Latte, Confcooperative Toscana: “Salvare la filiera di quello fresco” La presidente Fiaschi e Tistarelli (Fedagripesca Toscana) al convegno di Grosseto: “In corso una battaglia commerciale contro vanto dell’economia toscana”. Piccinini: “Le cooperative vitali e competitive sui mercati”. I dati della nutrizionista Bernardi: “Il latte fresco contribuisce a ridurre alcuni tumori” Grosseto, 28 luglio 2023 – “Bisogna salvare e rilanciare la filiera del latte fresco”. E’ l’appello lanciato da Claudia Fiaschi, presidente di Confcooperative Toscana, nell’ambito del convegno che si è tenuto a Grosseto dal titolo “Maremma che latte!”, organizzato dal Consorzio Produttori Latte Maremma. Presenti vari rappresentanti del settore della produzione, della nutrizione, dell’allevamento.
“Bisogna investire nella filiera per un motivo semplice eppure fondamentale: il latte fresco fa bene - ha detto Fabrizio Tistarelli, presidente Consorzio produttori Latte Maremma e presidente di Fedagripesca-Confcooperative Toscana -. Oggi la filiera è messa a rischio da una battaglia commerciale e mediatica che vorrebbe cancellare il latte fresco. Basta con le menzogne sul nostro settore: i consumatori devono avere maggiore consapevolezza sull’importanza vitale di uno degli alimenti che ha dato la scintilla alla stessa civiltà umana”. “La tenuta del modello di sviluppo improntato sull’agro-alimentare - ha ricordato Tistarelli - è già traballante con l’attuale forte crisi allevatoriale nel settore ovino che ora rischia di estendersi anche a quello bovino con gravi ripercussioni sulle produzioni e sul consumo di prodotti che tradizionalmente fanno parte della dieta forse di un italiano che non esisterà più”.
“Una filiera controllata, sicura e certificata è un vanto per l’economia toscana che abbiamo il dovere di tutelare. A rischio - ha detto Claudia Fiaschi – c’è anche la tenuta di un modello di sviluppo improntato sull’agro-alimentare di qualità come quello maremmano molto legato al territorio e alla cura del paesaggio con effetti benefici a cascata sull’economia di altri settori”.
“Anche nel comparto latte - ha sottolineato il presidente di Fedagripesca Confcooperative Carlo Piccinini - si confermano vitalità e il valore aggiunto della filiera cooperativa, che è in grado di dare marginalità ai propri soci allevatori e di essere più competitiva sui mercati nazionali ed esteri”.
Al convegno è intervenuta la nutrizionista dell’Università di Bari Elisabetta Bernardi. “Il latte fresco garantisce ossa e denti sani, aiuta a prevenire l'ipertensione, diminuisce le probabilità di sviluppare il tumore della mammella e del colon, migliora il controllo del peso, riduce il rischio di sviluppare calcoli renali – ha spiegato Bernardi riportando dati della letteratura scientifica mondiale -. Latte e prodotti lattiero-caseari oltre a fornire energia, sono importanti fonti di sostanze nutritive nella dieta umana, come proteine di alta qualità, vitamine e minerali essenziali”.
“La ricerca ha individuato nel latte alcune sostanze che possono influire sulla salute e sulla prevenzione di diverse patologie – ricorda ancora la nutrizionista dell’Università di Bari - Per quanto riguarda il settore del latte di particolare interesse sono i componenti associati alla prevenzione delle malattie croniche. In particolare il latte contiene proteine specifiche, peptidi, e acidi grassi che sono componenti bioattive. Si può parlare quindi del latte e prodotti lattiero-caseari come di “alimenti funzionali”. Fonte di proteine, potassio, magnesio, zinco, fosforo, iodio”.
Vino, Fedagripesca Toscana: “Con la peronospora produzione giù fino al 70%, ma qualità non cambierà” La malattia della vita sta creando danni soprattutto alle regioni del centro sud. Il vicepresidente Baragli: “Danni economici ma niente allarmi sulla bontà del nostro vino”
Firenze, 2 agosto 2023. “In Toscana ci sono aziende agricole che hanno perso il 70% della produzione a causa della peronospora. Ma è anche importante sottolineare che la qualità del vino non sarà minimamente intaccata: resterà buono come sempre”. Così il vicepresidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana Ritano Baragli racconta le conseguenze in Toscana della malattia della vite che sta creando danni soprattutto nelle regioni del Centro-Sud. “Questo fungo ha fatto danni a tante aziende toscane – spiega Baragli - . In molti vigneti i trattamenti non sono stati sufficientemente tempestivi, perché i mesi di maggio e i primi giorni di giugno sono stati molto piovosi: era difficile entrare nei vigneti e molti agricoltori sono andati in difficoltà nel contrasto alla peronospora. E pensare che prima di maggio l'uva era meravigliosa”. “Il problema è la quantità, non la qualità: un conto è lavorare con 110mila quintali di uve, un conto è averne 40mila in meno – conclude Baragli -. E' evidente che i problemi ci sono, anche da un punto di vista economico: a causa della peronospora i costi di gestione sono enormemente aumentati, da quelli relativi ai trattamenti al carburante”.
