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Latte, allarme materie prime: aumento del 20% insostenibile
Tistarelli (Fedagripesca Confcooperative Toscana): «In crisi centinaia di aziende dell’agroalimentare»
Grosseto, 16 settembre 2021 - I costi delle materie prime alle stelle mettono al palo centinaia di aziende dell’agroalimentare toscano. E’ una situazione insostenibile per gli allevatori, peraltro già vessati dalla crisi determinata dalla pandemia, che ha contribuito a creare tensioni. «I rincari per le materie prime necessarie all’alimentazione degli animali sono inaccettabili e questo sta mettendo a rischio la zootecnia. Il mais che costava 30 euro al quintale ora è a 40 euro, il panello di semi di soia da 75 è passato a 105 euro» afferma Fabrizio Tistarelli, presidente Fedagripesca Cooperative Toscana, che aggiunge: «Ci sono stati grossi accaparramenti di materie prime da parte di paesi extra europei che hanno avuto un effetto speculativo sui prezzi. In generale il rincaro delle materie prime-dal 20 fino al 40%- non coincide con l’andamento del mercato. Il Covid, inoltre, ha spostato i consumi dal latte fresco utilizzato in bar, hotel e gelaterie a quello a lunga conservazione, preferito dalle famiglie. Bisogna creare le condizioni per garantire un’adeguata remunerazione del lavoro degli allevatori , altrimenti si mette a rischio l’intera filiera e allo stesso tempo si deve continuare a garantire ai consumatori prodotti sicuri e di qualità, che sostengono l’economia, il lavoro e i territori italiani. Chiederemo alle istituzioni - conclude Tistarelli- un potenziamento del sostegno alle imprese per il benessere animale e l’apertura di un bando per favorire il consumo di latte locale». Tistarelli, in qualità di presidente di Latte Maremma, che ha appena compiuto 60 anni di attività, mostra grande soddisfazioni per il progetto presentato dal consorzio, che associa 50 aziende grossetane conferitrici di 20 milioni di litri di latte all’anno:«La nostra idea è di mettersi in rete e di conquistare fette di mercato puntando sul marchio Maremma. Abbiamo acquistato un padiglione a Grosseto fiere che abbiamo chiamato non a caso PalaMaremma. Vogliamo che diventi un hub logistico e vogliamo attrarre investitori importanti che credano nel nostro progetto. Abbiamo quello che serve per il successo: la qualità, la tradizione e la volontà di riuscire».
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16/09/2021, 11:48 |
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Marco
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Vino, la Cooperazione Agricola Toscana incontra una delegazione di rappresentanti del G20
Fiaschi: "Un'occasione per riflettere su modelli economici capaci di valorizzare il territorio e le sue caratteristiche, con un’attenzione alla sostenibilità"
Firenze, 18 settembre 2021 - Una delegazione di rappresentati del G20 ha incontrato ieri pomeriggio la Cooperazione Agricola Toscana presso le Cantine Leonardo Da Vinci a Casale di Valle, Vinci. Alla presentazione dell'azienda è seguita una visita ai vigneti e alla villa. Erano presenti rappresentanti della delegazione argentina, di IFAD, il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo, e di CGIAR, il Gruppo consultivo per la ricerca agricola internazionale.
Nel corso della visita è stato discusso il tema della produzione sostenibile. "E' questo oggi il grande tema, qualità e attenzione all’ambiente - aggiunge Lorenzo Melani, presente Cantine Leonardo Da Vinci Soc. Agr. Coop -. Il consumatore è sempre più aggiornato, informato, e connesso. Vuole vini sani, buoni, naturali. Lo sviluppo commerciale è fortemente legato al brand del territorio, alla tipicità e alla diversificazione. Pensiamo che solo camminando su questa via maestra potremo raggiungere obiettivi importanti. Il mercato vive un momento di grande cambiamento, in un contesto complesso e di competizione. A metà degli anni Novanta unificammo due realtà cooperative distanti sul territorio, ma accomunate dalla ricerca vincente dell'eccellenza e dalla voglia di crescita nel rispetto dei luoghi e delle tradizioni. Adesso, con la stessa coscienza di allora, siamo indirizzati verso una produzione sostenibile e di qualità, operando ancora una volta in armonia con il territorio e con le tradizioni anche più semplici".
