16/12/2013, 13:57
"Occorre applicare la normativa per la tutela perché l’importazione di prodotti stranieri che imitano il made in Italy ci danneggia gravemente”
CRESCE IL CONSUMO DEI PRODOTTI DOP E IGP NEL 2013
Aumenta anche la produzione di quantitativo prodotto di Pomodoro Igp di Pachino. I dirigenti:”E’ una sfida in cui crediamo”.
Cresce in Italia il consumo dei prodotti Dop e Igp, raggiungendo 12,6 miliardi di euro sul mercato nazionale e circa 7 su quello internazionale. I dati sono stati resi ufficiali in occasione del Rapporto 2013 sulle produzioni agroalimentari italiane Dop, Igp, Stg di Qualivita e Ismea, che ha sottolineato come il mercato dei prodotti certificati sia in crescita, nettamente in controtendenza rispetto al calo dei prodotti gastronomici comuni.
Il rapporto stima un aumento di oltre il 2%, del valore alla produzione; in particolare ottimo il risultato per il fatturato alla produzione e al consumo degli ortofrutticoli, rispettivamente +25% e +22%.
“Questi dati sono la conferma che la direzione intrapresa da anni dal Consorzio Pomodoro di Pachino Igp è quella giusta- spiega il Presidente Sebastiano Fortunato-. Da sempre, infatti, riteniamo che l’indicazione geografica protetta sia il valore aggiunto del nostro prodotto che, proprio grazie ad essa, rimane unico e ineguagliabile. Anche il pomodoro Igp ha ottenuto brillanti prestazioni quest’anno, aumentando i quantitativi prodotti da 4 milioni di chili del 2012 a quasi 6 del 2013”.
Allo stesso tempo, però, i dirigenti del Consorzio mostrano grande preoccupazione per l’invasione nel mercato italiano di prodotto estero, spesso a bassa qualità: ”Facciamo nostro l’appello della Confagri- aggiunge Salvatore Chiaramida, Direttore del Consorzio- che ha denunciato pochi giorni fa come la quota di export è sottodimensionata di almeno 4-5 volte per colpa dell’invasione di prodotti che imitano quelli made in Italy senza possederne le caratteristiche organolettiche e di tutela della salute. Le normative europee di tutela ci sono, ma la loro applicazione ancora oggi risulta carente. Chiediamo maggiori controlli e soprattutto una corretta informazione. Noi, dal nostro punto di vista, continueremo ad agire verso la tutela e la promozione del prodotto perché è una sfida in cui crediamo e che già in questi anni ha prodotto dei risultati”.