Vino, la promozione internazionale del Consorzio del Chianti fa tappa in Giappone e Brasile Il presidente Busi: "Mercati su cui poniamo molta attenzione"
Firenze, 11 dicembre 2021 - Il Consorzio Vino Chianti accelera sulle attività di promozione internazionale con due appuntamenti in Giappone e in Brasile. Si parte lunedì 13 dicembre con una masterclass diretta dal giornalista Isao Miyajima che consiste in una degustazione orizzontale di Chianti annata 2019: sette vini, ognuno dei quali proveniente da una delle sette sottozone di produzione della denominazione. Il seminario si svolgerà in forma ibrida e vedrà coinvolto un pubblico di circa 30 giornalisti selezionati che hanno ricevuto uno speciale ‘Chianti kit’ istituzionale con i sette vini in assaggio e degli attrezzi del mestiere per poter assistere alla masterclass nella maniera più comoda possibile stando nelle loro abitazioni. La diretta dell’evento permetterà ai professionisti del settore di confrontarsi sullo stato attuale di salute della denominazione attraverso il prodotto toscano per eccellenza: il vino Chianti di annata.
La seconda iniziativa internazionale è in programma il 15 dicembre a São Paulo di Brasile e sarà riservata ai professionisti locali. L’evento, che si terrà presso una prestigiosa location della città paulista, consisterà stavolta in un'inedita degustazione verticale di Chianti Superiore dal titolo: ‘Chianti Superiore d.o.c.g.: energia ed attitudine del più versatile tra i vini a base Sangiovese, in un’unica degustazione verticale 2019 – 2012’. Saranno sei i vini in degustazione. La conduzione e la presentazione dell’evento saranno a cura di Jorge Lucki, tra i principali specialisti brasiliani, e di Luca Alves, Wine Ambassador del Consorzio, che sarà collegato dall’Italia.
“Il Consorzio Vino Chianti sta puntando con decisione sull’attività di promozione internazionale nonostante le difficoltà logistiche che ancora permangono a causa delle pandemia - commenta il presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi -. Giappone e Brasile sono due mercati su cui poniamo molta attenzione. In Giappone abbiamo già moltissimi Chianti Lovers e vogliamo consolidare la nostra presenze nel Paese, mentre il Brasile rientra tra i paesi target dei nostri programmi di internazionalizzazione. Auspico di poter tornare quanto prima a proseguire il nostro lavoro didattico e promozionale in presenza, non appena le condizioni sanitarie lo permetteranno”.
Vino, Consorzio Chianti: Regione approva l’anticipo sul mercato dell'annata 2021 Direttore Bani: “Necessario per evitare scarsità prodotto dopo calo produzione”
Firenze, 22 dicembre 2021 - La Regione Toscana ha accolto la richiesta del Consorzio Vino Chianti approvando l’anticipo dell’immissione sul mercato dell’annata 2021. Con una delibera, proposta dall’assessore regionale all’Agricoltura Stefania Saccardi, la Giunta toscana ha anticipato di due mesi lo sbarco sul mercato del Chianti, fissandolo al primo gennaio 2022. L'anticipo di due mesi potrà essere adottato in modo volontario da parte delle aziende, ed è valido per quelle produzioni che hanno già acquisito le caratteristiche qualitative previste dal disciplinare di produzione con riferimento al vino Chianti, anche con la menzione Superiore e ai vini Chianti con riferimento alle sottozone.
“Ringraziamo la Regione Toscana per aver accolto la nostra richiesta - commenta il direttore Marco Alessandro Bani -. L’anticipo dell’immissione sul mercato è necessario per evitare scarsità di prodotto in vendita alla luce del calo della produzione causata dalla gelata dello scorso aprile e dalla successiva siccità. La domanda di prodotto sta continuando ad aumentare e non potevamo lasciare il mercato e gli scaffali della grande distribuzione senza vino Chianti”.
