“LIQUIDATI I PRIMI INDENIZZI PER I DANNI PRODUTTIVI SUBITI”
Per gli agricoltori colpiti dall'alluvione stanno arrivando gli indennizzi dei danni subiti alle produzioni dopo gli eventi calamitosi del maggio scorso: sono le risorse derivanti dalla riserva di crisi della Pac, e cofinanziata dal Governo fino a 100 milioni di euro. Ne dà notizia Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini. “I nostri associati ci hanno confermato di aver ricevuto le prime liquidazioni - informa il presidente Carlo Carli – Acqua e fango in pianura, frane e smottamenti in collina hanno avuto un impatto devastante per molte colture frutticole, viticole e per foraggi e seminativi: questi indennizzi sono una prima boccata d'ossigeno e arrivano al termine di una delle peggiori annate agrarie della storia. Le istanze portate avanti da Confagricoltura in tutte le sedi, dal territoriale al nazionale, sono state ascoltate e recepite e diamo atto all'Esecutivo di aver mantenuto gli impegni presi”.
“L'azione del Governo in sede europea ha permesso di sbloccare queste importanti risorse e di destinarle alle aziende agricole danneggiate dall'alluvione, risorse che attraverso Agea sono state liquidate in tempi rapidi, soprattutto se le paragoniamo ai passati eventi alluvionali che il territorio forlivese ha purtroppo conosciuto – puntualizzano Alberto Mazzoni, presidente della Consulta di Forlì di Confagricoltura e Matteo Brunelli, presidente della Consulta di Cesena di Confagricoltura – Ringraziamo il Ministro per aver ascoltato e recepito le istanze di noi agricoltori: le campagne 2023 sono state compromesse dall'alluvione, e minate anche dalle altre calamità come gelate e siccità, e tutto questo ha avuto un riflesso negativo sui bilanci delle aziende agricole. Questi indennizzi sono una prima risposta e infondono speranza per il futuro”.
Le risorse che stanno arrivando dal fondo di crisi della Pac vanno infatti in compensazione con le altre misure messe in campo per ristorare le aziende agricole. “Con i nostri uffici stiamo dando supporto operativo agli associati per presentare le domande anche sulla piattaforma Sfinge – evidenzia Luca Gasparini, direttore di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini – in modo da istruire le pratiche e reperire i tecnici che assolvano alla perizia asseverata. Specificatamente ai danni alle colture, questi potranno essere rimborsati fino ai massimali previsti da Agricat e dal fondo di crisi della Pac si potranno ottenere a parziale copertura dei danni causati dall'alluvione 130 euro ad ettaro per il pascolo e i prati permanenti; 380 euro a ettaro per i terreni a seminativo e 1.500 euro a ettaro per le colture permanenti, come frutteti e vigneti”.
Vino, Confagricoltura Toscana: “E' la scienza a garantirne la qualità, non sedicenti esperti” Il presidente Neri e il servizio di Report: “Bastava coinvolgere un enologo per chiarire che le pratiche enologiche sono del tutto legittime, legali e amplificano la qualità dei vini”
Firenze, 21 dicembre 2023 - “Tra i produttori di vino ci sono grandi professionisti e persone oneste. Bastava interpellare un enologo per spiegare che il grado alcolico modificabile con il mosto concentrato non è un elemento di diversità dei vini: è la scienza a indicare la via maestra, non sedicenti 'esperti di vino' che non sono appunto enologi”.
A dirlo è il presidente di Confagricoltura Toscana Marco Neri a proposito del servizio andato in onda su Report lo scorso 17 dicembre.
“La trasmissione Report – aggiunge Neri – tratteggia un mondo truffaldino, il cui unico scopo è quello del profitto. Ovviamente non è così e rammarica molto dover sentire e vedere certe cose. In Italia la tradizione del vino è eccellente, così come nella nostra Toscana: il livello di qualità è alto, così come ci sono tutti i controlli per far sì che il nostro mondo sia trasparente e senza dubbi. Ci vuole conoscenza per fare certi tipi di affermazioni, dispiace molto”.
