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Natale, appello di Confagricoltura: “Comprate alberi veri”
Il presidente Neri: “Fanno bene all'ambiente e aiutano l'economia locale”
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16/12/2020, 17:51 |
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Agricoltura, Neri (Confagricoltura Toscana): “Il nostro settore si è confermato primario e ha retto”
Firenze, 1 gennaio 2021 - Nell'anno nero 2020, in Toscana l'agricoltura ha retto alla crisi meglio di altri comparti, confermando il suo ruolo di settore primario dell'economia. Le imprese agricole della regione hanno registrato un fatturato in calo del 10-20%.
Quelle che hanno saputo resistere hanno una struttura solida e ben organizzata, ma sono solo il 20% del totale. Per questo Confagricoltura Toscana sollecita a investire per consolidare e strutturare sempre di più le imprese. “Con la pandemia tutti si sono resi conto dell'importanza del ruolo dell'agricoltura: siamo un settore primario e lo hanno capito anche i più distratti - commenta il presidente Marco Neri - Le imprese inserite in un'economia di mercato hanno affrontato la crisi meglio: si tratta di aziende strutturate, non familiari, composite, che possono contare su strumenti per confrontarsi con i mercati internazionali ed essere competitive.”
Da qui l'invito agli amministratori e ai legislatori nazionali e regionali: “Occorre creare le condizioni per far sì che le aziende abbiamo i requisiti di competitività necessari, le future misure legislative e i nuovi piani di sviluppo devono incentivare la creazione di aziende strutturate, imprese produttive che assumino manodopera e si possano confrontare a livello internazionale”.
All'interno delle imprese agricole, secondo la fotografia scattata da Confagricoltura Toscana, il quadro è diversificato. Per i produttori “classici” di grano, olio, ortaggi, l'anno è stato “meno peggio” del previsto. Le attività più in difficoltà sono quelle vitivinicole, in particolare quelle che producono vini di pregio perché enoteche ed export sono fermi (la grande distribuzione invece ha retto); i vivai, che soprattutto in Toscana soffrono dei blocchi commerciali internazionali, che rappresentano il 70% a volte il 90% del fatturato; le imprese lattierocasearie e di produzione di carne, in particolare il comparto dei suini, che risente del calo dei prezzo conseguente alla peste suina in Germania. Anche gli agriturismi sono in stallo: l'inverno è solitamente stagione di prenotazioni, ma ora sono tutte sospese e anche la ristorazione in agriturismo è ferma.
“Per il 2021 auspichiamo che il vaccino anti Covid cominci a fare sentire i suoi effetti, riprendano gli scambi e il turismo internazionali” conclude Neri.
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01/01/2021, 16:01 |
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Crisi, Confagricoltura Toscana: “Giani garantisca che il settore non sia vittima dell’instabilità politica” La preoccupazione del presidente Neri dopo le dimissioni della ministra alle Politiche agricole: “investimenti urgenti e necessari”
Firenze, 15 gennaio 2021 - “Il governatore Eugenio Giani garantisca che gli interventi previsti per il comparto agricolo vadano avanti, si rafforzino, e non siano vittime dell’instabilità politica”. E’ la preoccupazione del presidente di Confagricoltura Toscana, Marco Neri, alla luce degli ultimi avvenimenti politici che hanno visto le dimissioni della ministra delle Politiche agricole e la delega ad interim al premier Conte.
“Sono tante le cose da fare, a partire dall’incrementare le risorse previste dal Ricovery Plan al sistema, per incrementare la produzione interna e la sua sostenibilità ambientale, per garantire la modernizzazione del settore e la sua competitività a livello internazionale, anche con più spazio alla ricerca scientifica. E invece - aggiunge Neri - siamo in bilico. Chiediamo certezza e soprattutto prontezza nelle risposte”. Tra le urgenze, il maltempo e le gelate che mettono a rischio produzioni. “Non abbiamo quantificato i danni, ma nel caso il freddo intenso continuasse si rende necessario un intervento urgente che non può aspettare certo i tempi della politica.”
