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Consorzio Aceto Balsamico di Modena 
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L’incontro si è tenuto ieri nel Palazzo Ducale di Modena

ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP, IL CONSORZIO CELEBRA IL SUO TRENTENNALE


Alla presenza delle massime istituzioni nazionali e locali – dal Vice Presidente del Senato Senatore Gian Marco Centinaio, dal Presidente della Commissione Agricoltura Senatore Luca De Carlo, dall’Europarlamentare Paolo De Castro al Governatore della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e al Sindaco Gian Carlo Muzzarelli– è stata ripercorsa la storia di successo di un prodotto iconico del Made in Italy





Trent’anni di Consorzio dell’Aceto Balsamico di Modena, sono stati celebrati ieri nelle prestigiose sale del Palazzo Ducale di Modena dalle aziende consorziate insieme importanti ospiti dal mondo associativo e politico-istituzionale. Con l’occasione si è fatta memoria di coloro che hanno fondato il Consorzio e delle aziende che oggi ancora lo sostengono e, con il supporto dei prestigiosi ospiti, si è aperta una riflessione sulle prospettive di tutela ed evoluzione del sistema dei prodotti DOP e IGP, sulle necessità di creare networking e alleanze significative e di fornire sistemi di governance adeguati alla complessità di questo ecosistema.

In rappresentanza delle istituzioni, unitamente al Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena Mariangela Grosoli e al Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Enrico Corsini - con il quale è stato annunciato in anteprima assoluta la costituzione di un Consorzio di secondo livello tra le due realtà della IGP e della DOP attraverso il quale i due enti opereranno insieme per il bene dei prodotti e del territorio – all’incontro sono intervenuti tra gli altri il Vice Presidente del Senato Sen. Gian Marco Centinaio, il Presidente della Commissione Agricoltura del Senato Sen. Luca De Carlo, l'Eurodeputato e membro della Commissione per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale al Parlamento Europeo On. Paolo De Castro, oltre al Governatore della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e al Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli.
La riflessione sul sistema dei Consorzi di tutela è stata sviluppata attraverso gli interventi del Direttore Generale di OriGin Italia e della Fondazione Qualivita Mauro Rosati, del Presidente di OriGin Italia Nicola Cesare Baldrighi, del Direttore del Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano, del Presidente di OriGin International Riccardo Deserti e del Presidente del Consorzio tutela del Parmigiano Reggiano, nonché Vice-presidente Coldiretti nazionale, Nicola Bertinelli.

In particolare, il Governatore della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, è intervenuto ribadendo come la presenza e l’azione del Consorzio dell’Aceto Balsamico di Modena abbiano dato un contributo essenziale per la grande crescita della notorietà internazionale del territorio modenese e di tutta la regione: "Siamo la Regione con più marchi DOP e IGP in Europa: un primato che vogliamo consolidare, restando al fianco delle aziende che con competenza e passione continuano a investire nella qualità e nell'eccellenza dei loro prodotti. L'esperienza del Consorzio è doppiamente felice: in questi trent'anni ha saputo esaltare un prodotto unico al mondo e ha dimostrato come mettersi insieme e lavorare fianco a fianco sia la strada vincente per competere sui mercati internazionali".
Costituitosi nel 1993 con appena 12 coraggiosi produttori oggi cresciuti esponenzialmente fino a 49 soci, il Consorzio dell’Aceto Balsamico di Modena da sempre percorre la strada della tutela e della promozione, nonché della valorizzazione di questo prodotto di eccellenza del Made in Italy, a cui si può certamente ascrivere il merito di aver accresciuto non soltanto il benessere economico del territorio ma anche quello sociale, creando posti di lavoro e facendo del suo tessuto produttivo, ovvero le acetaie, addirittura un driver turistico.

“Oggi celebriamo un successo che nessuno trent’anni fa avrebbe mai immaginato – ha spiegato il Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena Mariangela Grosoli – e che si è tradotto in un valore importante per il nostro territorio e per la notorietà internazionale di Modena come simbolo dell’eccellenza agroalimentare. Sono dunque orgogliosa e fiera di poter condividere questo momento con chi ha creduto da sempre nelle potenzialità del Consorzio e dell’Aceto Balsamico di Modena e che, con la loro professionalità e passione, hanno contribuito allo sviluppo di tutto il settore”.

Fa eco a rafforzare le parole della Presidente, il Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli: "L’Aceto Balsamico di Modena è un elemento identitario del nostro territorio, parte della storia non solo gastronomica della città (pensiamo allo sviluppo della tradizione che si deve agli Este). Le sue stesse vendite in Italia e nel mondo sono una promozione della nostra città, Modena, di cui porta il nome. In questo senso il trentennale del Consorzio segna una scadenza importante ed il consolidarsi della sua tutela. Uno dei punti fondamentali della rinascita turistica della nostra città e di tutto il territorio provinciale è del resto legato all’enogastronomia modenese".

