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Confagricoltura 
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PASQUA IN AGRITURISMO: SPOSTAMENTI BREVI, OCCHIO AL PORTAFOGLIO E AI PIACERI DEL “VERDE” E DELLA TAVOLA

Giorgio Lo Surdo, direttore di Agriturist (Confagricoltura): “Le imprese dell’agriturismo, eccellenza italiana che valorizza il territorio e produce occupazione, chiedono un governo del turismo degno di questo nome”

Pasqua è da sempre, nell’anno, il momento “d’oro” dell’agriturismo: arriva la primavera, e la primavera si vede soprattutto in campagna, nel “verde”, nella natura, a tavola. Lo sarà anche quest’anno - secondo Agriturist (Confagricoltura) - sia pure con una flessione di ospiti nell’ordine del 10%, rispetto ad un già deludente 2012 per effetto della crisi.

E’ una boccata di ossigeno importante, dopo il “deserto” di ospiti seguito al Capodanno. Ormai i vacanzieri, soprattutto quelli italiani, tengono duro solo su tre appuntamenti: Pasqua, metà di agosto e Capodanno. Gli altri ponti sono un lusso per pochi; i fine settimana… di più. Sono quattro anni che è così e il fenomeno si sta sempre più radicalizzando.

La parola d’ordine - prosegue la nota di Agriturist - è: vacanze sì, ma solo investendo su poche occasioni, e facendo ogni possibile economia. Per Pasqua, si andrà vicino casa, per una sola notte o soltanto per gustare “in campagna” prodotti genuini e piatti caratteristici . La forza del “cambiare aria”, anche soltanto per poche ore, diventa decisiva. Si punta al massimo rendimento col minimo investimento.

Un minimo che privilegia l’agriturismo, dove i prezzi contenuti e il sostanziale “cambio di ambiente” restano vincenti. Come già è stato la scorsa estate: flessione per l’agriturismo più contenuta di quella alberghiera, anche se la crisi, si sente ovunque.

Così volano, si fa per dire, Lombardia, Campania, Puglia e Piemonte. Arretra la Toscana, più cara. E vola, soprattutto, il passaparola, le belle relazioni personali con chi ospita con passione, cercando di dare, sia pur per breve tempo, emozioni: in tavola, a cavallo, in bicicletta, in visita a un parco naturale, nel semplice “far niente” immersi in un paesaggio “verde” distensivo e rigenerante.

Potremmo definirli - osserva Agriturist - segni di una “decrescita felice”: decrescita di giorni trascorsi fuori casa, con un occhio attento a riempire di benessere poco tempo e poca possibilità di spesa.

Gli ospiti dell’agriturismo, nel ponte di Pasqua e Pasquetta, tra alloggio e ristorazione, saranno circa 800 mila. Il giro d’affari si aggirerà intorno ai 45 milioni di euro.

“Non è superfluo sottolineare - dichiara il direttore nazionale di Agriturist, Giorgio Lo Surdo - che ci sono, nel settore dell’agriturismo, 21 mila imprese agricole che anche quest’anno devono registrare forti penalizzazioni del proprio fatturato, e del proprio lavoro, per effetto della crisi del turismo, che ormai è in evidente recessione. L’agriturismo è una vera e propria eccellenza italiana, nata da imprenditori che hanno coraggiosamente investito, creato occupazione, valorizzato risorse del territorio prima sconosciute ai più, che chiedono un governo del turismo degno di questo nome, assente ormai da decenni”.
http://agriturismo.agraria.org/

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28/03/2013, 14:34
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Governo: Agrinsieme, l’economia reale non può più attendere

I tempi della crisi si allungano e per il Paese aumentano le difficoltà e le incertezze. La mancanza di governabilità e di stabilità politica rischia di avere riflessi pesanti sulle imprese. Così Agrinsieme (il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative agroalimentari, che a sua volta ricomprende Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop Agroalimentare) commenta l’esito non risolutivo dell’incarico conferito a Pierluigi Bersani.

