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CONFEURO 
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Agricoltura, Confeuro: “Bene servizio civile ma non rimanga azione spot”
“Confeuro giudica positivamente l’istituzione del servizio civile agricolo, presentato nel corso del G7 a Ortigia dai ministri dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida e da quello dello Sport, Andrea Abodi. Il provvedimento, che entra adesso nella fase operativa e sperimentale con lo stanziamento di 7 milioni di euro, vedrà nel mese di ottobre la pubblicazione del relativo avviso per la progettazione dedicata agli enti. Insomma, siamo di fronte ad una bella iniziativa che potrebbe avvicinare i giovani al settore primario, visto e considerato che allo stato attuale la maggior parte dei ragazzi, crescendo in città, non ha alcuna cognizione di come si coltivi la terra o come siano curati i prodotti che mangiamo quotidianamente.



In questo contesto, dunque, il servizio civile agricolo può rappresentare sicuramente una proposta rilevante, che unisce la valorizzazione del settore agricolo con l'impegno sociale e la formazione dei giovani. Tuttavia, perché abbia un impatto duraturo e non si limiti a essere una semplice "azione spot", è necessario un programma ad ampio respiro: dalla formazione continua al coinvolgimento delle imprese agricole, dagli incentivi economici a un costante monitoraggio dei risultati ottenuti, sia in termini di impatto sulle aziende agricole che sulla crescita personale e professionale delle giovani generazioni.



Per concludere, se il servizio civile agricolo sarà in grado di evolversi da una soluzione temporanea a un'iniziativa strutturata, potrà davvero divenire un motore di sviluppo per la nostra agricoltura e una possibilità formativa preziosa per avvicinare i ragazzi alla terra”.



Così, in una nota, Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro, la Confederazione degli agricoltori europei e del mondo.v

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27/09/2024, 14:15
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Vendemmia, Confeuro: “Puntare su enoturismo, giovani e lotta al cambiamento clima”

“La vendemmia 2024 si preannuncia ricca di sfide e opportunità. Secondo le ultime autorevoli stime, infatti, l’annata dovrebbe essere caratterizzata da un recupero quantitativo rispetto all’anno precedente ma con numeri ancora lontani dalla media produttiva dell’ultimo quinquennio. E questo, in parte, per responsabilità del cambiamento climatico con l’aumento delle temperature e l’irregolarità delle piogge che stanno impattando sempre più sui vigneti, richiedendo nuovi approcci agronomici e tecnologie per preservare la qualità del prodotto.

E proprio da qui, a livello globale, bisogna ripartire al fine di innescare un percorso politico-istituzionale realmente virtuoso e proteso al contrasto al riscaldamento globale. Dal punto di vista locale e nazionale, invece, dobbiamo ricominciare dalle giovani generazioni, sempre più attratte dalle aree urbane e sempre più distanti dal settore primario. La passione per la terra e il vino deve ritornare tra i giovani, grazie a progetti formativi, incentivi all'imprenditorialità agricola e una crescente sensibilità verso la sostenibilità. Il futuro del vino italiano passa anche dalle mani dei giovani viticoltori, che con competenze innovative e una forte attenzione all’ambiente, potrebbero ridefinire le modalità e le quantità di produzione.

Altro tema fondamentale è, poi, il potenziamento dell'enoturismo, una risorsa sempre più strategica per il rilancio dei territori e delle economie locali. Bisogna raccontare maggiormente la cultura e la tradizione vitivinicola, riaprire le cantine italiane, rilanciare le esperienze enoturistiche, che spaziano dalle degustazioni ai tour tra i vigneti, renderle sempre più immersive, sostenibili e in grado di offrire un forte legame con la cultura della terra.

E, in tal senso, la vendemmia potrebbe rappresentare non solamente una sfida produttiva, ma anche e sopratutto un momento propizio per rafforzare il legame tra territorio, comunità, innovazione, turismo e sostenibilità”

Così, in una nota, Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro, la Confederazione degli agricoltori europei e del mondo.

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01/10/2024, 13:33
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Ue, Confeuro: “Pac 2021/27 mostro burocratico da riscrivere”

“Confeuro ha seguito e sta seguendo con molta attenzione la recente valutazione della Corte dei Conti Ue sul contributo alla transizione green, secondo cui sostanzialmente i Piani Pac sono si più verdi ma ancora distanti dagli obiettivi del Green Deal. Siamo di fronte a una questione assai delicata e complessa, su cui Confeuro ha sempre avuto una posizione chiara e concreta. A giudizio della nostra Confederazione, infatti, la Pac dell’Unione Europea 2021/27 è stato ed è un mostro burocratico che non ha assolutamente sortito sinora gli effetti sperati, anzi. Non ha indirizzato il settore primario verso un percorso realmente ecologico (se non con risultati minimali rispetto al target), e non ha saputo tutelare le istanze e i diritti dei piccoli e medi agricoltori.



