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Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano - Ufficio stampa 
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La data annunciata ad Atlanta dalla delegazione del “Sistema Montepulciano”
Notizie dagli Usa: a fine maggio l’inaugurazione dei lavori della Fortezza
Successo per il Vino Nobile ad Atlanta, nel primo evento della missione USA 2015


Sabato 30 maggio saranno inaugurati i lavori di restauro del primo piano della Fortezza di Montepulciano, realizzati in collaborazione con la Kennesaw University della Georgia (USA). Lo ha annunciato da Atlanta, con un post su Facebook, il Sindaco Andrea Rossi al termine di un incontro con i rappresentanti dell’ateneo; con il Presidente Daniel Papp sono stati definiti, insieme al Consorzio del Vino Nobile, gli ultimi dettagli relativi alla collaborazione tra le tre Istituzioni e alla gestione del prestigioso complesso architettonico.

La notizia conferma le anticipazioni che erano circolate all’inizio dell’anno e che già indicavano nell’ultimo fine settimana di maggio la data più probabile per la presentazione del prestigioso intervento di ristrutturazione. Nell’ambito della stesso appuntamento, la Kennesaw University ha organizzato un evento finalizzato alla promozione del territorio di Montepulciano e della Valdichiana senese. Tra gli ospiti, oltre ad addetti ai lavori interessati a creare rapporti con la Toscana, anche i munifici partner dell’ateneo, intervenuti a sostegno del progetto-Montepulciano. Ai presenti i produttori di “Nobile”, in tour negli Stati Uniti per la missione 2015, hanno offerto i propri eccezionali vini, molto apprezzati dagli amici americani.

Il rapporto tra Montepulciano e la Kennesaw University inizia nel 1999 con una serie sempre più intensa di programmi annuali di studio che, ad oggi, hanno coinvolto circa 2.000 tra studenti e insegnanti che per settimane si sono potuti immergere nell’ambiente e nella cultura italiana. A febbraio 2012, a Kennesaw, il Comune, il Consorzio del Vino Nobile e l’Università siglarono un’intesa che prevedeva l’intervento del partner per il restauro di parte dell’antico edificio.

A novembre il Consiglio di Amministrazione approvò il contratto e all’inizio del 2013 si giunse alla conclusione dell’accordo: l’Università di Kennesaw, che oggi conta su 22.000 studenti destinati a diventare 35.000 entro 2 anni, è intervenuta con una somma di 500.000 Euro, di cui 400.000 destinati al restauro; a seguito di ciò l’ateneo potrà utilizzare in maniera esclusiva alcuni spazi e condividerne altri per le proprie attività didattiche su un arco temporale di 25 anni e per 6/8 mesi all’anno, a cominciare dal 2016. Nell’accordo è previsto che il partner statunitense investa risorse anche nella promozione del territorio presso il pubblico statunitense.

L’investimento complessivo per il restauro della Fortezza ammonta a circa 2 milioni e mezzo di Euro a cui hanno contribuito, oltre all’Amministrazione Comunale, anche la Regione Toscana e, come detto, il Consorzio del Vino Nobile, la Kennesaw University e la Strada del Vino Nobile e dei sapori della Valdichiana senese.



L’incontro è stato preceduto ad Atlanta da un seminario sul Vino Nobile di Montepulciano ed un wine tasting caratterizzato da un successo di partecipazione. Presso la prestigiosa sede del Vino Venue – Atlanta Wine School, il consorzio dei produttori è stato protagonista di una serata di promozione delle ultime annate in commercio. Numerosi i partecipanti, dalla stampa di settore agli operatori di questa regione che per il vino, negli Stati Uniti, rappresenta un importante sbocco di mercato.

“Un successo dovuto alla curiosità di degustare un vino, come il Nobile, che ormai non è più una novità per gli operatori e la stampa americana – spiega Andrea Natalini, presidente del Consorzio del Vino Nobile – e sicuramente anche dalla consolidata presenza dei nostri prodotti in questo mercato che negli ultimi anni ha saputo rappresentare uno degli sbocchi più interessanti per il Vino Nobile”.

