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Consorzio Vino Chianti 
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Quinta edizione del Premio Internazionale Happiness On The Move. Anche quest’anno insieme al Consorzio Vino Chianti
233 progetti su 5 continenti: ecco i lavori dei fotografi professionisti che quest’anno hanno partecipato al concorso Happiness on the Move organizzato dal Festival insieme al Consorzio Vino Chianti.
Anche nel 2016 i temi che affrontati sono stati la felicità e il viaggio inteso come movimento, scoperta e cambiamento interiore. Il prossimo 16 luglio, durante la settimana inaugurale del Festival, il vincitore di questa edizione, Klaus Pichler con “Golden Days Before They End” verrà premiato da Lorenzo Tersi, wine advisor del Consorzio Vino Chianti.
Il progetto vincitore sarà una delle mostre dell’anno successivo al festival internazionale di fotografia Cortona On The Move. Quest’anno infatti a partire dal 14 luglio, giorno di inaugurazione del festival, sarà possibile visitare Futuristic Archaeology di Daesung Lee, autore coreano vincitore dell’edizione 2015.
Per il terzo anno il Premio Happiness on the Move è organizzato insieme al Consorzio Vino Chianti. Tra le denominazioni più conosciute al mondo, il Chianti racconta la felicità in movimento attraverso la lente d’ingrandimento dei fotografi. L’importanza di riuscire a comunicare il vino attraverso la cultura rende l’iniziativa ancor più stimolante e di ampio respiro. In tal senso, vino e territorio, diventano il binomio perfetto di narrazioni che continuano a suscitare emozioni regalando esperienze e forti emozioni.
«Siamo soddisfatti della collaborazione, del premio e dell’opportunità di poter colloquiare con un pubblico al di fuori del nostro settore – dichiara Giovanni Busi, Presidente del Consorzio Vino Chianti –. Cortona è una cornice affascinante dentro la quale si diffonde una forte identità di territorio e grazie alla passione di un progetto internazionale attira addetti ai lavori da ogni parte del mondo. La felicità in movimento del premio è il nostro leit motiv, un filo rosso, come il Chianti, da esprimere e raccontare».
Fanno parte della giuria: Daphne Angles - The New York Times in Paris, Simon Bainbridge - British Journal of Photography, Elena Boille – Internazionale, Tim Clark - 1000words Magazine, Renata Ferri - Io Donna, Amica, Veronica Nicolardi - Cortona On The Move, Irene Opezzo - La Stampa, Arianna Rinaldo - Cortona On The Move, Fiona Rogers – Magnum, James Wellford – Screen.

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Il Consorzio sarà presente al “Prowine Shanghai 2016” con 34 aziende, 200 etichette e un seminario sull'annata 2015

Vino: il Chianti vola per la prima volta a Shanghai

Con 150 metri quadri di stand sarà lo spazio espositivo più esteso fra i partecipanti italiani

Firenze, 3 novembre 2016 – Dopo il successo registrato con il tour in America Latina, il Consorzio del Vino Chianti vola per la prima volta a Shanghai per partecipare al “Prowine Shanghai 2016”, in programma dal 7 al 9 novembre. Il Consorzio avrà a disposizione uno stand di 150 metri quadri (lo spazio espositivo più grande fra i partecipanti italiani), che ospiterà 34 aziende associate che presenteranno i loro prodotti agli operatori cinesi.

Le aziende promuoveranno 200 etichette in assaggio, assortite tra le varie categorie di produzione (annata, Superiore, Riserva e Vin Santo). La tappa di Shanghai per il Consorzio Vino Chianti si colloca all’interno di un progetto OCM di cui faranno parte anche altre tappe asiatiche previste per il 2017, quali Seoul, Singapore e Hong Kong. Dopo quattro anni di lavoro sulle dinamiche del mercato del sud della Cina e con l’esigenza di conoscere ed esplorare anche usi, costumi e tradizioni del centro nord, il Consorzio del Vino Chianti ha quindi deciso di partecipare per la prima volta alla fiera di Shanghai. L’ultimo giorno della fiera verrà svolto anche un seminario professionale sull’esito e l’andamento dell’annata 2015, condotto dalla giornalista cinese Sophie Liu nel corso del quale verrà fatta una degustazione alla cieca di sei diversi campioni, di altrettante aziende diverse.