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15/01/2021, 19:05 |
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Vino, Confagricoltura: "Sulla Toscana rischia di abbattersi una stangata epocale" L'appello al presidente della Regione e ai vertici di Stato “Fatevi sentire”
Firenze, 3 febbraio 2021 - Oggi la Commissione europea presenterà l'"Europe's Beating Cancer Plan": un documento per cancellare i fondi destinati alla promozione di vino, carni e salumi, e che vuole introdurre etichette dissuasive sopra questi prodotti, segnalati come cancerogeni. Per l'agricoltura della Toscana rappresenterebbe un danno enorme sia d'immagine che nelle vendite. "Sarebbe la batosta finale dopo gli ultimi mesi difficilissimi. Una beffa dall'Unione Europea, che in questa situazione drammatica, apre di fatto una guerra alla produzione mediterranea e al Made in Italy".
A lanciare l'allarme è Francesco Colpizzi, presidente Federazione Vitivinicola di Confagricoltura Toscana. "Forse non ci rendiamo conto della portata di questa decisione se sarà approvata. Una scelta che danneggerebbe in modo massiccio soprattutto piccoli e medi coltivatori che vivono da decenni grazie alla terra. Una fetta consistente dell'economia regionale si base sull'esportazione di vino, carni e salumi. E' una colonna portante del nostro Pil".
Confagricoltura chiede immediatamente un intervento di tutela da parte del Governo e della Regione: "Il presidente Eugenio Giani e i vertici di Stato si facciano sentire. Questo è un colpo diretto alla nostra economia, all'identità gastronomica e produttiva del Paese - prosegue Colpizzi -. Non possiamo accettare alcuna etichetta allarmistica. Davvero stiamo paragonando un panino al prosciutto o un bicchiere di vino, spesso indicato anzi come salutare, al consumo delle sigarette? Un piano di azione, quello europeo, che si spaccia a tutela della salute senza avere solide basi medico-scientifiche. L'unica conseguenza certa sarebbero le ripercussioni devastanti sulla nostra economia".
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03/02/2021, 19:03 |
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Ungulati, Confagricoltura Toscana: “Regione si attivi per revisione legge caccia” Gondi: “Problema peggiorato durante pandemia, numero degli animali 10 volte superiore a quello che l’ambiente può sopportare”’
Firenze, 22 marzo 2021 - Un appello al presidente della Toscana, Eugenio Giani e all’assessore regionale all’Agricoltura, Stefania Saccardi, affinché si attivino per risolvere il problema degli ungulati in Toscana chiedendo al Governo una revisione della legge nazionale: a lanciarlo è Bernardo Gondi presidente della sezione ambiente e territorio di Confagricoltura Toscana. “In alcune zone della Toscana - spiega Gondi - c’è 10 volte il numero degli ungulati che l’ambiente può sopportare, è un enorme problema sotto molti punti di vista: arrecano danni all’agricoltura, causano incidenti potenzialmente mortali e provocano il deperimento del bosco”.
La popolazione di cinghiali, caprioli e cervi è in continuo aumento da anni, ma la situazione è ulteriormente peggiorata con l’emergenza Covid. “Con la pandemia il problema si è ingrandito - continua Gondi - perché non c’è stata l’attività venatoria utile a tenere sotto controllo la situazione. Ci sono delle specie cresciute in termini numerici in modo esagerato a discapito di altri animali e questo danneggia la flora, è un fenomeno che va gestito”. Da qui l’appello a Giani e Saccardi. “La Regione Toscana dovrebbe attivarsi nei confronti del Governo per chiedere ulteriori attività di controllo degli ungulati, serve urgentemente una revisione della legge nazionale sulla caccia. Purtroppo le Regioni possono intervenire soltanto in modo limitato, è dunque indispensabile una visione strategica nazionale, la situazione è drammatica, serve l’intervento dello Stato”.
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22/03/2021, 16:08 |
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Ortofrutta, l'allarme di Confagricoltura "Gelo anomalo ha compromesso albicocchi, peschi e susini"
Firenze, 23 marzo 2021 - Il gelo calato sull’Italia in questi giorni rischia mettere in ginocchio le imprese agricole della Toscana, in particolare quelle centro e della costa toscana. “Ad oggi le previsioni sono nefaste - dice Antonio Tonioni, presidente della sezione ortofrutta di Confagricoltura Toscana – sono stati colpiti soprattutto albicocchi, susini, peschi. Gran parte delle fioriture ha registrato danni ingenti. Tra 15 giorni potremo quantificare i danni con precisione, si tratta di un’ulteriore tegola sulle imprese agricole toscane, colpite dal gelo per il terzo anno consecutivo.
