Switch to full style
News e comunicati stampa dal mondo agricolo
Rispondi al messaggio

Re: Consorzio Aceto Balsamico di Modena

20/09/2022, 11:17

L’edizione 2022 si terrà domenica prossima, 25 settembre

SI SCALDANO I MOTORI DI ACETAIE APERTE, NEI LUOGHI DI PRODUZIONE L’EDIZIONE DEI RECORD PER CONOSCERE DA VICINO L’ACETO BALSAMICO DI MODENA


Degustazioni, visite guidate e iniziative collaterali nelle oltre 40 acetaie che hanno aderito alla giornata organizzata dai Consorzi di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP
Un’edizione che oggi più che mai strizza l’occhio alle giovani generazioni


Acetaie Aperte 2022 è alle porte: domenica 25 settembre in oltre 40 luoghi di produzione della provincia di Modena torna la giornata dedicata all’Aceto Balsamico di Modena, organizzata dai due Consorzi di tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP. E lo fa con un programma ricco di iniziative, che ancora una volta incarna la perfetta sintesi di una storica collaborazione tra i due Consorzi, dimostrando l’importanza e l’efficacia di far passare un messaggio di unità di intenti al fine di affrontare con più forza le sfide che il settore si trova quotidianamente ad affrontare.

Acetaie Aperte, che quest'anno supera ogni record di adesioni con oltre 40 produttori partecipanti, è sinonimo del promuovere sé stessi in un contesto più ampio, attenti a valorizzare nel suo complesso quel patrimonio storico dal valore incalcolabile che ogni realtà produttiva riveste all’interno del comparto. Ciascuno con il proprio bagaglio di esperienza, di storicità. Acetaie Aperte è promuovere il territorio, la sua gente, il Genius Loci. E aprirsi, oggi più che mai, alle nuove generazioni, che possono rappresentare il futuro, non soltanto come consumatori consapevoli ma anche come portatori di nuova linfa in un sistema produttivo che si rispecchia molto nella tradizione, pur strizzando l’occhio all’innovazione.
Sono tante infatti le attività, sia indoor che outdoor, che potranno coinvolgere anche i più piccoli, con giochi, una caccia al tesoro, quiz balsamici ma soprattutto istruttivi viaggi nel mondo del Balsamico per contribuire alla costruzione di una vera e propria “cultura” fin da giovanissimi. Ascoltando le storie, gli aneddoti, si può contribuire a far germogliare nei più giovani il seme della curiosità e l’interesse a farsi essi stessi ambasciatori, in futuro, di cotanta eccellenza.

Acetaie Aperte 2022 quindi, come occasione imperdibile per avvicinare non solo food lovers ma anche famiglie: a loro sembra infatti ispirato il programma degli eventi che ogni acetaia, insieme alle già collaudate degustazioni e visite guidate, ha predisposto per la giornata di domenica 25 settembre. Che richiede soltanto una gran voglia di conoscenza e un paio di scarpe comode per affrontare ogni tipo di esperienza. Dai percorsi guidati che partendo dal vigneto arrivano fino ai locali di produzione attraversando tutte le fasi del processo, dalla bollitura alla sala deposito mosti, la barricaia e la sala invecchiamento.
Partecipando ad Acetaie Aperte 2022, si può rimanere piacevolmente affascinati anche assistendo alla cottura del mosto in un paiolo all’aperto, ma ancora di più camminando tra i filari ove cresce l’uva destinata alla lunga e attenta lavorazione che l’aspetta prima di divenire Aceto Balsamico, assistendo ad una dimostrazione di vendemmia o ancora visitando la fattoria didattica, il parco animali o l’orto botanico con vista panoramica sulla valle del Panaro.

Certamente suggestive le visite guidate dai Maestri della Consorteria dell'Aceto Balsamico Tradizionale alla Consorteria di Spilamberto e al Museo dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, così come anche le rappresentazioni teatrali che racconteranno attraverso la performance di artisti che si muoveranno tra le stanze del museo interno all’acetaia, la plurisecolare storia di una della più antiche realtà produttive di Aceto Balsamico di Modena, con degustazione finale.
In alcune acetaie, insieme alle visite e agli assaggi, in purezza o in abbinamento con prodotti tipici del territorio, è previsto anche intrattenimento con originali animazioni, mostre d’autore e performance musicali dal vivo come quella della "Band giovani note", formazione bandistica giovanile della Banda Giuseppe Verdi di Spilamberto.

Al fine di garantire un afflusso ordinato ed una migliore fruizione della visita, per alcune acetaie è prevista la prenotazione, per altre è consigliata: la lista con i nominativi, le informazioni dettagliate su programmi, modalità di accesso ed indirizzi delle singole acetaie sono disponibili al sito www.acetaieaperte.com

Re: Consorzio Aceto Balsamico di Modena

20/09/2022, 17:38

QUESTIONE CIPRIOTA, IL MISE NOTIFICA A BRUXELLES IL PARERE CIRCOSTANZIATO

Si apre ora la fase di consultazione tra gli Stati membri coinvolti e la Commissione, in attesa del pronunciamento dell’Unione Europea

Il Consorzio Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP ha appreso, sia dalla stampa sia dal sito della Commissione Europea, che il parere circostanziato del Governo Italiano circa la questione cipriota che è stato ufficialmente notificato. L’atto di opposizione formale è stato quindi inviato a Bruxelles nei tempi previsti dello stand still che scade il 23 settembre p.v., con l’intento di fermare l’ennesimo tentativo di abuso del termine “aceto balsamico”.

