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Consorzio Aceto Balsamico di Modena 
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"A SCUOLA DI BALSAMICO"

PRESENTATO IERI IL LIBRO DI RICETTE REALIZZATO DALLA SCUOLA ALBERGHIERA DI SERRAMAZZONI CON L'ORO NERO DI MODENA.

Un volume per raccontare la storia e i segreti dell'Aceto Balsamico di Modena IGP e allo stesso tempo una raccolta di ricette elaborate e realizzate dagli studenti della Scuola Alberghiera di Serramazzoni: questo è "A scuola di Balsamico", il libro realizzato e distribuito dal Consorzio Aceto Balsamico di Modena ed edito da Edizioni Catering, che è stato presentato ieri pomeriggio a Modena al Caffè Concerto di Piazza Grande alla presenza del Presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena Mariangela Grosoli, del Direttore della Scuola Alberghiera e di Ristorazione di Serramazzoni e del Direttore di Edizioni Catering Roberto Martinelli. Una presentazione che si è poi conclusa con un assaggio di Aceto Balsamico di Modena IGP accompagnato da scaglie di Parmigiano Reggiano, servito dagli allievi dell'Istituto Alberghiero.

Una parte introduttiva dedicata alla storia del prodotto e alle caratteristiche organolettiche dell'Aceto Balsamico di Modena IGP con una prefazione del Presidente del Consorzio Mariangela Grosoli e dello chef stellato Massimo Bottura dell'Osteria Francescana di Modena e il contributo del direttore della Scuola Alberghiera di Serramazzoni Giuseppe Schipano, precedono la presentazione delle ricette prime classificate nelle 7 edizioni del Concorso Gastronomico "Il cibo si tinge di nero Balsamico" promosso dal Consorzio Aceto Balsamico di Modena e dalla stessa Scuola Alberghiera e di Ristorazione di Serramazzoni (MO).

Per le sue caratteristiche organolettiche, l'Aceto Balsamico di Modena IGP rappresenta un vero asso nella manica per gli chef ma anche per semplici appassionati di cucina i quali, prendendo spunto da questa pubblicazione, avranno qualche suggerimento in più per abbinare al meglio il condimento con le pietanze: mentre un balsamico giovane e leggermente corposo rende meglio nelle preparazioni di cibi cotti, uno con corposità più accentuata e prolungato invecchiamento è più indicato nelle rifiniture di piatti, come condimento di insalate di verdura e frutta, o per un tocco di classe a cocktail e dessert. Ventiquattro idee per interpretare e personalizzare l'oro nero dunque, rivisitando cucine di paesi lontani o proponendo nuovi abbinamenti per esaltarne le note intense e inconfondibili.

"Il successo di un prodotto agroalimentare - spiega il Presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena Mariangela Grosoli nella prefazione - è determinato dalla sua qualità, ma a volte non basta. Non è secondaria, nel suo percorso di affermazione presso i consumatori, la versatilità, ovvero la facilità di abbinamento con usi e costumi alimentari di altre tradizioni. L'Aceto Balsamico di Modena IGP ha uno dei suoi punti di forza proprio in questa capacità di adattarsi alle diverse cucine, ai più svariati ingredienti. L'avventura del balsamico nel mondo, infatti, ha avuto come protagonista principale la curiosità degli chef e la loro capacità di interpretare in modo nuovo e originale la tradizione. Per questo - continua la Grosoli - il Consorzio Aceto Balsamico di Modena ha scelto di rivolgersi ai giovani studenti della Scuola Alberghiera e di Ristorazione di Serramazzoni e di affidare a loro, futuri ambasciatori della cucina italiana, lo studio e la sperimentazione di nuove strade per il prodotto agroalimentare che maggiormente la rappresenta. Abbiamo voluto incontrarli e coinvolgerli, certi che tra il loro estro e la freschezza dell'età, le potenzialità del nostro prodotto sarebbero state in buone mani".

Ufficio Stampa Consorzio Aceto Balsamico di Modena


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COSTITUITO IL CONSORZIO DI TUTELA ACETO BALSAMICO DI MODENA: NASCE COSI' IL QUARTO POLO DELL'AGROALIMENTARE ITALIANO PER VALORE E IL PRIMO PER ESPORTAZIONI

Modena, 9 dicembre 2013 – Costituito questa mattina a Modena il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena. La presentazione ufficiale del nuovo organismo è avvenuta alla Camera di Commercio alla presenza del Presidente della CCIAA di Modena Maurizio Torreggiani, del VicePresidente di AICIG e Direttore del Consorzio Grana Padano Stefano Berni, del Presidente del Consorzio Filiera Aceto Balsamico di Modena Sabrina Federzoni, del Presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena Mariangela Grosoli, del Direttore di AICIG Piermaria Saccani, di Roberta Chiarini della Direzione Generale Agricoltura della Regione Emilia Romagna e di Alessandra D'Arrigo del MIPAAF.

