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Marco
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ASSEMBLEA CONFAGRICOLTURA, IL MINISTRO DE GIROLAMO: “PRESTO LE VOSTRE RICHIESTE DIVENTERANNO FATTI CONCRETI”
"Non è più tempo di parole, di chiacchiere, della vecchia politica che non è stata capace di sintonizzarsi con i bisogni della gente. Non è più tempo di diritti acquisiti, né di orticello. Il nostro è l'unico settore che dà segnali positivi e dobbiamo decidere quali sono gli obiettivi e le sfide da perseguire". Così il ministro per le Politiche agricole Nunzia De Girolamo si è rivolta agli imprenditori di Confagricoltura nel corso dell'assemblea che si è svolta a Torre in Pietra in provincia di Roma.
"Ci rendiamo conto delle difficoltà di contesto e della necessità di un'azione energia nel settore - ha detto il presidente di Confagricoltura Mario Guidi al ministro - crediamo nel suo impegno a perseguire con determinazione quella visione dell'agricoltura aperta e moderna che abbiamo condiviso"
"Semplificazione, accesso al credito, assegnazione dei terreni demaniali ai giovani imprenditori, internazionalizzazione, che dobbiamo riuscire a coniugare con il chilometro zero". Queste le priorità dettate dal ministro Di Girolamo.
Al regalo simbolico consegnatole in chiusura dal presidente Guidi, che ha affermato "per noi i suoi cento giorni, quelli della luna di miele, iniziano oggi", il ministro ha promesso di ricambiare con i fatti: "In questi cento giorni alcune delle vostre richieste diventeranno realtà".
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12/06/2013, 22:28 |
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Marco
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OCCUPAZIONE, CONFAGRICOLTURA: NASCE “AGRIJOB”, IL SERVIZIO INNOVATIVO CHE FA INCONTRARE SUL WEB DOMANDA ED OFFERTA DI LAVORO AGRICOLO
Mentre in Italia si registra la disoccupazione più alta degli ultimi vent’anni, in particolare quella giovanile che sfiora il 40,5%, l‘agricoltura tiene. Cresce infatti il numero degli occupati dipendenti in agricoltura (+0,7%), invece in calo in tutti gli altri settori produttivi, con punte negative del 14,8% per le costruzioni e del 4,7% per l’industria.
Lo mette in evidenza Confagricoltura che, per valorizzare l’importanza strategica del settore primario e per dare risposte concrete sul fronte occupazionale,ha ora avviato “Agrijob”, punto di incontro tra domanda ed offerta di lavoro nel settore. Al servizio si può accedere online dal portale di Confagricoltura, con una sezione dedicata in cui trovare informazioni utili e stabilire contatti diretti su tutto il territorio.
“In un momento in cui la mancanza di lavoro rappresenta una problematica diffusa e grave – spiega il presidente di Confagricoltura Mario Guidi che ha presentato l’iniziativa nella convention dell’Organizzazione a Torrimpietra (Roma) - con Agrijob vogliamo fornire una proposta concreta, offrire possibilità ed opportunità in questo momento preziose, soprattutto per i giovani senza occupazione. Questo nuovo e moderno servizio dà risposte ulteriori e tangibili a chi è in cerca di occupazione nelle imprese agricole, anche alla luce della specificità che caratterizza il mercato del lavoro del settore. Agrijob risponde, inoltre, ad un’esigenza espressa da imprese agricole di medio-grandi dimensioni che occupano un rilevante carico di manodopera e che, spesso, incontrano difficoltà nel reclutare lavoratori dipendenti adeguatamente qualificati”.
“Bisogna puntare sul lavoro – commenta Guidi – per far ripartire l’economia. Agrijob garantisce un importante contributo con cui intendiamo contrastare la disoccupazione, realmente e con efficacia. Oltre ad assicurare una maggiore trasparenza sui sistemi di reclutamento in agricoltura".
“Tra le 300 e le 500 mila persone vengono ogni anno assunte dalle imprese associate a Confagricoltura – continua il suo presidente - a carattere stagionale, ma spesso anche a tempo indeterminato. La maggior parte dei rapporti riguardano la categoria degli operai, ci sono però opportunità anche per impiegati, quadri e dirigenti".
“Agrijob fornirà, su questo fronte, un impulso ulteriore. Siamo di fronte ad un’innovazione – prosegue Guidi - che senza alcun dubbio sarà di grande aiuto per l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro, oggi drammaticamente distanti”.
