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Corpo Forestale dello Stato 
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AMBIENTE: TAV, TRENTUNO INDAGATI IN TUTTA ITALIA

L'indagine, partita nel 2010 grazie ad alcuni accertamenti del personale del Corpo forestale dello Stato, riguarda lo smaltimento illegale di migliaia di tonnellate di rifiuti derivanti dalle perforazioni per la costruzione della tratta dell'alta velocità vicino Firenze

Cento uomini del Corpo forestale dello Stato del Comando Regionale della Toscana sono stati impegnati nelle perquisizioni per l'inchiesta partita dalla Procura di Firenze sulla TAV.
Trentuno indagati, fra questi funzionari pubblici e dirigenti delle ferrovie. I reati contestati vanno dalla truffa ai danni della Pubblica Amministrazione, alla corruzione, alla gestione abusiva dei rifiuti e all'associazione a delinquere.
L'indagine, partita nel 2010 grazie ad alcuni accertamenti svolti dal personale del Corpo forestale dello Stato, ha fatto emergere un consistente traffico di rifiuti speciali, smaltiti illegalmente, nonché la truffa ai danni della Rete Ferroviaria Italiana, per cui si configura anche l'ipotesi di infiltrazioni mafiose. Si tratta di rifiuti derivanti dalle perforazioni avvenute sullo snodo dei lavori dell'alta velocità nei pressi di Firenze, nel tratto interessato dagli interventi infrastrutturali previsti per la realizzazione della linea Alta Velocità/Alta Capacità Milano-Napoli.
Migliaia di tonnellate di rifiuti sarebbero state smaltite abusivamente. Dagli accertamenti svolti su incarico della Procura di Firenze è emerso che l'attività di smaltimento veniva gestita attraverso una precisa ed organizzata regia. I vertici di una importante società di settore davano indicazioni e direttive puntuali ad altre ditte minori coinvolte nel traffico illecito; pertanto la Rete Ferroviaria Italiana pagava gli elevati costi di smaltimento alle ditte, ma in realtà i rifiuti non seguivano la corretta procedura prevista dalla normativa vigente, creando quindi, un indebito profitto a favore delle varie ditte interessate. Dal punto di vista ambientale, la gravità del reato consiste nel fatto che i suddetti materiali (soprattutto i fanghi) venivano scaricati direttamente nella falda acquifera posta nelle vicinanze dei lavori con il rischio di contaminazione della stessa e del suolo.
Le perquisizioni, svolte sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Firenze, hanno visto impegnati gli uomini del Corpo forestale dello Stato presso alcune società, interessate dall'illecita attività, nelle provincie di Firenze e Prato, nonché in altre città italiane come Brescia. In particolare i Forestali sono intervenuti su una ventina di siti, sequestrando fascicoli e documentazione informatica.

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24/01/2013, 15:01
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SPECIE PROTETTE: PRESENTAZIONE DEL MUSEO PERMANENTE DEL CRIMINE AMBIENTALE PRESSO IL BIOPARCO DI ROMA

Il Museo, unico nel suo genere in Europa, avrà l'obiettivo di sensibilizzare il grande pubblico sul commercio illegale di fauna e flora in via d'estinzione