Molto è stato fatto nel corso degli anni, con una intensificazione nel passato più recente, soprattutto dal punto di vista della tutela dei marchi e della denominazione, sia a livello nazionale, comunitario e internazionale. Il successo del prodotto a livello internazionale, primo in Europa tra i prodotti DOP e IGP per i numeri dell’export, ha fatto sì che divenisse un prodotto particolarmente imitato; tra i casi più emblematici di emergenza di natura legale che il Consorzio si è trovato ad affrontare negli ultimi anni sono quelli che coinvolgono Slovenia e Cipro,
Una questione che ha avuto tra i suoi principali difensori il Senatore Gian Marco Centinaio, una delle figure istituzionali che fin da subito ha supportato l’azione del Governo e del Consorzio a tutela di questa parte essenziale del patrimonio culturale italiano. “Le eccellenze agroalimentari sono una risorsa non solo per i singoli produttori, ma per tutto il sistema-Italia. Per questo abbiamo il dovere di tutelarle e lo stiamo facendo anche con efficacia, come dimostra quanto accaduto a Bruxelles. I prodotti DOP e IGP – a partire proprio dall’Aceto Balsamico di Modena – sono unici di nome e di fatto. Di fatto, per la qualità, la tradizione e il legame con il territorio che li contraddistinguono. Adesso contiamo che possano diventarlo anche di nome, a partire dalla norma votata ieri nella Commissione del Parlamento Europeo contro l’italian sounding. I cittadini europei hanno il diritto di sapere con chiarezza cosa mangiano e bevono, così come cosa fa veramente male e cosa no”.

Sul tema “caldo” della riforma del sistema delle Indicazioni Geografiche europee è intervenuto Paolo De Castro relatore dell’Europarlamento sulla proposta in discussione "Proprio ieri, la Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo ha approvato la proposta della Commissione Agricoltura ed ora attendiamo il voto in “plenaria” previsto per fine maggio. Con questo regolamento – continua l’On. De Castro -, creeremo un vero testo unico europeo sulle produzioni di qualità, che rafforzerà la protezione, la promozione e la sostenibilità delle nostre Indicazioni geografiche, conosciute in tutto il mondo come sinonimo di qualità ed eccellenza, superando quelle falle del sistema che hanno consentito di sfruttare indebitamente la reputazione delle nostre indicazioni geografiche, come nel caso dell’Aceto Balsamico sloveno e cipriota e del Prosek made in Croazia" .

A conclusione dell’incontro è stato consegnato un riconoscimento ai dodici soci fondatori: Acetificio Pontiroli Artos S.R.L., Aceto Balsamico del Duca di Adriano Grosoli S.R.L., Azienda Agricola Manicardi S.R.L., Bellei Luigi e Figli S.R.L., Bertoni Sante, Carandini Emilio e C. S.N.C., Cesare Fiorucci S.P.A., ELSA di Federzoni Sabrina ed Elena, Fattorie Giacobazzi S.R.L., Gran Deposito Aceto Balsamico Giuseppe Giusti S.R.L., Modenaceti S.R.L., Monari Federzoni S.R.L.

I numeri del comparto – Nel 2021 il comparto ha raggiunto il suo record storico, con una produzione certificata che ha superato i 100 milioni di litri e oltre un miliardo di euro al consumo; cifre che nel 2022 si sono attestate su – 5% per le ripercussioni congiunturali globali. Il 92% della produzione di Aceto Balsamico di Modena viene esportata: oggi il prodotto è commercializzato in 130 differenti Paesi. Al mondo dell’Aceto Balsamico di Modena appartengono 95 cantine, 47 concentratori, 79 acetaie e 174 confezionatori. Gli addetti al settore sono oltre 1.000. Queste cifre collocano il prodotto come il primo ambasciatore del Made in Italy per l’export e nella top five delle specialità alimentari DOP e IGP italiane, al fianco di Grana Padano DOP, Parmigiano Reggiano DOP, Prosciutto di Parma DOP, Mozzarella di Bufala Campana DOP.

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22/04/2023, 15:51
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DUE IGP INSIEME A BOLOGNA:
l’Aceto Balsamico di Modena sposa la
Cipolla Bianca di Margherita


Sinergia fra le due eccellenze dell’Emilia-Romagna e della Puglia. Si sono presentate durante un food educational e show cooking a quattro mani





