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Consorzio Aceto Balsamico di Modena
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Nella Gourmet Arena del Kurhaus di Merano
“LE TERRE DEL BALSAMICO” SI PRESENTA AL MERANO WINE FESTIVAL 2023
Il Consorzio di secondo grado che riunisce quelli dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, alla sua prima uscita alla kermesse meranese
Modena, 31 ottobre 2023. – Aceto Balsamico di Modena protagonista dal 3 al 6 novembre al Merano Wine Festival 2023, con una serie di degustazioni e abbinamenti presso lo stand “Le Terre del Balsamico” nella Gourmet Arena all’interno del Kurhaus di Merano. . Merano Wine Festival è un evento che richiama ogni anno produttori di vino da tutto il mondo, artigiani del gusto, chef di spicco nonché migliaia di visitatori ed offre la possibilità di accompagnare le degustazioni con prelibatezze gastronomiche, birre artigianali, grappe ed eccellenze food. Tra queste, c’è anche l’Aceto Balsamico di Modena, presente sotto l’egida del Consorzio di secondo grado “Le Terre del Balsamico”, progetto congiunto di valorizzazione dei Consorzi di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP che coinvolge le due realtà con l’obiettivo della salvaguardia, diffusione, valorizzazione e promozione coordinata delle due produzioni DOP e IGP e del comune territorio, nonché il consolidamento della reputazione e dell’immagine delle suddette denominazioni e lo sviluppo di nuove opportunità commerciali per due prodotti simbolo dell’agroalimentare modenese ed italiano. Merano Wine Festival sarà dunque l’occasione per imparare a conoscere l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, nella sua versione di affinato minimo dodici anni e Extravecchio minimo 25 anni. Un prodotto di eccellenza, dalle caratteristiche uniche, con una produzione di circa quindicimila litri annui, apprezzato dai gourmet e dall’alta ristorazione per la sua armonica complessità e ricchezza.
Per l’Aceto Balsamico di Modena IGP, la kermesse di Merano, sarà l’occasione per presentare il Consortium Profile, sistema informativo univoco, chiaro e immediato creato con l’obiettivo di fornire al consumatore uno strumento efficace per individuare le principali caratteristiche organolettiche del prodotto identificato da un logo che attraverso elementi grafici e descrittivi è in grado di fornire un profilo sensoriale semplice e immediato, in risposta all’esigenza reale del consumatore di orientarsi meglio comprendendo le caratteristiche organolettiche del prodotto e dunque scegliendo secondo i propri gusti e le intenzioni di utilizzo. L’invito è a scoprire l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e l’Aceto Balsamico di Modena IGP, degustandoli in purezza e con abbinamenti mirati, presso il tavolo C1 “Le Terre del Balsamico”, nella Gourmet Arena del Merano WineFestival, presso il Kurhaus di Merano, dal 3 al 6 novembre.
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31/10/2023, 15:06 |
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Marco
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Presso la sede del Consorzio Prosecco DOC a Treviso l’incontro tra due eccellenze italiane
UN’IMPORTANTE OCCASIONE DI FORMAZIONE E CONDIVISIONE PER I CONSORZI DEL PROSECCO DOC E DELL’ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP Un’intera giornata di confronto e approfondimenti di strategie ed esperienze e una riflessione congiunta sul nuovo scenario europeo alla luce del nuovo Testo Unico comunitario dei prodotti DOP e IGP
Modena, 17 novembre 2023.- Nella giornata di ieri, giovedì 16 novembre a Treviso, il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena e il Consorzio Tutela Prosecco Doc si sono incontrati per una giornata dedicata al confronto e alla condivisione delle esperienze in atto. Presenti i Consiglieri dei reciproci Consigli d’amministrazione guidati dal Presidente Stefano Zanette e dal Direttore Luca Giavi per il Consorzio Prosecco DOC e dalla Presidente Mariangela Grosoli e dal Direttore Federico Desimoni per il Consorzio Aceto Balsamico di Modena. I due Consorzi, leader nei rispettivi settori, sono accomunati tanto dalla spiccata propensione all’export e dalla costante crescita della reputazione dei loro prodotti quanto dalla complessità degli scenari commerciali e dalla rilevanza dei fenomeni della contraffazione, delle imitazioni e delle evocazioni a livello nazionale e internazionale. L’Aceto Balsamico di Modena IGP con la sua produzione annua di oltre 90 milioni di litri e 200 milioni di bottiglie e una percentuale di export superiore al 90%, insieme al Prosecco DOP, con la produzione di oltre 630 milioni di bottiglie e una percentuale di export dell'80%, rappresentano infatti i due prodotti ambasciatori delle DOP e IGP italiane. L’incontro, dedicato all’aggiornamento e alla formazione, è stata l’occasione per condividere e approfondire in modo sistemico e prospettico alcuni aspetti strategici e centrali dell’azione dei due Consorzi di Tutela: governance, gestione della filiera, comunicazione, promozione, valorizzazione, tutela e politiche sostenibilità, vigilanza e tutela legale. Sono emersi possibili scenari di collaborazione e di scambio futuro in ottica del consolidamento del ruolo del consorzio, del rafforzamento delle loro prerogative e di una maggiore efficacia ed efficienza della loro azione. C’è stato spazio anche per la condivisione di strategie di tutela internazionale anche alla luce delle novità che il nuovo regolamento comunitario delle DOP e IGP apporterà nel sistema così come per l’apertura di nuovi scenari sul mondo della sostenibilità come strumento strategico dei Consorzi e delle filiere. La soddisfazione condivisa da tutti i partecipanti indica una direzione chiara: in questo mondo sempre più complesso e fluttuante, la chiusura e l’individualismo non pagano, sono strumenti inadeguati soprattutto per queste realtà così saldamente radicate nei propri territori di riferimento. Lo scambio, la condivisione, la formazione continua e l’azione comune sono, e saranno sempre più, i presupposti necessari che permetteranno a questi prodotti e a tutte le altre DOP e IGP italiane di rimanere al passo con i tempi e di adottare quelle innovazioni necessarie per continuare a crescere e a creare benessere economico e sociale.