Sorgerà al Bioparco di Roma il primo Museo Permanente del Crimine Ambientale realizzato grazie alla collaborazione con il Corpo forestale dello Stato, lo hanno annunciato il Presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Federico Coccìa, ed il Capo del Corpo Forestale dello Stato, Cesare Patrone.
Il Museo, unico nel suo genere in Europa, avrà l'obiettivo di sensibilizzare il grande pubblico sul commercio illegale di fauna e flora in via d'estinzione. Durante l'incontro sono stati esposti moltissimi reperti: avorio grezzo e lavorato, monili, souvenir, conchiglie, carapaci di tartarughe, pelli, coralli e farmaci della medicina tradizionale cinese, realizzati con parti di animali protetti e tutelati dalla Convenzione Internazionale di Washington (CITES), che regola il commercio delle specie protette. Questa preziosa esposizione farà parte del primo Museo Permanente del Crimine Ambientale.
I reperti esposti derivano dalle numerose operazioni di polizia giudiziaria effettuate dal personale del Sevizio Cites del Corpo forestale dello Stato, sia sul territorio nazionale che internazionale e costituiscono un'indiscutibile testimonianza delle storie, dei moventi e delle modalità relative ai crimini perpetrati contro la conservazione della fauna selvatica, in varie parti del mondo. Si stima che attualmente siano conservati dal Corpo forestale dello Stato oltre 71mila reperti. L'Italia rappresenta, infatti, uno dei più importanti mercati di prodotti ed articoli derivati da specie animali e vegetali, il cui giro di affari, a livello internazionale, è stimato nell'ordine di 260 miliardi di euro l'anno.
Il contrasto ai traffici illegali di specie selvatiche e il controllo di legalità delle filiere produttive e dei commerci che impiegano tali specie, sono gli obiettivi principali che il Corpo forestale dello Stato, si pone quale Autorità preposta al controllo del commercio in attuazione della CITES e dei relativi regolamenti europei. Nel 2011 sono stati effettuati 59.665 accertamenti, di cui 58.091 verifiche in ambito doganale e 1.574 controlli sul territorio nazionale. Sono stati inoltre posti sotto sequestro ben 1.233 animali vivi, tra cui si annoverano grandi felini, scimmie, pappagalli, rapaci rari, pitoni, testuggini e coralli.
Obiettivo dell'esposizione dei reperti è quello di diffondere un messaggio che abbia un forte impatto emotivo sui visitatori. L'allestimento sarà curato da professionisti, artigiani, tecnici specializzati ed esperti qualificati del settore del cinema e dello spettacolo. I sistemi di videoproiezione, luci e audio saranno configurati mediante impianti e componenti professionali a tecnologia avanzata con una gestione computerizzata dei programmi.
Il museo sarà aperto alle scolaresche che potranno usufruire di uno specifico percorso didattico interamente dedicato agli animali in via d'estinzione e alla tematica del commercio illegale di fauna e flora, mentre, un'altra sezione del Museo sarà dedicata anche ai reati in danno agli animali e al bracconaggio. Previste anche una emeroteca e una videoteca, che raccoglieranno contributi specialistici. Lo spazio museale sarà aperto ad incontri e dibattiti sulla legalità ambientale. Oltre alla collaborazione per la gestione del Museo, il Corpo forestale dello Stato, istituirà prossimamente un presidio fisso all'interno del Bioparco, dove verrà trasferito anche il posto fisso a cavallo di Villa Borghese.
"Purtroppo ancora oggi, in varie parti del mondo, l'attività di contrasto al fenomeno della distruzione delle specie in via d'estinzione, a scopo commerciale, miete vittime fra quegli uomini coraggiosi preposti alla tutela dell'ambiente. Il progetto di un Museo del Crimine Ambientale costituisce un'occasione unica - ha dichiarato Cesare Patrone, Capo del Corpo forestale dello Stato - che offrirà ai cittadini tutte le informazioni necessarie per comprendere l'importanza della conservazione e della tutela della biodiversità planetaria e nazionale. Grazie alla preziosa e competente collaborazione del presidente del Bioparco, questa iniziativa, troverà una concreta realizzazione".
"I danni provocati all'ambiente e alla Biodiversità dalle organizzazioni criminali sono di dimensioni incredibili - ha sottolineato il presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Federico Coccìa - per questo l'educazione del pubblico e, in particolare delle giovani generazioni, è fondamentale. La mostra sarà uno strumento di sensibilizzazione molto importante in questa direzione".
Dopo la droga e le armi, il commercio illegale di fauna e flora è il secondo mercato clandestino al mondo per fatturato e numero di persone coinvolte, con un giro di denaro dell'ordine di miliardi di dollari. È stato calcolato che a causa dell'uomo ogni anno 100 specie di animali si estinguono: milioni di esemplari vivi vengono continuamente prelevati dall'ambiente naturale per essere destinati al mercato degli animali da compagnia o a quello delle piante ornamentali, oltre all'enorme commercio di pellame, pellicce, legno e manufatti lavorati.
Per far fronte a ciò, la comunità internazionale ha istituito la Convenzione di Washington, conosciuta come CITES (Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora) che regolamenta il commercio di migliaia di specie viventi, favorendo un uso sostenibile delle risorse naturali. La CITES, che fa parte delle attività del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP) rappresenta, ad oggi, la più importante Convenzione per la tutela delle specie viventi, nonostante pochi ne conoscano l'esistenza.
L'inconsapevolezza, l'ignoranza e la connivenza favoriscono il commercio illegale, condotto da immense organizzazioni criminali, ma anche i turisti diventano, spesso, complici inconsapevoli del traffico di animali e piante: la tentazione di tornare da un viaggio con un souvenir in carne e ossa strappato al suo ambiente naturale, o "salvato" dalle mani di qualche commerciante nei poveri mercati locali, è molto forte. Nella maggior parte dei casi non si ha la minima percezione di contravvenire alle norme vigenti, che prevedono anche sanzioni penali.

