|
CRA Consiglio per la ricerca in agricoltura
Autore |
Messaggio |
eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10192
|
EFFETRESEIZERO s.r.l., spin-off del Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura, è stata incaricata dalla prestigiosa Accademia Nazionale delle Scienze, detta “dei XL” (Roma), di progettare e realizzare un Sistema Informativo Geografico (“SIFTEC”) per la gestione del patrimonio forestale della Tenuta Presidenziale di Castel Porziano (proprietà della Presidenza della Repubblica Italiana) per l’aggiornamento del Piano di Gestione Forestale. La Società è stata selezionata in base alle sue esperienze pregresse nello sviluppo e personalizzazione di software desktop GIS, mobile GIS e web GIS per la gestione forestale.
EFFETRESEIZERO s.r.l. fornirà un contributo, finalizzato all’implementazione informatica pratico-operativa di un progetto di ricerca del gruppo di lavoro di Geomatica forestale del CRA-MPF per l’individuazione di soluzioni modellistiche efficaci per la stima di volumi e biomasse su base LiDAR delle diverse formazioni forestali presenti all’interno della Tenuta (progetto “ELITE”), a sua volta finanziato dallo stesso Committente. I dati LiDAR sono stati forniti dal Ministero dell’Ambiente che ha ventilato la possibilità di fare dei progetti SIFTEC-ELITE/Castel Porziano una metodologia di riferimento per realizzazioni analoghe nelle principali aree protette italiane.Il sistema informativo geografico (GIS) specifico per la Tenuta di Castel Porziano (SIFTEC) permetterà di ottimizzare e monitorare la gestione della Tenuta e di introdurre le più recenti innovazioni tecnologiche e metodologiche del settore.
_________________ I
|
23/02/2013, 21:34 |
|
|
|
|
eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10192
|
CRA e CONAF insieme per stimolare la relazione tra ricerca, innovazione e impresa agricola http://www.freshplaza.it/news_detail.asp?id=52212
_________________ I
|
14/03/2013, 12:11 |
|
|
Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68661 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
|
Il CRA a Vinitaly 2013 Verona, 7-10 aprile 2013
Il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura sarà presente al salone internazionale del vino e dei distillati con i contributi scientifici che le varie strutture del CRA operanti in ambito enologico e vitivinicolo (CRA-VIT Centro di ricerca per la viticoltura di Conegliano, CRA-ENO Centro di ricerca per l’enologia di Asti, CRA-VIC Unità di ricerca per la viticoltura di Arezzo, CRA-ENC Unità di ricerca per le produzioni enologiche dell’Italia centrale di Velletri, CRA-UTV Unità di ricerca per l’uva da tavola e la vitivinicoltura in ambiente mediterraneo di Turi) hanno sviluppato per supportare le esigenze del mondo produttivo e per aumentare la competitività nel settore viti-vinicolo italiano. Su tali temi sono stati organizzati due workshop: il primo, dalle ore 15.00 alle 17.00 di lunedì 8 aprile, per illustrare il “Ruolo del CRA nel recupero e valorizzazione del germoplasma viticolo nazionale” e le attività volte ad approfondire le conoscenze sulle potenzialità viticole ed enologiche di numerose varietà autoctone caratteristiche del patrimonio viticolo italiano al fine di una loro maggiore valorizzazione e diffusione in coltura; mentre il secondo, dalle ore 9,30 alle 11.30 di martedì 9 aprile, per presentare i primi risultati del “Progetto di ricerca VIGNETO (Valorizzazione dei principali vitigni autoctoni italiani e del loro terroir)”, in collaborazione con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, che si prefigge l’obiettivo di contribuire alla caratterizzazione genomica e fenotipica di una serie rappresentativa di vitigni autoctoni italiani per identificare le basi molecolari della qualità delle uve e delle peculiarità dei vitigni, anche in relazione ai loro terroir. Sarà inoltre proposto l’assaggio dei vini oggetto di sperimentazione (Prosecco, Primitivo, Syrah, Barbera, Falanghina, Moscato Giallo, Arneis, Albarossa, Cornarea ed altri vini) con una serie di degustazioni assistite dai ricercatori CRA che illustreranno le peculiarità dei singoli vini e vitigni nonché i differenti metodi di vinificazione. I vini provenienti dalle ricerche del CRA sono prodotti con un limitato utilizzo di additivi e coadiuvanti enologici, anche grazie all’attenzione verso la sostenibilità ambientale delle coltivazioni, l’utilizzo di uve recuperate da antichi vitigni autoctoni, e le moderne tecniche di vinificazione che ne esaltano le proprietà salutistiche. Calendario degustazioni vini CRA: - Domenica 7 aprile ore 15.00 - 15.30 - Lunedì 8 aprile ore 11.30 - 12.00 - Martedì 9 aprile ore 15.00 - 15.30 - Mercoledì 10 aprile ore 11.30 - 12.00
_________________Segui Agraria.org anche su Facebook e Twitter ! Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org?