Non è un caso che quello statunitense sia il primo mercato ad essere valorizzato, dato che rappresenta oltre il 15% circa della quota export del Nobile che, in totale, si è chiusa con un +4% rispetto al 2013 (che si somma al +8% dell’anno precedente) toccando la storica quota dell’80 per cento di prodotto, mentre il restante 20% viene commercializzato in Italia. Per quanto riguarda il resto dell’estero, la “torta” è divisa a metà tra Europa e paesi extra Ue. La Germania con il 43 per cento della quota esportazioni resta il primo paese per le vendite del Nobile, e anche la Svizzera con oltre il 10 per cento rappresenta un importante sbocco. Così come gli Usa, anche i mercati asiatici, dove il Consorzio sarà prossimamente protagonista, nel 2014 hanno confermato la propria propensione all’apprezzamento del Nobile.


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03/03/2015, 15:57
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Ha toccato tre città il “Sistema Montepulciano” presentato al mercato americano
Mercato Statunitense: “Missione Vino Nobile” al termine
Da Atlanta a Chicago, passando per Washington D.C., per stringere contatti e accordi
Il bilancio commerciale USA anche nel 2014 ha continuato nel suo trend di crescita
Al centro dell’attenzione il sistema enoturistico del territorio


E’ partita dagli Stati Uniti la prima uscita “fuori porta” del 2015 per il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano. Una settimana di appuntamenti e di degustazioni in varie città degli Usa per far conoscere a esperti, opinion leader e operatori del settore le ultime annate in commercio (in particolare il Nobile 2012 e la Riserva 2011).

Come al solito a partire è stata una ampia delegazione in rappresentanza del cosiddetto “Sistema Montepulciano”. Consorzio del Vino Nobile insieme a Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese e Amministrazione Comunale per presentare il valore aggiunto della denominazione che è appunto quello del territorio. «Un’altra esperienza positiva – spiega il Presidente del Consorzio, Andrea Natalini – che ha visto ancora una volta il Vino Nobile partire “scortato” da quelli che sono i principali player del territorio, Amministrazione e Strada del Vino, e che come al solito ha rappresentato per i nostri produttori una importante occasione di consolidamento in un mercato che ormai rappresenta per la nostra denominazione uno dei principali sbocchi sul mercato estero».

Il tour statunitense è partito da Atlanta, dove il Consorzio ha organizzato un seminario sul Vino Nobile di Montepulciano ed un wine tasting caratterizzato da un successo di partecipazione. Presso la prestigiosa sede del Vino Venue – Atlanta Wine School, i produttori presenti sono stati protagonisti di una serata di promozione delle ultime annate in commercio. Numerosi i partecipanti, dalla stampa di settore agli operatori di questa regione che per il vino, negli Stati Uniti, rappresenta un importante sbocco di mercato.

Il programma di incontri è poi proseguito nella capitale, Washington DC, al Park Hyatt sede prestigiosa nella quale in un seminario è stato spiegato il territorio di produzione a stampa e operatori, il tutto seguito da un banco d’assaggio con numerose etichette di Vino Nobile e gli altri vini di Montepulciano. Il tour si conclude il 5 marzo a Chicago, con un evento in collaborazione con un’altra denominazione toscana, la Vernaccia di San Gimignano. In questo caso i due Consorzi toscani sono insieme, grazie a un progetto OCM, per presentare le varietà e le eccellenze delle due Docg della provincia di Siena.

