Giovedì 18 Luglio il sesto appuntamento stagionale alla scoperta delle eccellenze agroalimentari siciliane
UN EDUCATIONAL TOUR DEDICATO AL POMODORO DI PACHINO IGP
A Ispica una giornata di incontri alla scoperta del famoso pomodorino e delle sue caratteristiche oltre ad uno showcooking dedicato al suo utilizzo
Arriva il sesto appuntamento stagionale con gli educational tour dedicati ai prodotti siciliani e questa volta il protagonista sarà il Pomodoro di Pachino IGP. Dopo i primi cinque educational tour che hanno avuto come protagonista prima l’Olio Monti Iblei DOP poi il Latte Vaccino QS ed i suoi derivati, la Carota Novella di Ispica IGP, il formaggio Ragusano DOP ed infine il Piacentinu Ennese DOP, è la volta del Pomodoro di Pachino di presentarsi al pubblico durante l’incontro organizzato per giovedì 18 Luglio 2024.
L’incontro – che si inserisce anche in questo caso nel calendario degli eventi dedicati ai prodotti DOP, IGP e QS siciliani organizzato e coordinato da DOS Sicilia, ovvero l’Associazione di Consorzi per la Promozione e Valorizzazione di produzioni tipiche Agroalimentari Siciliane a Marchio DOP, IGP e QS – si terrà in due luoghi di produzione vicino Ispica nel ragusano.
La zona di produzione del Pomodoro di Pachino IGP ricade nei comuni di Pachino, Portopalo di Capo Passero, Noto e Ispica, nelle province di Siracusa e Ragusa, nella Regione Sicilia.
La coltivazione del pomodoro avviene in ambiente protetto, esclusivamente in serre. Il trapianto viene eseguito nel periodo agosto- febbraio, con l’eccezione della tipologia Cherry e Plum e Miniplum per le quali può essere effettuato tutto l’anno. La forma di allevamento è in verticale; si eseguono la potatura verde e, secondo necessità, anche la cimatura. L’irrigazione viene effettuata utilizzando acque di falda provenienti da pozzi situati nel territorio di produzione. La raccolta è manuale, di solito ogni 3-4 giorni.
Le prime coltivazioni del Pomodoro di Pachino IGP risalgono al 1925 ed erano localizzate lungo la fascia costiera, in aziende che potevano disporre di acqua per l’irrigazione proveniente da pozzi freatici. A partire dagli anni Cinquanta si assistette a un’ampia diffusione del pomodoro che è proseguita fino ai giorni nostri, dovuta in particolare all’avvento delle prime serre, in forma di capanne artigianali, e alla profonda crisi che investì la viticoltura di queste zone negli anni Settanta. Questo portò alla nascita delle prime forme associative che iniziarono la commercializzazione del prodotto sia sui mercati nazionali che esteri.
"Gli educational tour costituiscono uno strumento molto valido per illustrare le principali caratteristiche di un prodotto al pubblico. Soprattutto ai giovani – spiega Sebastiano Fortunato, Presidente del Consorzio Pomodoro di Pachino - che sono il nostro futuro. Nelle loro mani consegniamo la lunga esperienza che ha dato vita all'oro rosso di Sicilia, il pomodoro di Pachino IGP. ll nostro Consorzio da oltre 20 anni promuove il valore di questa coltivazione che crea lavoro per migliaia di famiglie siciliane, che con passione e abnegazione lavorano ogni giorno per portare sulle tavole nazionali e internazionali questo prodotto unico al mondo. Oggi sempre più i consumatori prestano attenzione a ciò che mangiano e i giovani sono tra gli utenti più interessati, non solo al gusto e ai valori nutrizionali ma anche a come un cibo viene prodotto, privilegiando concetti come l'etica aziendale, la sostenibilità e l'impatto ambientale. Questi sono anche i principi guida della nostra attività di tutela, affinché il pomodoro di Pachino IGP sia sempre più conosciuto e apprezzato a livello mondiale".
