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Consorzio Vini Asolo Montello 
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ASOLO PROSECCO: 3000 BOTTIGLIE A VERONA PER VINITALY

Dall’8 al 13 aprile il Consorzio di tutela porterà un fiume di bollicine asolane nella città scaligera in una decina di eventi della fiera e del suo fuori salone

Non solo nei padiglioni della fiera: per un’intera settimana, in occasione di Vinitaly, l’Asolo Prosecco si appresta a essere protagonista indiscusso in molti degli angoli più belli e più significativi della città di Giulietta e Romeo, come piazza dei Signori e la sua Loggia di Fra Giocondo, il Cortile Mercato Vecchio, le librerie cittadine, lo stesso municipio veronese. In tutto saranno 3000 le bottiglie delle bollicine asolane che verranno stappate a Verona per Vinitaly e per il suo fuori salone Vinitaly and the City, ricchissimo di appuntamenti.
“L’intera città di Verona – commenta Ugo Zamperoni, presidente del Consorzio Asolo Prosecco – si tingerà d’oro, il colore dell’Asolo Prosecco. Le nostre bollicine saranno presenti in una decina di postazioni nel centro storico e in fiera, dove proporremo più di 100 etichette di 40 produttori”.
Si incomincia martedì 5 aprile con il brindisi a base di Asolo Prosecco nel corso della conferenza stampa di presentazione di Vinitaly and the City, a palazzo Barbieri. Venerdì 8 aprile, alle 17, le magnum di Asolo Prosecco saranno di scena all’inaugurazione di Vinitaly and the City, alla Loggia di Fra Giocondo, a complemento della performance di danza Vin-Canto. Una storia d’arte a sorpresa. In contemporanea, aprirà l’area Asolo Prosecco, operativa a pieno ritmo fino a lunedì 11 su un intero lato del monumentale loggiato scaligero di Cortile Mercato Vecchio, adiacente a piazza delle Erbe e piazza dei Signori. Saranno 2500 le bottiglie di Asolo Prosecco a disposizione dei quindicimila visitatori attesi. Un calice di bollicine asolane accompagnerà come official wine tutte le occasioni culturali della manifestazione, a cominciare dalle presentazioni di libri di grande successo in programma nella rassegna Parole Di-Vino, in collaborazione con laFeltrinelli. L’Asolo Prosecco sarà poi il vino dei brindisi che animeranno i concerti gratuiti organizzati da Vinitaly and the City sul palco del Cortile Mercato Vecchio, proprio di fronte all’area delle bollicine asolane: suoneranno artisti conosciutissimi, come Roy Paci, Morgan, Joe Bastianich e La Terza Classe.
Numerosi gli eventi del Consorzio dell’Asolo Prosecco nei padiglioni fieristici di Vinitaly, dal 10 al 13 aprile a Vinitaly. Lo stand istituzionale del Consorzio, nel padiglione 8, propone in degustazione circa 500 bottiglie. Ogni giorno, dalle 15 alle 17, nello stand consortile il celebre bartender trevigiano Samuele Ambrosi, del Cloakroom Cocktail Lab di Treviso, preparerà le ricette “miscelate” con l’Asolo Prosecco: da non perdere il Galacto, a base di brandy e succo di cranberry in abbinamento a bocconcini di formaggio Monte Veronese Dop. Sarà brandizzato dall’Asolo Prosecco anche il nuovo padiglione dedicato alla mixology, grande novità di Vinitaly 2022, al cui interno verrà proposto un altro cocktail appositamente studiato per le bollicine di Asolo. Altre bottiglie di Asolo Prosecco verranno stappate nello stand della Regione Veneto, dove si svolgerà anche una masterclass sul Prosecco. Di grande rilievo, infine, lo stand di Universo Prosecco, realizzato congiuntamente dalle tre denominazioni del Prosecco per offrire un inedito e immersivo tour esperienziale, unico nel suo genere.
“Si tratta di un impegno molto significativo per il nostro Consorzio - spiega Zamperoni -, ma è l’occasione perfetta per presentarci in una città importante e a un pubblico internazionale come quello di Verona, forti del successo che sta sorridendo alla nostra denominazione, sempre più richiesta dal mercato e sempre meglio reputata dalla critica nazionale ed estera”.