E ancora, un provvedimento insufficiente e anacronistico, nato prima del conflitto ucraino-russo, che non è riuscito e non riesce tutt’oggi ad affrontare le sfide e le criticità del comparto agricolo. Insomma, per quanto ci riguarda, questa Pac può essere tranquillamente cancellata e riscritta daccapo, ispirandosi chiaramente ai principi della difesa della natura e della valorizzazione dell’ambiente, nell’ottica di un miglioramento green del settore primario, ma con priorità diverse: in primis, quella di garantire una produzione agricola sufficiente a tutto il territorio europeo e di rendere autosufficienti i nostri agricoltori dal punto di vita reddituale, puntando al contempo su massicci interventi assicurativi per contrastare gli effetti del cambiamento climatico.

In sostanza, è necessario rigirare il paradigma della politica agricola europea: non devono essere più solo gli agricoltori a utilizzare metodi green a contrasto del riscaldamento globale ma devono essere le istituzioni prima di tutto ad agire definitivamente contro il cambiamento climatico al fine di tutelare i veri protagonisti del comparto primario; questo i nuovi vertici di Bruxelles dovranno comprendere se si vuole puntare davvero a un reale e concreto rilancio dell’agricoltura Ue”.



Così, in una nota, Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro, la Confederazione degli agricoltori europei e del mondo.

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03/10/2024, 9:30
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Sicilia, Confeuro: “Crisi idrica è cartina tornasole dell’emergenza siccità nel Meridione”


“L’avevamo sollecitato alla vigilia del G7 di Ortigia, a Siracusa: bene parlare del rilancio della agricoltura a livello globale ma non si dimentichi l’altra Sicilia, quella che soffre il cambiamento climatico, la crisi idrica, la siccità. Ma, purtroppo, puntuale come un orologio svizzero, ecco la notizia che dimostra l’immobilismo istituzionale di fronte all’ennesima criticità ambientale in atto terra sicula, dove le dighe sono praticamente a secco, piove pochissimo e il razionamento dell’acqua è il palliativo necessario per contrastare l’emergenza.



Quanto sta accadendo in Sicilia, e più in generale, nel Meridione, infatti rappresenta un vero e proprio allarme rosso, legato alla siccità e quindi al cambiamento climatico, che rischia di avere conseguenze sociali, economiche e produttive disastrose per il nostro territorio. È chiaro ed evidente che da parte del governo nazionale, Masaf e Regioni servono provvedimenti urgenti e investimenti maggiormente corposi al fine di alleggerire un contesto di una gravida inaudita, non degno per una nazione come la nostra che si definisce moderna, e che richiede interventi risolutivi sia nel breve che nel lungo periodo. In tal senso, prima di tutto è necessaria una riqualificazione infrastrutturale.



Anzi, in attesa che nel nostro paese si realizzino i progetti previsti dal Pnrr, è improcrastinabile coinvolgere di più i consorzi di bonifica al fine di rendere più diffuse le modalità di irrigazione di precisione e strumenti di difesa del suolo. Al momento l'utilizzo di nuove tecnologie sembra essere poi la strada obbligata al fine di gestire il consumo di acqua nel settore agroalimentare. In ultimo ma non meno importante, bisogna cominciare a diffondere una nuova cultura del risparmio sull'acqua. Le istituzioni non possono più girarsi dall’altra parte o agire tamponando semplicemente l’emergenza: le nuove parole d’ordine devono essere prevenzione e lotta costante al riscaldamento globale”.



Così, in una nota, Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro, la Confederazione degli agricoltori europei e del mondo.

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03/10/2024, 18:50
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Siccità in Puglia, Confeuro: “Agricoltura in crisi. Governo intervenga subito”




"Apprendiamo che la Giunta regionale della Puglia ha chiesto al ministero dell’Agricoltura l’emissione del decreto di declaratoria per siccità che si è verificata nei territori di comuni delle province di Foggia, Bari-BAT, Brindisi, Taranto e Lecce al fine di consentire l’accesso al Fondo di solidarietà nazionale agli aventi diritto. Si tratta di un passo assolutamente necessario alla luce della crisi idrica in atto, che sta mettendo in ginocchio il comparto zootecnico e agricolo. Un vero e proprio allarme rosso, quello causato dalla siccità, che rischia di avere conseguenze economiche e produttive disastrose per tante piccole e medie aziende pugliesi.