Cinghiali, Baragli (Fedagripesca Toscana): “A Firenze ultimo caso che dimostra la loro grande pericolosità” Il vicepresidente e la devastazione degli orti sociali di Villa Bracci: “Non c’è da stupirsi, sono animali che non si fermano davanti a nulla” Firenze, 29 agosto 2023. “Neanche le morti sulle strade o il pericolo concreto per anziani e bambini fanno capire che bisogna intervenire. I cinghiali hanno fame e sete, non si fermano neanche davanti ai recinti elettrici perché magari uno prende la scossa, ma gli altri corrono e riescono a entrare. Noi vogliamo bene agli animali ma quando si supera il numero massimo bisogna intervenire. Altrimenti non ci lamentiamo se poi i problemi saranno sempre maggiori”. A dirlo è il vicepresidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana, Ritano Baragli, a proposito anche dell'ultimo episodio a Firenze in cui i cinghiali hanno invaso gli orti sociali di Villa Bracci. “Ormai non mi stupisco più di niente – ha aggiunto Baragli -. Il cinghiale è un animale molto pericoloso, ciò che è accaduto a Villa Bracci non andrebbe sottovalutato. E invece si continua a farlo. Gli esemplari femmina, ad esempio, per difendere i propri piccoli sono in grado di attaccare al minimo movimento brusco. Immaginiamo che questo accada in un orto sociale, con all'interno molti anziani: può diventare una strage. Però, ripeto, neanche i morti sulle strade fanno intervenire chi dovrebbe intervenire. Quindi c'è poco da sperare”. Oltre alla pericolosità c'è anche l'aspetto economico da tenere in considerazione. “I recinti hanno un costo elevato – ha concluso Baragli -. Costano dai 25 ai 30 euro a metro, a seconda della tipologia di recente. Quindi un forte investimento in un momento difficile che, oltretutto, può diventare inutile se di fronte ti trovi moltissimi animali di questo tipo”.
Vespa velutina, l'appello di Fedagripesca Toscana: “Chi la vede faccia subito una segnalazione” Gori (Fedagripesca Confcooperative Toscana): “Mette a rischio l’ecosistema e la produzione di miele, bisogna intervenire immediatamente per circoscrivere i danni” Firenze, 25 settembre 2023. “Siamo molto preoccupati. La Vespa velutina è un insetto alieno molto pericoloso: ogni volta che abbiamo a che fare con una specie aliena l'ecosistema viene stravolto e sta accadendo anche ora. Insomma non si deve sottovalutare la situazione”. A lanciare l'allarme è Stefano Gori di Fedagripesca Toscana – Confcooperative.
“Per prima cosa – dice Gori – facciamo un appello: chi vede questo tipo di insetto lo segnali subito, è molto importante perché più si riesce a mappare la zona di azione della Vespa velutina, più si riesce a intervenire concretamente”.
“Con il diffondersi della Vespa velutina – continua Gori - è a rischio la salute delle Apis mellifera, la specie presente in Italia. Tra le conseguenze c’è ovviamente anche la diminuzione della produzione di miele, con un pezzo importante del settore agricolo che andrebbe in grande difficoltà”. “E naturalmente c'è l'aspetto della produzione del miele - ha concluso -. Se le api vengono colpite, la conseguenza è poco miele da poter avere a disposizione e vendere. Quindi un intero comparto che andrebbe in difficoltà. Dall'aspetto naturale a quello economico: rischiamo grosso”.
Olio, Fedagripesca Toscana: “Situazione drammatica, produzione scarsa: olio è ormai per élite” Ritano Baragli (Confcooperative): “Si salva un po' la zona del Grossetano ma le notizie non sono positive. E i prezzi sono alti” Firenze, 5 ottobre 2023 - “In Toscana la situazione relativa all'olio è drammatica. Almeno per quest'anno dobbiamo essere consapevoli di un fatto: l'olio diventa un prodotto di élite. La produzione è scarsissima e i prezzi alti: andiamo sopra i 9 euro al chilo”. Lo ha detto il vicepresidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana Ritano Baragli a proposito dell'impennata dei prezzi dell'olio.