Agrinsieme manifesta grande preoccupazione e auspica che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano possa individuare al più presto la soluzione migliore per un governo autorevole che sappia dare risposte valide all’economia reale e al sistema imprenditoriale e avviare le indispensabili riforme e il cambiamento.

Le imprese -afferma Agrinsieme- stanno fronteggiando drammatiche difficoltà e hanno, quindi, bisogno di nuove e più incisive politiche per riprendere la strada della crescita e della competitività sui mercati. Altrimenti si rischia il collasso. Per questa ragione c’è bisogno da parte di tutti, ognuno per il proprio ruolo, di un atteggiamento di vera responsabilità affinché si possa dare un governo certo al Paese. Un ritorno al voto non appare una strada percorribile, si perderebbe altro prezioso tempo. E la nostra economia non se lo può permettere.

***
Agrinsieme è il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative agroalimentari (che a sua volta ricomprende Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop Agroalimentare).

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28/03/2013, 21:36
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ARTICOLO 62, GUIDI (CONFAGRICOLTURA): “LE IMPRESE AGRICOLE HANNO BISOGNO DI CHIAREZZA”

Fare definitiva chiarezza, e rapidamente, sull’articolo 62. E’ questa la richiesta di Confagricoltura dopo il parere dell’ufficio legislativo del ministero dello Sviluppo economico, che ritiene tacitamente abrogata la norma sui termini di pagamento nelle transazioni commerciali, in seguito al recepimento della nuova direttiva Ue sui pagamenti.

Confagricoltura ha sempre sostenuto che c’era bisogno di un provvedimento che riportasse equilibrio nel sistema dei pagamenti, ma che un eccesso di dirigismo ha finito per rendere l’applicazione dell’articolo 62 veramente problematica per comparti importanti, a partire dal florovivaismo, alla zootecnia, al vino, come anche altri.

“Una norma nata per essere utile agli agricoltori – sostiene l’Organizzazione agricola - che è stata strutturata senza considerare i meccanismi di funzionamento interni alle filiere, peraltro in una situazione economica di estrema difficoltà. Non sono queste rigidità che possono far ripartire il mercato”.

Il Parlamento, poi – spiega l’Organizzazione degli imprenditori agricoli - ha dovuto metter mano alla paralisi che si era creata, esentando le relazioni commerciali tra agricoltori, anche per evitare lo spiazzamento internazionale delle nostre imprese che in parte ancora permane. Ma si poteva fare di più per tutte quelle filiere di produzione che realizzano processi produttivi che sanno regolarsi al loro interno e dove le imprese in realtà gestiscono i flussi finanziari e le condizioni di pagamento integrandosi rispetto al mercato di sbocco.

“La direttiva europea ragiona esattamente in questo modo: lascia delle valvole di regolazione all'autonomia delle imprese, in un quadro di maggiori certezze di tempi e modalità di pagamento. È chiaro che ora le due normative vanno raccordate: ci auguriamo che questa volta si ascolti il mercato, se ne recepiscano le esigenze differenziate, per tutelare i contraenti deboli quando necessario, così come i sistemi produttivi nel loro insieme".

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29/03/2013, 16:59
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CONSUMI, CONFAGRICOLTURA: "PASQUA DI AUSTERITÀ, CON GLI ACQUIRENTI ATTENTI ALLA QUALITÀ MA SOPRATTUTTO AL RISPARMIO. IN CALO LE VENDITE ALIMENTARI"

"Pasqua di austerità per i consumatori, ma anche per le aziende zootecniche, che sono in grande difficoltà". Lo sottolinea Confagricoltura che ha analizzato i consumi alimentari delle festività pasquali.

Le aziende ovicaprine - avverte Confagricoltura - hanno avuto una sensibile riduzione degli ordini anche del 40%, con la GDO che ha già previsto offerte speciali per questo tipo di carni. E le quotazioni all'origine sono diminuite sensibilmente attestandosi, per l'agnello sardo a peso vivo, al di sotto di 5 euro/kg. Il settore, che si augurava un recupero delle vendite, si è visto invece ridurre considerevolmente gli ordini, da un lato per un aumento delle importazioni di agnelloni da Ungheria, Macedonia, Spagna ma anche e soprattutto per un forte calo delle richieste dei consumatori.