“Dopo il successo degli educational tour dello scorso anno e dei primi cinque di questa stagione siamo soddisfatti della possibilità di presentare un prodotto di pregio, noto in tutta la penisola ma non solo come il Pomodoro di Pachino IGP - afferma il Presidente di DOS Sicilia Massimo Todaro –, confermando il grande interesse da parte dei partecipanti agli incontri, un pubblico eterogeneo che si dimostra assai interessato ad approfondire le conoscenze sull’agroalimentare ed i prodotti che consumano. Tutto questo rientra pienamente nella mission di DOS Sicilia che ha come primo obiettivo proprio il favorire lo sviluppo e il progresso in campo alimentare della Regione Siciliana. Questa attività di promozione è stata realizzata con il contributo concesso dalla Regione Sicilia su PSR 2014-2022 Misura 16.4 – spiega il Presidente di DOS Sicilia Massimo Todaro – e, grazie al supporto della Regione Siciliana, con l’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, sarà possibile fare rete e promuovere, nei mercati nazionali ed internazionali, tali prodotti Siciliani di qualità certificata”.
Il primo momento dell’incontro giornaliero è programmato per le ore 10:00 alla società agricola G.S.G. Sipione in via del Gorgo Salato a Marina Marza, frazione di Ispica, dove si svolgerà la visita all’azienda e la presentazione del prodotto, a seguire i presenti si sposteranno alla ProAgri srl, sp 50 Bufali, Marza, Ispica, dove si terrà la visita all’azienda di confezionamento e poi lo showcooking a cura di Antony, Banqueting e Catering che offrirà un'esperienza culinaria unica.
L’evento sarà un’occasione imperdibile per scoprire e apprezzare il Pomodoro di Pachino IGP, un’eccellenza enogastronomica della Sicilia che sa farsi apprezzare anche oltre oceano.
I prossimi appuntamenti - In totale gli incontri dedicati alle eccellenze agroalimentari siciliane nel biennio 2023/24 saranno 17, tutti della durata di un giorno. I primi educational tour del 2024 sono stati dedicati all’Olio Extravergine dei Monti Iblei DOP, al Latte Vaccino QS ed alla Carota Novella di Ispica IGP, al Ragusano DOP, al formaggio Piacentinu Ennese DOP, adesso il Pomodoro di Pachino IGP, a breve saranno comunicati i prossimi appuntamenti che riguarderanno il Pistacchio di Bronte, il Consorzio QS Agnello ed Agnellone ed il Consorzio QS Latte Ovino .
Sviluppo, promozione e tutela della denominazione gli obiettivi del neo eletto Consiglio di Amministrazione
CONSORZIO PESCA DI LEONFORTE IGP, DOMENICO DI STEFANO RICONFERMATO PRESIDENTE PER ACCLAMAZIONE DAL CDA DELL’ENTE DI TUTELA
Alla guida per i prossimi tre anni del Consorzio Tutela il Presidente Di Stefano sarà affiancato dalla Vicepresidente Petronilla Virzi e dai consiglieri Salvatore Astolfo, Gaetano Di Franco e Giuseppe Erbicella
Leonforte, 7 agosto 2024. Durante l’assemblea Domenico Di Stefano è stato riconfermato per acclamazione presidente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Tutela Pesca di Leonforte, lo guiderà per i prossimi tre anni e sarà affiancato dalla vicepresidente Petronilla Virzi, e dai consiglieri Salvatore Astolfo, Gaetano Di Franco e Giuseppe Erbicella.
L’elezione è avvenuta durante l’assemblea dei soci tenutasi a Leonforte nei giorni scorsi. “Mi impegnerò - ha affermato il Presidente Di Stefano - insieme ai componenti del nuovo Consiglio di Amministrazione, alla Direttrice Rita Serafini e con il sostegno di tutti i soci a fare il possibile per soddisfare le esigenze dei produttori e far crescere le nostre aziende e i nostri sogni. Il CDA espressione del Consorzio sarà un luogo di confronto tra persone che condividono gli stessi valori e quella passione per il proprio lavoro che fanno della Pesca di Leonforte IGP un prodotto unico al mondo e di assoluto pregio”.