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04/04/2022, 16:30
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ASOLO PROSECCO PRESENTA IL GENIO DI ANTONIO CANOVA

Le bollicine asolane, con una campagna di comunicazione nazionale, sono al fianco della rassegna “Canova e il dolore. La stele Mellerio”, in corso fino al 5 novembre a Possagno (Treviso), nel cuore della zona di produzione

L’Asolo Prosecco omaggia il genio di Antonio Canova con una campagna di comunicazione nazionale nella ricorrenza del bicentenario della morte dello scultore, massimo esponente del neoclassicismo italiano. L’artista era nato a Possagno (Treviso), nel cuore della zona di produzione dell’Asolo Prosecco, e nello splendido Museo Gypsotheca Antonio Canova, allestito nella sua casa natale, è in corso fino al 5 novembre la mostra “Canova e il dolore. La stele Mellerio”. Tra i partner della rassegna il Consorzio Asolo Prosecco, impegnato nel sottolineare il forte legame tra la denominazione e le bellezze artistiche e naturali del suo territorio. Proprio per questo, tutte le immagini della campagna, che ritraggono le splendide sculture custodite all’interno del Museo, sono accompagnate dal payoff “Il Vino è cultura”, già utilizzato dal Consorzio Asolo Prosecco per promuovere, lo scorso inverno, la cittadina di Asolo, uno dei borghi più belli d’Italia.
“Possagno, Asolo e tutte le altre località della nostra denominazione – spiega Ugo Zamperoni, presidente del Consorzio Asolo Prosecco – rappresentano un patrimonio culturale da custodire con premura, luoghi straordinari dove arte, storia, architettura, boschi e vigneti fanno da contrappunto ai pendii delle colline eroiche da cui nasce l’Asolo Prosecco. Qui da noi, la vigna occupa solo il 6% del territorio, gli olivi punteggiano il territorio e boschi e foreste rivestono tuttora il 29% delle superfici comunali. Noi siamo fieri della nostra biodiversità, così come lo siamo della storia e dell’arte dei nostri luoghi, che invitiamo a visitare, magari per brindare con un calice di Asolo Prosecco al genio di Antonio Canova”.
La campagna di comunicazione coinvolgerà i quotidiani nazionali e i giornali locali delle più importanti città italiane, oltre che alcune prestigiose riviste e i profili social consortili. Gli scatti sono stati realizzati dal fotografo Filippo Guerra, la grafica è opera dello studio veronese Paffi.
La mostra “Canova e il dolore. La stele Mellerio”, da un’idea di Vittorio Sgarbi, presidente della Fondazione Canova di Possagno, è curata da Francesco Leone e Stefano Grandesso sotto la direzione artistica di Contemplazioni. L’esposizione trova il suo apice nella ricomposizione, per la prima volta dal loro smembramento, dei due monumenti Mellerio, voluti dal conte Giacomo Mellerio in memoria dello zio Giovanni Battista e della moglie Elisabetta Castelbarco, dopo aver visitato lo studio romano di Canova.

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26/07/2022, 17:59
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DOPO QUASI SESSANT’ANNI SI RINNOVA IL LEGAME TRA I VINI DEL MONTELLO E GIOVANNI COMISSO

Un evento a Treviso il 16 ottobre, il sostegno delle attività culturali dedicate all’autore e una campagna social dopo la partnership tra il Consorzio Vini del Montello e l’associazione Amici di Giovanni Comisso

