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Consorzio Aceto Balsamico di Modena
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Marco
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All’Isola di Ortigia l’Aceto Balsamico di Modena tra le eccellenze del Made in Italy
G7 AGRICOLTURA: A “CASA ITALIA DOP E IGP” IL CONSORZIO TUTELA ACETO BALSAMICO DI MODENA
Tra i prodotti più rappresentativi del Made in Italy nel mondo
Il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena sarà, a “Casa Italia DOP IGP” con OriGin, protagonisti del G7 Agricoltura e Pesca, in programma fino al 29 settembre a Ortigia, Siracusa, nell’ambito di “DiviNazione Expo 2024” organizzato dal MASAF. IL G7 sarà un’importante occasione d’incontro, previsto l’arrivo di 600 tra operatori e imprese da ogni parte d’Italia con una grande esposizione itinerante che porterà nelle strade della città siciliana 200 stand che metteranno in vetrina l’eccellenza gastronomica del Paese. Ci sarà “Casa Italia DOP IGP”, il padiglione che mette in mostra le eccellenze italiane e riunisce tutti i Consorzi di Tutela dei prodotti agroalimentari DOP IGP italiani, coordinato da OriGIn Italia (Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche), AFIDOP (Associazione Formaggi Italiani Dop e IGP) e ISIT (Istituto Salumi Italiani Tutelati) e Fondazione Qualivita, “É un onore per il nostro Consorzio essere al G7 Agricoltura di Ortigia – afferma Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio dell’Aceto Balsamico di Modena Igp e Membro del Comitato Strategico di OriGin - rappresenta una grande occasione di visibilità per il Made in Italy e per il nostro settore. Inoltre – continua il Presidente - l’auspicio è che l’evento di Ortigia faccia crescere la consapevolezza dei governanti sull’importanza della tutela dei prodotti DOP e IGP, che rappresentano non solo un volano economico ma sono portatori di storia, cultura, e civiltà dei territori: auspichiamo che sia l’occasione per fare squadra e rafforzare la sinergia con i protagonisti di tutto il mondo agroalimentare internazionale. Essere al G7– conclude– a rappresentare il settore dell’Aceto Balsamico di Modena è anche un riconoscimento del ruolo del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena, il maggiore rappresentante dell’eccellenza italiana ed europea DOP e IGP nel mondo”. Tematiche, quelle dei prodotti DOP e IGP, che saranno al centro di uno tra gli appuntamenti più attesi del ricco calendario del G7. Il 26 settembre, alle ore 10,30 si terrà infatti presso il Palazzo Vermexio di Siracusa, il convegno ”Indicazioni Geografiche: uno strumento di cooperazione internazionale”, organizzato da Origin Italia in collaborazione con Fondazione Qualivita e OriGin, finalizzato a favorire il dialogo tra i rappresentanti delle istituzioni internazionali e nazionali, i Consorzi di tutela italiani e le loro organizzazioni di riferimento. Il convegno vedrà la partecipazione di relatori internazionali e si concluderà con gli interventi del Direttore Generale della FAO QU Dongyu, del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida e del Prof. Paolo De Castro. Alle ore 16 sempre a Palazzo Vermexio nuova occasione di confronto sarà l’assemblea dei soci di OriGin, un’occasione per confrontarsi e redigere un documento condiviso che evidenzi il valore delle Indicazioni Geografiche, dei Consorzi di Tutela e delle loro imprese. Tale documento sarà sottoposto all’attenzione dei Ministri dell’Agricoltura e delle organizzazioni e istituzioni presenti all’evento del G7 Agricoltura. “Il primato che l’Italia vanta in tema di prodotti DOP e IGP – afferma Federico Desimoni, Direttore Generale del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena e consigliere OriGin – porta con sé una grande responsabilità: essere il motore trainante della crescita sia economica che valoriale di questo settore. In questo senso, lanciare proprio al G7 agricolo il messaggio che le indicazioni geografiche possono diventare uno “strumento di cooperazione internazionale” rappresenta il primo passo di una nuova strategia che affianca al tema della tutela quello dello sviluppo. Uno sviluppo che non vuole soppiantare altre istanze, ma che si pone come possibilità generativa per tutti i Paesi a condizione che questi siano disposti ad abbracciare la logica della qualità e della sostenibilità”.