"E' stato un momento importante per riflettere su modelli economici che sappiano valorizzare l'ambiente e le sue caratteristiche - dice Claudia Fiaschi, Presidente Confcooperative Toscana - Dobbiamo porre attenzione alla sostenibilità, armonizzando lo sviluppo non solo con il rispetto dell'ambiente ma con l’attenzione alle ricadute sulla comunità. Dopo la pandemia è aumentata l'attenzione ai luoghi e all'impatto che le attività hanno nelle comunità anche in termini di occupazione e di creazione del valore aggiunto, nonché di redistribuzione di quanto generato su tutto il territorio. La Cooperazione è una proprietà diffusa e collettiva e rappresenta per questo uno strumento particolarmente adatto a questi auspicabili modelli di sviluppo”.
"Con grande piacere abbiamo ospitato le delegazioni del G20 - spiegano Giuseppe Torchia, Sindaco di Vinci - Abbiamo fatto conoscere un territorio che ha grandi opportunità, ma che soffre dei problemi che caratterizzano l'agricoltura italiana e toscana: i cambiamenti climatici e la difficoltà di innovazione nelle modalità di produzione. Temi che mi auguro siano elemento di discussione all'interno del G20"
"Poter accogliere oggi una delegazione del G20 è un premio al lavoro e agli sforzi portati avanti dalla Cooperazione - dice Fabrizio Tistarelli, Presidente Fedagripesca Toscana -. Siamo nel cuore della produzione del vino e il binomio con il territorio è all'apice. Ma la Toscana vive di tante produzioni e micro imprese diverse, dall'olio agli ortaggi, dalle carni al pesce. Molteplici settori che oggi crediamo possano essere stati davvero apprezzati dai delegati del G20”.
Presenti anche Giorgio Mercuri, Presidente Fedagripesca Nazionale, Simona Rossetti, Sindaco Cerreto Guidi, Alessio Falorni, Sindaco di Castelfiorentino e rappresentante Unione dei Comuni
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18/09/2021, 12:25 |
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Floricoltura, Fedagripesca Toscana: “Perdite del 2020 ripianate, la pandemia ha fatto rifiorire il pollice verde”
Pescia, 20 settembre 2021 - La pandemia ha fatto risvegliare la voglia di natura, lo spirito green e il pollice verde. Così dopo aver visto il mercato azzerarsi durante il lockdown della primavera 2020, il settore floricolo in Toscana ha ripreso a crescere con vigore. Come spiega Stefano Gori, direttore tecnico scientifico dell’Associazione Florovivaistica Interprovinciale Lucca-Pistoia, il calo di vendite del 20-30% registrato l'anno scorso è stato ampiamente recuperato, grazie a una maggiore attenzione ai giardini privati e pubblici.
Anche per Flora Toscana, la cooperativa di produttori di Pescia che proprio in questi giorni festeggia il mezzo secolo di attività, le perdite dell'anno scorso si aggirano intorno al 10%, “ma il 2021 è stata un'annata positiva, le perdite sono state ripianate e siamo tornati ai livelli pre crisi, fosse qualcosa in più” afferma il direttore generale Simone Bartoli.
Il settore della produzione e della commercializzazione delle piante e dei fiori “è in ripresa e ci sono segnali positivi anche per il futuro. La pandemia ha incentivato un ritorno alla natura, spingendo molti alla cura degli spazi verdi domestici, del balcone, del giardino o in casa. Il trend in aumento per le piante, stabile per i fiori. Anche il settore degli eventi, che ha sofferto più di altri, con le riaperture di giugno è in ripartenza e registriamo numeri positivi anche nell'export, che per noi conta il 20% del fatturato. Con questo scatto in avanti del mercato, la produzione, che è stata colpita dalle gelate di aprile e ha risentito della difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, fatica a stare dietro alla domanda.” I prezzi di piante e fiori sono in rialzo.
Della ripresa dopo la pandemia del comparto se ne è parlato anche sabato 18 settembre, durante la tavola rotonda organizzata a Pescia in occasione dei 50 anni di Flora Toscana, dal titolo “Tra tradizione e innovazione, i nostri primi 50 anni. Passato presente futuro in un percorso verso nuove sfide”.
