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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68650 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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COP29, Confeuro: “Bene Guterres. L’era dei combustibili fossili sta finendo”
“Confeuro sta seguendo con molta attenzione gli sviluppi della COP29 di Baku e accoglie positivamente le parole del Segretario Generale Onu, António Guterres, in merito alla necessità di un impegno globale per ridurre l’uso dei combustibili fossili e affrontare con urgenza la crisi climatica. E altrettanto degno di attenzione è il richiamo della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni sulla necessità di sviluppare nuove forme di energia per garantire l’autonomia del nostro Paese.
Tuttavia, su questo ultimo punto, è fondamentale che le dichiarazioni si traducano in azioni concrete e tempestive, al fine di evitare danni irreversibili a persone, natura ed economia. Il cambiamento climatico, infatti, non è più una previsione per il futuro, ma una realtà deleteria che stiamo vivendo ogni giorno. I recenti fenomeni estremi come l’alluvione che ha colpito Catania e la crescente desertificazione della Sicilia, documentata anche dal rapporto ISPRA, sono solo alcune delle drammatiche conseguenze di un clima sempre più impazzito, instabile e imprevedibile.
Eventi estremi come questi non sono più rari, ma stanno divenendo normalità, minacciando non solo le nostre vite, ma anche il nostro patrimonio agricolo e la sicurezza alimentare. Per questo motivo, le parole e le intenzioni non bastano più. È necessario un impegno concreto da parte di tutti i governi, a partire da quello italiano, affinché si passi alla effettiva realizzazione di politiche di adattamento e mitigazione del cambiamento climatico.
Confeuro, ad esempio, chiede che siano immediatamente implementate politiche che favoriscano l’innovazione nel settore agricolo e la transizione verso pratiche più sostenibili, promuovendo l’utilizzo di energie rinnovabili e supportando la resilienza delle nostre colture agli impatti climatici. Le risorse pubbliche devono essere indirizzate non solo alla prevenzione, ma anche al sostegno agli agricoltori che, ogni giorno, combattono in prima linea contro gli effetti del riscaldamento. Solo con politiche mirate, investimenti adeguati e una vera alleanza tra istituzioni, categorie e cittadini, sarà possibile salvaguardare il nostro territorio e garantire un futuro sostenibile per le prossime generazioni”.
Così, in una nota, Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori europei e del mondo.
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15/11/2024, 22:56 |
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Marco
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Autonomia Differenziata, Confeuro: “Per agricoltura serve unità, non ulteriore frammentazione”
“Confeuro prende atto del recente pronunciamento della Corte Costituzionale, che ha ritenuto non fondata la questione di costituzionalità dell’intera legge sull’autonomia differenziata delle regioni ordinarie, considerando invece illegittime specifiche disposizioni dello stesso testo legislativo. In questo contesto, riteniamo precoce lanciarsi in giudizi politici tranchant e affrettati sulla decisione dei giudici, e per conoscere nel dettaglio le ragioni che hanno portato alla decisione, crediamo corretto attendere metà dicembre, quando saranno depositate le motivazioni della sentenza.
Su un punto, tuttavia, Confeuro intende ribadire la propria posizione, ossia grande preoccupazione per le implicazioni che la riforma della autonomia differenziata potrebbe avere sui territori, sulla comunità, e anche sul sistema agricolo italiano, rappresentando un pericolo per la coesione nazionale, con effetti potenzialmente ancora più destabilizzanti per il comparto primario. L’agricoltura, infatti, è un settore che, per sua natura, è legato alla tradizione e alle specificità locali, ma anche a una serie di politiche di programmazione nazionale che garantiscono uniformità nelle pratiche e negli investimenti. La eventuale frammentazione delle politiche tra regioni con differenti livelli di autonomia potrebbe comportare un'ulteriore disuguaglianza tra le aree, penalizzando le regioni più deboli e aumentando le differenze tra Nord e Sud.