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24/09/2024, 14:09 |
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Marco
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Dopo il G7 ad Ortigia il mondo delle IG continua a fare sistema per rafforzare la tutela dei gioielli dell’agroalimentare europeo L’OTTOBRE CALDO DELL’ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP, TRA VALORIZZAZIONE E INCONTRI INTERNAZIONALI
Ospiti internazionali, partnership di eccellenza e incontri istituzionali: l’Aceto Balsamico di Modena IGP guarda al sistema
Un autunno “caldo” per l’Aceto Balsamico di Modena IGP, con il Consorzio di Tutela impegnato in una serie di appuntamenti di promozione e valorizzazione sia in Italia che all’estero. Nei giorni scorsi si è tenuto l’incoming dedicato ad una delegazione di giornalisti tedeschi che, ospiti a Modena, hanno potuto scoprire da vicino i segreti dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, le sue caratteristiche storiche e produttive, visitando i luoghi di produzione ed i contesti storici dove il prodotto nasce, raccontandone la complessità e la ricchezza che tanto lo fanno apprezzare nel mondo. Obiettivi simili, ospiti differenti, per un secondo incoming che si terrà la prossima settimana dedicato ad un gruppo di giornalisti statunitensi, organizzato in collaborazione con il Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena. Nei giorni immediatamente successivi, ancora insieme al Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena con “Le Terre del Balsamico”, il Consorzio sarà presente in occasione della prestigiosa Fiera del Tartufo per attività di formazione ed educazione. Ospitata nella città di Alba, in Piemonte, la fiera attira chef, gourmet e appassionati da tutto il mondo, celebrando una delle eccellenze gastronomiche più ricercate al mondo: il tartufo bianco, al quale l’Oro Nero di Modena si legherà in una masterclass di alto livello. Sarà la Svizzera poi il palcoscenico internazionale in cui l’Aceto Balsamico di Modena si confronterà con alcuni dei più importanti prodotti DOP e IGP al mondo. Il Direttore del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena Federico Desimoni sarà a Ginevra, in occasione dell’oriGIn Expert Meeting, l’appuntamento dedicato al confronto sulle ultime novità e sfide relative alla protezione e all'applicazione delle Indicazioni Geografiche a livello internazionale, organizzato da OriGIn, l'alleanza globale delle Indicazioni Geografiche che rappresenta una vasta gamma di settori, riunendo circa 600 associazioni di produttori e altre istituzioni legate alle IG provenienti da 40 paesi. In quest’occasione il Direttore Desimoni presiederà il tavolo tecnico di esperti dedicato a “Evocation beyond the EU”, nel quale verrà trattata l’ultima giurisprudenza dell’Unione Europea, analizzando una serie di casi la cui evocazione riferita ad una denominazione è stata riconosciuta come fuorviante per il consumatore.
"A Ginevra si incontreranno più di 180 avvocati ed esperti legali impegnati nella tutela delle IG in Europa e in vari Paesi del mondo. La condivisone di conoscenze e di esperienze - spiega il Direttore Federico Desimoni - è di fondamentale importanza nel nostro lavoro che è sempre riferito a una dimensione globale. Creare network professionali è il punto di partenza per costruire strumenti di tutela più efficaci e maggiore consapevolezza nelle autorità nazionali, comunitarie e internazionali che ricoprono ruoli istituzionali e decisionali. Per questo motivo il Consorzio è particolarmente attivo e ormai da anni ha assunto un ruolo di protagonista nella costruzione di queste reti di esperti". Di recente, il 26 settembre a conclusione del G7 dell’Agricoltura tenutasi ad Ortigia (Siracusa) il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena è stato protagonista con OriGIn Italia, l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche che riunisce i Consorzi di Tutela dei prodotti agroalimentari DOP e IGP, della consegna a Francesco Lollobrigida, Ministro dell’ Agricoltura del documento “La dichiarazione di Ortigia 2024”, frutto dell’impegno di OriGIn Italia e del contributo dei Consorzi di Tutela delle produzioni agroalimentari italiane Dop e Igp. “Il documento – afferma Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena - tende a rilanciare il ruolo globale delle Indicazioni Geografiche e a favorire la cooperazione internazionale in questo settore, a sviluppare la protezione e promozione con particolare attenzione all’importanza economica, sociale culturale che queste hanno nei territori di produzione. L’Aceto Balsamico di Modena IGP – conclude Grosoli - è nella top five tra i prodotti italiani e primo per export con un fatturato al consumo di circa un miliardo, a tutto beneficio del territorio modenese. Un valore che va protetto e tutelato”. Tra gli obiettivi strategici del documento c'è l'esigenza di sensibilizzare i ministri dell'Agricoltura dei Paesi del G7 e di altre nazioni sul valore delle IG, di proteggerle da dazi e barriere tariffarie e di garantire un impegno globale per una crescita sostenibile.
