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Marco
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Agricoltura, Confeuro celebra 23 anni di impegno a tutela del mondo rurale
Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo, festeggia il suo 23esimo anniversario, consolidando il suo ruolo come punto di riferimento per la difesa dei diritti degli agricoltori, la tutela del settore agricolo e la promozione di politiche sostenibili a livello nazionale, europeo e internazionale. Fondata nel 2001 con l’obiettivo di rappresentare la voce dei piccoli e medi coltivatori del settore primario e delle comunità rurali, Confeuro ha attraversato oltre due decenni di importanti cambiamenti e sfide.
La confederazione si è distinta per il suo costante impegno a favore di un’agricoltura equa, sostenibile e orientata al benessere collettivo: “Oggi è un compleanno davvero speciale - ha esordito il presidente nazionale Confeuro, Andrea Tiso -. Siamo cresciuti tanto in questi anni, forti di una base di 270mila associati, 150 associazioni costituite, migliaia di sedi sul territorio nazionale, del prezioso lavoro del Patronato e del Caf Labor e di tutti i nostri operatori, che ringrazio uno a uno per la professionalità e la disponibilità, profuse quotidianamente. Siamo diventati una realtà in grado di rappresentare migliaia di piccoli e medi coltivatori dal nord al sud del Paese e far sì che la loro voce sia ascoltata anche nelle sedi istituzionali. Un impegno che non si ferma, anzi si rinnova con entusiasmo e passione”.
Tiso ha poi aggiunto: “In questi 23 anni abbiamo assistito a un’evoluzione significativa del settore agricolo, affrontando sfide complesse come il cambiamento climatico, la crisi economica e l’impatto della globalizzazione. Siamo fieri del cammino intrapreso per garantire ai nostri agricoltori il giusto riconoscimento e il sostegno necessario per affrontare il futuro. Continueremo a lottare per un'agricoltura sostenibile, innovativa e inclusiva, in grado di rispondere alle esigenze della società e preservare il nostro ambiente”. Inoltre, la confederazione ha avviato numerose campagne di sensibilizzazione, ha promosso programmi di formazione per i giovani agricoltori e ha lavorato a stretto contatto con istituzioni per garantire che le esigenze del mondo rurale siano sempre al centro del dibattito politico.
Sopratutto quello europeo: “È chiaro ed evidente - continua Tiso -, che si debba aprire una nuova stagione di confronto al fine di tutelare il settore primario, e questo attraverso una maggiore propensione del governo nazionale all’ascolto delle organizzazioni sindacali e alla pluralità di voci: solo in tal modo, infatti, si potrà collaborare concretamente al rilancio del nostro mondo, vero e proprio cuore pulsante dell’economia italiana e continentale. E a proposito di Ue, ci rivolgiamo alle istituzioni di Bruxelles affinché si lavori davvero per una reale riforma della Pac e per una accelerazione delle politiche comunitarie a difesa del settore primario. In tal senso, Confeuro continuerà a essere una voce forte e autorevole, impegnandosi per un futuro agricolo più giusto e sostenibile, dove innovazione e tradizione possano convivere e prosperare”, conclude Tiso.
