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Marco
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Il Consorzio sarà l'ospite d'onore a Expovinos 2017 dal 2 al 5 agosto Vino: domani il Chianti vola in Colombia
Firenze, 31 luglio 2017 – Dopo il successo del primo Latam Tour, continua a crescere l'interesse del Consorzio Vino Chianti nei confronti del Sud-America. Domani il Consorzio volerà infatti in Colombia, a Bogotà, per partecipare per la prima volta come ospite d'onore alla fiera Expovinos 2017 in programma dal 2 al 5 agosto. In occasione dei seminari dedicati al vino Chianti tenuti durante lo scorso Latam tour a Medellin, il Consorzio ha conosciuto i rappresentanti del gruppo Exito, organizzatore della fiera colombiana e una delle più importanti imprese del settore in Sud America. Ogni anno il gruppo invita ufficialmente delle personalità del mondo del vino o delle denominazioni rilevanti, coinvolgendoli nel programma, presentando i loro vini, e permettendo loro di contribuire alla parte tecnica dei concorsi interni. Il responsabile eventi del Consorzio Luca Alves sarà l'“ambasciatore” del Consorzio Vino Chianti che quest'anno sarà l'ospite d'onore dell'intera manifestazione. Il Consorzio sarà presente con un totale di circa 40 diverse etichette di vino Chianti assortito nelle varie zone e tipologie che potranno essere degustate dal pubblico all'interno di uno stand dedicato al Consorzio. Saranno inoltre 4 i seminari programmati sulla Denominazione su altrettanti argomenti. “Iniziamo a ottenere i primi risultati tangibili dei nostri tour.” Spiega Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti. “Questo invito, ad una delle manifestazioni più importanti del Sud America, è per noi un segnale importante per una Denominazione che sta riscuotendo un successo quanto mai necessario per il buon andamento del nostro export. E' evidente che non abbiamo alcuna intenzione di interrompere i nostri investimenti su questo territorio e anche per il 2018 il Sud America avrà un ruolo centrale e strategico nel processo di destinazione dei contributi OCM Vino.”
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31/07/2017, 11:40 |
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Il Consorzio Vino Chianti: “La Toscana autorizzi la coltivazione” Vino e innovazione: viti "resistenti" alle malattie, per vini di qualità e più sostenibili
Firenze, 3 agosto 2017 – Viti resistenti, capaci di difendersi dalle malattie, grazie al loro dna migliorato che mantiene però tutte le caratteristiche di aroma, profumo e gusto dei propri “genitori” merlot, chardonnay, cabernet-sauvignon e anche sangiovese, la discendenza “forte” di quest’ultimo è in via di sperimentazione in Toscana dove però il nuovo vitigno è ancora in attesa di autorizzazione.
Se ne è parlato durante il seminario di aggiornamento organizzato dal Consorzio Vino Chianti alle Cantine Leonardo a Vinci (Firenze), durante il quale si è tenuta una degustazione dei vini perlopiù friulani derivanti dalle viti resistenti, guidata dal presidente della sezione toscana dell'Associazione Enologi Enotecnici, Ivan Giorgio Tarzariol che commenta: “Si tratta di vini interessanti dal punto di vista qualitativo, dal gusto pulito, che rimanda alla loro origine. Attendiamo ora di vedere se le stesse caratteristiche varranno per i vini prodotti in Toscana”.
Le viti resistenti sono il risultato di un lavoro che è iniziato nel 1998 in collaborazione dell’Università di Udine, dell’Istituto di Genomica Applicata con Vivai Cooperativi Rauscedo. Il programma di miglioramento genetico ha portato a una nuova serie di vitigni ibridi, che hanno una maggiore resistenza a malattie crittogamiche come peronospora e oidio e permettono una coltivazione più sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che da quello economico: con l’utilizzo dei vitigni resistenti si risparmia in prodotti fitosanitari, è stato calcolato che ne servono circa l’80% in meno per un risparmio di mille euro circa per anno/per ettaro.
Il viticoltore può coltivare solo se il vitigno è autorizzato e le autorizzazioni alla coltivazione sono arrivate per il momento solo in Veneto e in Friuli. Il Consorzio Vino Chianti chiede alla Regione Toscana di inserire la vite resistente tra le piante coltivabili per dare il via alla produzione in campo: “Il Consorzio è aperto all'innovazione, alla ricerca e alla sperimentazione – spiega il direttore del Consorzio Vino Chianti Marco Alessandro Bani – in queste tre parole rientra anche l'esperienza del vitigno resistente alle malattie che va provato in pieno campo, solo così avremo risposte certe sulla idoneità della produzione. Per fare questo serve l'autorizzazione che hanno dato Veneto e Friuli”.
