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EXPO Milano 2015 
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martedì 29 settembre 2015
EXPO Milan 2015, Parco della Biodiversità


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DA MILANO A DUBAI, LA DIETA MEDITERRANEA TRAGHETTA IL FORUM VERSO L'ESPOSIZIONE UNIVERSALE DEL 2020 NEGLI EMIRATI ARABI

IL MESSAGGIO DEL MINISTRO MARTINA: "DIETA MEDITERRANEA RISPOSTA FONDAMENTALE PER IL TEMA CENTRALE DI EXPO NUTRIRE IL PIANETA"

La prossima tappa per la Dieta Mediterranea potrebbe essere Dubai: è una delle novità emerse durante il Forum Internazionale della Dieta Mediterranea che si è tenuto al Padiglione Unione Europea a Expo, e a cui il titolare del Dicastero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Maurizio Martina ­- trattenuto a Roma dalla convocazione del Consiglio dei Ministri - ha fatto arrivare un messaggio di ringraziamento a tutti i presenti all'incontro e in particolare al Presidente del Forum Dieta Mediterranea Enrico Lupi assieme alla Camera di Commercio di Imperia - nella persona del suo Commissario Straordinario Franco Amadeo - e all'Azienda Speciale Promimperia, per il contributo fondamentale nel dare grande risonanza a un evento come questo: "La Dieta mediterranea - si legge - è sempre più un concetto attuale e quanto meno necessario, sia dal punto di vista nutrizionale che economico, culturale ed educativo e questo vale tanto più per il nostro Paese, per il suo specifico modello agricolo e alimentare. Ma non solo: la Dieta mediterranea costituisce una risposta fondamentale per il grande tema che è al centro di Expo, ovvero nutrire il pianeta. Di fatto, questo incontro e tutti quelli che caratterizzano la Settimana della Dieta Mediterranea, sottolineano come la Dieta vada ben oltre il cibo. Nel mondo sono ben 1,3 miliardi le persone che soffrono di disturbi legati a una cattiva alimentazione, soprattutto tra i più giovani: alla luce di tutto ciò abbiamo l’obbligo di ripartire dai principi della Dieta mediterranea anche nelle scuole, dove abbiamo modo di incidere positivamente sui bambini e quindi anche sulle loro famiglie. È un segnale importante poi - si aggiunge nella nota - la creazione proprio a Expo del Network delle Comunità della Dieta Mediterranea Unesco, una rete di città, comunità, centri di ricerca, associazioni ed espressioni della società civile che si impegnano a valorizzare il mangiare mediterraneo".

Un simposio organizzato da MIPAAF, Camera di Commercio di Imperia e Azienda Speciale Promimperia, in concomitanza con la Prima Giornata Mondiale della Dieta Mediterranea e inserito tra gli eventi della Settimana della Dieta Mediterranea curata proprio dal MIPAAF a Expo, che ha posto l'attenzione su alcuni concetti strategici legati alla Dieta Mediterranea e acceso i riflettori su alcune best practices nazionali nei paesi riconosciuti Patrimonio Unesco ovvero Italia, Spagna, Grecia, Marocco, Croazia e Cipro. A moderare le sessioni del pomeriggio, che si sono concluse con la firma della Carta dei Valori, il Direttore Generale per la Promozione della Qualità Agroalimentare del MIPAAF Emilio Gatto e il Dirigente e Coordinatore Gruppo Dieta Mediterranea al Mipaaf Pasquale Giuditta.

Tale Carta dei Valori della Dieta Mediterranea, presentata oggi da Alessandro Zagarella dell'Università degli studi di Roma, responsabile del progetto “Carta dei Valori della Dieta Mediterranea e del network delle Comunità Italiane della Dieta Mediterranea” - e firmata da Forum Dieta Mediterranea, Associazione Nazionale Città dell'Olio, Centro Internazionale Studi sulla Dieta Mediterranea Angelo Vassallo, Cluster Bio Mediterraneo, Comune di Pollica, Ecomuseo della Dieta Mediterranea di Pioppi, Legambiente, MedEat Research-Centro Ricerche Sociali sulla Dieta Mediterranea e Unitelma - contiene molti dei concetti affrontati durante il Simposio. Zagarella nel suo intervento ha sottolineato come questa sia “un documento programmatico che nasce dall’esigenza di superare delle problematiche sorte a livello nazionale subito dopo il riconoscimento UNESCO. Problematiche rappresentate essenzialmente dalla frammentarietà delle attività che possono essere la valorizzazione dei riconoscimento UNESCO, l’enciclopedia dei valori della Dieta Mediterranea spesso fraintesa dalle comunità territoriali e la conoscenza limitata della normativa internazionale. Attraverso la firma odierna di questa carta, le comunità italiane che negli ultimi dieci anni si sono occupate di valorizzare il patrimonio UNESCO della Dieta Mediterranea - tra cui il Forum Internazionale della Dieta Mediterranea, Fondazione Internazionale della Dieta Mediterranea, l’Università Sapienza di Roma, l’Associazione Nazionale Città dell’Olio, l’Università Sororsala Ben in Casa di Napoli - si impegneranno nei prossimi anni, insieme al Ministero delle Politiche Agricole e alla Comunità Emblematica di Pollica, a valorizzare insieme, in maniera sistemica per ricavarne vantaggi diretti e indiretti, il riconoscimento che l’UNESCO ha assegnato alla Dieta Mediterranea nel 2010.”