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11/09/2024, 12:37 |
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Marco
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CANAPA, CONFAGRICOLTURA BOLOGNA: “RITIRARE L’EMENDAMENTO AL DDL SICUREZZA. A RISCHIO AZIENDE, LAVORATORI E INVESTIMENTI”. (Bologna, 12 settembre) "La richiesta di Confagricoltura al governo italiano è chiara: ritirare l'emendamento al Ddl Sicurezza approvato lo scorso 31 luglio, che rende illegali le infiorescenze della canapa industriale e i suoi derivati. Si tratta di un provvedimento che mette seriamente a rischio la filiera alimentare (semi e proteine), oltre a quella tessile e edile legata alla coltivazione della canapa sativa industriale. Stiamo parlando di numerose aziende che potrebbero chiudere e di molti posti di lavoro che verrebbero persi." È questo il commento di Davide Venturi, presidente di Confagricoltura Bologna, in merito all'entrata in vigore dell'emendamento presente nel ddl Sicurezza, che comporterebbe l'inserimento della canapa sativa nell'ambito di applicazione della legge 309 del 1990 (Testo Unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e delle sostanze psicotrope). Su questa decisione del governo sono stati sollevati forti dubbi da parte di Confagricoltura, considerando che le sementi utilizzate sono certificate a livello europeo e scientificamente prive di qualsiasi effetto stupefacente. La stessa Food Standards Agency (FSA) ha inoltre classificato lo scorso luglio il cannabinoide presente in queste coltivazioni come sicuro e idoneo a essere incluso tra gli alimenti. "La coltivazione della canapa, che si trova ora nel momento cruciale della campagna, ha visto un numero crescente di agricoltori sotto i 40 anni investire ingenti risorse in questo settore, creando un fenomeno che non si vedeva da tempo. A livello nazionale, oltre il 65% di queste aziende agricole è gestito da giovani agricoltori, con una percentuale significativa di donne. Inutile dire cosa accadrebbe se l'emendamento venisse confermato dal governo." Un esempio dello scenario di quello che potrebbe succedere lo racconta Alessandro Zambonelli, imprenditore agricolo e titolare dell’omonima Società Agricola Zambonelli a Castel Maggiore che, oltre alla canapa, si occupa anche di colture estensive di pianura. "Quando nel 2016 abbiamo iniziato a sviluppare questa coltivazione, abbiamo di fatto creato un nuovo ramo aziendale: abbiamo ampliato la struttura, assunto personale che è poi diventato fisso e preso impegni finanziari con le banche, considerando l’alto investimento iniziale” spiega Zambonelli. "Se da un giorno all'altro tutto questo diventasse illegale, per un imprenditore agricolo sarebbe molto difficile trovare le risorse economiche per andare avanti. La campagna è attualmente in corso e interromperla in questo modo comporterebbe la perdita dell'intero raccolto di quest'anno, su cui abbiamo investito moltissimo. Le strutture costruite risultano inconvertibili, i macchinari e le ristrutturazioni effettuate non sarebbero sostenibili con altre tipologie di colture. La preoccupazione, così come la frustrazione, è altissima in questo momento." Per Confagricoltura Bologna è ora fondamentale che tutte le parti interessate si riuniscano attorno a un tavolo di lavoro per aiutare il settore, affinché "ci sia pieno sostegno agli imprenditori agricoli che, ancora una volta - spiega il presidente Venturi - rischiano di essere penalizzati da decisioni che non tengono conto delle evidenze scientifiche, giuridiche ed economiche."
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12/09/2024, 18:36 |
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Programma di Sviluppo Rurale, Confagricoltura Toscana: “La burocrazia rallenta le aziende che operano fuori regione” Il direttore Cavicchioli: “Ancora un nulla di fatto. Incongruenze tecniche fra agenzie diverse frenano le imprese”
Firenze, 12 settembre 2024. “Stiamo aspettando un segnale per completare le domande del Programma di Sviluppo Rurale per gli anni 2023 e 2024, ma siamo ancora ad un nulla di fatto per le aziende che operano anche fuori regione, che vengono tagliate fuori per colpa di incongruenze tecniche che riguardano i processi di sincronizzazione dei rispettivi fascicoli fra agenzie. È l’ennesimo esempio di burocrazia che taglia le gambe al settore e danneggia aziende che non hanno fatto alcun errore”.
A dirlo è Gianluca Cavicchioli, direttore di Confagricoltura Toscana, sulle difficoltà che le aziende che operano anche fuori regione stanno incontrando nel completare le domande per il Psr, il piano nazionale quadriennale che sostiene e copre i costi relativi agli interventi a superficie e a capo dello sviluppo rurale.
