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Marco
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La chiamano “nonna Expo”, è Tomiyo Yamada, una simpatica signora giapponese di 65 anni che dal 1970 visita ogni Esposizione Universale. “Sono molto curiosa di visitare Expo Milano 2015, in particolare il Padiglione Italia, che ha una struttura che mi affascina. Visiterò sicuramente il Padiglione del mio Paese, il Giappone, e i Cluster. Sono una novità, mi incuriosiscono. Si potrà vedere come lo stesso cibo viene interpretato in maniera diversa dai diversi Paesi”.
Tomiyo Yamada ha iniziato recandosi con la sua famiglia a quella di Osaka del 1970, ha poi visitato l’Esposizione di Aichi del 2005, quella di Shanghai nel 2010 e ha partecipato tutti i giorni all’Esposizione di Yeosu nel 2012 in Korea: “l’ultimo giorno l’Organizzatore mi ha rilasciato un attestato di frequenza e una lettera d’apprezzamento per aver visitato quotidianamente l’Esposizione”. “Una visita all’Expo non è sufficiente. Più visito più imparo – sottolinea “nonna Expo” –. In un’area ristretta posso entrare in contatto con persone provenienti da tutti i Paesi e imparare moltissime cose”. Una visita all’Expo per lei è “una visita al mondo senza bisogno del passaporto”.
"Nonna Expo" a Expo Milano 2015
Nel luglio 2014 è stato consegnato a Tomiyo Yamada il primo biglietto per Expo Milano 2015 e le è stato richiesto di partecipare alla cerimonia di apertura. Riguardo al Tema di Expo Milano 2015 l’impegno di "nonna Expo" è importante: sarà l’ambasciatrice del Padiglione del Giappone e porterà il messaggio dell’importanza di un’alimentazione sana e del rispetto per il Pianeta in giro per il mondo, parlando con gli studenti e le organizzazioni locali.
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13/01/2015, 18:41 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Il cibo nell’arte, dal Seicento a Warhol. A Brescia una mostra in dieci portate racconta il Tema di Expo Milano 2015
Da Campi a Baschenis, Ceruti, Figino, da Magritte a De Chirico, passando per Manzoni e Fontana fino a Warhol. Sono solo alcuni dei maestri dell’arte che si potranno ammirare nell’esposizione “Il cibo nell’arte. Capolavori dei grandi maestri dal Seicento a Warhol” che si terrà a Brescia dal 24 gennaio al 14 giugno 2015.
Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita: il Tema di Expo Milano 2015 sulle tele
In linea con il Tema di Expo Milano 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, la mostra rivelerà attraverso un criterio iconografico e cronologico quanto i pittori, attivi tra il XVII secolo e il XIX, amassero dipingere i cibi e i piatti tipici delle loro terre di origine e sarà anche un’occasione per scoprire alimenti oggi scomparsi.
“Esponendo cento opere focalizzate sul tema cibo, perlopiù appartenenti alla storia dell’arte italiana, dalla fine del Cinquecento a oggi, stringiamo un forte legame con il Tema di Expo Milano 2015 – sottolinea il curatore della mostra Davide Dotti . – Si compie un viaggio nell’arte, nel cibo e nei luoghi: gli artisti erano molto sensibili alla tradizioni delle loro terre d’origine, così ad esempio, nei quadri dei napoletani ricorrono il casatiello e le sfogliatelle, nei quadri dei toscani e degli emiliani i salumi, nei quadri dei lombardi la cacciagione”.
Dal Seicento a Warhol il cibo come mezzo di comunicazione in oltre quattro secoli
Tra i capolavori in mostra i “Mangiatori di ricotta” di Vincenzo Campi, il “Piatto di pesche” di Ambrogio Figino (la prima natura morta della Storia dell’Arte italiana, dipinta circa cinque anni prima della Canestra di Caravaggio), quello che la critica specialistica ritiene essere il più importante pendant di nature morte di Giacomo Ceruti detto Pitocchetto, il “Tavolo con angurie” del pittore divisionista Emilio Longoni e “l’Ultima Cena” di Andy Warhol, un acrilico su tela che reinterpreta in chiave pop il Cenacolo di Leonardo.