Il riconoscimento Unesco rappresenta per i paesi che ne fanno parte, un importante fonte di vantaggi anche dal punto di vista comunicativo ed economico. Facendo attenzione a non confondere il concetto di brand economico con quello di brand commerciale, è infatti evidente che dal punto di vista del policy making, la DM può contare sul riconoscimento Unesco come fattore propulsivo per potenziare il messaggio che essa intende trasmettere, ma altresì verificare come questo "brand" sia riconosciuto da tutti come "valore collettivo" in grado di innalzare il livello di awareness e accrescere l'appeal nelle offerte e stimolare l'attenzione alla domanda di prodotti con esso identificabili. La Dieta Mediterranea non è quindi da considerarsi un mero valore nutrizionale, molto importante è anche il peso economico che questo stile di vita ha nel nostro quotidiano: ne ha parlato durante la prima sessione di lavori il Prof. Alberto Mattiacci, Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese a La Sapienza di Roma, oltre che Direttore Scientifico di Eurispes e Presidente della Società Italiana Marketing, sottolineando come "per l'Italia, l’Istat stima il valore della spesa alimentare media mensile in circa 460 euro, di cui due terzi (circa 350 euro/mese) destinati all'acquisto di prodotti che si riconoscono nella piramide della DM. Uno studio congiunto de La Sapienza e dell’Università di Parma, ha altresì verificato come circa l’80% del sell out alimentare della distribuzione moderna sia generato dalle categorie della DM. Ma non è il solo risvolto economico che si può accreditare a questo "stile di vita": sempre da uno studio de La Sapienza, è emerso che il potenziale delle offerte turistiche imperniate sulle valenze narrative della DM ammonta a circa 800 milioni di euro. Un business che si costruisce facendo leva su due concetti: creare nuove opportunità e perseguire uno sviluppo sostenibile in termini di sviluppo economico, inclusività sociale e sostenibilità ambientale".

Le potenzialità della Dieta Mediterranea potrebbero tuttavia portare a un allargamento dell'area interessata dal nostro "stile di vita", arrivando anche a coinvolgere i paesi arabi che, pur non essendo direttamente affacciati sul Mare Nostrum, vengono comunque raggiunti e conquistati da quello che è lo stile agroalimentare del Made in Italy. E con questi presupposti, la Dieta Mediterranea potrebbe aspirare a essere uno dei protagonisti della prossima Esposizione Universale, nel 2020 a Dubai. Ad affermarlo è Riccardo Garosci, Capo progetto al Comitato di candidatura Expo Milano, Presidente del Comitato per l'Educazione Alimentare del Ministero dell'Istruzione e Coordinatore dell' analogo Tavolo tematico per la 'Carta di Milano', che quest'oggi, intervenendo alla quinta edizione del Forum Internazionale della Dieta Mediterranea, ha sottolineato come "Expo Milano terminerà fisicamente il prossimo 31 ottobre, ma quanto emerso da questa irripetibile occasione di confronto tra i paesi del mondo su come nutrire responsabilmente il pianeta, continua a perpetrare la sua eredità immateriale guardando già alla prossima Esposizione, Dubai 2020, sul tema "Uniamo le menti, le culture, costruiamo insieme il futuro". Tra Expo Milano e Dubai, è infatti già stato firmato un Protocollo d'Intesa per portare avanti anche in tale occasione il tema dell'alimentazione sviluppato in Italia. C'è un vivo interesse da parte di tutti a proseguire con azioni concrete di stampo culturale ed educativo su un tema molto caro anche ai paesi arabi, in quanto notoriamente innamorati delle eccellenze del food Made in Italy. Il Forum - ha aggiunto - è chiamato a lavorare da oggi e per i prossimi cinque anni, perché questi temi possano mantenersi attuali e diventare argomento di confronto anche nella prossima Esposizione Universale. Per questo è importante pensare di ampliare ulteriormente il ventaglio dei paesi coinvolti: non è condizione essenziale essere affacciati sul Mediterraneo per far parte di questo progetto, ma condividerne, valorizzarne e impegnarsi a promuoverne i principi".

Nel corso della giornata sono poi intervenuti anche l'Assessore allo Sviluppo Economico e Imprenditoria della Regione Liguria Edoardo Rixi, il Rettore dell'Università degli studi di Roma Unitelma Sapienza Francesco Avallone, il Segretario Generale di CEEBA Progetto ENPI MedDiet Alaa Ezz, il Prof. Tullio Scovazzi Ordinario di Diritto Internazionale Università di Milano Bicocca, il Prof. Pierluigi Petrillo Associato di Diritto Pubblico Comparato a La Sapienza di Roma, il Direttore del reparto di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell'Ospedale di Sanremo Massimo Conio, il Prof. Gaetano Golinelli Emerito di Economia e Gestione delle Imprese a La Sapienza di Roma e Presidente CUEIM, i rappresentanti dei paesi patrimonio Unesco per la Dieta Mediterranea, il Prof. Donato Limone Ordinario di Diritto dell'Informatica Unitelma La Sapienza, Domenico Nicoletti del Centro Studi Internazionali Angelo Vassallo e Stefano Pisani Sindaco del Comune di Pollica, coordinatore del Network delle Comunità Emblematica della Dieta Mediterranea Unesco.