Come già avvenuto nei mesi scorsi con la questione slovena, anche Cipro ha recentemente apportato una modifica alle proprie leggi per etichettare e commercializzare come aceto balsamico una miscela di aceto, mosto d’uva e zucchero, andando anch’esso in palese contrasto con la normativa europea che regola le Indicazioni Geografiche. Prontamente, gli uffici tecnici del Mipaaf sono intervenuti affinché la documentazione richiesta per poter fare opposizione formale fosse pronta al più presto – la notizia è trapelata solo a settembre, pur essendo stato notificato da Cipro alla Commissione Europa questo intervento legislativo già lo scorso 22 giugno – per poterla trasmettere in tempo al dicastero competente per i successivi adempimenti, ovvero il Mise.

“Era di fondamentale importanza – conferma Federico Desimoni, Direttore del Consorzio Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena – che la notifica avvenisse nei tempi previsti dalla norma nonostante il poco tempo a disposizione, e questo primo obiettivo è stato centrato. Torniamo quindi a ringraziare tutte le persone coinvolte, sia del Mipaaf che del Mise, che hanno reso possibile un intervento qualificato nel rispetto della tempistica imposta dal contesto.”

Si apre ora la fase di consultazione tra gli Stati membri coinvolti e la Commissione, in cui Cipro sarà chiamato a motivare e giustificare l’iniziativa intrapresa e l’Italia a difendere la cultura della qualità e il sistema europeo dei prodotti DOP e IGP.

“A nome di tutto il comparto dell’Aceto Balsamico di Modena rinnovo il ringraziamento – ribadisce Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena – ai ministri per le Politiche Agricole Stefano Patuanelli e allo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, ai sottosegretari Gian Marco Centinaio e Anna Ascani, nonché al Capo di Gabinetto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Avvocato Francesco Fortuna e a tutti i loro collaboratori per il l’efficace e tempestivo supporto”.

Il dossier dovrà ora essere sottoposto ad uno stretto monitoraggio, che permetta di valutare le reazioni e la strada migliore per raggiungere una soluzione soddisfacente che vada a favore di tutti i produttori delle DOP e delle IGP.

Re: Consorzio Aceto Balsamico di Modena

23/09/2022, 16:19

Nella provincia di Modena va in scena l’edizione dei record con oltre 40 produttori
SU IL SIPARIO,
VA IN SCENA ACETAIE APERTE 2022

Dopodomani nei luoghi di produzione una grande festa diffusa in onore dell’Aceto Balsamico

Ancora 48 ore e poi sarà Acetaie Aperte 2022, il più importante evento di promozione e divulgazione annuale organizzato dai due Consorzi di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.

La prima edizione da quando, con l’inserimento nell’Elenco Nazionale dei Distretti del Cibo, è stato istituito il nuovo Distretto del Cibo dell’Aceto Balsamico di Modena IGP per la promozione, lo sviluppo e la tutela del prodotto di riferimento, la valorizzazione della filiera e della cultura e tradizione dei territori di Modena e Reggio Emilia. Che si profila come l’edizione dei record con oltre 40 acetaie aderenti al progetto che da anni incarna la perfetta sintesi della sinergia tra i due Consorzi di Tutela, per perseguire il fine comune non solo di promuovere un prodotto d’eccellenza del territorio ma altresì affrontare con una maggiore forza le sfide del settore.

Acetaie Aperte come occasione per valorizzare un patrimonio storico dal valore incalcolabile ma anche il territorio, la sua gente, il Genius Loci.
E non ci saranno soltanto le degustazioni e le visite guidate a caratterizzare la giornata del prossimo 25 settembre, quando le porte dei luoghi di produzione si apriranno al pubblico: ad attendere i visitatori, modenesi ma anche turisti, ci sarà una grande festa diffusa, in cui i produttori di tutta la provincia di Modena si ritrovano uniti dal comune denominatore di celebrare l’Aceto Balsamico, raccontandone gli aneddoti, il percorso storico, le curiosità o ancora gli abbinamenti più indicati con altri prodotti tipici del territorio per esaltarne le caratteristiche.

Con l’invito a food lovers o anche neofiti, a costruirsi una vera e propria cultura del “Balsamico” attraverso esperienze individuali e collettive, viaggi sensoriali e camminate in vigna, in fattoria didattica, nel parco animali o nell’orto botanico con vista panoramica sulla valle del Panaro. Lasciandosi avvolgere dall’odore del mosto cotto mentre si attraversano tutte le fasi del ciclo produttivo, dalla bollitura fino alla sala invecchiamento. E rivivendo la storia del pregiato condimento attraverso le visite guidate dai Maestri alla Consorteria dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Spilamberto e al Museo dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena o attraverso le rappresentazioni teatrali di artisti che si muoveranno tra le stanze del museo interno ad una delle più antiche acetaie di Modena.

