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ENEA Ag. Nuove tecnologie, energia e sviluppo sostenibile 
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Scuola, esce lo Speciale ENEA su ambiente, energia e clima - Il nuovo numero della rivista scientifica “Energia Ambiente e Innovazione” dal titolo “Green generation: giovani, ambiente e innovazione per un futuro sostenibile” è stato presentato in occasione della Giornata mondiale degli insegnanti.

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07/10/2021, 12:15
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ENEA partecipa alla 9a edizione di Maker Faire - The European Edition, il grande evento europeo sull’innovazione tecnologica e la trasformazione digitale che si apre oggi a Roma (8-10 ottobre 2021, ore 10-19, Gazometro Ostiense, via del Commercio 9-11).

Tra le novità presentate da ENEA: orti verticali come “biofabbriche” di vaccini, anticorpi e prodotti diagnostici contro il Covid, le componenti genetiche e chimiche dei caffè di alta qualità, biotecnologie di frontiera e nuovi materiali per applicazioni energetiche.

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08/10/2021, 15:11
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ENEA partecipa alla mostra “La Scienza di Roma” con un’istallazione sulle tecnologie di frontiera per supportare la vita dell’uomo nello Spazio, come una serra idroponica e un micro-orto satellitare.

La mostra, in programma da oggi 12 ottobre 2021 al 27 febbraio 2022 presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma, racconta la storia e l’impatto nella società delle grandi scoperte scientifiche fatte a Roma, insieme a quella dei grandi scienziati che vi hanno lavorato.

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12/10/2021, 20:17
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Antartide, inizia la 37a spedizione della ricerca italiana in modalità Covid free - Con la riapertura della base italiana Mario Zucchelli riprendono quest'anno a pieno ritmo tutte le attività scientifiche e logistiche, dopo le pesanti limitazioni imposte alla missione precedente dall’emergenza sanitaria.

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21/10/2021, 12:07
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Ecomondo/Key Energy: da ENEA riuso acque reflue in agricoltura e una hydrogen valley

Roma, 25 ottobre 2021 - Una piattaforma per il riuso in agricoltura delle acque reflue depurate e un incubatore tecnologico per lo sviluppo di una filiera nazionale dell’idrogeno. Sono queste le principali novità che ENEA presenta alla Fiera internazionale di Ecomondo/Key Energy, in programma a Rimini dal 26 al 29 ottobre, insieme alle ultime soluzione nel campo della ricerca ambientale (recupero di materie critiche da smartphone, TV e computer, piattaforma di simbiosi industriale, agricoltura sostenibile e blue economy) ed energetica (agrivoltaico, batterie per la mobilità sostenibile e comunità energetiche).

Il prototipo hi-tech per il riuso delle acque reflue è stato sviluppato da ENEA e Università di Bologna, in collaborazione con Gruppo HERA e Irritec nell’ambito del progetto VALUE CE-IN[1], un’iniziativa di ricerca industriale coordinata dal laboratorio ENEA per l’Ambiente e finanziata dalla Regione Emilia Romagna con oltre un milione di euro per valorizzare l’intera filiera di trattamento delle acque reflue da abitazioni e industrie e dei fanghi di depurazione, in ottica di economia circolare e di simbiosi industriale. La piattaforma sperimentale, in funzione presso il depuratore di HERA a Cesena, acquisisce le informazioni sulla qualità delle acque trattate e sulle esigenze idriche e di fertilizzazione di un terreno sperimentale coltivato ad arbusti e ortaggi, su cui vengono fatte affluire, con sistemi irrigui di precisione, le acque depurate nell’impianto Hera. “Il riuso delle acque reflue in agricoltura rappresenta un aspetto rilevante di economia circolare, soprattutto nel nostro Paese che, secondo i dati ARERA, si colloca in Europa subito dopo la Norvegia per i prelievi pro-capite di acqua dolce per servizi pubblici[2], di cui circa il 50% per uso agricolo”, commenta Roberto Morabito, direttore del dipartimento ENEA di Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali.