La verità, ahinoi, è sotto gli occhi di tutti: ancora una volta dobbiamo attendere i tempi della burocrazia per dare un minimo di sollievo al settore primario. Il solito modus operandi tutto italiano e tutto sbagliato, basato sulla emergenza anziché sulla prevenzione. La cartina di tornasole del fatto che, purtroppo, il nostro Paese troppo spesso dimostra di avere una classe politica e istituzionale, scollata dai reali problemi e dalle reali criticità del territorio. E proprio l’allarme siccità ne è l’esempio lampante.



Cosa fare adesso? In primis, si necessitano azioni urgenti e la valutazione di un piano strutturale degli invasi per far fronte alla situazione straordinaria di siccità, nonché l’intervento del governo e del Masaf, con tutte le risorse disponibili del Pnrr o a livello statale, per cercare di fronteggiare l’emergenza pugliese, che sta impattando negativamente sulla comunità e su tutto comparto agricolo. Ricordo, infatti, che se non disponiamo di acqua, non disporremo di derrate alimentari e sicuramente non potremmo più parlare di quella sovranità alimentare, tanto a cuore al governo e al ministro Lollobrigida”.



Così, in una nota, Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro, la Confederazione degli agricoltori europei e del mondo.

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04/10/2024, 18:20
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Agricoltura, Confeuro: “A rischio esistenza piccole e medie imprese. Governo e Ue agiscano”




“Nel nostro paese in soli 15 anni la quantità delle aziende agricole di piccola dimensione si è dimezzato. Sono davvero preoccupanti i numeri del nuovo report di Greenpeace, un trend negativo che tuttavia non ci sorprende e che anzi la nostra Confederazione, negli ultimi anni, ha messo più volte alla attenzione delle istituzioni locali e nazionali. Quello della forte riduzione delle piccole e medie imprese nel settore agricolo, infatti, è un vero e proprio allarme rosso. Stiamo parlando della sopravvivenza di migliaia di imprese per lo più a condizione familiare, che producono eccellenze di nicchia - dalla grandissima qualità - ma che purtroppo non riescono a scalare i costi di produzione e quindi non sono in grado di competere sul mercato nazionale e globale.



Da questo punto di vista, la Confeuro propone due soluzioni fondamentali. La prima è quella di incentivare le associazioni e le unioni tra piccoli produttori, attraverso politiche più mirate e concrete, che consentano loro di usufruire delle economie di scala e quindi vendere i prodotti in quantità maggiore concentrandoli insieme alle produzioni di altre micro-aziende. E ancora, la promozione di provvedimenti che mirino alla suddivisione (e quindi alla riduzione) dei costi tramite l’utilizzo di nuove tecnologie. La seconda proposta è, invece, legata a un approccio più strutturato e complessivo per la tutela delle piccole e medie imprese del settore primario.



Il nostro paese infatti è ed è stato sempre caratterizzato dalla varietà, dalla capacità di produrre una determinata eccellenze agroalimentare in una specifica porzione di territorio: ebbene, tutto questo rappresenta certamente un valore aggiunto, che può e deve essere incrementato ad esempio attraverso forme innovative di turismo enogastronomico e percorsi di sostenibilità ambientale. In tal senso, sollecitiamo il governo nazionale e il ministro Lollobrigida a mettere in campo politiche più incisive a tutela dei piccoli e medi produttori e a lavorare maggiormente in Europa per cambiare una Pac che, così com’è strutturata, non aiuta le pmi, anzi ne esclude molte, andando a ridurre negli anni il premio minimo pagabile per azienda agricola. Se vogliamo davvero difendere la nostra agricoltura, serve una inversione di rotta totale e immediata”.



Così, in una nota, Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro, la Confederazione degli agricoltori europei e del mondo.

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08/10/2024, 12:56
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gricoltura, Confeuro: “Parole Mattarella autorevoli e lungimiranti per promozione pace”




“La nostra Confederazione accoglie con grande soddisfazione le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, pronunciate nelle scorse ore sull’agricoltura, che ribadiscono il ruolo centrale di questo settore per la stabilità e la pace tra i popoli. Il settore primario, infatti, rappresenta in primis uno dei principali fattori di coesione sociale e sviluppo sostenibile. Come ha giustamente sottolineato il Capo dello Stato, acqua e cibo sono risorse fondamentali, essenziali non solo per la sopravvivenza, ma anche per garantire relazioni pacifiche e stabili tra Paesi.