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11/10/2024, 13:30 |
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Marco
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Terre del Balsamico: prima volta alla fiera internazionale del tartufo bianco di Alba
INCONTRI DI ECCELLENZA: ALLA FIERA INTERNAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO D’ALBA PROTAGONISTA IL BALSAMICO MODENESE DOP E IGP
L’Aceto Balsamico di Modena e l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP insieme per fare conoscere al pubblico l’Oro Nero di Modena
Prima volta alla Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba per i Consorzi di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, presenti insieme il 19 e 20 ottobre alla prestigiosa manifestazione gastronomica piemontese con attività di informazione e promozione come “Le Terre del Balsamico”. “La partecipazione come Terre del Balsamico, il consorzio unico che riunisce i due Consorzi del Balsamico Modenese, ad una manifestazione così importante – sottolinea Enrico Corsini, Presidente del Consorzio Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e de Le Terre del Balsamico – non fa che sigillare l’impegno di entrambe le realtà che rappresentiamo nel condurre una strategia comune e condivisa in termini di promozione e valorizzazione dei prodotti sia in Italia che all’estero. Laddove si promuove l’eccellenza, come in questo caso con il Tartufo Bianco d’Alba, il nostro prodotto si presenta unito e questo rappresenta un forte segnale di compattezza non solo per il prodotto stesso ma per tutto il territorio modenese di cui orgogliosamente ci pregiamo di essere ambasciatori”.
Nella fattispecie, la presenza de Le Terre del Balsamico si concretizza con uno spazio espositivo all’interno della fiera, oltre ad una esclusiva Masterclass riservata alla stampa e agli stakeholders del settore, ci farà seguito uno showcooking con relativa degustazione dei piatti realizzati dallo chef Fulvio Siccardi nella giornata di sabato 19 ottobre. La sfida lanciata allo chef piemontese che affianca l’evento piemontese era di creare due ricette che abbinassero i sapori così unici del Tartufo Bianco d’Alba alle caratteristiche dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.
“Si tratta di un debutto in questo prestigioso contesto – spiega Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena e Vicepresidente de Le Terre del Balsamico – e la nostra presenza sotto l’egida comune si inserisce in un progetto promozionale di più ampio respiro con il quale ci proponiamo di portare avanti non solo la conoscenza dei prodotti ma anche l’attenzione alla sua salvaguardia e al consolidamento della reputazione e dell’immagine delle nostre due denominazioni”.