“Il Psr sarebbe un bel progetto sulla carta, peccato che riuscire a fare domanda, per le aziende che operano anche fuori regione, sembra impossibile – continua Cavicchioli –. Questo è un esempio di come la burocrazia, troppo spesso, non riesca a immedesimarsi nelle aziende e negli imprenditori, che devono far quadrare i conti e pagare dipendenti e fornitori. In Italia la burocrazia andrebbe snellita, per rendere più semplice il lavoro di tutti. Noi continueremo, quotidianamente, a chiedere risposte a chi di dovere”.
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12/09/2024, 18:37 |
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MALTEMPO SULL’AREA METROPOLITANA DI BOLOGNA, CONFAGRICOLTURA: “GRANDE PREOCCUPAZIONE, DANNI CERTI E IMPORTANTI ALLE COLTURE DI SOIA, POMODORO E BIETOLA. COLPITE ANCHE SUSINE E PESCHE TARDIVE”
(Bologna, 18 settembre 2024) A partire da questa mattina, tutti i tecnici di Confagricoltura Bologna sono in contatto con gli agricoltori associati per analizzare la situazione delle coltivazioni colpite dall'ondata di maltempo che ha investito l'intero territorio. "La situazione è in continua evoluzione, ma l'allerta rossa emessa dalla Regione Emilia-Romagna e dalla Protezione Civile, valida fino alla mezzanotte del 20 settembre, non ci lascia tranquilli" dichiara il presidente Davide Venturi. "Oltre ai campi sommersi, che rimarranno allagati per giorni anche dopo la fine del maltempo, c’è il rischio di frane e smottamenti nelle zone collinari e montuose. Ancora una volta, il cambiamento climatico arreca danni significativi all’agricoltura. Ora non possiamo che sperare in una tregua dalla pioggia, almeno in termini di intensità, nelle prossime ore". Numerose sono le produzioni che hanno subito danni e che continueranno a soffrire a causa delle intense piogge sull’area metropolitana bolognese. "Le colture di soia, pomodoro e bietola saranno probabilmente le più penalizzate" analizza Venturi. "La soia, che per il 90% è ancora da raccogliere, rischia di vedere una drastica riduzione della produzione a causa di piogge e allagamenti. Il pomodoro, già provato da una stagione sfavorevole a causa del caldo eccessivo che ne ha compromesso la resa, non potrà essere raccolto per diversi giorni a causa del terreno impraticabile, compromettendo così la parte finale della campagna. Questo influirà negativamente anche sulla qualità del raccolto. Le bietole ancora in campo subiranno un calo della polarizzazione con un impatto diretto sulla qualità e sui ricavi dei produttori". La pioggia è destinata a influire negativamente anche sulle lavorazioni del terreno in vista delle prossime semine, che potrebbero essere posticipate. Anche la vendemmia è ostacolata dal maltempo ma appena ci saranno le condizioni è pronta a ripartire. Per quanto riguarda la frutta, "ci saranno probabilmente danni alla susina tardiva di varietà Angeleno" afferma Piergiorgio Lenzarini, presidente della Sezione Ortofrutta di Confagricoltura Bologna, "che nei prossimi giorni potrebbe sviluppare parti marce a causa dell'eccessiva umidità. Una situazione simile potrebbe verificarsi anche per le pesche tardive ancora da raccogliere, mentre non ci sono particolari problemi per le pere Abate, in gran parte già raccolte, e per i kiwi".