Secondo Denis Pantini, Responsabile Wine Monitor, l’Osservatorio del Vino di Nomisma “nel corso di un decennio, l’import di vino nel continente asiatico è passato da 1,6 a 6,1 miliardi di dollari, arrivando così a pesare per il 17% sulle importazioni mondiali. Di questi 6,1 miliardi quasi l’80% fa riferimento a Giappone e Cina. Con oltre 21 milioni di ettolitri, la Cina rappresenta uno dei primi mercati al mondo per consumi di vino con un incremento fra il 2014 e il 2015 del 10% (+44,7% rispetto al 2010). Oggi rappresenta circa l'11% del consumo mondiale (dati Wine Monitor). Più in generale, l’Asia pesa ormai per il 6,5% nell’export vinicolo italiano (contro il 4,6% di dieci anni fa) e rappresenta un importante mercato di sbocco per i vini rossi della Toscana: nel 2014, l’export nel continente di questa categoria ha superato i 41 milioni di euro, vale a dire l’8% di tutte le esportazioni dei vini rossi Toscani, con una crescita che solo negli ultimi quattro anni è stata del 186%.

“La risposta e la partecipazione delle nostre aziende – spiega Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti - dimostra come le imprese del Chianti guardino alla Cina con estremo interesse. Una scelta più che comprensibile visto che il mercato cinese rappresenta ad oggi una grande opportunità per tutto il vino italiano. Siamo convinti che il Chianti avrà da questo territorio una risposta altrettanto significativa considerato il lavoro che le nostre aziende stanno portando avanti da anni non soltanto dal punto di vista quantitativo ma soprattutto da quello qualitativo per affrontare al meglio i nuovi mercati emergenti. In questo quadro si inserisce la scelta della nostra Denominazione di investire ancora di più nei mercati asiatici a cui dobbiamo assolutamente guardare. Questo primo viaggio a Shanghai ne è la dimostrazione dopo la conferma della nostra presenza in città come Canton, Hong Kong e Macao. Vogliamo continuare questa espansione perché il Chianti possa essere pronto e apprezzato quando la richiesta di made in Italy in Cina raggiungerà livelli rilevanti.”

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03/11/2016, 17:51
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Il Consorzio ha partecipato al "Prowine Shanghai 2016" - Vino, il Chianti torna da Shanghai: “Abbiamo creato i presupposti per una crescita importante”

Firenze, 16 novembre 2016 - “Siamo estremamente soddisfatti dell'attenzione dimostrata dai buyers incontrati in Cina e torniamo da Shanghai con ancora più convinzione di aver aperto una finestra importante su un mercato che nei prossimi anni sarà fra i principali del nostro export.” E quanto dichiarato da Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti all'indomani della partecipazione del Consorzio a “Prowine Shanghai 2016” dove, in uno stand di 150 metri quadri (lo spazio espositivo più grande fra i partecipanti italiani), si è presentato con 34 aziende associate e 200 etichette in assaggio.

“Se fino a tre anni fa – spiega Busi – in Cina non solo non riconoscevano la nostra denominazione ma difficilmente inserivano il vino toscano fra le scelte principali, oggi possiamo vantare un buon numero di nuovi buyers che abbiamo incrementato e consolidato grazie alla partecipazione a questa ultima fiera. Abbiamo aperto una porta su questo mercato, sta a noi adesso farla diventare un accesso principale per le nostre aziende guardando ad un futuro sempre più orientato ai paesi dell'est. Quando si parla di Cina dobbiamo poi ricordarci non solo delle città principali ma di tutto il territorio al cui interno sono presenti centri abitati magari meno noti ma al di sopra di 1 milione di abitanti. La mostra di Shanghai – conclude Busi – non è che la conferma di un percorso intrapreso dalla nostra denominazione che deve cogliere al meglio questa opportunità con una presenza più assidua e dettagliata che ripeteremo nei prossimi anni.”

Secondo Wine Monitor, l’Osservatorio del Vino di Nomisma, nel corso di un decennio, l’import di vino nel continente asiatico è passato da 1,6 a 6,1 miliardi di dollari, arrivando così a pesare per il 17% sulle importazioni mondiali. Di questi 6,1 miliardi quasi l’80% fa riferimento a Giappone e Cina. Con oltre 21 milioni di ettolitri, la Cina rappresenta uno dei primi mercati al mondo per consumi di vino con un incremento fra il 2014 e il 2015 del 10%(+44,7% rispetto al 2010). Oggi rappresenta circa l'11% del consumo mondiale (dati Wine Monitor). Più in generale, l’Asia pesa ormai per il 6,5% nell’export vinicolo italiano (contro il 4,6% di dieci anni fa) e rappresenta un importante mercato di sbocco per i vini rossi della Toscana: nel 2014, l’export nel continente di questa categoria ha superato i 41 milioni di euro, vale a dire l’8% di tutte le esportazioni dei vini rossi Toscani, con una crescita che solo negli ultimi quattro anni è stata del 186%.


