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Confagricoltura 
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20 MAGGIO, GIORNATA MONDIALE DELLE API
CONFAGRICOLTURA BOLOGNA: RUOLO FONDAMENTALE PER LA BIODIVERSITÀ.
BUONE PROSPETTIVE PER LA STAGIONE, APICOLTORI E AGRICOLTORI LAVORINO INSIEME

(Bologna, 19 maggio 2022) – Una giornata speciale ideata per evidenziare ulteriormente il ruolo fondamentale che questi insetti possiedono per preservare la biodiversità dell’ecosistema. Domani, venerdì 20 maggio, si svolge la Giornata Mondiale delle Api, proclamata nel 2018 dall’ONU, l’Organizzazione delle Nazioni Unite, e anche gli apicoltori bolognesi si apprestano a celebrare questa importante ricorrenza.

“Quello del 20 maggio è un appuntamento che vuole ricordare e sensibilizzare l’opinione pubblica su quanto siano importanti le api per il presente e il futuro del nostro Pianeta” commenta Guglielmo Garagnani, presidente Confagricoltura Bologna. “Questi insetti, infatti, attraverso l’impollinazione delle piante, riescono a mantenere la diversità vegetale e a supportare altri servizi fondamentali per l’intero ecosistema: regolare il clima, purificare l’aria e l’acqua, costruire il suolo e riciclare i nutrienti. Per questo motivo è nostro compito tutelare e salvaguardare le api, anche sostenendo gli apicoltori”.

Come riscontrato in ottica nazionale, anche nel territorio metropolitano di Bologna l’apicoltura ricopre un ruolo molto importante a livello produttivo, nonostante le difficoltà riscontrate negli ultimi anni. La campagna per la produzione di miele, appena iniziata, sembra infatti indirizzata su binari positivi.

“È ancora presto ovviamente per festeggiare, ma questa annata sembra promettere bene” afferma Carlo Moruzzi, vice presidente dell’Associazione Apicoltori dell’Alto Appennino Tosco-Emiliano. “I primi mesi del 2022 infatti non ci davano grande fiducia, in quanto caratterizzati da un clima secco, senza precipitazioni. Poi, nell’ultimo periodo, la pioggia è finalmente arrivata e con lei quel clima necessario affinché la vegetazione potesse fiorire. Sia in montagna che in pianura stiamo avendo riscontri positivi. Speriamo di continuare di questo passo”.
Per la crescita dell’apicoltura è stata fondamentale l’unione dei singoli apicoltori in Associazioni ed in altre realtà aggregative.

“Un bravo apicoltore deve sapere che un’ape da sola non è nulla, mentre quando è in uno sciame è capace di stravolgere il mondo. Dobbiamo capire che anche noi apicoltori siamo uguali alle nostre api” commenta Moruzzi. “Presi singolarmente non riusciamo ad essere incisivi, mentre quando lavoriamo collettivamente siamo in grado di raccogliere ottimi risultati. È importante quindi coinvolgere sempre più persone possibili, tra coloro che lo fanno di mestiere e i numerosi hobbisti, e cercare di valorizzare questa attività”.

In ottica futura sarà ancor più determinante rafforzare la collaborazione diretta tra gli apicoltori e l’intero mondo agricolo.

“Per noi agricoltori - conclude il presidente di Confagricoltura Bologna, Garagnani - è di grande importanza poter lavorare insieme agli apicoltori e far sì che l’ape mellifera e gli impollinatori riescano a trovare la naturale collocazione in tutte le nostre aziende agricole. La possibilità di confrontarci con Associazioni e Consorzi di apicoltori è inoltre di grande aiuto perché in questo modo possiamo darci continui feedback diretti per poter ottenere ottimi risultati reciproci”.