Acetaie Aperte 2022 sarà anche intrattenimento con originali animazioni per grandi e piccini, mostre d’autore e performance musicali dal vivo come quella della "Band giovani note", formazione bandistica giovanile della Banda Giuseppe Verdi di Spilamberto.
Al fine di garantire un afflusso ordinato ed una migliore fruizione della visita, per alcune acetaie è prevista la prenotazione, per altre è consigliata: la lista con i nominativi, le informazioni dettagliate su programmi, modalità di accesso ed indirizzi delle singole acetaie sono disponibili al sito www.acetaieaperte.com

Re: Consorzio Aceto Balsamico di Modena

26/09/2022, 12:54

TUTTI PAZZI PER IL BALSAMICO: IN MIGLIAIA NELLE “ACETAIE APERTE” A MODENA

Grande successo di pubblico per l'evento dedicato al prezioso condimento

Hanno risposto in tanti, anzi in tantissimi, all'appello di Acetaie Aperte 2022: nonostante le previsioni del tempo non invogliassero ad una gita fuori porta molti modenesi e tanti turisti arrivati anche da altre regioni d’Italia hanno scelto di trascorrere la domenica in mezzo alle botti e ai tini delle 40 acetaie aderenti all'iniziativa del Consorzio Aceto Balsamico di Modena e del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, per scoprire i segreti di questo oro nero, ascoltarne la storia e le differenze, degustarne il sapore.

“Abbiamo contato veramente tantissima gente – commentano il Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena Mariangela Grosoli a nome delle acetaie che hanno tenuto aperte le porte per tutta la giornata di domenica 25 settembre – e di tutte le età: famiglie intere con figli, tutti uniti dalla passione per il balsamico e la curiosità di capire come e dove questo prodotto d'eccellenza dell'agroalimentare italiano viene prodotto. Al centro dell'attenzione infatti, gli ambienti delle acetaie e la spiegazione sui metodi produttivi, ma anche gli assaggi e gli abbinamenti proposti sono stati molto partecipati e apprezzati.
Questa giornata - aggiunge Enrico Corsini, Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena - si porta dietro anche un altro messaggio significativo: è stata la dimostrazione di come l'agire uniti per perseguire obiettivi comuni premia e non è un'eccezione. Lo stesso gioco di squadra che oggi ha portato nelle acetaie molti visitatori è determinante anche quando si portano avanti battaglie per la tutela del prodotto nelle varie sedi istituzionali". Acetaie Aperte quindi è sempre di più per i produttori una vetrina imprescindibile per diffondere la conoscenza di questo prodotto di eccellenza del Made in Italy agroalimentare, una delle punte di diamante dell’export nel mondo con oltre il 92% della produzione che varca i confini nazionali. A spingere sempre di più i consumatori a partecipare a questo tipo di iniziative, è soprattutto una crescente voglia di crearsi una vera e propria “cultura”, nella fattispecie del Balsamico, dotandosi degli strumenti più adatti per riconoscere l’originale dalle imitazioni. Tante le proposte collaterali offerte dalle singole acetaie per un’esperienza da vivere a pieno, sia indoor che outdoor: visite e passeggiate al giardino botanico con vista panoramica sulla valle del Panaro, sul Cimone e sulle Prealpi, cottura del mosto in paiolo all’aperto, visite in fattoria didattica o nel parco animali, dimostrazione di vendemmia con i più piccoli e ancora Balsamiquiz e una Caccia al Tesoro Balsamico, sfruttando le nozioni apprese sul pregiato condimento per risolvere enigmi e quiz e raggiungere la meta finale, le narrazioni teatrali di personaggi “storici” che hanno coinvolto il pubblico presente con originali animazioni, mostre d’autore ed intrattenimenti musicali dal vivo.

Re: Consorzio Aceto Balsamico di Modena

12/10/2022, 12:47

IL MIPAAF RINNOVA L’INCARICO AL CONSORZIO TUTELA ACETO BALSAMICO TRADIZIONALE DI MODENA

Il provvedimento è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 settembre




Rinnovato per il prossimo triennio l’incarico al Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena a svolgere le funzioni di promozione, valorizzazione, tutela, vigilanza, informazione del consumatore e cura generale degli interessi della Denominazione Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, di cui all'art. 53 della legge 24 aprile 1998, n. 128, modificato dall'art. 14, comma 15, della legge 21 dicembre 1999, n. 526.

La conferma, arrivata con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dello scorso 29 settembre, è avvenuta nel rispetto delle prescrizioni del decreto ministeriale del Mipaaf 16 ottobre 2009, ove sono stabilite le condizioni essenziali per il riconoscimento dei Consorzi di Tutela.
Il Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena ha dimostrato - seguendo dette indicazioni - di continuare a possedere i requisiti di rappresentatività superiore al 66% della categoria produttori e utilizzatori - prevista per ogni filiera dall’art. 4 del DM 12 aprile 2000 - e uno statuto conforme alle suddette prescrizioni ministeriali.