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PRESENTATI QUESTA MATTINA A EXPO I RISULTATI DEL PROGETTO ENPI MedDiet
L'EVENTO DI CAPITALIZZAZIONE HA FATTO DA CORNICE ANCHE ALLA FIRMA DELLA DICHIARAZIONE PER LA TUTELA E LA PROMOZIONE DELLA DIETA MEDITERRANEA
Centodiciottomila consumatori coinvolti, 4.800 bambini e ragazzi di 160 istituti scolastici, 1.200 insegnanti, 355 funzionari di istituzioni politiche nazionali, 240 ristoratori, 160 dirigenti scolastici, 160 promotori di enti locali, 20 funzionari delle Camere di Commercio, per un totale di 48.200 MedDiet Toolkit distribuiti e 20 info point a disposizione, 165 iniziative organizzate nel triennio sulla nutrizione, 126 le dichiarazioni di salvaguardia della Dieta Mediterranea e 90 istituzioni dei paesi del Mediterraneo. Questi i numeri presentati questa mattina a conclusione del progetto triennale ENPI MedDiet Dieta Mediterranea e Valorizzazione dei Prodotti Tradizionali, implementato nel quadro del programma ENPI CBC Bacino del Mediterraneo e finanziato, per un ammontare di 4,49 milioni di euro, dall’Unione Europea tramite lo Strumento Europeo di Vicinato e Partenariato. L'evento di capitalizzazione in cui tale presentazione si è inserita, si è tenuto al Conference Centre Orogel e Cluster Biomediterraneo ed ha visto la partecipazione dei dodici partner di Italia, Spagna, Grecia, Egitto, Libano e Tunisia che portano avanti il progetto ENPI MedDiet, i quali si sono resi altresì protagonisti nella stessa sede, della firma della Dichiarazione per la Tutela e la Promozione della Dieta Mediterranea.
"Il progetto ENPI MedDiet - ha commentato il Capo Dipartimento del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Luca Bianchi, intervenuto all'incontro - costituisce un pezzo rilevante dei contenuti di Expo: quando abbiamo individuato le tematiche, ci siamo posti il problema di creare meccanismi di aggregazione che rispondessero all'esigenza di percorsi comuni come il Cluster BioMediterraneo, un esperienza che si collega molto a ciò che si dice oggi. Questi progetti di cooperazione rappresentano la vera risposta che il continente europeo deve offrire in questo momento di crisi: un Expo che pone al centro alimentazione e stili di vita, e la costruzione di sistemi sostenibili sono la risposta per un Mediterraneo unito che sia da esempio all'Europa che spesso non riesce ad esserlo. I punti di contatto sono molti, gli chef dei nostri paesi utilizzano molto spesso materie prime simili e il progetto rientra nelle strategie di cooperazione che il Ministero intende portare avanti . Sostenibilità sociale e ambientale, qualità del prodotto e del territorio circostante: questo è il modello della DM. Come Ministero ci assumiamo l'impegno di sostenere questo progetto e altresì lavorare insieme in un percorso di ampliamento del gruppo di cooperazione europeo emblematico".
ENPI MedDiet è posto sotto l'autorità di gestione della Regione Autonoma Sardegna: "Ho ritenuto importante - ha affermato Anna Catte, Director ENPI CBC MED Programme - essere presente oggi come autorità di gestione del programma alla chiusura di un progetto che ha contribuito a creare un processo armonioso di cooperazione nell'area del Mediterraneo. Dal nostro punto di vista, l'aspetto maggiormente positivo risiede nel fatto che MedDiet stia contribuendo a dimostrare che i benefici della Dieta Mediterranea non si riflettono soltanto sulle persone ma anche sulle economie locali e sta rafforzando lo spirito di coesione interna oltre che l'identità dei paesi coinvolti. Non da meno, il fatto che contribuisce a migliorare l'immagine della regione Mediterranea all'esterno".
Coordinato da Unioncamere, il progetto MedDiet vede il coinvolgimento di dodici partners dei sei paesi coinvolti nel progetto, in particolare del Centro Servizi per le Imprese della CCIAA Cagliari, Associazione nazionale Città dell’Olio, Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio, Foundacion Dieta Mediterranea (Spagna), Camera di Commercio di Tunisi, Rotes de l’Olivier (Grecia), Camera di Commercio di Messinia (Grecia), Asociation Espanola de Municipios del Olivo (Spagna), Association of Mediterranean Chambers of Commerce (Spagna), Confederation of Egyptian European Business Associations (Egitto), Institut National de la Recherche Agronomique de Tunisie (Tunisia) e Camera di Commercio di Beirut (Libano)).
"Quelli che abbiamo presentato oggi - ha spiegato Amedeo Del Principe, Coordinatore del Progetto MedDiet per conto di Unioncamere - sono i risultati di un progetto molto importante che è riuscito a far condividere alcuni strumenti da 6 paesi del Mediterraneo a iniziare dalla Piramide Alimentare: abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo preposti ovvero condividerne la scientificità che ne è alla base e soprattutto creare un collegamento tra Dieta Mediterranea e produzioni  tipiche e tradizionali dei singoli paesi. Questa leva competitiva può dare un reale vantaggio alle piccole e medie imprese del bacino del Mediterraneo e allo stesso tempo portare risultati importanti in termini di export internazionale".


