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CONFEURO 
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COP28 – CONFEURO: UN PRIMO PASSO PER USCIRE DALLA DIPENDENZA DALLE FONTI FOSSILI

È arrivato l’accordo all’unanimità dei 198 Paesi partecipanti alla 28ª conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici sull’avvio della transizione che porterà alla fine dell’utilizzo di combustibili fossili entro il 2050.
Confeuro da sempre è attiva nel sostegno dell’ambiente e lotta per la riduzione di emissioni nocive per l’uomo. Il presidente della Confeuro, Andrea Michele Tiso ritiene che “finalmente si è fatto un primo passo concreto - quantomeno con l'ufficiale presa di coscienza dell'esigenza ormai non più procrastinabile di incentivare una transizione che ci porti fuori dall'attuale dipendenza dalle fonti fossili.”

Per il 2050 i Paesi dovranno abbandonare la loro dipendenza energetica dai combustibili fossili che tanti danni hanno arrecato all’ambiente negli ultimi cento anni. La decarbonizzazione, il potenziamento delle fonti rinnovabili, il ripensamento in una forma sicura e 2.0 dell’energia nucleare sono le direttrici che il mondo dovrò seguire per sostituire gradualmente i combustibili fossili come petrolio e carbone.
“È solo un primo passo ma constatiamo con piacere che questa volta non si tratta solo di chiacchiere politiche. È stato messo nero su bianco e i Paesi, anche i produttori di petrolio hanno capito che è arrivato il momento di affrontare l'elefante nella stanza. Auspichiamo che questi cambiamenti non avvengano solo dal 2040 in poi ma inizino da subito perché il cambiamento climatico va contrastato proprio partendo dalla riduzione drastica delle emissioni derivanti dalla combustione di carbone e petrolio” – conclude il Presidente Tiso.

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14/12/2023, 12:23
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Agricoltura, Tiso (Confeuro): "Legge di bilancio tra luci e ombre. Urge riforma strutturale"
Gentili redazioni, gentili testate.
Sono Marco Montini, ufficio stampa di Confeuro. Invio questa nota stampa con gentile preghiera di pubblicazione. Rimaniamo a vostra completa disposizione. Grazie per quello che potrete fare. Per info contattatemi pure al 3478864235


Agricoltura, Tiso (Confeuro): “Legge di bilancio tra luci e ombre. Urge riforma strutturale”

“Con il voto favorevole della Camera dei Deputati il 29 dicembre scorso è stata approvata la legge di bilancio per il 2024, che introdurrà una serie di novità anche per il settore agricolo ed agroalimentare. Confeuro, da sempre vicina alle istanze dei piccoli produttori agricoli e delle pmi del sistema primario e dell’indotto, ha seguito con grande attenzione i lavori parlamentari e, alla luce di questo contesto, intende esprimere un giudizio agrodolce sul nuovo testo, che sarebbe potuto essere sinceramente più vicino alle esigenze dei cittadini italiani. Senza dubbio, sono presenti importanti contributi per risollevare un settore chiave per l’economia italiana: vengono in mente l’istituzione di un fondo per le emergenze in agricoltura e il raddoppio delle risorse legate al PNRR, che se ben utilizzati, siamo convinti potranno significativamente contribuire allo sviluppo del comparto. Esprimiamo, invece, il nostro scetticismo sul rifinanziamento della “Card Dedicata a te”, che rischia di rappresentare ancora una volta una insufficiente misura spot, lontana dal risolvere i problemi reali delle fasce più deboli della popolazione. Insomma, da questa legge di bilancio Confeuro si sarebbe aspettata molto di più. Così come, più in generale, osserviamo da parte di questo governo e da parte di questa maggioranza una eccessiva frammentazione delle misure a favore del comparto agricolo. La proposta di Confeuro è quella di unificare in maniera più strutturata e organizzata questi provvedimenti al fine di creare meno confusione in merito ai soggetti competenti e alle procedure di applicazione ed essere quindi più concreti nella realizzazione di tali provvedimenti. In questa direzione, dunque, reputiamo improcrastinabile e necessaria una vera e propria riforma strutturale del settore agricolo, che presenti misure costanti e stabili e non semplici interventi spot che rischiano soltanto di esaurirsi nel tempo senza soddisfare le istanze delle famiglie e del mondo produttivo”.


Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.

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06/01/2024, 0:42
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Balneari, Tiso (Confeuro): “Situazione preoccupante. No proroga concessioni”


Gentili redazioni, gentili testate.
Sono Marco Montini, ufficio stampa di Confeuro. Invio questa nota stampa con gentile preghiera di pubblicazione.

Rimaniamo a vostra completa disposizione.