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19/05/2022, 22:08
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CONTRASTO AI FURTI, CONFAGRICOLTURA BOLOGNA DONA UN VISORE NOTTURNO
E UNA TELECAMERA DI ULTIMA GENERAZIONE AI CARABINIERI

(Bologna, 3 giugno 2022) – Confagricoltura Bologna rinnova il suo sostegno all’Arma dei Carabinieri. Per testimoniare la vicinanza degli imprenditori agricoli bolognesi e sostenere il contrasto ai furti notturni, l’Organizzazione metropolitana ha messo a disposizione del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna una sofisticata telecamera ed un NAS (Network - attached storage), strumento di archiviazione intelligente che consente la rapida condivisione in rete dei file acquisiti, particolarmente utili per le indagini sul territorio. La innovativa strumentazione si aggiunge a un moderno visore notturno / telecamera di osservazione con capacità di registrazione FLIR Scion PTM166, dotata di sensore notturno messo a disposizione, per le stesse finalità di contrasto, lo scorso anno.

Si tratta di strumenti di ultima generazione, particolarmente efficaci nelle investigazioni e nel controllo del territorio consentendo il monitoraggio a distanza degli obiettivi sensibili presenti sul territorio.

Il visore notturno, in particolare, consente una osservazione dettagliata anche a diverse centinaia di metri di distanza e può funzionare in maniera molto efficace anche in condizioni di scarsissima visibilità. Inoltre, particolari rilevatori di calore consentono di accertare la presenza di persone anche se all’interno di un edificio ovvero dietro ostacoli naturali.

Le donazioni sono state effettuate al Fondo Assistenza Previdenza e Premi per il Personale dell’Arma dei Carabinieri (F.A.P.P.).

“Con questo piccolo gesto, che rappresenta comunque un impegno per gli agricoltori bolognesi, abbiamo voluto confermare la nostra stima e la nostra fiducia verso i Carabinieri, impegnati tutti i giorni a controllare il territorio anche nelle località più periferiche dell’area metropolitana, spesso presidiate dai soli agricoltori. – commenta Guglielmo Garagnani, presidente di Confagricoltura Bologna - Questa iniziativa rappresenta un ulteriore passo in avanti nel rapporto di proficua collaborazione tra la nostra Organizzazione e il Comando dei Carabinieri di Bologna, un percorso comune che abbiamo avviato diversi anni fa con la campagna ‘Ferma il Ladro’ che aveva previsto la diffusione tra gli agricoltori di un vademecum di 10 regole per prevenire i furti in casa e azienda, oltre ad una serie di incontri nei territori con i militari dell’Arma”.

“A nome di tutti i Carabinieri del Comando Provinciale ringrazio Confagricoltura di Bologna per le apparecchiature messe a nostra disposizione, segno tangibile di una sinergia virtuosa costruitasi negli anni e dello stretto e tradizionale legame tra l’Arma dei Carabinieri e questo bellissimo territorio metropolitano” - afferma Rodolfo Santovito, comandante provinciale dei Carabinieri di Bologna. “Grazie a questa preziosa collaborazione, tutti i presidi del Comando Provinciale Carabinieri (dalle 69 Stazioni e della Tenenza di Medicina distribuite capillarmente su tutti i 55 comuni ai 7 Nuclei Operativi e radiomobili dislocati presso le Compagnie, al Nucleo Investigativo provinciale) hanno potuto operare con ancora maggiore efficacia, calibrando adeguatamente nelle aree rurali l’impiego delle unità, ora dotate di strumentazioni particolarmente utili e moderne, ottenendo significativi risultati non solo sul piano preventivo, ma anche su quello più strettamente repressivo con l’identificazione di gruppi criminali specializzati in furti di attrezzature e macchinari agricoli. L’evento di oggi si inquadra, pertanto, in questo stretto rapporto che noi carabinieri del Comando Provinciale di Bologna intendiamo proseguire anche attraverso altre iniziative sul territorio, a beneficio degli operatori di questo strategico settore economico e quindi, più in generale, delle comunità affidate alla nostra tutela”.

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03/06/2022, 17:55
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Grano, Confagricoltura Toscana: “Decreto non risolve i problemi, il settore è in difficoltà”
Il presidente Marco Neri commenta la riammissione di oltre 200 mila ettari a livello nazionale (60 mila in Toscana) per poter essere coltivati:
“Gli agricoltori hanno avuto tanti problemi, in serie: ora si intervenga in modo strutturale”



Firenze, 6 giugno 2022. “Il decreto ministeriale che consente la semina di 60 mila ettari in Toscana per sopperire alla mancanza di grano è un primissimo passo, ma non basta. La fame di grano va affrontata in modo strutturale”.