Bani spiega che questa sperimentazione dimostra di avere molti vantaggi, “vengono utilizzati per questi vitigni meno prodotti di quanti ne servono nella viticoltura biologica” e tiene a precisare il direttore del Consorzio: “Qui si parla di incroci di vitigni, “ibridi interspecifici”, per la precisione, niente a che vedere con gli ogm”.
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03/08/2017, 19:06 |
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Vino: Busi (Chianti) “Deve piovere ancora, ma sarà una vendemmia di qualità” Firenze, 11 agosto 2017 – “Possiamo affermare senza dubbio che l'ondata di precipitazioni che ha colpito alcune zone della Toscana nella giornata di ieri ha salvato buona parte del raccolto del 2017. Purtroppo le precipitazioni hanno coinvolto il territorio a macchia di leopardo e anche se nel complesso la situazione è migliorata, ci auguriamo nuove piogge nei prossimi giorni soprattutto nelle zone dove l'acqua non è caduta. Sarà una vendemmia di qualità anche se la quantità sarà inferiore rispetto alla media annuale.” Così Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti, commenta l'ondata di maltempo che ha colpito la Toscana. “Nelle vigne dove invece le precipitazioni sono state abbondanti – conclude Busi - assisteremo sicuramente ad una vendemmia eccellente, forse la migliore degli ultimi anni. Il clima che si è creato è decisamente ottimale per l'ultimo ciclo di maturazione delle uve. Ci prepariamo ad affrontare gli ultimi preparativi con molta più serenità e con grande ottimismo per tutte le nostre aziende in vista della vendemmia di settembre.”
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11/08/2017, 15:07 |
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Siccità, burocrazia e utilizzo delle risorse idriche fra i temi discussi con il Presidente Busi e il Direttore Bani
Vino: il ministro Martina in visita al Consorzio del Chianti
“Lavoreremo a una moratoria sui pagamenti per gli agricoltori colpiti dalla siccità”
In alcune aree il Consorzio del Chianti sta registrando cali fino al 50% della produzione
Firenze, 30 agosto 2017 - Una moratoria sui pagamenti, un concreto sostegno al reddito per gli agricoltori. Sono le ipotesi alle quali lavorerà il ministero delle Politiche agricole per far fronte alle difficoltà causate dalla siccità come ha promesso il ministro Maurizio Martina in visita ieri al Consorzio Vino Chianti a Firenze.
“I viticoltori segnalano che sarà un'annata complicata e che dovrà essere gestita in termini straordinari, ci sarà un grande problema di calo delle produzioni, e di conseguenza di calo del reddito – ha detto Martina – Ho chiesto al Consorzio del Chianti di segnalarmi le maggiori criticità, lavoreremo a strumenti di sostegno per le aziende, possiamo ad esempio ipotizzare una moratoria sui pagamenti, ma serve un progetto di prospettiva perché siamo di fronte a un cambiamento climatico che coinvolge tutto il settore agricolo”.
“Avremo una vendemmia di grande qualità – ha commentato il Presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi che ha incontrato il Ministro Martina insieme al Direttore del Consorzio Marco Alessandro Bani– ma scarsa dal punto di vista quantitativo, come il Chianti non ha mai visto nella sua storia recente (in alcuni casi si stimano cali fino al 50 per cento). In mancanza di prodotto i costi 2017/2018 promettono di essere troppo onerosi per i tanti piccoli agricoltori che si prendono cura di un territorio conosciuto in tutto il mondo. Il rischio è di veder diminuire investimenti e occupazione. Abbiamo chiesto al Governo un aiuto straordinario per le scadenze nei confronti delle banche ed istituti previdenziali per affrontare questa campagna o 2017/2018”.
Tra le questioni messe sotto i riflettori, nell'incontro alla sede del Consorzio del Vino Chianti in viale Belfiore a Firenze, oltre il calo della produzione di uva dovuto alla condizione climatica, per ovviare al ripetersi di analoghe situazioni, la necessità di utilizzare ed incrementare le risorse idriche disponibili, attraverso, ad esempio i laghetti collinari, semplificando le procedure amministrative per quelli già esistenti che altrimenti rischiano di venire svuotati e di conseguenza inutilizzabili, con gravi ripercussioni anche sotto l’aspetto dell’utilità pubblica, nonché l'importanza di organizzare con tempestività la promozione all'estero e la questione della semplificazione burocratica.