“La mostra è suddivisa in dieci sezioni, che mi piace pensare come dieci portate: l’allegoria dei cinque sensi, mercati dispense e cucine, la frutta, la verdura, pesci e crostacei, selvaggina da pelo e da penna, carne salumi e formaggi, dolci vino e liquori, tavole imbandite, il cibo dell’arte del XX secolo. – sottolinea il curatore – Ai nostri visitatori offriamo un menu artistico”. A chiudere idealmente il percorso espositivo ci sarà l’installazione dell’artista Paola Nizzoli con la Piramide alimentare.
“Mi auguro che questa mostra lasci un appetito non solo artistico. Scoprire la nostra tradizione gastronomica attraverso gli occhi degli artisti può sicuramente stimolare l’appetito intellettuale. – sottolinea Davide Dotti, che aggiunge con entusiasmo – Su cento opere 26 sono inedite, scovate tra collezioni private. Sono molto felice di presentare quelle di Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto, con i suoi quadri di tavole imbandite, mai esposte in pubblico prima d’ora”.
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19/01/2015, 21:47 |
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Marco
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Cento giorni a Expo Milano 2015. Dallo spazio il messaggio di Samantha Cristoforetti per Short Food Movie invita a sedersi a tavola con tutto il mondo
Mancano 100 giorni all’Esposizione Universale che si aprirà il 1 maggio 2015. Da oggi un videomessaggio da Samantha Cristoforetti, astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), pilota dell’Aeronautica Militare, protagonista della seconda missione di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) arricchisce Short Food Movie, il progetto ideato da Fondazione Cinema per Roma e Centro Sperimentale di Cinematografia. Con filmati provenienti da quaranta Paesi in tutto il mondo, oggi la piattaforma conta un contributo davvero speciale che viene direttamente dallo spazio. Realizzato appositamente per Short Food Movie il video è stato lanciato questa mattina dalla Stazione Spaziale Internazionale sui canali Twitter e Facebook in occasione di questo importante traguardo per Expo Milano 2015. “Oggi sulla stazione spaziale internazionale si mangia insalata di quinoa con lo sgombro. I pasti sono un momento molto importante della nostra giornata” ha detto il Capitano Samantha Cristoforetti “perché è bello, ogni giorno, potersi sedere a tavola con tutto il mondo”.
Allegati:
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21/01/2015, 18:04 |
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MULTIcascina: anteprima del programma culturale di Cascina Triulza Padiglione della Società Civile, da martedì 27 gennaio a domenica 1 febbraio in Expo Gate
Milano - Via Beltrami Expo Gate / 27 gennaio - 1 febbraio 20:00
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27/01/2015, 17:44 |
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Marco
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Si è svolto venerdì 30 gennaio in Cascina Triulza l’incontro tra il Padiglione della Società Civile e Expo Milano 2015 organizzato con i rappresentanti degli altri Padiglioni partecipanti e del Corpo consolare di Milano per approfondire le opportunità di collaborazione durante e dopo l’Esposizione Universale.
I partecipanti
All’incontro sono intervenuti Sergio Silvotti, Presidente Fondazione Triulza, Stefano Gatti, General Manager Divisione Participants di Expo 2015, Massimo Baggi, Decano del Corpo Consolare di Milano e Lombardia, Console generale di Svizzera a Milano e Commissario generale aggiunto di Svizzera per l’Esposizione, e Clara Velez Fraga, Coordinatrice UN Team per Expo Milano 2015. Hanno partecipato oltre 60 rappresentati istituzionali, tra cui i consoli generali di Egitto e della Repubblica Moldova, il viceconsole del Bangladesh, il rappresentante della Repubblica del Congo e diverse associazioni, organizzazioni e reti internazionali che saranno presente a Expo Milano 2015 con un proprio progetto o all’interno del Padiglioni.
La Società Civile all’interno di Expo Milano 2015
Le organizzazioni della Società Civile svolgeranno un ruolo di primo piano all’interno di Expo Milano 2015 dando il loro contributo al tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Per questo motivo, è stato messo loro a disposizione all’interno del Sito Espositivo un Padiglione dedicato che durante il semestre di Expo Milano 2015 che sarà animato da eventi e iniziative legate al tema dell’alimentazione e delle sostenibilità ambientale.