|
02/04/2013, 11:39 |
|
|
eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10192
|
La Dott.ssa Silvia Cappellozza, ricercatrice del CRA-API, Unità di ricerca di apicoltura e bachicoltura della sezione di Padova, parteciperà a Geo&Geo il 23/04/2013 per parlare del baco da seta.
_________________ I
|
22/04/2013, 0:34 |
|
|
Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68661 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
|
"Passito: Che passione!" Casale della Regina - Velletri (RM), 17 Maggio 2013 ore 10 Un affascinante percorso tecnico e sensoriale alla scoperta dei vini passiti
Il Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura - Unità di ricerca per le produzioni enologiche dell’Italia centrale (CRA-ENC) organizza, in collaborazione con la sezione Lazio-Umbria dell’Associazione Enologi Enotecnici Italiani, il 17 maggio alle ore 10.00 presso il Casale della Regina a Velletri, il workshop/degustazione “PASSITO: CHE PASSIONE!”. L’incontro, rivolto ad enologi, imprenditori vitivinicoli ed a tutti coloro interessati a questo affascinante prodotto enoico, vuole essere l’occasione per analizzare alcuni aspetti tecnici sulla produzione dei vini passiti e avere la possibilità di degustare diverse tipologie di prodotti. Il CRA-ENC, sulla base degli studi e collaborazioni scientifiche condotte negli anni, rappresenta un punto di riferimento nazionale per lo studio dei vini passiti ed in questa occasione i partecipanti saranno coinvolti in un affascinante percorso sensoriale degustando diversi vini passiti frutto delle ricerche condotte dalla struttura di ricerca. All’evento sarà presente il Presidente del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, Prof. Giuseppe Alonzo, oltre ad alcuni giornalisti di settore.
_________________Segui Agraria.org anche su Facebook e Twitter ! Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org?
|
10/05/2013, 14:40 |
|
|
Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68661 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
|
Il CRA a Tuttofood 2013
Anche il CRA, Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura, tra le oltre mille eccellenze agroalimentari italiane che parteciperanno al Tuttofood, prenderà parte alla biennale in programma a Milano dal 19 al 22 maggio dedicata a tutti i comparti delle industrie di settore, una vetrina efficace per presentare alcune delle proprie ricerche ed innovazioni. L’Ente sarà ospitato presso lo stand del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali con un’area dedicata a degustazioni ed incontri con il pubblico, dove verrà anche distribuito materiale divulgativo su ricerche svolte dal CRA-MAC, Unità di ricerca per la maiscoltura di Bergamo e dal CRA-FLC, Centro di ricerca per le produzioni foraggere e lattiero-casearie di Lodi, riguardanti, in particolare, la filiera mais – zootecnia - sicurezza alimentare. Saranno esposti un essiccatore ad energia solare per frutta ed ortaggi in pezzi ed un negozio mobile refrigerato con solare fotovoltaico per il trasporto, l’esposizione e la vendita di prodotti refrigerati, entrambi realizzati dal CRA-IAA, Unità di ricerca per i processi dell’industria agroalimentare di Milano. La particolarità di questi prototipi di macchine innovative è che sono state concepite per le piccole produzioni aziendali; sono semplici da usare, efficienti, sicure e forniscono prodotti di elevata qualità sensoriale e igienica, con un costo accessibile oltre alla possibilità di utilizzare fonti energetiche rinnovabili. Durante le giornate della fiera, inoltre, ci saranno degustazioni guidate di diversi tipi di miele a cura del CRA-API, Unità di ricerca di apicoltura e bachicoltura di Bologna.