“Siamo felici di poter festeggiare questo importante traguardo di Flora Toscana guardando al futuro con una maggiore serenità: i numeri del comparto sono in crescita e ci fanno ben sperare. La realtà cooperativa rappresenta un valore aggiunto e una marcia in più, anche per uscire dalla crisi” afferma Fabrizio Tistarelli, presidente di Fedagripesca Cooperative Toscana.
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20/09/2021, 13:24 |
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Olio, Baragli (Fedagripesca Toscana): “Produzione in calo del 50%, ma qualità ottima”
Firenze, 21 ottobre 2021 -“Gli ulivi sono in sofferenza, la situazione è difficile perché avremo un 50% in meno di produzione rispetto all'anno scorso. Se per l'uva perdiamo al massimo il 40%, in questo caso i problemi sono maggiori”. A dirlo è Ritano Baragli, vicepresidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana e presidente della Cantina sociale Colli Fiorentini, che traccia un quadro iniziale dell'annata 2021 della raccolta delle olive. Le problematiche sono legate alle condizioni atmosferiche: “Prima - spiega Baragli - abbiamo assistito ad una forte ondata di calore: questo, unito alle poche piogge, ha bloccato la crescita delle olive, troppo piccole. E dunque la produzione non può essere tanta: gli olivi hanno sofferto e stanno soffrendo la siccità”.
Se la quantità è un problema, lo stesso non si può dire per la qualità: “La qualità dell'olio - afferma Baragli - resta ottima anche perché non ci sono stati attacchi significativi della mosca olearia nella nostra zona, da questo punto di vista le temperature alte hanno aiutato. Questo ha permesso di mantenere una qualità media molto alta, a differenza di altre aree della Toscana, come per esempio la costa, dove ci sono state criticità da questo punto di vista”. L'olio dunque sarà poco ma di grande valore. “I prezzi - precisa il vicepresidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana e presidente della Cantina sociale Colli Fiorentini - subiranno un lieve aumento rispetto all'anno scorso. Andiamo dai 12 ai 20 euro per la bottiglia da un litro, poi ci sono eccezioni per le aziende che producono olio biologico, in quel caso il costo è maggiore. Ad ogni modo su una cosa mi sento di rassicurare: nella nostra zona non ci sono rischi di truffe o raggiri, il produttore ci mette sempre la faccia e non ha interesse a scontentare il cliente”.
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21/10/2021, 17:23 |
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Marco
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Fedagripesca, in Lunigiana un incontro per la tutela di castanicoltura e apicoltura All'evento, organizzato alla Cooperativa agricola Montagna Verde, ha partecipato la vicepresidente regionale e assessore all'agricoltura Stefania Saccardi
Massa Carrara, 22 ottobre 2021 - Sostenibilità ambientale, gestione del bosco, tutela delle filiere di castanicoltura e apicoltura, le due Dop della Lunigiana. Di questo si è parlato nel corso di un evento alla Cooperativa agricola Montagna Verde in località Torre di Apella, a Licciana Nardi (Massa Carrara), alla presenza della vicepresidente della Regione Toscana e assessore all'agricoltura Stefania Saccardi. La cooperativa, nata nel 1995, è impegnata da molti anni in un percorso di valorizzazione e tutela dell'antico borgo di Apella e della sua Torre, in Lunigiana, per lo sviluppo di un turismo sostenibile e di un'agricoltura biologica. All'interno è stato realizzato un albergo diffuso, attraverso il recupero funzionale e la ristrutturazione di una significativa parte del borgo di Apella: inoltre è stata potenziata l'azienda agricola, con il recupero dei castagneti da frutto e degli orti del Paese e del patrimonio pastorale grazie all'allevamento di razze in via di estinzione.
“Sono stata davvero felice di visitare questa realtà - ha detto la vicepresidente e assessore all'agroalimentare della Regione Stefania Saccardi - perché mi pare davvero in sintonia con quanto stiamo facendo, come Regione, per sostenere castanicoltura, apicoltura e tante altre produzioni di eccellenza dei nostri territori, in particolare di quelli montani. Un impegno destinato a concretizzarsi, fra l'altro, nel protocollo che firmeremo a breve con le rappresentanze dei comuni montani di Anci per dare sostegno a questo e ad altri settori che, come l'apicoltura, stanno soffrendo a causa di fattori ambientali o patogeni. Salvaguardare queste produzioni significa valorizzare i territori, i boschi, i borghi storici, l'enogastronomia, alimentando una filiera virtuosa in grado di rilanciare uno sviluppo, anche in chiave turistica e sempre più sostenibile”.