Su questo ultimo punto il ministro Martina ha commentato: “So bene che le novità digitali introdotte sono cambiamenti generazionali che hanno bisogno di una fase di sedimentazione, ma questa è la strada per concretizzare la semplificazione, si tratta di cambiamenti necessari per passare dalle parole ai fatti”.
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30/08/2017, 14:45 |
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Produzione delle uve DOP e IGP in calo anche del 50% Vino, il Consorzio del Chianti scrive al ministro Martina Siccità, moratoria dei pagamenti alle banche ed Enti previdenziali, detassazione fiscale 2017 e voucher: le richieste di interventi straordinari per risollevare il settore
Firenze, 13 settembre 2017 - Siccità e sostegno al reddito per le imprese, sburocratizzazione, registro telematico e ex voucher. Il Consorzio Vino Chianti scrive al Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, dopo l’incontro dello scorso 29 agosto a Firenze e mette nero su bianco le richieste di un settore trainante dell’economia toscana che sta vivendo un’annata complicata.
“I viticoltori stanno lavorando con la grande difficoltà, come non accadeva da decenni. La qualità è garantita, ma in alcune zone abbiamo registrato cali di produzione del 50% - spiega Giovanni Busi, Presidente del Consorzio - Abbiamo chiesto al Ministro di gestire questa situazione con interventi straordinari. A rischio ci sono gli investimenti delle imprese e i posti di lavoro. Abbiamo raccolto le richieste dei viticoltori, proponendo anche delle soluzioni. Il nostro vuole essere un contributo costruttivo, per risollevare un settore fondamentale per la nostra economia”. Una moratoria sui pagamenti alle banche, Enti previdenziali e detassazione fiscale, quindi, come primo intervento per dare respiro alle aziende dopo la grave siccità che ha procurato danni ingenti alle uve DOP e IGP. Uno squilibrio nella produzione che si riverserà nei bilanci aziendali con perdite di fatturato. “Data l’eccezionalità del fenomeno - si legge nella lettera - a nulla servono i normali strumenti oggi in essere, come l’assicurazione agevolata, ma occorre almeno una moratoria della situazione debitoria delle aziende nei confronti degli istituti bancari, degli enti previdenziali e la detassazione fiscale 2017 per riportare i bilanci aziendali alla normalità nel medio termine”.
Affinché non si ripetano situazione di tale gravità si richiede anche una nuova gestione delle risorse idriche disponibili, sviluppando una rete di bacini strategica e incentivando aziende agricole o Enti a realizzarli. Per quelli esistenti invece, nel rispetto delle regole della sicurezza, la semplice manutenzione dovrebbe avere carichi burocratici e costi ridotti al minimo. Oltre alla necessità di una più tempestiva promozione del prodotto all’estero attraverso lo strumento dell’O.C.M. promozione - che al momento risulta essere ancora alla firma della Corte dei Conti, impedendo di fatto la possibilità di presentare progetti per tempo - e di una sburocratizzazione del settore, si evidenziano anche le criticità dei nuovi strumenti che sostituiscono i voucher. Se il primo, come scrive il Consorzio “era uno strumento molto efficace e di semplice applicazione per il settore agricolo, lo strumento che li ha sostituiti, oltre alla difficoltà iniziale dell’uso e del funzionamento, appare complesso e si rischia che ingeneri aree grigie anziché mettere a pulito situazioni non chiare”.
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13/09/2017, 14:49 |
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A Ginevra in programma l'Assemblies of the Member States of WIPO Vino: Il Chianti in partenza per la Svizzera, rappresenterà il Made in Italy
Firenze, 3 ottobre 2017 – Il Consorzio Vino Chianti, a pochi giorni dalla fine della vendemmia, è di nuovo in partenza. Domani volerà a Ginevra per rappresentare il Made in Italy in occasione della nuova edizione della Assemblies of the Member States of WIPO. L'evento è promosso dall'Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale, una delle agenzie specializzate delle Nazioni Unite che conta attualmente 188 stati membri, e regola 24 trattati internazionali. Nella sede della World Intellectual Property Organization, si terranno fino al l'11 ottobre una serie di assemblee che coinvolgeranno delegati provenienti da tutto il mondo. Oltre alla presenza istituzionale del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, in collaborazione con Federdoc, il Chianti presenzierà inseme ad altre fra le denominazioni di origine enogastronomica più significative, una serie di degustazioni in programma. Domani il Consorzio, in accompagnamento alle D.O.P. del Consorzio Parmigiano Reggiano e quello dei Salumi Piacentini, accompagnerà la giornata con momenti di degustazione a base dei rispettivi prodotti di eccellenza, che avranno il compito di rappresentare la migliore cultura enogastronomica del Paese verso il mondo. “Un'occasione importante – spiega Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti – che ci permetterà di raccontare la nostra Denominazione in un nuovo palcoscenico mondiale. Proprio in un luogo dove da sempre si lavora per tutelare e proteggere l'ingegno e le creazioni degli uomini. La stessa tutela necessaria anche per 'creazioni' enogastronomiche come il nostro prodotto, conosciuto in tutto il mondo e per questo oggetto sempre di maggiore interesse.”