_________________Segui Agraria.org anche su Facebook e Twitter ! Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org?
|
13/05/2013, 11:32 |
|
|
Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68661 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
|
Resoconto del convegno conclusivo del progetto “VAL.OR.BIO.” 9 maggio 2013, CRA-ORA di Monsampolo del Tronto (AP)
Si è svolto lo scorso 9 maggio, presso il CRA - Unità di Ricerca per l’orticoltura di Monsampolo del Tronto (AP), il convegno conclusivo del progetto “Valorizzazione della tipicità orticola attraverso l’agricoltura biologica” (VAL.OR.BIO.), progetto iniziato nel 2009, grazie ad un finanziamento del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, e inteso a favorire la diffusione nelle aziende biologiche delle tipicità di Abruzzo, Marche ed Emilia Romagna. Con oltre 130 partecipanti provenienti da molte regioni (Puglia, Campania, Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria, Emilia Romagna, Veneto, Lombardia) il convegno ha dimostrato il notevole interesse di agricoltori, tecnici, ricercatori, funzionari pubblici, studenti e consumatori riguardo il tema delle tipicità orticole. All’evento sono intervenuti anche il dott. Valentino Ferrari, Direttore incaricato del CRA-ORA, il sig. Nazzareno Tacconi, Sindaco di Monsampolo del Tronto, il dott. Vincenzo Ferrentino, Funzionario del MiPAAF e la dott.ssa Elisabetta Lupotto, Direttore del Dipartimento delle Produzioni Vegetali del CRA. Il moderatore dell’incontro, il prof. Salvatore Ceccarelli, ha tenuto una relazione sulla diminuzione della biodiversità agricola nei sistemi colturali. Tale diminuzione è stata in larga misura causata dall’agricoltura industriale che è basata su poche varietà, spesso imparentate tra di loro, che rispondono in modo uniforme a fertilizzanti, erbicidi e pesticidi. Una misura della diminuzione della biodiversità agricola si può avere considerando che negli Stati Uniti il 96% delle 7.098 varietà di mele descritte all’inizio del ventesimo secolo è andato perduto; nello stesso periodo sono state perdute il 95% delle varietà di cavolo, il 95% delle varietà di granturco, il 94% delle varietà di pisello e l’81% delle varietà di pomodoro. In Messico, delle varietà descritte nel 1930, è rimasto solo il 20%. Nella Corea del Sud, solo il 26% delle varietà locali di 14 colture coltivate nel 1985 erano ancora presenti nel 1993. In Cina, nel 1949, venivano coltivate 10.000 varietà diverse di frumento: nel 1970 ne erano rimaste circa 1.000. Anche il numero di specie su cui è basata la nostra alimentazione si è radicalmente ridotta. A fronte delle circa 250.000 specie vegetali che si stima vivano sul pianeta, di cui circa 50.000 sono commestibili, noi ne utilizziamo soltanto 250. Tutto ciò rende l’agricoltura molto vulnerabile ed il nostro futuro alimentare insicuro. Il coordinatore del progetto, dott. Gabriele Campanelli del CRA-ORA, ha spiegato che VAL.OR.BIO è stato ispirato dalla convinzione che il solo lavoro di raccolta e di salvaguardia delle agro-biodiversità autoctone, pur rivestendo un indubbio interesse di carattere culturale e scientifico, perde parte della sua importanza se non c’è allo stesso tempo una concreta valorizzazione delle produzioni. Le tipicità esaminate nel corso del progetto sono state 20 afferenti a 9 diverse specie. Le ricerche hanno avuto il carattere dell'interdisciplinarietà comprendendo studi di ordine agronomico, genetico e qualitativo, nonché la tracciabilità delle produzioni. Al progetto hanno collaborato 25 aziende agricole "biologiche" che hanno condotto oltre 100 saggi di coltivazione nel rispetto delle normali tecniche praticate. Le osservazioni degli imprenditori agricoli hanno ben integrato i dati sperimentali raccolti in 18 prove parcellari allestite