“Per favorire un completo utilizzo dello strumento - conclude il presidente di Confagricoltura - siamo disponibili a valutare ed instaurare forme di collaborazione con le organizzazioni sindacali dei lavoratori agricoli. L’agricoltura vuole, e può, lanciare un messaggio di fiducia: un futuro migliore, per le nuove generazioni, è possibile”.
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13/06/2013, 15:53 |
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UNIONCAMERE, maiorano (giovani CONFAGRICOLTURA): “LE IMPRESE AGRICOLE UNDER 35 VALORIZZANO IL ‘LIFE IN ITALY’ E INVESTONO IN INNOVAZIONE E RETI”
«Il ministro del Lavoro Enrico Giovannini propone di coniugare, accanto al concetto del ‘made in Italy’, quello del ‘Life in Italy’. Pensa ad Expo 2015, alla possibilità di attrarre investimenti stranieri e di esportare i nostri prodotti, alle opportunità che possono venire dalla valorizzazione di uno stile di vita. Un concetto che ci vede favorevolissimi; le imprese agricole condotte da under 35 possono dare molti esempi di ‘life style’ che sa coniugare ottimamente tradizione ed innovazione». Lo ha detto il presidente dei Giovani di Confagricoltura (Anga) Raffaele Maiorano, intervenendo alla tavola rotonda, nell’ambito dei lavori dell’assemblea di Unioncamere, che ha focalizzato l’attenzione sui temi che stanno a cuore alle aziende giovani.
Alla tavola rotonda, con il ministro Giovannini e con il sottosegretario allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti erano presenti i rappresentanti delle associazioni giovanili dei vari settori economici per parlare di tematiche che interessano trasversalmente tutte le imprese: education, responsabilità sociale, internazionalizzazione, occupazione, qualità e creatività, semplificazione, finanziamento allo start up, sostenibilità, innovazione, trasmissione d’impresa, reti.
Maiorano, a nome dei Giovani di Confagricoltura, si è soffermato in particolare sul tema delle reti ed in particolare dell’agronetwork. «Le reti che si caratterizzano per non avere limiti spaziali e confini operativi potendo essere anche intersettoriali, rappresentano – ha sottolineato – un’opportunità strategica per sostenere e sviluppare processi di collaborazione fra aziende, agricole e non, e conseguire obiettivi di sviluppo che non sarebbero raggiungibili operando da soli».
«In agricoltura – ha ricordato Maiorano - abbiamo già un modello di aggregazione delle imprese, attraverso le organizzazioni di produttori e le cooperative a cui le aziende delegano la gestione del prodotto. Ma il modello dell’agronetwork è molto più agile e flessibile; permette di condividere informazioni, attività produttive, economie di scala, progetti di filiera, intersettoriali, di internazionalizzazione».
«Come Organizzazione giovanili siamo pienamente consapevoli che occorre lavorare in maniera diversa – ha concluso il presidente Anga-Confagricoltura -. Le imprese agricole giovanili (come è stato evidenziato nelle case history dei nostri associati, presentate nel ‘Rapporto Giovani Unioncamere’), sono più avanti di quanto si creda e sono pronte a investire in progetti di crescita. Ne va del loro futuro».
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13/06/2013, 18:27 |
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BIOLOGICO, CONFAGRICOLTURA: DA LUNEDI’ IN VIGORE LE NUOVE NORME SULLA TRACCIABILITÀ DELLE MATERIE PRIME E MANGIMI IMPORTATI
Da lunedì 17 giugno entra in vigore l’obbligo di tracciare specificatamente le più importanti materie prime d’importazione biologiche (olio d’oliva, frumento, riso, granturco, grano saraceno, soia, olio di girasole etc). Lo sottolinea Confagricoltura in relazione alle nuove disposizioni previste dal ministero per le Politiche agricole e dall’Agenzia delle Dogane.
Si tratta di una norma attesa, che l’Organizzazione aveva richiesto da tempo a difesa degli imprenditori agricoli e dei consumatori. I più importanti scandali del falso bio degli ultimi tempi sono stati causati proprio dalle carenze di tracciabilità delle importazioni di materie prime e mangimi biologici.
“L’obbligo di indicare con un codice addizionale doganale specifico le importazioni biologiche semplificherà i controlli – conclude Confagricoltura - diminuirà il rischio d’importazione di falso bio e tutelerà tutto il settore biologico italiano in maniera più efficace”.