Regione Toscana accoglie richiesta Consorzio per anticipo immissione su mercato
Firenze, 23 dicembre 2021 - “Accogliamo con soddisfazione l’anticipo dell’immissione sul mercato dell’annata 2021 del Vino Chianti, decisa da una delibera della Giunta Toscana che va incontro alle esigenze dei produttori. Così sarà salvaguardata la presenza di un’eccellenza toscana sugli scaffali della grande distribuzione”. E’ quanto affermano il presidente di Confagricoltura Toscana Marco Neri e il presidente della federazione vitivinicola di Confagricoltura Toscana Francesco Colpizzi dopo la delibera con cui la Giunta Toscana approva l’anticipo al primo gennaio 2022 dello sbarco sul mercato dell'annata 2021. L’anticipo era stato chiesto dalla stesso Consorzio Vino Chianti nelle scorse settimane.
“Purtroppo gli eventi meteorologici di quest’anno - aggiungono Neri e Colpizzi - hanno ridotto la produzione e il conferimento delle uve tra il 30 e il 35%, mentre la richiesta di prodotto continua a crescere. Era dunque necessario anticipare l’immissione sul mercato dell’annata appena imbottigliata per frenare l’aumento dei prezzi e salvaguardare le importanti quote di mercato del Chianti”.
Vino, il Chianti debutta in Colombia con nuovo format con show cooking e assaggi
“Con ‘Chianti Academy Latam’ proponiamo esperienza a 360 gradi”
Firenze, 26 dicembre 2021 - Ha debuttato a Medellin, in Colombia, ma farà tappa in gran parte dell’America Latina il nuovo spin off della Chianti Academy, il fiore all’occhiello del Consorzio che promuove nel mondo la conoscenza del vino Chianti proponendo una formazione tecnica e didattica di altissimo livello. La nuova creatura si chiama ‘Chianti Academy Latam - Wine and Food experience’ e affianca al momento formativo della degustazione, anche una seconda fase di abbinamento con il cibo e assaggio per portare il professionista nel mondo del Chianti a 360 gradi. Non soltanto formazione tecnica, quindi, ma anche un momento esperienziale alla scoperta dei possibili accostamenti enogastronomici che accompagnano ed esaltano l’apprendimento.
Il debutto del nuovo format è avvenuto il 22 e 23 dicembre, a Medellin, mentre le prossime tappe saranno il 27 e 28 dicembre a Panama City. Anno nuovo, metà gennaio la ‘Chianti Academy Latam - Wine and Food experience’ sarà in Messico ed infine in Cina, a metà febbraio. La due giorni propone una full immersion di degustazione tecnica di una trentina di etichette Chianti e Chianti Riserva, seguite da uno show cooking appositamente pensato per proporre ai partecipanti i migliori accostamenti di vino e cibo. La due giorni è rivolta a un pubblico professionale, con un approccio non solo tecnico e didascalico, ma anche molto incentrato sull’esperienza immersiva.
“Abbiamo lanciato questo nuovo format sulla scia del successo della Chianti Academy - commenta il presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi -. La ‘Chianti Academy Latam - Wine and Food experience’ nasce con l’obiettivo di promuovere la conoscenza del vino Chianti in tutto il mondo proponendo un approccio meno strettamente didascalico e più conviviale che sono convinto piacerà ai Chianti Lovers. Questo spin off debutta con numerose tappe nei Paesi dell’America del Sud con l’obiettivo di creare le condizioni per essere sempre più presenti su un mercato che riteniamo strategico”.
Vino, Uzbekistan e Chianti più vicini per promuovere il prodotto toscano Una delegazione uzbeka in visita al Consorzio. Il direttore Bani: “Messe le basi per una proficua collaborazione” Montespertoli, 8 gennaio 2022 – Un festival dell'uva e un'Università dell'enologia: sono alcune delle iniziative per suggellare l'amicizia e la collaborazione tra Uzbekistan e Toscana, nel segno del vino Chianti. Oggi una delegazione del paese dell'Asia centrale, composta dal vice governatore della regione di Tashkent Jasmhid Babajanov, dal governatore del distretto di Parkent Shokhrukh Shoakhmedov, dal console onorario Leonardo Comucci e da una funzionaria dell’ambasciata uzbeka in Italia, ha fatto visita al Consorzio Vino Chianti: il direttore Marco Alessandro Bani e il vice presidente Ritano Baragli hanno mostrato la regolamentazione, le fasi di produzione, l’attività di promozione, di tutela e vigilanza. La visita si è conclusa con una degustazione di vini Chianti docg di diverse tipologie ed annate per presentare tutte le sfaccettature della denominazione, compresa un'etichetta di Vin Santo del Chianti Doc.