Abbastanza stabili i consumi di uova, con un aumento anche del 20% nella settimana di Pasqua - fa presente Confagricoltura - Era andato molto meglio il Natale e gli ordini per la Pasqua, negli anni scorsi, erano notevolmente più alti. Le quotazioni all'origine sono di circa 80 centesimi/confezione di 6 uova.

In diminuzione, nel periodo pasquale, del 4-5% le vendite delle carni avicole, con prezzi al produttore, per animale vivo, di circa 1,20 euro/kg.

"Indubbiamente - osserva l'Organizzazione degli imprenditori agricoli - le uova ed il pollo sono prodotti a buon mercato, duttili in cucina, su cui si stanno orientando maggiormente le scelte dei consumatori nel periodo pasquale, attenti alla qualità ma soprattutto al risparmio. Preoccupano però i risultati insoddisfacenti della zootecnia nel suo complesso, in particolare del settore suinicolo con un calo degli ordini del 20-30%, nonostante i prezzi all'origine siano bassi (1,40 euro/kg per animale vivo)".

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30/03/2013, 17:29
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IMU sui fabbricati rurali strumentali, CIA E CONFAGRICOLTURA: “DIPARTIMENTO FINANZE FACCIA CHIAREZZA sull’applicazione della norma DI riduzione dell’aliquota”

Il Dipartimento delle Finanze ha introdotto, con una recente risoluzione, una disparità di trattamento tra fabbricati rurali strumentali in relazione all’aliquota IMU ad essi applicabile che Cia e Confagricoltura non condividono.

Gli interrogativi relativi al trattamento dei fabbricati rurali strumentali avevano già spinto Cia e Confagricoltura a indirizzare una richiesta d'intervento ai ministri Grilli e Catania, per ottenere chiarimenti ufficiali e prevenire così possibili prese di posizione errate da parte delle amministrazioni comunali.

Lo stesso Dipartimento delle Finanze aveva precisato che le disposizioni della legge di stabilità in merito alla destinazione del gettito IMU non avrebbero modificato in alcun modo l'aliquota ridotta applicabile ai fabbricati rurali strumentali, avendo come unica conseguenza la destinazione di tale gettito allo Stato piuttosto che alle casse comunali.

Quella attuale – proseguono Cia e Confagricoltura – è una situazione ulteriormente aggravata dalla totale indifferenza mostrata dal Governo nei confronti delle richieste del mondo agricolo, relative alla riduzione di un prelievo insostenibile.

Cia e Confagricoltura chiedono al ministro dell’Economia e delle Finanze un intervento urgente, volto a fare chiarezza sull’applicazione della norma speciale che prevede la riduzione dell’aliquota fino allo 0,1% per tutti i fabbricati rurali strumentali, onde evitare ingiustificate discriminazioni.

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03/04/2013, 17:49
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VINITALY, CONFAGRICOLTURA: “LA GRANDE ITALIA DEL VINO E DELL’OLIO PUNTA SULL’INTERNAZIONALIZZAZIONE. I VITICOLTORI GUARDANO AL MERCATO DELLA RUSSIA, UNO DEI PIÙ DINAMICI”

Lo stand n. 20, al Padiglione C, è la “casa di Confagricoltura” in Fiera a Verona, al Vinitaly - Sol & Agrifood 2013 (dal 7 al 10 aprile 2013), un preciso punto di riferimento per le tantissime imprese dei settori vitivinicolo e olivicolo presenti a Verona. Una casa “attiva”, dinamica in cui si svolgono incontri di approfondimento e di affari, in cui sono presenti i prodotti delle aziende associate in esposizione e degustazione.

Lo fa presente l’Organizzazione degli imprenditori agricoli che ricorda che “delle 4000 aziende espositrici italiane circa la metà è associata a Confagricoltura”.