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18/11/2023, 17:44 |
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Marco
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L’ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP TUTELATO ANCHE IN NUOVA ZELANDA La votazione si è tenuta lo scorso 22 Novembre, il provvedimento dovrebbe entrare in vigore a metà 2024
Novità in vista sul fronte della tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP. L’Accordo di libero scambio tra Unione Europea e Nuova Zelanda, approvato definitivamente lo scorso 22 novembre dal Consiglio Europeo, ha infatti sancito una stretta importante sull’utilizzo improprio di alcune denominazioni, ed in particolare di alcune delle più importanti – in termini di valore economico - Indicazioni Geografiche italiane, di cui l’Aceto Balsamico di Modena IGP è uno dei principali esponenti. Se è infatti vero che circa il 92% della produzione totale è destinata a raggiungere circa 130 Paesi in tutto il mondo, è altrettanto vero che una tale popolarità ha esposto questo prodotto simbolo del Made in Italy a innumerevoli tentativi di imitazione o, ancora di più, allo sfruttamento dell’italian sounding per promuovere prodotti che niente hanno a che fare con l’originale. “La notizia è di fondamentale importanza – spiega il Direttore del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena Federico Desimoni – perché fuori dall’Europa come sappiamo il sistema delle Indicazioni Geografiche non è tutelato e riconosciuto, salvo che attraverso questo tipo di accordi. Avere quindi un altro mercato importante come la Nuova Zelanda che riconosce il sistema e ci da tutela è un passaggio fondamentale nella cultura della tutela in campo internazionale”. I numeri dell’Aceto Balsamico di Modena IGP – Oggi il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena rappresenta un comparto la cui produzione certificata nel 2021 ha raggiunto il suo record storico superando i 100 milioni di litri in un anno, corrispondenti a oltre un miliardo in valore al consumo. Tali numeri collocano l’Aceto Balsamico di Modena IGP al primo posto tra gli ambasciatori del Made in Italy agroalimentare in termini di prodotto esportato, nonché nella top five delle specialità alimentari DOP ed IGP italiane per impatto economico a livello nazionale. Attualmente il comparto dell’Aceto Balsamico di Modena comprende 2400 aziende agricole, con una superficie vitata di oltre 14.000 ettari, 92 produttori di mosto e aceto di vino e 61 acetaie, impiegando tra i 25.000 e i 30.000 addetti lungo tutta la filiera produttiva.
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20/12/2023, 16:00 |
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Marco
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Comunicato Stampa 6 Febbraio 2024
Domenica a Modena una visita in acetaia ha completato il percorso formativo dei sommelier fiorentini
IL CONSORZIO DI TUTELA E AIS TOSCANA INSIEME PER IL PRIMO MASTER SULL’ACETO BALSAMICO DI MODENA
Un progetto di approfondimento che rappresenta un’anteprima assoluta nel suo genere: una giornata di studio teorico-pratico, di degustazione e abbinamenti completata da una visita guidata nei luoghi di produzione
Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena e AIS Toscana Delegazione di Firenze, un binomio ad alti livelli per un’esperienza che rappresenta un’anteprima nazionale assoluta nel suo genere. Un Master in due giornate, tenutesi a Firenze la prima e a Modena la seconda, sul tema Aceto Balsamico di Modena . La prima parte, dedicata alla presentazione teorica del prodotto attraverso un seminario tenutosi all’Hotel Michelangelo di Firenze è stata guidata dal Direttore del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena Federico Desimoni insieme al responsabile marketing del medesimo Consorzio Andrea Mancuso Morini e da Massimo Castellani Delegato AIS di Firenze. Oltre settanta i corsisti, che hanno percorso un viaggio ideale attraverso la storia e la tradizione di uno dei prodotti più iconici del Made in Italy agroalimentare, nonché appreso le peculiarità che hanno portato l’Aceto Balsamico di Modena IGP ad essere il primo prodotto in termini di esportazioni nel mondo, con oltre il 92% della produzione che raggiunge oltre 120 Paesi dei cinque continenti. “Quello organizzato in collaborazione con la delegazione di Firenze dell’Associazione Italiana Sommelier – spiega il Direttore del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena Federico Desimoni – è stata la prima esperienza del genere e potrebbe rappresentare il test pilota di un nuovo format rivolto ai sommelier per approfondire la conoscenza del nostro prodotto e per ampliare la gamma di iniziative mirate alla valorizzazione e promozione dell’Aceto Balsamico di Modena”. La prima tappa, svoltasi Firenze, è stata l’occasione per introdurre le nozioni base sul metodo produttivo, il territorio, il prodotto, le tecniche di degustazione e di abbinamento, ma non è stata solo una lezione frontale perché i contenuti sono stati arricchiti