Le due pregiate eccellenze modenesi saranno quindi tra gli ospiti d’onore di questa edizione della manifestazione di Alba, come racconta la Presidente dell’Ente Fiera Liliana Allena: “Con grande piacere la Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba ospita, in questo secondo weekend di Fiera, un’eccellenza assoluta della tradizione italiana che ci fa piacere contribuire a promuovere e far conoscere in uno stand dedicato, all’interno del Mercato Mondiale del Tartufo: insieme al nostro ‘Oro bianco delle Langhe’, ecco l’‘Oro nero di Modena’, presentato dai Consorzi dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e dell'Aceto Balsamico di Modena IGP – dichiara la presidente dell’Ente Fiera di Alba, Liliana Allena – Per i nostri trifolao, come per i produttori di questa eccellenza, rara e preziosa proprio come il Tuber magnatum Pico, il tempo ha un valore speciale e tutto dipende dal saper aspettare. Per noi, come per loro, il segreto sta nel tramandare, di generazione in generazione, un patrimonio di conoscenze e saperi capaci di regalare al mondo, infine, un prodotto straordinario”. In fiera, presso lo stand dei due Consorzi, si potranno scoprire i segreti e i sapori dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, scoprendone la grande versatilità anche attraverso la conoscenza del Consortium Profile, il profilo sensoriale semplice e immediato realizzato dal Consorzio di Tutela, oltre a capire l’importanza della Batteria e delle sue piccole botti a scalare, il sistema produttivo unico al mondo utilizzato per la produzione dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP Extravecchio. La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba è organizzata dall’Ente Fiera di Alba, i cui obiettivi sono quelli di valorizzare non solamente un prodotto, ma un’identità enogastronomica; non solo una città, ma un intero territorio patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO. La Fiera è un’occasione unica per scoprire la millenaria cultura di Alba attraverso manifestazioni folcloristiche e rievocazioni storiche come il Palio degli asini, oltre al Mercato Mondiale del Tartufo Bianco di Alba, cooking show, cene, corsi di cucina, analisi sensoriale del tartufo, Alba truffle bimbi e – novità di questa edizione – le visite al Castello di Roddi.
Aceto Balsamico di Modena IGP L’Aceto Balsamico di Modena IGP ha una produzione annua di circa 90 milioni di litri e un miliardo di euro di valore al consumo con una quota export del 92% in oltre 130 Paesi di tutto il mondo, dato che lo posiziona come il primo prodotto IGP italiano per esportazioni; tra gli altri numeri del comparto dell’Aceto Balsamico di Modena, 2400 aziende agricole certificate, con una superficie vitata di oltre 14.000 ettari, 92 produttori di mosto e aceto di vino e 61 acetaie.
Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP – la cui produzione per le storiche e artigianali procedure è limitatissima – ha raggiunto quota 15 mila litri con un valore unitario che può raggiungere migliaia euro al litro, con una quota export del 70% circa in particolare verso USA, Francia, Germania, Giappone. Attualmente i produttori sono circa 220, che nel 2023 hanno portato l’offerta a 145 mila bottigliette, di cui 100mila di prodotto invecchiato 12 anni e 45mila di prodotto Extra Vecchio di almeno 25 anni.
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18/10/2024, 14:48 |
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Marco
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Tutti gli appuntamenti in Piazza Verdi dall’8 all’11 novembre
DUE ECCELLENZE ITALIANE SI INCONTRANO L’ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP A SHERBETH FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL GELATO ARTIGIANALE A PALERMO
Quando l’Aceto Balsamico di Modena IGP incontra il gelato, la sorpresa è inaspettata.
