Messaggi senza risposta | Argomenti attivi Oggi è 18/12/2024, 4:48




Rispondi all’argomento  [ 3 messaggi ] 
Confcooperative Veneto 
Autore Messaggio
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 68777
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
NEL PRIMO SEMESTRE 2013 ANCORA GROSSA CRISI PER LA ZOOTECNIA VENETA: DA AZOVE E FEDAGRI VENETO, DATI E PROPOSTE

Anche i primi mesi del 2013 hanno segnato un grosso calo del patrimonio bovino e della produzione: in Veneto le importazioni di bovini da ristallo sono diminuite del 14% (corrispondente a circa 35.000 capi) dopo che già nel 2012 la riduzione era stata di circa 50.000 capi (elaborazioni su dati CREV); in difficoltà anche le macellazioni, ridotte tra il 7 e il 10%.

Sono state queste le premesse che hanno portato all’attivazione di una specifica “Unità di crisi”, nata per fronteggiare le pesanti difficoltà in cui si dibattono il settore zootecnico e quello lattiero caseario, presieduta dall’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato e composta dai rappresentanti delle organizzazioni professionali e dei produttori, tra le quali Confcooperative Fedagri Veneto, di Veneto Agricoltura e di Avepa, il Commissario regionale allo sviluppo rurale e i responsabili delle strutture regionali Competitività dei Sistemi Agroalimentari, Agroambiente, Tutela Ambiente, Sanità animale e Igiene Alimentare.

Una decisione accolta in modo positivo, ma a cui devono seguire azioni concrete e rapide, come spiegano Giuseppe Borin, direttore Azove e Fabio Scomparin, presidente di Azove e della Consulta Bovina di Fedagri Veneto: «Il continuo calo dei consumi di carne bovina e le pesanti perdite di reddito per gli allevatori - con prezzi di vendita troppo bassi rispetto ai costi di produzione - e una grande frammentazione del circuito commerciale, hanno portato a una crisi che potrà essere risolta solo con una forte riorganizzazione del comparto della zootecnia bovina da carne. Per questo è fondamentale che l’Unità di Crisi non sia solo un tavolo di discussione: la zootecnia ha bisogno di scelte politiche chiare e coraggiose che si traducano in interventi concreti che ne garantiscano la sopravvivenza. Da subito per esempio bisogna attivarsi per far sì che la nuova PAC tenga in adeguata considerazione le necessità della zootecnia da carne, garantendo le risorse che consentano la sopravvivenza del comparto e dell'intera filiera. Per esempio per quel che riguarda la nuova PAC, già oggi la Francia sta ipotizzando riduzioni per i cereali a favore della zootecnia da carne. Chiediamo che anche il Veneto e l'Italia sappiano compiere scelte coraggiose e lungimiranti tenuto conto dell'ampio margine di decisione che compete ai singoli Stati membri. In questo ambito determinante dovrà essere il ruolo dei produttori aggregati».
«Anche la nuova programmazione per lo sviluppo rurale – aggiunge il presidente di Fedagri Veneto, Antonio Melato - deve essere coraggiosa: una miglior organizzazione della filiera, incentivare le organizzazioni che vendono direttamente il prodotto riducendo la filiera, programmare adeguate strategie di marketing e supporto alle vendite accompagnate da azioni che agevolino l’accesso al credito e che semplifichino le procedure, limitando gli orpelli burocratici. Considerato inoltre il forte deficit nell'autoapprovvigionamento di carni bovine per l'Italia, il settore della zootecnia bovina da carne deve essere considerato STRATEGICO e quindi necessita di scelte importanti».

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


31/07/2013, 12:59
Profilo WWW
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 68777
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
Confcooperative Veneto
La Confcooperative Unione Regionale del Veneto, in sigla Confcooperative Veneto, è una struttura territoriale della Confederazione Cooperative Italiane, la principale associazione di rappresentanza, assistenza, tutela e revisione del movimento cooperativo e delle imprese sociali, giuridicamente riconosciuta.

La Confcooperative Veneto è articolata in 5 Unioni Provinciali e 1 Unione Interprovinciale, con sede nei capoluoghi delle varie province venete, e in 8 Federazioni regionali di settore (agricolo, consumo, credito, cultura, edilizia abitativa, pesca, produzione e lavoro, solidarietà sociale).

Conta nel Veneto 1361 imprese cooperative associate con oltre 250.000 soci.

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


31/07/2013, 13:01
Profilo WWW
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 68777
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
CRISI UCRAINA E BLOCCO DELLE IMPORTAZIONI AGROALIMENTARI DA PARTE DELLA RUSSIA:
FEDAGRI VENETO INVIA AL PRESIDENTE ZAIA UNA LETTERA APERTA.

Primo Anselmi, presidente Fedagri Veneto: "Siamo fortemente preoccupati perché il blocco russo delle importazioni rischia di mettere ancora più in difficoltà le nostre produzioni: la sola provincia di Verona nel 2013 ha esportato in modo diretto verso la Russia prodotti ortofrutticoli per un valore di più di 15 milioni di euro, cioè quasi il 10% del totale delle esportazioni nazionali"

La crisi Ucraina, che si sta ripercuotendo in maniera inaspettata sul settore agroalimentare europeo, sta colpendo anche le produzioni italiane e venete, a causa del blocco delle importazioni di beni agroalimentari attuata dalla Russia. Primo Anselmi, presidente di Fedagri Veneto, ha inoltrato i giorni scorsi una lettera aperta al Governatore Luca Zaia affinché possa attivarsi nelle sedi più opportune per salvaguardare un comparto così importante in Veneto.

«La Russia - spiega il Presidente di Fedagri - è infatti uno dei principali sbocchi commerciali dell’'agroalimentare regionale, sia in modo diretto che in modo indiretto attraverso le cosiddette “triangolazioni commerciali”, vendite indirette che transitano attraverso società commerciali con sede in UE. Siamo fortemente preoccupati perché il blocco russo delle importazioni rischia di mettere ancora più in difficoltà le nostre produzioni, in particolare quella ortofrutticola già duramente colpita in questo momento dalla crisi dei prezzi della frutta estiva.

Per quanto riguarda i prodotti che figurano nella “black list” russa (carne di manzo e maiale, pollo, pesce e frutti di mare, latte e latticini, frutta e verdura), il valore dell’'export italiano verso la Russia nel 2013 è stato di 163 milioni di euro. La sola provincia di Verona nel 2013 ha esportato in modo diretto verso la Russia prodotti ortofrutticoli per un valore di più di 15 milioni di euro, cioè quasi il 10% del totale delle esportazioni nazionali».


Allegati:
Lettera a Zaia - Fedagri blocco import Russia.pdf [227.64 KiB]
Scaricato 123 volte

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)
18/08/2014, 13:10
Profilo WWW
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Rispondi all’argomento   [ 3 messaggi ] 

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
cron
POWERED_BY
Designed by ST Software.

Traduzione Italiana phpBB.it
phpBB SEO

Informativa Privacy