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Marco
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INCONTRO CONFAGRICOLTURA CON POLITICA ED AGRONETWORK IL PRESIDENTE MARIO GUIDI: “NEL PROSSIMO GOVERNO UN HUB PER LO SVILUPPO DELL’AGROALIMENTARE”
«Nel nuovo Governo non un ministero delle Politiche agricole ma un hub, un centro nevralgico per lo Sviluppo dell’agroalimentare». La proposta è stata lanciata dal presidente di Confagricoltura Mario Guidi nell’intervento al convegno della sua Organizzazione dal titolo “Alimenta il Pil”, svoltosi a Roma, presso l’’Università Luiss Guido Carli.
« Il “modello ministero”, come luogo in cui regolare la redistribuzione di risorse, non serve più. A partire dal nostro, occorrono dicasteri con una funzione diversa e nuova, che facciano da “snodo”, permettendo di condividere le conoscenze, favorire la collaborazione tra imprese, coordinare i progetti territoriali, allocare correttamente le risorse sui fattori strategici, tagliare drasticamente la burocrazia. Le Regioni devono essere al servizio di questa strategia di maggiore efficienza. Anche se le realtà sono diverse, non possiamo più permetterci politiche agroalimentari non “coordinate” –» ha proseguito il presidente.
Guidi ha parlato alla presenza di numerosi leader politici e vertici delle associazioni dei settori agricoltura, industria, servizi e sindacati. Più volte – supportato dallo studio dei docenti della Luiss - ha fatto riferimento al settore agroalimentare esprimendo voglia e bisogno di progettualità ed innovazione, sollecitando la nascita di un’ “Agricoltura 3.0” ed evidenziando la necessità di una strategia sistemica come agronetwork.
«La creazione del valore si va spostando dai prodotti ai processi – ha osservato - L’obiettivo allora è quello di creare un settore agroalimentare che faccia network, che avvii contratti di rete, che trovi nella condivisione, e non nella divisione, le occasioni di crescita, come sistema integrato. Intorno al concetto di sviluppo ruota il rilancio del settore e la ripresa del Paese».
«Le risorse pubbliche ed i fondi europei vanno canalizzati e non dispersi - ha quindi sollecitato il presidente di Confagricoltura - Proponiamo 25 grandi progetti territoriali, uno o due per regione, che siano di rilevante impatto, che integrino attori di comparti diversi, determinando lo sviluppo di un’offerta complessiva ed innovativa ed opportunità di internazionalizzazione».
Guidi ha così concluso: «Desidero richiamare l’attenzione su precise parole/proposte: Sud: il Mezzogiorno può ripartire proprio grazie al settore agroalimentare; lo dicono i numeri, lo dicono i progetti possibili. Piccole e medie imprese: occorre dare loro un percorso rapido di evoluzione, è un problema di strumenti. E li abbiamo indicati (nuove regole per la successione, incentivi per le strutture societarie, anche miste, facilitazioni per l’aggregazione). 15% del Pil: questo è il valore dell’agronetwork nel suo insieme, più di ogni altro comparto privato, è bene che ve ne sia piena e diffusa consapevolezza».
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12/02/2013, 17:35 |
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Marco
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SAN VALENTINO, CONFAGRICOLTURA: ANEMONI, PRIMULE, GAROFANI, MARGHERITE E ROSE, MA SEMPRE MADE IN ITALY. UN REGALO CHE FA BENE AL CUORE, MA ANCHE ALL’ECONOMIA DEL NOSTRO PAESE
"Anemoni, ranuncoli, garofani, margherite. Regalate un fiore per San Valentino. Ma attenzione che sia italiano!" E’ il consiglio di Confagricoltura per la festa degli innamorati. Un modo per dimostrare il proprio affetto alla persona che si ama, ma anche un gesto concreto per dare mano ad un settore, il florovivaismo, che da diversi anni sente il peso della crisi e della concorrenza internazionale.
Il significativo calo delle vendite – spiega l’Organizzazione degli imprenditori agricoli - che quest’anno si è tradotto anche in rimanenze di fiori tipici delle feste natalizie, unito al forte aumento dei costi di produzione (+7,3% i costi energetici nel 2012 rispetto all’anno precedente) e alla crescente concorrenza dei Paesi Terzi, sta mettendo in grossa difficoltà il comparto e in alcune aree vocate si assiste alla chiusura di storiche aziende produttrici, con conseguente perdita di posti di lavoro e di un patrimonio di conoscenza inestimabile.