Così il presidente di Confagricoltura Toscana Marco Neri commenta il decreto firmato dal ministro delle Politiche Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli che rende operative le deroghe per ottenere il pagamento di inverdimento e la riammissione di oltre 200 mila ettari a livello nazionale (60mila in Toscana) per poter essere coltivati.

"Spesso fanno parte di questi ettari zone che gli agricoltori non coltivano perché poco fertili o limitate in aree residuali dei propri appezzamenti. Il quadro del settore - dice Neri - è chiaro. Gli agricoltori hanno preso batoste in serie: siamo partiti dal problema della siccità, per poi arrivare al prezzo alto delle materie prime, all'aumento esponenziale del costo del carburante. Poi è scoppiata la guerra in Ucraina. Apprezziamo da un lato l'iniziativa del governo per cercare di venire incontro agli agricoltori, ma servono mosse più strategiche e interventi che risolvano la stessa sostenibilità dell'impresa agricola.”.

Per sbloccare il grano - circa 22 milioni di tonnellate - stoccato nei porti ucraini, aggiunge Neri, “è necessaria un'azione diplomatica che consenta di velocizzare il processo, accelerando appunto lo sblocco del grano fermo nei porti. Tutte le alternative, dalle ferrovie alle rotte stradali, richiedono tempi più lunghi: non possiamo permettercelo”.

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06/06/2022, 19:00
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CEREALI NELLA MORSA TRA CLIMA E GUERRA
CONFAGRICOLTURA BOLOGNA: "ADOTTARE LE NUOVE TECNICHE GENETICHE
PER SALVARE LA FILIERA"

(Bologna, 11 giugno 2022) - “Se non ora, quando? La filiera cerealicola bolognese ha bisogno di un deciso cambio di passo: l'editing genetico di precisione, le cosiddette new breeding techniques, sistemi di agricoltura smart, precision farming, TEA (Tecniche Evoluzione Assistita) e l'analisi dei big data sono la base per poter garantire un futuro al comparto e vincere la difficile sfida dei cambiamenti climatici, resa ancor più complicata dal conflitto in Ucraina".

Marco Caliceti, vice-presidente di Confagricoltura Bologna e componente del Comitato per l’accertamento dei prezzi dei cereali della Borsa Merci di Bologna, accende i riflettori su una delle filiere maggiormente sotto pressione in questo momento.

Nonostante un incremento delle superfici dedicate, si stima una produzione cerealicola in contrazione in provincia. Il motivo? "Essenzialmente la siccità - risponde Caliceti - Si è cercato subito di mettere in atto irrigazioni di soccorso, ma situazioni come quella di quest'anno sono veramente anomale e purtroppo sempre più frequenti. Gli effetti dei cambiamenti climatici vanno affrontati con i nuovi strumenti di cui può disporre l'agricoltura se non vogliamo andare incontro a gravi carenze di produzione che possono mettere a rischio l'intero sistema agroalimentare. Le nuove tecniche dell'editing genetico di precisione, ad esempio, ci possono mettere a disposizione varietà che siano naturalmente resistenti a fitopatie, oppure meno idroesigenti. Ciò vuol dire coltivare con meno acqua e con meno agrofarmaci, meno impatto sull'ambiente quindi, garantendo però una produzione all'agricoltore: questa è la vera sostenibilità. I cerealicoltori - argomenta Caliceti, che nei giorni scorsi ha preso parte al convegno “A.A.A. Produzione primaria di cereali cercasi” dell’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna - devono poter accedere ai nuovi mezzi tecnici per la difesa e la fertilizzazione delle colture. Fattori che possono essere ottimizzati grazie allo smart farming, come l’analisi dei big data meteo, pedoclimatici e l'impostazione di un’agricoltura di precisione. Sono tutti strumenti che potranno diventare parte integrante e assolutamente necessaria per lo sviluppo di sementi e delle varietà migliorate grazie alle nuove tecniche di breeding. Tecniche che abbiamo a disposizione - conclude Marco Caliceti - iniziamo a utilizzarle prima che sia troppo tardi. È arrivato il momento di prendere decisioni importanti”.