E’ stata una gelata atipica, non stratificata, come avviene normalmente, ma con correnti di aria fredda che hanno fatto scendere le temperature fino a 5,3 gradi sottozero. Successe la stessa cosa nel 2003 e le conseguenze furono disastrose. In fase di fioritura anche gli impianti anti-gelo, di cui alcune aziende sono dotate, possono fare ben poco. Per non dire delle coperture assicurative: sono molto onerose e il rimborso non va oltre il 60 per cento del valore assicurato, così non si coprono neanche le spese”.
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23/03/2021, 15:50 |
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Recovery, l’appello di Confagricoltura: “Sia usato per salvare foreste toscane. Servono 100 milioni” Il presidente Marco Neri a Giani: “Fondi per la mitigazione dei rischi da dissesti e la valorizzazione del territorio”
Firenze, 26 marzo 2021 - “Chiediamo al Governo Draghi che nella terza e ultima bozza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sia ripristinato il finanziamento per la tutela del territorio montano e delle foreste che porterebbe in Toscana 100 milioni”.
In vista dell’approvazione nuovo piano Recovery Plan Next Generation, il presidente di Confagricoltura Toscana Marco Neri lancia un appello al presidente Draghi e a Regione Toscana.
“Nella seconda bozza del PNRR dello scorso gennaio si è perpetrata una grave ingiustizia: è stato tolto il finanziamento di un miliardo per le foreste nella Component 2 a tutela del territorio e della risorsa idrica missione 2 “rivoluzione verde e transizione ecologica” – spiega Marco Neri - . Il piano elaborato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali prevedeva interventi per la mitigazione dei rischi da dissesti, misure di tipo estensivo sulle superfici forestali con particolare riferimento alle aree collinari e montane: in Toscana il 60 per cento del territorio, con una stima di finanziamento di oltre 100 milioni per la Regione”.
“La nuova politica europea volta alla riconversione ecologica e alla rivoluzione verde rappresenta una grande occasione di rilancio e sviluppo per il settore agricolo-forestale italiano e in particolare toscano. Confagricoltura Toscana auspica che il Governo Draghi ripristini il finanziamento ‘tolto’ e chiede a Regione Toscana e alla direzione nazionale di Confagricoltura di assumere azioni a sostegno, intervenendo pubblicamente per tutelare gli interessi del territorio montano e delle foreste”.
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26/03/2021, 12:08 |
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Crisi, Confagricoltura Toscana: "644 aziende in ginocchio, sostegni in ritardo da mesi" Il presidente dell'Associazione, Marco Neri: "Più di 8 milioni mai liquidati dallo scorso anno. L'ennesimo schiaffo alle imprese
Firenze, 2 aprile 2021 - "Centinaia di piccoli e medi imprenditori toscani nel settore agricolo attendono da mesi l'erogazione degli aiuti promessi. I ritardi ormai sono diventati inaccettabili e privi di giustificazione. In Toscana, solo per quanto riguarda le nostre aziende associate, si parla di 644 imprese a cui erano stati garantiti oltre 8 milioni e 200 mila euro. Non possiamo aspettare ancora". Così Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana. "I pagamenti erano previsti entro il 31 dicembre scorso da parte dell'Agea, secondo quanto disposto dall’articolo 223 del D.l del 19 maggio, n.34, relativo al “contenimento volontario della produzione e miglioramento della qualità dei vini a doc e Igp”. Troviamo inaccettabile una tale mancanza di tutele in questa fase critica dell'economia, in cui da un anno vengono richiesti innumerevoli sacrifici. Un approccio superficiale, verso gli imprenditori e i lavoratori, che denota profonda mancanza di rispetto. Siamo di fronte a obblighi presi e disattesi".
"Tante imprese agricole avevano già siglato accordi con fornitori, istituzioni e banche - prosegue Neri -. I ritardi hanno innescato ulteriori problemi da gestire. Era stata ipotizzata una liquidazione entro gli ultimi giorni di febbraio, ma così non è stato e si sono aggiunte altre settimane di ritardo. Di nuovo, senza spiegazione. Abbiamo sentito parlare, tra le cause, anche di un cambiamento nel sistema informatico, ma stentiamo a credere e ad accettare una simile motivazione da parte della Pubblica Amministrazione. Appare chiaro, invece, di quanto serva un'organizzazione diversa, che rimetta al centro il dialogo con le aziende e riporti una fiducia, oggi incrinata, in vista anche di futuri investimenti. Chiediamo urgentemente di provvedere agli impegni".