“La delegazione uzbeka si è mostrata molto interessata ai nostri vini: l'Uzbekistan è un paese che ha grandi potenzialità, produce grossi quantitativi di uve, all’80% destinate al consumo come frutta e per la restante quota oggetto di vinificazione. Al momento sono poche le aziende che esportano vini Chianti, ma è un mercato in forte espansione che guardiamo con attenzione” afferma Marco Alessandro Bani. Per diffondere il consumo consapevole del vino il governo uzbeco ha intenzione di organizzare un Festival dell’uva nella capitale Tashkent nel prossimo autunno e ha chiesto al Consorzio un supporto organizzativo per realizzazione dell’evento. Tra i progetti in cantiere c'è anche la realizzazione di un'Università dell’enologia.
Vino, Chianti alla conquista degli Usa con icone cinema e pizza Due tappe con degustazioni tecniche, ma anche format originali e immersivi
Firenze, 11 gennaio 2022 – Le icone internazionali del cinema innamorate del vino Chianti e la pizza, cibo italiano per eccellenza conosciuto in tutto il mondo, accompagneranno il Consorzio Chianti nel suo ritorno negli Stati Uniti in grande stile. Domani, 11 gennaio e giovedì 13 gennaio il Consorzio sarà impegnato in un tour in due tappe con 25 aziende al seguito: il ‘Chianti Lovers U.S. tour 2022’ propone un originale format che unisce le degustazioni tecniche a esperienze suggestive e divertenti per riaccendere i riflettori a stelle e strisce sull’iconico vino toscano. Le iniziative sono organizzate in collaborazione con il team americano della già nota agenzia veronese I.E.E.M. e per la prima volta con VinePair, emergente e ben inserita agenzia digitale newyorkese molto seguita dalla community dei consumatori.
La prima tappa, è in programma a New York, nel cuore di Manhattan. L'evento inizierà con un seminario rivolto ai professionisti locali incentrato sul Chianti D.O.C.G. Riserva 2017, proposto con una degustazione orizzontale di sette vini provenienti ciascuno da una delle sette sottozone di produzione, guidata da Adam Teeter (founder di VinePair), Robin Kelley O’Connor (wine expert) e coordinati da Luca Alves (Wine Ambassador del Consorzio). Stavolta, però, il taglio della degustazione sarà più immersivo per una “Chianti Lovers Experience” che riaccenda l’entusiasmo statunitense per il Vino Chianti. Nella seconda parte del tasting infatti, il Consorzio stuzzicherà la fantasia dei partecipanti con un format inedito di abbinamento tra vino Chianti e Cinema in cui verranno proiettate sette clip tratte dalle più disparate produzioni internazionali, dalle più vintage alle più moderne, dove il vino Chianti è citato o raffigurato in maniera esplicita, a conferma della sua iconicità e familiarità nel mondo. C’è il professor Hannibal Lecter che nel Silenzio degli Innocenti pronuncia l’inquietante frase: ”Mangiai il suo fegato con un bel piatto di fave e un buon Chianti”; ma anche una puntata dei Simpson ambientata in un paesino della Toscana dove si produce il Chianti e una scena del mitico 007 Dalla Russia con amore in cui al ristorante dell’Orient Express, accanto a una bottiglia di champagne c’è un fiasco di Chianti, ma anche tante altre chicche di grandi cineasti e mostri sacri del cinema. La tappa di domani continuerà con il consueto incontro con il trade e la stampa locale, attraverso il collaudato format del “Walk Around Tasting”. Infine, si proporrà un evento speciale dedicato ai consumer: il “Chianti Lovers Pizza Party” un one night show che porrà l’accento su due icone di italianità e gusto. Il Sangiovese toscano, così accattivante nel suo equilibrio di freschezza e struttura, sarà uno stimolante sparring partner per cinque selezionate e blasonate pizzerie locali, che si sfideranno in una gara di stile e abbinamento con i migliori vini, per