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11/06/2022, 13:27
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Siccità, Confagricoltura Toscana: “Vertice in Regione conferma preoccupazioni
soprattutto su ortaggi, pomodori e girasoli”

Il presidente Marco Neri: “Può essere ennesima mazzata per agricoltori”



Firenze, 23 giugno 2022 - “L'esito del vertice in Regione sulla siccità non ci sorprende ma rafforza le nostre preoccupazioni. Con i problemi legati alla siccità il rischio è che gli agricoltori subiscano quest'anno l'ennesima mazzata, dopo gli aumenti dei costi di produzione”.

A dirlo è il presidente di Confagricoltura Toscana Marco Neri, commentando l'incontro dell'assessora regionale all'Ambiente Monia Monni con l'Autorità idrica toscana, le Autorità di Distretto, l'Anci, Upi e Anbi.

“In tempi normali potremmo dire che piove sul bagnato – dice Neri -. In realtà qui purtroppo è l'opposto a livello materiale: non piove, anzi la terra brucia su una situazione già infuocata. Facendo riferimento a Dante Alighieri siamo all'Inferno. I problemi non sono solo i cereali: la preoccupazione è pure sulle colture, a cominciare da ortaggi e pomodori. Questi prodotti hanno bisogno della falda acquifera, ma con la siccità i livelli si abbassano. Inoltre nel Livornese, ad esempio Venturina, e nel grossetano l'abbassamento della falda porta il problema del cuneo salino: l'acqua diventa troppo salata e questo porta numerosi problemi”.

“Se ortaggi e pomodori stanno risentendo in modo pesante della situazione – conclude il presidente di Confagricoltura Toscana – e la coltivazione dei girasoli subirà una diminuzione del 50 per cento”.

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23/06/2022, 21:17
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Pnrr, Confagricoltura Toscana: “Su decreto Parco Agrisolare serviva più coraggio”
Il presidente Marco Neri e la misura da 1,5 miliardi: “Ci sono incongruenze, tra gli addetti ai lavori non c'è grande soddisfazione”



Firenze, 30 giugno 2022. “Il decreto 'Parco Agrisolare' da 1,5 miliardi, con fondi Pnrr, è un primissimo passo. Ma ci aspettavamo più coraggio nel sostegno a coloro che decidono di investire ad esempio sui pannelli solari. Insomma aspettavamo il piatto principale e invece ci è arrivato l'antipasto”.

Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Toscana Marco Neri in riferimento al decreto 'Parco Agrisolare'. L'obiettivo della misura è sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agro-industriale, escludendo totalmente il consumo di suolo, tramite l'erogazione di un contributo che potrà coprire anche i costi di riqualificazione e ammodernamento delle strutture, con la rimozione dell'eternit e amianto sui tetti (ove presente) e/o migliorando coibentazione e areazione, anche al fine di contribuire al benessere degli animali.

Secondo Neri, “ci sono incongruenze. Tra queste il punto dove si dice che le aziende agricole di produzione primaria possono beneficiare delle risorse del bando solo se l'impianto è destinato all'autoconsumo. Ma questo alla fine scoraggia il settore, non è un aspetto positivo e va contro anche i principi stessi del Pnrr che invece serve per dare liquidità nel settore e contribuire alla produzione dell'energia green. Inoltre non capisco come mai i limiti dell'autoconsumo siano stati imposti solo alle aziende agricole e non anche all'industria agroalimentare”.

“Forse - conclude il presidente di Confagricoltura Toscana - si poteva anche intervenire sulla spesa massima ammissibile per ogni singolo progetto che attualmente è pari a 750 mila euro. La Toscana è una delle regioni più rappresentate per il bando, ma tra noi addetti ai lavori la soddisfazione non è enorme”.

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30/06/2022, 15:54
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Siccità, Confagricoltura Toscana: "Necessario chiedere lo Stato di emergenza"
Il presidente Marco Neri: "Occorrono sostegni urgenti per affrontare i danni causati dal clima"

Firenze, 5 luglio 2022 - "Il clima ha generato ormai una situazione tanto semplice da leggere quanto tragica: fiumi a secco, incendi, terreni agricoli senza acqua, raccolti a picco. Il nostro sistema non può reggere queste condizioni a lungo. Occorrono risorse urgenti per fare fronte ai danni causati dalla siccità. Riteniamo necessario che la Regione Toscana chieda lo Stato di Emergenza al Governo".
Lo afferma Marco Neri, Presidente di Confagricoltura Toscana.