“Il Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena – afferma il Presidente Enrico Corsini – riunisce la quasi totalità dei produttori che partecipano così, con il proprio impegno quotidiano produttivo e commerciale, alla divulgazione del prodotto e delle sue peculiarità. Esso, nel pieno rispetto del suo statuto, si impegna a svolgere funzione di promozione dell’immagine del prodotto, di garanzia di osservanza del disciplinare di produzione e del rispetto delle antiche tradizioni, ma anche di offrire sostegno ai produttori nel mantenimento dei più alti livelli qualitativi”.

Se da una parte collabora con l’Organo di Controllo che certifica tutte le fasi produttive secondo un severo piano approvato da MIPAAF, dall’altra il Consorzio coordina le attività di promozione e vigila sui mercati per prevenire i frequenti casi di imitazioni, dichiarazioni ingannevoli od errate, operando a vantaggio della trasparenza verso il consumatore e a difesa dei produttori che applicano correttamente le norme produttive dettate da Disciplinare.
“Denominazione di Origine Protetta – riprende Corsini - significa che la filiera produttiva di questo aceto avviene assolutamente all’interno dei territori della Provincia di Modena, dalla raccolta dell’uva all’invecchiamento del prodotto e che costituisce un patrimonio non solo produttivo ma anche culturale da conoscere ed esplorare”.

L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena è stato riconosciuto come Denominazione di Origine Protetta con l’adozione del Regolamento CE n. 813/2000 del Consiglio Europeo del 17 aprile 2000, nel quale venivano specificati oltre all’area geografica di produzione anche le basi ampelografiche dei vigneti, le caratteristiche delle materie prime, le procedure di produzione, i requisiti chimici, fisici e sensoriali per la vendita, l’imbottigliamento, l’etichettatura e la presentazione.

Re: Consorzio Aceto Balsamico di Modena

23/11/2022, 14:58

ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP, UNA CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL MARCHIO DEL CONSORZIO, TRA EVOLUZIONI, DECLINAZIONI E UTILIZZO IN ETICHETTA

Presentato con un webinar internazionale nei giorni scorsi insieme al Consortium Profile e al Passaporto Digitale




Un invito alla responsabilità collettiva, alla cooperazione internazionale e alla necessità di fare rete: questo il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena ha rivolto ai suoi partners di tutto il mondo durante la Conferenza Internazionale sulle evoluzioni del Marchio del Consorzio, sulle sue nuove declinazioni e sull’utilizzo in etichetta che si è svolta -nei giorni scorsi - con un webinar in quattro lingue.

Il focus dell’incontro, condotto dal Direttore Generale del Consorzio Federico Desimoni, è stata la presentazione del Marchio consortile, della sua evoluzione e delle nuove declinazioni destinate all’etichettatura: il Passaporto Digitale e il Consortium Profile. Uno sviluppo che sta trasformando lo storico marchio del Consorzio da simbolo di appartenenza alla comunità dei produttori a sigillo di certificazione, autenticità e trasparenza e a strumento di descrizione sensoriale del prodotto pensato per accompagnare il consumatore attraverso esperienze di acquisto appaganti e di soddisfazione.

“Il Consorzio è un’associazione volontaria che raccoglie tutti i soggetti che fanno parte della filiera dell’Aceto Balsamico di Modena – ha spiegato Mariangela Grosoli, Presidente dell’omonimo Consorzio – e ad oggi ne fanno parte 50 produttori. Il nostro compito è svolgere funzioni di tutela e, vigilanza e individuare tutte quelle attività di promozione che contribuiscono a conferire maggiore valore al prodotto. I soci del Consorzio – ha concluso Grosoli - condividono questi obiettivi che possono essere concretizzati solo lavorando insieme, ognuno con la propria professionalità che diventa parte di un lavoro di squadra".

Oggi il comparto dell’Aceto Balsamico di Modena esporta circa il 92% della produzione, di cui una metà al di fuori dall’Europa, per un valore al consumo che supera il miliardo di euro, senza contare l’indotto che è molto più ampio. Questa forte presenza sui mercati internazionali lo espone spesso a tentativi di frode e contraffazione e di conseguenza si fa sempre più necessario introdurre elementi capaci di identificare il prodotto autentico in modo univoco. Il modo più immediato per farlo è l’etichetta che, oggi più che mai, rappresenta la porta di accesso al prodotto e un efficace strumento di comunicazione e interrelazione.

“Fino ad oggi – ha spiegato il Direttore del Consorzio Federico Desimoni – l’utilizzo del Marchio testimoniava l’appartenenza al Consorzio e la condivisione della sua vision e mission, tuttavia, proprio a partire da questo valore fondamentale, ritengo che per il futuro sia necessario garantire un maggior spessore al messaggio che l’uso di questo marchio vuole comunicare ai consumatori. Da segno identitario, infatti, esso diventerà simbolo di autenticità, trasparenza e legalità e strumento di conoscenza per acquisti informati e consapevoli al servizio del consumatore”.

L’invito che emerge da questo seminario internazionale è a fare un passo alla volta per entrare gradualmente nel futuro: il Passaporto Digitale rappresenta il futuro prossimo e tante novità dovranno ancora essere svelate, mentre il Consortium Profile è il presente. Questo marchio, che riporta in sé un profilo sensoriale essenziale e immediato che verrà rappresentanto nelle etichette dell’Aceto Balsamico di Modena, è già in uso e nella disponibilità di tutti i consorziati.