l’occasione tutti serviti da formato Magnum e doppia Magnum. Il 13 gennaio, invece, il tour proseguirà con una tappa inedita per il Consorzio nell’emergente mercato del Texas, a Houston. Per la prima volta, infatti, il Consorzio presenterà al pubblico locale i propri vini, secondo uno spartito più classico: al mattino un nuovo seminario, stavolta condotto dall’esperto Jeremy Parzen, getterà le basi necessarie per la comprensione della denominazione da parte di un pubblico nuovo attraverso otto vini di categorie assortite. Il programma proseguirà poi con un “Walk Around Tasting” che vedrà protagoniste le 25 aziende associate e i loro vini, che saranno presentati anche a una delegazione speciale di buyers invitati dagli stati limitrofi. Infine, sulla scia travolgente del binomio Chianti e gastronomia locale, si chiuderà il tour con un secondo evento pubblico speciale denominato “Chianti Lovers Tex-Mex Night”, dove il rosso italiano più famoso nel mondo si abbinerà alla cucina fusion texana-messicana, assai celebre nel Paese.
“Siamo felici di tornare negli Stati Uniti con un numero così importante di aziende - commenta il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi - che hanno l’opportunità di mettersi in mostra su un mercato sempre più strategico per la promozione del Chianti. Sono anche soddisfatto dei nuovi format, questi eventi confermano la vitalità della Denominazione Chianti che si impegna per essere non soltanto un’eccellenza italiana, ma anche un prodotto alla portata di tutti, che sa comunicare e farsi conoscere anche dai giovani grazie ad un linguaggio giovanile e attività innovative”.
“Le piccole aziende agricole toscane rischiano di essere strangolate da caro energia e distribuzione organizzata” La lettera-appello del presidente della Cantina Sociale Colli Fiorentini Ritano Baragli: “Non ce la facciamo più. Un pezzo di questa regione può scomparire nel silenzio delle istituzioni”
Firenze, 29 gennaio 2022 - "Vi scrivo per lanciare un appello al salvataggio dei piccoli agricoltori toscani, un pezzo del mondo non solo produttivo e occupazionale ma anche culturale e sociale della nostra regione.
La pandemia ha cambiato in profondità le nostre vite e ancora oggi, nonostante la massiccia campagna vaccinale, rischia di portare ulteriori disagi a tante famiglie e imprese. E’ vero che in questo momento l’attenzione collettiva è spostata su altre emergenze, a cominciare giustamente dall’esigenza di bloccare il più possibile la diffusione della nuova variante Omicron e i suoi potenziali effetti negativi, diretti e indiretti, sulla salute delle persone. Tuttavia una porzione di questa attenzione almeno da parte delle istituzioni pubbliche dovrebbe essere riservata anche al nostro mondo che rischia (e non sto esagerando) l’estinzione. Mi riferisco a quel patrimonio di piccole aziende agricole, spesso a conduzione familiare, che in questi mesi hanno tenacemente resistito cercando di rimanere produttive nonostante tutto. Oggi queste nostre aziende, che mi onoro di rappresentare oltre a farne parte, non sanno se fra qualche settimana potranno continuare a lavorare e a esistere.
L’aumento dei costi fissi, reso insostenibile a causa dei rincari energetici e delle loro conseguenze dirette e indirette (pensiamo solo all’aumento dei costi dei trasporti e delle materie prime), abbinato alla pratica dei prezzi al massimo ribasso praticato dalla Grande Distribuzione sui prodotti agricoli e agroalimentari, hanno creato un vero e proprio effetto tagliola. Le nostre produzioni costano sempre di più, ma ci vengono pagate sempre meno in relazione ai costi fissi da sopportare: una morsa in cui il piccolo agricoltore, quello che ha puntato tutto non sulla quantità ma sulla qualità del prodotto, viene schiacciato.