Non è un caso che quello statunitense sia il primo mercato ad essere valorizzato, dato che rappresenta oltre il 15% circa della quota export del Nobile che, in totale, si è chiusa con un +4% rispetto al 2013 (che si somma al +8% dell’anno precedente) toccando la storica quota dell’80 per cento di prodotto, mentre il restante 20% viene commercializzato in Italia. Per quanto riguarda il resto dell’estero, la “torta” è divisa a metà tra Europa e paesi extra Ue. La Germania con il 43 per cento della quota esportazioni resta il primo paese per le vendite del Nobile, e anche la Svizzera con oltre il 10 per cento rappresenta un importante sbocco. Così come gli Usa, anche i mercati asiatici, dove il Consorzio sarà prossimamente protagonista, nel 2014 hanno confermato la propria propensione all’apprezzamento del Nobile.


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Il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano sarà presente a Vinitaly dal 22 al 25 marzo 2015. Le coordinate per scoprire i prestigiosi vini di Montepulciano in degustazione nell'ampia area del Consorzio, con le nuove annate in degustazione di Rosso e Vino Nobile di Montepulciano, sono le seguenti: PAD 9 (Toscana) Stand D12/D13.

Nello stand saranno presenti molte aziende in forma diretta con il produttore per proporre le ultime annate in commercio (il Vino Nobile 2012 e la Riserva 2011). Inoltre un'area wine bar del Consorzio dove, su prenotazione, sarà possibile approfondire la conoscenza sulle ultime annate. In questo spazio sarà in degustazione la gamma completa delle etichette di Vino Nobile di Montepulciano.

In occasione del Vinitaly il Consorzio presenterà anche la carta del territorio di produzione curata da Alessandro Masnaghetti.

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PRESENTAZIONE CARTA DELLA DENOMINAZIONE


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Diciannove aziende nello stand del Consorzio e tante etichette in degustazione
Vinitaly 2015: le aziende di Montepulciano presenti in forza in fiera
A Verona si presenta la carta della zona di produzione, uno strumento che aiuterà a individuare i vari terreni dove nascono i “Cru” del Vino Nobile. Il presidente Natalini «Il Consorzio è uno strumento fondamentale per la promozione dell’intera denominazione»

Pad. 9 (Toscana) Stand D12-D13. Un classico ormai per gli appassionati di vino di qualità. Sono le coordinate che portano nello spazio espositivo del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, due enormi isole che raccolgono 19 produttori in forma diretta oltre a un banco d’assaggio con la quasi totalità delle etichette in degustazione. Un vero e proprio percorso per la prima denominazione a origine controllata e garantita d’Italia, denominazione che proprio nel 2016 festeggerà il cinquantenario, anniversario che invece ricorre quest’anno, a novembre, per il Consorzio dei produttori. «Dopo la grande adesione delle aziende per l’Anteprima del Vino Nobile – commenta il presidente del Consorzio, Andrea Natalini – con Vinitaly si riconferma una forte coesione tra i produttori, segno evidente questo che il Consorzio oggi più che mai rappresenta un importante strumento di promozione per la denominazione e per il territorio di origine».

In degustazione saranno le nuove annate in commercio, a partire dal Nobile 2012, che vanta le 5 stelle, il massimo della caratura, poi la Riserva 2011, annata a 4 stelle impreziosita dal più lungo invecchiamento, il Rosso di Montepulciano DOC 2013 e gli altri vini che sono espressione di un’antica tradizione e di una capacità produttiva costantemente orientata verso la ricerca della massima qualità.

Tra le attività in programma a Vinitaly, il 23 marzo, a partire dalle ore 11 (Sala Bellini – Centro Congressi Verona Fiere Pad 6/7), la presentazione della Carta di produzione del Vino Nobile. Uno strumento nuovo che il Consorzio ha voluto e che Alessandro Masnaghetti, direttore di Enogea, ha curato con il suo staff. Il risultato che sarà presentato in fiera è una vera e propria mappa che traccia i principali terreni dai quali nascono i cru delle aziende di Montepulciano. «L’obiettivo di questa iniziativa – spiega Natalini – è quello di far notare le particolarità dei terreni che danno il Vino Nobile, mettendone in evidenza le caratteristiche pedo-climatiche che poi troviamo espresse nei vini».