da dinamiche di gaming, da esercizi pratici e da proposte che hanno attivato e messo in gioco tutti i partecipanti. Oltre a degustazioni della gamma di prodotti in purezza, sono stati proposti abbinamenti con verdure, formaggi, frutti di bosco e, infine, con il cioccolato Amedei di Pontedera. La serata si è conclusa con la degustazione di un panettone all’Aceto Balsamico di Modena accompagnato da due cocktail classici rivisitati attraverso l’utilizzo dell’Oro nero di Modena preparati e presentanti da Andrea Balleri, Miglior Sommelier d'Italia 2013 e già Campione del mondo barman. “Il seminario realizzato con il Consorzio - afferma Massimo Castellani Delegato AIS di Firenze - è stato accolto con grande curiosità dai nostri corsisti, i quali l’hanno ritenuta un'esperienza molto formativa che ha permesso loro di fare un'esperienza di conoscenza capace di renderli più consapevoli delle molte opportunità di utilizzo di questa eccellenza dell'agroalimentare italiano in cucina. Le prove di degustazione sono infatti andate oltre i soliti abbinamenti e ne hanno messo in evidenza la versatilità. Il seminario ha raccolto un grande successo – aggiunge - e tra gli abbinamenti il più sorprendente è stato quello con la mixology, in cui l'Aceto Balsamico di Modena IGP è stato sapientemente miscelato da Andrea Balleri in due esclusivi cocktail”.
La seconda parte del seminario si è tenuta domenica a Modena, con una visita guidata ad una storica acetaia dove i sommelier sono stati condotti alla scoperta del ciclo di produzione dell’Aceto Balsamico, dal vigneto fino alla bottaia e accompagnati in nuovi percorsi degustativi e di abbinamento. L’esperienza si è conclusa con la consegna degli attestati di partecipazione ai sommelier partecipanti all’intera proposta formativa.
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06/02/2024, 15:54 |
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Marco
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Da Firenze a Monaco, una settimana all’insegna dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e Tradizionale DOP
ORO NERO E VINI ROSSI, IL BALSAMICO DI MODENA A FIRENZE NELLA STORICA ANTEPRIMA DEL CHIANTI CLASSICO
Negli stessi giorni dell’evento nel capoluogo toscano, il prodotto simbolo del Made in Italy agroalimentare nel mondo sarà anche al Rathaus di Monaco di Baviera insieme ad Apt Emilia-Romagna per il lancio delle nuove proposte turistiche.
Oro Nero di Modena e grandi vini rossi di Toscana: l’Aceto Balsamico di Modena e l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena alla Stazione Leopolda di Firenze, il 15 e 16 febbraio, in occasione della Chianti Classico Collection, la storica manifestazione organizzata dal Consorzio Vino Chianti Classico.
I Consorzi di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e dell’Aceto Tradizionale di Modena DOP, che in tale occasione saranno al fianco di Origin Italia - Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche, in questa prestigiosa occasione saranno protagonisti di due speciali degustazioni.
L’edizione 2024 della storica anteprima dei vini del Gallo Nero conta oltre 200 produttori che nella giornata di venerdì 16 febbraio accoglieranno non solo gli addetti ai lavori ma altresì un pubblico di appassionati. E proprio venerdì 16 è in programma un seminario dedicato al pregiato prodotto modenese, alle 13.30, organizzato in collaborazione con Origin Italia, dal titolo “Gli amici della Collection: l’Aceto Balsamico di Modena IGP”. Durante i due giorni di manifestazione il Consorzio presenterà inoltre ai numerosi professionisti presenti il sistema Consortium Profile, il sistema di segmentazione dell’Aceto Balsamico di Modena sviluppato per guidare il consumatore nella scelta del prodotto, favorendo un acquisto informato e consapevole, e facilitando la scelta del prodotto che meglio corrisponde al proprio gusto e alle proprie esigenze d’uso.
Sempre nel pomeriggio del venerdì avverrà il seminario dedicato all’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP guidata dal Consorzio di Tutela sempre all’interno della collaborazione con Origin Italia “Gli amici della Collection: l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP”.
Negli stessi giorni dell’anteprima fiorentina del Chianti Classico, l’Aceto Balsamico di Modena sarà protagonista anche in Germania ed in particolare a Monaco di Baviera, dove il 14 febbraio è previsto nell’ambito della manifestazione F.re.e - una delle più importanti per il mercato tedesco nei settori Tempo Libero e Turismo - un evento dedicato al mondo dei media, tour operator e opinion leader presso il Municipio durante la quale saranno presentate una serie di attività congiunte tra la città di Monaco e la Regione Emilia Romagna, a partire dal treno giornaliero che da maggio a settembre attraverserà il territorio emiliano per arrivare fino a Rimini, con una presentazione e degustazione dei prodotti più rappresentativi della Regione, di cui l’Aceto Balsamico di Modena è leader per esportazioni in oltre 120 Paesi di tutto il mondo.