Bologna, 28 aprile 2023 – Sinergia fra Puglia ed Emilia-Romagna. Le due Regioni si sono incontrate questa mattina a Bologna, da Fico Eataly World, con un food educational, un “matrimonio di gusto” tra la Cipolla Bianca di Margherita Igp e l’Aceto Balsamico di Modena Igp.
A seguire, si è svolto lo show cooking a quattro mani con protagonisti Salvatore Riontino executive chef del Canneto Beach 2 a Margherita di Savoia e lo chef Stefano Corghi, presidente del Consorzio Modena a Tavola. Il percorso degustativo ha visto esaltate le peculiarità della Cipolla Bianca di Margherita Igp nell’insolito abbinamento con l’Aceto Balsamico di Modena Igp.
«L’incontro tra la nostra Cipolla Bianca e l’Aceto balsamico di Modena, entrambi appartenenti alla famiglia delle Igp italiane, rappresenta un’occasione di collaborazione e solidarietà tra due regioni che hanno fatto dell’agroalimentare un settore di punta dello sviluppo economico e sociale. I nostri prodotti sono la nostra storia perchè raccontano come eravamo, ma sono anche il nostro futuro se sapremo, assieme, valorizzarli coniugando tradizione e innovazione, – commenta Giuseppe Castiglione presidente del Consorzio di Tutela e Valorizzazione della Cipolla Bianca di Margherita Igp -. I due Consorzi hanno unito risorse umane, materiali, modi di lavorare, per realizzare un evento che risponde alla tutela e diffusione della conoscenza dei prodotti, della storia e delle ragioni che li rendono eccellenze certificate. L’inizio di una sinergia che ci auguriamo duri in futuro».
«Condivido le parole del Presidente Giuseppe Castiglione – afferma Mariangela Grosoli presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena Igp – con questo evento oggi uniamo l’Italia da Nord a Sud e mostriamo come creare sinergia tra prodotti possa essere un volano per la valorizzazione di entrambi. Ambedue l’Aceto Balsamico di Modena Igp e la Cipolla Bianca di Margherita Igp sono prodotti ideali per un utilizzo in cucina anche in purezza, ma creare un connubio tra questi vuol dire unire i nostri mondi per far conoscere il sapere e l’operosità che stanno dietro i prodotti Dop e Igp, autentico volano dell’economia del made in Italy».
L’appuntamento a Fico Eataly World ha rappresentato altresì l’occasione per la Cipolla Bianca di Margherita Igp per presentare le attività del proprio Consorzio per la Valorizzazione e la Tutela. La Cipolla Bianca di Margherita Igp viene prodotta non nel terreno, come di consueto accade, ma nelle sabbie del Mar Adriatico, a sud del Gargano, in una zona di elevato interesse ambientale, tutelata da una convenzione internazionale (Ramsar 1979), nei territori compresi tra Margherita di Savoia (Bat), Zapponeta (Fg) e Manfredonia (Fg). Al consorzio, riconosciuto nel 2016, partecipano venti aziende di piccoli produttori, due cooperative di produzione, quattro aziende di confezionamento.
L’Aceto Balsamico di Modena Igp viene prodotto esclusivamente - come previsto dal Disciplinare - nell’area tra le province di Modena e Reggio Emilia con mosti d’uva - parzialmente fermentati, cotti o concentrati – provenienti dai vitigni di Lambrusco, Sangiovese, Trebbiano, Albana, Ancellotta, Fortana e Montuni, a cui vengono aggiunti aceto di vino nella misura minima del 10% e una parte di aceto vecchio di almeno 10 anni. Trascorsi 60 giorni di affinamento in tini di legno può essere sottoposto ad un ulteriore periodo di invecchiamento che, nel caso superi i tre anni, permetterà all’aceto ottenuto di fregiarsi della classificazione “invecchiato”. Con oltre il 92% della produzione totale esportata in 130 differenti Paesi del mondo, si colloca nella top five delle specialità alimentari DOP e IGP italiane e al primo posto come ambasciatore del Made in Italy agroalimentare. Nel 2021 il comparto ha raggiunto il suo record storico, con una produzione certificata che ha superato i 100 milioni di litri e oltre un miliardo di euro al consumo; cifre che nel 2022 si sono attestate su – 5% per le ripercussioni congiunturali globali. Al mondo dell’Aceto Balsamico di Modena appartengono 95 cantine, 47 concentratori, 79 acetaie e 174 confezionatori. Gli addetti al settore sono oltre 1.000.

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28/04/2023, 16:15
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Presentato questa mattina presso la sede del Consorzio ABM

NASCE TERRE DEL BALSAMICO, IL CONSORZIO DI SECONDO GRADO CHE RIUNISCE L’ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP E L’ACETO BALSAMICO TRADIZIONALE DI MODENA DOP


Presidente del nuovo ente sarà Enrico Corsini, attuale Presidente del Consorzio del Tradizionale, mentre Vicepresidente sarà Mariangela Grosoli, presidente del Consorzio di Tutela dell’IGP





Si chiama “Le Terre del Balsamico” ed è un progetto congiunto di valorizzazione dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP quello è stato presentato in anteprima questa mattina a Modena presso la sede del Consorzio ABM in via Ganaceto a Modena.

Un vero e proprio Consorzio di secondo grado senza scopo di lucro (ex art. 2602 ss del Codice Civile), avente personalità giuridica - e la possibilità di svolgere attività, nonché assumere iniziative ed impegni autonomi rispetto all’azione dei singoli consorzi - quello che va costituendosi tra le due realtà consortili già esistenti e che avrà per oggetto la salvaguardia, la diffusione e la valorizzazione e promozione coordinata delle due produzioni DOP e IGP e del comune territorio, nonché il consolidamento della reputazione e dell’immagine delle suddette denominazioni, lo sviluppo di nuove opportunità commerciali due prodotti simbolo dell’agroalimentare modenese ed italiano.

