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ENEA Ag. Nuove tecnologie, energia e sviluppo sostenibile 
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Il clima della maggior parte del Mediterraneo, del resto del territorio Ue e dell’America centro-settentrionale non si presenta attualmente adatto all’insediamento delle mosche tropicali della frutta. Ma le probabilità di una maggiore invasività di questi insetti - a danno dell’agricoltura - sono incrementate a causa della globalizzazione e dei cambiamenti climatici. È quanto emerge da una ricerca internazionale alla quale hanno partecipato istituzioni di quattro continenti, tra cui ENEA.

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06/04/2022, 13:12
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Ambiente, 67 sensori-termometro per studiare la febbre del mar Tirreno - Sono posizionati dai 5 a 60 metri di profondità in 18 punti strategici per monitorare l’impatto del cambiamento climatico sull’ecosistema marino e sui processi di dinamica costiera. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto MedFever con ENEA come partner scientifico, presentato in occasione della Giornata nazionale del mare dell’11 aprile.

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07/04/2022, 18:53
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ENEA partecipa al progetto internazionale IMPRESA, coordinato da Università della Tuscia e finanziato dal Ministero Università e Ricerca, che ha come obiettivo quello di ottenere nuove varietà di frumento duro più tolleranti a siccità, alte temperature e salinità del suolo che comportano forti penalizzazioni delle produzioni.

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13/04/2022, 13:22
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Il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, e il Presidente dell’ENEA, Gilberto Dialuce, lanciano oggi il Portale nazionale sulla prestazione energetica degli edifici, dove sarà possibile trovare dati per orientarsi sulle opportunità di investimento per il proprio immobile.

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13/04/2022, 20:45
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Per coinvolgere i cittadini su consumi più consapevole e diffondere best practice di economia circolare, ENEA ha attivato i primi tre Urban Living Lab a Bologna, Taranto e Anguillara Sabazia (Roma).

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14/04/2022, 21:07
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I ricercatori ENEA hanno sviluppato un nuovo sistema low-cost per coltivare verdure in casa senza pesticidi, basato su illuminazione di precisione, ventilazione mirata e uso minimo d’acqua.

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15/04/2022, 13:21
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Cari tutti,

in Italia il valore economico delle foreste è calato del 10% a causa dell’inquinamento da ozono che ha determinato, di pari passo, una riduzione di oltre l’1% della superficie forestale destinata alla produzione di legname, con un danno potenziale che potrebbe arrivare fino a 2,85 miliardi di euro (circa 870 euro per ettaro). È quanto emerge in sintesi dallo studio pubblicato su Nature Scientific Reports e condotto da team di 10 ricercatori provenienti da ENEA, Cnr e Università di Firenze, in collaborazione con l’azienda francese di servizi satellitari ARGANS.

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20/04/2022, 11:43
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In primo piano: Energia, ENEA ha testato con successo miscela metano-idrogeno in microturbina per produrre elettricità - Il risultato dei test è stato annunciato oggi, in occasione della Giornata Mondiale della Creatività e dell’Innovazione. “L’idrogeno green può rappresentare un’importante forma di stoccaggio del surplus di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili non programmabili”, ha commentato Giorgio Graditi, Direttore del Dipartimento ENEA di Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili

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21/04/2022, 14:12
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Settore in crescita, capace di reggere la crisi pandemica, motore di innovazione nazionale, votato alla ricerca: presentata la nuova fotografia del biotech in Italia

In cifre: quasi 800 imprese, 13 mila addetti, oltre 10 miliardi di fatturato

Effetto pandemia: boom del fatturato delle imprese dedicate alla R&S biotech a capitale italiano: + 30%. Crescono anche gli investimenti in R&S biotech: + 15%

I settori: nel periodo 2014 – 2021 progressiva e continua crescita del numero delle imprese biotech per l’industria (+29%) e per l’agricoltura (+ 34,5%), ma l’ambito salute conferma la propria centralità (48,5% del totale delle imprese)