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18/09/2024, 17:12 |
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Marco
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MALTEMPO, IL PUNTO DALLE CAMPAGNE DI FORLI’ E CESENA. CONFAGRICOLTURA: “CAMPI ALLAGATI PER LA SCARSA MANUTENZIONE DI FOSSI E SCOLI. COLPITA LA VENDEMMIA, ORTAGGI SOMMERSI” Mentre la pioggia continua a battere tutta la Romagna, nelle campagne si riscontrano i primi rilevanti disagi: vigneti impraticabili e incognite sul completamento della vendemmia; campi allagati e ortaggi sommersi; terreni collinari soggetti a smottamenti. Sono solo alcune delle segnalazioni pervenute a Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini che in queste ore è in stretto contatto con i suoi soci su tutto il territorio. IL PUNTO DA FORLI’ “È ormai chiaro che al territorio servirebbe una manutenzione diversa: capiamo che certi progetti possano richiedere tempo, ma almeno gli interventi ordinari nel frattempo devono essere eseguiti – puntualizza Alberto Mazzoni, vicepresidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini e presidente della Consulta di Forlì –. Queste piogge stanno facendo emergere la fragilità del territorio: nelle ultime 24 ore sono già caduti più di 150 ml di pioggia nel forlivese, ci sono canali consorziali in uscita, come a Villagrappa, che stanno allagando strade e campi. In collina, poi, la situazione si sta facendo complessa: si stanno rimettendo in moto gli smottamenti in quelle zone già pesantemente colpite dalle frane nel 2023, qui non sono stati nemmeno riaperti i fossetti, una cosa banale per chi vive in collina, ma fondamentale per gestire precipitazioni di questa intensità. Gli agricoltori dovranno mettere in conto nuovo danni: la vendemmia è ancora in corso e le copiose piogge possono causare marcescenze e ritardare le operazioni di raccolta: tra l’altro ci troviamo fuori dalla copertura di garanzia, che parte 20 giorni prima dell’apertura delle cantine. Per alcuni giorni non si riuscirà ad entrare in vigneto. C’è poi preoccupazione per le produzioni frutticole autunnali, dai kiwi ai kaki. Purtroppo nelle prossime ore è previsto un intensificarsi delle precipitazioni – conclude Mazzoni –, tanto che è stata disposta la chiusura delle scuole, e l’entità dei danni diretti e indiretti è quindi destinata ad aumentare”. IL PUNTO DA CESENA “I danni maggiori, almeno per il momento, sono concentrati nella zona nord-est di Cesena, nella pianura che scende verso Cesenatico e il Basso Rubicone, nelle campagne di San Mauro Pascoli e Savignano – sottolinea Matteo Brunelli, vicepresidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini e presidente della Consulta di Cesena – In queste zone ci sono allagamenti di vario tipo: i corsi d’acqua sinora sono sotto controllo, ma i fossati adiacenti alle strade, vuoi per l’incuria, vuoi per la scarsa manutenzione, si sono riempiti in poco tempo e prima hanno allagato le sedi stradali e poi si sono riversati sui campi. Nei miei terreni, ad esempio, gli ultimi trapianti di insalate sono letteralmente sott’acqua, altre piantine messe a dimora da una decina di giorni sono quasi sommerse: se l’acqua si ritira nel giro di 24/48 ore bene, altrimenti posso dire addio alle speranze di raccolto e parliamo di un totale di 200.000 piantine. Una situazione comune a tanti altri colleghi che coltivano ortaggi a foglia. E con i fossi e gli scoli stradali non manutenuti, gli interventi di drenaggio e pulizia che facciamo nei nostri campi contano poco: sto vivendo sulla mia pelle cosa voglia dire prendersi cura dei propri terreni ma subire lo stesso un allagamento a causa della mancata manutenzione degli scoli e dei fossi stradali, come è avvenuto lungo la Strada Provinciale Ruffio e la Strada Provinciale Sala”.