A rappresentare in tale sede il costituendo ente – che non sarà un Consorzio di Tutela ma un Consorzio tecnicamente inteso alla luce delle relative disposizioni civilistiche – il Presidente del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Enrico Corsini e il Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena Mariangela Grosoli, che ne saranno rispettivamente Presidente e Vicepresidente.

“Obiettivi generali e strategici del progetto – spiega Enrico Corsini – sono la salvaguardia, la diffusione e la valorizzazione delle due produzioni e della loro storia, cultura e tradizione, nonché la valorizzazione del territorio attraverso la creazione e lo sviluppo di una specifica connessione con il tessuto produttivo del “Balsamico”. Un ruolo di primo piano sarà poi riservato alla ricerca scientifica e alla formazione degli operatori, in direzione di un costante miglioramento dei processi e dell’organizzazione delle produzioni e rappresenterà un supporto importante per lo sviluppo dei temi della transizione ecologica e della sostenibilità economica ed ambientale”.

L’unione dei due Consorzi porterà oltre ad una gestione condivisa del budget previsto per le attività promozionali ed istituzionali e ad avere un supporto tecnico giuridico per attività istituzionali e rapporti con il Ministero, altresì facilitazioni nell’accesso a fondi pubblici e bandi di finanziamento di progetti comunitari e – più nell’immediato - promuoverà la partecipazione coordinata e condivisa a bandi Mipaaf, PSR e per i Distretti del Cibo.

“L’iniziativa è stata intrapresa unitamente dai due Consorzi di Tutela – afferma Mariangela Grosoli - e attraverso questo nuovo soggetto i due enti opereranno insieme per il bene dei prodotti e del territorio creando opportunità commerciali per gli operatori ed aumentare la diffusione della conoscenza e consapevolezza attraverso azioni congiunte di comunicazione e promozione. Ma il vero successo di questo progetto che vede uniti per la prima volta i produttori di Aceto Balsamico di Modena IGP e Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, è il segno di un importante cambio di cultura, una svolta storica per il territorio e si pone come esempio per tutti coloro che hanno a cuore il futuro del patrimonio culturale e umano, nonché economico e sociale delle terre del Balsamico”.

“Le Terre del Balsamico” potrà contribuire a migliorare il coordinamento delle modalità di immissione dei prodotti sul mercato, in particolare attraverso ricerche e studi di mercato, esplorare potenziali mercati di esportazione e incrementare le opportunità di commercializzazione a livello nazionale, comunitario e internazionale e sviluppare iniziative volte a rafforzare la competitività economica e l’innovazione e promuovere la commercializzazione on-line dei prodotti. Il metodo di lavoro del nuovo Consorzio di secondo grado prevede la costituzione di un Consiglio Paritetico composto dal Presidente e altri due membri di ogni consorzio, da cui passeranno tutte le decisioni. Sui singoli progetti, potranno altresì essere interpellati altri soggetti individuati dal Consorzio di riferimento.

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05/05/2023, 14:05
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Consorzi ed acetaie al lavoro in vista dell’evento del prossimo 24 settembre

ACETAIE APERTE, ANNUNCIATA L’EDIZIONE 2023

Ritorna l’esperienza nei luoghi di produzione per conoscere i segreti dell’Aceto Balsamico di Modena e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena con degustazioni ed eventi collaterali



Fervono i preparativi per l’edizione 2023 di Acetaie Aperte, l’evento di promozione e divulgazione annuale organizzato da Le Terre del Balsamico, che unisce i Consorzi di tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, con l’obiettivo di coinvolgere food lovers e non solo, in una esperienza che li porterà a conoscere i segreti dei due pregiati condimenti direttamente nei luoghi di origine

L’appuntamento quest’anno è per domenica 24 settembre, nelle acetaie della provincia di Modena che producono Aceto Balsamico di Modena IGP e Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, per una giornata che si preannuncia ricca di visite guidate ai luoghi di produzione, degustazioni e tante iniziative che animerannp la giornata nelle acetaie.

“Stiamo preparando anche per quest’anno – spiega Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena – un viaggio sensoriale a 360 gradi che riesca a coinvolgere appassionati e curiosi, alla scoperta dell’eccellenze che questi prodotti rappresentano per Modena, per il ruolo che hanno nella cultura collettiva del nostro territorio, di cui sono testimoni le tante storie individuali dei singoli produttori. Molte persone si avvicinano per conoscere meglio l’Aceto Balsamico di Modena IGP e l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP proprio in questa occasione, imparando ad apprezzarli e distinguerne caratteristiche e proprietà, nonché consigli e idee per utilizzarli al meglio nella quotidianità, dotandosi al contempo delle conoscenze necessarie al riconoscimento dei prodotti autentici dalle imitazioni”.

Ancora oggi, come nella prima edizione tenutasi nel 2002, Acetaie Aperte rappresenta la perfetta sintesi di una storica collaborazione contraddistinta da una comunione di intenti tra i Consorzi di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP; a confermarlo sono i risultati avuti in tutti questi anni, con decine di migliaia di visitatori che hanno potuto conoscere da vicino due prodotti oggi simbolo di Modena nel mondo.