Il neonato Consorzio, che conta 50 associati rappresentativi di oltre il 98% dell'intera produzione, come primo atto formale ha nominato il nuovo Consiglio di amministrazione - composto da Mariangela Grosoli e Sabrina Federzoni, Giovanni Carandini, Armando De Nigris, Angelo Giacobazzi, Cesare Mazzetti, Giacomo Ponti, Enrico Zini e Stefano Berni – il quale a sua volta ha provveduto come primo atto ufficiale alla nomina del Presidente del Consorzio, individuato nella persona del consigliere Stefano Berni, attualmente anche direttore del Consorzio di tutela del Grana Padano.

“Il Consorzio di Tutela dell'Aceto Balsamico di Modena ha due mission – ha commentato il neopresidente Berni – ovvero la tutela e la garanzia di reddito a tutte le imprese della filiera. Un prodotto DOP e IGP ha senso di esistere solo se sa valorizzare la materia prima e il suo processo di trasformazione e questo è l’elemento fondante e istitutivo con cui la UE ha attivato il sistema dei prodotti certificati. Il Consiglio di Amministrazione farà il possibile affinché il nuovo Consorzio possa funzionare al meglio, alimentato dall'entusiasmo di tutti al fine di garantire la massima efficienza”.

I dati del settore pongono l’Aceto Balsamico di Modena ai vertici della classifica dei prodotti italiani DOP e IGP e tra i vanti dell’agroalimentare italiano nel mondo: il volume produttivo è superiore a 90 milioni di litri, la quota di esportazione pari circa al 90% ed il valore di mercato supera i 600 milioni di euro.

“Non potevamo aspettare oltre – ha commentato Mariangela Grosoli - i tempi erano maturi per assumersi la responsabilità di non disperdere un patrimonio che ci è stato consegnato dalla storia e dalle nostre famiglie. In questo momento storico noi produttori avevamo la responsabilità storica di trovare un accordo e fare il possibile affinché questa economia potesse essere tutelata sempre di più. Siamo riusciti – ha aggiunto la Grosoli - a trovare un accordo tra coloro che hanno grandi aziende e le piccole realtà locali e questo è stato un grande successo a vantaggio di un territorio e di un prodotto che porta nelle famiglie una economia positiva”.

Con l'operazione di questa mattina che concretizza l'unione dei due Consorzi esistenti, a Modena nasce quindi il quarto polo dell'agroalimentare italiano per valore ed il primo per esportazioni: l'Aceto Balsamico di Modena, riconosciuto a livello comunitario come IGP dal 2009, è il frutto del lavoro di circa 80 aziende operanti nelle province di Modena e di Reggio Emilia e presenti sui mercati di oltre 100 Paesi.

“La nascita del Consorzio di Tutela rappresenta la conclusione di un percorso complicato affrontato da tutti con molto impegno - ha affermato Sabrina Federzoni - che riunisce tutti i produttori di Aceto Balsamico per difendere con maggiore forza il nostro prodotto in Italia e nel mondo, la prima Igp esportata e per tale motivo, questa eccellenza del Made in Italy agroalimentare necessita di tutela contro tutte le contraffazioni che cercano di usurpare il valore e il vissuto del nostro prodotto”.

Sull'importanza di questo comparto nell'economia del territorio si è espressa anche Roberta Chiarini della Direzione Generale Agricoltura della Regione Emilia Romagna: "Tutelare le produzioni Dop e Igp vuol dire salvaguardare l'economia, le aziende e il territorio. La costituzione del Consorzio di Tutela rappresenta per i produttori di Aceto Balsamico e le istituzioni il raggiungimento di un importante obiettivo da tempo sostenuto anche dalla Regione. L'Aceto Balsamico di Modena è uno dei prodotti più' imitati al mondo o meglio, il termine Balsamico e' uno dei più abusati e questo nuovo organismo potrà attivarsi per tutelarlo almeno nei confini europei. Obiettivo principale e' quello di tutelare la produzione e riportare economia e valore sul territorio, ma tra le funzioni del Consorzio rientra anche la promozione della cultura e della storia di questa produzione. La costituzione del Consorzio contribuirà a rafforzare il sistema produttivo delle Dop e Igp dell’Emilia-Romagna a beneficio di produttori e consumatori”.

Piermaria Saccani, Direttore di AICIG, ha sottolineato che "Non è più tempo di individualismi, dobbiamo capire che la tutela che chiediamo al neonato Consorzio deve passare attraverso la condivisione delle problematiche comuni: solo in questo modo saranno realmente efficaci anche le altre attività domandate a questo nuovo organismo, ovvero promozione e valorizzazione del prodotto".