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Gli accessi al Sito Espositivo di Expo Milano 2015 dal 14 al 20 settembre

La società Expo 2015 S.p.A. comunica che da lunedì 14 a domenica 20 settembre i sistemi di lettura digitale alle entrate hanno registrato i seguenti accessi:

14 settembre 108.739
15 settembre 128.445
16 settembre 107.894
17 settembre 112.438
18 settembre 137.209
19 settembre 241.938
20 settembre 187.747

I dati degli accessi includono gli accrediti, per un ammontare valutato intorno alle 10.000 unità/giorno.
Per una serie di motivazioni tecniche ed operative (illeggibilità di titoli di ingresso, ingressi istituzionali a passaggio diretto, etc) il numero dei visitatori è da considerarsi parziale per difetto: una realistica stima degli accessi totali richiede l’aggiunta del 4%.

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21/09/2015, 13:36
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Ad Expo 2015 settimana ricca di giornate nazionali: sono ben sei i paese a festeggiare - Settimana dal 21 al 27 settembre 2015.

Lunedì 21 settembre
National Day della Grecia. All'apertura, all’Expo Centre c'è l’alzabandiera e la cerimonia ufficiale di avvio, si festeggia poi nella piazzetta del Cluster Bio-Mediterraneo con danze e musiche tradizionali. Al Cluster Biomediterraneo degustazioni e incontri informativi su prodotti tipici e dieta mediterranea.
Per i più piccoli, alle 12.30, Geronimo Stilton è ospite della San Carlo Arena con il suo spettacolo Viva lo Sport, rivisitato per l’occasione in chiave Expo (replica martedì 22 alle ore 14.00).
Al Padiglione Slow Food, il docente Fisar Nicola Sabbatini racconta alle ore 14.00 le vigne della laguna veneta.

Martedì 22 settembre
Per il National Day dell’Etiopia, come da cerimoniale, si apre la festa all'Expo Centre con alzabandiera e delegazioni ufficiali. Si prosegue con le degustazioni di caffè, danza e musiche folkloristiche al Cluster Caffè.
Dalle 10.00 alle 13.00, presso lo spazio istituzionale di Camera di Commercio, Unioncamere Lombardia e Sistema Como 2015 (all'incrocio tra cardo e decumano), tutti i visitatori possono partecipare al quiz Riconosci il Padiglione: ai primi, in omaggio l'agenda delle ricette di Milano.
Alle ore 18.00, al Padiglione Slow Food, incontro dal tema Il cibo narrato dalle donne. Ne parlano Leyla Khalil, vincitrice del Premio Speciale Slow Food Terra Madre del Concorso letterario nazionale Lingua Madre dedicato alle donne straniere, e Daniela Finocchi, ideatrice di Lingua Madre.

Mercoledì 23 settembre
Tocca al Nepal festeggiare il proprio National Day. Dopo alzabandiera all’Expo Centre e i momenti dell'accoglienza delle delegazioni ufficiali, in programma una cerimonia tradizionale al Padiglione Nepal, terminato dopo l'interruzione dei lavori a causa del terremoto dello scorso 25 aprile.
A Casa Corriere è protagonista la Calabria (fino al 30 settembre) con incontri, degustazioni e la presentazione di alcune start up della regione.

Giovedì 24 settembre
Un altro National Day in programma per questa settimana. Alzabandiera, ricevimento delle delegazioni e poi festa con assaggi e musiche tradizionali al Cluster Isole, Mare, Cibo a questo giro celebrano la Guinea Bissau, conosciuto come il paese dei mille fiumi.
Al Padiglione Russia, fino al 29 settembre, ci sono le Giornate della Cultura Russa, serie di iniziative volta a raccontare tradizione e modernità del paese. Tra gli altri appuntamenti, l'opening della mostra di fotografia La Russia dal finestrino di un treno di Anton Lange (fino all’8 ottobre).
Fino al 24 settembre, sul Decumano, davanti a Cascina Triulza, viene allestito un Villaggio dello Sport in cui praticare gratuitamente atletica, basket, calcio, judo, scherma, volley e altre attività come il ping pong: si tratta dell'Happy Meal Sport Camp, il progetto di McDonald’s dedicato alla promozione dello sport di base e di un corretto stile di vita. Alle ore 11.00 si inaugura questo spazio temporaneo alla presenza dell’astista Sara Simeoni (oro olimpico a Mosca nel 1980), della schermitrice Giovanna Trillini (oro olimpico a Barcellona 1992). Presenti anche Massimiliano Rosolino e Alessandro Fabian.
Al Padiglione Slow Food, alla presenza del vicepresidente Lorenzo Berlendis, viene presentato alle ore 16.30 il docufilm Sicily by car, prodotto dalla Fondazione Tommaso Dragotto e diretto da Pucci Scafidi. Nel video si affronta il tema del cibo come cultura, storia, tradizione, diversità, emozione, esperienza e cambiamento. Seguono degustazioni di prodotti siciliani.
Alle ore 21.00, tra gli ultimi eventi della giornata spicca il concerto gratuito di Edoardo Bennato & Farmers all'Open Air Theatre, dal titolo Musica per la Terra: conducono Sveva Sagramola e Red Ronnie.