“Credo che il Consortium Profile – ha aggiunto Desimoni – costituisca la risposta precisa a un’esigenza reale e attuale del consumatore: comprendere le caratteristiche organolettiche del prodotto e scegliere seguendo i propri gusti e le intenzioni di utilizzo. Mi auguro che la sua diffusione avvenga rapidamente perché sono certo che la risposta del consumatore sarà entusiastica"

L’intervento del Consorzio ha illustrato le caratteristiche del nuovo marchio Consortium Profile

Re: Consorzio Aceto Balsamico di Modena

29/12/2022, 14:36

IL CONSORZIO TUTELA DICHIARA IL 2022 UN SUCCESSO PER LA FILIERA DELL’ACETO BALSAMICO TRADIZIONALE DI MODENA

Chiuso l'esercizio con una crescita record del 43%, tra i temi dell’anno anche l’istituzione dell’omonimo Distretto del Cibo e il nuovo regolamento consortile “Erga Omnes”




Si chiude con un clamoroso segno più l’anno 2022 dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP. Soprattutto in termini di bottiglie certificate, che rispetto al 2021 hanno registrato un ulteriore incremento del 43%, addirittura migliorando il già lusinghiero +30% dello scorso anno rispetto al precedente. I numeri li dà il Consorzio Tutela, l'unico incaricato per legge a vigilare, tutelare e promuovere l'oro nero modenese fin dal 2009. Parlando con i dati, sono state ben 145mila le confezioni certificate dalla filiera dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, e ciò rappresenta un segnale di ulteriore incoraggiamento per il comparto, dopo i difficili anni contraddistinti dalla pandemia.

L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP sembra quindi al momento navigare in acque tranquille, potendo contare su buone giacenze di prodotto nelle batterie di botti che, per il lungo invecchiamento a cui l’Aceto Balsamico Tradizionale deve sottostare, rappresentano un fondamentale sostegno alla produzione delle annate future.

“I circa 250 produttori del territorio – commenta il Presidente del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, Enrico Corsini - insieme detengono nelle loro acetaie circa 3 milioni di litri di prodotto in invecchiamento. Una produzione quantitativamente limitata, che unitamente ai grandi investimenti necessari per installare e gestire una acetaia e la lunghezza dell’invecchiamento ne fanno un prodotto esclusivo e di grande pregio, dall’elevato valore non solo economico – che può arrivare fino a mille euro al litro – ma altresì valoriale per l’importante bagaglio di storia di cui si fa portatore”.



L’anno 2022 è stato anche l’anno in cui il Consorzio di Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena ha avviato la pratica per il riconoscimento dell’omonimo Distretto del Cibo per la promozione e lo sviluppo del prodotto di riferimento, la valorizzazione della filiera e della cultura e tradizione del territorio. Lo stato di avanzamento lavori ad oggi è l’avvenuta approvazione del regolamento e l’inoltro alla Regione Emilia Romagna della domanda di affidamento. Lo step successivo sarà il riconoscimento del Distretto, così che il Consorzio vedrà ampliarsi le proprie competenze e potrà partecipare ai bandi nazionali per i contributi per la promozione e lo sviluppo del settore dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.

Anche l’istituendo Distretto del Cibo dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, come già avviene per gli altri Distretti del Cibo, sarà strettamente legato al territorio con un’identità storica omogenea, frutto dell’integrazione fra attività agricole e attività locali, nonché della produzione di beni o servizi di particolare specificità, coerenti con le tradizioni e le vocazioni naturali e locali. Importanti saranno le collaborazioni che il Distretto potrà instaurare con attività turistiche ed enogastronomiche, e con le Istituzioni per la promozione del territorio modenese.

Tra i temi discussi nell'assemblea dei soci svoltasi in chiusura di esercizio c’è anche l’importante variazione del Regolamento consortile che riguarda l'applicazione della cosiddetta norma “Erga Omnes”, ovvero il contributo dovuto da parte dei produttori – sia associati che non - per coprire le spese inerenti le azioni di tutela, vigilanza, valorizzazione, promozione e divulgazione sul prodotto. “Il Consorzio – aggiunge Corsini – è da sempre attento al contenimento delle spese per non sovraccaricare troppo i produttori e tale contributo va proprio in questa direzione. Essendo il nostro un Consorzio di tutela riconosciuto per legge dal Ministero, e il solo che puo' vantare il nome "Aceto Balsamico Tradizionale di Modena" nella propria ragione sociale, ha infatti il potere di esercitare le proprie funzioni nei confronti di tutti i soggetti inseriti nel sistema di controllo anche se non associati, e di ripartirne i costi tra tutti i produttori, soci e non soci. Sono lieto che il nuovo Regolamento sia stato approvato all'unanimità dai Soci durante l'ultima assemblea straordinaria tenutasi il 17 dicembre, e il Consiglio di Amministrazione si appresta a presentare un più aggressivo programma promozionale per sostenere la positiva tendenza di mercato che stiamo registrando, e alla quale è opportuno partecipino tutti i produttori, sia nei benefici che nei costi".