La produzione della Pesca di Leonforte IGP si aggira intorno alle 1500 tonnellate e la distribuzione avviene per il 90% in Italia soprattutto in Italia grazie a grandi catene della GDO, tra i Paesi di esportazione figurano principalmente la Germania, la Francia e la Svizzera. L’estensione della superficie su cui si oggi si coltiva la Pesca di Leonforte IGP è circa 140 ettari, i soci del Consorzio sono 18 tra produttori e confezionatori che rappresenta più dell’89% della produzione di questa eccellenza siciliana importante motore di sviluppo per il suo territorio di riferimento.
“I miei personali auguri di buon lavoro al Presidente, ai consiglieri e ai soci tutti - ha affermato la Direttrice Rita Serafini - l’obiettivo condiviso da tutti resta quello di portare avanti lo sviluppo, la promozione e la tutela della denominazione”.
La coltivazione di questo frutto avviene su aree pianeggianti e colline nel cuore della Sicilia tra i 200 e i 1000 metri di altitudine e che comprende Leonforte ma anche Assoro, Agira, Calascibetta, Enna. Il Consorzio, oltre agli obiettivi perseguiti e annunciati durante l’assemblea dei soci focalizzati sulla promozione e la tutela della Pesca di Leonforte IGP lavora fino dalla sua costituzione nel 2021-riconoscimento di Tutela nel 2022 - alla creazione di una rete intersistemica efficiente anche con le Istituzioni per dare il miglior risultato possibile in termini di valorizzazione, salvaguardia e tutela alla Pesca di Leonforte IGP. Il prossimo appuntamento è a Leonforte, il prossimo 12 settembre, per la presentazione del nuovo sito web istituzionale del Consorzio di Tutela.
Si è svolta nella splendida location della Fontana delle Ninfe - Granfonte la conferenza di presentazione delle attività consortili
CONSORZIO TUTELA PESCA DI LEONFORTE IGP ONLINE IL SITO WEB ISTITUZIONALE
Il nuovo sito web istituzionale come passaggio d’obbligo per sviluppare ancora di più la conoscenza del consumatore sulla pregiata Pesca di Leonforte IGP
Leonforte. Nella splendida cornice della Fontana delle Ninfe - Granfonte a Leonforte, ieri 12 settembre si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del sito istituzionale del Consorzio di tutela della Pesca di Leonforte IGP, attività realizzata con il contributo Masaf, Direzione generale per la promozione della qualità agroalimentare, ai sensi del D.M. n.0311666 del 15/06/2023.
Il Presidente Domenico Di Stefano ha aperto i lavori illustrando quanto sia importante per il giovane Consorzio, a meno di tre anni dal suo riconoscimento da parte del Ministero, presentarsi online con un sito dedicato. Un’iniziativa che questo prodotto di eccellenza attendeva da tempo essendo stata riconosciuta dall’Unione Europea nel 2010, finalmente realizzata e pronta per essere presentata. Il Presidente e l’intera base associativa del Consorzio che ad oggi rappresenta quasi il 90% della produzione certificata sono orgogliosi ed entusiasti di questo nuovo passo avanti nella promozione del prodotto. “Siamo orgogliosi di poter lanciare il sito della Pesca di Leonforte, il nostro è un prodotto eccellente, con una tecnica di produzione unica al mondo ed anche se rappresentiamo una produzione di nicchia nel comparto dell’ortofrutta italiano siamo un gioiello della terra da valorizzare. Il sito ci aiuterà a raggiungere un target di consumatori interessati ai prodotti d’eccellenza e ci permetterà di mettere in evidenza la qualità della Pesca di Leonforte IGP. Siamo certi – ha concluso il Presidente Di Stefano - che questo strumento porterà un beneficio di visibilità anche a tutto il territorio, sarà una vetrina non solo per i nostri produttori ma per tutta la nostra terra”.