"La siccità sta danneggiando migliaia di lavoratori e famiglie che vivono grazie all'agricoltura. Il caldo torrido si è abbattuto sul grano, cereali, colture, girasoli, ulivi. Non possiamo ignorare quello che è ormai un grido di aiuto, rimanendo in attesa e sperando che le condizioni migliorino. Servono interventi strutturali per portare acqua e potenziare le misure di prevenzione contro gli incendi: ogni giorno le fiamme stanno distruggendo i campi della Toscana con contraccolpi economici elevatissimi. Sono le temperature più alte da quasi venti anni, c'è, come ha già evidenziato l'Autorità idrica toscana in attesa di ultimare le analisi, una situazione di criticità, soprattutto per quanto riguarda le falde".

Confagricoltura Toscana si appella alla Regione. "Sono settimane drammatiche che potrebbero purtroppo proseguire a lungo - aggiunge Neri - non possiamo rimandare. Condividiamo a pieno la posizione presa da altre Regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia) che hanno chiesto giustamente aiuto allo Stato".

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05/07/2022, 19:02
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Ambiente, Confagricoltura e Assoverde: “Alberi e verde (pubblico e privato) segneranno la salute, il benessere e il futuro delle città
Presentato a Firenze, quinta tappa toscana, il Libro Bianco del Verde

Firenze, 8 luglio 2022 – Presentato a Firenze il Libro Bianco del Verde: il convegno di presentazione “La salute e il verde/il verde e la salute”, che si è tenuto a Villa Bardini ieri, è la quinta tappa regionale in Toscana ed è stata organizzata da Confagricoltura e Assoverde, con le rispettive sezioni regionali e locali, e la Società Toscana di Orticoltura, con il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Firenze.

Il Libro Bianco del Verde vuole essere un messaggio forte rivolto al futuro, in una fase storica di trasformazione della società, proiettata verso importanti obiettivi legati alla ripresa economica, al benessere sociale, alle sfide da affrontare sui cambiamenti climatici.
“Sono convinto del ruolo da protagonisti che devono avere boschi, foreste e aree verdi nel nostro futuro - rimarca Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana –. Sono orgoglioso perché penso che siamo riusciti a dare delle risposte esaurienti alle tante attese che oggi ruotano attorno ai temi della sostenibilità, a partire dal ruolo strategico del verde urbano, dell’abbattimento della CO2, degli effetti che il verde pubblico e privato hanno sul benessere e sulla salute di tutti noi. Sosteniamo quindi con convinzione – conclude Neri - l’importante messaggio che scaturisce dal Libro Bianco: assegnare sempre più attenzione al settore del verde, diventare pionieri del cambiamento e al tempo stesso cittadini protagonisti dell’economia e della comunità in cui operiamo”.

Il progetto è nato per promuovere un cambiamento nei modi di intendere e di intervenire nel settore del verde: è una sfida volta a rendere la natura protagonista delle nostre città, una rete tra tutti gli operatori (pubblici e privati) per condividere obiettivi, individuare priorità e criticità, trovare soluzioni e presentare proposte; è una piattaforma a supporto delle amministrazioni, per ottimizzare le risorse, indirizzare la programmazione e gli investimenti. Ma è anche un’occasione per accrescere la consapevolezza del valore che parchi, giardini, aree verdi, pubbliche e private, determinano nella qualità delle città, della vita e del benessere psico-fisico dei cittadini e un tavolo permanente per radicare e diffondere, a livello individuale e collettivo, una cultura del verde e della sua cura.

Investire nel verde porterebbe indubbi vantaggi anche all’economia e all’occupazione del Paese, permettendo di rilanciare un settore come quello del florovivaismo, in cui l’Italia, e in particolare la Toscana, è assolutamente protagonista ed ha tutte le caratteristiche per giocare un ruolo da leader, se adeguatamente sostenuta. Senza contare che il percorso intrapreso può contribuire a rispondere alle sfide che l’Unione Europea ha lanciato con la strategia sulla biodiversità nell’ambito del Green deal.