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16/11/2016, 18:03
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Testo Unico del Vino, il Consorzio del Chianti “Provvedimento atteso da anni. Adesso sarà più facile concentrarsi sui nostri prodotti e non sulla burocrazia”

Firenze, 29 novembre 2016 - “Siamo soddisfatti dell'approvazione di una legge che attendevamo da anni che permetterà alle nostre aziende di concentrarsi di più sui propri prodotti, sulla loro qualità e commercializzazione, piuttosto che perdere tempi infiniti a causa di una burocrazia che non era più sostenibile” E' quanto dichiarato da Marco Alessandro Bani, direttore del Consorzio Vino Chianti che commenta così l'approvazione in Commissione agricoltura alla Camera del testo Unico del Vino che disciplina la produzione e la commercializzazione del vino.

“Oggi più che mai – spiega Bani – il nostro settore ha bisogno di semplificazione e negli ultimi anni, a causa di complicati e spesso incomprensibili regolamenti e dispositivi, il rischio di incorrere in sanzioni era decisamente elevato. Con un testo unico che di fatto riorganizza l'intera normativa sul vino, sarà più facile per i nostri produttori e agricoltori orientarsi ed evitare di commettere errori.

La nuova legge – conclude Bani – servirà a salvaguardare un settore chiave per l'economia del territorio toscano che non sempre ha ricevuto il sostegno da parte del legislatore che negli anni ha complicato non poco il sistema. Ci auguriamo che si tratti di un primo passo di un percorso che porterà finalmente ad una semplificazione definitiva necessaria e non più prorogabile dell'intera filiera.”

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29/11/2016, 17:24
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Vino adulterato: Busi (Consorzio Vino Chianti) “Serve contrastare con ogni mezzo chi danneggia un mercato da tutelare”

Firenze, 21 dicembre 2016 - “Vogliamo ringraziare il Nas e la Direzione distrettuale Antimafia di Firenze per aver impedito l'ennesimo tentativo di danneggiare il nostro mercato falsificando e alterando i nostri prodotti.”

E' quanto dichiarato da Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti in merito all'operazione, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Firenze, che ha consentito di smantellare un'associazione per delinquere finalizzata alla produzione ed alla immissione nel circuito commerciale di vino adulterato e contraffatto che ha portato a tre arresti e altri sette indagati.


“Un plauso in particolare anche al ristoratore che ha fatto la segnalazione da cui è stato possibile avviare le indagini. Un segnale importante che indica come la ristorazione abbia tutto l'interesse nel proporre vini veri e buoni che rendono il nostro territorio un luogo di eccellenza che tutti abbiamo il dovere di tutelare. Come dobbiamo tutelare - conclude Busi - le migliaia di aziende che su questo territorio ogni giorno operano onestamente nel rispetto delle norme producendo con sacrificio un prodotto che viene esportato e apprezzato in tutto il mondo.”

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21/12/2016, 18:40
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Vino: Messico, Cina, Singapore e Corea del Sud. Il Consorzio del Chianti sceglie gli obiettivi del 2017

Il Presidente Busi “Vogliamo crescere dove il vino toscano è sempre più apprezzato”

Firenze, 10 gennaio 2017 – Sono Città del Messico, Hong Kong, Singapore e Seoul le tappe extra UE scelte dal Consorzio Vino Chianti per il nuovo programma di promozione 2017 finanziato con i contributi OCM Vino dell'Unione Europea. La scelta è stata deliberata in occasione dell'ultimo Comitato Marketing del Consorzio che ha deciso di confermare così i Paesi dove si era già registrata un'attività promozionale nel corso degli ultimi anni.

La prima tappa in programma è a Città del Messico, il 6 marzo 2017, in cui si terrà un workshop con incontri B2B tra aziende e importatori oltre ad un seminario rivolto a giornalisti e operatori del settore. L'8 maggio invece il Consorzio volerà in Cina, a Hong Kong, in occasione di “Prowine Asia 2017” dove avrà a disposizione uno stand consortile con un bancone istituzionale. Il 15 maggio il Consorzio tornerà a Singapore per organizzare un nuovo workshop con giornalisti e operatori del settore mentre il 17 maggio ultimo appuntamento a Seoul, in Corea del Sud.