Presente all’evento anche il Sindaco di Leonforte Pietro Li Volsi che ha commentato: “La città di Leonforte e l’amministrazione comunale si congratula con il Consorzio di Tutela della Pesca di Leonforte per le iniziative presentate e per il lavoro svolto dalla sua costituzione. Siamo pronti a procedere alla firma del protocollo d’intesa “insieme per la pesca di Leonforte” tramite il quale potremo ancora migliorare come sistema e valorizzare le produzioni ed i prodotti del nostro splendido territorio”.
Ha illustrato gli aspetti tecnici del progetto che ha consentito la realizzazione del sito la Direttrice Rita Serafini. “Fin dal suo riconoscimento ministeriale, con il Consorzio abbiamo lavoro ad una progettualità costante e ben pianificata sia a livello di tempistiche sia per la ricercata varietà delle azioni da implementare. Oggi - afferma la direttrice Rita Serafini - vediamo i primi risultati tangibili di questa attività con un sito, nella duplice versione italiano e inglese, tutto dedicato alla Pesca di Leonforte IGP. L’apertura del sito istituzionale contribuisce senza dubbio alla corretta divulgazione di tutto quanto ruota attorno alla Pesca leonfortese, e ci si accorge, con sana emozione, che l’idea iniziale di realizzare un modello di Consorzio di tutela autonomo e altamente strategico ha già preso forma”.
Molte attività sono state realizzate dal Consorzio e lo si evince considerando la giovane età dello stesso, dalla sessione del sito eventi e news. Il responsabile della comunicazione del Consorzio, nonché ideatore creativo e grafico del sito https://pescadileonforte.it, Eugenio Notaro, ha illustrato i passaggi che lo hanno ispirato alla realizzazione del lavoro.
LA PRODUZIONE DELLA PESCA DI LEONFORTE IGP La produzione della Pesca di Leonforte IGP si aggira intorno alle 600 tonnellate. L’estensione della superficie su cui si oggi si coltiva la Pesca di Leonforte IGP è 140 ettari, i soci del Consorzio sono 18 tra produttori e confezionatori che rappresenta circa il 90% della produzione di questa eccellenza siciliana importante motore di sviluppo per il suo territorio di riferimento.
PROSSIMO APPUNTAMENTO Il prossimo appuntamento è a Leonforte, il 5-6 ottobre p.v. per la Sagra della Pesca di Leonforte IGP.
Ultimi tre appuntamenti del tour che negli ultimi due anni ha acceso i riflettori sulle Denominazioni di Origine siciliane
LATTE OVINO, PISTACCHIO DI BRONTE, AGNELLO E AGNELLONE: GRAN FINALE PER L’EDUCATIONAL TOUR DEDICATO ALLE ECCELLENZE AGROALIMENTARI SICILIANE
Bilancio positivo per il ciclo biennale di incontri dedicato ai prodotti DOP, IGP e QS della regione. Il rush finale in tre date: 19, 22 e 25 settembre
Chiusura in bellezza per il ciclo biennale di educational tour alla scoperta delle eccellenze agroalimentari siciliane DOP, IGP e QS, organizzato e coordinato da DOS Sicilia, ovvero l’Associazione di Consorzi per la Promozione e Valorizzazione di produzioni tipiche Agroalimentari Siciliane a Marchio DOP, IGP e QS. Diciotto incontri in totale, tutti della durata di un giorno, che hanno acceso i riflettori sui molteplici aspetti di ciascuna Denominazione di Origine: dalle caratteristiche organolettiche all’utilizzo in cucina, passando naturalmente per la visita nei luoghi ove avviene la produzione.
“Stiamo per giungere all’ultima tappa di questo ciclo biennale di educational tour - afferma il Presidente di DOS Sicilia Massimo Todaro tratteggiando un bilancio del progetto – contraddistinti sempre da un grande interesse da parte del pubblico, attivo e interessato ad approfondire la conoscenza sulle eccellenze agroalimentari della regione Sicilia. Conoscere le caratteristiche di un prodotto, i luoghi di produzione, la sua storia e la sua tradizione è un passaggio fondamentale per diventare consumatori informati e consapevoli di quello che mangiamo e farlo fin dalla giovane età è oltremodo importante. Per questo vado particolarmente fiero del coinvolgimento in questa iniziativa degli studenti che un giorno potrebbero diventare gli ambasciatori delle nostre produzioni tipiche, anche fuori dalla Sicilia. Mi sia permesso di fare un ringraziamento a chiusura di questa esperienza di promozione avanzata, a quanti ci hanno permesso di realizzarla, ovvero la Regione Sicilia, sia con il contributo su PSR 2014-2022 Misura 16.4 sia con il fattivo supporto dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea”.