Ed effettivamente già oggi le regioni detengono una certa autonomia nella programmazione agricola, ad esempio nel redigere il Psr, il piano di sviluppo regionale, e già oggi purtroppo si evidenziano enormi differenze in termini di realizzazione delle misure legate a questo tipo di pianificazione, con molte regioni del Settentrione rapide nella realizzazione dei bandi, e numerosi territori del meridione, invece, atavicamente in ritardo. Per cui, l’autonomia differenziata rischia di condurre a ulteriori diversificazioni che non farebbero altro che danneggiare il nostro comparto. Senza considerare l’alta frammentazione in riferimento ai vari organismi pagatori regionali, che sta comportando criticità operative e disparità di trattamento tra agricoltori.
Tutto questo scenario, dunque, è già di per se fortemente penalizzante, per un settore che invece dovrebbe agire all’unisono e garantire compattezza sopratutto nei confronti del mercato estero. Un'eventuale e aggiuntiva disomogeneità nelle politiche agricole regionali - derivanti dalla autonomia differenziata -, a giudizio di Confeuro, potrebbe creare altri problemi a un comparto, che sta già affrontando numerose sfide critiche e problematiche contingenti.
Confeuro, dunque, sollecita Governo e Parlamento a considerare con attenzione questi aspetti e a garantire che l’autonomia differenziata, non metta a repentaglio la coesione del nostro sistema agricolo. Più in generale, la nostra Confederazione continuerà a vigilare su ogni evoluzione legislativa che possa impattare negativamente sulla agricoltura del nostro Paese”.
Così, in una nota, Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori europei e del mondo
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15/11/2024, 22:58 |
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Marco
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Scuola, “Addobba il tuo albero di Natale con le luci della Legalità”, iniziativa Confeuro e IC
“Immaginiamo un albero di Natale che illumini il nostro futuro con una luce diversa: una luce fatta di Giustizia, Legalità e Responsabilità. Ad ogni ramo un disegno, ad ogni ramo un pensiero, per raccontare sogni di speranza per un mondo migliore. Un mondo libero dalle illegalità, dagli abusi e dai soprusi. Dove ognuno di noi possa vivere rispettando il prossimo e l'ambiente che ci circonda”. Con questo spirito è nata l’iniziativa “Addobba il tuo albero di Natale con le luci della legalità”, promossa da Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori europei e del mondo e dal Centro Studi Iniziativa Comune, e rivolta alle scuole elementari, medie e superiori di tutta Italia.
L’obiettivo è sensibilizzare le giovani generazioni ai valori fondamentali della società civile, trasformando il simbolo natalizio per eccellenza in un messaggio di speranza e impegno per un mondo migliore. Gli studenti saranno invitati a realizzare decorazioni originali per l’albero di Natale: disegni, pensieri, poesie e frasi che raccontino i loro sogni di giustizia e solidarietà. Ogni ramo diventerà un luogo di espressione e creatività, dando voce alle loro visioni per il futuro. “Ogni gesto creativo è una piccola scintilla che può accendere grandi cambiamenti - spiegano Carmela Tiso, portavoce nazionale del Centro Studi Iniziativa Comune, e Andrea Tiso, presidente della Confeuro -. Con questa iniziativa, vogliamo incoraggiare i giovani a riflettere sul significato della legalità e sull’importanza di contribuire attivamente alla costruzione di una società più equa e responsabile.”
Le scuole che aderiranno potranno coinvolgere studenti e docenti nella realizzazione di disegni di alberi unici e significativi e i lavori dovranno essere inviati tramite raccomandata alla sede Confeuro - Confederazione degli agricoltori Europei e del Mondo, Via Nomentana 133 - 00161 Roma, entro e non oltre il 10 dicembre prossimo. L’iniziativa culminerà in un evento finale in cui i lavori più significativi saranno premiati e condivisi sui canali ufficiali di Confeuro e del Centro Studi Iniziativa Comune, per dare massima visibilità alle idee e ai messaggi delle giovani generazioni. “Un Natale diverso, dunque, che accende speranze e impegni: un Natale illuminato dalla forza dei valori che rendono il nostro vivere insieme più giusto e solidale”, spiegano da Confeuro e Centro Studi Iniziativa Comune.
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