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09/07/2022, 13:20
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Ambiente, il futuro delle foreste in un convegno di Confagricoltura Toscana
In programma il 14 luglio al Teatro comunale di Borgo a Mozzano. Tra gli ospiti il presidente della Commissione agricoltura della Camera dei Deputati Gallinella, il direttore generale foreste del Mipaaf Stefani, il vicepresidente della Regione Saccardi e il presidente di Confagricoltura Toscana Neri

Borgo a Mozzano, 11 luglio 2022 - Foreste estese, ricche di biodiversità, capaci di contribuire alle azioni di mitigazione e adattamento alla crisi climatica, offrendo benefici ecologici, sociali, ed economici per le comunità rurali e montane, per i cittadini di oggi e per le future generazioni. Sono i temi al centro del convegno organizzato da Confagricoltura Toscana il 14 luglio al Teatro comunale di Borgo a Mozzano (Lucca).

Una delle strategie centrali è la valorizzazione del patrimonio forestale nazionale: in Toscana la percentuale di ettari è superiore del 50% dell'intera superficie regionale. Dunque si tratta di una priorità. L'instabilità geo-politica, con la guerra in Ucraina, ha reso la necessità di sviluppare le risorse naturali per incrementare le produzioni nazionali ed europee unitariamente nel campo dell'energia rinnovabile e in quello agricolo.

La missione della strategia forestale nazionale sarà quella di portare il Paese ad avere foreste estese, ricche di biodiversità,gestite agronomicamente, capaci di contribuire alle azioni di mitigazione e adattamento alla crisi climatica, offrendo benefici ecologici, sociali, ed economici per le comunità rurali e montane, per i cittadini di oggi e per le future generazioni.
Tra gli strumenti la gestione forestale sostenibile per l'aumento delle necessità dei prodotti legnosi e per l'aumento dei consumi energetici termici ed elettrici dovuto anche dalle politiche di de-carbonizzazione con il conseguente aumento delle necessità di biomasse rinnovabili. Cruciale anche il pagamento dei servizi ecosistemici.

Per quanto riguarda il programma del convegno i saluti istituzionali (ore 9.30) saranno affidati al presidente dell'Unione dei Comuni della Media Valle del Serchio Marco Remaschi e al sindaco di Borgo a Mozzano Patrizio Andreuccetti. L'apertura del convegno sarà del presidente di Confagricoltura Toscana Marco Neri. Seguiranno i focus su 'La strategia forestale italiana' e 'La politica forestale della Regione Toscana' con gli interventi di Alessandra Stefani (direttore generale direzione foreste Mipaaf), Amato Bonavita (dottore forestale), Davide Pozzi (referente del progetto 'Do.Na.to' dell'Università di Firenze), Marco Scaltritti (vicepresidente della sezione coltivazioni legnose di Confagricoltura Toscana) e Sandro Pieroni (dirigente settore forestale della Regione). Le conclusioni saranno affidate al vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi e al componente della giunta nazionale di Confagricoltura Lamberto Frescobaldi.

Nel pomeriggio (ore 14.30) ci sarà una tavola rotonda dal titolo 'Dalla strategia europea a quella nazionale: il ruolo del bosco e gli impegni sul cambiamento climatico'. L'introduzione è affidata a Orazio La Marca dell'Accademia dei Georgofili e a Silvia Piconcelli dell'area sviluppo sostenibile di Confagricoltura. Al dibattito parteciperanno Filippo Gallinella (presidente della Commissione agricoltura della Camera dei Deputati), Susanna Cenni (vicepresidente della Commissione agricoltura), Giacomo La Pietra (commissione agricoltura), Margherita Loss (commissione agricoltura), Stefania Saccardi, Marco Remaschi e Enrico Allasia (presidente nazionale sezione risorse boschive Confagricoltura).