I fiori italiani – sottolinea Confagricoltura – sono più resistenti, durano più a lungo, hanno i colori più vivi e, soprattutto, hanno quella bellezza italiana che ci contraddistingue nel mondo. Anemoni, primule, ginestre, ma anche garofani e margherite che, pur nella loro semplicità, possono essere valorizzati in splendidi bouquet dalla bravura e dall’estro dei nostri compositori e fiorai. Ci si può ispirare alle antiche tradizioni di questa festa o farsi trasportare dalla propria fantasia. C’è solo l’imbarazzo della scelta!
Ma può essere made in Italy anche il fiore di San Valentino per eccellenza, la rosa. Anche se, soprattutto in questo periodo, la stragrande maggioranza di questo tipo di fiore arriva dall'altra parte del mondo viaggiando in cointainer-frigo, non mancano le coltivazioni in Liguria, Puglia e Sicilia. “
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13/02/2013, 19:11 |
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Marco
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AGRINSIEME: BENE BERSANI SU UN MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO CHE AFFRONTI I TEMI DELLA CRESCITA E DELL’ECONOMIA REALE
Bersani vede giusto quando pensa ad una cabina di regia della crescita e non solo al controllo dei conti, pur necessario. Bisogna dare risposte concrete alle imprese.
Le parole del segretario del Pd Pierluigi Bersani che oggi ha parlato della creazione di un Ministero dedicato allo Sviluppo che affronti i temi della crescita e dell’economia reale sono accolte con apprezzamento da Agrinsieme, il coordinamento che rappresenta le aziende e le cooperative di Confagricoltura, Cia e Alleanza delle cooperative italiane agroalimentari (che a sua volta ricomprende Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop-Agroalimentare).
Un dicastero che abbia competenze specifiche e si occupi seriamente delle imprese e dei loro problemi coincide con la possibilità di concentrare le competenze relative ai mercati, per promuovere le misure che favoriscano gli investimenti e sostengano le politiche coerenti con una visione internazionale.
Così come per Agrinsieme è fondamentale ripensare al ruolo e ai compiti di un nuovo Dicastero preposto all’agroalimentare: la vera svolta di cui il settore nel suo complesso (agricoltura, industria di trasformazione e dei mezzi tecnici, cooperazione e distribuzione) ha urgente necessità.
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14/02/2013, 21:29 |
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Marco
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COMMERCIO ESTERO, CONFAGRICOLTURA: “CRESCE L’EXPORT AGROALIMENTARE E MIGLIORA LA BILANCIA COMMERCIALE DEL SETTORE. LE IMPRESE AGRICOLE SPINGONO SULL’INTERNAZIONALIZZAZIONE”
“Le imprese agroalimentari stanno puntando fortemente sull’export. La bilancia commerciale è migliorata e siamo di nuovo sotto gli 8 miliardi di euro di sbilancio import/export, come non accadeva dal 2009”. Lo sottolinea Confagricoltura analizzando i dati Istat diffusi oggi sul commercio estero nel 2012.
“Le esportazioni del settore agroalimentare sono aumentate del 5,39%, con una performance superiore a quella dell’export nel suo complesso che, nel 2012 (rispetto all’anno precedente), si attesta a quota +3,7%”.
“Le imprese agricole in particolare – ha evidenziato Confagricoltura - stanno accentuando il processo di integrazione e di internazionalizzazione per compensare con l’export la flessione del mercato nazionale. I loro sforzi stanno dando buoni frutti e ci sono le premesse per rafforzarsi nell’anno in corso”.
“Servono però – ha concluso Confagricoltura - adeguate politiche di accompagnamento e la nostra Organizzazione è quotidianamente impegnata in tal senso, per essere al fianco delle imprese che guardano oltrefrontiera”.
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15/02/2013, 19:04 |
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Marco
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AQUAMED, API (CONFAGRICOLTURA) “2013 ANNO CRUCIALE PER LO SVILUPPO DELL’ACQUACOLTURA”
L’acquacoltura è tra le attività più vitali del settore primario. Solo dagli allevamenti ittici, infatti, può arrivare il pesce di cui c’è bisogno e la crescita a livello mondiale di questo comparto lo conferma. Lo sottolinea Confagricoltura in occasione dell’inaugurazione, a Milano, di AquaMed 2013, l'evento italiano dell'industria dell'acquacoltura sostenibile.