In evidenza le attività di internazionalizzazione che Confagricoltura ha sempre considerato strategiche; il nuovo progetto è diretto ad approfondire il mercato della Russia; si terrà, infatti, con la collaborazione di UniCredit, un ciclo di incontri di affari programmati tra produttori italiani, importatori e buyer russi appositamente invitati (il 7-9 aprile presso lo spazio espositivo di Confagricoltura ed i vari stand delle imprese che hanno aderito all’iniziativa).

Va poi evidenziato che, in occasione della kermesse scaligera, si svolgeranno a VeronaFiere gli incontri della Federazione Nazionale della Vitivinicoltura presieduta da Piergiovanni Pistoni e dell’Olivicoltura guidata da Donato Rossi. Gli appuntamenti si svolgeranno entrambi nella giornata dell’8 aprile (uno la mattina, l’altro nel pomeriggio) presso la Sala Bellini di VeronaFiere.

La mattina del 9 aprile alle ore 10.30 verrà presentato, nello stand di Confagricoltura, lo studio - condotto del Centro di ricerca per la viticoltura di Conegliano (TV) assieme al Dipartimento di Scienze Alimentazione e Nutrizione Umana dell'Università di Roma ‘Tor Vergata’ – su “Modelli viticoli e valore salutistico dell’uva e del vino”. La ricerca spiega come si siano individuati modelli di interventi nel vigneto, fino ad ora limitati ad esperienze sperimentali, che consentono di aggiungere al vino un nuovo valore qualitativo legato al potere salutistico di alcuni composti presenti naturalmente nell’uva e dei quali si vuole indurre una maggior sintesi naturale in vigneto. Altro appuntamento significativo (in calendario il pomeriggio del 9 aprile alle ore 14.30 sempre presso lo stand) è quello con Assofrantoi in cui si approfondiranno l’impegno e le attività dell’associazione per il produttore ed il consumatore.

Non manca anche quest’anno l’evento di Anga-Giovani di Confagricoltura, di mercoledì 10 aprile alle ore 12, presso lo stand, dal titolo significativo: “Giovani oggi, Grandi domani”.

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03/04/2013, 17:50
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MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA DOP. CONFAGRICOLTURA: “LA TRACCIABILITA TOTALE E’ L’UNICO MODO PER GARANTIRE SICUREZZA E TRASPARENZA ALLA DOP”.

“Una tracciabilità totale che cominci negli allevamenti e prosegua con il sistema di raccolta del latte e la successiva trasformazione. Questo è il percorso da intraprendere per restituire alla filiera bufalina la credibilità che merita e garantire l’adeguata tutela alla Mozzarella di Bufala Campana Dop”.
Così interviene Confagricoltura in merito al decreto che il Mipaaf si appresta ad emanare sulla materia.
“Bisogna evitare che ulteriori proroghe o soluzioni «ponte» - continua Palazzo della Valle - rappresentino un semplice modo per non affrontare la vera questione della messa in sicurezza del comparto, benché mirino a superare la difficoltà creata dall’obbligo di allestire stabilimenti dedicati esclusivamente alla produzione di mozzarella di bufala campana Dop”.
“Quanto stabilito nell’incontro di ieri coordinato dall’assessorato all’Agricoltura della Regione Campania e sottoscritto da tutto il mondo agricolo e dalla trasformazione, deve rimanere la linea guida per ogni futura decisione. I caseifici che intendono produrre mozzarella di Bufala Dop potranno raccogliere solo latte di bufala che sia proveniente dall’area Dop, pur essendo loro consentito di produrre anche altri formaggi e derivati, ma sempre e soltanto con latte di bufala Dop. Potrà essere stabilito un periodo transitorio per consentire l’utilizzo delle giacenze di latte preventivamente dichiarate, ma soprattutto è necessario ed opportuno che lo strumento operativo per una tracciabilità semplice e finalizzata alla conoscenza dei processi di tutta la filiera sia affidato alla piattaforma informatica già operativamente disponibile presso l’Osservatorio regionale per la Sicurezza Alimentare (O.R.S.A.) costituito tra la Regione Campania e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, struttura già esistente ed utilizzata vantaggiosamente già in occasione della emergenza diossina e per la eradicazione della brucellosi.”
“Altro non occorre – conclude Confagricoltura – per valorizzare un settore da tempo simbolo del Made in Italy e che vale una fetta importante dell’economia del Mezzogiorno. Così come non occorre neanche svilire le sue caratteristiche uniche modificando in maniera insensata il disciplinare di produzione.”