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24/01/2013, 16:15
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AMBIENTE: ARRESTO PER TAGLIO E FURTO DI LEGNA IN PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA

Sotto sequestro venti quintali di legna, un trattore, un autocarro e due motoseghe, strumenti utilizzati per il taglio e il trasporto degli alberi

Due uomini sono stati tratti in arresto dalla Forestale per aver tagliato e depezzato abusivamente alcuni alberi in un'area del Parco Nazionale dell'Aspromonte, in provincia di Reggio Calabria.
Il personale del Comando Stazione Forestale di Mammola (RC), in collaborazione con gli agenti del Comando Stazione di Oppido Mamertina (RC) nell'ambito di un servizio di controllo in un bosco del comune di Cinquefrondi (RC), ha colto in flagrante due uomini mentre tagliavano alcuni alberi secolari di ontano.
L'operazione, predisposta dal Coordinamento Territoriale dell'Ambiente di Gambarie d'Aspromonte (RC), era mirata alla prevenzione e repressione del furto di alberi all'interno del Parco Nazionale d'Aspromonte.
I due responsabili sono finiti agli arresti domiciliari su disposizione della Procura della Repubblica di Palmi. Successivamente sono stati processati per direttissima e uno dei due è stato assolto.
Sono stati posti sotto sequestro un trattore utilizzato per trascinare gli alberi tagliati, un autocarro utilizzato per il trasporto del legname, due seghe elettriche utilizzate e circa 20 quintali di legna.

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24/01/2013, 17:56
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AMBIENTE: SEQUESTRATA UNA CAVA DI TUFO IN PROVINCIA DI VITERBO

Dalle indagini effettuate dalla Forestale all'interno della cava, sono emersi una serie di illeciti amministrativi e penali per l'ampliamento abusivo dell'attività estrattiva. Denunciate due persone

Nella provincia di Viterbo il personale del Corpo forestale dello Stato ha posto sotto sequestro preventivo una cava di tufo e ha denunciato due uomini per violazioni delle normative paesaggistiche.
L'attività di indagine effettuata dal Comando Stazione Forestale di Civita Castellana (VT) a Castel Sant'Elia ha riguardato una cava di tufo, ubicata in un'area sottoposta a vincolo paesaggistico e dichiarata di notevole interesse pubblico, ha condotto al sequestro penale preventivo dell'intero sito estrattivo, dei relativi macchinari e alla denuncia alla Procura della Repubblica di Viterbo del direttore dei lavori e del rappresentante legale della ditta esecutrice.
Le indagini hanno portato alla scoperta di una serie di illeciti amministrativi e penali dovuti all'ampliamento dell'attività estrattiva, sia in profondità che in superficie, per una quantità complessiva di materiale asportato abusivamente superiore a 70.000 metri cubi.

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FORESTALE: "ASPROMONTE", IL FILM CHE SVELA L'ALTRA FACCIA DELL'ENTROTERRA CALABRESE

La pellicola è stata realizzata in collaborazione con il Corpo forestale dello Stato