Venerdi 25 settembre
Dopo l'alzabandiera e il ricevimento delle delegazioni presso l'Expo Centre, si festeggia al Cluster Cereali e Tuberi il National Day del Mozambico: i danzatori di balli popolari si esibiscono in costumi tradizionali.
Al Villaggio dello Sport, aperto dalle ore 10 alle ore 21, ancora sport gratuito per tutti: in questa giornata è presente il pallavolista Paolo Cozzi, oro ad Atene 2004.

Sabato 26 settembre
Si celebra il National Day del Libano al Cluster Biomediterraneo. All'apertura con alzabandiera e cerimonia ufficiale all’Expo Centre è atteso il Ministro dell’Economia libanese. Il momento più atteso è alle 20.00, quando all'Auditorium il Caracalla Dance Theater porta in scena lo spettacolo One Thousand and Thousand Nights.
Alle ore 15.00, presso la Sala Conferenze del Padiglione Russia, incontro con lo scrittore Vladislav Otroshenko, che presenta sia i suoi libri già disponibili in Italia, sia quelli di imminente pubblicazione.
Alle 18.00, al Padiglione Slow Food si parla di olio extravergine lombardo: si parla di produzione, conservazione, di accorgimenti contro la pubblicità ingannevole. Segue degustazione di olii prodotti in aree limitrofe ai laghi lombardi in presenza di Marco Antonucci, giornalista e assaggiatore professionista.

Domenica 27 settembre
Al Villaggio dello Sport davanti a Cascina Triulza presente oggi la judoka Edwige Gwend.
Al Padiglione Slow Food, alle 14.00, la condotta di Faenza presenta un video documentario su Domenico Ghetti, agricoltore di Marzeno che ha recuperato quasi 400 varietà autoctone di alberi da frutta romagnoli.
Continuano le Giornate della Cultura Russa: alla Sala Conferenze del Padiglione Russia, alle 15.00 arriva un altro scrittore: Evgeny Vodokazkin; alle ore 19.00, presso l'Open Air Theatre, spettacolo del Balletto di Stato Accademico di Danza Popolare Igor Moiseev.

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21/09/2015, 13:45
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Expo Milano 2015, sette giorni dedicati alle tipicità agroalimentari della Penisola Sorrentina
Dal 22 al 28 settembre al Padiglione Cascina Triulza: degustazioni, performance e una tavola rotonda su alimentazione e turismo, con la partecipazione dello chef stellato Gennaro Esposito, amministratori pubblici, accademici ed addetti ai lavori

Si apre domani ad Expo Milano 2015, una settimana interamente dedicata alla Penisola Sorrentina, uno dei territori più rappresentativi della Campania e del Mezzogiorno.
I Comuni di Massa Lubrense, Sorrento, Sant’Agnello, Piano di Sorrento, Meta e Vico Equense, parteciperanno infatti all’esposizione universale sviluppando il tema della “buona cultura”, uno di quelli proposti da ANCIperEXPO.
Fino a lunedì 28 settembre, dalle ore 10 alle 22, presso l’area mercato del Padiglione Cascina Triulza, sarà allestito uno stand dove, mentre scorreranno le immagini delle Terra delle Sirene, si potranno degustare prodotti del territorio a marchio di qualità, dal sorbetto al limone di Sorrento al provolone del monaco alle marmellate, dai vini all’olio extravergine. Saranno inoltre distribuite shopper, contenenti materiale informativo sulla cultura, le tradizioni e i percorsi naturalistici della penisola sorrentina.
All’esterno dell’area, a cura dell’Arcolaio Teatro Eventi, attori e ballerini daranno vita a momenti di animazione con danze, musiche e rappresentazioni tradizionali.
La settimana si concluderà lunedì 28 settembre, con una giornata ricca di iniziative.
Ai visitatori saranno donate cartoline-souvenir che riproducono luoghi e suggestioni di ogni singolo Comune della Penisola Sorrentina e sarà possibile visitare l’esposizione con le opere vincitrici dell’art contest dal titolo “Alimentare l’immaginario: ispirazioni dalla Penisola Sorrentina”: contributi amatoriali come foto, filmati, scritti, disegni e opere musicali giunte da tutta Italia, che raccontano emozioni e sensazioni vissute durante un soggiorno in penisola sorrentina.
I lavori sono stati selezionati da una giuria composta da Donato Sarno, Lello Zito e Paolo Scibilia, che ha proclamato sei vincitori per le varie categorie. Si tratta di Jessica Rosy Tirozzi, di Aversa (Ce), Vito Macina, di Palese (Ba), Alexandre Milli, di Roma, Federica Giulivo, di Villa di Briano (Ce), Diego Pugliese, di Alberobello (Ba) e Anna Russo, di Massa Lubrense (Na).
Alle ore 18, presso la Sala Workshop 50, si svolgerà una tavola rotonda articolata su due tematiche: “Risorse e comunità della Penisola Sorrentina nel passato e nel futuro: due secoli di buona cultura turistica”, che riguarda da vicino le specificità del territorio, delle risorse e delle comunità, e “Alimentare il turismo: una sfida possibile”, che pone la questione dell'offerta di alimentazione nelle località che accolgono milioni di presenze ogni anno.
Moderati e coordinati da Annunziata Berrino, del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, interverranno lo chef stellato Gennaro Esposito, i sindaci di Sorrento, Giuseppe Cuomo, Massa Lubrense, Lorenzo Balduccelli, Sant’Agnello, Piergiorgio Sagristani, Piano di Sorrento, Giovanni Ruggiero, Meta, Giuseppe Tito e Vico Equense, Benedetto Migliaccio. E, ancora, Pier Attilio Superti, segretario generale di Anci Lombardia e ANCIperEXPO, Luciano Mornacchi del Touring Club Italiano, Galberto Grandi del Food-Lab dell’Università degli Studi di Parma e Vincenzo Borrelli dell’Istituto Certiquality.