Parole autorevoli e lungimiranti sopratutto oggi, in un contesto globale segnato dal cambiamento climatico, da guerre e diseguaglianze crescenti, in cui la gestione equa e sostenibile delle risorse naturali dovrebbe essere sempre più cruciale. In tal senso, dunque, il settore agricolo può davvero diventare una leva strategica per promuovere la cooperazione internazionale ed evitare conflitti geopolitici legati a carenze alimentari o criticità climatiche.



E Confeuro sollecita con forza la necessità di politiche agricole che tutelino realmente la biodiversità, il diritto all’acqua e alla terra, e che mettano il cibo al centro di una pianificazione di sviluppo mondiale inclusivo e sostenibile. Le dichiarazioni del Presidente Mattarella, infine, ci inducono ad incrementare l’impegno e l’attenzione nell’incoraggiare un modello agricolo che sappia equilibrare la produttività con la tutela dell’ambiente, in un’ottica di giustizia sociale ed equilibrio tra i cittadini e tra le nazioni”.



Così, in una nota, Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro, la Confederazione degli agricoltori europei e del mondo.

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10/10/2024, 10:53
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Agricoltura, al via campagna tesseramento Confeuro 2025 al grido di “Conta Ogni Goccia”

Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo, lancia la campagna di tesseramento 2025, dal titolo “Conta Ogni Goccia”. Questa iniziativa, simbolo di un impegno sempre più forte per la tutela dell'ambiente e dell'agricoltura, vuole sensibilizzare protagonisti del settore primario, produttori e cittadini sull’importanza della gestione responsabile delle risorse naturali, con particolare attenzione all'acqua, bene sempre più a rischio come dimostrano le crisi idrica e la siccità di questi ultimi mesi.

“L’acqua è una risorsa preziosa e finita, lo slogan della campagna sottolinea la necessità di adottare pratiche agricole virtuose e rispettose dell’ecosistema. In un contesto globale segnato dal cambiamento climatico e dalla crescente scarsità idrica, - spiega il presidente nazionale Andrea Tiso - Confeuro si fa promotore di azioni concrete che coinvolgono non solo gli agricoltori, ma tutti coloro che hanno a cuore il futuro del pianeta. Questa campagna, dunque, rappresenta un richiamo all’unità e alla responsabilità.

Ogni goccia d’acqua conta, ogni singola azione può fare la differenza nel proteggere il nostro territorio e garantire un futuro alle giovani generazioni. Invitiamo tutti a unirsi a noi, diventando parte attiva di questo cambiamento, perché solo insieme possiamo affrontare le sfide globali che riguardano l’agricoltura e l’ambiente.” “L’agricoltura infatti - continua Tiso - non è solo un’attività produttiva primaria ma un vero e proprio stile di vita, volano di sviluppo sociale ed economico a contrasto dei fenomeni più tristi e biechi quali la fame e la guerra. Per questo associarsi alla Confeuro significa diventare parte di una confederazione che mette al centro non solo gli agricoltori, ma anche il cittadino, e più in generale l’uomo e i suoi bisogni, affinché ciascuno comprenda il suo ruolo e si attivi per rendere la società un posto migliore.

Questo è lo spirito con cui Confeuro si pone accanto al cittadino, con una rete di Caf e CAA, e sedi di Patronato presenti su tutto il territorio per la tutela e l’assistenza delle persone in tutte le fasi della vita e della quotidianità con particolare focus sulla tutela dei diritti di natura socio-previdenziale e assistenziale. Nella nostra struttura - conclude Tiso -, trovano casa giovani e meno giovani, famiglie, lavoratori e inoccupati, in una parola tutti coloro che hanno bisogno di aiuto. Confeuro siamo noi e siete voi”.



Una realtà che cresce giorno dopo giorno, sin dalla sua nascita nel lontano 2001, e che oggi ha base associativa di oltre 270 mila aziende con circa 500 mila unità produttive e migliaia di cittadini che ogni anno si rivolgono alle centinaia sedi, sparse su tutto il territorio nazionale.

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14/10/2024, 13:19
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Agricoltura, Confeuro: “Lavoro nel settore primario, c’è ancora molto da fare”




“L’agricoltura in Italia e in Europa rappresenta certamente una colonna fondamentale dell'economia e della società, contribuendo alla sicurezza alimentare e alla sostenibilità ambientale. Tuttavia, affronta oggi sfide importanti, con grandi opportunità all’orizzonte, che richiedono una azione congiunta tra istituzioni, imprenditori, lavoratori e stakeholders. In questo contesto, sospeso tra presente e futuro, una delle grandi criticità è, in primis, la carenza di manodopera qualificata, che non è stata assolutamente colmata dal decreto Flussi e quindi dall’ingresso di quei lavoratori stranieri che possono entrare in Italia per motivi professionali vista e considerata che la quantità prevista dalla legge risulta esigua rispetto alle reali ed effettive esigenze del mondo agricolo.