“L’oste ci offre un vino rosso denso e saporito di una annata che aveva fatto lentamente appassire i grappoli”: sembra un’anticipazione dei vini rossi che si produrranno in questa calda annata e invece è la descrizione che diede dei vini del Montello lo scrittore trevigiano Giovanni Comisso in un articolo uscito sulla Gazzetta del Popolo il 25 luglio 1964. A cinquantotto anni esatti da quella data, il Consorzio Vini del Montello e l’associazione Amici di Giovanni Comisso, promotrice da quarantun anni del Premio letterario intitolato all’autore, hanno rinnovato il legame che unisce lo scrittore al Montello, ai Colli Asolani e ai vini rossi di quei luoghi attraverso la sottoscrizione di un accordo di collaborazione che ha lo scopo di riscoprire le pagine che l’autore trevigiano dedicò al territorio di produzione della Docg Montello e della Doc Montello Asolo. Il tutto coronato da una campagna social che sarà articolata nei prossimi mesi e da un inedito evento programmato a Treviso il prossimo 16 ottobre.
“Giovanni Comisso – spiega Ugo Zamperoni, presidente del Consorzio Vini del Montello – ha raccontato la bellezza del Montello, il suo vino e la sua gente. Nelle due denominazioni della zona si producono vini dal passato glorioso e dal grande futuro, figli sia di uve bordolesi come il Merlot e i Cabernet, che vi si sono acclimatate sin dalla metà dell’Ottocento, sia di una rara uva autoctona, la Recantina. Si tratta di vini che esprimono un considerevole potenziale in termini di diversificazione produttiva e di promozione delle nostre biodiversità, aprendo la strada a interessanti prospettive enoturistiche. La collaborazione con l’Associazione che onora la memoria e l’opera di Giovanni Comisso ha lo scopo di promuovere congiuntamente la conoscenza dei nostri vini rossi e dello scrittore, veri e propri ambasciatori di queste terre”.
“C’è sempre stato un legame speciale tra Giovanni Comisso e il Montello – dichiara Ennio Bianco, presidente dell’associazione Amici di Comisso –. Qui l’autore ha combattuto durante la prima guerra mondiale: questi luoghi dalla struggente bellezza, resi unici dalla gente che li abitava, si impressero nella mente dell’autore, tanto da riportarlo spesso sul Montello dove riviveva la sua giovinezza e i giorni trascorsi tra quei pendii”.
Il primo passo della partnership tra il Consorzio Vini del Montello e l’associazione Amici di Giovanni Comisso, siglata nel luglio di quest’anno, sarà il lancio di una campagna di comunicazione dedicata all’autore. L'accordo prevede l'utilizzo da parte del Consorzio dei molti scritti in cui Comisso parla del Montello e dei suoi vini, oltre alle immagini dell’autore. A suggellare ulteriormente la collaborazione ci sarà un evento in programma domenica 16 ottobre 2022 a palazzo Giacomelli di Treviso, città dove nacque e morì Comisso, a cui sono intitolate una biblioteca e numerose opere artistiche, come quella che lo raffigura sulla parete della sua ultima abitazione ai Buranelli, nel cuore del centro storico. Protagonisti dell’evento autunnale saranno i vini rossi del Montello e dei Colli Euganei in una giornata dedicata ai grandi rossi bordolesi del Veneto. La rassegna rientra nel fitto calendario di appuntamenti in programma per le celebrazioni di Padova Treviso Venezia Rovigo Capitale della Cultura d’Impresa 2022, progetto promosso da Assindustria Venetocentro e Confindustria Venezia-Rovigo che coinvolge le quattro province venete e i loro capoluoghi. La “cultura d’impresa” rappresenta infatti il tratto distintivo di questi territori, che si sono dimostrati capaci di esprimere una soggettività produttiva e manifatturiera declinata, per prestigio, riconoscibilità e dimensioni, su scala globale.

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04/08/2022, 15:48
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ROSSO BORDÒ: IL 16 OTTOBRE A TREVISO SONO DI SCENA I VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI EUGANEI

A Palazzo Giacomelli l’evento dedicato ai “rossi bordolesi veneti” e alla Recantina

C’è un filo rosso cha attraversa il Montello, i Colli Asolani e i Colli Euganei: è quello della grande tradizione dei “bordolesi” veneti, i vini che saranno protagonisti di Rosso Bordò, un’inedita rassegna vinicola in programma domenica 16 ottobre a Palazzo Giacomelli, nel centro di Treviso. L’iniziativa, voluta dal Consorzio Vini del Montello assieme al Consorzio Vini Colli Euganei, presenterà al pubblico gli storici vini da uvaggio bordolese (Cabernet, Merlot, Carmenère) prodotti nelle denominazioni trevigiane Montello Docg e Montello Asolo Doc (con la sottozona Venegazzù) e nella denominazione padovana Colli Euganei Doc. Ospiti d’onore, i rari vini a base di Recantina, l’uva autoctona a bacca rossa riscoperta sul Montello e sui Colli Asolani, grazie al progetto di recupero coordinato dal Consorzio. I produttori presenti ai tavoli di degustazione saranno oltre una ventina, con circa cinquanta vini in libero assaggio.
La manifestazione rientra nel calendario delle celebrazioni di Padova Treviso Venezia Rovigo Capitale della Cultura d’Impresa 2022, progetto promosso da Assindustria Venetocentro e Confindustria Venezia-Rovigo, e si inserisce tra le iniziative che il Consorzio Vini del Montello ha ideato per valorizzare le pagine che lo scrittore trevigiano Giovanni Comisso dedicò al Montello, ai Colli Asolani e al Monte Grappa, zone di produzione del Montello Docg e del Montello Asolo Doc, in un’operazione culturale che si avvale della collaborazione dell’Associazione Amici di Giovanni Comisso. La rassegna fruisce inoltre del supporto di Banca di Asti.
“Con Rosso Bordò – spiega Ugo Zamperoni, presidente del Consorzio Vini del Montello – vogliamo raccontare una tradizione vinicola d’eccellenza nata nella seconda metà dell’Ottocento, quando le uve di origine bordolese incominciarono a diffondersi anche da noi, permettendo di produrre, nel tempo, vini riconosciuti come veri e propri capolavori dell’enologia nazionale. Con grande piacere accogliamo inoltre il Consorzio dei Colli Euganei, la cui produzione è accomunata alla nostra dal lato delle varietà utilizzate. Insieme, vogliamo sottolineare la straordinaria identità dei vini rossi ‘bordolesi’ della collina veneta”.
Continua Marco Calaon, presidente del Consorzio Vini Colli Euganei: “il “Rosso” per l’appunto “Bordò” ha scritto e continua a scrivere la storia degli Euganei; Merlot, Cabernet e Carmenère arrivano nel Veneto ed entrano nel patrimonio genetico dei nostri produttori e delle nostre terre, con il Montello siamo fieri di poterci presentare con un progetto che parla di carattere, identità e valore”.
“È un piacere ospitare a Palazzo Giacomelli, sede di rappresentanza di Assindustria Venetocentro – conclude Armando Serena, presidente del Gruppo Vinicolo e Distillati liquori di Assindustria Venetocentro – questo importante appuntamento dove l’incontro tra enologia, territorio e cultura, nel segno del grande Giovanni Comisso, dà riconoscimento, visibilità e nuova identità ai vini rossi di eccellenza delle colline trevigiane e padovane, valorizzando il lavoro di molte imprese e professionisti che ci onoriamo di rappresentare”.
Il connubio tra i vini del Montello e quelli dei Colli Euganei proseguirà con un secondo evento in programma il 29 e 30 ottobre al Centro Culturale Altinate - San Gaetano di Padova.
Rosso Bordò aprirà al pubblico dalle ore 10.00 alle ore 18.00. Il costo del calice è di 5 euro.