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14/06/2013, 20:51 |
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TABACCO MADE IN ITALY, CONFAGRICOLTURA SODDISFATTA PER LA NASCITA DEL COORDINAMENTO PARLAMENTARI. CHIESTO INCONTRO CON IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO LETTA
Confagricoltura ha accolto con soddisfazione la nascita del Coordinamento dei parlamentari italiani per la tutela della produzione tabacchicola nazionale. Un organismo che vede promotori circa cinquanta parlamentari di diversi gruppi e che si propone di difendere la produzione e la coltura del tabacco, che rappresenta nel nostro Paese una grande risorsa economica e occupazionale.
Confagricoltura ricorda che si tratta di un settore di punta della produzione agricola nazionale, che riguarda oltre cinquantamila addetti e oltre duecentomila famiglie, e che sta attraversando un momento difficile, stretto tra la crisi economica, la riforma della Politica agricola comune e la nuova direttiva sul tabacco al vaglio dello stesso Consiglio dei Ministri.
"Vogliamo essere al fianco dei produttori e trasformatori italiani a difesa della salute e della coltura del tabacco e della sua qualità” – ha affermato il deputato Walter Verini, promotore dell’iniziativa, durante la presentazione a cui hanno partecipato i parlamentari delle regioni vocate come Donati, Biffoni, Rostan, Picierno, Giulietti, Laffranco, Cenni, Ascani, Bocci, Gotor, Mattesini, Ginetti, Del Basso De Caro, Giordano, Mario Catania, ministro delle Politiche Agricole nel precedente Governo. Erano anche presenti tutte le Organizzazioni della filiera tabacchicola, dalle organizzazioni dei produttori a quelle sindacali.
“Apprezziamo – ha commentato Confagricoltura - l’intento di aiutare la filiera italiana del tabacco a sensibilizzare il Governo e le istituzioni europee sui problemi che questo settore sta attraversando e l’impegno a sostenere la battaglia che a livello europeo è in atto per impedire che i contenuti della direttiva producano danni irreparabili.
“Ci riferiamo – ha precisato Verini – all’introduzione del pacchetto generico e praticamente privo di marchi, al divieto di utilizzo di ingredienti manifatturieri, che darebbe un colpo mortale alla produzione di certi tipi di tabacco nel nostro Paese, con il rischio, in un clima di proibizionismo, di aumentare illegalità e contraffazione nel commercio e nella distribuzione di sigarette”.
Tutti i promotori condividono fermamente la battaglia per la tutela della salute come linea guida delle nostre politiche e contro il tabagismo, soprattutto verso i minori. Ma dalla riunione è emersa la convinzione che, proprio per questo, sia necessario un prodotto di qualità, come quello italiano, che in questi anni ha investito molto nella ricerca, nella sostenibilità, nel collegamento a settori agromeccanici caratterizzati da forte innovazione tecnologica.
A tal fine come prima azione, il Coordinamento ha chiesto un incontro con il presidente del Consiglio Enrico Letta, anche in vista del prossimo vertice europeo dei ministri europei della Salute del 21 giugno.
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14/06/2013, 20:55 |
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COMMERCIO ESTERO, CONFAGRICOLTURA: “NEL PRIMO QUADRIMESTRE IL MADE IN ITALY AGROALIMENTARE TRAINA L’EXPORT COMPLESSIVO”
“Restano ferme le esportazioni ma non per i prodotti agricoli, che aumentano del 15,4 % ad aprile 2013 rispetto ad aprile dello scorso anno. Nel primo quadrimestre dell’anno l’export agroalimentare è cresciuto dell’8,2% (l’agricolo del 7,9%). L’export nel suo complesso è cresciuto solo dello 0,5%. Lo sottolinea Confagricoltura analizzando i dati Istat diffusi oggi sul commercio estero.
“Dai dati – osserva Confagricoltura - emerge come il settore agroalimentare stia trainando l’export complessivo e rappresenti ormai l’8,5% del totale delle esportazioni nazionali in valore. Le imprese agricole in particolare stanno accentuando il processo di integrazione e di internazionalizzazione per compensare con l’export la flessione del mercato nazionale. I loro sforzi stanno dando buoni frutti e ci sono le premesse per rafforzarsi nell’anno in corso”.
“Servono però – conclude Confagricoltura - adeguate politiche di accompagnamento e la nostra Organizzazione è quotidianamente impegnata in tal senso, per essere al fianco delle imprese che guardano oltrefrontiera”.