presso il CRA-ORA, contribuendo a definire il reale valore agronomico dei materiali proposti. Inoltre, grazie al fatto che le aziende coinvolte adottavano strategie di vendita diretta, è stato possibile valutare il gradimento dei consumatori. L'insieme delle informazioni acquisite ha fornito, per ciascuna tipicità, il reale interesse della filiera e quindi le potenzialità per un ampliamento delle superfici coltivate. Le valutazioni agronomiche hanno riguardato le tipicità (Pomodoro a Pera, Peperone dolce a Corno Rosso, Fava di Fratterosa, Cipolla di Suasa, Fagiolo Giallino di Pedaso, Cavolfiore Verde di Macerata) che erano già state sottoposte in passato a selezione conservativa e migliorativa dal CRA-ORA. Le popolazioni (Cardo, Fagiolo cannellino di Romagna, Cocomero, Sedano Gigante, Cipolla precoce di Romagna) recuperate dal Centro di Ricerca per le Produzioni Vegetali (CRPV) di Cesena e non ancora migliorate sono state invece tutte caratterizzate fenotipicamente attraverso rilievi morfologici e su alcune di esse (cardo e cipolla) sono stati avviati programmi di miglioramento genetico finalizzati alla ricostituzione delle varietà originali. La maggior parte delle azioni intraprese nell’ambito del progetto è stata di tipo partecipativo prevedendo il pieno coinvolgimento degli agricoltori, custodi e conoscitori storici delle tipicità in studio. Una specifica linea di ricerca, sviluppata dal dott. Luigi Di Cesare e dal dott. Roberto Lo scalzo del CRA - Unità di ricerca per i processi dell’industria agroalimentare di Milano (CRA-IAA), ha indagato sulla composizione nutrizionale e nutraceutica delle produzioni ritenute più interessanti provenienti sia da coltivazione biologica che convenzionale. Il gruppo di lavoro del prof. Evandro Fioretti dell’Università di Camerino (UNICAM) - Laboratorio di Biochimica e Biochimica clinica, Scuola di Bioscienze e Biotecnologie ha approfondito le indagini su alcuni polifenoli come i flavonoidi che hanno proprietà salutistiche in quanto antiossidanti e pertanto in grado di “inattivare” i radicali liberi. Altri studi sono stati condotti dal CRA - Centro di Ricerca per le Relazioni tra Piante e Suolo di Roma (CRA-RPS) con la dott.ssa Rita Aromolo ed il dott. Massimiliano Valentini per la messa a punto di protocolli di tracciabilità in termini di provenienza geografica (zona tipica vs zona non tipica), metodo di coltivazione (biologico vs convenzionale) e tipo genetico (varietà tipica vs varietà commerciale). I campioni di produzione complessivamente analizzati per studiare gli aspetti legati alla qualità e alla tracciabilità nel corso di tre anni sono stati 230. I risultati agronomici, esposti dal dott. Fabrizio Leteo, hanno evidenziato le ottime performance di alcune tipicità, paragonabili a quelle delle migliori varietà commerciali ma anche la difficoltà in taluni casi ad ampliare l’areale di coltivazione al fuori di quello tradizionale. Le varietà di Peperone a "Corno Rosso", Fagiolo "Giallino di Pedaso" e Cipolla "Rossa di Suasa" possono essere inserite in tutti gli areali testati mentre per le varietà di Pomodoro a "Pera d'Abruzzo" e di Fava "di Fratterosa per tacconi" tale inserimento è proponibile solo nelle zone tipiche di coltivazione. L’avvio di un programma di miglioramento genetico specifico ha consentito nella cipolla "Precoce di Romagna" di ridurne l’eccessiva variabilità, non compatibile con le esigenze di mercato, e di selezionare bulbi di forma piatta di elevate dimensioni, come richiesto dai mercati locali. Il lavoro di miglioramento condotto sul cardo ha permesso di ottenere, per ognuna delle tre popolazioni in studio, varie linee selettive. Per entrambe le specie sono state restituite agli areali di provenienza materiali migliorati per una ulteriore verifica in loco. Le indagini