Fin qui molti di noi hanno tirato avanti usando i risparmi o aprendo nuove linee di credito con le banche, nella speranza che dopo l’emergenza Covid sarebbe arrivata una ripresa più lunga e più equa in grado di garantire anche alle aziende agricole di piccole dimensioni quei margini indispensabili per tenersi in equilibrio. Tutto questo però non è successo e quindi oggi molti di noi non solo devono far fronte anche a situazioni finanziarie più precarie. Le conseguenze sul piano economico, occupazionale e sociale di questa situazione sono facilmente immaginabili. Sono invece meno percepibili le conseguenze sia culturali che ambientali nel medio periodo. Ogni azienda agricola che chiude infatti non vuol dire solo una famiglia in più senza reddito, ma anche un pezzo della nostra Toscana che viene abbandonato. Una parte della nostra tradizione culturale centenaria che viene cancellata e con essa un presidio in meno in difesa dell’equilibrio ambientale e idrogeologico. L’abbandono di un territorio produce incuria, la quale a sua volta aumenta il rischio che fenomeni metereologici particolarmente impattanti possano produrre danni irreparabili. Sono fatti e storie note che abbiamo, purtroppo, già visto accadere anche nel recente passato. Dove viene meno la cura del territorio, del bosco, del corso d’acqua, della collina, è più facile che non vi siano freni a quegli eventi atmosferici che sono sempre più violenti, improvvisi e concentrati a causa dei cambiamenti climatici. Abbandonare oggi al proprio destino i piccoli agricoltori significa rinunciare a difendere un pezzo di Toscana".
Vino, allarme Consorzio Vino Chianti: “Nutriscore ennesimo attacco al nostro mondo, gli europarlamentari italiani si mobilitino” Il presidente Giovanni Busi contro l'ipotesi di definire come pericolosa per la salute ogni bevanda alcolica: “Un'offesa a chi lavora ogni giorno nel settore”
Firenze, 7 febbraio 2022 – “Il sistema di etichettatura Nutriscore è un nuovo attacco al vino italiano, francese e spagnolo: non il primo e temiamo non l'ultimo. L'intero settore vitivinicolo rischia un grave danno: è necessario che l'Europa usi il buon senso e fermi tutto, finché si è in tempo”.
A dirlo è Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti, commentando la proposta di Serge Hercberg, uno degli ideatori del sistema di etichettatura Nutriscore, che ha chiesto di definire come pericolosa per la salute (con una F nera) ogni bevanda alcolica.
“Il vino – ha aggiunto Busi – è socialità, storia, cultura e anche sicurezza dal punto di vista idrogeologico, con la tutela delle nostre colline. Spero che i nostri parlamentari europei si facciano sentire. Si dovrebbe casomai pensare di promuovere un consumo consapevole del vino, ma definirlo pericoloso per la salute offende chi si impegna ogni giorno per offrire un prodotto di qualità. Facendo così si rischia la paralisi del settore e di creare allarmismo nel consumatore, che potrebbe fare valutazioni errate su un prodotto che invece è di qualità, un'eccellenza italiana”.
Busi ha ricordato che questo è l'ultimo capitolo di un prolungato attacco al vino di una vicenda più ampia. “Basti pensare – dice il presidente del Consorzio Vino Chianti – che i contributi europei sono in continua diminuzione per il pressing dei Paesi dell'Est che lo vedono come problema sociale e non come valorizzazione della nostra cultura e dei nostri territori. E non dimentichiamo la relazione della Commissione Beca, che identifica il consumo di alcol come dannoso e cancerogeno. Tutta la filiera vitinicola europea sta combattendo perché non venga approvata. Sappiamo che è in corso un lavoro sugli emendamenti di compromesso: se questi non dovessero tener conto delle istanze del settore sarà necessario spingere la Commissione a definire un nuovo testo. Dobbiamo proteggere il nostro vino”.
