto continuano ad investire, rischia di essere molto controproducente per il tessuto produttivo nazionale”.
La misura, negli ultimi anni, ha trovato rilevante riscontro nel settore agricolo. Nel 2021, a fronte di una percentuale del credito di imposta pari al 50%, si è registrata l’immatricolazione di 24.835 trattori, in aumento del 36% sul 2020 e tornando ai livelli del biennio 2010-2011. Le immatricolazioni sono scese a poco più di 20mila lo scorso anno con una percentuale di beneficio pari al 40%. “Comprendiamo che trovare risorse, in questo momento, non sia semplice ma con l’attuale credito d’imposta di appena del 20% rischiamo di non rendere più appetibile uno strumento oramai consolidato tra le imprese. Chiediamo, pertanto, un ulteriore sforzo anche in tal senso”, conclude Borio (Federacma).
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16/01/2023, 15:56 |
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Marco
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MILLEPROROGHE, BORIO (FEDERACMA): “SENATO APPROVI PROPOSTE SU PROROGA CONSEGNA MACCHINARI 4.0”
23 gennaio – Ben nove emendamenti depositati al Senato durante la conversione del Dl Milleproroghe puntano a posticipare a fine anno il termine ultimo per la consegna dei macchinari catalogati 4.0. La miniproroga al 30 settembre approvata in Legge di Bilancio, per gli acquisti prenotati pagando almeno il 20% di acconto entro lo scorso 31 dicembre, non sarà risolutiva. I ritardi delle case costruttrici dovuti alle complicazioni della ripresa post-pandemia, aggravati dalle contingenze internazionali provocate dal conflitto russo-ucraino, infatti, non permetteranno ai rivenditori di rispettare la scadenza come, in molti casi, è accaduto per i macchinari acquistati nel 2021 e tuttora non consegnati.
“Ringraziamo i tanti esponenti politici che hanno accolto i nostri suggerimenti per far sì che vengano modificate le norme riguardanti i beni prenotati sia nel 2021 sia nel 2022 – dichiara il presidente Andrea Borio di Federacma, la Federazione nazionale dei commercianti macchine agricole – Auspichiamo che maggioranza e opposizione votino in maniera unanime questi emendamenti così da non far perdere alle imprese i benefici del credito d’imposta 4.0, sostenendo chi continua ad investire in innovazione anche in questo scenario di forte incertezza economica. Il nostro ringraziamento va inoltre – prosegue Borio – alla Commissione Industria e Agricoltura del Senato, guidata dal Presidente Luca De Carlo, che ha mandato un segnale chiaro inserendo nel proprio parere al provvedimento la richiesta di modificare le norme sulla consegna dei mezzi prenotati”.
Anche l’appello di Federacma sul mantenimento al 40% del credito d’imposta ha trovato sponda tra i senatori. “Ci sono ben 4 emendamenti che mirano a mantenere invariata la percentuale del beneficio, scesa al 20% nel 2023 – aggiunge il Presidente Borio – Siamo coscienti che trovare risorse nel Dl Milleproroghe non è semplice ma si andrebbe a sostenere con convinzione una misura che ha dimostrato rilevante riscontro nel settore agricolo negli ultimi anni”. Nel 2021, a fronte di una percentuale del credito di imposta pari al 50%, si è registrata l’immatricolazione di 24.835 trattori, in aumento del 36% sul 2020 e tornando ai livelli del biennio 2010-2011. Le immatricolazioni sono scese a poco più di 20mila lo scorso anno con una percentuale di beneficio pari al 40%.
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23/01/2023, 18:14 |
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AGRICOLTURA, FEDERACMA: NECESSARIO FRONTE COMUNE PER ATTUAZIONE REVISIONE TRATTORI AGRICOLI E FORESTALI
“Solo un fronte comune di associazioni e istituzioni, pronte a fare ognuna la propria parte magari con la guida autorevole dell’Accademia dei Georgofili, potrà permettere all’Italia di ottenere finalmente in maniera concreta la tanto attesa norma sulla revisione dei trattori agricoli e forestali. Nonostante la legge sia stata approvata nel lontano 2015, ad oggi di fatto risulta inattuata e i relativi decreti stentano a vedere la luce. Eppure nel nostro Paese si registrano, ogni anno, in media 120 incidenti mortali causati dai mezzi agricoli. Siamo pronti a fare squadra e a mettere al servizio del comune obiettivo le nostre conoscenze e la nostra determinazione come già fatto in passato, trovandoci purtroppo spesso soli. Abbiamo organizzato, in collaborazione con Inail, corsi sulla sicurezza dei trattori e delle officine agricole, in cui abbiamo formato oltre 300 operatori in vista della revisione; sollevato la questione con una lettera aperta al Governo Conte II e promosso un question time in commissione Trasporti a Montecitorio lo scorso anno, che ha smosso una situazione ministeriale impantanatasi senza ben precisati motivi”. Lo ha dichiarato Gianni Di Nardo, segretario generale di Federacma, Federazione Confcommercio che raggruppa le associazioni nazionali dei rivenditori macchine agricole e da giardinaggio, intervenendo al convegno ‘Prevenzione e sicurezza nell’uso delle macchine agricole’ organizzato dall’Accademia dei Georgofili a Firenze.
