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Consorzio Vino Chianti 
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Vino Chianti, bene il 2019. Per il 2020 scommette sulla Cina
Busi: “Un anno di soddisfazioni. Guardiamo con attenzione alle trattative per il Mercosur”

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30/12/2019, 13:37
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"Chianti Lovers", torna il 16 febbraio l’anteprima del Consorzio Vino Chianti e del Consorzio Tutela Morellino di Scansano
119 aziende e quasi 500 etichette, 206 in anteprima. 4mila i visitatori nella scorsa edizione

Firenze, 16 gennaio 2020 - 119 aziende, 488 etichette in degustazione e 206 in anteprima. Torna domenica 16 febbraio alla Fortezza da Basso di Firenze la sesta edizione di “Chianti Lovers”, l’anteprima promossa dal Consorzio Vino Chianti e dal Consorzio Tutela Morellino di Scansano che lo scorso anno, in una sola giornata, ha richiamato ben 4mila visitatori.

L’appuntamento all'interno del padiglione Cavaniglia, realizzato con il cofinanziamento FEASR-PSR 2014-2020 della Regione Toscana, è dalle 16 alle 21, mentre dalle 9.30 fino alle 16 potranno accedere solo operatori di settore accreditati. Si potranno degustare le nuove annate Chianti DOCG 2019 e Riserva 2017 e Morellino di Scansano DOCG Annata 2019 e Riserva 2017, in uscita quest'anno. Protagonisti saranno dunque, sul fronte del Chianti, i vini delle aziende del Consorzio e dei Consorzi di Sottozona: Rufina, Colli Fiorentini, Colli Senesi, Colli Aretini, Montalbano, Colline Pisane, Montespertoli, oltre alle etichette di 24 cantine maremmane per il Morellino di Scansano.

“Chianti Lovers è cresciuto e ha contribuito a consolidare il prestigio della denominazione sul mercato nazionale e internazionale – afferma Giovanni Busi, Presidente del Consorzio Vino Chianti – è uno dei primi, importanti eventi dell'anno, che apre una stagione che ci auguriamo sia positiva come il nostro ultimo bilancio. Abbiamo registrato un 1% di crescita, che in numeri significa un milione di bottiglie in più vendute sui mercati di tutto il mondo. La vendemmia 2019 è in linea con le aspettative, abbiamo raggiunto l'obiettivo della riduzione del 10% delle quantità che ci eravamo dati per mantenere i magazzini in linea con l'andamento commerciale. La qualità è ottima. Il merito di tutto ciò è delle aziende che negli anni scorsi hanno fatto importanti investimenti e oggi oltre il 75% dei vigneti è stato rinnovato”.

"Anteprima Morellino e Chianti Lovers sta diventando un appuntamento fisso nel panorama delle Anteprime toscane ed è il primo grande evento del 2020, attraverso cui presentare le novità del Morellino di Scansano (Annata 2019 e Riserva 2017). ha commentato Rossano Teglielli, Presidente del Consorzio Tutela Morellino di Scansano. Il 2020 sarà un anno importante per la denominazione che guarda al futuro con ottimismo, forte di una vendemmia 2019 di alto livello, che ha dato grandi soddisfazioni sia sotto l’aspetto qualitativo che quantitativo".


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16/01/2020, 15:28
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Il Chianti torna in Germania con il “Superiore Docg”
Appuntamenti a Monaco e Berlino per presidiare un mercato strategico

Firenze, 27 gennaio 2019 - Il Consorzio Vino Chianti torna in Germania con 18 aziende che saranno impegnate in una collettiva in due tappe, domani, 28 gennaio a Monaco e il 30 gennaio a Berlino: protagonista della missione commerciale sarà il “Chianti Superiore Docg” che verrà proposto in una degustazione “verticale” di vini dal 2018 al 2011, uno per ciascuna delle sette sottozone di produzione della Denominazione. A Monaco il Chianti Superiore Docg si inserirà nel collaudato format dei “Tre Bicchieri”, a Berlino in quello dei “Vini d'Italia World Tour”, sotto il cappello del Gambero Rosso International. In entrambe le occasioni il Consorzio Vino Chianti organizzerà anche un seminario per diffondere la conoscenza del Chianti Superiore Docg, una categoria di prodotto ancora non molto diffusa e caratterizzata da parametri di produzione più restrittivi rispetto al Chianti: minor resa per ettaro, grado alcolico minimo più alto, affinamento minimo di un anno e un profilo organolettico più raffinato.