“Come affermano anche autorevoli esperti come Vincenzo Gerbi dell'Accademia dei Georgofili – ha concluso Neri – la pratica di arricchimento dei mosti, legittima e autorizzata in tutti i Paesi produttori di vino, è stata descritta come se fosse vergognosa dalla trasmissione in questione ma è completamente sbagliato il concetto”.
Ungulati, Agricoltori fiorentini: “Serve un piano di emergenza che ristabilisca l’equilibrio faunistico” Il presidente Colpizzi: “La densità di cinghiali, caprioli, daini e cervi in Toscana è 450% in più rispetto alla media nazionale. Ma le soluzioni non sono le recinzioni” Firenze, 4 gennaio 2024 – “Serve un piano di emergenza che ristabilisca l’equilibrio faunistico. Bisogna riportare la popolazione di ungulati entro un livello di sostenibilità: dai recenti censimenti la densità di cinghiali, caprioli, daini e cervi in Toscana è pari al 450% in più rispetto alla media nazionale, raggiungendo un livello sempre più insostenibile. Ad oggi si parla di 400mila capi di ungulati, ma il numero è probabilmente sottostimato. Le soluzioni non sono le recinzioni, anche perché spesso non offrono una risposta totalmente efficace”. A dirlo è Francesco Colpizzi, presidente dell’Unione Agricoltori di Firenze, dopo le critiche all’utilizzo, da parte di alcuni abitanti della Valdelsa, di recinzioni e reti per bloccare gli animali.
“La selvaggina, secondo la legislazione venatoria vigente, appartiene allo Stato. E gli agricoltori non vogliono essere rimborsati per i danni sofferti da selvaggina, perché vogliono che i danni alle proprie colture di questa entità non ci siano - dichiara il presidente Colpizzi -. Le nostre imprese investono, creano occupazione, svolgono un ruolo di presidio ambientale insostituibile, concorrono a valorizzare il made in Italy nel mondo. Gli agricoltori farebbero volentieri a meno di costellare le loro proprietà di barriere, ma, vista la mancanza di volontà del legislatore, si devono forse vedere rovinare la propria produzione?”.
“Gli ungulati - continua il presidente dell’Unione agricoltori di Firenze - creano danni enormi ai vigneti ed agli uliveti in Chianti, agli orti nella Piana, ai campi di mais nel Mugello. Le imprese agricole non possono e non vogliono abdicare alla loro funzione produttiva e imprenditoriale lasciando alle prossime generazioni un ambiente rurale di tipo pastorale. Ma non possono neanche soffrire ogni anno danni di milioni di euro”.
“Siamo in Toscana - conclude Colpizzi - ed è qui che si realizza la sintesi tra uomo e ambiente, lavoro e natura. Come è possibile che per poter lavorare, per esercitare il diritto sancito dall'articolo 4 della Costituzione, gli agricoltori siano costretti a installare nei propri campi recinzioni, fili elettrici, staccionate dalla presenza in sovrannumero di selvaggina? Nonostante l’impegno dimostrato dalla Regione Toscana negli ultimi tre anni, mancano ancora condivisione, coesione e convinzione. Occorre un provvedimento importante, con approccio sistematico, per risolvere questa emergenza. Una soluzione potrà essere trovata solo nel momento in cui mondo agricolo, mondo venatorio e istituzioni si siederanno ad un tavolo concordando misure definitive per risolvere questo annoso problema: noi ci siamo”.
BOOM DI PRENOTAZIONI NEGLI AGRITURISMI PER LE FESTIVITÀ NATALIZIE, EPIFANIA COMPRESA. CONFAGRICOLTURA BOLOGNA:
“IL TURISMO IMMERSIVO AIUTA LA CRESCITA DEI COMUNI PERIFERICI”
(Bologna, 5 gennaio 2024) Sono state delle Festività Natalizie molto positive per gli agriturismi della provincia di Bologna. Secondo un’indagine realizzata da Confagricoltura Bologna, infatti, oltre il 75% delle strutture associate ha registrato il tutto esaurito sia per Natale che per Capodanno. Lo stesso scenario positivo è previsto anche per questo fine settimana in occasione dell’Epifania.