“In Italia le strutture di protezione in caso di capovolgimento, come il roll bar, sono divenute un obbligo di fabbrica solo dal 1998 mentre le cinture di sicurezza sono obbligatorie appena dal 2005 – ha proseguito Di Nardo – E su 700 mila trattori acquistati in precedenza, appena 80mila sono stati adeguati dal 2009 ad oggi. La stragrande maggioranza, dunque, non presenta livelli minimi di sicurezza. Una situazione su cui non si può rimanere inermi e che non prende ispirazione da Paesi come Germania, Francia, Gran Bretagna e Austria dove, con l’entrata in vigore della revisione dei mezzi agricoli, gli incidenti mortali sono crollati a poche unità”.
“Anche grazie ad occasioni come quella del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – ha aggiunto il segretario generale di Federacma – la filiera della meccanizzazione agricola può svolgere un ruolo determinante per diminuire i morti in agricoltura nonché l’inquinamento e i consumi. L’auspicio è che da una giornata di studio e approfondimento come quella odierna possa nascere una forte collaborazione tra associazioni e istituzioni che sostengano in maniera corale l’attuazione concreta e funzionale di una norma di civiltà e progresso. Siamo certi che i cavilli tecnici che si vogliono forzatamente inserire si possano facilmente superare con una decisione politica che qualcuno dovrebbe finalmente assumersi” conclude Di Nardo.
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10/02/2023, 16:28 |
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Marco
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MILLEPROROGHE, FEDERACMA: I MACCHINARI AGRICOLI 4.0 IN CONSEGNA SINO AL 30 NOVEMBRE NON PERDERANNO IL BENEFICIO DEL CREDITO D’IMPOSTA AL 40%
La consegna dei macchinari agricoli catalogati 4.0, prenotati nel 2022, sarà possibile sino al prossimo 30 novembre senza perdere alcun beneficio. Lo prevede il Dl Milleproroghe dopo l’approvazione di due emendamenti, a prima firma dei parlamentari Matteo Gelmetti (FdI) e Sabrina Licheri (M5S), durante i lavori delle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio del Senato.
“Ringraziamo il Governo e i parlamentari di maggioranza e opposizione che hanno accolto i nostri appelli degli ultimi mesi – dichiara il presidente Andrea Borio di Federacma, Federazione Confcommercio che raggruppa le associazioni nazionali dei rivenditori macchine agricole e da giardinaggio – Da quando abbiamo lanciato l’allarme, siamo riusciti ad ottenere una estensione per la consegna dei macchinari di ulteriori 5 mesi dall’originaria scadenza di giugno. Tempistiche cruciali in questo periodo complicato per le case costruttrici tra ripresa post pandemia e complicazioni legate al conflitto russo-ucraino, che hanno comportato una serie di rallentamenti negli approvvigionamenti delle materie prime e, conseguentemente, nelle produzioni industriali”.
Il settore agricolo non potrà che ringraziare. Con l’approvazione della norma, infatti, gli imprenditori potranno contare sul credito d’imposta pari al 40% per i mezzi consegnati sino al 30 novembre. “Per il futuro di questa misura, che nel 2023 è scesa ad appena il 20% - prosegue Borio (Federacma) – ci auguriamo di poter dare il nostro contributo al lavoro di riordino degli incentivi che il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha già annunciato di voler fare. L’auspicio è che non si disperda la grande fiducia trasmessa al comparto primario in questi anni, confermata dagli stessi dati”. Nel 2021, infatti, a fronte di una percentuale del credito di imposta pari al 50%, si è registrata l’immatricolazione di 24.835 trattori, in aumento del 36% sul 2020 e tornando ai livelli del biennio 2010-2011. Le immatricolazioni sono scese a poco più di 20mila lo scorso anno con una percentuale di beneficio pari al 40%.