Grazie per quello che potrete fare. Per info contattatemi pure al 3478864235

“Stiamo osservando con molta attenzione quanto sta accadendo in merito alla delicata e complessa questione delle concessioni balneari, sulle quali Confeuro esprime in maniera chiara e netta la sua contrarietà a qualsiasi ipotesi di proroga. Il turismo estivo è un settore fondamentale per il nostro paese e funge da volano per la diffusione delle nostre eccellenze enogastronomiche.

Condividiamo le perplessità espresse dal presidente Mattarella e registriamo che dall’invio del parere motivato da parte della Commissione europea, l'Italia è ormai definitivamente esposta al rischio sanzione da parte dell'UE.

Alla luce di tutto questo, dunque, l’auspicio della nostra confederazione è che governo nazionale e maggioranza parlamentare non rimangano inermi e intervengano con concretezza e con gli opportuni strumenti normativi al fine di evitare nuove, ulteriori proroghe sulle concessioni balneari, e tutelare l'interesse della collettività.



Dopo l'annosa questione del MES, ulteriori elementi di contrasto con Bruxelles non giovano all'immagine del Paese che con grossi sforzi sta ritrovando la centralità che merita a livello Comunitario”.

Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.

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11/01/2024, 19:33
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Agricoltura, Tiso (Confeuro): “Bene bando Isi ma più controlli per prevenzione incidenti”


“Confeuro accoglie con soddisfazione il “Bando Isi 2023 agricoltura” relativo alle linee di finanziamento degli interventi per la sicurezza sul lavoro, presentato ieri presso il ministero dell’Agricoltura e della sovranità alimentare.



Siamo di fronte a un progetto importante che conta una dotazione di 55 milioni in più rispetto al 2022 e che si pone tra gli obiettivi principali, quello di incoraggiare le micro e piccole imprese, operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli, nonché il miglioramento delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori e degli agricoltori rispetto alle condizioni preesistenti.



E, su questo punto, purtroppo, i numeri parlano chiaro: tra il 2018 e il 2022 sono stati quasi 115mila infortuni riconosciuti (di cui 447 mortali). E, come afferma l’Inail, la metà dei decessi avvenuti in occasione di lavoro agricolo è legata alla perdita di controllo di una macchina agricola.



Insomma, un vero e proprio bollettino di guerra, che deve essere contrastato non solo con l’incremento delle adeguate risorse economiche, ma anche e soprattutto attraverso l’intensificazione dei controlli ispettivi, poiché molte delle criticità esistenti nascono dal lavoro irregolare, dal caporalato, oltre che dall'obsolescenza dei mezzi.



Bisogna investire nel monitoraggio in azienda e gli ispettori devono recarsi direttamente nei campi: questo rappresenterebbe certamente un modo efficace e concreto per prevenire gli incidenti e gli infortuni. In questo contesto, dunque,

Confeuro apprezza le parole del ministro Lollobrigida che parla della creazione di una cultura del lavoro sicuro nel settore agricolo e si augura che il governo passi presto dalle parole ai fatti per incrementare la sicurezza all’interno di uno dei comparti chiave del nostro sistema produttivo”.



Così Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.

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17/01/2024, 10:14
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Agricoltura, Tiso (Confeuro): “Bene mobilitazione nazionale. UE cambi rotta”
“Dopo le forme di protesta degli agricoltori tedeschi, e prima ancora olandesi e francesi, la mobilitazione sbarca adesso anche sul territorio italiano. Una ondata di dissenso forte e tenace, da nord a sud, per accendere i fari sulle problematiche di un comparto fondamentale per il nostro sistema produttivo, ma che attraversa un momento di grande difficoltà a causa di politiche dissennate e dinamiche economiche pericolose. In tal senso, Confeuro si schiera con le istanze degli agricoltori, esprime solidarietà e vicinanza alla categoria.


Le origini di questo sentito malessere sono molteplici, cominciando dall’incremento indiscriminato dei costi di produzione, l’aumento sproporzionato del prezzo del gasolio agricolo, la drastica riduzione dei margini, tutti a vantaggio tra l'altro della grande distribuzione, nonché le politiche miopi dell'Europa che apre a prodotti sostanzialmente ignoti come i sintetici e le farine d'insetti.


Altra criticità da sottolineare, poi, è l'eccesso di burocrazia e gli scarsi investimenti che Agea (l’Agenzia per le erogazioni in Agricoltura) ha fatto nei CAA, i Centri di assistenza Agricola. Senza considerare, purtroppo, che siamo in un momento di transizione molto delicato in cui si spinge oltre modo verso l'ammodernamento del settore, perdendo di vista il vero problema e cioè la redditività delle aziende sempre più schiacciate dalla forza contrattuale della gdo.