Dopo la missione americana e le conferme trovate dal 15 al 17 marzo a Dusseldorf, durante la Prowein, a Vinitaly il Vino Nobile si presenta con numeri positivi. L’export segna con il 2014 un +4% rispetto al 2013 toccando la storica quota dell’80 per cento di prodotto, mentre il restante 20% viene commercializzato in Italia. Per quanto riguarda il mercato nazionale le principali vendite sono registrate in Toscana per il 47%, dato al quale si aggiunge il 16 per cento delle vendite al Centro. Al Nord è stato venduto il 23% del totale, mentre ha registrato una lieve flessione rispetto allo scorso anno la percentuale della vendita diretta in azienda, 13%. Per quanto riguarda l’estero si assiste a una torta divisa a metà tra Europa e paesi extra Ue. La Germania con il 43 per cento della quota esportazioni resta il primo paese per le vendite del Nobile, e anche la Svizzera con oltre il 10 per cento rappresenta un importante sbocco. Gli Usa confermano l’ottimo andamento segnando nel 2014 il 17,8%, così come i mercati asiatici che anche nel 2014 hanno confermato la propria propensione all’apprezzamento del Nobile.

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20/03/2015, 15:13
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A Vinitaly presentata la Carta del territorio di produzione a cura di Alessandro Masnaghetti
Vino Nobile: in cantina il “sold out” e lo sfuso è il terzo in Italia per valore
Il presidente Natalini «Il prezzo dello sfuso è il risultato di un decennio di investimenti importanti da parte delle aziende qualità da parte del Consorzio nella promozione dell’immagine».
A Verona è stata presentata la carta della zona di produzione, uno strumento che aiuterà a individuare i vari terreni dove nascono i “Cru” del Vino Nobile

Non fa più notizia ormai il fatto che il Vino Nobile di Montepulciano da qualche anno sia “sold out” nelle cantine del territorio. A completare questo successo il valore medio del Nobile sfuso che, secondo gli ultimi dati Ismea presentati nel corso del Vinitaly, ha raggiunto la terza posizione, dopo i blasonati Brunello di Montalcino e Barolo. Il Vino Nobile di Montepulciano è infatti il terzo vino italiano per valore con 347,5 euro a ettolitro. Una cifra che, seppure negli anni passati non era molto distante, nel 2014 ha toccato la soglia record. «Questo dato deriva da diversi fattori – spiega il presidente del Consorzio del Vino Nobile, Andrea Natalini – e uno di questi è dettato dal mercato internazionale nel quale la nostra denominazione negli ultimi anni si è imposta come una delle più richieste». Importante anche il valore patrimoniale dei vigneti a Nobile che vale oltre cinquecento milioni di euro. Nello specifico in oltre 200 milioni di euro è stimato il valore patrimoniale delle aziende agricole che producono Vino Nobile, 150 milioni circa il valore patrimoniale dei vigneti (in media un ettaro vitato costa sui 150 mila euro) e 65 milioni di euro è valore medio annuo della produzione vitivinicola.

Soprattutto all’estero il Vino Nobile è ormai riconosciuto come uno dei brand più blasonati. Una sorta di status che non può mancare negli scaffali delle principali enoteche e nelle carte dei ristoranti. L’export non a caso ha segnato con il 2014 un +4% rispetto al 2013 toccando la storica quota dell’80 per cento di prodotto, mentre il restante 20% viene commercializzato in Italia. Se la Germania con il 43 per cento della quota esportazioni resta il primo paese per le vendite del Nobile, e anche la Svizzera con oltre il 10 per cento rappresenta un importante sbocco, sono gli Usa a confermarsi come sbocco più importante, con il 17,8%, così come i mercati asiatici che anche nel 2014 hanno confermato la propria propensione all’apprezzamento del Nobile.