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17/06/2013, 16:28 |
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ASSICURAZIONI, CONFAGRICOLTURA: “PIÙ DI UNA POLIZZA SU TRE ATTIENE AL SETTORE ORTOFRUTTICOLO. MOLTE NOVITÀ GIUNGERANNO DALLA RIFORMA DELLA PAC”
“Quello ortofrutticolo è il primo comparto in valore della produzione agricola nazionale ed è fondamentale come si gestisce il rischio. Infatti il 37% circa del valore delle polizze assicurate attiene al settore ortofrutticolo; non è un caso, visto che è particolarmente esposto alla volatilità dei prezzi e dei mercati. A breve, con la riforma della PAC ‘verso il 2020’, si prevedono molte novità per gli strumenti della gestione del rischio che saranno tutti finanziati nell’ambito ‘secondo pilastro’ dello sviluppo rurale”. Lo ha sottolineato il presidente della Federazione Nazionale di Prodotto (FNP) frutticola di Confagricoltura, Giorgio Tusini, nel corso del seminario promosso a Roma, a Palazzo della Valle, dall’Organizzazione degli imprenditori agricoli, sui nuovi strumenti di gestione del rischio previsti dalla riforma della PAC.
L’incontro, riservato ad una selezionata platea di addetti ai lavori, è stato concepito per fare il punto sull’evoluzione della normativa comunitaria relativa alle nuove forme di assicurazione agevolata e sulle modalità di istituzione e funzionamento dei fondi mutualistici al fine di verificare il grado di coerenza di questi nuovi strumenti con le reali necessità delle imprese. Il tutto con interessanti contributi di Ismea (Roberto D’Auria e Giovanni Razeto) e dell’Università di Napoli (Fabian Capitanio).
“E’ soprattutto importante seguire – ha detto il componente di Giunta di Confagricoltura con delega all’organizzazione economica, Nicola Cilento - l’evoluzione della normativa a Bruxelles e comprenderne i riflessi e le possibili prospettive dell’assicurazione agevolata e dei fondi mutualistici e di come questi strumenti possono essere utilizzati dagli agricoltori anche nell’ambito del mondo associativo di settore che organizza il prodotto. L’obiettivo è definire il quadro degli strumenti a disposizione delle imprese per salvaguardare il loro reddito”.
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18/06/2013, 13:01 |
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Lavoro: Agrinsieme al ministro Giovannini sul piano per l’occupazione
Agrinsieme ha apprezzato le linee di intervento tracciate oggi dal ministro del Lavoro Enrico Giovannini nel corso della presentazione alle parti sociali del piano per l’occupazione. Gli interventi saranno incentrati soprattutto nell’ampliamento della flessibilità in entrata, con una fase sperimentale fino a tutto il 2015 (anno dell’EXPO di Milano) ed una fase a regime, successiva.
In tema di semplificazione e flessibilità, il presidente di Confagricoltura Mario Guidi, intervenuto a nome di Agrinsieme (Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative agroalimentari, che a sua volta ricomprende Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop Agroalimentare), ha ricordato la necessità di tenere conto di alcune specificità del mercato del lavoro agricolo nel definire le misure incentivanti che – se applicate solo ai rapporti a tempo indeterminato – avrebbero scarsa incidenza sui datori di lavoro agricolo. Guidi ha anche rappresentato la necessità di rivedere il limite comunitario de minimis agli aiuti di stato alle imprese agricole (oggi fissato a 7.500 euro nel triennio) che di fatto rende inapplicabili tutte le misure incentivanti in materia di lavoro e di sicurezza (e non solo). Infine il presidente di Confagricoltura ha rimarcato la necessità di introdurre misure atte a favorire lo sviluppo dei contratti di rete, anche attraverso la possibilità di assunzioni congiunte o di gruppo da parte di una pluralità di imprese.
Importanti per Agrinsieme anche gli interventi annunciati dal ministro sui contratti a tempo determinato ed all’apprendistato, anche in considerazione dei possibili effetti benefici di tali strumenti contrattuali sull’occupazione giovanile, e sugli altri istituti, quali le collaborazioni a progetto, il lavoro intermittente e quello occasionale. Il ministro Giovannini ha infine preannunciato sgravi contributivi sulle assunzioni di giovani a tempo indeterminato.
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18/06/2013, 17:50 |
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OGM, Confagricoltura: “sulle semine DI MAIS TRANSGENICO basta contraddizioni. E’ ora di fare chiarezza NELL’INTERESSE DI PRODUTTORI E CONSUMATORI”
“Il problema non è essere favorevoli o contrari agli Ogm, il problema è fare chiarezza normativa e dare fiducia alla ricerca scientifica. I tempi della politica e della magistratura non sono quelli delle imprese e dei cittadini”. Lo sottolinea Mario Guidi, presidente di Confagricoltura, che interviene – nel giorno della manifestazione anti-Ogm a Roma - sulla vicenda delle semine di mais transgenico in Friuli che ha visto schieramenti e opinioni contrapposti sulla procedura di autorizzazione nazionale che l’Italia ha sinora utilizzato per impedire le semine.