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09/12/2013, 17:18
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“A SCUOLA DI BALSAMICO": I VINCITORI DELL'OTTAVA EDIZIONE DEL CONCORSO DEDICATO ALL'ORO NERO DI MODENA INTERPRETATO DAGLI ALLIEVI DELLA SCUOLA ALBERGHIERA DI SERRAMAZZONI

Si è tenuta giovedì scorso presso la Scuola Alberghiera di Serramazzoni la finale dell'ottava edizione del concorso "Il cibo si tinge di nero balsamico", sponsorizzato dal Consorzio di tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP , la prima dopo la fortunata pubblicazione "A scuola di balsamico", compendio delle ricette vincitrici dei sette anni passati. Undici i finalisti, provenienti da tre diversi corsi di specializzazione (3 di sala-bar, 5 di cucina, 3 di pasticceria) che hanno basato il proprio "progetto" sullo studio del patrimonio enogastronomico di cinque paesi, ovvero Italia, Francia, Cina, Giappone e Gran Bretagna: la loro "sfida", quella di abbinare un prodotto tipico proveniente dagli stessi, con il grande protagonista della nostra tradizione, l'Aceto Balsamico.

Una ricchezza di stimoli sensoriali che ha cavalcato l’onda, in alcuni casi, delle passioni personali degli studenti stessi, in un viaggio tra i delicati contrasti della cucina orientale e i gusti nostrani, tra interessanti rivisitazioni e accostamenti più spregiudicati: un turbinio di sapori, sfumature e percezioni uniche al palato, come hanno definito i membri della commissione giudicante delle proposte degli allievi, a partire dal presidente della commissione il Direttore della scuola Giuseppe Schipano, dal direttore del Consorzio Federico Desimoni, dal consigliere Patrizia Marchi, dalla responsabile dell’ufficio stampa Marzia Morganti, dal caporedattore della rivista Catering Luigi Franchi, dall’agronomo Daniele De Leo e dal barman e giornalista Luca Bonacini.

Undici talenti a confronto per tre posti da vincitori, anche se la classe e l'abilità dimostrata da tutti ha reso ancora più difficile il lavoro dei giudici che alla fine si sono così espressi: per il comparto di cucina è stata apprezzata la semplice originalità della ricetta di Andrea Calzolari, una rielaborazione dell’english breakfast e dei suoi principali ingredienti, uova con tuorlo di Aceto Balsamico, bacon e pan brioche; per la pasticceria si è rivelato vincitore assoluto il richiamo ai sapori del territorio di Samira Salsi e della sua mousse al Parmigiano Reggiano DOP con un sorprendente cuore di cioccolato e Aceto Balsamico, mentre per la sala bar è stata premiata la tenacia e la complessità del progetto di Domenico D’Addio che ha preparato un cocktail a base di Aceto Balsamico e sakè di sorgo di fortissimo impatto, nato dalla passione per la cultura nipponica e studiato, anche visivamente, fino ai minimi dettagli. Menzione speciale per Domenico Maglione, allievo di cucina, per la sua rivisitazione della tradizione culinaria inglese e della cultura dello street food: apprezzato all’unanimità il suo hamburger di cappasanta e pane all’Aceto Balsamico.


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13/01/2014, 11:56
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L’ACETO BALSAMICO DI MODENA IN ONDA SU RAITRE: LE TELECAMERE DI GEO ALLA SCOPERTA DELL’ORO NERO E DELLE ECCELLENZE DEL TERRITORIO

L’oro nero di Modena continua a far parlare di sé sulle reti nazionali. Lunedì 3 febbraio alle 16.40 circa sarà infatti protagonista del servizio realizzato dalla regista Gabriella Lasagni per la trasmissione di RaiTre Geo&Geo, con una panoramica a tutto tondo delle eccellenze del territorio che insieme all’Aceto Balsamico rendono Modena una delle zone italiane più significative per il Made in Italy.

Durante la puntata del programma condotto da Sveva Sagramola ed Emanuele Biggi, verranno trasmesse le immagini riprese dalle telecamere all’Acetaia del Duca e all’Acetaia Sereni dove si è assistito alla raccolta dell’uva e alla cottura del mosto che dà origine al prezioso condimento, la cui affermazione come prodotto distintivo di questo territorio è riconducibile da secoli alle particolari caratteristiche pedoclimatiche a cui si sono aggiunti saperi, conoscenze e competenze dell’uomo. Il "percorso" attorno al Balsamico si è poi concluso naturalmente in cucina, con la preparazione di alcuni piatti tipici della tradizione modenese presso l'Antica Trattoria La Busa a Spilamberto.

Nello stesso servizio anche un focus sulla produzione di “botticelle” del Maestro Bottaio Francesco Renzi, la cui attività nasce oltre cinque secoli fa proprio a Modena e che ancora oggi come allora consiste nella scelta dei legni, nella loro stagionatura naturale e nella piegatura a mano delle doghe in acqua bollente. Tra i protagonisti del filmato che andrà in onda, anche un altro “artigiano del legno”: il liutaio di San Damaso Giancarlo Guicciardi, una delle firme più conosciute e apprezzate della liuteria spilambertese in Italia e nel mondo.