“Per la Toscana sulla costa un po' di produzione c'è, come nel Grossetano, ma la situazione è molto difficile. Prima le grandi piogge e poi il freddo hanno rovinato una parte dei germogli, adesso questo clima: è stato un anno complicato. Vediamo cosa ci riserverà il futuro, purtroppo se analizzo quest'anno dico che le notizie non sono per niente positive”.
In riferimento ai prezzi “anche in Puglia la situazione è la stessa. Si sfiorano i 10 euro al chilo. Basta pensare alla Spagna: l'anno scorso ha prodotto la metà di quello che produceva mediamente, 9 milioni di quintali di odio contro i 18 milioni di quintali del passato. Adesso la previsione è di 6 milioni, c'è un calo continuo”.
Cinghiali al Viola Park, Fedagripesca Toscana: “Servono fondi nazionali per contenere il fenomeno” Il vicepresidente Baragli: “Bene cercare risorse per lo stadio Franchi, ma vanno trovate anche per contenere i cinghiali, altrimenti li ritroveremo in campo”
Firenze, 13 ottobre 2023. “Il governo deve trovare i fondi per un piano di contenimento dei cinghiali. La situazione è pesante e i pericoli sono sotto gli occhi di tutti: basta vedere le ultime immagini che vedono i cinghiali all'interno del nuovo centro sportivo della Fiorentina a Bagno a Ripoli”.
A dirlo è il vicepresidente Fedagripesca Confcooperative Toscana, Ritano Baragli, a proposito dell'emergenza cinghiali
“L’opinione pubblica - dice Baragli - si accorge dei cinghiali quando succede qualcosa di grave o di particolare come l’invasione di strutture famose come il Viola Park. Ma in realtà il problema crea danni e problemi tutti i giorni, anche e anzi soprattutto lontano dal clamore mediatico”.
“Ogni giorno - continua il vicepresidente di Fedagripesca Toscana - gli agricoltori subiscono danni: cercano cibo, sono pericolosi per le persone e per chi lavora. E il governo nazionale che fa? Subito dopo le elezioni, l’esecutivo aveva annunciato provvedimenti immediati, ma ad ora non li abbiamo visti. Con un battuta mi verrebbe da dire: benissimo cercare i fondi per il restyling dello stadio di Firenze, ma non vi dimenticate di quelli per fermare i cinghiali, che altrimenti ci ritroveremo in campo come al Viola Park”.
"E non si dica che noi ce l'abbiamo con i cinghiali - conclude Baragli - perché non è così, come vuol far passar qualche animalista. Noi diciamo solo che ci sono problemi per la sicurezza e che ormai sono troppi”.
Vino, Fedagripesca Toscana: lettera alla Regione per chiedere lo stato di calamità Il danno è di oltre il 35%, tra piogge intense e la diffusione della peronospora
Firenze, 13 novembre 2023 - La fine della vendemmia ufficializza un calo della produzione di oltre il 35% e per questo la richiesta è lo stato di calamità. È ciò che dice Fedagripesca Toscana che ha inviato una lettera alla Regione Toscana a nome del presidente Fabrizio Tistarelli, affermando che le “piogge intense e prolungate del periodo di maggio e giugno di quest'anno hanno favorito la diffusione della peronospora su tutta la Penisola. In Toscana il danno è stato ingente”. Il danno, si sottolinea nella lettera, “ha colpito in primis i produttori agricoli”.
“In questo momento - ha sottolineato il vicepresidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana Ritano Baragli – sono le cantine a pagare il prezzo più alto. Il momento non è facile: da un lato il calo del consumo del vino, dall'altro lato le piogge hanno innescato una situazione difficile”.
“La cooperazione agricola – si legge nella lettera - continua a svolgere la sua funzione sociale ricevendo meno prodotto e sostenendo costi di gestione maggiori, dovuti all’aumento di tutti i mezzi tecnici. Per questo motivo siamo a chiedere di ricorrere alla richiesta di declaratoria di stato di calamità che possa mettere a disposizione della cooperazione risorse fondamentali per la propria continuità operativa”.
“Servono risorse, serve un intervento diretto da parte delle istituzioni”, il commento di Baragli.
Ambiente, i pescatori di Viareggio sostituiscono 2.300 cassette di polistirolo con quelle riciclabili L'iniziativa è della coop Cittadella della pesca. Bartoli (Fedagripesca Toscana): “Orgogliosi che questo progetto sia partito dalla nostra Toscana” Viareggio, 20 novembre 2023 - Da Viareggio parte la campagna nazionale dell'associazione ambientalista Marevivo 'BlueFishers', nata per combattere l’inquinamento marino da polistirolo, coinvolgendo i pescatori della piccola pesca artigianale nella sostituzione delle cassette di polistirolo con quelle riutilizzabili e riciclabili. È la cooperativa Cittadella della Pesca di Viareggio, aderente a Confcooperative Fedagripesca Toscana, ad aver avviato il progetto a livello nazionale.