“Abbiamo deciso di confermare quei Paesi che rappresentano per noi un nodo strategico per lo sviluppo del nostro export – spiega Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti - L'interesse nei confronti del vino toscano da parte di questi territori sta evidentemente crescendo e per questo motivo la nostra Denominazione non può farsi trovare impreparata. Il 2017 è un anno importante per confermare la nostra presenza su quei mercati che soltanto fino a qualche anno fa avevano una conoscenza molto limitata dei nostri prodotti e che oggi ci cercano con puntualità. E' evidente che ci troviamo a dover rispondere ad una nuova fase dei mercati e siamo convinti che, lavorando con tempestività, saremo in grado di rispondere alla nuova domanda presentando un vino sempre più di qualità in grado di raccontare il nostro territorio nel mondo.”

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10/01/2017, 19:02
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Rinnovata la partenership fra il Consorzio e il Festival Habanos
Vino: Cuba ha scelto il Chianti
Per la cena di gala del più prestigioso appuntamento a L'Avana un Chianti D.O.C.G. Riserva abbinato ad un tagliere di formaggi internazionali

Firenze, 2 febbraio 2017 – Il Consorzio Vino Chianti torna a Cuba da protagonista. E' stata infatti rinnovata la partnership ufficiale fra il Consorzio e la nuova edizione del Festival Habanos, la kermesse dedicata agli operatori di sigari premium più importante al mondo che riunisce ogni anno oltre 3 mila appassionati. Dal 27 febbraio al 3 marzo 2017 è in programma la 19a edizione che si chiuderà con la consueta cena di gala, oltre 1.200 ospiti, dedicata quest'anno al tema Chianti D.O.C.G. Riserva, Formaggi e Habanos Montecristo.
“L'abbinamento fra Chianti Riserva, formaggi e sigaro, è studiato come un climax di intensità e complessità e dunque le consistenze, le trame, gli aromi e i sapori sono pensati per compensarsi ed esaltarsi reciprocamente.” Spiega Luca Alves, responsabile eventi del Consorzio: “esattamente tre fasi, perché accademicamente la fumata di un sigaro si divide virtualmente in tre terzi, detti “tercios”, durante i quali l’evoulzione e la combustione del manufatto varia e cresce di intensità. Sinteticamente la prima è abbastanza semplice e morbida, la seconda dal volume piuttosto pieno e robusto, la terza intensa e persistente: Montecristo è una marca dal gusto tradizionalmente medio forte. Abbiamo scelto di abbinare Il Chianti Riserva, inteso come categoria, che ha per qualità, caratteristiche organolettiche, versatilità, la virtù di potersi abbinare con una vasta gamma di formaggi ed esaltare certe triangolazioni col sigaro cubano.”
La collaborazione fra il Consorzio Vino Chianti e Habanos nasce nel 2014. Nel 2015 la prima 'alianza' con Habanos Sa e la scelta del Consorzio come partner ufficiale per condurre il seminario più rilevante della manifestazione. Nel 2016 una prima degustazione di Vin Santi del Chianti con il Cohiba, il sigaro più prestigioso, in occasione del suo 50°esimo anniversario.
Ad oggi Cuba importa una media di circa 500 mila bottiglie di vino al mese. Di queste, oltre 50 mila sono di vino italiano. Il Chianti è la denominazione italiana più rappresentativa. Con circa 10 mila bottiglie esportate ogni mese rappresenta infatti il 20% del vino italiano che circola sull'isola.
“Il Consorzio investe sulla promozione dei vini Chianti a Cuba dal 2012” spiega Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti. “Abbiamo instaurato negli anni buoni rapporti commerciali sia con Cuba - siamo la denominazione italiana maggiormente rappresentata sull’isola - che con il resto del centro-sud america. Una scommessa che stiamo vincendo come dimostrato da un trend in forte crescita registrato negli ultimi tre anni e dall'accoglienza che Cuba ci riserva anno dopo anno in occasione della manifestazione. Tutto il centro America è per noi obiettivo strategico per lo sviluppo dell'export dell'intera denominazione – conclude Busi – una vetrina di questo valore rappresenta una opportunità di crescita straordinaria per il Chianti e uno stimolo per essere sempre all'altezza.”
*CHIANTI RISERVA:
Un Chianti Riserva è un vino che per disciplinare di produzione deve subire un invecchiamento di almeno due anni, prima di essere immesso in commercio. E’ un vino a base Sangiovese (min. 70%). E’ non di rado vocato al lungo invecchiamento, che può dare vivace espressione e piacevolezza nella beva anche dopo 20 e più anni. In generale rappresenta per il produttore lo sforzo maggiore a livello di selezione delle uve e di attenzioni e tempo nelle fasi di maturazione in botte e bottiglia.