A livello territoriale: leader la Lombardia per numero di imprese (27%) e fatturato (51%). Crescono le regioni del Mezzogiorno e del Nord Est nelle biotech industriali



Milano, 28 aprile 2022 – Un comparto vivo e vitale, motore dell’innovazione nazionale, che ha saputo resistere all’impatto della crisi pandemica in tutti i suoi ambiti di applicazione e che ha visto crescere sensibilmente il contributo delle imprese dedicate alla R&S biotech a controllo italiano con un fatturato che, in questo sottogruppo di imprese, ha registrato un + 30% nell’anno nero dell’emergenza sanitaria globale: è quanto emerge dal rapporto annuale Assobiotec-Federchimica ed ENEA “Le imprese di biotecnologia in Italia. Facts&Figures 2022” [1] che, anche quest’anno, offre una fotografia del settore dettagliata e approfondita tratteggiando le caratteristiche salienti del comparto nell’ultimo biennio.

Sulla base dei principali dati rilevati, l’industria biotecnologica italiana si conferma dunque, un comparto con una popolazione di imprese stabile, quando non in lieve crescita, caratterizzato da una forte intensità di ricerca e sviluppo e con punte di eccellenza in tutti i settori di applicazione delle biotecnologie.

Il numero di imprese, dopo una lieve flessione a fine 2020, inferiore all’1% (a livello generale il calo di imprese è stato nello stesso anno più che doppio), è, infatti, tornato a crescere nel 2021 superando con 790 aziende il livello raggiunto a fine 2019. La crescita ha interessato tutti gli ambiti di applicazione delle biotecnologie e in particolare le imprese dedicate alla ricerca e sviluppo nelle biotecnologie a controllo italiano, trainate da quelle con applicazione prevalente nelle biotecnologie industriali con un +9% di imprese fra il 2019 e il 2020. Il settore è caratterizzato da realtà di piccole e micro imprese che rappresentano poco più dell’82% del totale.

Il fatturato nel 2020, anno in cui è stato massimo l’impatto dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19, mostra una sostanziale tenuta, registrando rispetto al 2019 un calo del 5%, pari a meno della metà di quanto registrato dal fatturato dell’industria italiana nel suo complesso (-12%). Particolarmente significativa in tal senso è la forte e continua crescita che ha invece contraddistinto il fatturato delle imprese biotech “dedicate”[2] a controllo italiano che ha fatto registrare un +30%.

Considerando il totale delle imprese, circa tre quarti del fatturato totale è prodotto dal settore della salute, un considerevole 17% è dato dal settore industria e ambiente. Le imprese attive nell’ambito della salute umana continuano infatti a rappresentare la quota maggioritaria del numero totale di imprese biotecnologiche italiane. Tuttavia, si conferma la tendenza della progressiva e continua crescita del numero di imprese attive nelle biotecnologie industriali (+29% fra il 2014 e il 2021) e, soprattutto nell’ultimo periodo, di quelle con applicazioni ad agricoltura e zootecnia (+35% nello stesso arco temporale).

A livello territoriale la Lombardia, e, in generale, le regioni del nord, si confermano polo di primaria importanza per produzione e fatturato biotech: Ma, negli ultimi anni, si registra una progressiva diffusione su tutto il territorio nazionale del tessuto produttivo del biotech con una crescita delle regioni del Mezzogiorno e del Nord Est particolarmente presenti nel settore delle biotecnologie industriali