Nell’ambito della Fiera Key Energy sulle tecnologie energetiche, ENEA presenta il progetto Hydrogen Demo Valley, un incubatore tecnologico nazionale finanziato dal Ministero della Transizione Ecologica con 14 milioni di euro, che sta nascendo nel Centro Ricerche ENEA Casaccia, vicino Roma. La ricerca riguarderà l’intera filiera dell’idrogeno, dalla produzione alla distribuzione, dall’accumulo agli usi finali, in collaborazione con aziende, associazioni di categoria, enti di ricerca e università. Attualmente l’idrogeno verde può essere ottenuto da diverse fonti di energia rinnovabile come eolico e fotovoltaico; la piattaforma di ricerca ENEA consentirà la sperimentazione di nuove tecnologie legate, ad esempio, allo smaltimento dei rifiuti (biomasse residuali), al recupero di sottoprodotti industriali e al calore rinnovabile ad alta temperatura ottenuto in impianti solari a concentrazione. All’interno dell’incubatore, inoltre, potrà essere utilizzato idrogeno puro e in miscela per la produzione di energia elettrica, saranno messe a punto miscele idrogeno-metano (blending) da immettere in una pipeline interna dedicata di distribuzione del gas e realizzato un “idrogenodotto” locale per il trasporto di idrogeno puro in pressione da utilizzare a seconda della domanda delle utenze. Tra le applicazioni possibili c’è anche il “Power to Gas” per lo stoccaggio e la distribuzione dell’idrogeno prodotto dall’energia elettrica generata da fonti rinnovabili, che agisce come raccordo tra produzione e utilizzo. I ricercatori ENEA condurranno anche studi di fuel e load flexibility su turbine a gas per la valutazione del comportamento delle macchine in condizioni di miscele (gas naturale/idrogeno) e di carico variabili. È prevista, inoltre, la realizzazione di una stazione di rifornimento per veicoli a idrogeno, come mezzi per la movimentazione delle merci, bus e automobili, in uso all’interno del centro ricerche ENEA. “Questo incubatore si candida come best practice da replicare in realtà quali siti produttivi e distretti industriali, aree dismesse o aree da riqualificare, per sostenere il ruolo dell’idrogeno come tecnologia abilitante per la transizione energetica e la decarbonizzazione, così come previsto e incentivato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che destina all’idrogeno 3,7 miliardi di euro”, sottolinea Giorgio Graditi, direttore del dipartimento ENEA di Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili..

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25/10/2021, 16:27
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Da lunedì 1° novembre la legge prevede la possibilità di accendere i riscaldamenti nella cosiddetta zona climatica D, che comprende grandi città come Roma, Genova e Firenze.

La “stagione” è iniziata ufficialmente il 15 ottobre, cioè da quando è stato possibile accendere gli impianti in oltre la metà degli 8mila comuni italiani, quelli della cosiddetta zona E di cui fanno parte grandi città come Milano, Torino e Bologna, ma anche zone di montagna in tutta Italia dove il clima è più rigido.

A tutela dell’ambiente e del risparmio in bolletta, ENEA propone 10 regole pratiche per scaldare al meglio le proprie abitazioni evitando sprechi e, in molti casi, inutili sanzioni e mette a disposizione una guida gratuita per i condomìni con le regole per una corretta ripartizione delle spese di riscaldamento, raffreddamento e acqua calda sanitaria, in base agli effettivi consumi di ogni unità immobiliare.

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29/10/2021, 15:49
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COP26: italiani preoccupati per crisi climatica ma non sempre ben informati
4/11/2021

I risultati in chiaroscuro di un sondaggio ENEA – L’allarme del climatologo Sannino



Consapevoli della crisi climatica in atto, abbastanza preoccupati di ridurre il proprio impatto sull’ambiente, ma non sempre ben informati su cause, possibili effetti e misure di riduzione delle emissioni di gas serra a livello nazionale ed internazionale. È quanto emerge dal sondaggio lanciato dall’ENEA con l’iniziativa “Se non lo sai, SALLO! Tutto quello che avreSte voluto sApere suL cambiamento cLimaticO (e non avete mai osato chiedere)” i cui risultati sono stati diffusi in occasione della COP 26 di Glasgow.