Il Chianti Superiore Docg è un vino moderno e duttile, dinamico, interpretato da una minoranza di produttori con cifre stilistiche del tutto personali: dai modelli più freschi e giovani, che prendono spunto dai vini di annata per accentuarne struttura, acidità, complessità di profumi, ai modelli più austeri, maturi, anche da invecchiare.

E' su questo Chianti “super” che il Consorzio punta per consolidare la propria presenza sul mercato tedesco, un'area strategica per le importazioni che però ha dato nell'ultimo periodo alcuni segni di sofferenza: il calo delle vendite di vino italiano in Germania è stato pari al 10% nei primi sette mesi del 2019 .

“La Germania è per noi il primo mercato europeo di riferimento, assorbe il 32% delle esportazioni totali pari a 19 milioni di bottiglie – dice il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi -. Il rallentamento dell'economia tedesca sta iniziando a farsi sentire con i consumatori che si rivolgono ai vini spagnoli e cileni che hanno prezzi più favorevoli. Dobbiamo essere presenti oggi a maggior ragione per mostrare la qualità superiore dei nostri prodotti e presidiare con cura un mercato che resta comunque strategico, nonostante le buone performance registrate in altri Paesi”.

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27/01/2020, 12:58
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"Chianti Lovers", torna il 16 febbraio l’anteprima del Consorzio Vino Chianti e del Consorzio Tutela Morellino di Scansano

119 aziende e quasi 500 etichette, 206 in anteprima. 4mila i visitatori nella scorsa edizione

Firenze, 11 febbraio 2020 - 119 aziende, 488 etichette in degustazione e 206 in anteprima. Torna domenica 16 febbraio alla Fortezza da Basso di Firenze la sesta edizione di “Chianti Lovers”, l’anteprima promossa dal Consorzio Vino Chianti e dal Consorzio Tutela Morellino di Scansano che lo scorso anno, in una sola giornata, ha richiamato ben 4mila visitatori.

L’appuntamento all'interno del padiglione Cavaniglia, realizzato con il cofinanziamento FEASR-PSR 2014-2020 della Regione Toscana, è dalle 16 alle 21, mentre dalle 9.30 fino alle 16 potranno accedere solo operatori di settore accreditati. Si potranno degustare le nuove annate Chianti DOCG 2019 e Riserva 2017 e Morellino di Scansano DOCG Annata 2019 e Riserva 2017, in uscita quest'anno. Protagonisti saranno dunque, sul fronte del Chianti, i vini delle aziende del Consorzio e dei Consorzi di Sottozona: Rufina, Colli Fiorentini, Colli Senesi, Colli Aretini, Montalbano, Colline Pisane, Montespertoli, oltre alle etichette di 24 cantine maremmane per il Morellino di Scansano.

“Chianti Lovers è cresciuto e ha contribuito a consolidare il prestigio della denominazione sul mercato nazionale e internazionale – afferma Giovanni Busi, Presidente del Consorzio Vino Chianti – è uno dei primi, importanti eventi dell'anno, che apre una stagione che ci auguriamo sia positiva come il nostro ultimo bilancio. Abbiamo registrato un 1% di crescita, che in numeri significa un milione di bottiglie in più vendute sui mercati di tutto il mondo. La vendemmia 2019 è in linea con le aspettative, abbiamo raggiunto l'obiettivo della riduzione del 10% delle quantità che ci eravamo dati per mantenere i magazzini in linea con l'andamento commerciale. La qualità è ottima. Il merito di tutto ciò è delle aziende che negli anni scorsi hanno fatto importanti investimenti e oggi oltre il 75% dei vigneti è stato rinnovato”.