Infine, non poteva mancare in questo viaggio tra le eccellenze modenesi, la “rossa” per eccellenza: accompagnati dal noto giornalista sportivo ed esperto di storia della Ferrari Leo Turrini, la troupe di Rai Tre ha fatto tappa al Museo Ferrari e raccolto anche qualche curioso aneddoto, come ad esempio la passione del “Drake” Enzo Ferrari per l’aceto balsamico di Modena che voleva sempre in tavola per deliziare i suoi ospiti.

Quella di Geo & Geo è la seconda apparizione sulle reti nazionali per l’aceto balsamico di Modena dell’inizio del 2014: la prima è stata la partecipazione alla puntata di TG2 Insieme andata in onda martedì 7 gennaio dagli studi di Saxa Rubra, a cui hanno partecipato la produttrice Mariangela Grosoli, il bottaio Francesco Renzi e lo chef Luca Marchini che ha preparato in diretta alcuni semplici piatti con l’oro nero di Modena, sia DOP che IGP.

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31/01/2014, 16:03
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IL CONSORZIO TUTELA ACETO BALSAMICO DI MODENA DOPO IL D.M. 20 GENNAIO 2014:

PROGRAMMA PER LA DIFESA DELLA DENOMINAZIONE

Lunedì 31 marzo 2014 ore 10.30

Camera di Commercio di Modena - Sala Leonelli

Via Ganaceto 134

*************************

Saluti istituzionali

Maurizio Torreggiani - Presidente CCIAA Modena

Emilio Sabattini - Presidente della Provincia

Giorgio Pighi – Sindaco di Modena

Tiberio Rabboni – Assessore all’agricoltura, economia ittica, attività faunistico-venatoria, Regione Emilia Romagna


Interventi

Giuseppe Liberatore – Presidente AICIG Associazione Italiana Consorzi Indicazione geografica

Gianluca Maria Esposito - MiPAAF DIQPI

Stefano Vaccari – MiPAAF ICQRF

Federico Desimoni – Direttore Consorzio Tutela Aceto balsamico di Modena IGP

On. Paolo De Castro – Presidente Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo

Conclusioni

Stefano Berni – Presidente Consorzio Tutela Aceto balsamico di Modena IGP

Moderatore

Giorgio Dell'Orefice - Giornalista Il Sole 24 Ore - Agrisole

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19/03/2014, 15:11
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STRATEGIE DI TUTELA E PROGRAMMA PER LA DIFESA DELLA DENOMINAZIONE ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP

LUNEDI 31 MARZO ALLA CAMERA DI COMMERCIO DI MODENA UN INCONTRO PER FARE IL PUNTO SUGLI SVILUPPI ALL’INDOMANI DELLA PUBBLICAZIONE DEL D.M. 20 GENNAIO

Il Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena presenta le strategie di tutela e il programma per la difesa della denominazione, all’indomani della pubblicazione del decreto ministeriale del 20 gennaio 2014 che ne sancisce la costituzione. L’appuntamento è per lunedì 31 marzo alle 10.30 alla Camera di Commercio di Modena, dove il Consorzio raccoglierà l’opinione dei massimi esperti della materia, moderati dal giornalista del Sole 24-Agrisole Giorgio Dell’Orefice. La mattinata inizierà con gli interventi istituzionali del Presidente della CCIAA di Modena Maurizio Torreggiani, del Presidente della Provincia Emilio Sabattini, del Sindaco di Modena Giorgio Pighi e dell’Assessore all’Agricoltura, economia ittica, attività faunistico-venatoria della Regione Emilia Romagna Tiberio Rabboni. La parte “tecnica” della tavola rotonda verrà introdotta dall’intervento del Direttore del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena, Federico Desimoni, a cui faranno seguito le testimonianze del Presidente dell’AICIG-Associazione Italiana Consorzi Indicazione Geografica Giuseppe Liberatore, seguito da Gianluca Maria Esposito del MiPAAF DIQPI e Stefano Vaccari del MiPAAF ICQRF. La parola passerà poi al Presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo Paolo De Castro, prima delle conclusioni affidate al Presidente del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP Stefano Berni.

“Assumiamo il ruolo di Consorzio di Tutela, che come noto è di natura pubblicistica perché indirizzato alla protezione di interessi collettivi e diffusi, con entusiasmo e consapevoli della responsabilità che tale compito porta in sé – commenta il Direttore del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP Federico Desimoni. Ci auguriamo di poterlo svolgere in un contesto di dialogo e collaborazione, senza venir meno alla necessaria fermezza. Lo stato attuale del mercato dell’ABM ha certamente bisogno di interventi radicali volti a trovare un nuovo ordine e a regolarizzare tante situazioni particolari che ledono, non solo gli interessi del comparto produttivo, ma il più generale obbligo di una comunicazione chiara e trasparente che rispetti le normative e i principi fondamentali del sistema comunitario. Queste sono le priorità strategiche che, soprattutto in questo primo anno, orienteranno l’agire del nostro Consorzio.”