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03/10/2017, 18:20 |
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Sabato 7 ottobre, nella Chiesa di San Salvatore in Ognissanti Wine&Art, degustazioni di vini e una mostra per una buona causa Il ricavato sarà destinata alla costruzione di un parco giochi a Betlemme. Busi (Consorzio del Chianti): “Un’occasione unica” Firenze, 5 ottobre 2017 - Arte e vino, per una buona causa. Wine&Art Charity event è questo, degustazioni e mostra per costruire un parco giochi in un asilo a Betlemme. L’evento, in programma dal 4 al 15 ottobre nella Chiesa di S.Salvatore in Ognissanti a Firenze, avrà il suo culmine sabato prossimo, 7 ottobre, con una degustazione di vini di altissima qualità. La manifestazione è stata organizzata dall’associazione Onlus “Obiettivo Francesco”, in collaborazione con Florence Art Gallery, Consorzio del Chianti, Consorzio Chianti Rufina, Delegazione AIS Firenze, Associazione Borgo Ognissanti e Andrea Masi delleCantine F.lli Bellini. La Chiesa, che al suo interno custodisce il Cenacolo del Ghirlandaio, il crocifisso del Cimabue e le spoglie di Amerigo Vespucci e del Botticelli, ospita una mostra temporanea realizzata da diversi artisti: Maurizio Baccili, Marco Cardini, Giovanni Chilleri, Claudio Cionini, Marta Motti, Silvio Sodi e MBU-69. Sabato, dalle 15 alle 20, la visita alla mostra e alla chiesa sarà accompagnata da una degustazione di vini di etichette selezionate: Marchesi Frescobaldi, Fattoria I Veroni, Marchesi Gondi-Tenuta Bossi, Frascole, Fattoria Lavacchio, Cantine Fratelli Bellini, Podere il Pozzo, Travignoli di Conte Busi, Azienda Agricola Colognole, Fattoria Selvapiana, Azienda Le Coste, Castello del Trebbio e Banco istituzionale del Consorzio Chianti. All’ingresso sarà venduto, a 10 euro, il bicchiere Chianti Lovers grazie alla collaborazione dei sommelier della Delegazione AIS di Firenze. E’ consigliata la prenotazione: am.vinoVation@gmail.com oppure 324 5858130 . A seguire, alle 20.45, si terrà un concerto dal titolo “Nacque al mondo un sole” con musiche del Maestro Federico Bonetti Amendola. Tutto il ricavato sarà devoluto in favore del progetto “Liberi di giocare” promosso da ATS Pro Terra Santa e la Provincia Toscana dei Frati Minori “Vino e arte è sempre un’unione felice e piacevole - ha detto Giovanni Busi, presidente del Consorzio del Chianti- e questo evento benefico ne è la prova. Per realizzarlo hanno collaborato tante realtà e associazioni, impegnate in ambiti diversi ma unite da una buona causa. Sarà un’occasione unica per assaggiare vini di qualità in un contesto davvero suggestivo” A concludere l’evento, sabato 14 ottobre, ancora musica con il concerto per pianoforte tenuto dal maestro Fricelli, alle ore 21, preceduto da un aperitivo.