Il futuro di Cascina Triulza
“Milano, considerata la capitale italiana del Terzo Settore, ospita la prima Esposizione Universale in cui la Società Civile (link alla pagina della Società civile) avrà un Padiglione interamente dedicato ai propri temi, proposte e esperienze”, ha ricordato ai partecipanti Stefano Gatti, General Manager Divisione Participants di Expo 2015. “Cascina Triulza, per questo motivo, è stata individuata come una delle legacy materiali e immateriale di Expo Milano 2015. La struttura rimarrà infatti dopo l’Esposizione per valorizzare ulteriormente il ruolo e il protagonismo della Società Civile sui temi di Expo”, ha aggiunto Gatti.
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01/02/2015, 19:33 |
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Marco
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Diciotto esempi di successo a livello internazionale, diciotto pratiche agroalimentari in grado di garantire sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale. Sono le Best Sustainable Development Practices di Feeding Knowledge, il programma di Expo Milano 2015 che diffonde le migliori soluzioni scientifiche in campo agricolo e nutrizionale. Le hanno annunciate oggi il Principe Alberto di Monaco, presidente della Giuria Internazionale, e il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali con delega per Expo 2015, Maurizio Martina, vicepresidente della Giuria Internazionale.
Diciotto esempi agroalimentari internazionali efficaci e sostenibili
Scelte tra 786 proposte, presentate nella call internazionale lanciata dalla società Expo 2015 e selezionate da una giuria internazionale, le 18 Best Sustainable Development Practices selezionate da Feeding Knowledge abbracciano l’intero Pianeta. Per la precisione sette progetti sono stati selezionati in Africa, sei in Asia, tre nelle Americhe e due in Europa, tutti esempi di pratiche agroalimentari al tempo stesso efficaci e sostenibili. “Garantire la sicurezza alimentare ed eliminare la fame sono obiettivi raggiungibili – ha commentato il Principe Alberto di Monaco - a condizione che ci sia un impegno politico chiaro e concreto in tutto il mondo”. “Il progetto sulle ‘Best Sustainable Development Practices’ – ha aggiunto il Ministro Martina – tocca il cuore del grande tema espositivo: nutrire il Pianeta innanzitutto attraverso la conoscenza delle buone pratiche, dei progetti concreti, delle azioni utili ”.
Feeding Knowledge, soluzioni scientifiche per nutrire l’umanità del futuro Feeding Knowledge è il Programma lanciato tre anni fa da Expo Milano 2015 per far conoscere e divulgare le migliori soluzioni scientifiche su sicurezza alimentare e sviluppo sostenibile, affinché possano diventare un modello per tutte le nazioni del mondo, a livello ambientale, sociale e produttivo. Le diciotto Best Sustainable Development Practices riguardano progetti realizzato in ogni parte del mondo, andando dalla gestione dei pascoli in Mongolia, alla coltivazione del caffè in Guatemala, da sistemi innovativi di irrigazione in Siria alle banche alimentari per indigenti in tutta Europa. I soggetti coinvolti sono di volta in volta governi nazionali, ONG o cooperative agricole. “Le ‘Best Practices’ vincitrici – si è complimentato Giuseppe Sala, Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015 - saranno protagoniste all’interno del Padiglione Zero, insieme agli autori dei progetti che assumeranno il ruolo di testimoni di Expo Milano 2015”. Raccolte in reportage video e fotografici, le diciotto Best Sustainable Development Practices selezionate da Feeding Knowledge saranno presentate ai visitatori dell’Esposizione Universali all’interno del Padiglione Zero.
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04/02/2015, 23:21 |
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Marco
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Short Food Movie: Cibo & Sostenibilità. La Terra è qualcosa da coltivare con molto amore
Proseguono gli approfondimenti sul progetto Short Food Movie di Expo Milano 2015 e sulle categorie dei video caricati sulla piattaforma. Questa settimana è la volta di “Cibo & Sostenibilità”. Dopo averci nutrito per millenni, il Pianeta Terra ha bisogno di nutrimento, fatto soprattutto di rispetto, atteggiamenti sostenibili, applicazione di tecnologie avanzate e visioni politiche nuove, per individuare un equilibrio diverso tra risorse e consumi. Ogni piatto ha un’impronta ambientale diversa che dipende non solo dalla preparazione del piatto, ma anche dalla provenienza degli ingredienti e dalla loro stagionalità. Come nel video in basso afferma la scrittrice Susanna Tamaro, impegnata da anni nella campagna contro lo spreco alimentare, “siamo sempre di più e ci sono sempre più disparità alimentari. Un grande cambiamento deve venire dalla diversa consapevolezza delle persone. La Terra non è un tappetino sotto i nostri piedi da ridurre a pezzi ma qualcosa da coltivare con molto amore”.