“Dopo gli ottimi numeri di quest’estate, i dati di questi giorni sono molto importanti e testimoniano il sempre crescente apprezzamento da parte dei turisti sia italiani che stranieri per il territorio rurale. A differenza degli ultimi anni, gran parte delle prenotazioni sono state per più notti: è un trend che racconta perfettamente l’interesse che le persone nutrono per il turismo immersivo, che è in grado di offrire un’esperienza unica, a stretto contatto con la natura e con le aziende agricole” commenta Marco Casali, vice direttore e responsabile del settore agriturismo di Confagricoltura Bologna.
Il boom degli agriturismi e delle attività turistiche in generale e soprattutto nei territori periferici ha spinto alcuni Comuni dell’Area Metropolitana di Bologna a introdurre la tassa di soggiorno, mentre altri dovrebbero introdurla nei prossimi mesi.
“Questa è una decisione che pregiudizialmente non ci trova d’accordo. Qualora venga applicata, questo contributo economico che viene richiesto ai turisti deve essere poi investito effettivamente per lo stesso e non in altri ambiti o per altre evenienze” spiega Casali. “Mi riferisco ad esempio alla realizzazione di campagne marketing efficaci e di sostegno alle attività ricettive, che in questo modo potrebbero crescere ulteriormente. Solo così il sistema potrebbe funzionare e portare a risultati meritevoli. Se invece le quote raccolte dalla tassa di soggiorno dovessero essere utilizzate altrove saremmo di fronte all’ennesimo autogol che arrecherebbe un danno importante a tutta la filiera. Aspettiamo quindi di conoscere con grande interesse come i Comuni, che hanno introdotto la tassa di soggiorno, decideranno di reinvestire questo contributo” conclude Casali.
Agricoltura, Neri (Confagricoltura Toscana): “Vicinanza ai colleghi tedeschi, anche la Toscana è in forte sofferenza” Il presidente dell’associazione sugli scioperi in Germania: “Prezzi di energia e materie prime sempre più alti, il settore è a rischio”
Firenze, 10 gennaio 2024 - “Confagricoltura Toscana esprime vicinanza ai lavoratori agricoli tedeschi che dal mese di dicembre stanno organizzando una serie di scioperi per protestare contro i tagli alle agevolazioni per il gasolio agricolo decisi dal governo. In Italia e in Europa fare l’agricoltore ormai equivale ad una corsa ad ostacoli”. A dirlo è Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana, dopo gli ultimi scioperi degli agricoltori tedeschi. “Anche in Toscana - dice Neri - il settore è da tempo in grande sofferenza: sono aumentati i costi delle materie prime e dell’energia, la burocrazia che ci attanaglia non è diminuita. A pagarne le conseguenze sono prima di tutto gli agricoltori ma anche i comuni cittadini, che vedono crescere il prezzo del prodotto agricolo”.
“L'agricoltura è un pilastro dell'economia mondiale e dovrebbe essere protetta e sostenuta per garantire la sua produttività – ha concluso Neri - purtroppo negli ultimi anni ha subito una riduzione degli aiuti dello Stato, mentre i prezzi continuano a lievitare”
Mar Rosso, Confagricoltura Toscana: “Export di vino e frutta a rischio” Il presidente Neri: “Container più cari per il vino e problemi di conservazione per diversi prodotti della frutticoltura”
Firenze, 16 gennaio 2024 – “La crisi nel canale di Suez è preoccupante anche per l’agricoltura toscana”. A dirlo è Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana, commentando le conseguenze economiche del conflitto aperto dagli Houthi.