E’ anche per aiutare il consumatore straniero, ma non soltanto, che il Consorzio ha presentato a Vinitaly la Carta di produzione del Vino Nobile. Uno strumento nuovo che il Consorzio ha voluto e che Alessandro Masnaghetti, direttore di Enogea, ha curato con il suo staff. Il risultato è una vera e propria mappa che traccia i principali terreni dai quali nascono i cru delle aziende di Montepulciano. La presentazione del Vinitaly è stata caratterizzata da una massiccia presenza di pubblico, tra produttori, giornalisti e opinion leader del settore, e anche della rappresentanza dell’Amministrazione Comunale che, per voce del Sindaco Andrea Rossi, ha espresso pieno compiacimento per la realizzazione della carta. «L’obiettivo di questa iniziativa – spiega Natalini – è quello di far notare le particolarità dei terreni che danno il Vino Nobile, mettendone in evidenza le caratteristiche pedo-climatiche che poi troviamo espresse nei vini».

Uno strumento, la carta della produzione, che non intende solo sottolineare le differenze organolettiche dei vari segmenti di produzione, ma che nasce per aiutare il consumatore, come detto, a ritrovarne le caratteristiche principali. Una mappa che inquadra il territorio della Docg a livello internazionale, per far capire soprattutto all’estero dove si produce il Vino Nobile, fa da prologo al quadro più ampio della zona di produzione studiato e riportato su carta da Enogea.

Con Vinitaly si conclude un altro importante appuntamento di promozione nel tour che il Consorzio ha in programma. Il prossimo appuntamento sarà Milano il 18 maggio. Poi Praga, mentre a giugno tutto è già in fermento per l’altra grande fiera internazionale, il Vinexpo di Bordeaux, dove i produttori di Montepulciano saranno presenti in forza.


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25/03/2015, 16:13
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Riduzione delle emissioni di CO2 e compensazione con le “buone pratiche”
Produzione del Vino Nobile a impatto zero sull’ambiente
Il progetto di Montepulciano condiviso su scala nazionale

Il progetto della Carbon Footprint del Vino Nobile di Montepulciano diventa un modello su scala nazionale.

Il sistema che calcola l’ “impronta di carbonio” del ciclo produttivo di una bottiglia di Nobile, ovvero le emissioni di CO2 derivanti dalla realizzazione del pregiato vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita, è stato infatti riconosciuto da un gruppo di istituzioni ed aziende che operano ai massimi livelli nel campo della qualità e delle relative certificazioni e che abbineranno quindi il proprio nome a quello del progetto.

L’idea di misurare la Carbon Footprint della DOCG di Montepulciano e di attivare una serie di pratiche per la diminuzione o la compensazione della emissioni di anidride carbonica è stata presentata in occasione dell’Anteprima del Vino Nobile 2014 dal Comune di Montepulciano (che ha finanziato il progetto), dal consorzio dei produttori e dall’Università Marconi di Roma, incaricata della realizzazione tecnico-scientifica.

Il programma, che ha ricevuto il patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Siena e della Camera di Commercio provinciale, in circa un anno è passato dalla fase progettuale a quella sperimentale e, proprio con la piattaforma tecnologica pronta per essere utilizzata, gli stessi promotori lo hanno presentato a Valoritalia, uno dei leader nell’attività di controllo sui vini, e all’Unione Italiana Vini, CSQA Certificazioni e FederDOC.

Gli interlocutori hanno prontamente compreso la portata rivoluzionaria del progetto, hanno espresso convincimento ed entusiasmo e, di fronte alla proposta del Sindaco di Montepulciano Andrea Rossi, che lo ha offerto a costo zero, hanno aderito; stesso atteggiamento ha manifestato il Gambero Rosso, voce leader a livello internazionale nell’informazione eno-gastronomica, che ha ugualmente garantito il proprio appoggio per il “lancio” della notizia e per la relativa campagna.