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18/09/2024, 18:16 |
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Marco
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Consorzio di Bonifica Medio Valdarno 3, Unione Agricoltori Firenze sostiene la lista Puntualità, Efficienza, Passione
Firenze, 19 settembre 2024. "In un periodo in cui le sfide legate alla gestione del territorio e alla sicurezza idraulica sono sempre più urgenti, è fondamentale affidarsi a una squadra che metta al centro trasparenza, efficienza e innovazione. Per questo motivo l'Unione degli Agricoltori di Firenze ha deciso di sostenere ufficialmente la lista 'Puntualità, Efficienza, Passione' alle prossime elezioni del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno 3. La lista che nasce dal basso, senza alcun coinvolgimento della politica, è frutto di intese tra Confindustria Toscana Nord, CIA Pistoia, Prato e Firenze, Confagricoltura Pistoia, Prato, Firenze e Siena, Confcooperative, Confesercenti, Unione Piccoli Proprietari Immobiliari Pistoia e Prato, Confcommercio Prato Pistoia, e Confartigianato Pistoia Prato. Il candidato alla presidenza è Lorenzo Cecchi de’ Rossi, pesciatino residente a Pistoia."
A dirlo è Francesco Colpizzi, presidente dell'Unione degli Agricoltori della provincia di Firenze, in vista delle elezioni del Consorzio di bonifica Medio Valdarno 3.
"La nostra associazione ritiene che la gestione del reticolo idraulico e del territorio debba essere affidata a chi, con competenza e visione, può garantire interventi tempestivi e un uso oculato delle risorse, per salvaguardare il nostro patrimonio agricolo e territoriale", spiega Colpizzi. "La lista 'Puntualità, Efficienza, Passione' si impegna a sviluppare un approccio integrato, orientato non solo alla prevenzione dei rischi, ma anche al coinvolgimento attivo delle nuove generazioni, attraverso programmi di formazione mirati e l'adozione di tecnologie avanzate come il monitoraggio tramite droni".
"Sostenere una gestione manageriale e trasparente, in grado di patrimonializzare le risorse del territorio, è cruciale per garantire un futuro sostenibile per l'agricoltura e per tutti coloro che vivono e lavorano in queste aree", aggiunge il presidente dell'Unione degli Agricoltori della provincia di Firenze. "Riteniamo inoltre essenziale il loro impegno verso la transizione energetica e la riqualificazione fluviale, interventi necessari per la protezione del territorio."
Il programma della lista 'Puntualità, Efficienza, Passione' prevede un focus su efficienza energetica, innovazione tecnologica e collaborazione con cittadini e associazioni per una gestione condivisa e partecipativa. Tra le priorità ci sono il monitoraggio costante delle opere idrauliche, la prevenzione dei rischi idrogeologici e il miglioramento continuo delle competenze del personale.
"Lavorare insieme per un territorio più sicuro, efficiente e sostenibile è il nostro obiettivo comune. Per questo – conclude Colpizzi - invitiamo tutti i consorziati a sostenere la lista 'Puntualità, Efficienza, Passione'".
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19/09/2024, 18:40 |
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VENDEMMIA NEL FORLIVESE, LA RIPRESA DOPO L’ALLUVIONE: “CORSA CONTRO IL TEMPO PER RACCOGLIERE GLI ULTIMI GRAPPOLI” Non appena le condizioni dei vigneti lo hanno permesso la vendemmia è ripartita nel Forlivese. L’alluvione della settimana scorsa ha, ancora una volta, avuto un impatto pesante sull’agricoltura del territorio e, tra le altre cose, ha stoppato la raccolta dei grappoli. Inoltre sta determinando problematiche inattese. “Diversi soci dovevano ancora completare la raccolta delle uve a bacca nera, come il Sangiovese – puntualizza Carlo Alberto Favoni Miccoli, presidente della Sezione Vitivinicola di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini – sabato e domenica, quando il terreno si è un po’ asciugato e ha consentito ai mezzi di entrare in vigneto, è ripresa la vendemmia. Ed è una corsa contro il tempo: tutta l’acqua caduta sul territorio sta promuovendo