Sull'importanza della costituzione di un Consorzio di Tutela per un prodotto come l'Aceto Balsamico di Modena IGP, si esprime anche il Presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento Europeo Paolo De Castro: “La tutela delle eccellenze del made in Italy agroalimentare è un’azione necessaria di valorizzazione sui mercati e di difesa dei nostri prodotti da fenomeni di agropirateria e contraffazione - sottolinea. Su questo versante, l’impegno da parte dell’Europa è massimo. È però necessario continuare a lavorare affinchè le nostre eccellenze conquistino nuovi spazi nei mercati stranieri che a gran voce richiedono la nostra qualità e il valore materiale e immateriale di nostri prodotti. La costituzione del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena ha rappresentato, in questa direzione, un segnale importante di vivacità per un settore di grande prestigio per il territorio che continua a dimostrare di saper cogliere le nuove sfide globali e di sapersi organizzare per vincerle. Un passo in piena armonia con le politiche europee di tutela del comparto, che puntano e investono proprio sulla qualità e l’organizzazione, fattori determinanti per la presenza sui mercati internazionali”.

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27/03/2014, 19:11
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CHIAREZZA PER IL CONSUMATORE E DIPLOMAZIA PER TUTELARE IL PRODOTTO.

A MODENA SI PRESENTA IL PROGRAMMA DI TUTELA DEL CONSORZIO ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP, CON IL SOSTEGNO E IL PLAUSO DEL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI E DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE AGRICOLTURA DEL PARLAMENTO EUROPEO DE CASTRO

“Dobbiamo educare il consumatore, e per fare questo è essenziale lanciare messaggi di chiarezza. Se l’etichetta specifica le caratteristiche del prodotto, il consumatore potrà valutare con consapevolezza se quello che sta acquistando è un prodotto autentico e certificato oppure una scimmiottatura. Il primo passo deve quindi partire da noi, che dobbiamo fare il possibile e dobbiamo farlo con concordia. Cosa che il Consorzio e il Consiglio che presiedo sta già facendo. E’ importante utilizzare tutti i percorsi possibili della diplomazia per tutelare il prodotto, prima di ricorrere alle vie legali rivolgendoci alla Corte di Giustizia”. Queste le riflessioni con cui il Presidente del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP Stefano Berni ha concluso l'incontro "Strategie di tutela e programma per la difesa della denominazione Aceto Balsamico di Modena IGP", tenutosi ieri mattina nella Sala Leonelli della Camera di Commercio di Modena e moderato dal giornalista del Sole 24 Ore - Agrisole Giorgio Dell'Orefice.

A dare il benvenuto i saluti delle istituzioni: il Presidente della CCIAA di Modena Maurizio Torreggiani, il Presidente della Provincia Emilio Sabattini, il Sindaco Giorgio Pighi e l'Assessore all'Agricoltura della Regione Emilia Romagna Tiberio Rabboni, che ha mostrato l’enorme soddisfazione della Regione Emilia Romagna perché rappresenta un comparto estremamente importante per la salvaguardia dell’agricoltura del territorio e per il comparto economico.

Dopo i saluti, l'incontro è entrato nel vivo con l'intervento del Direttore del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP Federico Desimoni, che ha sottolineato come “il Consorzio, da semplice associazione di produttori assume oggi il ruolo di Consorzio di Tutela e, con il riconoscimento ministeriale, assume ulteriori “doveri istituzionali” legati a tutela generale, promozione, valorizzazione e cura generale degli interessi ma anche compiti specifici legati alla salvaguardia del prodotto, vigilanza, abusi e usi impropri della denominazione. I Consorzi nascono proprio per evitare che si creino queste distorsioni sul mercato, quindi dobbiamo lavorare su pulizia del mercato e corretto utilizzo dell’IGP. Inoltre, con il nostro Organismo di Controllo (CSQA) stiamo progettando integrazioni al Piano di Controllo che permetteranno di incrementare il controllo sulle materie prime. Inoltre, abbiamo già diffuso una nota una informativa dettagliata circa le situazioni di irregolarità relative all’utilizzo di determinate denominazioni di vendita per prodotti comparabili al nostro. Siamo ora nella fase di transazione, in cui cercheremo di raggiungere degli accordi con tutti i soggetti che saranno disponibili a dialogare al fine di regolarizzare le proprie posizioni. Pur mantenendo la necessaria fermezza, pensiamo sia anche necessario affrontare tali situazioni con gradualità e flessibilità”.