“L’Amministrazione Comunale ha ritenuto di poter offrire il progetto ai nostri qualificati interlocutori – spiega il Sindaco Rossi – perchè il nostro obiettivo è fare della sostenibilità ambientale non un business ma un valore sociale. Noi vogliamo che chiunque possa partecipare alla salvaguardia dell’ambiente, a partire dalla piccole aziende che, pur dotate di grande sensibilità, non avrebbero risorse da dedicare a progetti così impegnativi. In senso più ampio riteniamo che ampliando a quanti più territori possibili concetti e metodi di difesa del territorio, il beneficio sia generale e ricada su tutti”.

“Il progetto della Carbon Footprint del Nobile si caratterizza perchè non è legato ad una singola azienda ma fa riferimento ad un intero distretto produttivo che coincide con quello del Comune” sottolinea Rossi. “La nostra esperienza, che è già in una fase avanzata, può essere considerata come un progetto-pilota, applicabile anzitutto ad altre aree ma anche ad altri settori produttivi, per esempio quello turistico, per misurarne l’impatto ambientale e porre in atto le buone pratiche che compensano le emissioni di CO2 nell’atmosfera”.

“Al gruppo che ha come riferimento Valoritalia mettiamo a disposizione la piattaforma con l’obiettivo finale di creare un marchio di garanzia della sostenibilità ambientale anche in vista della scadenza del 2020 che, attraverso il Patto dei Sindaci, impone una riduzione del 20% delle emissioni. La parte pubblica – conclude il Sindaco – non ha solo concepito il progetto, finanziato il suo avvio e propiziato la possibilità di condividerlo ma mette anche sul piatto della bilancia le “buone pratiche” (installazione di pannelli fotovoltaici, attivazione di impianti a biomasse etc.) che producono energia pulita da fonti rinnovabili”.

L’intesa raggiunta tra il distretto del Nobile e gli importanti partner si tradurrà anzitutto in una presentazione a livello nazionale del progetto che si svolgerà a Montepulciano.


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Un convegno promosso da QSR in collaborazione con Consorzio Vino Nobile e Valoritalia
“Il futuro è biologico”: a Montepulciano (Si) i motivi per investire nel bio
Diversificare i mercati, sostenere il territorio, abbattere i costi di produzione. Sono solo alcuni dei motivi per i quali investire nel biologico può convenire. Stefano Biagiotti (presidente QSR): «A Montepulciano stiamo dimostrando il valore aggiunto per le aziende di produrre sostenendo l’ambiente»

Tutela ambientale, sviluppo rurale, principio della salute, dell’ecologia, di equità e di cura, senza dimenticare il mercato che è in forte sviluppo, soprattutto per il vino. E’ anche per questi motivi che la sta crescendo la tendenza da parte delle imprese agricole e vitivinicole a puntare sulla coltivazione biologica. A dirlo sono stati alcuni esperti del panorama nazionale che si sono dati appuntamento a Montepulciano (Si) dove Qualità e Sviluppo Rurale srl, in collaborazione con il Consorzio del Vino Nobile e Valoritalia, ha promosso un convegno dal titolo provocazione “Il Futuro è bio”. «L’intento di questa iniziativa – spiega il presidente di Qualità e Sviluppo Rurale, Stefano Biagiotti – è stato quello di mettere insieme i principali attori della filiera, dai produttori ai certificatori, per cercare di capire il fenomeno del biologico che negli ultimi anni ha visto una crescita esponenziale, soprattutto per quanto riguarda la domanda, estera in particolare, uno stimolo in più quindi per le aziende interessate ad allargare il proprio mercato».

Continua la crescita a dismisura della produzione biologica. Secondo gli ultimi dati oggi il biologico (tra vino e agricoltura in generale) vale oltre 23 miliardi di euro, con una crescita del 6% annuale, in divenire anche questo. La Germania in Europa è il principale paese consumatore con 7 miliardi di euro, seguita da Francia con 4 miliardi e Italia 3,5 miliardi di euro. Quanto a consumi pro capite Germania e Svizzera rimangono in testa, mentre da segnalare il fenomeno degli Stati Uniti che da soli consumano più bio di tutta l’Europa, pur avendo una scarsa produzione. Per quanto riguarda il vino il trend è simile, addirittura in Francia questo segmento rappresenta oltre 10%.