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11/07/2022, 11:46
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MANCANZA MANODOPERA, LA FRUTTA RESTA SUGLI ALBERI
CONFAGRICOLTURA BOLOGNA: “IL LAVORO STAGIONALE PUÒ CONVIVERE
INSIEME ALLA NASPI E AL REDDITO DI CITTADINANZA”

(Bologna, 13 luglio 2022) – Siccità, aumento dei costi produttivi e mancanza di manodopera. Un mix che rischia di essere letale per l’agricoltura. Ora che la campagna della frutta estiva è nel suo clou la carenza di lavoratori si sta manifestando in tutta la sua drammaticità, con danni economici sulle imprese agricole ma che si riflettono lungo tutta la filiera, arrivando sino al consumatore.

“La mia azienda agricola è stata costretta a buttare oltre 15 quintali di ciliegie - afferma Andrea Cavani, produttore frutticolo di Bazzano associato a Confagricoltura Bologna – Il calendario di raccolta non fa sconti: i frutti sono da staccare quando giungono a maturazione e purtroppo non ho trovato le risorse necessarie per completare le operazioni nei tempi che detta la natura. Per cercare di limitare i danni e di evitare ulteriori sprechi ho fatto il possibile, tutti i membri della mia famiglia si sono prodigati nella raccolta, compreso mio padre che, a 80 anni, si è rimboccato le maniche e ha cercato di aiutarmi. Da una parte mi ha colpito la sua dedizione e lo spirito di sacrificio, raccogliere le ciliegie con oltre 30° gradi di temperatura non è certo un gioco da ragazzi - spiega l’imprenditore agricolo bolognese - dall’altra ho invece capito che siamo vicini a un punto di non ritorno per quanto riguarda il reperimento della manodopera. Fino a 2 anni fa il problema era esiguo, mentre adesso rischia di mettere in seria difficoltà qualsiasi azienda agricola. Se non raccogli non vendi e non hai marginalità per l’impresa, l’equazione è purtroppo molto semplice”.

Tante possono essere le motivazioni che hanno portato a questo scenario: la pandemia, che ha reso più complicati gli spostamenti dei lavoratori stranieri, incappati inoltre nelle difficoltà burocratiche relative al Decreto Flussi 2021; il boom di assunzioni in altri settori come quello edile e logistico e la presenza del reddito di cittadinanza, il cui fine è spesso offuscato da un utilizzo che non soddisfa totalmente le aziende.

“Il nostro obiettivo è quello di cercare di arginare il più velocemente possibile questa situazione, che sta arrecando danni non solo a tutta la nostra filiera produttiva ma anche agli stessi consumatori. Quando il prodotto immesso sul mercato è infatti minore rispetto alle aspettative, il suo costo aumenta e questo pesa sulle tasche dei cittadini già gravati da numerosi aumenti. Non riuscire a raccogliere la frutta perché non si hanno persone a sufficienza rende ancora più frustrante l’intera situazione”, spiega Guglielmo Garagnani, presidente di Confagricoltura Bologna.

“In tutto il mondo è pensiero comune che in futuro si assisterà ad una meccanizzazione della raccolta dei prodotti, ma bisogna ragionare anche sul presente. Oltre a sviluppare campagne rivolte ai giovani, che possono essere interessati nell’alternanza tra lo studio e il lavoro per il periodo estivo, vogliamo operare in sinergia con le Istituzioni - puntualizza Garagnani - per sensibilizzare coloro che utilizzano la NASPI o il reddito di cittadinanza e spiegare che, con il lavoro stagionale, a certe condizioni, questi ammortizzatori sociali non cessano di funzionare ma vengono semplicemente messi in pausa, prima di ritornare attivi quando termina il rapporto di collaborazione. In molti non conoscono queste procedure e rinunciano così alle proposte di lavoro che arrivano dalle nostre aziende agricole“.

Per l'immediato futuro, il desiderio di tutti è infatti quello di non ritrovarsi nuovamente in questa situazione. “Ci apprestiamo ad iniziare la campagna delle pere, stimiamo un raccolto di circa 4000 quintali e da settimane sto cercando le ultime figure che completeranno lo staff di raccolta - conclude Cavani - Spero di non essere di nuovo costretto a buttare il mio prodotto. Non voglio e non posso permettermelo, considerando anche i costi di produzione di cui mi sono già fatto carico”.

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