È chiaro ed evidente che la politica europea deve cambiare rotta. La Pac nel tempo ha introdotto sempre più lacci e lacciuoli burocratici sacrificando sull'altare della sostenibilità ambientale milioni di produttori agricoli ormai esclusi da ogni sostegno. Siamo consapevoli che introdurre processi produttivi rispettosi dell'ambiente è necessario, ma lo si deve fare investendo e sostenendo tutti i costi che questa trasnizione inevitabilmente determina.



Non possiamo permettere che questi costi restino soltanto a carico degli agricoltori. Va bene produrre "green" ma i costi vanno sostenuti con la Pac.
Oggi invece è il contrario.
Il contributo viene erogato se l'agricoltore segue ed attua schemi ecologici di produzione”.



Così Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.

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24/01/2024, 21:15
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World Water Forum 2027, Tiso(Confeuro): “Bene la candidatura di Roma”


“Roma si candida ufficialmente ad ospitare il World Water Forum del 2027.



Un annuncio importante che Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo, accoglie con soddisfazione nella consapevolezza maturata di quanto l’acqua sia bene primario da tutelare e valorizzare.



Il contesto ambientale in essere, d’altronde, è quanto mai complesso e delicato: il nostro Paese, infatti, come tanti altri sta subendo danni importanti dalla crisi climatica. L’innalzamento delle temperature globali si fa sentire sempre più nei paesi che godono di un clima temperato, come il nostro: non si può dimenticare lo stato critico del livello dei fiumi o la condizione precaria del nostro sistema idrico e dei nostri acquedotti, perennemente nell’esigenza di investimenti per migliorarne l'efficienza.



In questo contesto, dunque, lo spreco di acqua è un problema da affrontare con la necessaria urgenza: un’acqua che dobbiamo rimettere al centro delle politiche mondiali per garantire il sostentamento e la produzione di cibo nel mondo.



Ricordiamoci che in molte zone del globo si soffre ancora la fame e la gestione delle risorse idriche è il primo fattore che può combattere la scarsità alimentare. Come Confeuro, l’auspicio è che Governo nazionale, Regione Lazio e Campidoglio lavorino in collaborazione e sinergia affinché Roma possa diventare davvero la città dell’acqua”.



Così Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.

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25/01/2024, 17:02
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Agricoltura, Tiso (Confeuro): “Ok lettera ministro ma errore non invitare tutte le rappresentanze”
“Nelle scorse ore il Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, ha inviato una lettera ad alcune organizzazioni agricole nazionali, con la volontà di istituire un tavolo politico e individuare soluzioni efficaci per affrontare le delicate questioni che attanagliano il comparto agricolo italiano.



Alla luce di questo contesto, Confeuro condivide pienamente l'esigenza e l'urgenza di analizzare profondamente la condizione dell'agricoltura italiana - anche in relazione allo stato di attuazione della Pac e del Pnrr - ma, al contempo, intende esprimere tutto il proprio disappunto per il metodo e soprattutto per il fatto che la convocazione da parte dicastero arrivi solo dopo che le proteste degli agricoltori si siano accese. Inoltre, il ministro Lollobrigida ha deciso di convocare - ancora una volta e illogicamente - soltanto le organizzazioni che si ritengono maggiormente rappresentative (Che poi sono sempre le stesse che presenziano anche negli organismi come il Copa - Cogeca che esprimono gli interessi degli agricoltori europei a Bruxelles).



Vista e considerata la delicatezza della situazione, secondo Confeuro, sarebbe dunque più proficuo e rispettoso ascoltare le istanze e le problematiche di tutti gli agricoltori e di tutti gli attori del sistema produttivo primario: non è escluso, ad esempio, che molti degli agricoltori che sono in strada a protestare in queste settimane, non siano associati ad alcuna organizzazione sindacale. Infine senza alcuna presunzione, né urgenza, crediamo sia giunto il momento di misurare realmente la rappresentatività delle organizzazione agricole: nonostante viviamo nell'era dell'intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie, infatti, non si è in grado di stabilire effettivamente i soci appartenenti alle varie associazioni e organizzazioni. Il tempo degli autoproclami ormai è andato.



È arrivato il momento di chiamare a raccolta tutti gli agricoltori rimasti, perché purtroppo il fatto che si siano drasticamente ridotti di numero è una realtà innegabile (sarebbe già sufficiente vedere il numero delle domande Pac presentate nel 2023). Una realtà allarmante, a nostro giudizio, che deve essere affrontata dalle istituzioni con provvedimenti realmente efficaci e concreti, nella consapevolezza maturata che l’agricoltura rappresenta uno dei pilastri del sistema produttivo italiano. Il governo Meloni ci riuscirà?”.



Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.