“Alcuni dei nostri prodotti di frutticoltura destinati all’export passano da Suez – dice Neri - e hanno una conservazione lunga ma non lunghissima. Ora i mercantili devono fare il periplo dell’Africa per evitare possibili assalti, raddoppiando i tempi di consegna. Certi prodotti però non possono stare su una nave per più di venti giorni”
“Anche l’export del vino ne risente – conclude Neri – perché l’aumento del costo dei noli dei container incide sul prezzo finale. E teniamo conto che erano già aumentati negli ultimi anni. Il rischio concreto è che l’aumento dei prezzi, a partire da quelli delle materie prime, inneschi una tendenza inflazionistica ancora più forte di quella attuale”.
Boschi, Confagricoltura Toscana: “Col nuovo bando regionale 450 ettari di pioppeti per evitare 135mila tonnellate di Co2” Il presidente Neri al convegno svolto a Peccioli: "Così recupereremo i terreni abbandonati” Firenze, 19 gennaio 2024 – “Gli agricoltori toscani contribuiranno con la tradizionale e storica coltivazione dei pioppi ad un’azione tangibile per la salvaguardia dell'ambiente avvalorandosi di una nuova capacità di stoccaggio della Co2”. A dirlo è Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana, in occasione dell’evento svoltosi a Peccioli che ha visto come partecipanti diverse figure istituzionali tra cui il sindaco della cittadina Renzo Macelloni e Stefania Saccardi vice-presidente della Regione Toscana, oltre al dirigente del servizio forestale della Regione Toscana Sandro Pieroni e Giovanni Filiani che per l’occasione hanno illustrato il nuovo bando “imboschimento terreni agricoli”.
“La nuova stagione agricola si è aperta con una forte ripresa - dice Neri – i protagonisti di questa riconversione ecologica dell’economia sono senz’altro chi la terra la lavora e i proprietari di superfici agricole e boschive”.
“È dal basso, ascoltando le loro richieste, che è nato il nuovo bando che con un filo rosso ci riporta indietro di cent'anni - spiega il presidente di Confagricoltura Toscana - quando il pioppo era altamente coltivato in queste zone. Spesso la nostra categoria viene bistrattata, si sottovaluta la sua funzione generale per gli aspetti sociale, quelli ambientali e quelli paesaggistici”.
"È importante notare come questa misura porti ad un virtuoso meccanismo di recupero dei terreni abbandonati o che sono in procinto di esserlo- continua Neri - Chiediamo alle istituzioni di finanziare i progetti di imprese agricole che con lungimiranza lavorano per gli interessi ambientali e sociali, ossia per il bene comune”.
Lupi, Confagricoltura Toscana: "I danni continuano e la politica è in ritardo" Il presidente Marco Neri: “La strage di San Miniato è solo l’ultimo caso, situazione insostenibile”
Firenze, 26 gennaio 2024 – “Nel Comprensorio del Cuoio una strage di animali nel giro di due mesi, un vitello, dodici ovini e persino due emu uccisi dai lupi. Ed è soltanto l’ultima: gli attacchi sembrano non fermarsi e continuano gli avvistamenti dei lupi vicini alle case”.
A dirlo è Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana, dopo l’ultimo attacco dei lupi ad un allevamento a San Miniato.
“Bene la volontà della Commissione e del Consiglio della Comunità Europea pronta a ridurre il livello di status di protezione dei lupi, così come l’intenzione espressa dalla politica statale e regionale di allentare i vincoli previsti per il contenimento – dice Neri – Purtroppo queste scelte avvengono in ritardo rispetto alle necessità del mondo economico rurale, quando ormai i danni sono sopraggiunti”.
“Vogliamo esprimere solidarietà all’allevatore sanminiatese Raffaele Ferraro, lanciando di nuovo un appello al mondo politico: c’è un bisogno urgente di tutelare gli allevatori e le persone che vivono in campagna” ha concluso il presidente.