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02/02/2017, 17:08
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Grande successo per l'Anteprima 2017 del Consorzio
Vino: “Chianti Lovers” da record, in 3.000 alla Fortezza da Basso di Firenze
104 aziende e 500 etichette in degustazione
Il presidente Busi rilancia l'idea di un “Wine Tuscany”
Fra i presenti anche il sindaco di Firenze Dario Nardella

Firenze, 12 febbraio 2017 – Oltre 3.000 i partecipanti per “Chianti Lovers” l'anteprima 2017 promossa dal Consorzio Vino Chianti che si è tenuta oggi alla Fortezza Da Basso di Firenze. Un'affluenza da record per la manifestazione più attesa dell'anno che premia la scelta del Consorzio, quella cioè di aprire al grande pubblico.

In 'vetrina' 104 aziende e 500 tipologie di vino dell'Annata 2016 e della Riserva 2014 che hanno caratterizzato questa edizione per la prima volta organizzata nel polo fieristico fiorentino.

Fra i partecipanti le aziende del Consorzio, dei Consorzi di sotto zona, Rufina, Colli Fiorentini e Colli Senesi, nonché di ulteriori 6 denominazioni toscane.

L’Anteprima del Chianti, a cui ha partecipato anche il sindaco di Firenze Dario Nardella, è stata l’occasione per fare il bilancio del 2016: il Chianti ha una produzione complessiva di circa 800 mila ettolitri, un valore che si aggira intorno ai 400 milioni di euro e 87 milioni di bottiglie in commercio. Il 70% è destinato all'export per i mercati quali Usa, Germania, Inghilterra e Giappone, con un'attenzione sempre maggiore al Sud America e all’Asia dove il Consorzio sta sviluppando nuovi rapporti commerciali. La filiera, di quella che ad oggi è la prima Denominazione italiana di vini rossi fermi per produzione/commercializzazione, conta 3 mila operatori.

Fra le novità di quest'anno, anche un'ape rossa griffata Chianti che nei giorni precedenti l'anteprima si è mossa per le vie di Firenze e ha offerto uno speciale aperitivo con alcuni dei prodotti in anteprima in Piazza Santo Spirito a Firenze.

“Siamo felici per questo risultato eccezionale – ha dichiarato Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti –, un'affluenza da record che non ci aspettavamo e che ha premiato ancora una volta la nostra scelta di aprire al grande pubblico. Un appuntamento ormai consolidato che ci dà la possibilità di raccontare le nostre aziende e la storia che rappresentano grazie al quale il Chianti è conosciuto in tutto il mondo.” Anche in occasione dell'Anteprima 2017 il presidente Busi ha rilanciato la proposta di un “Wine Tuscany”, un appuntamento dove coinvolgere tutti i consorzi della Toscana per una grande festa del vino. “Il ‘sistema vino’ della Toscana paga un’eccessiva frammentazione, quando invece sarebbe opportuno fare squadra per valorizzare e lanciare nel mondo la settimana delle anteprime. E su questo è importante contare sulla collaborazione della Regione Toscana e del governatore Enrico Rossi: dobbiamo fare un’operazione tutti insieme. Perché la tradizionale settimana delle anteprime sparse per la Toscana, fatte direttamente nei territori delle denominazioni, non avrà mai lo stesso richiamo economico e mediatico di un appuntamento che vedrebbe nella stessa cornice tutte le grandi denominazioni. Un pezzo pregiato della storia toscana come il vino, esposto in una terrazza sul mondo nel pieno del trading del settore”.