Uscirà giovedì 31 Gennaio, nelle sale cinematografiche di tutta Italia, "Aspromonte" opera prima del regista italo-tunisino Hedy Krissane.
Il film, girato in Aspromonte terra di contraddizioni, misteri e magia, mette in risalto l'incanto e la bellezza dei luoghi, i panorami mozzafiato, la buona vita delle montagne, gli eremi, le culture antiche e le minoranze linguistiche. Temi cari al Corpo forestale dello Stato, che da 190 anni protegge il patrimonio ambientale e naturalistico del nostro Paese, con particolare attenzione alla tutela del paesaggio e alla salvaguardia del territorio dai reati perpetrati dalle ecomafie. La pellicola è stata sostenuta dalla Fondazione Calabria Film Commission, dal Parco Nazionale dell'Aspromonte, e dal GAL Batir (Gruppo di Azione Locale Basso Tirreno Reggino) in collaborazione con il Corpo forestale dello Stato.
Il Film racconta in tono scanzonato e leggero, i problemi del territorio valorizzandone allo stesso tempo le bellezze ambientali e svelando una regione dai paesaggi intensi, ricca di verde, storia e borghi di rilevanza culturale sconosciuti al grande pubblico.
La pellicola è incentrata sulla storia di un industriale brianzolo, interpretato dal comico Franco Neri, che arriva in Aspromonte per far firmare urgentemente un contratto al fratello musicista che non vede da anni. Si ritroverà a cercarlo, attraverso le strade impervie dell'Aspromonte, insieme ad Aldo, un'agente del Corpo forestale dello Stato che lo accompagnerà in una traversata on the road che gli farà scoprire l'altra faccia dell'entroterra calabrese.

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24/01/2013, 21:54
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AMBIENTE: COLTO IN FLAGRANTE MENTRE TRAFUGAVA LEGNA IN UN PARCO DEL VIBONESE

È scattata la denuncia per il 28enne autore anche del taglio illecito. Sotto sequestro, oltre alla legna, un trattore e gli strumenti impiegati per abbattere gli alberi

Venti quintali di legna di faggio sottratti al patrimonio boschivo del Parco Naturale Regionale delle Serre, in provincia di Vibo Valentia. Di questo dovrà rispondere un giovane di Sorianello (VV) colto in flagrante dai Forestali dei Comandi Stazione di Serra San Bruno e Soriano Calabro (VV) mentre era alla guida di un trattore carico di legna appena tagliata.
L'operazione è scattata nel comune di Gerocarne (VV), in località "Passo Cavallo", durante lo svolgimento dei servizi di controllo del territorio.
Inizialmente il responsabile si è giustificato con i Forestali, dichiarando che i circa 20 quintali di legna erano stati regolarmente acquistati da una terza persona residente in una località limitrofa.
Ma non è stato in grado di fornire le prove richieste dagli agenti, anzi si è visto costretto a confessare la propria responsabilità e a condurli proprio sul luogo in cui aveva abbattuto e trafugato le piante di faggio.
L'uomo è stato segnalato all'Autorità Giudiziaria per danneggiamento, taglio e furto di piante in area protetta. Sotto sequestro penale sono finiti la legna rinvenuta, la motosega impiegata per il taglio e il trattore utilizzato per il trasporto.

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15/02/2013, 13:45
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AGROALIMENTARE: SCOPERTO UN TRAFFICO ILLECITO DI TARTUFI SPACCIATI PER BIANCHI PIEMONTESI

Denunciate all'Autorità Giudiziaria 14 persone per frode in commercio e violazioni tributarie. Cinque milioni di euro il giro di affari illegale. Elevate sanzioni amministrative per 40.000 euro

Tartufi croati e del centro-sud Italia spacciati per bianchi piemontesi. Questo il risultato degli accertamenti condotti dalla Forestale in diverse regioni italiane. Si sono concluse le indagini preliminari dell'inchiesta sulla commercializzazione dei tartufi che la Procura della Repubblica di Alba e il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF) del Comando Provinciale di Asti conducono dal novembre del 2011.
L' indagine, la più importante nel settore dei tartufi, ha preso avvio dai controlli di polizia amministrativa eseguiti alla Fiera Regionale del Tartufo di Asti e in altre fiere locali della provincia, nell'ambito dei controlli disposti nel settore agroalimentare dall'Ispettorato Generale. In quell'occasione i tartufi posti in vendita erano risultati privi dell'etichetta prevista dalla legge nazionale, che impone l'indicazione del nome italiano, di quello latino e della provenienza del prodotto.
Da ulteriori accertamenti presso un centinaio di ditte dislocate in tutta Italia, è emerso che alcuni commercianti all'ingrosso avrebbero acquistato grandi quantità di tartufi provenienti dalla Croazia che sarebbero stati rivenduti a ristoranti, negozi o addirittura all'estero spacciandoli per bianchi piemontesi.
L'attività oggetto d'indagine, solo nel 2011 avrebbe prodotto un giro d'affari, documentato, pari a circa 5 milioni di euro.
Durante l'attività investigativa sono state acquisite dagli inquirenti fatture e documentazione contabile, tabulati telefonici e la lista di tutti i movimenti bancari dei commercianti controllati e sono stati sequestrati 13 chilogrammi di tartufi bianchi e neri, dai quali sono stati prelevati alcuni campioni per effettuare analisi atte a verificare l'eventuale presenza di tracce di radioattività.
Le analisi, che hanno dato esito negativo, sono state condotte dall'Arpa di Ivrea. Dagli accertamenti effettuati dal personale della Forestale di Asti risulta, perdipiù, che la maggior parte dei tartufi commercializzati come bianchi piemontesi provenivano dal centro sud Italia (75%), dalla Croazia(15%) mentre dal Piemonte solo il (10%). Proprio per questo sono stati segnalati all'Autorità Giudiziaria per il reato di frode in commercio e violazioni tributarie 14 persone ed levate sanzioni amministrative per 40.000 mila euro.
L'operazione si inquadra nella più ampia attività volta a garantire la sicurezza agroalimentare e a prevenire gli illeciti in campo agroalimentare, soprattutto a tutela dei consumatori e della lealtà del commercio.

