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Confcooperative Toscana 
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Alberi rubati, l'appello di Fedagripesca Toscana ai cittadini: “Denunciate”
Il responsabile Gori: “I furti creano un danno a tutti, non solo ai vivaisti”

Firenze, 30 gennaio 2024 - “Le piante sono un bene prezioso e ricercato: purtroppo c'è chi ne approfitta rubandole e rivendendole. Bisogna denunciare ogni furto, anche se si tratta di una sola pianta”.
E’ l’appello lanciato da Stefano Gori di Confcooperative Fedagripesca Toscana, dopo le notizie dei furti di piante da vivai, campi, giardini e spazi pubblici.

L’appello di Fedagripesca Toscana è rivolto ai vivaisti affinché vigilino sui propri terreni, ma anche ai cittadini toscani. “E' necessario vigilare e denunciare – dice Gori – per contrastare un fenomeno purtroppo sempre più diffuso che va ad alimentare un vero e proprio mercato nero”.
“Il danno causato dal furto di un albero – spiega Gori - non è solo economico ai proprietari di vivai o campi, ma all'ambiente e a tutta la comunità. Da un punto di vista sociale è ancora più inquietante il fatto che vengano rubati alberi appena piantati lungo le strade”.

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30/01/2024, 19:06
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Protesta agricoltori, Fedagripesca Toscana: “Ora un osservatorio regionale per tutelare produzioni locali”
Il presidente Tistarelli: “Imprese messe alle strette da costi energetici, cibi sintetici e burocrazia eccessiva.
Bene il dietrofront della Commissione europea sugli agrofarmaci, ma serve un organo che vigili stabilmente sui territori”
Firenze, 7 febbraio 2024. “Il dietrofront della Commissione europea sull’utilizzo degli agrofarmaci è il primo segnale di una protesta che sta sortendo risultati. Ora, nel nostro ambito, dobbiamo strutturarla in un osservatorio regionale permanente, che vigili sulla tutela e il rispetto delle nostre produzioni”. A dirlo è Fabrizio Tistarelli, presidente di Confcooperative Fedagripesca Toscana.
“Ormai da mesi – osserva – le nostre imprese devono vedersela con costi di produzione che si sono impennati tragicamente, a causa della crisi energetica e di quella delle materie prime. Le voci di spesa per un’azienda agricola media sono molteplici e tutt’altro che irrilevanti: dal noleggio dei mezzi al carburante per muoverli, dall’acquisto di mangimi a quello di prodotti a difesa delle colture, di fertilizzanti e di sementi”.
Accanto a questo, rileva il presidente, “I nostri segmenti sono sottoposti ad una forte condizione di stress causata dall’avvento dei cibi sintetici ed ogni iniziativa imprenditoriale finisce impigliata nei gangli di una burocrazia debordante”.
“Crediamo che la protesta in corso – conclude Tistarelli – assolutamente legittima, debba adesso sfociare nella predisposizione di un organo di carattere locale, un Osservatorio regionale appunto, che in forza delle sue competenze territoriali vigili stabilmente sulla tutela delle nostre produzioni. E, conseguentemente, sulla tenuta occupazionale di un settore che, soltanto in Toscana, coinvolge migliaia di lavoratori. È l’evoluzione necessaria di un’interlocuzione che deve contemperare il quadro normativo europeo con le reali condizioni e possibilità degli agricoltori”.

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07/02/2024, 18:14
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Agricoltura, l’altra faccia della crisi: “La carne toscana rischia di scomparire”
Il presidente di Fedagripesca Toscana Tistarelli: “Allevamenti bovini e ovini locali nella tenaglia tra aumento dei costi e concorrenza delle multinazionali”
Firenze, 13 febbraio 2024 – “Le proteste degli agricoltori di questi giorni hanno sottolineato i principali problemi di questo settore. Dalla Toscana emerge con forza anche un’altra questione, quella relativa alla carne”.
A dirlo è Fabrizio Tistarelli, presidente di Confagripesca Toscana.
“L'aumento dei costi di materie prime e dell’energia insieme alla concorrenza delle multinazionali hanno creato un effetto tenaglia per le aziende del settore zootecnico – dice Tistarelli – Si tratta di problemi che si vanno ad aggiungere alla diminuzione vorticosa delle richieste da parte dei consumatori, che tendono a scegliere un prodotto a buon prezzo e di bassa qualità legate all’offerta dei grandi produttori”.