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14/02/2024, 12:27 |
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Marco
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Settimane intense per l’oro nero di Modena
ACETO BALSAMICO DI MODENA IN VIAGGIO: DA BOLOGNA A NAPOLI PASSANDO PER BERLINO, TRA DEGUSTAZIONI E PROGETTI PROMOZIONALI
In programma anche esclusive masterclass, presentazione del Consortium Profile e showcooking, con una attenzione particolare al Turismo DOP
Degustazioni, presentazioni, eventi promozionali nelle più importanti fiere di settore: l’Aceto Balsamico di Modena IGP si ritaglia un ruolo da protagonista per le prossime settimane, portando il proprio nome in giro per l’Italia e l’Europa.
Dopo la partecipazione alla Chianti Classico Collection a Firenze e alla fiera F.re.e di Monaco di Baviera, una delle più importanti per il mercato tedesco nei settori Tempo Libero e Turismo, all’interno dello spazio di Apt Emilia-Romagna per invitare alla scoperta dei luoghi di produzione, l’Aceto Balsamico di Modena IGP prosegue il suo viaggio raggiungendo Bologna dal 25 al 27 febbraio per lo Slow Wine Fair, dove sarà presente in uno spazio condiviso con altre DOP ed IGP regionali e tra i protagonisti di una masterclass di alto livello a fianco dei Consorzi di Tutela di Parmigiano Reggiano DOP, Piadina Romagnola IGP, Squacquerone di Romagna DOP, Romagna Sangiovese DOC e Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC. Anche in questa occasione il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena presenterà il Consortium Profile, il sistema sviluppato per aiutare il consumatore ad orientarsi tra le diverse tipologie di prodotto per un acquisto consapevole.
Il viaggio prosegue poi a marzo, valicando i confini nazionali con la presenza dell’Aceto Balsamico di Modena a Berlino, dove in occasione della prestigiosa fiera ITB sarà tra i prodotti alla ribalta nella Serata Italia di ENI presso l’Ambasciata d’Italia, a cui sono stati invitati la Ministra del Turismo On. Daniela Santanché ed il Presidente di Enit-Agenzia Nazionale del Turismo Evelina Christillin. In questa occasione la Regione Emilia-Romagna si presenterà in coppia con la Regione Veneto portando i propri prodotti di eccellenza di fronte ad una platea di ospiti istituzionali e giornalisti internazionali. ITB Berlin è una delle più importanti fiere al mondo per il settore del turismo, che richiama ogni anno oltre 150.000 visitatori.
L’Oro Nero di Modena, ambasciatore del Made in Italy per esportare ben il 92% della propria produzione in oltre 120 Paesi, è anche protagonista dei nuovi trend: il turismo enogastronomico e il turismo esperienziale con le numerose visite nelle acetaie di tutta la provincia e con l’evento di fine settembre Acetaie Aperte, e sulla scia di questo trend torna poi in Italia dal 14 al 16 marzo per la BMT-Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli, una delle più importanti fiere B2B di settore per gli operatori turistici, per farsi ambasciatore in Italia del territorio, forte dei risultati positivi del turismo a Modena e provincia. Infatti i dati forniti dalla Regione Emilia-Romagna ed elaborati dal Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena mostrano infatti un aumento annuo di arrivi del 13,5%, superando del 10,4% i valori pre-pandemia (2019) e la quota maggiore degli ospiti in provincia proviene dall'Italia (68,4%), in aumento del +9,7%. I dati mettono in evidenza anche come i turisti mostrano sempre di più interesse verso le iniziative gastronomiche e culturali con picchi nei mesi di luglio e settembre (quasi 79.000 arrivi) proprio quando è programmato l’evento Acetaie Aperte. La presenza del Consorzio Aceto Balsamico di Modena prevederà workshop dedicati ed il coinvolgimento di due noti interpreti della cultura enogastronomica dell’Emilia-Romagna come Carla Brigliadori e Daniele De Leo, per un mix di cucina e animazione.
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23/02/2024, 13:07 |
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Marco
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L’incontro si è tenuto questa mattina presso la sede del Consorzio
ACETO BALSAMICO TRADIZIONALE DI MODENA DOP, DALL’ASSEMBLEA DEI SOCI DEL CONSORZIO TUTELA NOVITA’ SUL PIANO DI TUTELA E PROMOZIONE PER IL BIENNIO 2024/25
Tra le strategie di sviluppo, un nuovo piano di comunicazione, importanti partnership in Italia e all’estero e l’incremento del budget promozionale grazie anche alla partecipazione ai bandi di finanziamento pubblici
Promozione, ricerca, tutela e servizi ai produttori. Questi i punti cardine su cui si è sviluppata l’assemblea dei soci del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP che si è svolta questa mattina presso la sede del Consorzio medesimo. L’assemblea ha votato all’unanimità il bilancio consuntivo del 2023 e approvato il nuovo piano delle attività per il 2024, avendo sempre come direttrice l’assoluta qualità ed esclusività dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP. Centrale quest’anno il tema della promozione e delle iniziative svolte a supporto della DOP modenese che nel secondo semestre è tornata ad essere grande protagonista di eventi nazionali ed internazionali anche nelle Ambasciate italiane in Europa. Presentato per il 2024 anche il nuovo piano di comunicazione per il Balsamico Tradizionale Dop che, proprio per il suo essere unico e raro e prezioso, può raggiungere un valore di circa 3000 euro al litro, verrà promosso e raccontato come accade per gli altri capolavori italiani, in contesti di interesse non solo culinario ma anche artistico-culturale. Annunciata ufficialmente in collegamento video con il dott. Andrea Compagnucci responsabile marketing e comunicazione, l’importante partnership con la Fondazione Arena di Verona, il teatro lirico all'aperto più grande al mondo Molte, davvero tante le iniziative che hanno trovato il consenso dell’Assemblea e che sono state presentate dalla dr.ssa Elisabetta Serraiotto, consulente di Marketing e Comunicazione chiamata dal Consorzio di Tutela della DOP a fine estate 2023 per iniziare questo importante lavoro di riposizionamento del prodotto e del suo brand in sinergia con il Consorzio dell’Aceto Balsamico di Modena IGP. Obiettivo della sinergia è mettere in rete la capillare presenza dell’autentico Balsamico di Modena nel mondo per costruire un sistema virtuoso di promozione e tutela di queste tipicità modenesi nel mondo e del loro valore.