Non è un caso che il convegno sia stato organizzato proprio a Montepulciano dove è partito il progetto Carbon Footprint del Vino Nobile di Montepulciano che diventa un modello su scala nazionale. Il sistema che calcola l’“impronta di carbonio” del ciclo produttivo di una bottiglia di Nobile, ovvero le emissioni di CO2 derivanti dalla realizzazione del pregiato vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita, è stato infatti riconosciuto da un gruppo di istituzioni ed aziende che operano ai massimi livelli nel campo della qualità e delle relative certificazioni e che abbineranno quindi il proprio nome a quello del progetto. L’idea di misurare la Carbon Footprint della DOCG di Montepulciano e di attivare una serie di pratiche per la diminuzione o la compensazione della emissioni di anidride carbonica è stata presentata in occasione dell’Anteprima del Vino Nobile 2014 dal Comune di Montepulciano (che ha finanziato il progetto), dal consorzio dei produttori e dall’Università Marconi di Roma, incaricata della realizzazione tecnico-scientifica.

Anche per quanto riguarda il vino, a Montepulciano il 15% delle imprese vitivinicole di Vino Nobile è ormai in coltivazione biologica e altre aziende sarebbero nella fase di conversione. «Sono molte le imprese che hanno scelto questa strada – commenta il presidente del Consorzio del Vino Nobile, Andrea Natalini – e molte altre che, pur non avendo la certificazione, applicano pratiche di sostenibilità ambientale, come la lotta integrata e altri interventi simili».

Qualità e Sviluppo Rurale è una società partecipata nata per servire servizi di analisi, sviluppo e formazione nel settore dell’agroalimentare.

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A Tre Berte (Montepulciano), per la Fiera dell'Agricoltura, assegnato il premio
"Lascio tutto e divento cantiniere": Fabrizio Savino (Salcheto) il migliore dell'anno
Successo per il premio promosso dal Consorzio del Vino Nobile. Nella serata celebrati anche i passati vincitori. Paolo Solini (Coordinatore del Consorzio): «Un appuntamento storico per raccontare e premiare una figura professionale fondamentale per la cantina nell'anno del 50° della fondazione del Consorzio"

E' un perito elettronico "riconvertito" al vino, il vincitore della 14.a edizione del premio Cantiniere dell'anno di Montepulciano, patria del Vino Nobile. Fabrizio Savino viene da Vigevano, provincia di Pavia, 45 anni, perito elettronico come detto, ma anche Sommelier. Nella sua vita lavorativa si è occupato di macchine per ufficio ma soprattutto di computer fino ad essere responsabile assistenza tecnica estero di macchine di automazione industriale. Poi nel 2000 la folgorazione, il trasferimento a Siena, una breve esperienza nella ristorazione e, dal 2001, responsabile della cantina della azienda vitivinicola di Montepulciano Salcheto srl. Qui si occupa ovviamente di vinificazione, imbottigliamento, gestione tecnica (con l'enologo), laboratorio analisi, ma anche di confezionamento, spedizioni, gestione burocratica e dei macchinari.