“Con questa tendenza prodotti di eccellenza come la carne di chianina rischiano seriamente di scomparire, e insieme a loro un sistema che produce lavoro e garantisce il mantenimento del territorio e del paesaggio rurale – conclude il presidente di Confagripesca Toscana - È un tema su cui chiediamo l’attenzione della Regione e dei parlamentari toscani, non è soltanto una questione economica ma anche una questione d’identità”.

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13/02/2024, 15:05
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Clima, Fedagripesca Toscana: “Tutte le piante sono a rischio”
Il presidente Tistarelli e il Rapporto Lamma 2023: “Albicocchi, peschi, susini stanno iniziando la fioritura,
con un ritorno del freddo si creerebbe un grosso danno per la produzione”
Firenze, 15 febbraio 2024 – “Le piante, in particolare, albicocchi, peschi e susini, stanno iniziando la fioritura, e questo è un grosso problema perché è prevedibile una coda invernale ed un ritorno del freddo, con un conseguente grosso danno per la produzione frutticola”.
A dirlo è Fabrizio Tistarelli, presidente di Fedagripesca Toscana, commentando il “Rapporto Lamma 2023” che ha classificato il trimestre dicembre 2023-febbraio 2024 come l’inverno più caldo dal 1955, con una temperatura di oltre due gradi sopra la norma.
“Le temperature così elevate per il periodo dell’anno, in particolare quelle massime, sono un rischio per le coltivazioni – sottolinea Tistarelli -. Per le piante già in fiore il rischio di prossime gelate notturne avrebbe conseguenze nefaste per le produzioni. Sarebbe un ulteriore mazzata per agricoltori e produttori già pesantemente gravati dai costi elevati di materie prime ed energia”.

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15/02/2024, 21:42
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Lupi, Fedagripesca Toscana: “Bene gli indennizzi della Regione, ma purtroppo non bastano”
Il consigliere Mori: “Un animale ormai pervasivo su tutto il territorio regionale. Selezione? Iniziamo a parlarne”


Firenze, 22 febbraio 2024. “I 500 mila euro stanziati dalla Regione Toscana non basteranno a risolvere il problema lupi. Il fenomeno è ormai dilagato”.

A dirlo è Mario Mori, consigliere di Fedagripesca Toscana, commentando l’annuncio della Regione Toscana sui fondi stanziati per dare indennizzi alle aziende e agli allevatori che hanno subito o subiranno danni da predazione causati dai lupi.

“Nella storia della Toscana non c’è mai stata una situazione simile: la presenza del lupo è diventata pervasiva – dice Mori -. È un animale che sta all’apice della catena alimentare e non ha predatori, è vorace. Di questo passo rischiano di scomparire intere attività come l’allevamento ovino, suino o quello bovino biologico, che si svolge allo stato brado soprattutto nelle aree marginali, causando l’abbandono di queste zone”.

“Rispetto al capriolo che spesso riesce a salvarsi – prosegue il consigliere di Fedagripesca Toscana - i cuccioli di cinghiale e in generale la piccola e media fauna autoctona, dalla volpe al tasso passando per l’istrice, sono le vittime preferite dei lupi. Di questo passo rischiamo che fra 15 anni non ci saranno più cinghiali”.

“A farne le spese sono sicuramente le aziende e gli allevatori. L’intervento della Regione, seppur apprezzabile, non basta. Quello di cui abbiamo bisogno è una misura organica, pianificata a tavolino, per limitare i danni causati dai lupi. Forse - conclude Mori - è l’ora di iniziare a pensare a forme di selezione di questi animali”.

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23/02/2024, 9:36
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Lupi, Fedagripesca Toscana: “Situazione insostenibile, unica via d’uscita resta la selezione”
Il consigliere Mori: “Il caso del capriolo sbranato a Settignano è l’ultimo di una lunga serie. Il fenomeno è ormai dilagato”
Firenze, 11 marzo 2024. “Non dobbiamo pensare che quello di Settignano sia un caso isolato. La presenza così pervasiva dei lupi nella nostra regione rischia di danneggiare intere attività come l’allevamento suino, bovino e ovino allo stato brado e semibrado. La selezione resta l'unica via possibile prima che sia troppo tardi”.