Ma che cosa sanno gli italiani del clima? Per quanto riguarda Clima e riscaldamento globale, nove su 10 hanno risposto correttamente alla domanda “I cambiamenti climatici esistono da sempre ma hanno subìto una notevole accelerazione dagli inizi del ‘900”. Quasi tutti sono convinti che lo scioglimento dei ghiacciai (97%) e l’aumento del livello medio del mare (86%) sono causati dal cambiamento climatico; ma solo il 42% ha risposto correttamente alla domanda “L’ondata di calore del 2003 è ascrivibile alla febbre del Pianeta” e il 32% alla domanda il “Cambiamento climatico e crescente pressione antropica sull’ambiente sono tra le cause della pandemia da COVID-19”.

Sul fronte delle Politiche e strategie per il contrasto al cambiamento climatico, quasi il 50% non conosce l’Accordo di Parigi né le date della COP26 di Glasgow, mentre sempre il 50% conosce l’esistenza del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima ma non gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030. Dalla sezione Aspettative e Buone Pratiche emerge che molti italiani adottano già pratiche virtuose come la raccolta differenziata (94%), la riduzione dell’uso di imballaggi di plastica (53%) o di plastiche monouso (74%), il contenimento dei consumi di acqua ed energia (71%) e l’acquisto di cibo locale e di stagione (79%). Tuttavia rispettivamente il 21% e il 19% dei partecipanti si dichiara contrario a ridurre i viaggi in aereo e il consumo di carne.

“Il questionario, composto da 20 domande suddivise in 5 sezioni, è stato compilato da oltre 1.300 persone, per la maggior parte di nazionalità italiana, con un’età tra i 10 e oltre 80 anni e una media di 34 anni, con il 60% che non superava i 40. Con nostra soddisfazione, circa il 30% è stato di un’età fra i 10 e i 20 anni. Le regioni più partecipi sono state Emilia-Romagna, Lazio e Puglia, mentre le province che hanno risposto di più sono state Roma e Bologna”, spiega Melania Michetti, ricercatrice ENEA della divisione Modelli e tecnologie per la riduzione degli impatti antropici e dei rischi naturali che ha ideato il sondaggio.

Errori e luoghi comuni
“Questo sondaggio ci ha permesso di raccogliere informazioni interessanti sulle convinzioni più diffuse nel campo del cambiamento climatico, evidenziando errori di interpretazione e luoghi comuni”, sottolinea ancora Michetti. Ad esempio, l’84% dei partecipanti crede (erroneamente) che l’industria sia il settore più inquinante mentre questo primato negativo è del settore energetico. Inoltre, solo il 21% è consapevole che il settore agricolo è tra i più impattanti per emissioni di carbonio, subito dopo quello energetico. Con il 42% di risposte corrette emerge una certa consapevolezza che il trattamento rifiuti è tra gli ultimi settori per emissioni di gas climalteranti.

Nella sezione Impatti e costi del cambiamento climatico, il 94% dei partecipanti ha risposto correttamente (falso) che “Animali e piante non subiranno gli effetti del cambiamento climatico grazie alla loro capacità di adattamento”; mentre solo il 43% sa che “in Italia, l’impatto dei cambiamenti climatici può incidere fino all’8% del PIL pro-capite”. Emerge poi una buona consapevolezza che il cambiamento climatico non favorirà il turismo costiero (91% di risposte corrette), ma aumenterà invece il numero dei migranti climatici (81%); meno noto è invece che vi saranno ricadute positive su alcune colture (62%), e che, tra i possibili effetti, si potrà osservare anche la variazione delle rotte commerciali via acqua (34%).