Savino è il migliore cantiniere dell'anno secondo la giuria tecnica, composta dal Presidente del Consorzio Andrea Natalini, dal Sindaco del Comune di Montepulciano Andrea Rossi e dal Presidente dell'Associazione Fiera Tre Berte Nicola Giomarelli, che lo ha infatti designato dopo un lavoro di attento scrutinio e selezione tra i potenziali candidati arrivati in finale. Il premio è stato assegnato in occasione della cena-degustazione "A Tavola con il Nobile", tradizionale appuntamento di apertura della Fiera dell'Agricoltura di Tre Berte, giunta quest'anno alla 34.a edizione. «Una scelta di vita che deriva da una grande passione per la Toscana e per il vino di qualita' e che e' maturata con consapevolezza e senza rimpianti», ha detto Fabrizio Savino ritirando il premio. «Cambiare completamente attività, potermi dedicare totalmente a questa esperienza di una cantina particolare come quella di Salcheto ed in un contesto ambientale meraviglioso come Montepulciano, non può che rendermi una persona soddisfatta. Questo riconoscimento è un po' la conferma della mia scelta». La cantina di Salcheto, condotta dall'imprenditore Michele Manelli, è proprio l'elemento più significativo dell'azienda, quello che la distingue perché in quel luogo si concentrano scelte imprenditoriali, tecniche, culturali che hanno portato al premio Cantina sostenibile dell'anno 2014 del Gambero Rosso. Si tratta di una cantina off-grid, la prima in Italia, un esempio di pratiche sostenibili all'ennesima potenza.

«Il vino a Montepulciano occupa oltre mille impiegati - spiega il Coordinatore del Consorzio del Vino Nobile, Paolo Solini - e la figura del cantiniere è una di queste, fondamentale per il lavoro che segue la vendemmia perché è in cantina che si affinano e si preparano i migliori vini che poi portano in giro per il mondo questa eccellenza di Montepulciano e della Toscana, è quindi l'obiettivo di questo premio valorizzare questo ruolo che sempre di più occupa giovani».

Nella serata sono stati ricordati tutti i vincitori delle passate edizioni, presenti a ritirare una pergamena. Tra questi, in ordine decrescente di tempo, Roberta Vannozzi (Boscarelli), i fratelli Carmine e Orazio Capoccia (Avignonesi), Stefano Rubechini (Fattoria di Palazzo Vecchio), Primo Marinelli (Casale Daviddi), Marco Papini (Vecchia Cantina) Urano Carpini (Tenuta Valdipiatta), Fabrizio Dottori (Fattoria del Cerro), Dino Magi (Cantina Fanetti), Daniele Giani (Vecchia Cantina), Bruna Casagrande (Cantina Gattavecchi), Giorgio Laurini (Fassati), Enzo Barbi (Fattoria della Talosa) fino ad arrivare al primo vincitore del Premio, Adamo Pallecchi, storico cantiniere della Cantina Contucci.

Intanto sabato 9 maggio e fino a domenica, prosegue la Fiera dell'agricoltura alle Tre Berte, con
molti eventi in programma. Dal mattino apertura della mostra mercato e mostra attrezzi agricoli mentre dalle ore 10 prove di dressage (cavalli) per il campionato interregionale Umbria/Toscana Uisp Lae. Alle ore 11 giro pony per bambini e alle ore 12,30 apertura stand gastronomico. Si riprende nel pomeriggio alle ore 15 con le prove di Trail Horse per il campionato interregionale mentre sempre alle ore 15 è in programma una visita a cavallo alla riserva naturale del lago di Montepulciano, con sosta al centro visite e degustazione di vini tipici. Alle 20 apertura stand gastronomico con menu tipico e piatti a base di carne chianina e alle
ore 21, spettacolo di volteggio equestre.


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" QUALITA' SOSTENIBILE DEL VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO", che si terrà a Montepulciano (Si), nella SALA MASTER del PALAZZO DEL CAPITANO, il giorno 15 maggio alle ore 16:00 organizzata da Qualità Sviluppo Rurale, Comune di Montepulciano, Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, CSQA, VALORITALIA, VALORITALIA LABORATORI e Dipartimento Energia ed Ambiente dell'Università degli Studi G. Marconi di Roma.
Il pomeriggio sarà contraddistinto da due momenti, uno con interventi di relatori sul progetto di compensazione delle emissioni di anidride carbonica e l'altro con il progetto per il laboratorio poliziano.
Alle ore 19:00 è prevista la visita al laboratorio, di QSR, in Via di Talosa e al termine sarà offerto un buffet con prodotti enogastronomici del nostro territorio.


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