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02/04/2021, 14:52 |
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Ortofrutta, l’allarme di Confagricoltura: “7 gelate in un mese, perso l'80% della produzione di albicocche"
Firenze, 7 aprile 2021 - Sette gelate in un mese e intere colture bruciate dal gelo. Oggi il settore dell’ortofrutta toscana conta i danni: la produzione di albicocche danneggiata quasi totalmente, si stima l’80%; nettarine e pesche dal 70 al 50% in meno. “Una situazione drammatica, è il terzo anno consecutivo che registriamo danni ingenti, ma questo 2021 è peggio degli altri”, è l’allarme di Confagricoltura Toscana per voce di Antonio Tonioni, presidente del settore Ortofrutta. Meno 5,3 gradi registrati in Valdichiana, dove si concentra la maggiore produzione ortofrutticola toscana, e fino a meno 3 sulla costa, tra Livorno, Grosseto e Pisa. Ora l’attenzione è sul melo e il pero in piena fioritura: “Un’altra gelata sarebbe disastrosa”, continua Tonioni.
Stimare i danni è comunque prematuro. “Possiamo però dire già che sono superiori a quelli del 2020. Le gelate di quest’anno hanno trovato la campagna già pronta e in fioritura a causa di un febbraio caldo. Dobbiamo aspettare maggio per vedere le perdite effettive, quando capiremo se i frutti rimasti sugli alberi sono buoni o cadranno perché irrimediabilmente danneggiati”.
Le gelate di quest'ultimo mese si sono rivelate molto aggressive. “Quest’ultima, ad esempio, non è stata una gelata stratificata, ma una corrente di aria fredda dal nord e non si è salvato nessuno: ha colpito sia i fondi valle che le zone collinari. Tutte le aziende agricole sono coinvolte”. Tonioni continua chiedendo “un’attenzione e una sensibilità maggiore verso questo settore che da tre anni conta solo danni: nel 2019 erano le grandinate, il 2020 e il 2021 le gelate. Non solo operiamo in un contesto difficile a causa della pandemia, ma abbiamo sulle spalle tre anni consecutivi con il segno meno e anche le aziende più performanti sono in difficoltà”. Il lavoro della campagna, nonostante tutto, non può fermarsi: “Continuiamo a lavorare e a investire per prepararci alla produzione del 2022. I costi restano sempre gli stessi, ma i guadagni sono sempre più risicati. Se continua così è a rischio anche l’occupazione degli stagionali”
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07/04/2021, 16:04 |
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Maltempo, Confagricoltura: “Raccolti distrutti dal gelo, la Regione dichiari stato calamità” Ieri notte ancora scese le temperature, danni a vigneti e ortofrutta. Il grido di allarme dell'associazione "Il 2021 è compromesso"
Firenze, 8 aprile 2021 – “Con la gelata di ieri notte, la produzione ortofrutticola in Toscana è seriamente compromessa. Chiediamo che la Regione Toscana riconosca l’evento calamitoso eccezionale e tutte le misure consequenziali”. A poche ore dall’ennesima, disastrosa, gelata della scorsa notte in Toscana - con temperature fino a 7 gradi sottozero – il presidente di Confagricoltura Toscana, Marco Neri, rivolge un appello alle Istituzioni. “Ad Arezzo è andata persa tutta la produzione frutticola – spiega Neri - nel resto della Toscana susini e peschi registrano danni ingentissimi. Per gli ortaggi faremo una stima nei prossimi giorni, le premesse sono pessime”.
Aggiunge il presidente della sezione ortofrutta di Confagricoltura Toscana, Antonio Tonioni: “La situazione è catastrofica, la produzione riprenderà solo nel 2022. Molte aziende sono a rischio chiusura e migliaia di stagionali resteranno senza lavoro. Questa annata non produrrà reddito. Non c’è tempo da perdere, ci aspettiamo risposte dalla politica in tempi brevi. Le aziende hanno spese a cui devono far fronte nell’immediato. Serve una rimodulazione degli impegni bancari, degli oneri fiscali e previdenziali”. Danni certi anche al comparto vitivinicolo: il 50 per cento dei vigneti posti nelle parti inferiori delle pendici è stato danneggiato, in particolare dove il risveglio vegetativo era più evidente: “Il momento peggiore è stato tra le 3 e le 6 della scorsa notte - continua Francesco Colpizzi, presidente federazione vitivinicola di Confagricoltura Toscana – e nonostante le misure messe in atto dalle aziende, ci sono ingenti danni che quantificheremo nelle prossime ore”.
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08/04/2021, 18:41 |
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