Protesta agricoltori, Confagricoltura Toscana: “La politica li ascolti” Il presidente Neri e le manifestazione sull’A1 e a Grosseto: “Dalla Pac alle regole sulle emissioni industriali, da Ue misure inadeguate o proprio sbagliate” Firenze, 30 gennaio 2024. “Capiamo le proteste degli agricoltori contro le politiche di settore della Ue. Siamo vicini a loro. La riforma della Pac è inadeguata rispetto alle esigenze di tutela del reddito agricolo ed è troppo complessa sul piano amministrativo. L'agricoltura è un settore strategico per il futuro perché tiene insieme l’aspetto economico e quello di tutela dell’ambiente”,
A dirlo è Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana, commentando le proteste di gruppi di agricoltori stamani al casello dell'A1 Valdichiana e a Grosseto.
Un tema al centro delle preoccupazioni degli agricoltori toscani è la riduzione dei fitofarmaci. “Bisogna certamente privilegiare le risorse naturali e la biodiversità – dice Neri - e in Toscana di sicuro non manca questa sensibilità. Però al tempo stesso dobbiamo aprire alle innovazioni, se garantiscono buone alternative alle imprese. Dire di no a tutto in modo aprioristico non ha senso”.
Netta invece l’opposizione alla proposta di regolamento in materia di emissioni industriali licenziata da Parlamento e Consiglio europei. “Siamo contrari alla prospettiva di estendere agli allevamenti una normativa che è per il settore industriale. La nostra confederazione nazionale lavorerà con il Parlamento e la Commissione Europea che entreranno in carica dopo le elezioni di giugno per riaprire il dossier e garantire una maggiore tutela degli allevatori italiani e toscani”.
“Centrale – continua il presidente di Confagricoltura Toscana - anche il tema dell'acqua. Servono incentivi alle imprese per modernizzare la rete, ma anche alcuni interventi normativi come il risarcimento danni e la copertura assicurativa. Bisogna anche qui avere coraggio, innovare, anche attraverso agricoltura di precisione e formazione”.
Sull'agricoltura 4.0, spiega Neri, “bisogna orientarci sempre di più su investimenti verso la transizione digitale ed ecologica, a vantaggio anche delle imprese della nostra regione. È ovvio che poi ci deve essere una particolare attenzione alla natura ma non si deve mai sacrificare l'aspetto produttivo. In Toscana, come in Italia, la parola d'ordine deve essere equilibrio: sostenibilità ambientale ed economica non sono in competizione”.
Protesta trattori, Confagricoltura Toscana: “Un bloc notes pieno di richieste e proposte da portare a Bruxelles" Il presidente Neri e la manifestazione sull'A1: “La vicinanza non basta, come associazione vogliamo discutere nelle sedi deputate" Firenze, 5 febbraio 2024 - “Siamo vicini a chi sta protestando, ma la vicinanza non basta. Come associazione di agricoltori portiamo i problemi dei nostri associati nelle sedi istituzionali deputate. Stiamo raccogliendo tutti i problemi e le esigenze degli agricoltori toscani per portarle all'assemblea nazionale di Confagricoltura del 26 febbraio, che si svolgerà a Bruxelles”. A dirlo è Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana, commentando le nuove proteste di gruppi di agricoltori questa mattina, nei pressi del casello Valdichiana dell'A1.
“Bisogna semplificare la burocrazia, servono più investimenti sull'agricoltura 4.0 – afferma Neri -. Uno degli aspetti prioritari è dare incentivi alle imprese per modernizzare la rete idrica e per sostenere l'innovazione, in particolare nell'agricoltura di precisione. Un altro aspetto importante è legato ad alcuni interventi normativi da attuare, come il risarcimento danni e la copertura assicurativa”. “In Toscana sono in corso confronti provincia per provincia con gli agricoltori aderenti a Confagricoltura e le istituzioni – conclude Neri -. Arriveremo il 26 febbraio a Bruxelles con un bel bloc notes pieno di richieste e proposte. Partiamo dai territori per arrivare a far sentire la nostra voce all'Ue”.