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05/10/2017, 15:55 |
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Da domani fino al 14 ottobre a L'Avana per la Feria del Vino Vino: Il Chianti torna protagonista a Cuba
Firenze, 10 ottobre 2017 – Il Consorzio Vino Chianti torna a Cuba per consolidare il primato come Denominazione italiana più venduta dell'isola. Dopo il grande successo registrato in occasione dell'ultima edizione del Festival Habanos, la kermesse dedicata agli operatori di sigari premium più importante al mondo che riunisce ogni anno oltre 3 mila appassionati, il Consorzio torna sull'isola per essere protagonista a L'Avana durante la consueta “Feria del Vino” nello spazio dell’Hotel Nacional , patrimonio culturale dell’isola. Lo farà con circa 30 le etichette di Chianti d.o.c.g. prodotte dalle 13 aziende partecipanti all’iniziativa, che verranno presentate durante la manifestazione al mercato cubano, ma anche ad operatori che interverranno dai paesi limitrofi, con i quali il Consorzio sta collaborando negli ultimi anni con risultati soddisfacenti. “Il vino Chianti - spiega Giovanni Busi, presidente del Consorzio – è il più celebre fra i vini italiani esportati oggi nell’Isla Grande. Un risultato dovuto anche alle tante iniziative svolte a Cuba che ci hanno permesso di abbinare i nostri vini in modo inedito anche a prodotti come il sigaro Habanos. Lo spazio conquistato attraverso seminari ed approfondimenti sulla nostra Denominazione hanno fatto sì che quando oggi parliamo di Chianti, a Cuba il mercato è pronto a rispondere.”
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10/10/2017, 13:43 |
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Dal 23 al 25 ottobre a Chicago e San Francisco Vino: Il Consorzio del Chianti parte per gli Stati Uniti Nel primo semestre 2017 calo dell'export per il vino italiano in Usa. Il presidente Busi: "Dobbiamo reagire abbandonando i campanilismi e imparando a fare rete"
Firenze, 17 ottobre 2017 - Il Chianti torna negli U.S.A. in grande stile, lo fa con due seminari a Chicago e a San Francisco il 23 e 25 ottobre all’interno della manifestazione “Simply Italian Great Wines US”. Il Consorzio Vino Chianti nel suo novantesimo anniversario incentrerà i due approfondimenti sul ruolo di tutela dell’associazione che si occupa dietro le quinte di preservare il marchio da contraffazioni e non conformità oltre che di garantirne l’origine. Nella città di Chicago è prevista una degustazione di sette Riserve di annata 2013, ciascuna con provenienza specifica dalle sette sottozone di produzione della D.O.C.G. Un assaggio di tipo comparativo dunque, che ha come obiettivo quello di risaltare la ricchezza enologica di un territorio eterogeneo, che si esprime in maniera complessa e variegata. Nella città di San Francisco invece, si porrà l’accento sulla qualità assoluta del vitigno principe del Chianti, ovvero il Sangiovese. Verrà presentata infatti una particolare degustazione di nove vini Riserva (dal 2014 al 2004), con l’obiettivo di evidenziare tutta la nobiltà e il potenziale di invecchiamento di quest’uva e dunque dei vini Chianti. Condurranno gli appuntamenti rispettivamente Tom Hyland e Tim Gaiser, riconosciuti Wine Educator americani coordinati da Luca A. Alves Franco, in veste di “ambasciatore”. In entrambi gli appuntamenti saranno presenti due banconi istituzionali dove il pubblico potrà conoscere e degustare oltre 50 etichette a marchio Chianti in proposta tra le 27 aziende partecipanti all’iniziativa. Il viaggio negli Stati Uniti arriva in un momento di forte preoccupazione per l’export del vino italiano che vede in questo periodo una crescita inferiore alla media, un dato in controtendenza rispetto al mercato francese. Nei primi 8 mesi del 2017 infatti, mentre l’import di vino in USA è aumentato del 7,5%, quello dall’Italia cresce “solo” del 2,9% mentre quello francese schizza al 17,9 % (dati Nomisma). “L’Italia deve imparare a fare rete, presentare i suoi prodotti in modo diverso, perché è evidente che stiamo pagando i nostri campanilismi e rischiamo di perdere competitività - commenta Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti – i dati registrati nel 2017 relativi all'export negli USA devono farci aprire quanto prima una riflessione a livello nazionale, coinvolgendo il Ministero e tutti gli organi di rappresentanza del settore. Non possiamo infatti permetterci di continuare a perdere terreno nei confronti dei nostri diretti competitor, che oggi sfruttano la nostra incapacità di lavorare insieme per presentarci uniti in mercati in grado di accogliere la nostra domanda e il valore del nostro