Nonostante la domanda crescente di prodotti, dunque, molte aziende faticano a trovare personale con competenze tecniche adeguate, in grado di rispondere alle nuove esigenze legate all'innovazione tecnologica e alla sostenibilità ambientale. È quindi fondamentale investire in formazione e sviluppo professionale per attrarre giovani e favorire la transizione generazionale. Più in generale, poi, è necessario riqualificare il lavoro agricolo non solo dal punto di vista economico-produttivo ma anche e sopratutto dal punto di vista sociale, visto il ruolo centrale delle aziende agricole che producono terrete alimentari genuine e di qualità. Altra questione importante è quella delle condizioni di lavoro.



La protezione dei diritti dei lavoratori agricoli e la lotta al caporalato restano priorità assolute della agenda istituzionale. In tal senso, non basta partorire leggi su leggi, quasi in un circolo senza fine, ma bisogna mettere in campo maggiori controlli sul rispetto dei contratti e delle normative vigenti per garantire salari equi e condizioni lavorative dignitose. Infine, ma non meno importante, ecco la sostenibilità economica delle imprese agricole, già messa in ginocchio dalla crisi e adesso alla prova dal cambiamento climatico, dall’instabilità dei mercati e dall’aumento dei costi di produzione.



Insomma, è chiaro ed evidente, che nel nostro Paese come in Ue, servono politiche agricole più concrete, incentivi fiscali e strumenti finanziari ad hoc per aiutare le aziende a restare competitive valorizzare un’agricoltura più green. Non dimentichiamoci infatti che le basi della nostra cultura, delle sue bellezze artistiche sono tutte lì, nella terra che gli agricoltori hanno coltivato e coltivano tutti i giorni con amore e passione”.



Così, in una nota, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli agricoltori europei e del mondo.

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Maltempo, Confeuro: “Agricoltura sott’acqua. Agire subito con ristori”




“In queste ore il maltempo ha colpito diverse regioni italiane, mettendo a dura prova anche il settore agricolo. Situazione particolarmente critica in varie zone dell’Emilia-Romagna, con migliaia di sfollati e, purtroppo, un morto a Pianoro; frane e smottamenti in Sicilia, allagamenti in Piemonte e nelle Marche, così come contesto complicato si è registrato pure in Calabria e in Toscana.



Piogge torrenziali e alluvioni potrebbero aver devastato migliaia di ettari di coltivazioni, e ora si contano i danni su raccolti, strutture e infrastrutture rurali. In molte aree, interi campi risultano sommersi e le colture autunnali, così come quelle in serra, vedremo adesso se saranno state compromesse e quali ripercussioni ci saranno effettivamente sull'economia agricola e la filiera agroalimentare.



È chiaro ed evidente che siamo di fronte ad una pericolosa tropicalizzazione del clima, fatta di eventi estremi e foraggiata dall’ormai conclamato cambiamento climatico, scandalosamente sottovalutato a livello globale ma che ha conseguenze devastanti anche nel nostro paese. Cosa fare, adesso? Non possiamo permetterci di aspettare. Alla luce degli ultimi fenomeni meteorologici, dalle istituzioni preposte serve un intervento immediato per garantire sostegni concreti agli agricoltori colpiti.



I ristori devono essere attivati con urgenza, per evitare che queste aziende vadano incontro a ulteriori difficoltà economiche e alla chiusura. Mentre, dal punto di vista più complessivo, sono necessari interventi nazionali e regionali di carattere strutturale per prevenire future catastrofi, parallelamente a una cultura della prevenzione che in Italia purtroppo ancora non c’è. Inoltre, a livello comunitario - questo lo chiediamo da tempo - è improcrastinabile nuovo pilastro della Pac, un pacchetto di aiuti per le aziende del comparto primario, riguardanti le assicurazioni a tutela del reddito agricolo.



Pertanto, tutte le istituzioni sono chiamate a dimostrare sensibilità e concretezza verso un settore fondamentale per l'economia e la sicurezza alimentare del Paese. Solo con azioni rapide e concrete sarà possibile arginare le perdite e permettere al comparto primario di riprendersi da questo momento delicato e complesso”.



Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.

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21/10/2024, 17:10
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