“Oggi è stata una giornata importantissima - ha dichiarato Barbara Maffei, della cooperativa Montagna Verde - per il 'sistema Lunigiana', un luogo con molte potenzialità inespresse ma sulla strada giusta per uno sviluppo economico sostenibile in cui la cooperazione sarà essenziale. Il nostro impegno è stato fin da subito quello di far nascere la Dop della farina di castagna, orientandoci non solo alla produzione ma anche alla valorizzazione del castagneto, anche in termini turistici. Abbiamo poi sviluppato un agriturismo con una ristorazione tipica, facendo anche da incubatore di impresa per la nascita di nuove realtà. Ciò che abbiamo detto al vicepresidente Saccardi è che la Lunigiana ha bisogno di una grande cooperazione di rete sia di filiera agricola che turistica”.
“Una bella e ricca riflessione - ha commentato la presidente di Confcooperative Toscana Claudia Fiaschi - tra cooperazione, imprese, territorio e istituzioni sulle politiche di sviluppo per la montagna nel contesto di una esperienza cooperativa lungimirante e straordinaria a conferma che le persone e la cooperazione possono fare la differenza nei destini delle nostre comunità”. “Aver messo insieme - ha concluso Fabrizio Tistarelli, presidente Fedagripesca - la produzione della castagna, del miele ma anche attività turistiche, gestione del bosco è l'ulteriore dimostrazione che fare sinergia, nel mondo della cooperazione, dà valore aggiunto. Questo è quello che ha messo in pratica la coop Montagna Verde”.
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22/10/2021, 12:10 |
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Latte, allarme Fedagripesca: “A rischio il 70% della produzione per aumento dei prezzi dei mangimi”
Il presidente Tistarelli ha chiesto all'assessore regionale Saccardi di farsi portavoce dei problemi del settore nei tavoli nazionali
Firenze, 4 novembre 2021 - “La zootecnia toscana, come in tutta Italia, sta subendo un momento di estrema difficoltà dovuto all'aumento esponenziale dei prezzi dei mangimi, delle materie prime e dei mezzi tecnici necessari all'attività. Il rischio è perdere fino al 70% della produzione di latte vaccino in Toscana, che oggi è stimato in 500 mila quintali”. È quanto dichiarato dal presidente Fedagripesca Toscana Fabrizio Tistarelli che descrive le difficoltà del settore a livello regionale e nazionale.
“Ho chiesto all'assessore regionale Stefania Saccardi - ha aggiunto - di farsi portavoce del problema nella Commissione politiche agricole e nei tavoli nazionali. Sono soddisfatto perché l'assessore ha risposto prontamente e si è detta disponibile ad aiutarci”.
“C'è stato forte ridimensionamento della produzione toscana a causa degli attacchi dei predatori - ha aggiunto Tistarelli -. Inoltre la situazione meteorologica toscana, del tutto anomala, rischia di far sì che ci sia una ulteriore grave perdita di patrimonio zootecnico, specialmente ovino e specialmente nelle aree marginali che fanno da presidio e salvaguardia del territorio. La siccità ha comportato una quasi totale assenza di pascoli”.
Tra le maggiori criticità, ha evidenziato Tistarelli, anche “l'aumento esponenziale dei costi delle materie prime come i mangimi a uso zootecnico, l'impennata dei costi energetici, l'aumento incontrollato dei servizi di genere, tutte problematiche che stanno mettendo in settore il ginocchio, già penalizzato dalla pandemia. Occorre intervenire con tempestività per evitare che questa situazione insostenibile metta a serio rischio il futuro lavorativo di molti allevatori”.
Secondo Tistarelli è necessario “chiarire quanto sia grave la situazione delle nostre realtà produttive di settore e insieme cercare di proporre immediati strumenti di sostegno al fine di evitare la perdita definitiva di queste realtà”.