Al suo intervento, hanno fatto seguito i contributi dei numerosi esperti della materia che hanno preso parte all'incontro, tra cui il Presidente dell’AICIG-Associazione Italiana Consorzi Indicazione Geografica Giuseppe Liberatore, Gianluca Maria Esposito del MiPAAF DIQPI, Stefano Vaccari del MiPAAF ICQRF e il Presidente della Commissione Agricoltura al Parlamento Europeo On. Paolo De Castro, il quale ha spiegato come “Noi abbiamo una cultura della qualità del territorio che non esiste altrove. Il tema della qualità in Europa è, per la stragrande maggioranza degli altri paesi, irrilevante. Bisogna lavorare sul consenso delle istituzioni europee deputate per far sì che le nostre eccellenze siano tutelate in maniera efficace. Un esempio concreto dell'attenzione delle istituzioni europee sul tema è rappresentato - all'interno del pacchetto qualità - dalla norma "ex-officio", introdotta dal Parlamento Europeo, che permette di ritirare prodotti contraffatti all'interno del mercato comunitario. Una misura fondamentale che garantisce produttori e consumatori. Fuori dai confini europei, bisogna però andare per vie diplomatiche. Emblematico il recente accordo Ue-Canada che apre di fatto nuovi straordinari scenari di crescita per i nostri prodotti di qualità. Contando sulla presenza e l'impegno delle istituzioni europee, l'auspicio è che questo accordo possa fare da modello per i negoziati attualmente in corso con gli Stati Uniti, ma non solo. Il semestre di presidenza italiana dell'Unione europea potrà, infatti, essere utile proprio per accelerare sui negoziati commerciali di libero scambio, oltre che con gli Usa, anche con India e Giappone. Mercati importantissimi da raggiungere e conquistare con forza e decisione. Sul tema della tutela del termine "balsamico" è importante lavorare sull'identificazione con il territorio di Modena. Rafforzare questo legame, tutelato dall'Igp, anche attraverso una promozione e comunicazione efficace in modo da restituire al consumatore tutti quei valori materiali e immateriali che contraddistinguono questo prodotto di assoluta eccellenza. Mi preme precisare che in riferimento all'uso del termine "balsamico", la via diplomatica è certamente da privilegiare ma, qualora non dovesse sortire gli effetti auspicati, sono assolutamente favorevole al ricorso alla Corte di Giustizia ripercorrendo le stesse motivazioni che proprio la Corte di Giustizia UE ha utilizzato il 12 settembre 2007 per vietare l’uso generico di “Grana” nella categoria formaggi. È oltremodo importante puntare sulle opportunità offerte dall'Indicazione Geografica Protetta che possono concretamente far conquistare a questo straordinario prodotto nuovi importanti mercati attraverso una promozione e una comunicazione mirate".

DICHIARAZIONI
Tiberio Rabboni, Assessore Agricoltura, Economia Ittica, Attività faunistico-venatoria Regione Emilia Romagna - “La nascita del Consorzio unico dell’aceto Balsamico è un fatto importante che, da tempo, la Regione sollecita e sostiene. Grazie ad esso tutti i produttori potranno ora contare su uno strumento di tutela e di valorizzazione più efficace ed incisivo. Il prodotto è purtroppo uno dei più contraffatti ed imitati nel mondo. Per questo intendiamo affiancare la futura attività del Consorzio con una intensificazione delle attività di vigilanza di competenza dello Stato e delle Regioni su DOP, IGP e Bio. Allo scopo stiamo realizzando un progetto pilota con l’Ufficio Periferico di Bologna del Dipartimento dell'ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressioni frodi del Ministero del Politiche agricole (ICQRF) per la messa a punto di “check list” comuni da utilizzare nell’attività ispettiva e per il coordinamento dei calendari di controllo. Confermo inoltre il sostegno del nuovo PSR 2014 – 2020 ai progetti di sviluppo dei produttori di Aceto Balsamico di Modena IGP”.

Giuseppe Liberatore, Presidente AICIG-Associazione Italiana Consorzi Indicazione Geografica - “Essere qui mi rende orgoglioso del lavoro che anche grazie ad AICIG è stato portato avanti a sostegno e tutela dell’Aceto Balsamico di Modena. E’ importante confrontarci per trovare soluzioni condivise che permettano ai Consorzi di sviluppare strategie di difesa dell’agroalimentare di qualità. E’ infatti provato che laddove esiste un consorzio forte la valorizzazione, la tutela e la promozione nel mondo di quel prodotto è assai potenziata. Il Consorzio di tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP entra oggi a far parte di questa realtà sempre più consolidata a livello nazionale”.

Stefano Vaccari, MiPAAF ICQRF – L’Ispettorato Repressione Frodi del Mipaaf sostiene e plaude alla nascita del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena quale soggetto indispensabile per la tutela e la vigilanza del prodotto. A livello istituzionale la pressione di consorzi e autorità messe insieme si rivela vincente e l’Aceto Balsamico di Modena, con questo riconoscimento, unisce la volontà dei soci e delle istituzioni per promuovere e tutelare la qualità.

Gianluca Maria Esposito, MiPAAF DIQPI – La fase di riconoscimento dell’Aceto Balsamico di Modena come IGP è durata a lungo, oltre 16 anni, mentre il passaggio relativo al riconoscimento del Consorzio a livello ministeriale si è concluso in appena 4 mesi. Un risultato che giunge grazie anche all’impegno di colui che ha seguito l’istruttoria, Roberto Varese, direttore del settore Qualità certificata e tutela indicazioni geografiche prodotti agro-alimentari del MiPAAF. Quando il pubblico collabora con le imprese private, si creano i presupposti e lo stimolo affinché l’amministrazione pubblica raggiunga risultati in tempi brevi.