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MedDiet PROTAGONISTA A EXPO: LA DICHIARAZIONE PER LA TUTELA E LA PROMOZIONE DELLA DIETA MEDITERRANEA
EGITTO, LIBANO, TUNISIA, DOPO ESPERIENZA DEL PROGETTO CHE ISPIRA COESIONE E RICHIAMA ALLA PACE, CHIEDONO DI ENTRARE A FAR PARTE DEI PAESI PATRIMONIO UNESCO

Un progetto che mette al centro il Mediterraneo, lo spirito di coesione interna e l'identità dei Paesi coinvolti. Così ha definito il progetto MedDiet - implementato nel quadro del programma ENPI CBC Bacino del Mediterraneo e finanziato, per un ammontare di 4,49 milioni di euro, dall’Unione Europea tramite lo Strumento Europeo di Vicinato e Partenariato e tra i 95 progetti finanziati dal Programma gestito dalla Regione Autonoma della Sardegna - Anna Catte, Direttore dell’Autorità di Gestione. "L'aspetto maggiormente positivo - ha ribadito - risiede nel fatto che MedDiet stia contribuendo a dimostrare che i benefici della Dieta Mediterranea non si riflettono soltanto sulle persone ma anche sulle economie locali e sta rafforzando lo spirito di coesione interna oltre che l'identità dei Paesi coinvolti. Non da meno, il fatto che contribuisce a migliorare l'immagine della regione Mediterranea all'esterno".

Mediterraneo come tassello di pace, con la Dieta Mediterranea che unisce i popoli e che racchiude tra i suoi elementi fondamentali quell'olivo simbolo di pace da sempre anche secondo il Presidente dell'Associazione Città dell'Olio Enrico Lupi: "una grande opportunità di pace - ha aggiunto - per chi lo condivide attraverso i temi della Dieta Mediterranea. Un progetto il cui percorso ha avvicinato i Paesi portando benefici sia in termini di qualità dello stile di vita ma anche alle economie dei territori. Un tema comune, quello della Dieta Mediterranea, che unisce le due sponde del Mediterraneo e si candida a diventare un esempio per valorizzare ciò che siamo e che rappresentiamo".

L'evento di capitalizzazione MedDiet ha rappresentato altresì l'occasione per manifestare l’interesse di Egitto, Libano e Tunisia, di entrare a far parte dei Paesi Patrimonio Unesco della Dieta Mediterranea . e quindi individuare le relative comunità emblematiche nei relativi Paesi. Un processo che, con l'aiuto della presidenza di turno dell’Italia potrebbe portare a un esito positivo entro il termine di sei mesi. In questo lasso di tempo, l'Italia coordinata dal MIPAAF che rappresenta i Paesi della Dieta Mediterranea già facenti parte del riconoscimento UNESCO, potrà aiutare i tre Paesi richiedenti Egitto, Libano e Tunisia, a vedere riconosciuta la loro ‘dieta mediterranea’ Patrimonio dell'Umanità. Obiettivo del processo sarà non solo garantire loro sostegno nell'inserimento nella rosa dei candidati ma altresì rafforzare le opportunità di dialogo interculturale e interreligioso tra realtà diverse a partire da un elemento che unisce tutti: il mangiare insieme, lo stile di vita, la convivialità nel rispetto reciproco delle diversità.