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13/02/2023, 18:06 |
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AGRICOLTURA: STOP AI 120 DECESSI L’ANNO LEGATI AI MEZZI NON SICURI CON L’ATTUAZIONE DELLA REVISIONE
Roma, 18 aprile – Nonostante la sensibile riduzione negli anni dei tassi di infortunio, l’agricoltura ha il triste primato su tutti gli altri comparti con una incidenza due volte maggiore della media. Le denunce di infortunio hanno esito mortale in media quattro volte di più in agricoltura, con oltre 120 decessi in media l’anno legati alla mancanza o all’usura dei più basilari sistemi di sicurezza come la cintura o il rollbar, la struttura di protezione in caso di ribaltamento del trattore. Nonostante l’approvazione del decreto interministeriale nel lontano 2015, previsto sin dal Nuovo Codice della Strada del 1992, infatti, la revisione dei mezzi agricoli non è ancora operativa e ciò fa sì che circolino 1,2 milioni di trattori sprovvisti di cintura di sicurezza e 670mila privi di rollbar. Appena 100mila hanno adeguato i mezzi agricoli fuori norma. È ciò che emerso dal convegno ‘Le morti bianche in agricoltura’, tenutosi stamane a Montecitorio su iniziativa del vicepresidente della Camera, on. Sergio Costa, e organizzato da Federacma, Federazione Confcommercio che raggruppa le associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole e da giardinaggio.
“Attendiamo che la revisione diventi realtà da oltre otto anni e, contando che ci vorrà almeno un ulteriore biennio per formare il personale e attrezzare le officine, non possiamo più permetterci di perdere ulteriore tempo – dichiara Andrea Borio, il Presidente di Federacma, a cui sono giunti “i saluti e gli auguri per l’interessante iniziativa su un tema che gli è sempre stato molto a cuore” dal Presidente Emerito, Giorgio Napolitano – Ogni anno l’agricoltura italiana perde 120 lavoratori a causa della inadeguata sicurezza, con costi sociali inestimabili e un corrispondente peso annuale per le casse dello Stato di oltre 200 milioni di euro. Morti bianche che gli altri Paesi hanno ridotto al minimo grazie all’introduzione della revisione dei mezzi agricoli. Non possiamo rimandare oltre l’entrata in vigore di una norma di civiltà”.
Il convegno ha visto la partecipazione del presidente della Commissione Agricoltura della Camera, on. Mirco Carloni, il quale ha tratto le determinazioni a seguito delle relazioni dell’Accademia dei Georgofili e del giurista Beniamino Deidda, già Procuratore generale di Firenze. Il confronto ha visto protagonista l’intera filiera agricola: dai produttori con Coldiretti e Agrinsieme, ai costruttori di Federunacoma, ai contoterzisti CAI Agromec e UNCAI, alle associazioni di categoria Confcommercio Mobilità e l’europea Climmar, i sindacati agricoli Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil e Ugl nonché Inail e Coordinamento Stato-Regioni per l’impatto sulle ASL, i quali si sono interrogati sul dilemma alla base del convegno: “Perché la morte di un operaio in un altoforno è un incidente sul lavoro mentre la morte di un agricoltore causata dal trattore è considerata una disgrazia?”.
Un tema che sarà sicuramente al centro della neo-istituita commissione parlamentare d’inchiesta per valutare le condizioni di lavoro in Italia sullo sfruttamento della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati. In conclusione, Federacma si è dichiarata pronta a condividere alcune ipotesi di soluzioni per rendere più agevole e meno oneroso per gli agricoltori l’adeguamento alle norme di sicurezza dei mezzi agricoli.
“Il PNRR ha previsto ben 400 milioni di euro per la meccanizzazione in agricoltura – prosegue Borio – fondi che, purtroppo, saranno riservati esclusivamente per trattori a trazione elettrica o a biometano, che trovano poco appeal nel mondo produttivo. Al contempo, l’intenzione del Masaf di destinare il Fondo Innovazione per l’acquisto di nuovi trattori è positiva ma sarebbe meglio vincolare le risorse alla sostituzione dei mezzi vetusti, con il rinnovo della misura anche nelle prossime annualità, così da avere un impatto concreto” conclude il presidente di Federacma.