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04/11/2021, 16:01 |
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Olio, Baragli (Fedagripesca Toscana): “A Firenze e Arezzo calo del 60%. Meglio sulla costa”
Firenze, 12 novembre 2021 - “In Toscana la situazione relativa all'olio è molto variegata. Sulla costa, in particolare Grosseto ma anche Livorno e Pisa, la produzione non è molto inferiore all'anno scorso, annata che era stata buona. La situazione cambia invece nell'aretino e nel fiorentino: qui il calo è di oltre il 60%. Noi come frantoio, con 400 soci, facevamo 15000 quintali di olive, adesso siamo a 3500”.A dirlo è Ritano Baragli, vicepresidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana e presidente della Cantina sociale Colli Fiorentini, che traccia un quadro dell'annata 2021 della raccolta delle olive.
“A livello regionale – aggiunge – possiamo stimare un calo della produzione del 50% ma è appunto necessario dividere zona per zona. Nella costa sono stati messi a dimora oliveti nuovi, super intensivi e irrigati, nel fiorentino invece le piante sono più che altro da paesaggio. Logico dunque che la differenza sia netta. Tutto è collegato alla meccanizzazione: in pianura meccanizzare è più facile, mentre in collina è complesso anche solo per le pendenze. Dunque assistiamo a differenze tra chi riesce a raccogliere in un giorno 400 quintali di olive e chi raccoglie a mano ed è bravo se arriva a 3 quintali”.
Il vicepresidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana e presidente della Cantina sociale Colli Fiorentini spiega poi che i prezzi “per una bottiglia da un litro vanno dai 13 ai 20 euro. Per una bottiglia di olio biologico il costo è superiore, si parte da 18 euro. Però preciso una cosa: se dovessimo andare soltanto dietro ai costi di produzione la forbice tra chi può meccanizzare e chi può raccogliere a mano sarebbe enorme”. Chiusura sulla resa: “Quest'anno è buona, così come la qualità - spiega Baragli -. La resa è del 20%, ciò significa che un quintale di oliva fa 20 kg di olio, dati inusuali rispetto al passato, dove una resa buona era già al 15%”.
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12/11/2021, 13:03 |
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Empoli, Macrì (Confcooperative Giovani): "Nuove generazioni attratte dal settore vino, crescita possibile"
La coordinatrice del gruppo Giovani Imprenditori Cooperatori: “Vedo idee e passione”. Visita alla Cooperativa Cantine Leonardo da Vinci
Empoli, 20 novembre 2021 - “Ci sono diversi giovani che si impegnano nel settore vitivinicolo e nell'agricoltura in generale. La speranza è che, grazie alle innovazioni e alle idee dei giovani, il comparto possa crescere sempre di più. Nonostante le difficoltà legate al Covid e gli eventi climatici, il mondo del vino attrae i giovani e mi auguro di vederne sempre di più alla guida di queste cooperative”. Lo ha detto Ester Macrì, coordinatrice del gruppo Giovani Imprenditori Cooperatori di Confcooperative, a proposito della visita che il gruppo ha fatto alla Cooperativa Cantine Leonardo da Vinci, aderente proprio a Confcooperative Toscana.
“Nei giovani - ha aggiunto Macrì - c'è volontà, creatività e anche molto coraggio. Sono fiduciosa e l'ho capito anche durante la visita fatta alla Cooperativa Cantine Leonardo da Vinci. Qui ho incontrato diversi ragazzi che ci hanno mostrato con cura e disponibilità tutti gli aspetti della vigna e tutti i terreni. Grazie anche all'aiuto di professionisti del settore del vino abbiamo fatto una degustazione e una visita alle cantine”. Le Cantine Leonardo da Vinci rappresentano una unione di cantine, impegnate a realizzare le intuizioni geniali di Leonardo per produrre vino. Ogni realtà esprime la sua storia e l'essenza del proprio territorio, valorizzando le eccellenze vitivinicole più caratteristiche del panorama nazionale. L'obiettivo è offrire un connubio di turismo, cultura ed enogastronomia: “Le Cantine Leonardo da Vinci - ha spiegato la coordinatrice del gruppo giovani di Confcooperative - rappresentano un punto di riferimento per tutta l'area. Uniscono tradizione e innovazione, sono una realtà da prendere ad esempio”.