prodotto.” “Infine – conclude Busi – a livello nazionale paghiamo i forti ritardi sugli Ocm Vino, i finanziamenti e i contributi per le aziende vitivinicole emessi attraverso bandi dal Ministero per le Politiche Agricole. Si tratta di uno strumento fondamentale per tutto il settore, ma il ritardo che si sta accumulando non ci permette di valutare tempestivamente l'opportunità di fare un certo tipo di intervento promozionale oppure no, un danno soprattutto per le piccole e medie imprese del territorio. Difficile immaginare di rilanciare il nostro prodotto nel mondo se il primo ostacolo, spesso insormontabile, è proprio il sistema burocratico italiano ben lontano dalla realtà in cui versano molte imprese, in questo modo ancora più in difficolta nell'attivare processi virtuosi di sinergia” Un plauso va inoltre al lavoro che ha portato alla “Dichiarazione di Bergamo”, un accordo chiesto dalle rappresentanze mondiali delle Indicazioni Geografiche in occasione del G7 dei ministri dell’agricoltura che si è tenuto lo scorso finesettimana. La Dichiarazione di Bergamo ha messo tra i temi in evidenza anche il rafforzamento della tutela di produttori e consumatori dalla contraffazione (oltre alla cooperazione internazionale, alla sostenibilità e alla web transparency): “Un sistema di controlli è essenziale per consentire ai prodotti IG di essere sempre più elementi di sviluppo economico e sociale di ogni singola area del mondo”, commenta Busi che, alla vigilia del viaggio in Usa esprime anche, a nome del Consorzio Vino Chianti la solidarietà ai viticoltori della California: “Siamo vicini agli agricoltori delle contee di Sonoma e di Napa, nel Nord della California, che si trovano ad affrontare la devastazione dei terribili incendi che hanno mandato in cenere vigne e cantine”.
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17/10/2017, 17:20 |
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L'iniziativa realizzata in collaborazione con Vetrina Toscana "Chianti a Tavola " 100 ristoratori toscani diventano i testimonial del vino Chianti Dal 10 al 17 dicembre, bottiglie di Chianti sulle tavole dei locali aderenti. Un selfie a cena per i clienti, le foto più belle saranno scelte per una mostra Firenze, 6 dicembre 2017 - Più di 100 ristoratori toscani vi accoglieranno con un Chianti. Dal 10 al 17 dicembre al via l'iniziativa "Chianti a tavola". Sulle tavole di tanti locali di tutta la regione ci sarà una bottiglia di vino Chianti docg, un suggerimento per accompagnare una cena con i piatti tipici. Non ci poteva essere modo migliore di celebrare i 90 anni del Consorzio, facendo diventare i ristoratori primo veicolo di promozione del vino toscano e valorizzando così il legame tra tradizione e territorio. Un connubio felice, vino e cucina, reso possibile dalla collaborazione del Consorzio Vino Chianti con Confesercenti Toscana-Cat e Mèntore-Confcommercio Toscana , con il sostegno del Consiglio Regionale della Toscana, all'interno del programma di Vetrina Toscana, il progetto di Regione e Unioncamere Toscana che promuove ristoranti e botteghe che utilizzano prodotti tipici del territorio. I ristoratori (la lista è consultabile sul sito www.chiantiatavola.it) diventano così i primi testimonial del vino Chianti, ma a metterci la faccia non saranno soltanto loro. Tutti i clienti saranno invitati a farsi un selfie a tavola seguendo le istruzioni che trovano su un pendaglio attaccato alla bottiglia e condividendo gli scatti su Facebook o Instagram con l'hashtag #chiantiatavola. Le foto più belle saranno utilizzate per la mostra “A tavola con Chianti 2018”. I ristoranti aderenti saranno riconoscibili da una vetrofania all’ingresso e dai gadget distribuiti dal Consorzio: grembiuli, cavatappi e termometri per la temperatura del vino. “Vino vuol dire convivialità, ma anche cultura e salute. Sono 90 anni che i vini del Consorzio sono sulle tavole di tutto il mondo - dichiara il presidente del Consorzio, Giovanni Busi - In ogni bottiglia ci sono materie prime di qualità, ma anche la cura e la passione di tanti imprenditori e lavoratori toscani. I 90 anni sono una tappa importante del nostro percorso, che vogliamo celebrare coinvolgendo gli imprenditori locali e le istituzioni per rimarcare il legame con il territorio, che è il nostro valore aggiunto sui mercato internazionali. L’obiettivo di queste iniziative è coinvolgere nell’attività di promozione tutta la filiera produttiva, fino al ristoratore che diventa così primo testimonial della qualità toscana a tavola.”
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07/12/2017, 8:57 |
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