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18/04/2023, 14:20 |
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LAVORO, BORIO (FEDERACMA): AGRICOLTURA AI VERTICI PER INFORTUNI E DECESSI, ATTUARE REVISIONE MEZZI AGRICOLI Roma, 28 aprile – “Ogni anno l’agricoltura registra 120 decessi sul lavoro legati alla mancanza o all’usura dei più basilari sistemi di sicurezza sui trattori, come la cintura o il rollbar, la struttura di protezione in caso di ribaltamento. Dopo aver riunito l’intera filiera agricola alla Camera dei Deputati per un confronto sul tema, rinnoviamo l’invito al Ministero dei Trasporti a rendere operativa la revisione dei mezzi agricoli approvata con il decreto interministeriale nel lontano 2015 e prevista sin dal Nuovo Codice della Strada datato 1992”. Lo dichiara Andrea Borio, presidente di Federacma, in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro che si celebra oggi. La Federazione Confcommercio che raggruppa le associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole e da giardinaggio ha organizzato a Montecitorio, lo scorso 18 aprile, il convegno “Le morti bianche in agricoltura” su iniziativa del vicepresidente della Camera, On. Sergio Costa. “Oggi circolano 1,2 milioni di trattori sprovvisti di cintura di sicurezza e 670mila privi di rollbar: solo 100mila mezzi sono stati messi a norma in otto anni – prosegue Andrea Borio – Ciò concorre a far sì che l’agricoltura abbia il triste primato su tutti gli altri comparti sui tassi di infortunio, con una incidenza due volte maggiore della media. Rinnoviamo l’appello al ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, e chiediamo al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e alla ministra del Lavoro, Marina Calderone, di fare la loro parte per l’attuazione di una norma di civiltà, che ha permesso la drastica riduzione dei decessi negli altri Paesi europei che hanno applicato la revisione dei mezzi agricoli”, conclude il presidente di Federacma.
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28/04/2023, 16:13 |
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AGRICOLTURA: LE NUOVE SFIDE PER IL MERCATO DELLE MACCHINE AGRICOLE IN DIBATTITO A VERONAFIERE
Le risorse messe a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e il Fondo Innovazione, i sempre più emergenti produttori orientali e il lato femminile del mondo dei trattori. Sono questi i temi su cui si concentrerà il TAO, Tractor Agricultural Observatory, il format dedicato ai concessionari di macchine agricole nell’ambito dell’Automotive Dealer Day in scena a Verona Fiere. L’evento si terrà mercoledì 17 maggio, alle ore 13:30, nella Sala Vivaldi del polo fieristico veronese ed è organizzato da Federacma, Federazione Confcommercio che raggruppa le associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole e da giardinaggio, e da Maurizio Sala, project manager Tao-Vincom per conto di Quintegia.
A discutere sulle opportunità e le ricadute commerciali del Pnrr e dell’ultima Legge di Bilancio nonché delle grandi acquisizioni e sulle evoluzioni dei contratti di concessione ed agenzia saranno il presidente di Federacma, Andrea Borio, e Roberto Rinaldin (Rinaldin Group e presidente Climmar, associazione dei dealer europei di macchine agricole). Il secondo focus si concentrerà sul sempre maggiore peso dei costruttori asiatici – tra cui India, Cina e Turchia – sul mercato europeo e nazionale e le loro novità elettriche e a ridottissime emissioni. Ne parleranno Marco Fiaccadori (Fiaccadori Soluzioni, distributore unico della coreana Kioti e dell’indiana Solis) e la giornalista ed esperta di agrimeccanica, Michela Lugli.
Infine, spazio alle “signore dei trattori”, ovvero ad esperienze e sfide in rosa in un mondo tradizionalmente a trazione maschile. Parteciperanno Silvia Scabini (Gaddo&Scabini e referente Unagreen), Cinzia Ubaldi (Agriubaldi), Marika Stefan (Tractor Service e referente Unaservice) con la moderazione di Myriam Conti, responsabile comunicazione Federacma. Sarà l’occasione per scoprire come anche in quest’ambito commerciale, storicamente relegato al mondo maschile, le donne interpretano in maniera innovativa e intraprendente i ruoli gestionali e apicali.
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13/05/2023, 11:44 |
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AGRICOLTURA: POTENZIARE LA MECCANICA AGRARIA CON CORSI SPECIFICI NEGLI ISTITUTI TECNOLOGICI SUPERIORI Prosegue il lavoro di raccordo tra Federacma, Federazione Confcommercio che raggruppa le associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole e da giardinaggio, gli istituti scolastici, gli ITS Academy e gli enti di formazione italiani. Durante gli incontri tecnici organizzati dalla “Rete Nazionale Fondazioni ITS Academy – Ambito Agroalimentare (Rete AgrITS)”, tenutisi in Locorotondo (Bari), sede della Fondazione ITS Agroalimentare Puglia è stato siglato il protocollo d’intesa tra la Rete AgrITS e Federacma allo scopo di attivare utili sinergie per migliorare l’efficacia dell’offerta formativa su tutto il territorio italiano sulla meccanica agraria.