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Modificato il disciplinare per diminuire la produzione dei vecchi vigneti e il Cda riduce del 10% la produzione massima di uva/ettaro per la vendemmia 2017
Vino: il Consorzio del Chianti diminuisce la produzione per innalzare la qualità

Firenze, 22 febbraio 2017 – Diminuire la quantità incentivando l'ammodernamento dei vigneti e incrementare così la qualità di tutta la Denominazione per essere ancora più competitivi sul mercato internazionale. In questa direzione la scelta del Consorzio Vino Chianti di modificare il disciplinare in occasione dell'assemblea dei soci riunita a Firenze.
E' stata infatti anticipata di un anno la scelta di ridurre le rese 'a ceppo' da 5 a 3 chilogrammi relativa alla produzione dei vecchi vigneti che fino ad oggi godevano di un regime in deroga particolare. “Questa permetterà di riequilibrare la Denominazione – spiega Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti – garantendo una migliore qualità dei nostri vini. Una scelta in linea con quanto deciso dall'ultimo Consiglio di Amministrazione del Consorzio che nei giorni scorsi ha deliberato la riduzione del 10% della produzione massima di uva a ettaro per la 'vendemmia 2017' che permetterà di mantenere l'equilibrio della nostra Denominazione e metterla in condizione di competere a livello mondiale con le altre denominazioni, com'è doveroso che sia per una realtà storica che quest'anno compie 90 anni dalla sua costituzione"
Fra le modifiche al disciplinare anche quella relativa al limite massimo di 4 grammi di residuo zuccherino a litro per il vino Chianti Docg e per il vino di tutte le sotto zone. E' stata fatta propria la norma comunitaria che prevede che il contenuto massimo in zuccheri di un vino secco possa essere di due punti superiore al grado di acidità totale del vino.
“Con questa modifica – spiega Marco Alessandro Bani, direttore del Consorzio Vino Chianti – saremo ancora più competitivi nei mercati orientali, da sempre più sensibili a prodotti più morbidi. I produttori, in questa fase che ci vede impegnati a promuovere il vino toscano in mercati che guardano all'oriente, potranno così decidere se aumentare leggermente il contenuto di zucchero dei loro prodotti andando incontro alle esigenze del consumatore di quei territori.”
“Se vogliamo – conclude Busi – incrementare la presenza della nostra Denominazione, come è nei piani del Consorzio, dobbiamo mettere in condizione i nostri produttori di poter lavorare ad un vino che va nella direzione dei gusti del consumatore a cui il vino vuole rivolgersi. Con questa scelta infatti, che permetterà di abbinare meglio il nostro vino ai piatti tipici di quei territori, ci aspettiamo un incremento di vendite in tutto il sud-est asiatico, in linea con i viaggi di promozione che il Consorzio sta effettuando in questi ultimi mesi.”

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Il Consorzio Vino Chianti fa il bilancio delle quote rose
8 marzo, il 25% dei viticoltori del Chianti è donna

Firenze, 7 marzo 2017 – Su 1.688 viticoltori soci del Consorzio Vino Chianti oltre il 25% sono donne. Ben 429 imprenditrici che lavorano e investono in un settore che per anni è stato monopolizzato dalla presenza maschile. Un numero che ben fotografa un trend in crescita registrato negli ultimi anni dal Consorzio che ha deciso di tirare le somme alla vigilia dell'8 marzo. Il dato più incoraggiante è che l’aumento della presenza femminile si sta manifestando anche fra quelle figure del settore dove fino a qualche anno fa le quote rose erano pressoché inesistenti, come vinificatori e imbottigliatori. Una crescita complessiva, dunque, che non risparmia alcuna area e che fa ben sperare sul futuro dell’intero mercato. Consolidati invece da tempo i ruoli femminili per i comparti legati alla commercializzazione e al marketing del vino, con risultati sempre più apprezzabili.
“Nel mondo del vino cresce sempre di più la rappresentanza femminile – spiega Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti – e se da una parte lo confermano i dati che abbiamo per quello che riguarda i nostri vinificatori, dall'altra la componente femminile è ormai una certezza consolidata in settori quali il marketing e il commerciale. Sono infatti sempre di più le aziende che decidono di affidarsi a professioniste in questo campo e che hanno permesso di rinnovare il nostro mondo. Un influsso positivo e un trend che non riguardano solo il nostro Paese, ma che registriamo nei tanti viaggi internazionali che il Consorzio organizza”.
In questi giorni il Consorzio del Vino Chianti è in Messico con le aziende associate per un tour promozionale nell'America Latina. “Qui - aggiunge Busi - la rappresentanza femminile è ancora più significativa, segno evidente di un passaggio storico che sta interessando tutto il settore a livello globale e per cui non possiamo che esserne felici.”

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