Anche il Segretario Generale della Confederation of Egyptian European Business Associations (CEEBA) Alaa Ezz e Primo Sottosegretario di Stato dell’Egitto, ha sottolineato come "Obiettivo di questo summit è quello di proteggere e salvaguardare la Dieta Mediterranea come parte integrante del nostro life-style. Non parliamo solo di ingredienti, dei processi produttivi e dell’alimento stesso, ma del modo in cui lo mangiamo, del modo in cui lo trattiamo e come guardiamo al cibo come parte della vita. Allo stesso tempo vogliamo creare un rete di solidarietà e supporto da parte delle Autorità Locali e Organizzazioni internazionali e divulgare il concetto ai bambini nelle Scuole: tutto questo fa parte di centinaia di attività che i partners hanno condotto nei 3 anni nel progetto per il progetto Met Diet". Per il Segretario Generale della Confederation of Egyptian European Business Associations, il progetto MedDiet si configura come "una opportunità per preservare la nostra eredità culturale ma anche un beneficio economico che viene inteso sotto due punti di vista: promuovere l’export di food stuff tradizionale dei Paesi Mediterranei e cercare di attrarre turismo culturale, che rappresenta circa il 7% del turismo mondiale".

Il team dei dodici partner è coordinato da Unioncamere Nazionale e si compone di rappresentanti dei sei Paesi coinvolti nel progetto, in particolare del Centro Servizi per le Imprese della CCIAA Cagliari, Associazione nazionale Città dell’Olio, Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio, Foundacion Dieta Mediterranea (Spagna), Camera di Commercio di Tunisi, Rotes de l’Olivier (Grecia), Camera di Commercio di Messinia (Grecia), Asociation Espanola de Municipios del Olivo (Spagna), Association of Mediterranean Chambers of Commerce (Spagna), Confederation of Egyptian European Business Associations (Egitto), Institut National de la Recherche Agronomique de Tunisie (Tunisia) e Camera di Commercio di Beirut (Libano).

Qualche numero in più per inquadrare la portata del Progetto ENPI MedDiet, di durata triennale, che coinvolge Italia, Grecia, Spagna, Egitto, Libano e Tunisia: 118.000 consumatori totali coinvolti, 4.800 bambini e ragazzi di 160 istituti scolastici, 1.200 insegnanti, 355 funzionari di istituzioni politiche nazionali, 240 ristoratori, 160 dirigenti scolastici, 160 promotori di enti locali, 20 funzionari delle Camere di Commercio. In totale, sono stati 48.200 i MedDiet Toolkit distribuiti e 20 gli info point a disposizione, 165 iniziative organizzate nel triennio sulla nutrizione, 126 le dichiarazioni di salvaguardia della Dieta Mediterranea e 90 istituzioni dei Paesi del Mediterraneo.


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L’economia circolare applicata all’agricoltura:
è lombarda la prima azienda agricola in Europa
che ne accoglie in pratica i principi

Presentata oggi ad Expo Milano 2015 la Cassinazza e un docu-video divulgativo
per diffondere conoscenza sui principi e sul potenziale dell’agricoltura circolare