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29/09/2022, 13:18
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ROSSO BORDÒ: A TREVISO ARRIVANO I VINI BORDOLESI DEL VENETO

A Palazzo Giacomelli domenica 16 ottobre la rassegna ideata dal Consorzio Vini del Montello assieme al Consorzio Vini Colli Euganei. Oltre sessanta i vini in degustazione

Tutto è pronto per la prima edizione di Rosso Bordò, la rassegna vinicola promossa dal Consorzio Vini del Montello assieme al Consorzio Vini Colli Euganei, in programma domenica 16 ottobre a Palazzo Giacomelli, nel centro di Treviso. La manifestazione presenterà al pubblico oltre 60 vini da uvaggio bordolese (Cabernet, Merlot, Carmenère) prodotti nelle denominazioni trevigiane Montello Docg e Montello Asolo Doc (con la sottozona Venegazzù) e nella denominazione padovana Colli Euganei Doc. In assaggio anche i rari vini a base di Recantina, l’uva autoctona a bacca rossa riscoperta sul Montello e sui Colli Asolani, grazie al progetto di recupero coordinato dal Consorzio.
“La nostra è una produzione piccola, ma di pregio – spiega Ugo Zamperoni, Presidente del Consorzio Vini del Montello – tanto che alcuni dei vini che nascono all’interno della denominazione rientrano a pieno titolo nella storia enologica nazionale. Le cantine dei Vini del Montello associate al Consorzio di tutela sono 25 e producono complessivamente circa 560.000 bottiglie annue. Più in dettaglio, la Doc Montello Asolo ha una produzione di 530.000 bottiglie annue, di cui 495.000 costituite da vini rossi, e di questi, 39.000 sono bottiglie di Recantina. La Docg Montello, invece, ha un imbottigliato annuo pari a 30.000 bottiglie. La superficie totale dei vigneti dei Vini del Montello è pari a 102 ettari. Qui i vitigni internazionali di origine bordolese affondano le radici in quasi due secoli di storia: la varietà più coltivata è il Merlot, con 47 ettari, seguono il Cabernet Sauvignon con 23 ettari e il Cabernet Franc con 12. La Recantina, invece, è a quota 10 ettari, mentre il Carmenère è presente in appena poco più di un ettaro”.
La manifestazione rientra nel calendario delle celebrazioni di Padova Treviso Venezia Rovigo Capitale della Cultura d’Impresa 2022, progetto promosso da Assindustria Venetocentro e Confindustria Venezia-Rovigo, e si inserisce tra le iniziative che il Consorzio Vini del Montello ha ideato per valorizzare le pagine che lo scrittore trevigiano Giovanni Comisso dedicò al Montello, ai Colli Asolani e al Monte Grappa, zone di produzione del Montello Docg e del Montello Asolo Doc, in un’operazione culturale che si avvale della collaborazione dell’Associazione Amici di Giovanni Comisso. La rassegna fruisce inoltre del supporto di Banca di Asti.
“È un piacere ospitare a Palazzo Giacomelli, sede di rappresentanza di Assindustria Venetocentro – dichiara Armando Serena, presidente del Gruppo Vinicolo e Distillati liquori di Assindustria Venetocentro – questo importante appuntamento dove l’incontro tra enologia, territorio e cultura, nel segno del grande Giovanni Comisso, dà riconoscimento, visibilità e nuova identità ai vini rossi di eccellenza delle colline trevigiane e padovane, valorizzando il lavoro di molte imprese e professionisti che ci onoriamo di rappresentare”.
Sulla manifestazione Marco Calaon, presidente del Consorzio Vini Colli Euganei, aggiunge: “Il ‘Rosso’ per l’appunto ‘Bordò’ ha scritto e continua a scrivere la storia degli Euganei; Merlot, Cabernet e Carmenère arrivano nel Veneto ed entrano nel patrimonio genetico dei nostri produttori e delle nostre terre, con il Montello siamo fieri di poterci presentare con un progetto che parla di carattere, identità e valore”.
La prima edizione trevigiana di Rosso Bordò aprirà al pubblico dalle ore 10.00 alle ore 18.00. Le degustazioni saranno libere, previo acquisto del calice ufficiale dal costo di 5 euro ottenibile all’ingresso di Palazzo Giacomelli nella postazione della Strada del Vino del Montello e dei Colli Asolani. L’elenco delle 22 aziende aderenti alla manifestazione (14 dal Montello e dai Colli Asolani, 8 dai Colli Euganei) e dei vini in degustazione (41 vini del Montello più 20 vini dei Colli Euganei) è consultabile sul sito del Consorzio, all’indirizzo www.asolomontello.it.
Il connubio tra i vini del Montello e quelli dei Colli Euganei proseguirà con un secondo evento in programma il 29 e il 30 ottobre al Centro Culturale Altinate - San Gaetano di Padova.