“Collaboreremo in maniera attiva con la Rete degli Istituti Tecnologici Superiori, 22 dedicati al sistema agroalimentare e 13 a quello della meccanica, per contribuire agli obiettivi di formazione permanente e di aggiornamento professionale degli studenti e dei diplomati nonché degli operatori dei diversi settori – dichiara Andrea Borio, presidente di Federacma – Ringraziamo Guido Torrielli, presidente dell’Associazione Nazionale Rete ITS Italia, e il prof. Vito Nicola Savino, coordinatore della Rete AgrITS, per la fiducia che ripagheremo con concretezza e proposte che possano rispondere all’esigenza di manodopera specializzata. La meccanica agraria, infatti, - prosegue – svolge un ruolo fondamentale per il comparto primario nazionale, con 23 miliardi di euro di fatturato ma tuttora vede migliaia di posti di lavoro vacanti e che caratterizzeranno il futuro della filiera agroalimentare nazionale. Dobbiamo investire su una formazione specializzata che tenga conto delle necessità delle aziende italiane – conclude – i giovani potranno acquisire le competenze legate alle macchine di ultima generazione, protagoniste della transizione verde e della sostenibilità ambientale del comparto primario del futuro”.
“Ci si auspica - aggiunge il prof. Savino – che con Federacma si possano da subito sottoscrivere accordi esecutivi con i singoli ITS Academy per l’attivazione di utili sinergie soprattutto per l’acquisizione di fabbisogni formativi di cui tener conto in fase di progettazione dei percorsi formativi”.
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22/05/2023, 21:24 |
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AGRICOLTURA: FEDERACMA PLAUDE ALLE SCELTE DEL MINISTRO LOLLOBRIGIDA SUL RINNOVO MEZZI AGRICOLI
Obbligo di mezzi a zero emissioni, elettrici o a biometano, ma apertura all’acquisto di attrezzature di precisione con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, fino a 60mila euro, e premialità per la sostituzione dei trattori più vetusti con il Fondo Innovazione per comperare trattrici agricole Stage V, abbinabili a strumenti e attrezzature. Sono queste le novità sulle risorse a disposizione della meccanica agraria italiana, frutto dell’interlocuzione tra Federacma, Federazione Confcommercio che raggruppa le associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole e da giardinaggio, e gli Uffici di Gabinetto del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. Ad illustrare le caratteristiche delle prossime misure di sostegno al comparto è stato Andrea Borio, presidente Federacma, intervenuto durante il TAO – Tractor Agricultural Observatory 2023, tenutosi a Verona Fiere nella cornice dell’Automotive Dealer Day, organizzato in collaborazione con Maurizio Sala e Quintegia.
“Ancora una volta, siamo lieti di poter costatare una reale disponibilità e attenzione alle istanze del nostro settore da parte di questo governo – ha dichiarato Borio (Federacma) – Seppur l’Unione europea non abbia accolto le giuste e doverose richieste del ministro Lollobrigida, da noi sostenute, di non puntare solamente sui mezzi a zero emissioni ma di allargare la possibilità di acquisto ai trattori Stage V così da venire incontro alle vere esigenze degli agricoltori, il Ministero dell’Agricoltura ha saputo trovare le giuste soluzioni e compromessi”.
Attraverso il PNRR sarà possibile sostituire gli attuali veicoli inquinanti solo con l’acquisto di veicoli fuoristrada a zero emissioni (elettrici o a biometano). Il contributo a fondo perduto sarà pari al 65% per un investimento massimo di 60mila euro che, però, contempla tra i costi ammissibili anche la possibilità di acquisto di attrezzature di precisione, che avrà certamente un mercato più ampio e darà maggiore efficacia reale alla misura.
“Anche per quanto riguarda il Fondo Innovazione – prosegue Borio (Federacma) - il Governo ha mostrato di aver compreso l’assoluta importanza di cominciare a stanziare misure per il rinnovo di un parco macchine che è tra i più vetusti, inquinanti e insicuri d’Europa, come abbiamo dimostrato dati alla mano al convegno che abbiamo organizzato alla Camera dei Deputati lo scorso marzo. A disposizione ci sono 225 milioni di euro, con contributi a fondo perduto pari al 75% e un investimento che va dai 60mila ai 500mila euro per l’acquisto di trattrici agricole Stage V, abbinabili a strumenti e attrezzature. La sostituzione varrà come condizione di premialità”.
Il Masaf punta ad emanare quanto prima ambedue i bandi. “Ci sembra un segno importante di un percorso di più ampio respiro affinché si compia davvero il rinnovo del parco macchine nazionale, prevedendo magari ulteriori risorse nella prossima Legge di Bilancio”, conclude Borio (Federacma).
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24/05/2023, 13:44 |
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