A livello di Contributi di settore e Paese alle emissioni di gas a effetto serra, appare noto che la Cina è tra i maggiori Paesi emettitori di gas serra in termini assoluti mentre gli Stati Uniti hanno le più alte emissioni pro-capite; meno risaputo è invece che la stessa Cina abbia emissioni pro-capite relativamente contenute in relazione al numero dei suoi abitanti, insieme a Europa e India, e che i Paesi con le maggiori emissioni per abitante sono, in ordine, USA, Russia e Giappone.

L’allarme del climatologo ENEA
“Diffondiamo i risultati del sondaggio in occasione della COP26 di Glasgow, che dovrebbe segnare un ulteriore passo in avanti dopo gli accordi di Parigi sul clima del 2015. Ci aspettiamo che in questo vertice ONU i leader delle economie più forti che guidano la classifica dei grandi emettitori di gas serra suggeriscano azioni concrete e misurabili per la riduzione delle emissioni di gas climalteranti", afferma Gianmaria Sannino, responsabile del Laboratorio Modellistica Climatica e Impatti di ENEA. “Attualmente gli impegni presi da tutti i Paesi del mondo per il 2030 si traducono in una riduzione delle emissioni di gran lunga inferiore a quella necessaria a non superare il limite di guardia dei 2°C. Non c’è tempo da perdere: la temperatura media della Terra è già aumentata di 1,1 °C, secondo quanto rivelato dall’ultimo report dell’IPCC", aggiunge Sannino. “Il Presidente della COP26, Alok Sharma, ha dichiarato che questo summit rappresenta l’ultima possibilità per il mondo di tenere sotto controllo il cambiamento climatico. E, anche se potrebbe sembrare una dichiarazione troppo severa, non c’è dubbio che un successo in termini di azioni concrete presentate alla COP26 metterebbe il mondo in una posizione migliore per affrontare la minaccia sempre più grave del cambiamento climatico. Di contro un fallimento determinerebbe una disastrosa battuta d’arresto e non possiamo permettercelo. In questo contesto, diventa essenziale sensibilizzare l’opinione pubblica e consolidare la conoscenza di cause e conseguenze del cambiamento climatico, rafforzando il dialogo tra scienza e società civile. Proprio l’obiettivo che ENEA si è posta con l’iniziativa del SALLO!Quiz”, conclude Sannino.

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04/11/2021, 15:54
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ENEA e Arterra Bioscience - azienda biotech fondata a Napoli nel 2004 – fanno parte per l’Italia del team internazionale di ricerca, impegnato nello sviluppo di una nuova generazione di cosmetici sicuri e di qualità da piante alimentari, scarti agricoli e cellule vegetali, senza ricorrere alla sperimentazione animale, nel rispetto della biodiversità e della sicurezza ambientale. Tra le piante utilizzate per creare la nuova frontiera di prodotti per la cosmesi: zenzero, basilico, curcuma, peonia, mirtillo rosso, gelsomino e liquirizia.

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17/11/2021, 18:01
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Antartide, parte la nuova stagione della Stazione Concordia - È iniziata la nuova campagna estiva alla stazione italo-francese sul plateau antartico a 3.000 metri di altitudine, dove fino a febbraio 2022 si avvicenderanno circa 90 tra ricercatori e tecnici. I 13 nuovi invernanti che rimarranno fino a novembre 2022 per proseguire le attività durante l’inverno polare sostituiranno i 12 della spedizione precedente che per 9 mesi hanno vissuto in completo isolamento.

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18/11/2021, 16:48
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La II edizione dell’International Agrobiodiversity Congress, tra le maggiori conferenze mondiali del settore, ha registrato un record di adesioni con 3.000 partecipanti, tra cui ENEA, che figura anche tra i 27 organizzatori e che ha presentato studi e soluzioni per trasformare i sistemi agroalimentari. In particolare: utilizzo di microrganismi al posto di fertilizzanti chimici in agricoltura, dieta mediterranea in ottica di bioeconomia circolare, componenti ad alto valore dagli scarti di fico d’India, insetti come fonte di proteine per l’alimentazione umana e animale, nuovi prodotti dai residui del caffè e nuovi genotipi di carciofi e di cardo con attività antiossidanti.

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