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05/02/2015, 18:01 |
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Marco
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“BEST PRACTICES”, I PROGETTI VINCITORI
Il progetto rientra nel programma “Feeding Knowledge”: lanciato 3 anni fa dalla società Expo 2015, ha lo scopo di far conoscere e diffondere le migliori soluzioni scientifiche in tema di sicurezza alimentare e sviluppo sostenibile, affinché possano diventare un modello per tutte le nazioni del mondo, a livello ambientale, sociale e produttivo.
Il 4 febbraio sono stati annunciati i vincitori dal Principe Alberto di Monaco, presidente della Giuria Internazionale, e dal Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Maurizio Martina, vicepresidente della Giuria Internazionale. Le pratiche sono state scelte tra 786 proposte, presentate nella call internazionale lanciata dalla società Expo 2015 e selezionate da una giuria internazionale: la medaglia d’oro va all’Africa, con ben 7 progetti vincenti. Seguono l’Asia con 6, il continente americano con 3 e l’Europa con 2. È questa la distribuzione geografica delle 18 migliori pratiche mondiali nel campo agro-alimentare e della nutrizione, le “Best Sustainable Development Practices”. Alla call, hanno partecipato con propri progetti agenzie delle Nazioni Unite, agenzie di cooperazione internazionale e centinaia di organizzazioni no profit.
Cinque progetti – realizzati in Mongolia, Niger, Guatemala, Tanzania e Italia – saranno raccontati con un filmato prodotto da Expo Milano 2015; gli altri 13 saranno illustrati attraverso racconti fotografici. Film e racconti fotografici saranno disponibili a milioni di visitatori dell’Esposizione Universale nel Padiglione Zero, il più grande padiglione tematico nella storia delle Esposizioni Universali, sviluppato in collaborazione con le Nazioni Unite. Gruppi di pastori per una gestione sostenibile dei pascoli in Mongolia Immagine da “Gruppi di pastori per una gestione sostenibile dei pascoli in Mongolia” Questi i 5 progetti che saranno illustrati con un video, per ognuna delle cinque “priorità” tematiche di interesse indicate dal bando:
1 – “Gruppi di pastori per una gestione sostenibile dei pascoli in Mongolia”, organizzato dal Ministero dell’Industria e dell’Agricoltura mongolo;
2 “Intensificare l’agricoltura attraverso il potenziamento dei negozi delle cooperative agricole”, sviluppato dalla IARBIC – Food and Agriculture Organization of the United Nations – e dall’Unione delle federazioni dei produttori del Niger;
3 – “Network regionali a supporto dei piccoli produttori di caffè”, realizzato in Guatemala e ideato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale d’Italia e dall’associazione Nazionale del Caffè del Guatemala;
4 “Progetto latte Africa: ama la tua terra, combatti la povertà, bevi il tuo latte”, sviluppato in Tanzania dall’Associazione tanzaniana di allevatori NjoLIFA, dalla ONG CEFA e da Granarolo Group.
5 “Il cibo risorsa per assicurare assistenza e inclusione agli indigenti”, realizzato in Italia e concretizzato dalla NGO – Fondazione della Banca del Cibo – e dalla Federazione Europea delle Banche del Cibo. L’elenco dei 13 progetti che saranno invece raccontati attraverso gli scatti fotografici:
1 “Conservazione e gestione del Parco Nazionale Lampi in Myanmar”, operativo in Myanmar e realizzato dall’Istituto Oikos e dall’associazione Burma sulla Biodiversità e della Conservazione della Natura;
2 “Presentazione dell’agricoltura senza lavorazione del terreno in Libano”, sviluppato in Libano dall’Università Americana di Beirut;
3 “Identificazione e conservazione dell’alto valore naturale dei vecchi oliveti nella regione mediterranea”, Regione Mediterranea, predisposto dalla Regione Puglia;
4 “Razionalizzazione dei sistemi di irrigazione di Ras El Ain – Uso razionale delle risorse naturali per migliorare la produzione agricola”, realizzato in Siria dal Ministero italiano degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale. 5 “Ecuador, i cereali ancestrali combattono la povertà e la malnutrizione”, realizzato in Ecuador da Oxfam Italia e dall’Organizzazione Indigeni e Contadini dell’Ecuador;
6 “Nutrire la terra, nutrire la gente”, in Madagascar ad opera dell’IFAD – The International Fund for Agricultural Development – e del Ministero dell’Agricoltura, Allevamento e Pesca del Madagascar;
7 “Tradizione e innovazione: assicurare un futuro sostenibile e giusto alle comunità del Karakorum”, operativo in Pakistan grazie al contributo del Parco Nazionale di Karakorum.