Relativamente all’esercizio da poco conclusosi, lusinghieri sono stati i risultati raggiunti, come ha affermato nella sua relazione il Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, Enrico Corsini: “Negli ultimi anni il Consorzio Tutela è cresciuto e ha reso più forte la filiera anche grazie alla sinergia creata con Regione e MASAF e dai contributi ottenuti dai bandi pubblici. L’anno appena trascorso ha segnato un nuovo record per l’imbottigliamento di ABTM, nel formato “Giugiaro” da 100 ml unico per tutti i produttori, che ha fatto segnare un +43%. Un risultato raggiunto grazie alla qualità dei produttori certificati di ABTM e alle attività di promozione e tutela messe in campo dal Consorzio.”
“Nel 2023 – ha spiegato il Consigliere Michele Montanari - la Regione Emilia Romagna ha riconosciuto il Distretto del Cibo dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena; questo significa avere un’occasione in più per lo sviluppo della filiera e per il marketing territoriale. Non di meno, sta sviluppando una strategia di divulgazione internazionale sul web e sui social su cui il Consorzio fa affidamento per aumentare la reputazione in termini di esclusività ed eccellenza. Nello sviluppo del programma di attività per il 2024 – ha aggiunto – il Consorzio ha altresì identificato tra i propri obiettivi la ricerca scientifica per una migliore definizione delle caratteristiche organolettiche del prodotto”.
Oltre alle attività proprie della tutela e promozione della DOP il Consorzio mette a disposizione, sia dei soci che dei non soci, servizi come quello di imbottigliamento certificato, per cui il Consorzio ha stabilito nuove tariffe sempre nell’ottica di una maggiore trasparenza nella gestione ed equità tra i produttori.
Ad aprire l’assemblea l’intervento del Sindaco della città di Modena Gian Carlo Muzzarelli “Nella relazione del Presidente Corsini – ha affermato il Sindaco - abbiamo ascoltato molte cose fatte per promuovere il territorio e il prodotto, e questo è molto importante per dare identità alla nostra provincia. Per noi l’enogastronomia è un elemento fortissima e dobbiamo valorizzarlo sempre di più, è importante farla conoscere nel mondo, è un percorso iniziato già nel 2015 con Expo che ha portato a rafforzare i dati delle presenze sul nostro territorio, siamo cresciuti del 20% rispetto al pre pandemia. Dobbiamo continuare a lavorare per qualificare sempre di più la nostra provincia – ha concluso il Sindaco - come è avvenuto con il film di Michael Mann dedicato a Enzo Ferrari in cui la città di Modena è stata mostrata in tutta la sua bellezza artistica e enogastronomica”. Presente anche Giuseppe Molinari, Presidente della Camera di Commercio di Modena, nel suo intervento di saluto ha affermato la piena condivisione degli obiettivi con il Presidente Corsini ed ha particolarmente apprezzato la capacità di fare sistema come già avviene con Piacere Modena, un’eccellenza unica italiana. “Come Camera di Commercio cerchiamo di fare sistema anche noi – ha concluso – affinché le iniziative di territorio e di sviluppo possano essere scaricate a terra. Vi esortiamo a continuare a fare sistema perché solo così riusciremo a far crescere tutta la filiera dell’agroalimentare”.