Ed è a Palermo che le sorprese non mancheranno, in occasione della partecipazione del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena a “Sherbeth Festival Internazionale del Gelato Artigianale”, che richiama Maestri Gelatieri provenienti da tutto il mondo per sfidarsi a suon di palette per vincere il prestigioso premio Francesco Procopio Cutò, a cui si deve l'apertura della prima gelateria al mondo, avvenuta nel 1686 a Parigi, con il celebre locale "Le Procope" e fornitore esclusivo di re Luigi XIV, il "Re Sole". In occasione dell’edizione 2024, infatti, l’Aceto Balsamico di Modena sarà tra i protagonisti del programma di "Sherbeth Festival", organizzato da Davide Alamia, che per la prima volta prevede quest’anno anche degustazioni, masterclass e show cooking con l’Oro Nero di Modena. Di fronte al teatro Massimo nell’Auditorium del Gelato in Piazza Verdi il pregiato condimento e ingrediente, stabilmente nella top five dei prodotti DOP e IGP italiani e primo per export con oltre il 90% della produzione che raggiunge oltre 120 Paesi, grazie alla sua versatilità incontrerà l’arte del gelato artigianale. “É proprio grazie alla sue versatilità che l’Aceto Balsamico di Modena si sposa bene anche in questo solo apparentemente inusuale utilizzo, – afferma Mariangela Grosoli, Presidente Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena – ma chi è stato a Modena sa che nella nostra città è comune che a fine pasto sia offerto un gelato alla crema con il Balsamico. La partecipazione ad un evento come Sherbeth ci consente di presentare al grande pubblico e ai professionisti del gelato come l’Aceto Balsamico di Modena sia oggi un prodotto che può trovare spazio negli utilizzi più diversi, ed è per questo che oggi è tra i simboli della cucina italiana nel mondo, proprio come il gelato”. Tra gli appuntamenti in programma, si inizia domenica 10 novembre alle ore 13 con la Masterclass “Aceto Balsamico di Modena IGP nel gelato artigianale”, condotta da Piera Genta, giornalista di Italia a Tavola e Corriere della Sera, con Andrea Macuso Morini in rappresentazione del Consorzio ed a cui parteciperanno Giovanna Musumeci, Maestra Gelatiere, Direzione Sherbeth Festival, con i maestri gelatieri Ilaria Guerrieri, Chiara Spalluto e Carlos Silva. Ospite speciale sarà Chef Ruben, star di Instagram con oltre 1.8 milioni di follower sulla sua pagina “cucinaconruben” sarà la Special Guest. Alle ore 18, sempre nell’Auditorium del Gelato, si terrà il talk show e cooking show “Gelato show e abbinamento con l’Aceto Balsamico di Modena”. A presentare sarà Francesca Romana Barberini, conduttrice e autrice di programmi enogastronomici e parteciperanno Giuseppe Raciti chef 1 stella Michelin “Ristorante Zash”, Yoshiro Makino Maestro gelatiere e Sandra Del Giovane, maestra gelatiere, ed Andrea Mancuso Morini, responsabile comunicazione Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena. Sherbeth Festival prevede laboratori per ammirare la produzione artigianale dei gelati e momenti di approfondimento e culturali. Oltre 50 gelatieri, provenienti da varie parti del mondo, prepareranno i loro gusti in modo rigorosamente artigianale che potranno essere degustati nei "Chioschi del gelato artigianale". Spazio anche ai 'cooking show' con chef stellati. "Sherbeth non è un classico e asettico concorso - dice Antonio Cappadonia, direttore tecnico del concorso - è una grande famiglia di professionisti sparsi in tutto il mondo, infatti, ogni anno, chi ha partecipato al concorso, ha voglia di tornare, anche se non selezionato”.
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07/11/2024, 18:11 |
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Marco
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Comunicato Stampa 26 Novembre 2024 PER L’ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP UN FINE SETTIMANA INTENSO, DOPO LO SHERBETH FESTIVAL HA INCONTRATO DI NUOVO IL GELATO AL MIG DI LONGARONE (BL)
Alla conferenza internazionale su sostenibilità e prodotti DOP e IGP all'Università di Parma è intervenuto Federico Desimoni, Direttore Generale del Consorzio tutela Aceto Balsamico di Modena
Dopo l’interessante esperienza allo “Sherbeth Festival Internazionale del Gelato Artigianale” tenutosi a Palermo ad inizio Novembre con maestri gelatieri provenienti da tutto il mondo – nello scorso fine settimana il Consorzio tutela Aceto Balsamico di Modena ha ribadito l’accoppiata Aceto Balsamico di Modena IGP e gelato artigianale presentandosi a MIG la Mostra Internazionale del Gelato Artigianale di Longarone (BL). L’evento alla sua 64ma edizione, con ben 130 espositori ha celebrato l’eccellenza del vero gelato artigianale, valorizzando ingredienti genuini, tecniche tradizionali e scelte sostenibili per promuovere una nuova cultura del gelato tra cui l’abbinamento con l’Aceto Balsamico di Modena IGP. Un palcoscenico internazionale con i migliori maestri gelatieri, capaci di trasformare materie prime naturali in creazioni uniche e ricche di gusto, espressione di passione e qualità arricchite dal prezioso “Oro Nero” di Modena.