"Anteprima Morellino e Chianti Lovers sta diventando un appuntamento fisso nel panorama delle Anteprime toscane ed è il primo grande evento del 2020, attraverso cui presentare le novità del Morellino di Scansano (Annata 2019 e Riserva 2017). ha commentato Rossano Teglielli, Presidente del Consorzio Tutela Morellino di Scansano. Il 2020 sarà un anno importante per la denominazione che guarda al futuro con ottimismo, forte di una vendemmia 2019 di alto livello, che ha dato grandi soddisfazioni sia sotto l’aspetto qualitativo che quantitativo".

Ingresso: 15 €
Prevendite su: boxofficetoscana.it
Info: consorziovinochianti.it
Info: www.consorziomorellino.it


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11/02/2020, 20:08
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Domani a Firenze l'anteprima del Consorzio "Chianti Lovers"
Dazi, Busi (Chianti) “Felici per esclusione Italia, possiamo guardare ai prossimi mesi con più serenità”

Firenze, 15 febbraio 2020 - “La notizia più bella che potesse arrivare alla vigilia della nostra anteprima Chianti Lovers. Possiamo tirare un sospiro di sollievo dopo mesi di apprensione. Siamo grati al governo americano e alle nostre istituzioni per il gioco di squadra che ha permesso di escludere l'Italia dai Paesi colpiti dai dazi.”

E' quanto dichiarato da Giovanni Busi, presidente Consorzio Vino Chianti che commenta così la notizia sulle modifiche dei dazi Usa che non hanno coinvolto i prodotti italiani.

“Il mercato americano resta per noi punto di riferimento e asset fondamentale per il nostro export. Un Paese che negli ultimi decenni ha incrementato l'interesse e l'apprezzamento verso i nostri prodotti. Questa notizia ci fa riprendere la nostra attività con maggiore serenità, pronti a investire ancora di più.”

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15/02/2020, 12:54
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122 aziende e quasi 500 etichette, 206 in anteprima del Consorzio Vino Chianti
Anteprime toscane, in 4mila al "Chianti Lovers"
Il presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi “Premia la scelta di aprire al grande pubblico"

Firenze, 16 febbraio 2020 - “Chianti Lovers” l'anteprima del Consorzio Vino Chianti, in programma oggi alla Fortezza da Basso di Firenze e realizzata in collaborazione del Consorzio Tutela Morellino, ha confermato il grande successo dell'ultimo anno registrando oltre 4mila presenze.

In vetrina 122 aziende, 488 etichette in degustazione e 206 in anteprima. Protagonisti di questa 6a edizione, realizzata con il cofinanziamento FEASR-PSR 2014-2020 della Regione Toscana. Nella giornata sono state degustate le nuove annate Chianti DOCG 2019 e Riserva 2017 e Morellino di Scansano DOCG Annata 2019 e Riserva 2017. “Ancora una volta la scelta di voler aprire al grande pubblico ha premiato”, ha spiegato Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti. Questa è infatti “un'occasione concreta per mettere in contatto le nostre aziende con le persone, che hanno così la possibilità di conoscere e apprezzare cosa c'è dietro ogni etichetta”.

Il 2019 si è rivelato un anno importante anche sul fronte della qualità: “La vendemmia è in linea con le aspettative, abbiamo raggiunto l'obiettivo della riduzione del 10% delle quantità che ci eravamo dati per mantenere i magazzini in linea con l'andamento commerciale. La qualità è ottima. Il merito di tutto ciò è delle aziende che negli anni scorsi hanno fatto importanti investimenti e oggi oltre il 75% dei vigneti è stato rinnovato”.

All'indomani della notizia della scelta del governo americano di escludere l'Italia dai dazi, il Consorzio continua a guardare con grande attenzione all'export. Da qui l'appello alla Regione e al Governo “Abbiamo tirato un sospiro di sollievo che ci permette di guardare con più serenità ai prossimi mesi. E' certo che, anche alla luce di ciò che sta accadendo in Cina, serve maggiore flessibilità nella gestione dei fondi messi a disposizione per la promozione del vino in modo da rispondere tempestivamente a scenari - e questi mesi ne sono una conferma- che possono cambiare all'improvviso. Non possiamo permetterci di restare indietro: poter riadeguare i nostri investimenti in tempi rapidi può significare davvero molto per l'export e i bilanci”, conclude Busi.