Per quanto riguarda gli investimenti nella ricerca e sviluppo (R&S), le imprese del comparto “dedicate” hanno mostrato un’accelerazione nel 2020 rispetto agli anni immediatamente precedenti, con un incremento del 7% sul 2019 trainato dalle imprese con applicazione prevalente nella salute umana e nell’industria. Anche per gli investimenti in R&S biotech la crescita registrata dalle imprese dedicate alla R&S biotecnologica è stata maggiore rispetto a quella media del comparto, con un +15% nel 2020 rispetto al 2019.
La raccolta del capitale necessario per le attività delle imprese attive nelle biotecnologie in Italia, proviene, secondo quanto rilevato dai questionari, prevalentemente dalle risorse messe a disposizione dalla proprietà: sotto forma di utili non distribuiti e di conferimenti di capitale da parte dei soci, a seconda della struttura e dimensione delle imprese. Dai dati raccolti fra il 2017 e il 2020 si registra poi una crescita degli investimenti di capitale di rischio (Venture capital, Private Equity e Business Angel), un dato coerente con quanto rilevato dagli studi specialistici di settore (Rapporto AIFI) . Resta molto importante il ruolo delle sovvenzioni e dei contributi a fondo perduto e sempre più imprese dichiarano di beneficiarne (nel 2020 oltre il 30%), in prevalenza di dimensioni medio grandi e attive nelle applicazioni per la salute umana.


I commenti

Elena Sgaravatti, Vice Presidente Assobiotec - Federchimica

“Forse non tutti lo sanno, ma le biotecnologie sono state alla base di tutte le risposte alla crisi pandemica: dal sequenziamento del genoma del virus alla diagnostica molecolare, dai vaccini agli anticorpi monoclonali e agli antivirali, tutto è basato sul biotech. E oggi, alla fine dell’emergenza sanitaria ma di fronte a nuove, urgenti, drammatiche necessità: crescita economica sostenibile, diversificazione e ampliamento delle fonti energetiche ma anche capacità di approvvigionamento di materie prime per l’alimentazione umana e animale; le biotecnologie possono giocare ancora una volta un ruolo cruciale. Il Paese, con il PNRR, ha una straordinaria occasione per ripartire e non può permettersi adesso di sbagliare. Scegliere di avviare riforme e investire le risorse del Next Generation EU sull’innovazione significa traghettare il Paese verso un futuro migliore e il biotech è certamente una tecnologia che, in questa prospettiva, non può essere trascurata”.

Gaetano Coletta, Responsabile ENEA "Offerta e Valorizzazione Servizi di Innovazione”

“I nuovi dati del Rapporto non solo confermano la tenuta del settore delle biotecnologie in Italia nel 2020, l’anno più duro della crisi pandemica legata al COVID-19, ma evidenziano un ulteriore incremento degli investimenti in R&S. Questo settore si conferma, quindi, come un volano dell’innovazione nazionale, sempre più cruciale per rispondere alle nuove sfide che la nostra società si trova a fronteggiare come l’emergenza sanitaria, la sostenibilità ambientale e la dipendenza energetica. Prosegue, inoltre, la crescita delle biotecnologie per la salute umana, l’industria, l’ambiente e l’agricoltura, settori nei quali, come ENEA, mettiamo a disposizione delle imprese e delle loro associazioni competenze, tecnologie, infrastrutture e servizi avanzati".


[1] Il rapporto raccoglie, elabora e analizza informazioni e stime aggiornate fornite dalle imprese Biotech a fine 2021, bilanci 2020 e dati pubblici e del Sistema Statistico Nazionale.

[2] Sotto insieme delle imprese, si tratta di aziende che investono almeno il 75% del proprio budget dedicato ad R&S, nella ricerca biotecnologica.

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28/04/2022, 12:55
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A causa del riscaldamento climatico nuove aree di Europa, Asia e America potrebbero diventare ambienti favorevoli, entro pochi anni, alla diffusione di insetti dannosi per l’agricoltura, come la tignola del pomodoro (Tuta absoluta), in grado di colpire le coltivazioni di pomodoro, patata e melanzana. Ora, uno studio internazionale realizzato nell’ambito del progetto europeo MED-GOLD, coordinato da ENEA e pubblicato su Biological Invasions, ha messo in campo una tecnologia smart per prevedere il potenziale invasivo anche in aree non ancora colpite dalla tignola del pomodoro.

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03/05/2022, 17:09
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