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24/02/2024, 18:17 |
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Balsamico Tradizionale di Modena: le 25 acetaie della provincia nella nuova guida gratuita “Aceto in Comune”
Curata dalla Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Spilamberto con la collaborazione del Consorzio di tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop, la guida raccoglie e illustra le 25 Acetaie Comunali della provincia di Modena
È dedicato all’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop, uno dei prodotti più antichi, preziosi e caratterizzanti del territorio modenese, un monumento a suo modo, e alle acetaie comunali, spesso ospitate in prestigiosi palazzi storici, monumenti a loro volta, il volume “Aceto in Comune”, la nuova guida per scoprire le Acetaie comunali e i segreti di un prodotto unico al mondo. Curata dalla Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Spilamberto, su idea del Gran Maestro Maurizio Fini, la guida nasce per accompagnare i turisti, ma anche i cittadini, a conoscere le 25 acetaie del territorio modenese che fanno parte del progetto “Aceto in Comune” che coinvolge tutte le acetaie nate e sostenute dalle diverse amministrazioni pubbliche. La guida raccoglie curiosità e caratteristiche delle diverse acetaie, integrandole nella storia locale e dando tutte le indicazioni necessarie per le visite. Realizzata con il patrocinio del Comune di Modena e del Comune di Spilamberto, è stata presentata nei giorni scorsi a tutti i 25 Sindaci dei Comuni del territorio che accolgono un’acetaia. Oltre a far entrare visitatori e curiosi nel mondo del balsamico tradizionale, la guida contiene anche un “passaporto” per tenere conto delle acetaie visitate attraverso un timbro. Cumulando i timbri si possono ricevere dei premi che vanno da una maglietta griffata (tre timbri) a una bottiglietta di aceto (cinque timbri) fino all’iscrizione al corso per diventare allievi assaggiatori o a una confezione “palcoscenico” di Aceto Balsamico Tradizionale (15 timbri). Come si legge nelle pagine della guida, se è vero che un’acetaia non appartiene a una famiglia ma sono le diverse generazioni che accompagnano l’acetaia stessa nella sua vita, è anche vero che le Acetaie comunali sono un patrimonio dei cittadini e custodiscono non solo il prezioso “oro nero” ma anche la storia della comunità e delle vite dei modenesi e l’identità dei territori. Il balsamico tradizionale custodito nelle Acetaie comunali diventa così un “monumento nei monumenti” e viene inserito a pieno titolo nei percorsi di visita turistici, oltre a essere a disposizione dei cittadini per scopi didattici e informativi. Collocate in genere nei piani più alti o nei sottotetti dei palazzi storici, a differenza delle acetaie private quelle comunali sono aperte al pubblico nei fine settimana o su prenotazione e durante manifestazioni ed eventi locali. A partire dalla nascita, che spesso avviene grazie alla donazione di botti da parte di cittadini, imprese o associazioni, le Acetaie comunali sono curate da gruppi di volontari composti da maestri assaggiatori e da soci della Consorteria che mettono il loro sapere a disposizione dei visitatori in occasione delle visite guidate: “Una decina di anni fa mi venne affidata la responsabilità di censire, organizzare e armonizzare l’attività delle Acetaie comunali – spiega il Gran Maestro della Consorteria Maurizio Fini - E’ grazie alla spinta propulsiva dell’intera Consorteria, all’opera incessante di tutti i volontari e alla collaborazione del Consorzio di tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop che oggi con questa guida offriamo una testimonianza concreta della nostra passione; a tutti rivolgo un grande, grandissimo grazie, con la certezza che questo obiettivo non è un punto di arrivo ma di partenza, per continuare nella valorizzazione sinergica di un prodotto unico al mondo”. “Abbiamo collaborato con piacere al progetto della guida che riporta in copertina lo scatto del fotografo Maurizio Galimberti realizzato appositamente per il Consorzio di Tutela dell'Aceto Balsamico Tradizionale DOP. Le acetaie comunali sono un arricchimento per la città di Modena ma non vanno dimenticati i produttori e le famiglie che da sempre producono e custodiscono questo tesoro – sottolinea Enrico Corsini, Presidente del Consorzio di tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop - Ecco perché, in quarta di copertina, il progetto prevede un QR code attraverso il quale il visitatore può accedere al sito del Museo oppure alla pagina web delle acetaie associate al Consorzio di Tutela. I 50.000 visitatori del 2023 sono un grande risultato che ci auguriamo di incrementare e di portare anche nelle famiglie che con grande ospitalità aprono le loro porte ai consumatori gourmet provenienti da tutto il mondo. Ricordo infatti che i produttori associati al Consorzio esportano il nostro prezioso prodotto nell’alta ristorazione e nei migliori negozi di specialità di Stati Uniti, Canada, Giappone, e Germania”. 25 “Acetaie in Comune” certificate
Tutte le Acetaie comunali sono certificate presso il Consorzio di tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop in modo che, dopo almeno 12 o 25 anni di maturazione nelle botti, il prodotto possa ottenere la Denominazione di origine protetta. Le Acetaie comunali che fanno parte della guida sono a Modena quella del Comune e quella di Palazzo Ducale, sede dell’Accademia militare. Oltre al Museo dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Spilamberto gli altri Comuni coinvolti dalla pianura all’Appennino sono: Bomporto, Campogalliano, Camposanto, Carpi, Castelfranco Emilia, Castelnuovo Rangone, Castelvetro, Fanano, Fiorano, Formigine, Maranello, Marano sul Panaro, Mirandola, Nonantola (oltre a quella della Partecipanza), Novi di Modena, Ravarino, San Cesario, San Prospero, Sassuolo, Savignano sul Panaro, Soliera e Vignola.