Relativamente alle attività di tutela e soprattutto di vigilanza il Consorzio di Tutela ogni anno predispone un vero e proprio programma in collaborazione con l’Ufficio Repressione Frodi, e si avvale anche di un Agente Vigilatore di Pubblica Sicurezza che si occupa di verificare la rispondenza dei prodotti sul mercato ai disciplinari di produzione e alla sorveglianza su prodotti similari, come i tanti "condimenti balsamici" ingannevoli per il consumatore.

Re: Consorzio Aceto Balsamico di Modena

11/01/2023, 12:08

L’Aceto Balsamico di Modena IGP per
My Selection 2023

12 tonnellate della IGP nella linea premium creata da McDonald’s e selezionata da Joe Bastianich





L’Aceto Balsamico di Modena IGP si riconferma un ingrediente di successo gradito al grande pubblico, tanto da essere confermato per l’edizione 2023 di My Selection, la linea premium di burger McDonald’s selezionati da Joe Bastianich e nata per valorizzare i prodotti DOP e IGP italiani, la loro qualità e lo stretto legame con i territori.

L’eccellenza modenese, di cui McDonald’s stima di acquistare 12 tonnellate, torna protagonista in “My Selection BBQ”, confermato per la quinta volta nella piattaforma My Selection e disponibile negli oltre 670 ristoranti McDonald’s di tutta Italia. Una gustosa ricetta con carne 100% bovina da allevamenti italiani, coleslaw – insalata di cavolo e carote - e salsa BBQ con Aceto Balsamico di Modena IGP, una combinazione di ingredienti che si esaltano tra loro e che fanno parte delle prelibatezze gastronomiche del territorio italiano.

Alla ricetta si aggiungono, in questa nuova edizione, My Selection Chicken Avocado & Bacon, con 100% petto di pollo italiano, Caciocavallo Silano DOP, cavolo cappuccio rosso italiano e salsa avocado; e My Selection Speck & Asiago, preparato con carne 100% bovina da allevamenti italiani, Asiago DOP, Speck Alto Adige IGP e maionese con senape in grani.

Tre panini con cui McDonald’s conferma ancora una volta lo stretto legame con il comparto agroalimentare italiano e l’impegno nel favorire la conoscenza e la diffusione dei prodotti DOP e IGP Made in Italy, anche grazie alla partnership con la Fondazione Qualivita che da oltre 20 anni si occupa della valorizzazione dei prodotti a indicazione geografica. Una collaborazione che ha portato sui vassoi dei clienti McDonald’s 18 ingredienti certificati DOP e IGP, inseriti in 43 ricette, per un totale di 4.600 tonnellate di materie prime utilizzate.

“Siamo orgogliosi di rinnovare la nostra partnership con il Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, che si riconferma in My Selection con l’obiettivo di diffondere la conoscenza delle eccellenze agroalimentari, spesso di nicchia o circoscritte ai territori di appartenenza” - commenta Dario Baroni, Amministratore Delegato McDonald’s Italia. “L’obiettivo, accanto ai Consorzi di Tutela e ai produttori locali, è di ampliare il nostro ruolo di interlocutore del sistema agroalimentare e di valorizzare tutte le filiere coinvolgendo sempre più prodotti certificati. Vogliamo non solo renderli accessibili a più persone ma incentivare un dialogo tra consumatore finale e produzione. È in questo modo che favoriamo e promuoviamo la sostenibilità delle filiere nell’industria agroalimentare”.

“La collaborazione con McDonald’s che si rinnova anche per quest’anno” – spiega Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP – “è un’importante conferma della bontà di questo approccio per valorizzare le eccellenze gastronomiche italiane. La presenza del nostro prodotto in un canale alternativo a quelli tradizionali, come è quello della ristorazione veloce, è una opportunità che permette di raggiungere fasce di consumatori anche più giovani e di interagire proficuamente con loro. E altresì fornisce una prova inconfutabile su come l’Aceto Balsamico di Modena IGP sia un prodotto altamente versatile, che ben si sposa sia con piatti raffinati dell’alta ristorazione sia con gli hamburger della famosa catena di ristorazione. L’Aceto Balsamico di Modena IGP, dunque, rimane a fianco di McDonald’s che da parte sua ha dimostrato una particolare sensibilità nei confronti delle DOP e IGP italiane, e lo fa rinnovando il comune intento di questa operazione: creare in sempre più persone, soprattutto giovani, una vera e propria cultura del cibo, attraverso la presa di coscienza attenta e consapevole dell’importanza della qualità di materie prime italiane".

“La pluriennale collaborazione fra Qualivita e McDonald’s” – aggiunge Mauro Rosati, Direttore Fondazione Qualivita – “per la promozione dei prodotti DOP IGP con il progetto My Selection è stata uno degli elementi fondamentali per la crescita della DOP Economy nel nostro Paese; dare maggiore conoscenza ai giovani consumatori sulle produzioni DOP IGP affiancando il lavoro quotidiano dei Consorzi di Tutela è risultata una sinergia vincente”

McDonald’s Italia
In Italia da 37 anni, McDonald’s conta oggi oltre 670 ristoranti in tutto il Paese per un totale di 30.000 persone impiegate che servono ogni giorno 1 milione di clienti. I ristoranti McDonald’s italiani sono gestiti per il 90% secondo la formula del franchising grazie a 140 imprenditori locali che testimoniano il radicamento del marchio al territorio. Anche nella scelta dei fornitori McDonald’s conferma la volontà di essere un marchio “locale”, con l’85% di fornitori che è rappresentato da aziende italiane o aziende che producono in Italia. Nel mondo McDonald’s è presente in oltre 100 Paesi con più di 38.000 ristoranti.