Milano, 22 settembre 2015 – Si è svolto oggi presso il padiglione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali il convegno “La circolarità del Mondo Agricolo. L’applicazione dei principi dell’economia circolare in agricoltura”, che ha visto un panel di esperti confrontarsi sulle prospettive offerte dall’economia circolare rispetto alla maggiore sfida che l’agricoltura dovrà affrontare nei prossimi anni: sfamare quasi 10 miliardi di persone - tanti saranno gli abitanti della Terra nel 2050 - cui dovremo fornire anche acqua pulita e combustibile.
Al Convegno odierno sono intervenuti voci autorevoli del settore come Vincenzo Lavarra (Consigliere del Ministro on. Martina), Paolo De Castro (Commissione Agricoltura Parlamento UE), Senatore Stefano Vaccari (Segretario Commissione Ambiente al Senato), Marco Acutis (Professore ordinario di Agraria presso il Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano) e Francesco Natta (Amministratore Delegato Acqua&Sole srl). Ad arricchire il convegno anche il contributo video di Janez Potocnik, (Presidente RISE Foundation, già Presidente Commissione ambiente UE).
L’agricoltura moderna applica i principi dell’economia lineare: prende, usa e getta. Ha bisogno dall’esterno di continui apporti di materie prime, che vanno esaurendosi, e produce rifiuti che non trovano corretta collocazione e finiscono per inquinare mari e fiumi. Un sistema agricolo così concepito non è sostenibile e pertanto destinato al collasso, specie sotto la crescente pressione demografica. Per sfamare quasi 10 miliardi di persone l’agricoltura dovrebbe essere in grado, in meno di 40 anni, di raddoppiare l’attuale produzione di soia e carne, e di incrementare di un terzo quella di cereali.
L’agricoltura moderna, inoltre, con l’utilizzo di fertilizzanti chimici che mancano di elementi organici preziosi, favorisce la perdita di sostanza organica del terreno, il che a sua volta comporta erosione del suolo, che diventa sempre più fragile, e favorisce inondazioni e frane sempre più diffuse sul nostro territorio. A causa dell’erosione si perdono ogni anno nel mondo 24 miliardi di tonnellate di suolo, che la natura riesce a ricostituire annualmente solo per una centesima parte: ciò vuol dire che la natura impiegherà 100 anni per recuperare ciò che l’uomo sta dissipando ogni anno.
Una risposta a questi problemi può venire dall’agricoltura circolare, ovvero dalla possibilità di recuperare le risorse sottratte al terreno ma ancora in circolo (i rifiuti, gli scarti) anziché importarle dall’esterno. Le risorse residue a disposizione sono gli scarti derivanti delle industrie agro-alimentari, dai reflui civili e dal letame delle stalle, sostanze esclusivamente organiche derivanti dalle attività di trasformazione e consumo dei prodotti agricoli. Recuperare queste sostanze crea un’agricoltura sostenibile che non ha bisogno, se non in parte, di risorse esterne (fertilizzazione chimica), preserva la fertilità del terreno grazie ad una ricostruita biodiversità, e inoltre consente di trovare un corretto impiego per scarti e rifiuti organici.
Un esempio di eccellenza di agricoltura circolare, la prima in tutta Europa, arriva dall’Italia: dal territorio neorurale della Cassinazza, situato tra le province di Pavia e Milano.
“Dal 1996 abbiamo intrapreso un percorso di rinaturalizzazione dell’azienda in linea con la Politica Agricola Comunitaria e finalizzata a ripristinare la giusta sintonia con gli elementi naturali e territoriali persi con la industrializzazione dell’attività agricola, introducendo correzioni che hanno permesso di massimizzare l’uso produttivo del territorio rendendolo compatibile con la maggiore biodiversità possibile” ha spiegato Francesco Natta, Amministratore Delegato di Acqua&Sole srl. “Restituire al terreno il suo ciclo naturale, ovvero ripristinare la fertilità dei terreni agricoli – da cui dipende il 99,7% di ciò che mangiamo – attraverso il recupero degli elementi nutritivi asportati dai raccolti e scartati nelle successive fasi di utilizzo ci ha resi autonomi da un punto di vista degli elementi nutritivi, riducendo l’inquinamento da nitrati e fosfati con effetti positivi sull’economicità del progetto”.
I numeri del lavoro pioneristico fatto alla Cassinazza parlano da soli: in quasi un ventennio sono aumentate del 170% le specie di uccelli presenti, del 146% le specie di libellule, del 105% le specie di farfalle diurne, dell’81% le specie di mammiferi e dell’80% le specie di cavallette. Il tutto si traduce in una fertilità del suolo incrementata, oltre alle migliorate caratteristiche del paesaggio, visibili a tutti.

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Giovedì 24 settembre alle 21.00 a Expo Milano 2015 Edoardo Bennato & Farmers all’Open Air Theatre San Carlo con il concerto-reading Musica per la terra

Proseguono i grandi concerti gratuiti che animeranno le serate di settembre e ottobre a Expo Milano 2015. Giovedì 24 settembre 2015 sarà Edoardo Bennato & Farmers a esibirsi gratuitamente alle 21.00 nell'Open Air Theatre San Carlo in un concerto-reading che sarà trasmesso anche in diretta su Rai Tre.

La serata – per la quale sono attese 4.000 persone - è promossa da Eataly e realizzata in collaborazione con Coop Italia, Coldiretti, Slow Food, Consorzio Tutela Grana Padano, Consorzio Del Prosciutto di San Daniele, Consorzio Mortadella Bologna, Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG e Inalpi.

Musica per la terra: piccoli produttori italiani al centro
Il concerto-reading, intitolato Musica per la terra, svilupperà il Tema di Expo Milano 2015 Nutrire il Pianeta Energia per la Vita, in quanto approfondirà un aspetto in particolare, quello dell'agricoltura e del rispetto della terra. La grande musica di Edoardo Bennato sarà quindi dedicata ai contadini, agli allevatori, ai pescatori, agli affinatori, ai piccoli produttori di cibi italiani di qualità, protagonisti dell'agroalimentare made in Italy ai quali Expo Milano 2015 vuole dedicare attenzione. Ascoltare i loro temi, le loro problematiche e la loro capacità di risposta è d'obbligo per contribuire al senso profondo del tema dell'Esposizione: Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Grande musica creata dalla sensibilità umana ed artistica di Bennato con il contrappunto della presentazione di Sveva Sagramola e Red Ronnie che racconteranno al mondo la musica del cantautore italiano e il lavoro di migliaia di persone che ogni giorno si impegnano per preservare e diffondere i prodotti agroalimentari italiani. Insieme a Edoardo Bennato prenderanno parte al concerto Giusy Ferreri, Omar Pedrini, Luca Barbarossa, Beppe Fiorello e Padre Filip e l’orchestra Bluette L’ora Canonica. Sarà quindi una grande festa per celebrare il primato della biodiversità italiana e i primi artefici della catena agroalimentare.

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CITTÀ di CASTELLO
Il Rinascimento nell’Umbria medievale
EXPO Milano 2015 - Cascina Triulza
Sabato 26 Settembre 2015 dalle ore 18,00
Degustazione gratuita eccellenze del territorio,
musica e rievocazione storica.

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