“Non credo che siano utili le manifestazioni di piazza che alimentano il clima da guerra di religione e non favoriscono un dibattito costruttivo e basato su elementi scientifici. I problemi sono altri, gli alimenti con prodotti Ogm sono già sulle nostre tavole, da anni, ma gli agricoltori italiani non possono coltivarli. I maiscoltori attendono di sapere se potranno essere applicate le norme europee da noi impedite dalla caccia alle streghe e se potranno o meno utilizzare una nuova tecnologia diffusa in tutto il mondo”.
Confagricoltura ricorda che la Corte di Giustizia di Lussemburgo si è pronunciata per la seconda volta, ribadendo che le varietà mais MON 810 non possono essere assoggettate a una procedura nazionale di autorizzazione. Il nostro ministero per le Politiche agricole continua a contrapporsi, ribadendo il diritto dello Stato di condizionare la coltivazione.
“Siamo uno strano Paese – prosegue Guidi -. Dopo due pronunce della Corte di Giustizia non si è ancora deciso in merito ad una semina eseguita tre anni fa che ha anche generato un procedimento penale sul quale la magistratura non si è ancora definitivamente pronunciata. Proprio ieri il Segretario di Stato John Kerry ha annunciato che gli Usa hanno conferito il World Food Prize a tre scienziati, tra cui il genetista belga Marc van Montagu, per l’impegno nel campo della biotecnologia vegetale. Da noi invece gli scienziati hanno le mani legate”.
“L’Italia deve decidere – conclude il presidente di Confagricoltura -. O si adottano le misure di coesistenza e si apre la strada alla possibilità di utilizzare sementi Ogm, oppure si invoca la clausola di salvaguardia dimostrando, con dati scientifici riferiti alla nostra realtà (che nessuno però sinora è stato in grado di produrre), gli eventuali rischi per l’uomo o per l’ambiente che inducono a vietare queste coltivazioni. Non c’è alternativa. E sicuramente tra le alternative non c’è la situazione incerta, contraddittoria e parossistica, in cui purtroppo si trovano oggi ad operare gli agricoltori”.
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20/06/2013, 17:27 |
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AGRICOLTURA, MAIORANO (ANGA-CONFAGRICOLTURA): “IL DISEGNO DI LEGGE PER L’IMPRENDITORIA GIOVANILE VA NELLA GIUSTA DIREZIONE PER FAVORIRE IL RICAMBIO GENERAZIONALE. VA APPROVATO RAPIDAMENTE”
“Noi giovani imprenditori agricoli apprezziamo la struttura e gli obiettivi del disegno di legge all'esame della Commissione Agricoltura del Senato. Tutte le nostre istanze, che avevamo proposto nella scorsa legislatura, sono state recepite in pieno: ora occorre che il Ddl sia approvato, nella sua interezza al più presto possibile”. Lo rileva il presidente dell’Anga, Raffaele Maria Maiorano, in occasione della conferenza stampa della senatrice Maria Tersa Bertuzzi e degli altri senatori del Partito Democratico, indetta oggi per presentare il Ddl “Misure per la competitività dell’imprenditoria giovanile e il ricambio generazionale in agricoltura”.
Per i giovani di Confagricoltura sono tutte positive le principali novità contenute nel Ddl: dalle misure per incentivare il mantenimento e la competitività dell'imprenditoria giovanile, al ricambio generazionale. Dalle proposte per facilitare l'accesso alla terra, a quelle per il credito. Importante anche l’intenzione di adottare un regime fiscale agevolato per i giovani e quella di creare un sistema di staffetta tra le diverse generazioni di imprenditori. Fondamentali poi la prevista istituzione di una Banca delle terre e lo snellimento di costi e burocrazia nella fase di start–up, così come quelle per l’innovazione, l’aggregazione e l’internazionalizzazione.
“E’ stata musica per le nostre orecchie aver sentito considerare l’agricoltura produttiva risorsa fondamentale per lo sviluppo del sistema Italia - conclude Maiorano - . L’emergenza occupazionale del nostro Paese, soprattutto quella giovanile, ha oltrepassato i livelli di guardia e si scontra con le opportunità e gli spazi che offre il settore primario. Auspichiamo che acquisire il bene terra e scegliere di diventare imprenditore agricolo in Italia diventi, con l’approvazione di questo decreto, una opportunità concreta per tanti giovani”.
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20/06/2013, 18:22 |
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