l’insorgenza di marciumi e attacchi fungini, inoltre così tanta pioggia finisce per abbassare il grado zuccherino dell’uva. Il ciclone Boris ha rovinato la coda della vendemmia 2024, ed è un vero peccato perché si presentava come una campagna non particolarmente problematica sino a lunedì scorso. Le condizioni ambientali degli ultimi giorni hanno creato molti problemi sulla sanità dell’uva, le marcescenze che avanzano rendono necessario velocizzare i tempi di raccolta dove è possibile. In alcune zone, infatti, è ancora difficile entrare nei vigneti”. “La messa in sicurezza del territorio resta una priorità – evidenzia Alberto Mazzoni, vicepresidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini e presidente della Consulta di Confagricoltura Forlì – e l’agricoltura è il settore economico che paga maggiormente pegno anche in questa alluvione. Gli agricoltori devono essere ancora ristorati dei danni subiti nel 2023 e si trovano ad affrontare nuove difficoltà, dai danni diretti alle produzioni ancora da raccogliere a quelli sugli impianti e sulle strutture. Da Governo e Regione ci aspettiamo fatti e interventi concreti, non polemiche e rimpalli di responsabilità come invece abbiamo assistito negli ultimi sedici mesi”. Il presidente della Sezione Vitivinicola di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini traccia un primo bilancio sulla vendemmia 2024 nel territorio forlivese. “Le prime indicazioni ci dicono che le produzioni dei bianchi sono abbondanti, con una gradazione nella media; sui rossi, dove c’è una buona produzione, il grado medio sembra essere leggermente più basso rispetto alle ultime annate. Per cercare di valorizzare il Sangiovese, vitigno d’eccellenza del territorio, stiamo cercando di utilizzare delle nuove tecniche per la nostra zona, come quella dell’appassimento – conclude Favoni Miccoli -: l’uva viene raccolta in cassette monostrato e lasciata oltre un mese ad appassire prima di vinificare e ottenere un vino dalle gradazioni importanti e di alta qualità”.
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23/09/2024, 17:54 |
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NUOVE RISORSE PER L'ALLUVIONE, CONFAGRICOLTURA FORLI'-CESENA E RIMINI: "BENE IL FONDO DI SOLIDARIETA' DELL'UE. ORA PASSARE DALLE BUONE INTENZIONE AI FATTI"
"Accogliamo con favore la decisione del Consiglio Agrifish di attivare il Fondo di Solidarietà dell'Unione Europea per fornire assistenza all'Italia, inclusa l'Emilia-Romagna, in seguito all'alluvione dello scorso anno. Seguiremo con attenzione ogni fase della procedura di erogazione dei fondi destinati alla nostra Regione e, in particolare, ai nostri territori. È però fondamentale che le buone intenzioni si traducano in azioni concrete".
Questo è il commento di Carlo Carli, presidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini, in merito alla decisione del Consiglio Agrifish di sostenere Italia, Slovenia, Austria, Grecia e Francia, colpite da sei catastrofi naturali nel 2023. Gli aiuti saranno erogati attraverso i fondi del bilancio 2024 dell'UE. In particolare, il Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea ammonta a un totale di 1.028,54 milioni di euro. Per l’Italia sono previsti 446,64 milioni di euro, di cui 378,83 milioni destinati all'Emilia-Romagna, compreso un anticipo di 94,71 milioni di euro.
“Alla ferita causata dall’alluvione dello scorso anno, ancora aperta, si aggiunge quella dei danni causati dall’alluvione della scorsa settimana – aggiunge Carli – questa decisione rappresenta un gesto significativo, che ridà speranza a una terra messa in ginocchio, ma che si è rialzata da sola, affrontando enormi sacrifici. Accogliamo con favore questo sostegno da parte dell'Unione Europea".
Una volta pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell'UE, l'Unione Europea trasferirà i fondi dalla riserva per la solidarietà e gli aiuti d'emergenza al bilancio operativo del Fondo di Solidarietà dell'UE per l'anno 2024, da cui saranno versati ai Paesi che hanno richiesto assistenza finanziaria a seguito di disastri naturali.