A partire da domani e fino a tutta la prossima settimana, andrà dunque in scena l’ultima tornata di appuntamenti, dedicati rispettivamente al Consorzio QS Latte Ovino (19 settembre), al Consorzio di Tutela del Pistacchio Verde di Bronte DOP (22 settembre) e al Consorzio QS Agnello ed Agnellone (25 settembre).
“Il progetto DOS è un’esperienza importante – spiega il presidente della QS Rete Ovinicoltori e derivati Sebastiano Tosto – perché sussiste la necessità, specialmente in Sicilia, di riuscire a valorizzare le espressioni dell’agroalimentare regionalein un contesto più ampio. Con i due consorzi che mi onoro di rappresentare, l’esperienza dei prodotti Qualità Sicura sta muovendo i primi passi: abbiamo ottenuto la certificazione e stiamo realizzando le prime produzioni. Gli eventi in programma ci permetteranno di mettere in mostra quanto fatto fin ora e ci tengo a ringraziare fin da ora DOS Sicilia per l’occasione che ci ha fornito. Da parte nostra cercheremo di coinvolgere gli istituti alberghieri per investire nel futuro, ovvero creando momenti formativi per coloro che un giorno andranno ad utilizzare questi prodotti”. Due degli incontri in programma – entrambi programmati alle ore 10 del mattino - riguarderanno infatti l’ovinicoltura e i suoi derivati. Il primo appuntamento sarà il 19 settembre in Contrata Sparacia a Cammarata (Agrigento), dove presso la sede della Rete Ovinicoltori Siciliani si terrà una presentazione del latte ovino e dei suoi derivati, accompagnato da uno showcooking a cura di Sebastiano Tosto. L’altro appuntamento è per il 25 settembre in Contrada Filici, sempre a Cammarata, presso l’Azienda Zootecnica Agostino Barone, dove lo showcooking di Sebastiano Tosto sarà preceduto da una accurata presentazione delle caratteristiche delle carni di agnello e agnellone. In mezzo, il 22 settembre – sempre alle 10 –l’educational tour assume un sapore decisamente dolce trasferendosi in Contrada Barilli a Bronte, presso l’Azienda Agricola Cimbali, dove è in programma una approfondita presentazione del prodotto Pistacchio Verde di Bronte DOP, accompagnata da uno showcooking a cura della Pasticceria Conti Gallenti. “La promozione e la valorizzazione dei prodotti agroalimentari siciliani di eccellenza sono un passaggio fondamentale per raggiungere e rendere le persone consapevoli di ciò che scelgono e consumano - spiega Enrico Cimbali, Presidente del Consorzio Pistacchio verde di Bronte – l’educational sarà l’occasione per presentare le caratteristiche del prodotto e del territorio su cui si produce, seguirà uno showcooking con dei suggerimenti singolari per il suo utilizzo”.
Nel biennio 2023/2024 il Consorzio Dos Sicilia presieduto da Massimo Todaro ha organizzato 18 educational tour dedicati a 17 prodotti agroalimentari certificati siciliani, agli incontri hanno giornalisti, blogger, stakeholder, studenti degli istituti alberghieri, appassionati di cibo e di prodotti locali, operatori del settore e istituzioni.