biochimiche riguardanti i polifenoli hanno individuato buoni contenuti di queste molecole nelle tipicità di VAL.OR.BIO. e generalmente valori più alti nei campioni coltivati in biologico rispetto a quelli provenienti da coltivazioni convenzionali. In merito alla qualità nutrizionale e nutraceutica le varietà locali, rispetto a quelle commerciali, hanno dimostrato di adattarsi bene alla coltivazione BIO. Nel peperone, ad esempio, la varietà locale "RS08" ha mostrato, rispetto all'ibrido commerciale Alceste, una migliore qualità nutraceutica e nutrizionale grazie ad un maggior contenuto di pirazine, acido ascorbico e carotenoidi. Per quanto concerne il cavolfiore, le varietà locali di "Verde di Macerata" hanno evidenziato un maggior contenuto di vitamina C e di carotenoidi sia rispetto alla coltivazione convenzionale sia in riferimento al testimone commerciale. Le tipicità di cavolfiore sono quelle però che, sotto il profilo agronomico, hanno fatto registrare il maggior differenziale negativo in termini di rese commerciabili rispetto al testimone di riferimento. Conseguentemente, la coltivazione di tali materiali sarà strettamente legata al riconoscimento da parte del mercato della maggiore qualità. Nelle orticole coltivate solo in BIO, come i cocomeri, la cipolla ed il sedano, la superiorità del genotipo locale per gli aspetti nutraceutici e nutrizionali è stata evidente nel cocomero, in particolare nella varietà "Faenza". La combinazione HRMAS-NMR ed analisi multivariata ha messo in evidenza l’esistenza di differenze significative tra le diverse tipologie di campioni analizzati; in particolare, le differenze maggiori sono state trovate in relazione alla pratica agronomica. Anche nella separazione tra varietà autoctone ed ibridi commerciali sono state osservate differenze sostanziali, mentre per la tracciabilità geografica, solo per il peperone l’approccio dell’HRMAS ha fornito indicazioni importanti. L'esperienza ed i risultati di VAL.OR.BIO. hanno dimostrato l'importanza di decentrare le prove di coltivazione varietale in più località, direttamente nelle aziende agricole, e di coinvolgere gli imprenditori nelle valutazioni agronomiche, qualitative e commerciali. Tali valutazioni costituiscono un concreto e reale strumento di verifica sulla validità dell’innovazione proposta e nello stesso tempo sono il primo passo per trasferimento dell'innovazione dal mondo della ricerca a quello operativo. La collaborazione diretta, inoltre, consente al ricercatore di avere risposte immediate ed utili ad orientare e/o riorientare i propri programmi e obiettivi di lavoro. È pertanto auspicabile che l'approccio partecipativo venga in futuro esteso anche ad altri ambiti nel settore dell'agricoltura al fine di ridurre il rischio di autoreferenzialità della ricerca. Nella sessione pomeridiana c’è stata la prevista visita ai campi sperimentali “biologici” del CRA-ORA nel corso della quale sono state illustrate le principali prove: prova di lungo termine su un sistema rotazionale orticolo per valutarne nel tempo l’evoluzione in termini di sostenibilità ambientale, agronomica ed economica; prove varietali di fagiolo, cece e zucchino condotte nell’ambito del secondo Piano Nazionale Sementiero per il Biologico; prova di agricoltura conservativa su melone basate sull’allettamento delle colture di copertura mediante un particolare rullo sagomato chiamato roller crimper nell’ambito del progetto internazionale SUSVEG; prove di miglioramento genetico partecipativo su pomodoro da mensa e pomodoro da industria nell’ambito del secondo Piano Nazionale Sementiero per il Biologico; prova di living mulch (consociazione di una coltura da reddito e di una coltura di copertura) e potatura delle radici della coltura consociata nell’ambito del progetto internazionale INTERVEG.