“La manifestazione – conferma Enrico Corsini, Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena - è da anni la dimostrazione di come lavorare insieme con un fine comune sia la ricetta vincente per affrontare le sfide non solo per il settore ma per il territorio tutto. Con Acetaie Aperte, ogni acetaia mette a disposizione le proprie risorse per promuovere non soltanto sé stesso ma l’intero patrimonio storico e valoriale che il prodotto rappresenta; il successo riscosso in tutte le edizioni di Acetaie Aperte e la compattezza di intenti per il raggiungimento di un obiettivo comune di visibilità e comunicazione, qualifica l’evento come una vetrina imprescindibile per i produttori del territorio”.

I dettagli delle acetaie aderenti e le informazioni su programmi, modalità di accesso ed indirizzi delle singole acetaie saranno presto disponibili al sito www.acetaieaperte.com

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03/08/2023, 14:45
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ACETO BALSAMICO TRADIZIONALE DI MODENA E PARMIGIANO REGGIANO INSIEME A VENEZIA PER UNA SERATA DA FILM


I due Consorzi sono stati partner dell’evento opening dello Spazio Cinematografo di Ente dello Spettacolo presso l’80a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia





Modena, 31 agosto 2023 – Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e Parmigiano Reggiano hanno celebrato insieme il grande cinema presso l’80a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. I Consorzi di tutela di due delle Dop più amate in Italia e nel mondo sono stati infatti partner dell’Opening Party Night dello Spazio Cinematografo di Ente dello Spettacolo, che si è svolto sulla Terrazza Cinematografo by Atlas Concorde dell’Hotel Excelsior del Lido di Venezia la sera del 30 agosto. Dopo i saluti d’apertura di monsignor Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo, ha avuto inizio un cocktail con degustazione di Parmigiano Reggiano Dop 24 mesi ed Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop “Extra Vecchio” 25 anni, accompagnato dal DJ Set di Joe T Vannelli. A seguire la pianista e compositrice Isabella Turso si è esibita in Passion Piano Concert, un tributo alle colonne sonore e al cinema d’autore.

L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop è attore protagonista del Made in Italy sulla scena internazionale, con una quota di export di circa il 70% i cui mercati di esportazione principali sono USA, Francia, Germania e Giappone: «È un periodo molto positivo per l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, - commenta Enrico Corsini, presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop - il prodotto negli ultimi due anni ha registrato un ulteriore crescente successo certificato dai numeri, essere presenti ad uno dei principali festival di cinema a livello mondiale in compagnia di un'altra eccellenza agroalimentare del nostro paese fa molto piacere ed è motivo di orgoglio». Il Consorzio di Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop rappresenta oltre 200 acetaie per una produzione di 14.500 litri venduti esclusivamente nella bottiglietta da 100 ml disegnata da Giugiaro, per un giro d’affari complessivo di circa 5 milioni di euro.

«Siamo fieri di aver partecipato a un evento così prestigioso nella cornice di uno dei più importanti e storici festival di cinema al mondo», ha dichiarato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio. «Questa serata è stata una vetrina internazionale privilegiata per una Dop che rappresenta una vera e propria icona del Made in Italy sempre più proiettata al di fuori dei propri confini: già oggi, infatti, oltre il 47% della produzione viene esportata in tutto il mondo. Noi del Consorzio siamo convinti che i valori della nostra Dop non siano solo la biodiversità, la naturalità e la versatilità di utilizzi: ma anche la condivisione e la celebrazione della creatività italiana che ha portato il nostro paese a eccellere in tutti i campi dell’arte, da quella cinematografica a quella enogastronomica».

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31/08/2023, 16:51
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Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale Igp, Casciotta d’Urbino Dop
e Aceto Balsamico di Modena Igp
PROTAGONISTI AL SANA

Qualità, Gusto e Biodiversità al centro della degustazione presentata al
35^ Salone Internazionale del Biologico e del Naturale
7 e 8 settembre - Bologna Fiere
Regione Emilia-Romagna – Pad. 30, stand B5-C6



Conosciamo i prodotti Dop e Igp dell’Emilia-Romagna attraverso una ricetta esclusiva che andrà in scena, giovedì 7 e venerdì 8 settembre, al Sana di Bologna, 35^ edizione del Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, nel segno di tutto ciò che è naturale e salutare. È la Crudité di Cascioburger con Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale Igp, sfoglie di Casciotta d’Urbino Dop e Aceto Balsamico di Modena Igp.