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12/10/2022, 16:23
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L’ASOLO PROSECCO A SAN VALENTINO: VERONA BRINDA ALL'AMORE

Dal 10 al 14 febbraio, le bollicine asolane saranno protagoniste in tutti gli appuntamenti della rassegna scaligera Verona in Love. Cinque giorni dove musica, arte e cultura si incontrano nelle principali piazze veronesi

L’Asolo Prosecco sarà il vino ufficiale di Verona in Love 2023: in occasione di San Valentino, da venerdì 10 a martedì 14 febbraio, la città di Giulietta e Romeo ospiterà la manifestazione in cui l’amore viene declinato in tantissimi appuntamenti dedicati all’arte, alla creatività, alla musica e alla cultura. Ad accompagnare i momenti salienti della rassegna ci saranno sempre le raffinate bollicine asolane: tra Piazza dei Signori, Loggia di Fra’ Giocondo, Cortile Mercato Vecchio e Cortile del Tribunale, nei musei e nelle vie del centro storico, gli innamorati potranno celebrare l’amore con le migliori referenze della denominazione. Saranno numerosi gli appuntamenti dove assaggiare l’Asolo Prosecco, che con la sua bottiglia istituzionale sarà presente nei punti nevralgici della manifestazione e in mescita nell’area dedicata all’Enoteca con i vini dei soci del Consorzio. Dopo il successo ottenuto lo scorso aprile durante Vinitaly e nel fuori salone Vinitaly and the City, dove più di 3000 bottiglie avevano tinto d’oro la fiera e le vie del centro scaligero, l’Asolo Prosecco è nuovamente protagonista rinnovando il legame con la città degli innamorati.
"Siamo contenti di tornare a Verona in un momento così importante per la città come San Valentino – dichiara Ugo Zamperoni, presidente del Consorzio Asolo Prosecco –. Poter raccontare attraverso i calici l'identità di un territorio e la qualità del suo vino simbolo, l'Asolo Prosecco, in un periodo dell’anno in cui Verona accoglie migliaia di turisti per la festa degli innamorati, è un'occasione preziosa che abbiamo colto per comunicare l'eccellenza del nostro cru di collina".
Verona in Love è la cinque giorni che porta in scena l’amore in tutte le sue connotazioni, promossa dal Comune di Verona e organizzata da Studioventisette, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Verona, di Confcommercio Verona, Corporazione Esercenti Centro Storico Verona e Confesercenti Verona.

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09/02/2023, 18:09
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STRADA DEL VINO ASOLO E MONTELLO:

IL RILANCIO SEGNA 31 NUOVI ASSOCIATI

La strada entrata nel coordinamento nazionale delle Strade del Vino

Un anno intenso che ha segnato un vero rilancio dopo anni di stasi. È quello che ha visto protagonista la Strada del Vino Asolo e Montello e il suo direttivo rinnovato appunto l’anno scorso. Nei giorni scorsi si è svolta, infatti, la prima assemblea dopo il rilancio, alla presenza dell’Assessore regionale Federico Caner, del Sindaco di Maser, Claudia Benedos, e delle amministrazioni comunali interessate dal tracciato della Strada.