Fondazione Qualivita
Fondata nel 2000 per promuovere la cultura rurale e le produzioni DOP IGP con progetti editoriali, attività di valorizzazione, ricerca, formazione e innovazione. È stata riconosciuta dal Ministero delle politiche agricole come soggetto di elevata capacità tecnico scientifica nell’ambito del settore agroalimentare di qualità.

Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP
L’Aceto Balsamico di Modena IGP deve le sue particolari caratteristiche al suo stretto legame con il territorio di origine, circoscritto tra le province di Modena e Reggio Emilia. Estremamente versatile, rappresenta un condimento pregiato per ogni tipologia di cucina, grazie alla sua capacità di armonizzare e bilanciare le caratteristiche dei singoli ingredienti di ciascun piatto. A conferirgli tali peculiarità originali, il clima semicontinentale fatto di inverni rigidi, estati calde e umide e temperature autunnali e primaverili miti, che ne influenzano, il processo di maturazione e invecchiamento. L’Aceto Balsamico di Modena si produce con un metodo tradizionale che parte da mosti d’uva parzialmente fermentati, cotti e/o concentrati, ottenuti da uve provenienti esclusivamente da vitigni di Lambrusco, Sangiovese, Trebbiano, Albana, Ancellotta, Fortana e Montuni uniti ed Aceto di Vino. Il prodotto, una volta assemblato, deve maturare per almeno 60 giorni in contenitori di legno; è ammessa la dicitura "invecchiato" per il prodotto che prolunga la maturazione per almeno 3 anni. L’Aceto Balsamico di Modena IGP si presenta limpido e brillante, di colore bruno intenso, tendente al nero, di sapore agrodolce con armonia fra acidità e dolcezza, con un profumo leggermente acetico e delicato, durevole e con eventuali note legnose.

Re: Consorzio Aceto Balsamico di Modena

25/02/2023, 19:58

ACETO BALSAMICO TRADIZIONALE DI MODENA DOP, DALL’ASSEMBLEA DEI SOCI DEL CONSORZIO TUTELA IL PIANO PROGRAMMATICO 2023

Tra le strategie di sviluppo, insieme a promozione e ricerca anche il Fundraising finalizzato ad un’equa ripartizione dei costi di filiera



Promozione, ricerca, tutela e servizi ai produttori. Questi i punti cardine su cui si è sviluppata l’assemblea dei soci del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP che si è svolta questa mattina presso la sede del Consorzio medesimo.

L’assemblea ha votato all’unanimità il bilancio consuntivo del 2022 e approvato il piano programmatico delle attività per il 2023, avendo sempre come direttrice l’assoluta qualità ed esclusività dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP. Tale piano programmatico, si muoverà su quattro filoni principali, ovvero la promozione, la ricerca, la vigilanza e tutela, con una reference anche sulla funzione del Fundraising.

Relativamente all’esercizio da poco conclusosi, lusinghieri sono stati i risultati raggiunti, come ha affermato nella sua relazione il Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, Enrico Corsini: “Negli ultimi anni il Consorzio Tutela è cresciuto e ha reso più forte la filiera. L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP nel 2022 ha agganciato in pieno lo slancio della ripartenza post pandemica dell’agroalimentare italiano. L’anno appena trascorso ha segnato un nuovo record per l’imbottigliamento di ABTM, nel formato “Giugiaro” da 100 ml unico per tutti i produttori, che ha fatto segnare un +43%. Un risultato raggiunto grazie alla qualità dei produttori certificati di ABTM e alle attività di promozione e tutela messe in campo dal Consorzio. Per proseguire questo percorso di crescita il Consorzio proseguirà le sue attività con nuove iniziative e azioni per sostenere le acetaie nella loro “missione” di mantenere la qualità dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena come punto di riferimento dell’eccellenza della “Food Valley” e dell’enogastronomia italiana nel mondo.”

Tra i temi “caldi” dell’assemblea, come già anticipato, la definizione nel 2023 degli obiettivi di Fundraising. L’assemblea ha votato unanimemente una equa ripartizione tra tutti gli operatori della filiera dei costi consortili per le attività istituzionali relative alla denominazione di origine - promozione, tutela e ricerca scientifica - proprie del Consorzio Tutela ABTM.
Non meno importanti i temi della promozione e della ricerca.