Il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP è stato presente con un banco d’assaggio e i Gelatieri Artigiani del Triveneto, capitanati dal Presidente nazionale Filippo Bano, hanno realizzato una ventina di gusti esclusivi, trasformando i migliori prodotti del territorio in autentiche opere d’arte gelatiera, e ben due di questi sono stati dedicati all’Aceto Balsamico di Modena IGP invecchiato che si è sposato con il delicato gelato al fior di latte e con una suadente crema al limone. Abbinamenti molto apprezzati dal pubblico. La partecipazione alla MIG, grazie ad Origin Italia, Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche, che riunisce i Consorzi di Tutela dei prodotti agroalimentari DOP IGP italiani, ha permesso ai prodotti certificati di creare nuove sinergie per la valorizzazione del Made in Italy di qualità in un settore quello del gelato artigianale, capace di intercettare nuove tendenze e conquistare giovani consumatori.
Il Consorzio tutela Aceto Balsamico di Modena è stato animatore ancora una volta della scena internazionale delle DOP e IGP, intervenendo con il Direttore Generale Federico Desimoni al Forum ODT “Il ruolo dell’origine nella sostenibilità dei sistemi alimentari localizzati” nel contesto della conferenza internazionale su sostenibilità e prodotti DOP e IGP, organizzata dal Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Parma e da Origin for Sustainability. La conferenza internazionale, sviluppatasi su tre giorni, dal 20 al 22 novembre, si è focalizzata sui prodotti DOP e IGP e su come il nuovo Regolamento Europeo 1143/2024 – per la cui approvazione è stato determinante l’apporto di Paolo de Castro, di cui è stato relatore dell'Europarlamento, modificherà le strategie dei Consorzi di tutela.
Federico Desimoni, Direttore Generale del Consorzio tutela Aceto Balsamico di Modena ha illustrato la visione strategica del Consorzio nonché le azioni messe in campo e che sono ancora in fase di progettazione per lavorare parallelamente sui diversi temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale: “Il contesto internazionale offerto dalla conferenza ha offerto la possibilità di un confronto concreto tra esperte ed esperti di realtà nazionali e internazionali come FAO, oriGIn e AREPO per sviluppare una discussione ampia e trasversale sulle molteplici tematiche tra cui il tema della sostenibilità che per il settore dell’Aceto Balsamico di Modena è centrale. La nostra filiera è strettamente legata al territorio e stiamo progettando attività che aiutino i nostri consorziati a raggiungere in breve tempo obiettivi legati alla sostenibilità”. Il nuovo Regolamento introduce infatti il tema della sostenibilità e dell'economia circolare nel mondo dei prodotti a Indicazione Geografica con lo scopo di far conoscere il contributo di questi stessi prodotti alla sostenibilità delle comunità locali e al benessere dei consumatori.
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26/11/2024, 15:36 |
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Marco
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Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena presenta il “Progetto Sostenibilità” UNIPR e il “Progetto Autenticità” UNIMORE “SOSTENIBILITÀ E AUTENTICITÀ: CONSORZIO E UNIVERSITÀ INSIEME PER PENSARE AL FUTURO” Esperti dell’Università di Parma, Reggio Emilia e Modena, istituzioni e produttori a confronto per individuare percorsi di valorizzazione dell’Aceto Balsamico di Modena IGP
Modena. I prossimi mesi saranno decisivi per definire le modalità di applicazione del Regolamento 2024/1143 sulle Indicazioni geografiche a livello sia europeo che nazionale. Il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena si prepara ad affrontare il futuro nell’era della sostenibilità aprendo un dibattito che coinvolge sia in ambito accademico che imprenditoriale in attesa della seconda Conferenza sulle Prospettive Globali delle Indicazioni Geografiche in programma a Roma dal 18 al 21 febbraio organizzato da Qualivita, FAO e dal Ministero italiano dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf), insieme a partner internazionali. Durante l’incontro, tenutosi presso la Camera di Commercio di Modena e organizzato dal Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena, il professor Stefano Magagnoli e la dottoressa Stefania Portioli hanno presentato il “Progetto Sostenibilità”, portato avanti con l’Universita degli Studi di Parma, mentre la professoressa Caterina