L’incontro è stato presieduto da Simone Rech, presidente della Strada del Vino Asolo e Montello, che ha messo in fila le prime soddisfazioni della Strada e dei suoi associati: “Oggi abbiamo 71 soci, rispetto ai 42 ereditati – ha confermato il presidente Simone Rech, evidenziando i 31 nuovi associati registrati negli ultimi dodici mesi – Si tratta di un bellissimo ed eterogeneo gruppo di associati rivolti alla valorizzazione del territorio e delle sue produzioni tipiche e a denominazione: dalle cantine ai comuni dell’Asolano e del Montello, dai ristoratori alle aziende agricole che producono piccole produzioni locali, fino ai consorzi dei produttori. Siamo riusciti a implementare il numero dei soci grazie alla fiducia che gli stessi ci hanno dato ed alla ricettività che abbiamo trovato da parte del territorio rispetto alla proposta della strada del vino”.

"Enti come le Strade sono fondamentali per la promozione dell'identità territoriale – ha sottolineato Federico Caner, Assessore regionale al turismo e all’agricoltura - proprio per questo stiamo rivedendo la legge regionale per capire a quali strade ridistribuire le risorse a disposizione; l'obiettivo è quello di fare una vera e pulizia delle realtà che non funzionano, a seguire apriremo nuovamente il bando. In questo modo prediligeremo i progetti concreti. Come Regione contiamo di mettere presto qualche risorsa a disposizione di realtà come questa, perché crediamo nel progetto di valorizzazione."

Altre belle notizie che arrivano dalla Strada del Vino Asolo e Montello è la propria entrata nel coordinamento Veneto e nel coordinamento nazionale delle strade del vino: “Il percorso intrapreso è quello di crescere e per questo nell’ultima assemblea c’è stata la cooptazione di 6 nuovi consiglieri che rappresentano altrettanti associati – ha aggiunto il presidente Rech – Si tratta di Marco Bonotto, Christian Brugnaro, Michele Cortesia, Claudio Crotti, Francesco Serafini e Dario Toffoli. Penso che più il consiglio direttivo è allargato e più stimoli e proposte per il bene del territorio possono giungere sul tavolo della Strada. Il nostro obiettivo è quello di promuovere il turismo enogastronomico attraverso eventi mirati che valorizzino le realtà dei nostri soci ed i punti di attrazione del territorio. Senza dimenticare l’educazione degli addetti al settore sul tema dell’accoglienza turistica e della valorizzazione delle tipicità quali descrittori dell’area tra Piave e Brenta. Vorremmo essere il trait d’union tra i due territori dell’asolano e del Montello”.

IL NUOVO DIRETTIVO DELLA STRADA DEL VINO ASOLO E MONTELLO

Il direttivo della Strada del Vino Asolo e Montello è così composto: Simone Rech (presidente), Ezio Guizzo (vicepresidente), Benedetta Bedin, Marco Bonotto, Christian Brugnaro, Monica Cirotto, Claudio Crotti, Michele Cortesia, Nico Cunial, Vittorio Dalle Ore, Francesco Serafini, Dario Toffoli e Debora Varaschin (consiglieri). Coordinatore è Denis Susanna.

I COMUNI DELLA STRADA

I comuni interessati dal tracciato della strada che percorre il territorio della denominazione sono: Asolo, Caerano San Marco, Castelcucco, Cornuda, Cavaso, Crocetta del Montello, Fonte, Giavera del Montello, Maser, Montebelluna, Monfumo, Nervesa della Battaglia, Pieve del Grappa, Possagno, Pederobba, S. Zenone degli Ezzelini e Volpago del Montello.


I VINI

In quest’area si producono due DOCG: l’Asolo Prosecco e il rosso del Montello con la sottozona Venegazzù; e ancora: la Doc Montello e Colli Asolani, senza dimenticare gli autoctoni quali Bianchetta e Recantina. In questo contesto, vale la pena ricordare anche i numerosi prodotti alimentari del territorio, che accompagnano il vero protagonista di queste zone - il vino - sulle tavole dei visitatori di questi splendidi luoghi.