Per il gruppo giovani di Confcooperative l'attività di confronto sul territorio è cruciale: “Questo era il secondo incontro, abbiamo iniziato in estate con un evento in una cooperativa culturale - ha concluso Macrì -. Volevamo iniziare dalla cultura perché era uno dei settori più colpiti della crisi economica legata al Covid. Adesso stiamo ripartendo e vogliamo recuperare il tempo perduto. Queste attività ci permettono di conoscere nuove realtà. Al tempo stesso possiamo far intervenire i nostri giovani imprenditori, riportando le loro attività e il lavoro che, con tantissima passione e tenacia, portano avanti”.
L'attività continuerà con incontri formativi. In quest'ottica molti giovani hanno aderito al progetto 'Pon Spao-Dialogo sociale-Avvio cantiere giovani', un percorso formativo gratuito per tutti i cooperatori under 40, progettato dalla società di sistema Icn insieme al Gruppo giovani imprenditori Confcooperative nazionale, che ha come obiettivo di dare consapevolezza, strumenti e supporto.
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20/11/2021, 16:37 |
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Vino, Baragli (Fedagripesca Toscana): “In Toscana perdita media del 30%” Conferiti meno di 300mila quintali di uve: soffre di più chi ha pochi ettari e un territorio ristretto
Firenze, 26 novembre 2021 - “In Toscana, a causa dei cambiamenti climatici, sono stati conferiti meno di 300mila quintali di uve, con una perdita media intorno al 30%: il problema è che pochi agricoltori erano assicurati per le gelate. Va fatta poi una distinzione: le cantine con un territorio ristretto e pochi ettari hanno perso anche il 50% della produzione, mentre la perdita è inferiore per coloro che hanno più ettari di vigneti e magari una posizione migliore a livello di altezza. Leggo di preoccupazioni da parte dei consumatori, ma vorrei precisare: gli agricoltori hanno già sostenuto aumenti, hanno prodotto molto meno rispetto al passato e quindi i ricavi saranno inferiori. Ci scuseranno se ci sarà un piccolo incremento, di 20-30 centesimi in più sulla bottiglia di vino”. A dirlo è Ritano Baragli, vicepresidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana e presidente della Cantina sociale Colli Fiorentini, in riferimento all'annata 2021 del vino toscano.
I problemi sono legati ai continui cambi climatici: “Le gelate hanno portato criticità - ha aggiunto Baragli -. A questo poi è seguita la siccità, logico che dunque c'è stata una perdita grave di produzione. Abbiamo più volte incontrato l'assessore regionale Stefania Saccardi ma va detto che in questo caso la Regione può fare poco perché tutte queste calamità naturali erano appunto assicurabili. Certo, se verrà dichiarato lo stato di calamità naturale potranno scattare degli interventi, certamente utili anche se non risolutivi al 100%”.
Baragli è intervenuto anche sulla questione relativa al Parlamento europeo e alla Commissione speciale sulla lotta contro il cancro (Beca), Commissione che dovrà approvare entro i primi di dicembre un rapporto proprio sul vino. Il report non considera che bere vino con moderazione non sembra aumentare l'incidenza del rischio di cancro. “Il messaggio che lanciamo - ha concluso il vicepresidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana - è che bere un bicchiere di vino a pasto non può che fare bene. Ha un sacco di benefici a livello di salute. E mette di buonumore!”.
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26/11/2021, 14:14 |
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Peste suina, Confcooperative: “Rischia di essere nuova mazzata al settore” Il presidente di Fedagripesca Tistarelli: “Niente panico ma massima attenzione: appello agli allevatori”
Firenze, 19 gennaio 2022 - “E' essenziale che la peste suina non prenda piede in Toscana e allo stesso che nessuno si lasci ad andare agli allarmismi. Per questo facciamo un appello a tutti gli allevatori affinché continuino a collaborare con l'Asl, che sta già monitorando gli allevamenti. Dopo la pandemia Covid, il settore non può permettersi un'altra mazzata economica”.
A dirlo è il presidente di Fedagripesca – Confcooperative Fabrizio Tistarelli commentando la notizia che l'Asl Toscana nord ha anticipato la chiusura della stagione di macellazione domiciliare dei suini per autoconsumo al 15 febbraio a causa dell'aumento dei casi di peste suina africana nelle zone di confine della Toscana. “Bene ha fatto la Regione ad attivare l'unità di crisi e tutte le misure necessarie nella provincia di Massa Carrara”.
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19/01/2022, 17:47 |
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