Export, il Consorzio Vino Chianti: “Niente trionfalismi, aziende piccole in grande difficoltà” Il direttore Bani: “Le banche non fanno credito, così si va a sbattere”
Firenze, 11 febbraio 2022 - “Attenzione al trionfalismo. È vero che, secondo i dati di Intesa Sanpaolo, le esportazioni del distretto del vino dei colli fiorentini e senesi hanno registrato per i primi nove mesi del 2021 un +17% rispetto al 2019, ma questo non significa che sia tutto rose e fiori. Anzi”.
A dirlo è il direttore del Consorzio Vino Chianti Marco Alessandro Bani a proposito dei dati diffusi da Intesa Sanpaolo nel suo Monitor dei distretti toscani.
“Nel settore del vino - continua Bani - ci sono situazioni molto diverse tra di loro: alcune aziende stanno faticando perché non gli viene concesso credito dagli istituti bancari. Quando si parla di crescita si deve far riferimento anche ad un maggior bisogno di finanza, necessaria a pagare l'aumento di magazzino. Questa crescita è tutta sulle spalle delle imprese e poco sostenuta dal sistema bancario”.
“Il mondo del vino è molto ampio – conclude il direttore del Consorzio Vino Chianti - e all'interno non ci sono solo aziende grandi. Ci sono anche quelle piccole che vanno aiutate. Ci deve essere allora un sistema generale di sostegno, a tutto tondo”.
Vino: Chianti e Morellino si mettono in mostra al Vinexpo Paris 2022
Oltre 60 etichette in degustazione a stand istituzionale As.Co.T. Firenze, 15 febbraio 2022 - Oltre 60 etichette Chianti e Morellino di Scansano sono proposte in degustazione al Vinexpo Paris 2022 in corso al Paris Expo Porte de Versailles. A portare in degustazione i vini toscani è l’Associazione Consorzi Toscani per la qualità Agroalimentare (As.Co.T.) che riunisce il Consorzio Vino Chianti e il Consorzio Tutela del Vino Morellino di Scansano. Le due denominazioni sono presenti in degustazione presso lo stand istituzionale organizzato da Ascot composto da due wine bar, uno per il Consorzio Vino Chianti e uno per il Consorzio del Morellino. L’intervento è realizzato con il cofinanziamento Feasr del piano di sviluppo rurale 2014-2020 della Regione Toscana (annualità 2019).
“Il Vinexpo Paris 2022 è uno dei primi appuntamenti internazionali che il Consorzio Vino Chianti ha in agenda in questo 2022 che ci auguriamo segni la vera ripartenza del settore dopo la pandemia - commenta il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi -. Per noi è molto significativo essere presenti ad una vetrina importante come quella di Parigi, anche per l’interesse che nutriamo nei confronti del mercato francese. Sono anche soddisfatto della collaborazione con il Consorzio Tutela del Vino Morellino di Scansano con cui stiamo mettendo in campo importanti progetti di promozione”.
“As.Co.T. è nata due anni fa dalla volontà di due prestigiose denominazioni Toscane in sintonia tra loro quali il Morellino di Scansano e il Chianti. È stata la naturale evoluzione di una sinergia di vedute e condivisione di strategie per raggiungere obbiettivi comuni, primo fra tutti quello di promuovere in maniera sinergica due grandi espressioni del Sangiovese Toscano attraverso eventi e iniziative promozionali organizzate sia sul territorio nazionale che quello estero. Siamo dunque orgogliosi ed entusiasti di condividere questa prima esperienza internazionale con il Consorzio Vino Chianti, questa manifestazione rappresenta per noi una importante occasione per promuovere il Morellino di Scansano su un prestigioso palcoscenico internazionale come quello di Vinexpo Paris” dichiara Bernardo Guicciardini presidente del Consorzio Tutela del Vino Morellino di Scansano.