8 “Le reti di ricercatori agricoli e i partenariati Nord-Sud per trasformare l’agricoltura e la società dell’Africa dell’Ovest verso la sostenibilità, la giustizia e l’abbondanza”, realizzato in Mali, Burkina Faso e Benin grazie all’Istituto di Ricerca per l’Agricoltura Organica della Svizzera e ai Centri di Ricerca Agricola del Burkina-Faso, del Benin e del Mali. 9 “Gli strumenti informatici al servizio della competitività delle produzioni locali dai Paesi del Sud del Mediterraneo alle nazioni di ingresso in Europa (Italia)”, attivo in Egitto grazie al Ministero dell’Agricoltura e della Bonifica egiziano.
10 “Eradicazione della mosca tse-tse Glossina palpalis gambiensis dai Niayes in Senegal”, attivo in Senegal grazie alla Direzione dei Servizi Veterinari senegalesi.
11 “Sri Lanka, riconciliazione avviene con il rispetto dell’ambiente, dell’alimentazione sana e delle opportunità dei mercati uniti”, realizzato in Sri Lanka da Oxfam Italia e dal Salvataggio Internazionale della Foresta Pluviale dello Sri Lanka.
12 “L’agricoltura indigena Kiwicha (Amaranto) per lo sviluppo umano e sociale come unica alternativa alla lotta contro la fame nella regione argentina di Salta”, attivo in Argentina con il contributo del Ministero italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e della Federazione Agraria argentina. 13 “Le donne del Malawi agenti di cambiamento per lo sviluppo dell’agricoltura e della nutrizione”, realizzato in Malawi grazie a “Save the Children” Italia e dall’Università di Agraria del Malawi.
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07/02/2015, 17:45 |
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Expo 2015: Qatar, Cina, centro Africa, il mondo guarda alla proposta toscana del buon vivere
FIRENZE – La proposta toscana del buon vivere incontra il mondo. La giornata di lavoro 'Le idee di Expo', l'evento promosso oggi Milano dal Ministero delle risorse alimentari e forestali, ha consentito alla delegazione toscana guidata dall'assessore all'agricoltura, Gianni Salvadori, di allacciare nuovi rapporti internazionale: dal Qatar alla provincia cinese dello Zheijang ai paesi dell'area centrafricana.
"C'è grande attenzione – spiega Salvadori – per il lavoro che la Toscana sta facendo in preparazione di Expo 2015. La nostra ricerca per migliori stili di vita, fondati sulla valorizzazione delle vocazioni dei territori, sulla difesa dell'ambiente e della sua bellezza storica e paesaggistica, sull'idea di uno sviluppo economico che non faccia a meno del contributo della cultura riesce a parlare a tante realtà del mondo. E noi – sottolinea - vogliamo assumerci fino in fondo la responsabilità di questo ruolo".
All'evento milanese prendono parte oltre 500 esperti seduti a 42 tavoli e suddivisi secondo 4 aree tematiche: le dimensioni dello sviluppo tra equità e sostenibilità; cultura del cibo, energia per vivere insieme; agricoltura, alimenti e salute per un futuro sostenibile; la città umana, futuri possibili tra smart e slow city.
Sono i temi su cui la Regione si è impegnata da subito in vista dell'Esposizione, con un lavoro che ha coinvolto i territori, le istituzioni, le associazioni produttive e di categoria, il mondo della cultura e della ricerca.
"La Toscana – conclude Salvadori – ha puntato molto su Expo 2015. Per noi non si tratta soltanto di una straordinaria vetrina internazionale, ma di un banco di prova per misurare l'efficacia di iniziative che abbiano al centro le grandi questioni dei diritti, della salute, del lavoro. Le sfide che possono dare oggi un senso all'agire della politica".