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04/04/2013, 19:42
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VINITALY: AL VIA LA 47° EDIZIONE CON LA GRANDE ITALIA DEL VINO TARGATA CONFAGRICOLTURA, SUPERPREMIATA DALLA CLASSIFICA DI WINE SPECTATOR

Si alza domani il sipario sulla 47esima edizione del Vinitaly, la rassegna internazionale, in programma a Verona fino a mercoledì 10 aprile. Nella quattro giorni mondiale dedicata al vino, Confagricoltura vanta un posto di rilievo: circa la metà degli espositori italiani è rappresentato da aziende associate e molte di queste sono al vertice della classifica dei 100 migliori vini del nostro Paese stilata da Wine Spectator. Nella lista dei "Finest italian wines: 100 great producers" della rivista americana (considerata la più prestigiosa opinion maker enologica internazionale) figurano, infatti, per oltre il 70%, aziende vitivinicole di Confagricoltura. I loro vini vengono presentati oggi alla blasonata degustazione di Wine Spectator, consueta anteprima del Vinitaly.

Ai suoi produttori Confagricoltura dedica ogni anno, nell'ambito della rassegna, un approfondimento sui mercati mondiali più interessanti. Il 2013 è dedicato alla Russia, considerata una delle piazze più dinamiche per i vini italiani, ricca, ma per certi versi "blindata" e appesantita da difficoltà doganali, dazi e ostacoli burocratici.
I risultati conseguiti su questi mercati e sui nuovi scenari internazionali stanno consolidando il primato dell'Italia dell'export vinicolo, con oltre 4,7 miliardi di euro di fatturato. Traguardi importanti che compensano la progressiva contrazione del giro d'affari sul mercato interno, con consumi ormai ridotti a 35 litri/anno pro capite (erano 47 cinque anni fa) e vendite a rilento.

Oltre all'organizzazione di incontri tra produttori e buyer, Confagricoltura al Vinitaly approfondirà il tema dei diritti d'impianto, nel corso di una riunione della Federazione nazionale vitivinicola (lunedì 8 aprile, ore 10,30, Sala Bellini) a cui parteciperà l'on. Herbert Dorfmann, componente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo. Martedì 9 aprile, alle 10,30, invece, nello stand della Confederazione verrà presentato lo studio condotto dal CRA vitivinicolo di Conegliano insieme alla Sezione nutrizione umana dell'Università di Tor Vergata di Roma su "Modelli viticoli e valori salutistici dell'uva e del vino".

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06/04/2013, 12:05
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vinitaly-sol, confagricoltura: Vini e OLI italiani DI ALTA QUALITÀ
alla conquista DELLA RUSSIA