“Siamo orgogliosi che questo progetto di Marevivo sia partito dalla nostra Toscana – ha dichiarato Andrea Bartoli, vicepresidente e referente pesca di Confcooperative Fedagripesca Toscana -. A noi piace fare, non chiacchierare e questo è il modo giusto di approcciarsi alla tematica ambientale. Il polistirolo è uno dei rifiuti maggiormente presenti nel mare, in spiaggia e lungo le coste. Per questo 'BlueFishers' è un progetto davvero importante. 'Marevivo' si batte da tanti anni contro l'inquinamento marino da plastica e noi siamo appunto orgogliosi che tutto parta da Viareggio”.
“Al momento siamo partiti dalla sostituzione di 2.300 cassette di polistirolo, quelle nuove sono in plastica riciclabile – ha affermato Alessandra Malfatti, presidente della coop Cittadella della pesca -. L'intenzione è quella di diffondere il progetto in tutta Italia. Siamo partiti rivolgendosi alla piccola pesca artigianale, ma vogliamo espanderci e far sì che si usino solo cassette di plastica. Significa cambiare modo di lavorare, cambiare cultura, ma tutto nel rispetto dell'ambiente. Oggi siamo in grado di iniziare un percorso veramente virtuoso che ci permetterà di ridurre drasticamente la presenza della plastica nella nostra filiera”.
Maltempo, Fedagripesca Toscana: “Per settore pesca produzione azzerata” Il vicepresidente Andrea Bartoli: “Dal 19 ottobre non riusciamo più a lavorare a causa delle condizioni meteo estreme” Firenze, 5 dicembre 2023 - “Per il settore pesca i danni sono continui, anche l'ultima mareggiata ci ha creato problemi. Il fatto è che noi dal 19 ottobre non riusciamo più a lavorare: le condizioni meteo sono estreme, la produzione è azzerata. Le barche più piccole non vanno in mare dal 19 ottobre, il problema riguarda tutta la costa”. A dare l'allarme il vicepresidente e referente del settore pesca di Fedagripesca Confcooperative Toscana, Andrea Bartoli, in riferimento agli due mesi che hanno flagellato la Toscana dal punto di vista del maltempo.
“A novembre non abbiamo mai lavorato e questo è il danno più grosso – ha aggiunto -. C'è sempre mare forte, un'allerta meteo dopo l'altra: le condizioni sono pessime. A questo si aggiunge la criticità dell'insabbiamento dei porti: questo problema lo hanno, ad esempio, Viareggio ma anche Castiglion della Pescaia. In alcuni giorni le condizioni sono migliori ma le barche non escono per problemi legati alla sicurezza del rientro nel porto. In generale è un disastro, magari le imbarcazioni più grandi riescono a fare qualcosa in più, rischiando sulla propria pelle. Ma il quadro generale non è buono”.
Pesca, Confcooperative Toscana: “Sta sparendo una professione, sempre più difficile trovare personale” Il vicepresidente di Fedagripesca Bartoli: “Negli ultimi dieci anni 500/600 lavoratori in meno, calo verticale di pescatori, comandanti, motoristi, marinai. Bisogna cambiare le norme nazionali”
Firenze, 14 dicembre 2023. “Sempre più difficile trovare personale di bordo. Negli ultimi anni c’è stato un enorme calo di pescatori, comandanti, motoristi e marinai. La diminuzione del personale è un grave problema per la pesca professionale: è inutile investire in barche e attrezzature se non riusciamo a trovare nuovi equipaggi”. Così Andrea Bartoli, vicepresidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana.
“I pescatori imbarcati sono circa il 16% in meno di dieci anni fa, e i dati in Toscana sono in linea con quelli nazionali – dice Bartoli –. Gli equipaggi sono in diminuzione, e solo nella nostra regione si tratta di 500/600 lavoratori in meno. Così è sempre più difficile portare avanti i pescherecci, il trend deve assolutamente essere invertito per poterci garantire un futuro”. “Come spiegato nell’audizione presentata ieri in Senato dall’Alleanza Cooperative Pesca e Acquacoltura bisogna cambiare alcune norme nazionali – conclude Bartoli – rivedendo i confini delle zone di pesca e dando la possibilità di conferire il comando dei pescherecci anche ai cittadini extra-europei.”