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16/02/2020, 18:23
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Coronavirus, Consorzio Vino Chianti: “Cura Italia deludente. Mercati mondiali bloccati, ma non possiamo abbandonare i campi”
Il presidente Busi: Servono misure più forti a sostegno delle aziende agricole”.

Firenze, 20 marzo 2020 - Serve l'allargamento delle misure di sostegno per tutte le aziende agricole, senza discriminazione di fatturato e a prescindere dal fatto che siano in bonis o meno. E' il messaggio che arriva dal Consorzio Vino Chianti dopo la lettura del decreto “Cura Italia” che “non soddisfa le nostre aspettative in termini di stanziamento dei fondi assegnati per gli interventi a favore delle imprese, in termini di provvedimenti in campo tributario-fiscale, in materia previdenziale e di lavoro e previdenza sociale né tantomeno nel campo del credito”, dice il direttore del Consorzio Marco Bani.

“Il rinvio delle attuali scadenze al mese di maggio 2020 o sue eventuali brevi rateizzazioni, quando saremo ancora, a detta degli esperti, nella fase calante della pandemia vedrà le aziende alle prese con i problemi di liquidità per il perdurare della crisi del mercato e dei consumi e quindi nell'impossibilità di far fronte alle scadenze”, aggiunge il direttore.

Le imprese agricole, e il mondo del vino in particolare, hanno esigenze specifiche: “I mercati sono bloccati – dice il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi – quindi le vendite sono ferme, ma noi non possiamo bloccare la produzione perché fermare le nostre aziende significherebbe abbandonare i campi. Il mercato interno è fermo da settimane, adesso si stanno chiudendo anche gli sbocchi commerciali in Europa, Stati Uniti e Sud America. La Cina, in lenta ripresa, è un mercato nuovo che non potrà in nessun modo compensare il fermo dei nostri riferimenti storici. Va bene tutelare i dipendenti per le imprese costrette a fermarsi, ma nel nostro caso gli operai sono tutti al lavoro perché le nostre attività seguono il ciclo vegetativo delle piante, che si sussegue a prescindere da calamità e pandemie: almeno nella fase attuale ci servirà a ben poco la cassa integrazione, a noi servono interventi a sostegno delle aziende che devono continuare a produrre ma non possono e non potranno vendere”.

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20/03/2020, 12:07
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Coronavirus, Consorzio Vino Chianti “Distanza abissale fra annunci del Governo e realtà, così moriamo tutti”
Il presidente Busi “Nonostante le promesse le banche ci stanno chiudendo le porte in faccia. Già costretti a ridurre del 20% la nostra produzione”

Firenze, 16 aprile 2020 - “E' abissale la distanza che separa gli innumerevoli annunci fatti dal Governo attraverso conferenze stampa quasi quotidiane e la realtà con cui puntualmente le nostre aziende fanno i conti il giorno dopo, quando le banche sbattono loro la porta in faccia negando ogni forma di aiuto” E' dura la contestazione del presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi che si fa portavoce di una situazione ormai non più sostenibile della filiera del vino toscano e nazionale a causa delle conseguenze sull'economia dovute all'emergenza Covid.

“Le nostre aziende ormai non sanno più cosa fare. Per ovvi motivi siamo costretti a continuare l'attività perché l’agricoltura non può fermarsi e uno stop significherebbe per noi abbandonare i nostri vigneti con il rischio concreto di non avere poi la forza di riparitire.” “Come Consorzio – spiega Busi – abbiamo preso decisioni drastiche come la riduzione della produzione del 20% con gravi danni economici per le aziende. Una scelta indispensabile per mantenere in equilibrio la produzione con il mercato. Dall'altra parte non possiamo che notare con sgomento e profonda preoccupazione che il Governo, aldilà degli annunci televisivi e dirette facebook, non ha ancora previsto alcun sostegno concreto per permetterci di sopravvivere.”