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29/01/2024, 13:17
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Agricoltura, Tiso(Confeuro): “Deroga da Commissione Ue? Primo passo ma non sufficiente”

“Mentre la protesta di settore in queste settimane è cresciuta forte e coesa, la Commissione Europea ha proposto di consentire agli agricoltori degli Stati membri di avvalersi di deroghe per l'anno 2024 dalle disposizioni della politica agricola comune che li obbligano a conservare determinate zone non produttive.



A giudizio di Confeuro, la deroga al 4% che la commissione intende varare è sicuramente un passo positivo ma per quanto ci riguarda risulta essere ancora insufficiente, una sorta di palliativo che purtroppo non risolve le problematiche e le criticità che hanno travolto gli agricoltori negli ultimi anni.



Per noi, infatti, il punto cardine deve essere in primis la redditività. Se non riconosciamo a chi produce la giusta remunerazione non risolveremo mai il problema.



Cosa fare, dunque? Innanzitutto è necessario intervenire sulla gestione dei flussi internazionali dei prodotti agricoli, sulla concorrenza dei prodotti extracomunitari, e sul braccio di ferro con la GDO.



Bisogna interrogarsi, inoltre, su come tutelare le aziende agricole italiane ed europee in questi ambiti. E’ senz’altro giusto pretendere dai nostri agricoltori alimenti sani e salubri nonché coltivati con metodi sempre più “agroecologici”, ma dobbiamo assolutamente pensare oggi a come tutelare il loro reddito, a trovare soluzioni realmente concrete che risollevino definitivamente dalla crisi economica le piccole e media imprese di settore. E, conditio sine qua non, la politica agricola comune (Pac) deve sostenere il costo di questa transizione, aumentando innanzitutto la quota di bilancio europeo, destinata al comparto, nella convinzione maturata che, se la salute è diritto prioritario, ciò che mangiamo ne è parte integrante”.



Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo

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01/02/2024, 14:43
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Agricoltura, Tiso (Confeuro): “Da Ue su Pac serve totale inversione di rotta”



“Tra pochi mesi, precisamente in quel di giugno, milioni di cittadini saranno ancora una volta chiamati a plasmare il futuro della democrazia europea in occasione delle elezioni. Un appuntamento fondamentale per scegliere i nuovi rappresentanti istituzionali che delineeranno i provvedimenti europei in settori chiave dell’economia Ue. E, tra questi, sicuramente c’è l’agricoltura, le cui politiche sono protagoniste in queste settimane, in questi giorni, di forti e sacrosante proteste da parte degli operatori di settore.



A giudizio di Confeuro, quanto sta accadendo dimostra che probabilmente in Europa è arrivato il momento di fare un mea culpa, procedendo con una inversione di rotta, tesa a rivoltare l’attuale Pac: quella politica comune, lo ricordiamo, che oggi sta mettendo alle corde l'agricoltura più antica e qualificata del pianeta. Quando all’epoca si decise di dare contributi agli agricoltori anche senza produrre, infatti, erano tempi diversi.



Oggi il mondo è cambiato, siamo inondati di prodotti extracomunitari a bassissimo costo ma di dubbia qualità. Alla luce di questo contesto, dunque, è necessario e improcrastinabile che l’Unione Europea faccia scelte coraggiose e stabilisca politiche serie e concrete a favore degli agricoltori e dell’intero comparto, altrimenti resteranno soltanto poche grandissime aziende in grado di competere a livello internazionale per qualità e quantità.



Pertanto, bisogna ripartire tutelando le piccole e medie imprese, nella consapevolezza maturata che l’agricoltura rappresenta un vero e proprio stile di vita, in cui l’uomo ha bisogno di sentirsi parte della terra, parte della biosfera. Fare l'agricoltura, per Confeuro, significa proteggere le nostre origini, le nostre più antiche radici. E noi lottiamo per questo”.

Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo

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Agricoltura in Costituzione
Visto lo stato generale e il malcontento degli addetti ai lavori, i GIOVANI DELLA CONFEURO chiedono di considerare l'Agricoltura patrimonio del Paese inserendone il riconoscimento di attività identitaria nella carta costituzionale.

Un intervento trasversale necessario per il benessere di tutti.
La popolazione aumenta, le risorse scarseggiano e il pianeta si indebolisce: coltivare la terra significa alimentare il mondo.

Proponendo questa petizione:

Vogliamo sensibilizzare i cittadini italiani ed europei a fare una riflessione sull'esigenza di alimenti sani, genuini e garantiti per la propria salute;
Chiediamo di rendere pubblico e trasparente il rincaro dei prezzi dei prodotti agricoli in tutte le fasi, dal produttore al consumatore.

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09/02/2024, 15:59
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