Nella foto in allegato: nell'ordine da sinistra Giorgio Dell'Orefice, Tiberio Rabboni, Stefano Vaccari, Federico Desimoni, Stefano Berni, Giuseppe Liberatore e Gianluca Maria Esposito


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ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP, AL CIBUS DI PARMA LA PRIMA USCITA UFFICIALE DEL CONSORZIO DI TUTELA CON LA PRESENTAZIONE DELL’ATTIVITA’ CONGIUNTA DI VIGILANZA DI MINISTERO E CONSORZIO ACCOMPAGNATA DA DEGUSTAZIONI E DUE INEDITI "APERI-ACETO"

Sarà la prima uscita ufficiale del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP quella che avrà luogo a Cibus 2014, il Salone Internazionale dell’Alimentazione in programma a Parma dal 5 all’8 maggio. L'evento di punta della partecipazione del Consorzio è fissato per mercoledì 7 maggio nel pomeriggio, nello Spazio Dop e Igp dello Stand istituzionale di AICIG al Pad. 3, Stand E068, si terrà un approfondimento dal titolo "Azioni di tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP: case history e istruttorie ex officio avviate dal MiPAAF" al quale interverranno il Capo Dipartimento dell'Ispettorato Centrale Repressione Frodi del MiPAAF Stefano Vaccari e il Direttore del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP Federico Desimoni, a cui farà seguito una degustazione guidata con l'obiettivo di mettere in evidenza le caratteristiche organolettiche del prodotto "originale".

L'incontro rappresenta l'occasione per fare il punto sull’attività congiunta di vigilanza tra Ministero delle Politiche Agricole e Consorzio: “Con l’incarico ministeriale – premette Federico Desimoni - il Consorzio assume la responsabilità della tutela del prodotto e della sua denominazione a garanzia dei produttori e dei consumatori. La norma prevede che questa funzione sia svolta in stretta collaborazione con l’ICQRF, autorità nazionale deputata allo svolgimento di tale attività, riconosciuta come autorità di tutela “ex officio” con riferimento a tutte le DOP/IGP anche di altri Stati Membri. Abbiamo pertanto deciso di avviare la nostra attività, proprio attivando questa collaborazione con il Ministero, attraverso la procedura che coinvolge l’Ispettorato e, per i casi riscontrati all’estero, le autorità nazionali corrispondenti nominate quali autorità ex officio”.

All'appuntamento "istituzionale" di mercoledì 7 si affiancheranno comunque più occasioni di assaggio del prezioso condimento, a partire da martedì 6 maggio alle 16.30 quando l'Aceto Balsamico di Modena IGP incontra le coltivazioni biologiche dell’azienda sperimentale Stuard di Parma con una selezione di frutta e verdura biologica accompagnata da una degustazione guidata dei migliori Aceti Balsamici di Modena Igp a cui seguirà alle 17.30 un inedito "Aperi-aceto" con l'oro nero accompagnato da Grana Padano Dop, Mortadella Bologna Igp e Oliva Bella della Daunia Dop. Aperi-aceto che si replicherà anche mercoledì 7 alle 17 con Grana Padano, Mortadella Bologna e Oliva Bella della Daunia.

Tutte le attività del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena Igp a Cibus saranno ospitate nello Spazio Dop e Igp dello Stand di AICIG.


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ENTRA NEL VIVO LA LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE PER L'ACETO BALSAMICO

A CIBUS PARMA, IL CONSORZIO DI TUTELA ILLUSTRA CON IL MIPAAF I PRIMI PROVVEDIMENTI PER LA SALVAGUARDIA DEL CONSUMATORE, DEL PRODOTTO E DELL'ECONOMIA LOCALE MODENESE

La lotta alla contraffazione dell'Aceto Balsamico di Modena IGP è entrata davvero nel vivo. A pochi mesi dalla sua costituzione, il Consorzio di Tutela dell'Aceto Balsamico di Modena IGP ha già dimostrato con un esempio concreto quello che sarà il ruolo del neonato organismo, portando a casa importanti risultati su attività illecite individuate e segnalate dagli "007 del Balsamico" alle autorità preposte alla vigilanza in alcuni Paesi dell'Unione Europea.

Di questo e di quanto è già stato messo in piedi dal Consorzio in collaborazione con il MiPAAF si è parlato anche ieri mattina a Cibus nello spazio Dop e Igp di Aicig -Mipaaf durante l'approfondimento "Azioni di tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP: case history e istruttorie ex officio avviate dal MiPAAF", a cui è intervenuto anche il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Maurizio Martina e il Capo Dipartimento Ispettorato Centrale Repressione Frodi Stefano Vaccari, il quale ha fatto il punto sull'operatività del ministero su tale questione.