“Noi siamo anche disposti ad indebitarci nell'interesse del Paese per salvaguardare la nostra attività, ma per poterlo fare non possiamo prescindere dalla garanzia che lo Stato deve darci, prevedendo, fra le altre misure, l'annullamento momentaneo degli accordi di Basilea. Perché, e qui ci rivolgiamo al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, è inutile illuderci tenendoci incollati davanti al televisore aspettandoci un aiuto che puntualmente si infrange contro le porte scorrevoli delle banche, dove, in alcuni casi addirittura ci vengono ridotti gli affidamenti”.

“L'agricoltura e gli agricoltori sono al collasso. Continuiamo a pagare i nostri dipendenti che lavorano regolarmente e i nostri fornitori per mandare avanti l'attività nei campi. Dall’altra parte invece non si incassa il vino che abbiamo già venduto prima dell'emergenza in attesa di capire quando e se riaprirà chi deve pagarci. Le aziende che oggi continuano a vendere lo fanno nella grande distribuzione ma sono un numero assai ridotto rispetto alla mole di piccole e medie imprese della filiera vitivinicola che sono alla disperazione. Il Governo agisca rapidamente con interventi seri e concreti e una volta approvati, allora sì che potrà annunciarli.” Conclude Busi

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Consorzio Chianti, gara da 6 milioni di euro per la promozione in Canada e negli Stati Uniti: progetti entro il 12 maggio
Busi: “Dal Governo misure insufficienti. Per ripartire ci rimbocchiamo le maniche e investiamo sui nostri sbocchi commerciali strategici”.


Firenze, 30 aprile 2020 - Nel momento più duro sui mercati internazionali, con gli sbocchi “storici” bloccati dall'epidemia di Covid 19, il Consorzio Chianti scommette e rilancia con 6 milioni di euro da destinare alla promozione in Canada e Stati Uniti, bacini target cruciali per l'area extra-Ue.

Il Consorzio, come capofila e in partenariato con il Consorzio Formaggio Asiago Dop, il Consorzio tutela Asti Docg., il Consorzio del Pinot Grigio delle Venezie Doc e il Consorzio Pecorino Sardo Dop ha lanciato una gara europea per selezionare soggetti da inserire nello sviluppo di una campagna di informazione e promozione da realizzare nel triennio 2021 – 2024, così da rafforzare la propria presenza sui mercati canadese e statunitense e risollevare le sorti dei prodotti agroalimentari italiani. Il progetto rientra nell’ambito delle iniziative di rafforzamento della competitività del settore agricolo dell’Unione Europea e verrà proposto il prossimo 3 giugno alla Commissione per ottenere il finanziamento.

“Il blocco alle esportazioni provocato dalla pandemia di Covid 19 ha generato ripercussioni pesanti sui produttori di vino Chianti che si sono visti chiudere improvvisamente tutti gli sbocchi sia sul mercato interno (con la chiusura di bar, enoteche, ristoranti) che su quelli stranieri: prosciugati i ricavi, con il vino invenduto nelle cantine, le imprese devono però continuare a sostenere i costi perché non è ovviamente possibile abbandonare i campi, dove si deve seguire il ciclo vegetativo delle piante – dice il presidente del Consorzio Giovanni Busi -. A fronte di questo, le misure previste dai decreti del Governo sono largamente insufficienti in termini di provvedimenti in campo tributario-fiscale, in materia previdenziale e di lavoro e previdenza sociale né tantomeno nel campo del credito. Per ripartire dobbiamo lavorare e vendere”.

La soluzione è quindi rimboccarsi le maniche e scommettere sul futuro attraverso una campagna di comunicazione che promuova nei consumatori statunitensi e canadesi il riconoscimento della qualità del vino Chianti, a supporto della ripresa commerciale in due mercati che saranno cruciali per la ripartenza delle vendite e quindi per la sopravvivenza di centinaia di imprese agricole.

Il termine per il ricevimento delle offerte è fissato per il giorno 12 maggio 2020 alle ore 12,00. I documenti di gara sono consultabili sul sito www.consorziovinochianti.it.

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L'allarme del presidente Busi “Agricoltori abituati ai sacrifici, ma così impossibile andare avanti”
Vino, Busi (Chianti) “Se continuiamo così fra pochi mesi il 40% della Toscana sarà in vendita”

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12/06/2020, 14:58
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