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Marco
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Comunicato Stampa 11 Aprile 2024 A Vinitaly la giornata dedicata all’eccellenza modenese è domenica 14 aprile
L’ACETO BALSAMICO DI MODENA INCONTRA IL MONDO DEL VINO
A Vinitaly una degustazione in purezza nel padiglione della Regione Emilia-Romagna e una in abbinamento con il Prosecco DOC. Continua poi in Maremma il ciclo di Masterclass dedicate ai sommelier
L’Aceto Balsamico di Modena IGP tra i protagonisti dell’edizione 2024 del Salone Internazionale dei Vini e dei Distillati Vinitaly, che si tiene a Veronafiere dal 14 al 17 aprile. Un’intera giornata, quella di domenica 14 aprile, in cui il prodotto dell’agroalimentare Made in Italy più esportato nel mondo – oltre il 90% della produzione – si presenta al selezionato pubblico del Vinitaly per farsi conoscere ed apprezzare in tutte le sue molteplici sfumature grazie a due esclusive Masterclass. Il primo appuntamento, in programma per le ore 10.30 nella Sala Masterclass del Padiglione Emilia-Romagna prevede una degustazione guidata sulle caratteristiche del pregiato condimento – ottenuto da mosti d’uva di sette vitigni selezionati, con l’aggiunta di aceto di vino, poi affinato e invecchiato in legno - dalla storia antica che ha saputo adattarsi ai sapori della cucina moderna e a culture gastronomiche eterogenee, a cura di Andrea Mancuso Morini, Responsabile Marketing e Comunicazione del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena. In questa occasione l’Aceto Balsamico di Modena sarà oggetto di una degustazione in purezza, tenuta attraverso l’utilizzo del Consortium Profile, il sistema realizzato dal Consorzio per spiegare in modo semplice e immediato al consumatore i differenti profili sensoriali del prodotto.
La seconda Masterclass, in collaborazione con il Consorzio del Prosecco DOC, è prevista invece alle ore 16.00 al Prosecco DOC Pavillon in Area H, con una degustazione di cocktail a base di Prosecco DOC e Aceto Balsamico di Modena IGP. “Non potevamo mancare ad un evento come Vinitaly da sempre spazio di comunicazione e valorizzazione delle eccellenze italiane – commenta il Direttore del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena Federico Desimoni – innanzitutto perché con il vino italiano condividiamo la preziosa materia prima: l’uva, il mosto, il vino. Membri a pieno titolo del panorama agroalimentare, ci sentiamo anche strettamente connessi al settore vinicolo e, proprio per questo, desideriamo continuare a costruire relazioni e alleanze con i protagonisti di questo mondo che è riuscito a integrare business e cultura in un modo inimitabile. Per quest’anno abbiamo sviluppato una collaborazione con il Consorzio del Prosecco DOC con cui condividiamo la dinamicità, la vocazione internazionale e la voglia di fare innovazione e, per sottolineare questa unità di intenti, non ci limiteremo a affiancare i nostri prodotti, ma li proporremo in connubio, in una modalità che esalta la versatilità, la creatività e il genio italiano”.
Un comparto, quello dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, che si compone di 2400 aziende agricole, con una superficie vitata di oltre 14.000 ettari, 92 produttori di mosto e aceto di vino e 61 acetaie, impiegando tra i 25.000 e i 30.000 addetti lungo tutta la filiera produttiva, per una produzione annua che si attesta stabilmente tra i 95 ed i 100 milioni di litri ed un valore al consumo che supera il miliardo di euro. L’Aceto Balsamico di Modena rappresenta per il territorio modenese e per l’economia del settore delle DOP e IGP un patrimonio di grande valore e si conferma il prodotto più esportato in assoluto con oltre il 90% della produzione che viene commercializzata in oltre 130 Paesi di tutto il mondo. “E’ per noi un vero piacere ospitare l’Aceto Balsamico di Modena, una realtà con la quale collaboriamo da tempo e con la quale condividiamo molteplici affinità, anche la propensione all’export. Lo dimostra il fatto - chiarisce il Direttore Generale del Consorzio Prosecco DOC Luca Giavi- che delle oltre 600 milioni di bottiglie di Prosecco DOC prodotte ogni anno, oltre l’80% varca i confini nazionali. Un apprezzamento globale che premia l’impegno dei nostri produttori e la qualità delle nostre bollicine. Nella stessa logica, Prosecco DOC, da sempre incline al dialogo con altre eccellenze ad Indicazione Geografica, ha stretto diversi accordi di collaborazione con numerose realtà consortili non solo sul fronte della promozione ma anche della valorizzazione e della tutela”.
Il Prosecco DOC, vede nel 2024 l’anno del consolidamento sui mercati internazionali: una produzione di oltre 616 milioni di bottiglie e una reputation nel mondo delle bollicine in crescita costante. Nel 2023, nonostante una leggera contrazione del 3% rispetto al 2022 quando si è registrata una crescita legata al desiderio di ritorno alla normalità post pandemia, le esportazioni hanno retto e anzi alcuni mercati sono cresciuti in doppia e talora in tripla cifra. A guidare questi incrementi sono stati la Francia (+20,3%), l’Ucraina (+120%) ma anche Russia, Polonia (+16,3%), Lituania (+33,6%) e l’Est Europa in generale. In termini di valore, nel 2023 il Prosecco DOC ha avuto un incremento del 7,8% rispetto all’anno precedente.
Terminato Vinitaly, il 24 aprile il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP sarà in Toscana per incontrare i sommelier della delegazione AIS di Grosseto per la masterclass dal tema “L’oro nero di Modena”, una seconda edizione che segue il successo di quella già realizzata a gennaio con la delegazione AIS di Firenze. Sviluppata su due giornate, in un primo momento a partire dalle ore 20,30 del 24 aprile il Direttore Federico Desimoni, il Responsabile Marketinge Comunicazione Andrea Mancuso Morini e Ezio Puggelli, Sommelier AIS, introdurranno le differenti tipologie di Balsamico, utilizzando anche il già citato Consortium Profile, con una parte teorica e pratica, con degustazioni in purezza e in abbinamento a verdure, pecorino, formaggio erborinato, ricotta, frutti di bosco e cioccolato e con due cocktail preparati in diretta dal bartender Dario Antoni. Il 12 maggio, seconda giornata di formazione, si terrà la visita a Modena in acetaia con la consegna degli attestati di partecipazione.