A dirlo è Mario Mori, consigliere di Fedagripesca Toscana, commentando il caso della capriola sbranata da un lupo a pochi metri dal centro abitato di Settignano.

“Il problema dei lupi sta diventando sempre più un’emergenza – continua Mori –. Abbiamo bisogno di una misura organica, pianificata a tavolino, per limitare i danni causati da questi animali. L'unica via possibile resta la selezione dei lupi, prima che sia troppo tardi. La loro presenza è dilagante in tutto il territorio regionale e poiché si tratta di un animale in cima alla catena alimentare che non ha predatori, effettuare una selezione è il modo più efficace per ridurne la diffusione. Dobbiamo dircelo, i lupi sono ormai troppi”.

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11/03/2024, 15:07
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Orbetello, Fedagripesca Toscana: “Troppi cormorani, ecosistema e pesca a rischio"
Il vicepresidente Bartoli: "Necessario un serio piano di abbattimento, le istituzioni ci aiutino"

Firenze, 19 marzo 2024 - "L'ecosistema e le attività di pesca nella laguna di Orbetello sono a serio rischio per la sovrappopolazione dei cormorani, che ormai regnano incontrastati".
A dirlo è Andrea Bartoli, vicepresidente di Fedagripesca Toscana.

"Il problema dei cormorani è un problema che da sempre affligge le lagune, non solo quella toscana, ma le regolamentazioni attuali impediscono di fatto l'equilibrio dell'ecosistema - dice Bartoli - il sovradimensionamento ha raggiunto livelli mai visti prima".

"Mangiano pesci come orate, spigole e muggini ma anche le anguille, considerate specie protetta e per le quali i pescatori, con l'ultima legge del 2024 subiscono uno stop alla pesca per i primi sei mesi dell'anno - continua Bartoli - la situazione così non è equilibrata".
"Come pescatori chiediamo un serio intervento da parte delle istituzioni, che da anni non affrontano il problema: l'attività di pesca nella laguna di Orbetello sostiene economicamente più di cento famiglie. È necessario un piano di abbattimento per questi uccelli" ha concluso il referente.

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19/03/2024, 13:13
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Grosseto, “l’osteria di comunità” che ha fatto rinascere San Giovanni delle Contee
Oggi in Regione per il Festival dell’Identità toscana la storia della cooperativa di comunità che fa parte di Confcooperative Toscana.
La presidente Peruzzi: “Abbiamo superato le aspettative”
Firenze, 19 marzo 2024. “Siamo una comunità di 27 soci in un paesino di 150 abitanti, che ha deciso di riaprire un’osteria storica e grazie ad essa ha aiutato tutta la popolazione e fatto rinascere un paesino che si trovava ormai privo di servizi”.
Così Tiziana Peruzzi, presidente della cooperativa di comunità di San Giovanni delle Contee, frazione del comune di Sorano in provincia di Grosseto, racconta la storia della cooperativa che fa parte di Confcooperative Toscana e ha partecipato al Festival dell’Identità toscana nella sede della Regione Toscana di piazza Duomo a Firenze.

“Siamo nati nel 2018, finanziati in parte dei bandi regionali per le cooperative di comunità, con l’obiettivo di contrastare lo spopolamento e valorizzare il nostro territorio - continua Peruzzi - abbiamo riaperto la storica Osteria Maccalé, che è diventata il punto di ritrovo del paese e coinvolge tutti gli abitanti. Proponiamo le ricette di una volta che ci sono state tramandate dai più anziani e utilizziamo i prodotti del territorio, come i ceciarelli con fagiolo cannellino di Sorano, le zampucce di maiale o i tortelli con lo stracchino di Sorano. Grazie a questi piatti abbiamo vinto a novembre il premio Saporiamo Italia come miglior ristorante”.

“Ma non solo: dentro l’osteria durante il pomeriggio svolgiamo attività in favore della popolazione locale - continua Peruzzi - portiamo pane e cibo agli anziani, abbiamo un emporio di comunità, aiutiamo a fare gli appuntamenti dai dottori e le prenotazioni dei vaccini. Grazie all’osteria ora vengono anche molti turisti e quindi facciamo ospitalità diffusa nelle case disabitate. Inoltre, intorno a noi si è sviluppata una serie di aziende locali che producono olio, vino e patate spinti proprio dalla nostra esperienza”.