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11/05/2023, 15:48
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ASOLO PROSECCO: QUATTROCENTO BOTTIGLIE IN EDIZIONE LIMITATA PER CELEBRARE FREYA STARK

L’etichetta è stata creata in occasione dei cent’anni dalla nascita e i trent’anni dalla morte della scrittrice e viaggiatrice inglese che visse ad Asolo

Il Consorzio Asolo Prosecco celebra i cent’anni dalla nascita e i trent’anni dalla morte di Freya Stark dedicandole una serie di quattrocento bottiglie istituzionali in edizione limitata. Lo scopo dell’iniziativa è sostenere il convegno dedicato alla scrittrice e viaggiatrice inglese Freya Stark – tra Occidente e Oriente, in programma venerdì 17 e sabato 18 novembre ad Asolo e curato da Cristina Mondin, archeologa e manager del Museo Civico di Asolo, ente che promuove l’evento assieme all’associazione no profit MAReA. L’appuntamento, a cui interverranno studiosi di fama internazionale, prevede due sessioni: una dedicata a Freya Stark nell’asolano e la seconda dedicata al Medio Oriente e ai luoghi che lei visitò a partire dal 1927. L’etichetta, con l’illustrazione di Giulia Scremin e la grafica realizzata da Studio Paffi di Verona, riporta il ritratto della Stark, inventrice del genere travel writing, icona della libertà e dell'emancipazione femminile, innamorata di Asolo a tal punto da scegliere il borgo come buen retiro e luogo dove essere sepolta. Alle sue spalle si intravedono, oltre a Istanbul, le amate colline e la Rocca, simbolo della cittadina.
“Freya Stark – dichiara Ugo Zamperoni, Presidente del Consorzio Asolo Prosecco – è senza dubbio una delle figure più note che, nel corso della storia, hanno eletto Asolo a luogo del cuore. Forte e indipendente, fu un fulgido esempio di intellettuale della sua epoca. A lei dedichiamo la nostra etichetta speciale, consapevoli che la cultura e la bellezza del borgo, di cui Freya si fece portavoce, passa anche attraverso un calice di vino. Spetta a noi promuovere un territorio unico nel suo genere, che nel corso dei secoli seppe conquistare il cuore di numerosi nomi noti e che nel tempo ha saputo mantenere immutato il suo fascino”.
“Asolo, Cittaslow International e tra i Borghi più belli d'Italia, è da sempre cittadina di arte e cultura – continua Mauro Migliorini, Sindaco di Asolo –. Se queste rappresentano il volano per ogni attività turistica, il patrimonio enogastronomico sta assumendo un ruolo primario attraendo sempre più persone. Quella tra il Consorzio Asolo Prosecco e le istituzioni asolane rappresenta una sinergia in grado di aumentare la conoscenza e la valorizzazione dei nostri vini, del paesaggio e della storia di questo borgo. Un plauso quindi al Consorzio che ha dedicato uno dei prodotti simbolo del territorio, eccellenza riconosciuta e internazionalmente apprezzata, a una donna che del viaggio sostenibile, della conoscenza e della cultura ha fatto il suo stile di vita, scegliendo Asolo come luogo prediletto”.
“Quando Freya Stark all'età di un anno, nel 1894, iniziò a frequentare Asolo – conclude Cristina Mondin – venne fatta giocare in quello che poi diventò il giardino di villa Freya; diversamente rispetto a quello che è oggi, il giardino era un vigneto. Gli studi che il Museo Civico ha condotto, e che saranno presentati al convegno, ci mostrano come Freya Stark fosse una grande estimatrice delle caratteristiche del nostro territorio: le colline dolci, il clima mite, il passeggiare rilassato in un ambiente accogliente e riservato. Unire cultura ed enologia in questo progetto significa affiancare due aspetti che caratterizzano il nostro territorio oggi come allora”.
Le bottiglie dedicate a Freya Stark donate dal Consorzio sono disponibili nello shop del Museo Civico di Asolo a partire dall’11 novembre.

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11/11/2023, 15:07
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CONSORZIO ASOLO PROSECCO: MICHELE NOAL NUOVO PRESIDENTE


Michele Noal, 60 anni, è il nuovo presidente del Consorzio di tutela Asolo Montello.



Il Cda uscito dall’assemblea dei soci dello scorso 21 maggio lo ha eletto all’unanimità, designando come vice presidenti Claudio Galosi (emanazione dell’azienda Botter SPA) e Salvatore Feletti (in rappresentanza della Cantina Colli del Soligo SCA).



"Ringrazio il consiglio - dichiara Noal - per l'ampia fiducia con cui mi ha conferito questo incarico. Il mio intento sarà sempre quello di unire, creare dialogo e confronto. Desidero rappresentare nel migliore dei modi le varie anime che compongono le nostre denominazioni".