"L’Ispettorato Repressione Frodi del Mipaaf - ha precisato Vaccari - sostiene e plaude l'attività "investigativa" del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena, che ci sta mettendo in condizione di andare a colpire le frodi direttamente laddove queste si verificano e quindi non in modo generico, evitando così di disperdere energie. Grazie all'attento lavoro di questi "007 del Balsamico" abbiamo scoperto casi specifici di cui ho già visionato e inviato agli organismi internazionali preposti, tutta la documentazione perchè possano intervenire. A livello istituzionale, l'impegno e la pressione esercitata da Consorzio e autorità messe insieme si rivela dunque vincente per la salvaguardia del prodotto, la tutela del consumatore e, in questo caso, anche dell'economia di un intero territorio come quello modenese, a testimonianza della fruttuosità di risultati che si possono raggiungere quando Pubblica Amministrazione e imprese collaborano insieme al raggiungimento di obiettivi di interesse comune".

All'intervento di Vaccari ha fatto seguito il Direttore del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena Federico Desimoni: "La strada che abbiamo iniziato a percorrere sarà lunga, ma il messaggio che intendiamo trasmettere anche oggi in questa sede è quello della necessità di chiarezza in etichetta per educare il consumatore a una scelta consapevole - ha aggiunto Desimoni - la nostra missione è e sarà quella di individuare in rete e verificare direttamente nei punti vendita i casi di imitazione ed evocazione della nostra IGP che rischiano di confondere il consumatore impedendogli di fare acquisti consapevoli e di percepire le differenze tra i prodotti offerti negli scaffali. Una brutta abitudine che si manifesta soprattutto all'estero dove le differenze linguistiche rendono la situazione ancora più confusa ed ingannevole. Serve quindi un organismo che vigili sulla massima trasparenza - ha chiuso il Direttore - e che sia di supporto alle istituzioni atte a imporre rigore a chi non rispetta le regole. Il Consorzio di Tutela è proprio questo".

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CON ACETAIE APERTE ALLA SCOPERTA DI MODENA, TRA ACETAIE E MOTORI

LA CITTA’ DELL’ORO NERO SI METTE IN VETRINA TUTTO L’ANNO CON PACCHETTI TURISTICI AD HOC

Balsamico e motori, due eccellenze di Modena che arrivano dritte al cuore di chi le sa apprezzare. Ecco allora che in occasione dell’evento Acetaie Aperte, organizzato dal Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP e il Consorzio di Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, con il Patrocinio del Comune di Modena, domenica 28 settembre le porte di oltre 30 acetaie di Modena e provincia, si apriranno al pubblico per visite e degustazioni. E per chi non vuole viaggiare “fai da te”, il tour operator Modenatur ha messo a punto un “pacchetto” di emozioni all inclusive per il fine settimana dedicato all’oro nero. Il week end di Acetaie Aperte inizia in realtà già sabato 27 settembre, con una imperdibile preview in centro caratterizzata da una merenda con prodotti tipici modenesi DOP e IGP e – a partire dalle 18 - un happy hour che farà da cornice a un talk show sull'arte del saper gustare in modo completo e globale la vita e le sue diverse realtà - in compagnia di personaggi di spicco del mondo della filosofia, della regia e uno chef – a cui farà seguito un suggestivo laboratorio di degustazione sensoriale.

Il pacchetto predisposto da Modenatur in occasione di Acetaie Aperte, prevede due giorni e una notte con pernottamento in hotel, una cena al Balsamico in un ristorante del centro storico e due visite guidate, una al sito Unesco di Modena - con il Duomo, la Torre Civica e Piazza Grande - e l’altra al Museo Enzo Ferrari al costo di 99€ a persona in camera doppia con prima colazione.

Ma per chi non riuscirà a raggiungere Modena per il week end di Acetaie Aperte, Modenatur ha preparato un altro interessante “pacchetto” da sfruttare tutto l’anno: al costo di 75€ a persona in camera doppia offre un pernottamento con colazione in hotel*** a Modena, biglietto di ingresso al Museo Enzo Ferrari, visita ad una acetaia del territorio e audio guida per effettuare un suggestivo tour nel centro di Modena alla scoperta dei luoghi patrimonio Unesco: la Cattedrale che dal XII secolo con il suo apparato scultoreo rappresenta un osservatorio privilegiato per capire il contesto culturale che accompagnò la rinascita della scultura monumentale in ambito europeo, la Torre Civica - detta “della Ghirlandina” per le decorazioni “leggiadre come ghirlande” alla sua sommità - eretta inizialmente come torre campanaria del Duomo ma con una importante funzione civica in quanto scandiva con i rintocchi delle sue campane i tempi di vita della città, e Piazza Grande, nata nel XII secolo circondata dalle altre maestose strutture che compongono il sito Unesco e dal Palazzo Comunale con la Torre dell’Orologio.


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