“Quello della cooperativa di comunità San Giovanni delle Contee è un esempio virtuoso che ci aiuta a comprendere il valore di quel che la cooperazione può fare per i territori - dice Niccolò Marini, direttore di Confcooperative Toscana. Fornire servizi essenziali, offrire opportunità ai giovani, creare e consolidare comunità, sono gli obiettivi raggiunti da moltissime cooperative in ogni angolo della nostra Regione”.

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19/03/2024, 16:31
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Agroalimentare, Tistarelli: “Latte Maremma e Granarolo insieme, per dare continuità ad una storia che dura da 60 anni”
Il presidente della cooperativa di Fedagripesca Toscana: “Un’operazione strategica, un patrimonio di competenze e professionalità che rimane così nell’ambito della cooperazione”
Firenze, 23 marzo 2024 – “Latte Maremma e Granarolo insieme, per dare continuità ad una storia che dura da 60 anni. Un’operazione strategica, un patrimonio di competenze e professionalità che rimane così nell’ambito della cooperazione”.
A dirlo è il presidente di Latte Maremma e di Fedagripesca Toscana Fabrizio Tistarelli, dopo l’accordo, siglato ieri e con il via libera dell’assemblea dei soci, per l’acquisizione (tecnicamente affitto del ramo d’azienda) della cooperativa grossetana Latte Maremma da parte di Granarolo, gigante nazionale controllato dalle cooperative emiliane.

“Latte Maremma rimane operativa come centro di raccolta del latte a Grosseto, e concentra le sue attività in una società satellite, Maremma 1961 srl, controllata per intero da Granarolo” dichiara il presidente Tistarelli.

“Il marchio resta lo stesso ma per il consorzio grossetano adesso il futuro è più roseo con il sostegno del colosso con sede a Bologna, che fattura 1 miliardo e 280 milioni con un utile di 15 milioni – dichiara Tistarelli -. Per le 45 aziende agricole, che aderiscono al consorzio del Latte Maremma, Granarolo è una garanzia di sicurezza anche finanziaria, un gruppo da 3mila dipendenti. Siamo certi che il brand, che gode di ottima reputazione, saprà ulteriormente affermarsi sul territorio di riferimento”.

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23/03/2024, 13:14
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Piccoli borghi, il viaggio tra le cooperative di comunità che provano a farli rinascere
La cooperativa senese Filo&Fibra lancia l’iniziativa “Viaggio in Cassetta”. Confcooperative Toscana: “Importante promuovere un modello di economia consapevole e inclusiva”

Firenze, 4 aprile 2024. Un tour lungo più di 2000km, toccando L’Aquila, Bari, Matera, Cosenza, Pompei e tante altre località, visitando i piccoli borghi che stanno provando a ripartire grazie alle cooperative di comunità. L’obiettivo è di far parlare tra loro le buone pratiche, creare una rete di condivisone e scambio di valori. Dal 3 al 15 aprile Filo&Fibra viaggia promuovendo la sostenibilità e l’economia femminile, e sostenendo Posto Occupato, una campagna contro la violenza sulle donne.

“Viaggio in Cassetta – dice Gloria Lucchesi, presidente di Filo&Fibra – si ispira a un prodotto che abbiamo riscoperto e vogliamo portare all’attenzione di tutti: la cassetta di cottura, un antico metodo di cottura a zero impatto ambientale ricavato dagli scarti della lana. Proprio per questo abbiamo pensato di partire e andare a conoscere di persona le altre piccole cooperative sparse sul territorio nazionale, per riscoprire i valori comunitari che ci distinguono. Rispetto per l’ambiente, per la tradizione e per l’impegno femminile è quello che rappresentiamo e dobbiamo promuovere”.

“La missione di Filo&Fibra – dice Alessandro Tatò, presidente di Confcooperative Habitat Toscana – è importante per supportare la produzione di tutto il nostro territorio. Lo scambio tra patrimoni culturali, all’insegna della sostenibilità e dell’inclusione, può solo arricchire la filiera. È sicuramente un modello da seguire”.

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04/04/2024, 16:57
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