Proveniente da una famiglia di agricoltori, Noal gestisce un’azienda viticola di piccole dimensioni a Pederobba, dove è iniziata anche la sua esperienza amministrativa come sindaco, dal 1994 al 2004, mentre dal 2006 al 2014 ha ricoperto la carica di assessore per le attività produttive, trasporti e al lavoro della Provincia di Treviso.

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30/05/2024, 16:56
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CONSORZIO ASOLO PROSECCO: MICHELE NOAL INAUGURA UN NUOVO CORSO ALL’INSEGNA DEL DIALOGO


Il nuovo presidente illustra gli obiettivi della denominazione: fare squadra con il Sistema Prosecco, coinvolgere tutti gli attori della filiera vitivinicola e gli enti del territorio




​Coinvolgere tutta la filiera, dalle piccole aziende ai grandi player, fare squadra con le altre denominazioni del Sistema Prosecco e costruire delle relazioni solide con gli attori del territorio: è questo l’obiettivo del programma di Michele Noal, presidente del Consorzio Asolo Prosecco dallo scorso 30 maggio. Il Consiglio d’Amministrazione uscito dall’Assemblea dei Soci dello scorso 21 maggio lo ha eletto all’unanimità; i vicepresidenti sono invece Claudio Galosi e Salvatore Feletti. Si prospetta quindi un mandato all’insegna del dialogo, dove possano avere voce tutte le componenti del territorio.



“Nella mia esperienza come amministratore ho sempre lavorato per mettere in contatto le persone, per cui il mio obiettivo come presidente è dare vita a un confronto costruttivo tra le parti coinvolte - spiega Noal -. Sia le grandi aziende che i piccoli produttori devono sentirsi rappresentati dal Consorzio ed è evidente che gli uni hanno bisogno degli altri: i grandi marchi aprono i mercati dove i piccoli possono inserirsi, molto spesso con prodotti di alta qualità in grado di attirare l'interesse della critica. Il territorio di Asolo e del Montello, inoltre, gode di un patrimonio viticolo di particolare pregio, grazie alla presenza di vitigni autoctoni come ad esempio la recantina: un'eccellenza che merita certamente di essere valorizzata”.



Noal intende coinvolgere non soltanto gli attori della filiera, ma anche le amministrazioni locali e gli enti del territorio: “Tessere delle relazioni costruttive con tutte le parti è fondamentale per un’azione coordinata di promozione: l’area asolana è inserita nella Lista delle Riserva della Biosfera secondo il programma dell’UNESCO MaB (Man and Biosphere), e assieme ad altre realtà come la Strada del Vino di Asolo e del Montello e il Consorzio Bosco del Montello, è nostro dovere valorizzare il meraviglioso paesaggio che ci circonda. Proprio in quest’ottica è fondamentale ascoltare e interagire con le amministrazioni locali non soltanto sul turismo, ma anche su temi legati alla tutela di questi luoghi.



Michele Noal è alla guida di una denominazione in continua crescita, l’Asolo Prosecco ha infatti già registrato nei primi mesi del 2024 un +15,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: “La vera sfida a cui è chiamato un Consorzio di tutela - continua il presidente - ​ è quella della stabilità: tanto più l'imprenditore vitivinicolo può contare su certezze, tanto meglio potrà muoversi sui mercati, e creare valore da redistribuire su tutto il territorio. È nostra intenzione, dunque, utilizzare tutti gli strumenti per evitare fluttuazioni nei prezzi e assicurare le migliori condizioni per le imprese”.

Nei confronti delle altre denominazioni del Prosecco, Noal intende riaprire un dialogo collaborativo per creare sinergia e coordinare le azioni volte alla valorizzazione delle tre aree: “Il Sistema Prosecco deve recuperare la sua vocazione di volano promozionale, senza dimenticare i compiti istituzionali legati alla tutela che la normativa ci affida. Non è solo una questione di ottimizzazione di risorse, ma è il consumatore a chiederlo: è opportuno quindi lanciare un messaggio chiaro e univoco, anche nella presenza delle più importanti fiere di settore, pur nel rispetto delle specificità. Il nostro Consorzio può avere un ruolo da attore principale nel variegato mondo del Prosecco portando in dote un patrimonio unico, il cui mosaico si compone di biodiversità, di un panorama artistico e culturale dagli echi internazionali e paesaggi di rara bellezza”.

Una grande novità è rappresentata, inoltre, dal progetto che vede la costituzione di tre commissioni dedicate rispettivamente alla promozione, al settore agronomico – per affrontare le questioni sanitarie – e ai temi tecnici agronomici, per regolare i nuovi impianti e le rese. Le commissioni potranno essere composte da membri del Consiglio di Amministrazione, aperte ai soci interessati a partecipare, e da tecnici di associazioni di categoria.

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06/06/2024, 22:00
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