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07/02/2015, 21:08 |
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Marco
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Le terre e gli alimenti, le origini e le unicità delle materie prime e dei prodotti, con le ricette della tradizione, vengono raccontati in anteprima da Sale&Pepe e dalla sua Scuola di Cucina attraverso Sapori e profumi dal mondo, da lunedì 9 febbraio, in “Un Posto a Milano”, il ristorante all’interno di Cascina Cuccagna. Iniziative, incontri gratuiti, showcooking e speciali editoriali offrono l’occasione per conoscere da vicino i Paesi che partecipano ai Cluster di Expo Milano 2015 e i loro patrimoni gastronomici.
In ogni giornata viene presentato un Cluster di Expo Milano 2015, con ospiti d’eccezione, performance culinarie e degustazioni guidate alla scoperta delle specialità dei Paesi espositori, con il supporto degli chef di Sale&Pepe. I Cluster di Expo Milano 2015 sono presentati sulle pagine di Sale&Pepe con quattro speciali su quattro numeri consecutivi, a partire dal numero di febbraio. Su Salepepe.it sarà inoltre online un canale tematico con approfondimenti legati agli speciali, video ricette dal mondo, interviste ai protagonisti e fotogallery degli incontri.
Il primo appuntamento: il Cluster Bio-Mediterraneo
Il primo appuntamento è fissato per lunedì 9 febbraio con il Cluster Bio-Mediterraneo: il punto d’incontro tra i popoli e le civiltà bagnate dal Mar Mediterraneo, dove la cultura del cibo si è evoluta e combinata nel tempo creando una varietà di tradizioni culinarie uniche. Sono stati da poco consegnati i primi due Padiglioni del Cluster: quelli di Malta e Montenegro, i primi Paesi Cluster che entrano in cantiere per iniziare i lavori di allestimento.
Alle ore 10.30 si inizia con il welcome coffee e la conferenza stampa di presentazione dei Cluster di Expo Milano 2015 con gli interventi di Matteo Gatto, Visitor Experience & Exhibition Design Director e Dario Cartabellotta, Responsabile Unico del Cluster Bio-Mediterraneo per la Regione Siciliana.
Il progetto Sapori e profumi dal mondo viene poi illustrato da Laura Maragliano, direttore di Sale&Pepe e Vittorio Castellani, in arte Chef Kumalè, giornalista e profondo conoscitore delle cucine del mondo.
“Mi auguro che le persone partecipando a questi incontri possano imparare tante buone ricette e insieme a queste anche a sviluppare una sensibilità verso i temi di Expo Milano 2015 legati ad una alimentazione sostenibile, sana, gioiosa e rispettosa dell’ambiente” – spiega Vittorio Castellani – “Avremo con noi talent chef, italiani e non, che sapranno incuriosire e appassionare il pubblico, interagendo con lui. Cureremo i contenuti accompagnando le ricette con curiosità e aneddoti, perché il cibo è cultura.
Ospite d’eccezione di questo primo appuntamento è Filippo La Mantia, protagonista, alle ore 12.00, di uno showcooking ispirato agli ingredienti del Cluster: cous cous di kamut integrale con pesto di pomodorino pachino, basilico e melanzane fritte. “L'ingrediente per me, universale, è il cous cous. In questo caso lo abbinerò esclusivamente a prodotti Siciliani al 100%, tipo pomodorini di Pachino, capperi di Pantelleria, alici dell'Aspra, mandorle di Avola e olio trapanese”. Nato in Sicilia, lo chef ci spiega: “io faccio tutto con la Sicilia nel cuore. Sono orgogliosamente palermitano e alla mia cultura devo tutto. Mi sono portato sempre dentro profumi e amore nei confronti della nostre tradizioni”.
Alle ore 15.00 prende il via il secondo momento della giornata Bio-Mediterraneo con le ricette libanesi di Rabih El Monla e Go Jharib, del Ristorante Lyr di Milano, e il loro chef Mustafa. Infine, alle ore 17.00, c’è l’incontro con Luigi Caricato, autore di Atlante degli oli italiani (Mondadori Electa), per approfondire varietà, tecniche e tradizioni della migliore offerta olivicola nazionale.
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09/02/2015, 23:31 |
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