Il mercato russo è uno dei più strategici e complessi per il vino e l’olio italiani, con ampi spazi di crescita. E così il consueto programma di internazionalizzazione per le imprese di Confagricoltura al Vinitaly, realizzato con la collaborazione con Unicredit, quest’anno è dedicato alla Russia. Le nostre imprese puntano a rafforzarsi su questo mercato; pertanto decine di aziende selezionate provenienti da tutte le regioni d’Italia parteciperanno nei giorni della Fiera a centinaia di incontri B2B con più importanti importatori del Paese.
Un’iniziativa particolarmente opportuna in questo momento, per una serie di fenomeni che stanno interessando questo mercato. La platea di consumatori della Federazione Russa, che per lunga tradizione ha familiarità con il vino (attestato però ancora a livelli piuttosto bassi, intorno ai 7 litri pro capite) lo sta a poco a poco mettendo al posto dei superalcolici (vodka in primis). E, soprattutto, apprezza molto il bere made in Italy, corroborato da un’immagine di alto livello, simbolo di possibilità economica e buon gusto, in sintonia con il forte appeal esercitato dall’italian style in Russia. Non a caso l’affluenza di turisti russi in Italia si fa sempre più intensa (è aumentata del 30% l’anno scorso).
Nonostante il calo dell’export (il fatturato complessivo delle vendite di vino in Russia è stato, nel 2012, di 133 milioni di euro, in calo del 10% rispetto all’anno precedente), il prezzo medio del vino italiano esportato in Russia sta crescdendo. L’aumento di prezzo medio del vino italiano esportato - secondo le stime del Centro Studi di Confagricoltura - è stato di ben il 75%, dal 2009 al 2012.
Per quanto riguarda l’olio d’oliva, la Spagna resta saldamente leader del mercato russo, ma negli ultimi anni ha perso quote di mercato (dal 2005 al 2012 è scesa dal 67,1% al 60,5% di quota) a favore del nostro Paese, secondo fornitore (la cui quota è passata dal 22,4% al 24,1%), nonché di altri concorrenti che detengono però posizioni minoritarie. Ed è proprio sulla fascia alta del mercato che stanno scommettendo i nostri olivicoltori; in ciò avvantaggiati dal volàno offerto da una ristorazione italiana decisamente in auge a Mosca e a San Pietroburgo.
“In un momento di crisi generale dei consumi interni i produttori italiani puntano sull’estero. Si lavora soprattutto – conclude Confagricoltura - sul miglioramento della percezione qualitativa del prodotto, fattore in grado di alzare il valore economico delle vendite in Russia, dove il consumatore è maggiormente propenso a spendere di più a fronte di un vino o di un olio qualitativamente superiore”.

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07/04/2013, 11:20
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INSIEME CON DORFMANN IN DIFESA DI UNA CORRETTA GESTIONE DEL POTENZIALE PRODUTTIVO

Guidi analizza con la Federazione Nazionale Vitivinicola di Confagricoltura gli effetti delle proposte del Consiglio dei Ministri e del Parlamento Europeo per il settore vitivinicolo

“La corretta ed efficiente gestione del potenziale vitivinicolo europeo è per Confagricoltura una delle priorità negoziali della riforma della Pac “verso il 2020”, che deve essere seguita con maggiore attenzione. Non ci sono deroghe all’attenzione sindacale che la confederazione riserva al problema dei diritti di impianto ed alle esigenze dei vitivinicoltori associati”. Lo ha ribadito il presidente di Confagricoltura Mario Guidi nel corso dell’incontro, al Vinitaly, della Federazione nazionale vitivinicola con l’On. Herbert Dorfmann, componente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo e relatore del progetto di modifica del Regolamento (CE) n. 1234/2007 in ordine al regime di pagamento unico e al sostegno ai viticoltori.

Confagricoltura ha approfondito con l’On. Dorfmann le eventuali conseguenze della normativa europea, soprattutto in relazione alla proposta del Consiglio dei Ministri sul nuovo sistema di autorizzazione per i nuovi impianti vitati.

Dorfmann ha tracciato le possibili evoluzioni del negoziato che avrà luogo nei prossimi giorni nel “trilogo” fra Commissione, Parlamento europeo e Consiglio dei ministri.

L’incontro è stato l’occasione per ribadire ancora una volta il sostegno di Confagricoltura alla posizione del Parlamento e per evidenziare gli elementi di criticità della proposta del Consiglio dei ministri.

“Abbiamo ritrovato in Herbert Dorfmann - già componente della nostra federazione negli anni passati - un valido supporto per orientare il più possibile le decisioni finali del “trilogo” verso opzioni che tutelino il settore ed i suoi operatori – ha detto il presidente della Federazione vitivinicola Piergiovanni Pistoni -. Confidiamo in un suo appoggio presso Parlamento europeo che porti ad una risoluzione positiva della questione”.

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08/04/2013, 11:58
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