“All’inizio del nuovo anno – ha spiegato il Consigliere Michele Montanari nella relazione programmatica per il 2023 - la Regione Emilia Romagna ha riconosciuto il Distretto del Cibo dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena; questo significa avere un’occasione in più per lo sviluppo della filiera e per il marketing territoriale. In tale contesto il Consorzio intende sostenere lo sviluppo del distretto per indirizzare e sostenere un turismo di qualità nelle acetaie e investimenti nel settore dell’incoming. E, non di meno, sta sviluppando una strategia di divulgazione internazionale sul web e sui social al fine di ricondurre sempre il prodotto al territorio di Modena e aumentarne la reputazione in termini di esclusività ed eccellenza. Per fare questo stiamo dando concretezza all’accordo siglato già nel 2019 con il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP per mettere in rete la capillare presenza dell’Aceto Balsamico di Modena IGP nel mondo e il valore esclusivo dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP: ci sono tutte le premesse per costruire un sistema virtuoso di promozione di queste tipicità modenesi nel mondo. Nello sviluppo del programma di attività per il 2023 – ha aggiunto – il Consorzio ha altresì identificato tra i propri obiettivi la ricerca scientifica: è un percorso cominciato con il convegno “Il sapore dell’aceto”, che a Novembre 2022 ha visto riunirsi più di 250 esperti del settore, e che proseguirà per una migliore definizione delle caratteristiche organolettiche del prodotto. Oltre a questo lo sviluppo di sistemi per la tracciabilità e sostenibilità – sia economica che ambientale - sono alcuni punti fermi su cui il Consorzio intende insistere con attività di ricerca mirata”.

La collaborazione tra i due enti della DOP e della IGP si concretizza anche con il contrasto all’Italian Sounding e alle imitazioni. Quest’ultimo è un tema di grande attualità e complessità che deve necessariamente essere sviluppato in sinergia dai due Consorzi che in questi hanno conseguito importanti risultati nel loro compito di tutelare nel mondo le denominazioni dell'Aceto Balsamico Modenese .

Oltre alle attività proprie della tutela e promozione della DOP il consorzio mette a disposizione, sia dei soci che dei non soci, servizi come quello di imbottigliamento certificato, per cui il Consorzio ha stabilito nuove tariffe sempre nell’ottica di una maggiore trasparenza nella gestione ed equità tra i produttori.

Re: Consorzio Aceto Balsamico di Modena

29/03/2023, 22:18

View this email in your browser

Comunicato Stampa 29 Marzo 2023

Alle ore 12 di domenica 2 Aprile al Padiglione Emilia-Romagna


ACETO BALSAMICO DI MODENA, L’ECCELLENZA SI DEGUSTA A VINITALY


Il pregiato condimento protagonista di una degustazione sensoriale per scoprirne segreti e caratteristiche uniche





L’Aceto Balsamico di Modena IGP assieme all’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP protagonisti a Vinitaly. Una degustazione dei pregiati condimenti è infatti in programma per domenica 2 aprile alle ore 12:00 presso il Padiglione Emilia-Romagna.

Una degustazione sensoriale che servirà a guidare i partecipanti nella scoperta di tali eccellenze agroalimentari dai connotati unici, nelle loro principali componenti di aroma e gusto, accompagnati dalla narrazione di una storia che identifica e caratterizza il territorio modenese da secoli.

“Essere presenti a Vinitaly su questo palcoscenico internazionale straordinario – spiega il Direttore del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP Federico Desimoni – è un’opportunità imperdibile. Il Padiglione Emilia-Romagna è la location migliore per raccontare il Balsamico, un prodotto che nasce da un utilizzo unico e tutto modenese dell’uva, del suo mosto cotto e dell’aceto di vino. Un condimento ed ingrediente unico, che tutti utilizzano ma che in pochi ancora conoscono: crediamo che la presenza a Vinitaly sarà l’occasione per offrire una esperienza immersiva e sensoriale, apprezzandone l’unicità e le caratteristiche”.

L’Aceto Balsamico di Modena è il quinto prodotto italiano agroalimentare DOP IGP per valore della produzione, nonché quello maggiormente esportato. Ottenuto dal mosto di sette vitigni tipici, con l’aggiunta di aceto di vino e di aceto vecchio di almeno 10 anni, l’Aceto Balsamico di Modena IGP è un prodotto dalle caratteristiche uniche, in grado di esaltare e impreziosire le portate più diverse, dall’antipasto al dolce, ma trovando spazio anche nella mixology e nella cucina fusion. Con una un valore al consumo che supera il miliardo di euro, oggi l’Aceto Balsamico di Modena IGP è utilizzato sia dai grandi chef che nelle cucine di tanti appassionati di tutto il mondo .

L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP si ottiene con il solo mosto d’uva cotto, da vitigni autoctoni della provincia di Modena, invecchiato per non meno di 12 anno o 25 anni in serie di botticelle di legni diversi. Viene utilizzata l’antica procedura dei travasi e rincalzi annuali dal barile più grande al più piccolo, un processo che viene tramandato di generazione in generazione. E’ un prodotto raro e di grande pregio, con una produzione annua di poco più di 14.000 litri. Imbottigliato nella tipica bottiglietta da 100 ml disegnata da Giugiaro, che ne racchiude e protegge le caratteristiche note di complessità ed aromaticità, sarà tra i protagonisti dell’attività di degustazione che si svolgerà a Vinitaly, che rientra nella collaborazione tra i due Consorzi che va avanti proficuamente dal 2019.
Rispondi al messaggio