Innovazione, ricerca, sperimentazione: ecco come la Sicilia del vino governa il cambiamento climatico
Assovini Sicilia, il Consorzio di Tutela vini DOC Sicilia, la Fondazione SOStain Sicilia, durante l’Expo Divinazione del G7 di Siracusa, testimoniano l’impegno della Sicilia vitivinicola nell’affrontare le sfide del climate change e lanciano un appello alle istituzioni per trovare una soluzione al problema della carenza idrica Palermo, 23 Settembre 2024 - «La Sicilia del vino ha raccolto la sfida lanciata dal cambiamento climatico e attraverso la ricerca, la sperimentazione, la sostenibilità e la valorizzazione della biodiversità sta cercando di governare uno dei momenti più difficoltosi per la viticoltura siciliana».
Con queste parole Antonio Rallo, presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia, ha aperto il convegno “Resilienza, ricerca, strategia: la Sicilia governa il cambiamento climatico” tenutosi presso la Sala Borsellino del Comune di Siracusa il 22 settembre nel corso dell’Expo Divinazione, in occasione del G7 Agricoltura.
«Le aziende vitivinicole, l’agricoltura tutta, negli ultimi anni hanno messo in atto varie azioni per limitare i danni di un climate change che colpisce sempre più. Crediamo sia giusto dare voce a questo lavoro e chiedere un intervento deciso da parte delle istituzioni per attuare un piano di grandi opere infrastrutturali ormai urgenti», ha aggiunto Antonio Rallo.
Assovini Sicilia, il Consorzio di Tutela vini DOC Sicilia, la Fondazione SOStain Sicilia, si sono presentate unite per puntare i riflettori sulle azioni e le strategie messe in atto dal mondo vitivinicolo.
«Il contesto in cui la Sicilia del vino si sta muovendo è sempre più in evoluzione», ha spiegato il Dott. Luigi Pasotti, Dirigente U.O. di Catania del Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano (SIAS) illustrando nel dettaglio la situazione idrica dell’isola collegata non solo alla riduzione delle piogge ma soprattutto all’aumento delle temperature.
«La situazione climatica della Sicilia è piuttosto complessa e il cambiamento climatico si è manifestato chiaramente negli ultimi anni attraverso diversi fenomeni – continua Pasotti -. Nel 2023 si è registrato un aumento delle precipitazioni durante il periodo primaverile, il che ha favorito la diffusione di malattie fungine, come la peronospora. Nel 2024, si è verificata una condizione opposta: una carenza di piogge a partire da gennaio, insieme all’ aumento delle temperature hanno comportato una vendemmia anticipata. Le elevate temperature hanno determinato una variazione dei livelli di evapotraspirazione del terreno che sono aumentati drasticamente negli ultimi 10 anni, il che può creare dei problemi futuri perché il terreno non riesce a trattenere l’acqua e, di conseguenza, le piante soffrono maggiormente. Nel futuro si dovrà pensare non solo a coprire e tutelare le uve ma anche a trovare dei sistemi che tutelino e proteggano il terreno aumentando anche le riserve idriche per far fronte ad un innalzamento delle temperature», ha concluso Luigi Pasotti.
«In questo scenario diventa fondamentale l’intervento attivo delle cantine, prime sentinelle di un territorio che ha sempre più bisogno di attenzione e interventi rapidi che spesso vengono delegati ai privati», ha aggiunto Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia, che mette l’accento sulle buone pratiche delle aziende di Assovini Sicilia per gestire il cambiamento climatico. Secondo un sondaggio curato dall’Università degli Studi di Messina per Assovini Sicilia, l’80.5% degli associati ha introdotto nuove tecnologie e metodologie nella vinificazione e nella gestione del vigneto, il 22% partecipa a progetti di sperimentazione nei vigneti; il 20.3% ha attivato progetti con enti di ricerca per accedere a tecnologie all’avanguardia applicabili sul campo che riescono a incidere sulla qualità del prodotto.
«La Sicilia vitivinicola - continua Mariangela Cambria - dimostra innovazione e competenza nel saper affrontare e governare le sfide future che hanno un impatto nel mondo del vino come il cambiamento climatico. Il lavoro dei produttori siciliani testimonia che la vitivinicoltura siciliana guarda al futuro e continua a garantire qualità nella produzione».
E di futuro sostenibile ha parlato Giuseppe Bursi, vicepresidente della Fondazione SOStain Sicilia, nata nel 2020, su impulso di Assovini Sicilia e del Consorzio di tutela vini DOC Sicilia.