Il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale Igp ha ottenuto dall’Unione europea nel 1998, 25 anni fa, il riconoscimento di IGP come primo marchio di qualità per le carni bovine fresche per l’Italia. Tutto nacque dalla volontà di alcuni allevatori di difendere la qualità della carne proveniente dalle razze bovine tipiche del Centro Italia e oggi riconosciute dal Disciplinare di produzione - Chianina, Marchigiana e Romagnola - puntando sul legame con il territorio e sull’attenzione ad allevamento e alimentazione. Nel 2003 è nato il Consorzio di Tutela Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP, che ogni giorno lavora per salvaguardare la IGP da abusi e contraffazioni, promuovere la qualità della carne certificata partecipando a fiere e manifestazioni in tutta Italia e tutelare l’intera filiera: dall’allevamento alla macellazione fino all’arrivo sulle tavole dei consumatori. “La promozione e la conoscenza di un prodotto - afferma Andrea Petrini, direttore del Consorzio di Tutela Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP - passa dalla promozione e dalla conoscenza del territorio di produzione e viceversa. I prodotti DOP e IGP, in particolare, trovano in questo legame con il loro territorio uno dei punti unici e fondamentali della certificazione di qualità e, per questo motivo, è indispensabile sviluppare e rafforzare sempre di più la sinergia tra i Consorzi e con le istituzioni, come accadrà a Sana di Bologna, grazie alla collaborazione e alla disponibilità della Regione Emilia Romagna e degli altri prodotti che si uniranno alla nostra carne”.

La Casciotta d'Urbino è un formaggio dal sapore inconfondibile, frutto della sapienza dei maestri casari. La Dop, riconosciuta dal 1982, ne garantisce l'autenticità e la qualità, valorizzando le tradizioni locali dei territorio di produzione.
“La Casciotta d’Urbino Dop - spiega Paolo Cesaretti, coordinatore del Consorzio di Tutela - divenne una specialità distintiva del Ducato di Urbino, quando Federico da Montefeltro decise di proteggere il suo territorio dalle scorrerie dei pastori transumanti agevolando l’uso dei pascoli per gli allevatori locali. La produzione di piccole forme rotonde, morbide e dal sapore delicato si affinò fino ad arrivare agli anni ’60 del secolo scorso quando le “vergare”, donne di casa del pesarese dedite all’allevamento del bestiame, composero la ricetta. Per tutelarne l’eccellenza, al Disciplinare si affianca il Consorzio Tutela Casciotta d’Urbino Dop che si occupa anche della sua promozione e valorizzazione. Anche il gusto è altrettanto inconfondibile: dolce e delicato, ha il sapore del burro e del latte fresco col quale viene prodotta. Friabile e molle, all’olfatto è fragrante e aromatica. Una vera perla, versatile e perfetta per impreziosire una ricetta deliziosa come questa”.

L’Aceto Balsamico di Modena Igp, grazie alla sua versatilità che lo rende adatto a tutte le cucine del mondo è uno degli ambasciatori del Made in Italy e nella top five delle specialità alimentari DOP e IGP italiane, tra i più rappresentativi con la produzione certificata che nel 2021 ha raggiunto il suo record storico superando i 100 milioni di litri all’anno per oltre un miliardo di euro al consumo di cui il 92% della produzione viene esportata: oggi il prodotto è commercializzato in oltre 130 differenti Paesi.

“Lavorare insieme ad altri Consorzi per promuovere le nostre eccellenze è una strategia fondamentale – afferma Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena. Unire competenze, risorse umane ed economiche per realizzare eventi che rispondono alla tutela e diffusione della conoscenza dei prodotti, della storia e delle ragioni che li rendono eccellenze certificate è l’inizio di una sinergia che rende il settore delle Dop e IGP più forte e coeso e questa è la strategia da adottare in futuro».

La presentazione dei tre prodotti e la degustazione della ricetta nata dalla loro unione, promossa dalla Regione Emilia-Romagna, sono previste alle ore 11.30 presso il Padiglione 30, stand B5-C6.

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06/09/2023, 13:40
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TUTTO PRONTO: OLTRE 30 LE ACETAIE APERTE NELLA PROVINCIA DI MODENA

Domenica 24 settembre visite guidate, degustazioni, analisi sensoriali per conoscere come si produce l’Aceto Balsamico di Modena IGP e l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP



Modena, 13 settembre 2023.- Vitigni storici locali selezionati, mosto d’uva, aceto di vino, particolari e tradizionali lavorazioni: questi i soli ingredienti che caratterizzano la produzione del settore dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e l’Aceto Balsamico di Modena IGP.

Per conoscere tutti i segreti racchiusi in una goccia di Aceto Balsamico di Modena, sia esso ad Indicazione Geografica Protetta (IGP) o a Denominazione d’Origine Protetta (DOP), domenica 24 settembre dalle 10 alle 18 torna Acetaie Aperte, evento organizzato da Le Terre del Balsamico, che unisce i Consorzi di tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.
Una giornata rivolta a famiglie, turisti, appassionati, professionisti. In programma visite e degustazioni guidate, percorsi sensoriali, laboratori per conoscere la storia e la cultura e tutti i segreti racchiusi in una goccia di “oro nero di Modena”.