_________________Segui Agraria.org anche su Facebook e Twitter ! Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org?
|
14/05/2013, 9:21 |
|
|
Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68661 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
|
Convegno "Neem: pianta multiuso del XXI secolo" 21 giugno 2013, Roma, Università Sapienza, Dip. Biologia Ambientale Il Centro di ricerca per la produzione delle carni e il miglioramento genetico di Roma-Tormancina (CRA-PCM) organizza il convegno “Neem: pianta multiuso del XXI secolo” nell’ambito della convenzione con il Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università di Roma Sapienza per lo studio dei rimedi vegetali per il benessere, la riproduttività e la produttività degli allevamenti zootecnici. L’interesse su questa pianta (Azadiracta indica) si è sviluppato, e continua a crescere, a seguito della sua rapida espansione in moltissimi Paesi e per le numerose applicazioni di vari prodotti derivati. Il CRA-PCM è interessato, in particolare, all’attività antimicrobica di fitoestratti da piante e sottoprodotti della lavorazione agroindustriale nei confronti di batteri enteropatogeni. Ciò al fine di individuare fitoestratti da integrare nelle diete animali per prevenire e/o contenere efficacemente le infezioni del tratto gastrointestinale. Tra i batteri enteropatogeni si annoverano ceppi zoonotici particolarmente aggressivi e a rischio di antibiotico resistenza. La strategia di ricerca del CRA-PCM prevede di studiare sostanze naturali sia ad azione recettore simile, in grado cioè di legarsi alle fimbrie batteriche responsabili dell’innesco del meccanismo d’infezione, sia ad azione battericida o batteriostatica. Per il notevole interesse interdisciplinare verso i possibili utilizzi della pianta di Neem, il convegno si occuperà anche di metodologie analitiche per la caratterizzazione dei fitoestratti e del loro impiego come insetticidi (ad esempio, contro la zanzara tigre). Segreteria organizzativa: Paola del Serrone paola.delserrone@entecra.it
Allegati:
Azadirachta_indica.jpg [ 144.92 KiB | Osservato 1581 volte ]
_________________Segui Agraria.org anche su Facebook e Twitter ! Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org?
|
07/06/2013, 22:08 |
|
|
eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10192
|
L'allevamento dell'azienda Baroncina del Centro di ricerca per le produzioni foraggere e lattiero-casearie di Lodi (CRA-FLC) si è piazzato al 16° posto a livello nazionale su 19.329 allevamenti controllati ufficialmente. A livello provinciale (Milano e Lodi), l'allevamento è già al primo posto con kg 13030 di latte prodotto di media per vacca/anno e kg 432 di proteine per vacca/anno. Il risultato emerge dai dati riguardanti le graduatorie di merito a livello nazionale ( http://www.anafi.it/AllevamentiTop/Prim ... aKgPRT.asp) degli allevamenti di bovini da latte per l'anno 2012 da parte dell'Associazione Nazionale Allevatori Frisona Italiana. Trattasi di risultati di assoluto rilievo, anche perché ottenuti da un'azienda pubblica, obbligata al rispetto di rigidi vincoli gestionali e in un momento di estrema difficoltà per tutto il comparto zootecnico nazionale. Un grazie riconoscente al Dr. Luigi Degano e al personale aziendale dell'azienda Baroncina di CRA-FLC.
_________________ I
|
15/09/2013, 22:21 |
|
|
eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10192
|
E’ stato pubblicato il report sulla produzione biologica in serra a cui ha lavorato il dott. Fabio Tittarelli, del Centro di ricerca per lo studio delle relazioni tra pianta e suolo di Roma (CRA-RPS), sia in qualità di chairman del Sub-group on greenhouse production che come membro permanente del gruppo di esperti sull’agricoltura biologica della Commissione Europea. Il report è disponibile sul sito della Commissione al seguente link: http://ec.europa.eu/agriculture/organic ... t-group_enhttp://sito.entecra.it/portale/public/d ... uction.pdf
_________________ I
|
15/09/2013, 22:23 |
|
|
Chi c’è in linea |
Visitano il forum: Nessuno e 4 ospiti |
|
Non puoi aprire nuovi argomenti Non puoi rispondere negli argomenti Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi inviare allegati
|
|
|