«Come Fondazione SOStain nasciamo con il chiaro obiettivo di promuovere la sostenibilità del settore vitivinicolo siciliano; questo concetto non riguarda solamente l’attività agricola in sé ma va oltre i confini dei campi che si coltivano, poiché riguarda anche il benessere dei lavoratori e la salute dei consumatori, il coinvolgimento delle comunità locali, la valorizzazione del territorio circostante, la conservazione delle risorse naturali – commenta Bursi -. Strettamente legato al tema del cambiamento climatico, tra i 10 punti minimi, richiesti nel nostro disciplinare chiediamo l’applicazione del programma VIVA. Le aziende sono tenute a calcolare, a livello di organizzazione, l’impatto delle proprie attività su fattori ambientali quali acqua, aria e vigneto e adottare tecniche di risparmio idrico ed energetico. Le aziende stanno imparando sempre più a esser virtuose nella gestione delle risorse e a guardare al futuro con un impegno non solo di business ma anche sociale», ha concluso Giuseppe Bursi.
«Anche il Consorzio sta lavorando sempre più in modo attivo, promuovendo progetti di ricerca che affrontino il cambiamento climatico tramite l’innovazione - ha continuato Antonio Rallo, presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia, - a fianco alle azioni intraprese delle cantine il Consorzio promuove i progetti di ricerca Bi.Vi.Si, VISTA Lucido e Germoplasma viticolo, realizzati in collaborazione con l’IRVO, l’Università degli Studi di Palermo e di Milano, l’assessorato all’Agricoltura della Sicilia, l’Assoenologi».
«Siamo orgogliosi dei tre progetti di ricerca portati avanti in questi anni - aggiunge Giuseppe Figlioli, enologo e consigliere del Consorzio -. Le uve del progetto VISTA Lucido, provenienti da diversi terroir della Sicilia in cui insiste la varietà Lucido, sono state utilizzate per la futura produzione di fine wine e spumanti con Metodo Charmat. Riguardo, invece, al progetto Bi.Vi.Si, stiamo procedendo con le vinificazioni, presso il centro di ricerca dell’Università di Enologia di Marsala, utilizzando i vitigni Grillo, Nero D’Avola, Lucido, Vitrarolo e Lucignola, tutte varietà autoctone siciliane. Infine, per il progetto Germoplasma, abbiamo selezionato, raccolto e conservato il materiale di propagazione in apposite celle di mantenimento, ovvero screen house, in modo tale da avere una banca dati fondamentale per la scelta varietale e clonale della Sicilia viticola del futuro».
«Tutto questo dinamismo da parte del comparto vitivinicolo però non può non vedere in prima linea le istituzioni», aggiunge in chiusura Antonio Rallo, presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia. «La carenza idrica e l’aumento delle temperature, che negli ultimi anni hanno avuto un impatto diretto su tutta la produzione agricola, richiedono soluzioni ed interventi urgenti. Siamo di fronte a una situazione di crisi idrica che vede la necessità di contingentare l’acqua nella città di Palermo, notizia di ieri, anche se registriamo un ritorno delle piogge ad agosto e settembre. Purtroppo ancora oggi la gran parte dell’acqua che piove sull’isola finisce in mare. Richiediamo quindi un incremento importante degli investimenti pubblici indirizzati alla realizzazione di laghetti collinari, alla ristrutturazione delle dighe esistenti per aumentarne la capacità di invaso, la costruzione di grandi bacini e il miglioramento della rete di distribuzione dell’acqua. Queste misure possono e devono essere promosse dalle istituzioni regionali e nazionali per garantire un futuro sostenibile alle aziende vitivinicole siciliane e agli agricoltori tutti», conclude Antonio Rallo.
G7 Expo DiviNazione 2024
Dal 21 al 29 Settembre 2024, Assovini Sicilia, il Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia, la Fondazione SOStain Sicilia, saranno presenti presso l’Antico Mercato di Ortigia (Stand 9 ).