“Da oltre vent’anni – racconta Enrico Corsini, Presidente del Consorzio di secondo livello Terre del Balsamico e del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena – i due Consorzi insieme organizzano questo appuntamento con l’obiettivo di far conoscere la capacità dei nostri produttori, e soprattutto la versatilità di questo prodotto leader del Made in Italy alimentare. Il valore di questo evento sta anche nel volere educare sempre di più il consumatore a riconoscere i prodotti autentici al fine di far sedimentare una cultura gastronomica che ci aiuti a sconfiggere imitazioni ed evocazioni”.

“Fin dall’antichità l’aceto di vino e il mosto cotto rappresentano i condimenti per eccellenza della cucina italiana – afferma Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena – con questa iniziativa che ha visto ogni anno accrescere il numero di visitatori, vogliamo far conoscere l’estrema versatilità di questo condimento pregiato sia per gli chef, sia per gli appassionati di cucina di tutto il mondo. Ogni acetaia ha organizzato momenti di incontro per raccontare non solo come si produce e farne apprezzare le caratteristiche organolettiche, ma soprattutto per fare conoscere le storie di vita e di impresa che si legano a questo prodotto tra i più rappresentativi della cultura gastronomica italiana e il suo primo ambasciatore nel mondo”.

L'evento Acetaie Aperte sarà un viaggio sensoriale a 360 gradi per coinvolgere food lovers e famiglie alla scoperta di queste eccellenze e del ruolo che hanno nella cultura collettiva del territorio. I requisiti per partecipare sono una gran voglia di conoscenza e un paio di scarpe comode per affrontare ogni tipo di esperienza: dai percorsi guidati che partendo dal vigneto arrivano fino ai locali di produzione attraversando tutte le fasi del processo, dalla bollitura del mosto alla sala alla barricaia e la sala invecchiamento ed ancora visitando la fattoria didattica, il parco animali o l’orto botanico con vista panoramica sulla valle del Panaro.
Al fine di garantire un afflusso ordinato ed una migliore fruizione della visita, per alcune acetaie è prevista la prenotazione, per altre è consigliata.

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13/09/2023, 15:24
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Comunicato Stampa 14 Settembre 2023

Scoprire l’Oro Nero Dop di Modena, l’esperto Michael Harlan Turkell ha guidato la degustazione, cena al MOOO Beacon Hill e a Eataly Boston

L’ACETO BALSAMICO TRADIZIONALE DI MODENA DOP VOLA OLTRE OCEANO


A Boston la tradizione dell’Oro Nero di Modena si incontra con la storia di una delle città più antiche degli USA



L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop vola a Boston – città tra le più antiche degli Stati Uniti – per una masterclass dedicata a retailer, chef ed opinion leader del mondo del food & wine statunitensi.

“Un’occasione preziosa per far conoscere l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop, afferma Enrico Corsini, Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, le nostre azioni di promozione all’estero saranno sempre di più numerose, ed il mercato americano per i nostri produttori è prioritario. Le esportazioni ricoprono una quota di circa il 70% i cui mercati di esportazione principali sono proprio gli USA a cui segue Francia, Germania e Giappone”.

A raccontare il mondo dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, “oro nero” del Made in Italy, durante la degustazione guidata è stato il giornalista Michael Harlan Turkell, esperto del mondo degli aceti, vincitore dell’IACP Cookbook Award per Culinary Travel In Acid Trip, che ha accompagnato i presenti in un affascinante viaggio attraverso la storia, la cultura e il metodo di produzione unico al mondo. “L’obiettivo del Consorzio – afferma Enrico Corsini – è quello di fornire al consumatore uno strumento efficace per individuare le principali caratteristiche organolettiche del prodotto al momento dell’acquisto così da esaltarlo al meglio negli abbinamenti e far emergere quella complessità di profumi e sapori frutto di un’antica esperienza familiare e di anni di cura da parte dei nostri produttori custodi di una storia secolare. Importante inoltre la promozione del nostro prodotto quale Aceto Balsamico Tradizionale DOP, un dettaglio importantissimo nella lotta all’Italian Sounding”.

L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop lo ha visto inoltre protagonista di due esclusive cene nei due prestigiosi ristoranti della città quali il MOOO Beacon Hill e Terra at Eataly Boston riservate a operatori e alla stampa di quella che risulta essere una delle città più care degli Stati Uniti, ma in cima alla classifica per la qualità della vita.

Il Consorzio di Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop rappresenta oltre 120 acetaie produttrici per una produzione di 15.000 litri venduti esclusivamente nella bottiglietta da 100 ml disegnata da Giugiaro, per un giro d’affari complessivo di circa 5 milioni di euro.