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11/04/2024, 15:04 |
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Marco
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Dal 7 al 10 maggio a Fiere di Parma
ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP E ACETO BALSAMICO TRADIZIONALE DI MODENA DOP: I DUE CONSORZI INSIEME A CIBUS Degustazioni e molte altre attività promozionali e di divulgazione durante il prestigioso evento fieristico
I Consorzi di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena si presentano al prestigioso appuntamento fieristico di Parma insieme come “Le Terre del Balsamico”, sintesi della comunione di intenti delle due realtà consortili riferite al Balsamico di Modena soprattutto nel campo della promozione e valorizzazione del prodotto.
Cibus 2024 sarà l’occasione per confrontarsi su temi di grande attualità per il settore e a tale scopo sono in programma due talk show, entrambi moderati dalla giornalista Francesca Romana Barberini, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico di operatori e professionisti presenti in fiera sulle tematiche legate all’importanza dell’autenticità e come la cultura enogastronomica sia capace di creare grande valore, economico e sociale.
Il primo appuntamento è per mercoledì 8 maggio alle 14.30, con il talk show dal titolo "L’autenticità ha un gusto unico. Tutelare il valore dell’autenticità al tempo del fake", al quale sono invitati a partecipare rappresentanti istituzionali e del mondo consortile. Vedrà invece la partecipazione soprattutto di rappresentanti del mondo della cultura e del giornalismo il talk show “Modena e il Balsamico: raccontare il Gusto della Cultura e la Cultura del Gusto”, in programma giovedì 9 maggio alle 10.30.
“CIBUS sarà un’ottima occasione - spiega Enrico Corsini, Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e di “Le Terre del Balsamico” - per fare sinergia con un ricco programma di degustazioni e talk show anche in collaborazione con altri Consorzi come quello del Lambrusco, del Parmigiano Reggiano o il Consorzio Tutela Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale, rimarcando l’importanza di tessere partnership capaci di valorizzare l’un l’altro i prodotti di eccellenza dell’agroalimentare italiano”.
In particolare, le degustazioni sono all’ordine del giorno con appuntamenti quotidiani dedicati a come riconoscere l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e i suoi affinamenti (martedì 7 maggio ore 11.30, mercoledì 8 maggio alle 12, giovedì 9 maggio alle 14 e venerdì 10 maggio alle 12.30) e sul Consortium Profile e come riconoscere le caratteristiche organolettiche dell'Aceto Balsamico di Modena IGP (martedì 7 maggio ore 12.30, mercoledì 8 maggio alle 11, giovedì 9 maggio alle 15 e venerdì 10 maggio alle 11.30).
“E’ un’occasione per confrontarsi con gli addetti ai lavori, far capire la complessità e la preziosità del mondo del Balsamico – afferma Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena e Vice Presidente di “Le Terre del Balsamico” – sia dal punto di vista delle tradizioni secolari alla base dell’Aceto Balsamico IGP e DOP, che hanno una matrice comune, sia dal punto di vista economico con un comparto che produce annualmente circa 100 milioni di litri per un fatturato globale che sfiora il miliardo di euro e un export che supera il 90%.. Affrontando come alleati i mercati aumentiamo la forza sia per quanto riguarda il Tradizionale DOP adatto di più ad un uso in purezza, sia per l’aceto di uso più quotidiano rappresentato dalla produzione di Balsamico di Modena IGP. CIBUS sarà anche un’occasione importante per collaborare con altri prodotti di eccellenza del nostro territorio e non solo. Nonostante il successo dell’approvazione del nuovo regolamento delle IG, la strada da percorrere è ancora tanta e ardua per rendere consapevole il consumatore dell’importanza delle IG sia da un punto di vista economico che sociale.”
Non mancheranno infatti le degustazioni in abbinamento ad altri prodotti di eccellenza del Made in Italy agroalimentare. Due gli incontri dedicati all’abbinamento con altri prodotti del territorio: martedì 7 maggio alle 14 l’incontro “dall'uva di Modena all’Aceto Balsamico e al Lambrusco”, in partnership con Consorzio Tutela Lambrusco, e giovedì 9 maggio “Il Balsamico di Modena e il Parmigiano Reggiano” in collaborazione con il Consorzio di Tutela del Formaggio Parmigiano Reggiano.
Martedì 7 maggio alle 15.00 il Balsamico di Modena incontra il cioccolato di Amedei, mercoledì 8 maggio alle 15.00 il Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale IGP, in collaborazione con l’omonimo Consorzio di Tutela e alle 16.30 si presenta in abbinamento con il gelato. Due saranno anche gli incontri dedicati all’utilizzo del Balsamico di Modena nel campo della Mixology, nella formula Masterclass in partnership con Choice Parma (martedì 7 e giovedì 9 maggio a partire dalle ore 16.00). Tutti gli appuntamenti de Le Terre del Balsamico, si terranno all’interno dello stand I 064 nel Padiglione 5 di Fiere di Parma.
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30/04/2024, 11:01 |
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