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15/02/2013, 13:46
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TAVOLA ROTONDA: "IL FORESTALE TRA STORIA, REALTA' E FANTASIA"


Si terrà mercoledì 20 Febbraio alle ore 11.00 presso il Parlamentino dell'Ispettorato Generale del Corpo forestale dello Stato, sito in Via Giosuè Carducci, 5 la tavola rotonda dal titolo "Il Forestale tra storia, realtà e fantasia".
Scopo del worhshop è quello di delineare il profilo del forestale così come si è evoluto nella storia, nella società contemporanea, nella letteratura e nei media.
All'evento parteciperanno il Capo del Corpo forestale dello Stato, Cesare Patrone, il Presidente dell'Istituto di Ricerca Eurispes, Gian Maria Fara, lo storico, Virgilio Ilari, il cantautore e scrittore, Francesco Guccini, lo scrittore Loriano Macchiavelli e il Primo Dirigente della Forestale Angelo Baratta. Moderatore della manifestazione sarà l'autore e il conduttore televisivo Francesco Petretti.
A latere del convegno si terrà, inoltre, la premiazione del primo concorso letterario "I racconti della Foresta", indetto dalla rivista "Il Forestale" . Due le sezioni in gara, una riservata agli appartenenti al Corpo forestale dello Stato, sia in servizio che in congedo, l'altra aperta a tutti. Storie di uomini, animali e alberi, che rappresentano l'impegno quotidiano degli appartenenti al Corpo nella difesa del patrimonio ambientale.

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19/02/2013, 10:28
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FORESTALE: AL VIA IL PROGETTO "PIANTIAMOLA!"

Un'iniziativa speciale sull'educazione ambientale e la legalità dedicato alle scuole statali che si trovano nel quartiere ZEN di Palermo. Dal 17 al 23 febbraio le delegazioni scolastiche visiteranno le strutture della Forestale presenti nel Parco Nazionale del Circeo impegnate nella formazione, nell'educazione e nella tutela dei valori naturalistici