Durante ha presentato il “Progetto Autenticità”, sviluppato con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. L’incontro, moderato da Federico Desimoni, Direttore del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena, ha avuto l’obiettivo di promuovere il confronto tra Università e attori del sistema e di stimolare soluzioni su tematiche di interesse per il settore dell’Aceto Balsamico di Modena IGP ed ha offerto numerosi spunti di riflessione sui temi della sostenibilità e dell’autenticità declinate nel settore dell’Aceto Balsamico di Modena IGP. Numerosi i produttori presenti e tra le Istituzioni modenesi ha portato il saluto la Vice Sindaca di Modena Francesca Maletti che ha dichiarato: “Studiare, innovare, confrontarsi per essere sempre più efficaci e sostenibili, questo è quello sta facendo il Consorzio dell’Aceto Balsamico di Modena con l’Università di Parma, Modena e Reggio Emilia, proprio per mantenere un prodotto di qualità, ma anche una sostenibilità da un punto di vista economico. L’Aceto Balsamico di Modena IGP è definito da molti un prodotto di nicchia, ma qui ci sono grandi produttori che hanno fatto grandi investimenti e c’è bisogno di sostenibilità e di mantenere molti posti di lavoro. Grazie per portare Modena nel mondo”. “Stiamo vivendo un momento importante – sottolinea il Direttore Federico Desimoni – un cambio d’epoca e di paradigma perché il nuovo regolamento europeo a tutela delle DOP e IGP propone il tema della sostenibilità da una prospettiva innovativa considerando non solo il piano individuale, ma anche quello sistemico. E proprio a questo livello ci sentiamo ingaggiati come Consorzio di tutela: la creazione di un ecosistema complesso in cui l’operatività delle singole aziende viene integrata con quella associativa, del Consorzio, e collettiva a livello territoriale e istituzionale”. Le relazioni presentate da Stefano Magagnoli e Stefania Portioli e da Caterina Durante, hanno messo in evidenza i punti di forza della filiera dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, le possibili aree di intervento ed il crescente impegno del Consorzio di tutela verso progetti in grado di valorizzare la dimensione dell’autenticità del prodotto e della sostenibilità ambientale, economica e sociale dell’intero settore, in un’ottica di sviluppo del territorio e delle comunità locali. “Il progetto che il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena sta pensando e vuole sviluppare relativamente alla misurazione del valore incrementale rispetto ad un prodotto generico, ha affermato Stefania Portioli, e questo valore dovrebbe essere la risultante di misurazioni all’interno del sistema, non come singola azienda, ma come sistema agroalimentare locale. È una sfida importante ed inoltre è il primo consorzio che ragiona in questi termini, serve la collaborazione di tutti gli stakeholder e l’idea è quella di arrivare a stakeholder la dove la singola azienda non può arrivare ad esempio alle istituzioni locale e anche al consumatore, per arrivare ad una logica della misurazione del valore non solo basata sullo storytelling ma integrata su quello che è lo “sharing value” ovvero il reale valore del prodotto sul mercato”. La professoressa Caterina Durante ha dichiarato “Il progetto finanziato dalla Fondazione di Modena e dall’ateneo di Modena e Reggio Emilia, che vede la partecipazione del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena, ha l’importante obiettivo di sviluppare degli strumenti di autenticità e di valorizzazione del proprio prodotto basati su delle strategie che hanno una grande attenzione nei confronti della sostenibilità. Sono delle strategie che puntano ad avere delle impronte digitali uniche, avere un profilo unico dell’Aceto Balsamico di Modena IGP è un supporto sia alla sua unicità e ma ance halal sua tutela e alla identità”. Concludendo la serata, il Direttore Federico Desimoni torna ad evidenziare la complessità e l’alto livello di innovazione degli ambiti in cui il Consorzio si sta addentrando e, insieme ad essa, l’importanza di un lavoro collettivo e di squadra capace di coinvolgere anche il mondo accademico e della ricerca scientifica e applicata. La sfida è impegnative, ma dalle parole del Direttore emerge una grande fiducia nelle capacità delle persone, delle aziende e delle istituzioni coinvolte nell’ecosistema dell’Aceto Balsamico di Modena, nel suo territorio e nella comunità di appartenenza.
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