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14/09/2023, 19:01
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Domenica 24 settembre in oltre 30 luoghi di produzione della provincia di Modena

È L’ORA DI ACETAIE APERTE: DEGUSTAZIONI, VISITE GUIDATE E SEGRETI DA SCOPRIRE SULL’ACETO BALSAMICO DI MODENA

Ancora in crescita l’interesse del pubblico attorno alla storia e le storie del pregiato condimento, che con i suoi numeri da record rappresenta uno dei più significativi rappresentanti del Made in Italy agroalimentare nel mondo



Sarà una domenica speciale, in compagnia dell’Aceto Balsamico di Modena DOP ed IGP, quella del prossimo 24 settembre in provincia di Modena. In oltre 30 luoghi di produzione del pregiato condimento infatti, andrà in scena l’edizione 2024 di Acetaie Aperte, l’evento organizzato da Le Terre del Balsamico, che unisce i Consorzi di tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.
Una giornata che, attraverso percorsi degustativi, visite guidate ai luoghi di produzione e tante iniziative collaterali, porterà i visitatori a conoscere più da vicino i segreti dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e Tradizionale di Modena DOP tra i più significativi rappresentanti del Made in Italy agroalimentare italiano nel mondo, che si posiziona inoltre stabilmente nella top five delle specialità alimentari DOP e IGP italiane.

Nel 2021 l’Aceto Balsamico di Modena IGP ha raggiunto il suo record storico di produzione, con oltre 100 milioni di litri e un miliardo di euro di valore al consumo con una quota export del 92% in oltre 130 Paesi di tutto il mondo; tra gli altri numeri del comparto dell’Aceto Balsamico di Modena, 2400 aziende agricole certificate, con una superficie vitata di oltre 14.000 ettari, 92 produttori di mosto e aceto di vino e 61 acetaie.

L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP – la cui produzione per le proprie caratteristiche produttive è storicamente più contenuta – ha raggiunto quota 15 mila litri ed una stima del giro d’affari di circa 5 milioni di euro, con una quota export del 70% circa in particolare verso USA, Francia, Germania, Giappone. Attualmente i produttori sono circa 220, che nel 2022 hanno portato l’offerta a 145 mila bottigliette, di cui 100mila di prodotto invecchiato 12 anni e 45mila di prodotto invecchiato almeno 25 anni.

Incuriositi anche da tali numeri e dalla possibilità di conoscere da vicini due prodotti così unici, nel corso degli ultimi anni sono stati sempre di più i food lovers e le famiglie ospiti delle acetaie in questa giornata dedicata alla promozione e divulgazione del prodotto tipico modenese, che anche nel 2023 ripropone la formula tradizionale, con l’intento di coinvolgere in un viaggio sensoriale a 360 gradi, visitatori di ogni età e tipologia. L’unico strumento necessario per vivere al meglio la giornata è un paio di scarpe comode per esplorare il processo produttivo dalla vigna ai locali di invecchiamento, ma anche, tra gli altri, parchi, fattorie didattiche ed un orto botanico affacciato sulla valle del Panaro.

L’elenco con le informazioni dettagliate su programmi, modalità di accesso ed indirizzi delle singole acetaie sono disponibili al sito www.acetaieaperte.com.
Al fine di garantire una migliore fruizione della visita, per alcune acetaie è richiesta la prenotazione.

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21/09/2023, 16:01
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Il mercato tedesco con una quota di export del 14% è il secondo dopo gli USA

IL CONSORZIO TUTELA ACETO BALSAMICO DI MODENA PROTAGONISTA DEL MADE IN ITALY ALLA FIERA ANUGA 2023 A COLONIA

Presentato per la prima volta in Germania il progetto Consortium Profile



Modena, 6 ottobre 2023 - A Colonia, in Germania, dal 7 all'11 ottobre si svolgerà uno degli eventi più significativi nel settore del Food & Beverage, la fiera ANUGA 2023 ed il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena (Padiglione 11, Stand 052) sarà fra i protagonisti dell’agroalimentare del Made in Italy. ANUGA rappresenta un momento importante di incontro utile per far conoscere le caratteristiche e la versatilità dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, primo tra le eccellenze italiane DOP e IGP con una quota di export pari al 92% della produzione, di cui il 14% raggiunge la Germania secondo mercato dopo gli Stati Uniti, dimostrando grazie alla sua versatilità una importante vocazione all’internazionalizzazione.

Il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena sarà presente con il proprio stand (Padiglione 11.2, stand 052), per sostenere le azioni di promozione e tutela in uno dei più rilevante mercati al mondo; oltre alla degustazione dell’Aceto Balsamico di Modena IGP sarà illustrato il progetto Consortium Profile un sistema informativo univoco, chiaro e immediato creato con l’obiettivo di fornire al consumatore uno strumento efficace per individuare le principali caratteristiche organolettiche del prodotto identificato da un logo che attraverso elementi grafici e descrittivi è in grado di fornire un profilo sensoriale semplice e immediato.

La fiera ANUGA 2023, è la più grande piattaforma di business e di ispirazione al mondo per l’industria alimentare. Si svolge ogni due anni, è rinomata per la sua capacità di attrarre un pubblico professionale internazionale e nell'edizione precedente (la fiera è biennale), ANUGA ha registrato la partecipazione di ben 70.000 visitatori provenienti da ben 170 paesi, confermando il suo ruolo di piattaforma globale per il mondo dell'alimentazione e delle bevande al fine di interpretare le nuove tendenze che stanno emergendo nel settore alimentare e delle bevande.

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06/10/2023, 13:22
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