Educazione e legalità sono le parole chiave del progetto speciale di sensibilizzazione ideato dal Corpo forestale dello Stato per i giovani del quartiere San Filippo Neri a Palermo, noto come ZEN, al fine di prevenire azioni dannose o criminose nei confronti dell'ambiente. "Piantiamola" è un programma realizzato insieme all'Associazione Libera di Don Ciotti, dedicato agli istituti comprensivi statali intitolati a Giovanni Falcone e a Leonardo Sciascia, che operano in una zona ad alto disagio sociale e con elevata dispersione scolastica.
Il progetto è stato sviluppato in sinergia con il sistema scolastico nazionale ed è basato su programmi educativi a favore della diffusione della cultura ambientale e a tutela della legalità agro ambientale in tutto il Paese ed è stato avviato lo scorso anno nell'ambito della partecipazione all'evento "Navi della Legalità" in occasione del ventennale delle stragi di Capaci e di Via D'Amelio. Obiettivo è quello del recupero del decoro e della consapevolezza dell'importanza degli spazi esterni agli edifici scolatici, al fine di renderli utili e gradevoli per un uso didattico e ricreativo.
A tal fine 30 alunni delle scuole medie inferiori di entrambi gli istituti, accompagnati dai propri docenti, visiteranno le strutture del Corpo forestale dello Stato in provincia di Latina; in particolare, i centri dedicati alla formazione, all'educazione e alla tutela dei valori naturalistici quali l'Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Fogliano e la Sede della Scuola del Corpo Forestale dello Stato di Sabaudia, che operano nel territorio protetto dal Parco Nazionale del Circeo e rappresentano un polo di eccellenza nell'offerta educativa del Corpo forestale dello Stato.
Qui i ragazzi delle scuole palermitane saranno guidati per approfondire le conoscenze legate alle opportunità di crescita della persona con attività svolte in ambiti esterni, dove poter sperimentare, conoscere ed allenare corrette relazioni sociali. Nel vivaio RENGER (Rete Nazionale del Germoplasma) gli alunni sceglieranno le piante da portare in dono a tutte le classi dei rispettivi istituti per celebrare insieme, il 21 marzo, la festa della primavera e la giornata del ricordo delle vittime della mafia. Un momento significativo del programma sarà, inoltre, la visita delle delegazioni scolastiche ad una struttura edilizia abusiva confiscata alle mafie e affidata all'Associazione Libera.
Grazie alla collaborazione con la compagnia di navigazione SNAV ed all'ospitalità garantita a Sabaudia direttamente dal Corpo forestale dello Stato, la partecipazione all'attività non graverà sulle scuole né sulle famiglie dei ragazzi.

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19/02/2013, 10:34
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CAVALLI MALTRATTATI: 21 ESEMPLARI TROVANO LA SALVEZZA IN UNA RISERVA NATURALE

I cavalli fanno parte degli oltre 100 equini sequestrati ad un allevatore che li teneva in pessime condizioni in alcuni terreni del Lazio. Temporaneamente collocati in un'azienda zootecnica di Paliano, sono stati trasferiti presso l'Azienda demaniale "La Torre di Feudozzo" dell'Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Castel di Sangro del Corpo forestale dello Stato

Dalle stalle alle stelle, dall'orrore del maltrattamento alla confortevole vita nelle scuderie dell'Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Castel di Sangro (AQ) del Corpo forestale dello Stato.
È questo il destino riservato a 21 esemplari degli oltre 50 cavalli sequestrati a gennaio a Colleferro, Segni e Gavignano (RM) dove erano tenuti insieme a pony, muli e asini in pessime condizioni igienico-sanitarie e in grave stato di denutrizione nei terreni di un allevatore laziale. La maggior parte degli esemplari erano privi di microchip identificativo del quale sono stati successivamente muniti dai competenti servizi veterinari. Sono in tutto circa 100 gli equini sequestrati che, dopo opportune verifiche, potranno essere ospitati presso idonee strutture del Corpo forestale.
I cavalli, dopo il sequestro erano stati temporaneamente ricoverati in un'azienda zootecnica di Paliano (FR), in località Bosco Castello, e sono stati da lì prelevati da una task force della Forestale composta da unità specializzate provenienti dai Centri di selezione equestre degli Uffici Territoriali per la Biodiversità di Castel di Sangro, Follonica, Siena, Pieve Santo Stefano e dal personale del Comando Provinciale di Roma e Frosinone.
L'operazione, particolarmente delicata considerando le condizioni di deperimento e lo stato brado degli equini, ha richiesto il supporto di personale medico-veterinario che ha curato anche tutti gli aspetti legati alla certificazione sanitaria degli animali per consentirne lo spostamento.
Gli esemplari, compresi puledri e alcune fattrici gravide, sono stati caricati all'interno di appositi mezzi Van del Corpo forestale dello Stato e della Polizia di Stato che, per l'occasione, sono stati adattati alle condizioni di allevamento brado da cui provengono i cavalli, prevedendo quindi la rimozione delle strutture di separazione tra i comparti in modo da garantire un trasporto più confortevole e meno traumatico possibile per gli animali.
I cavalli seguiranno un percorso di riabilitazione psicofisica presso le strutture del Centro di selezione equestre della Forestale dell'Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Castel di Sangro al termine del quale sarà possibile addestrarli secondo i metodi della doma dolce. In futuro presumibilmente saranno impiegati in progetti educativi o a carattere sociale come l'ippoterapia.

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19/02/2013, 20:26
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