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24/09/2024, 17:18 |
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Maltempo, Confagricoltura Toscana: “Servono interventi strutturali e coraggiosi” Il direttore Cavicchioli: "Troppe occasioni perse per mettere in sicurezza i territori"
Firenze, 25 settembre 2024 - “Servono interventi strutturali, coraggiosi e lungimiranti per mettere in sicurezza il territorio, per tenere in ordine fiumi, torrenti. Il maltempo di questi giorni ci ricorda che occorre, come diciamo da tempo, gestire e programmare".
A dirlo è il direttore di Confagricoltura Toscana Gianluca Cavicchioli dopo i danni dovuti alle abbondanti piogge che si sono verificate in varie zone della regione.
“Basta poco, se avessimo iniziato questo cammino quando era il momento oggi avremmo meno problemi da risolvere. Invece siamo di fronte a occasioni perse, disagi riproposti, costi aggiuntivi e pesantissimi da onorare. E' opprimente rincorrere il provvedimento, chiedere interventi urgenti e straordinari, incrociare le dita per le promesse di fondi immediati. Il dibattito sul cambiamento climatico non deve essere una scusa per rimandare interventi”.
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25/09/2024, 20:32 |
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Consorzio di bonifica, Unione Agricoltori Firenze: "Dopo un anno cittadini e imprese ancora sott'acqua, è l'ora di una svolta" Il presidente Colpizzi e le elezioni del Consorzio di bonifica Medio Valdarno 3: "I fondi vanno usati per fare seri piani di manutenzione del territorio, non per le sedi scintillanti"
Firenze, 1 ottobre 2024 – "Sono iniziate le elezioni per il Consorzio di bonifica Medio Valdarno 3. È dunque il momento di parlare chiaro: non è accettabile che basti una perturbazione, neanche troppo eccezionale, a mandare sott'acqua strade, piazze e case, come successo anche in questi ultimi giorni".
A dirlo è Francesco Colpizzi, presidente dell'Unione degli agricoltori della provincia di Firenze, a proposito delle elezioni del Consorzio di bonifica Medio Valdarno 3 che sono in corso e si concluderanno il 5 ottobre.
"Serve un'opera costante e precisa di monitoraggio e manutenzione – spiega Colpizzi - non solo sui fiumi, ma soprattutto sul cosiddetto reticolo minore, sia di collina che di pianura, coinvolgendo anche noi agricoltori in quanto sentinelle del territorio. Per farlo, serve una discontinuità netta nel governo del Consorzio di bonifica Medio Valdarno 3. Servono un piano di gestione imprenditoriale attenta e innovativa e la capacità di investire bene i 31 milioni di fondi a disposizione del Consorzio".
"Ho sentito dire ieri ad un’intervista su una emittente radio dal candidato alla presidenza della lista sostenuta da chi ha governato finora il consorzio “Acqua Ambiente per la resilienza climatica”, Paolo Masetti – attacca il presidente dell'Unione degli agricoltori della provincia di Firenze – che la sede è costata poco. Stiamo parlando di circa 600 mila euro: un'enormità. Quei soldi dovevano e devono servire per la manutenzione del territorio, non per altro. Perché il Consorzio avrà anche una sede scintillante, ma Montale e Montemurlo – per fare due esempi concreti – sono di nuovo sott'acqua ad un anno dall'alluvione del novembre 2023. E questo non è accettabile".
"L'unico modo per cambiare le cose – conclude Colpizzi - è votare l'alternativa allo status quo e cioè la lista 'Puntualità, efficienza, passione', che non è una lista civetta politica ma è nata dal basso, dall'alleanza tra associazioni che rappresentano i lavoratori, i cittadini e gli imprenditori: Confindustria Toscana Nord, CIA Pistoia, Prato e Firenze, Confagricoltura Pistoia, Prato, Firenze e Siena, Confcooperative, Confesercenti, Unione Piccoli Proprietari Immobiliari Pistoia e Prato, Confcommercio Prato Pistoia e Confartigianato Pistoia Prato. Il nostro candidato alla presidenza è Lorenzo Cecchi de' Rossi."
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01/10/2024, 13:25 |
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