“Il 2013 è un anno cruciale per i pesci d’allevamento italiani. Aumentano i consumi e la metà riguarda proprio il prodotto allevato. La qualità del nostro prodotto è riconosciuta, ma nonostante questo la nostra dipendenza dall’estero è ancora troppo forte e importiamo sempre di più dai Paesi Terzi. I nuovi strumenti comunitari in corso di definizione a Bruxelles e la capacità di utilizzarli saranno fondamentali per lo sviluppo nazionale di questo comparto, che ha un’importanza strategica anche nella gestione sostenibile della risorse” - ha detto Pier Antonio Salvador, presidente dell’Associazione Piscicoltori Italiani (API) di Confagricoltura, intervenendo ad AquaMed.
“Non è pensabile – denuncia il presidente dell’API di Confagricoltura - che una mastodontica e inutile burocrazia continui ad impedire, come è successo in questi anni, la crescita del settore, costringendo l’Italia addirittura a restituire i finanziamenti europei che non è stata in grado di utilizzare. Gli allevamenti italiani hanno un sistema di tracciabilità e controlli che, oltre alla qualità del prodotto, permettono di garantire tutto il ciclo produttivo. Il pesce è una delle fonti di proteine ad uso alimentare umano più ecocompatibili e sostenibile anche a livello sociale, economico e culturale”. L'Associazione di Confagricoltura rappresenta oltre il 90% della produzione ittica dell’acquacoltura italiana, circa 73.000 tonnellate nel 2011 compresa la vallicoltura, con una PLV di oltre 355 milioni di euro.
Il mercato italiano del pesce d’allevamento Gli acquisti del mercato ittico (fresco più decongelato), registrati tra dicembre 2011 e novembre 2012, sono pari ad un volume di 215.100 tonnellate per un valore al consumo di 2,2 miliardi di euro. Il mercato del pesce di acqua dolce, che pesa in termini di volume il 15,7% sul totale mercato ittico (fresco più decongelato), è cresciuto su base annua. Nel periodo novembre/dicembre 2012 si registrano, in particolare, performance positive per la trota salmonata e quella bianca, trainate dai filetti (+23%) e dal prodotto pronto per la cottura.
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19/02/2013, 16:19 |
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Marco
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ALIMENTI A BASE DI CARNE DI CAVALLO, GUIDI (CONFAGRICOLTURA): “ATTENTI A NON CREARE ‘MOSTRI MEDIATICI’. RIGORE NEL PUNIRE CHI HA FRODATO MA NON FACCIAMO DISAFFEZIONARE CONSUMATORI E BUYER”
“La carne equina non fa male, anzi fa bene e viene consigliata in alcune patologie perché ricca di ferro. Ma i consumatori hanno diritto di sapere cosa consumano e se risponde ai loro desideri e necessità. Se si dichiara in etichetta che è carne di manzo ed invece è equina è una frode in commercio”. Lo sottolinea il presidente di Confagricoltura Mario Guidi in relazione alle notizie sui prodotti trasformati (dalle lasagne ai tortellini) in cui si è riscontrata carne di cavallo invece di quella bovina indicata in etichetta.
“Il fatto che le frodi vengano scoperte vuol dire che il sistema dei controlli europei funziona a dovere – osserva Guidi -. C’è un monitoraggio costante di quanto viene immesso in vendita, controllato lungo tutte le fasi della filiera, produzione-trasformazione-distribuzione. In questo caso l’allarme non sempre è scattato immediatamente perché ci sono stati comportamenti criminali che hanno impedito che ciò accadesse, come le triangolazioni di carne equina tra vari Paesi”.
“Non creiamo nuovi ‘mostri mediatici’, che disaffezionano i consumatori ed anche i buyer, e rischiano di penalizzare i produttori onesti che portano nel mondo il made in Italy di qualità. In questo momento le nostre aziende sono fortemente impegnate nell’export e l’allarmismo le penalizza – mette in guardia il presidente di Confagricoltura - . Non c’è nessun pericolo per la salute umana ed i prodotti in vendita sono sicuri. Sia chiaro che questo non vuol dire che chi ha frodato non debba essere punito, al contrario, occorre essere rigorosi e intransigenti”.
“I consumatori si attendono garanzie immediate sui prodotti alimentari in vendita. Non quello che si dovrà fare, ma quello che si sta facendo. Dobbiamo dire loro – conclude il presidente di Confagricoltura - che il sistema attuale dei controlli degli alimenti è assolutamente affidabile e sta portando risultati concreti. E dobbiamo dire loro che i controlli saranno ancor più intensificati”.
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19/02/2013, 19:04 |
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Marco
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IMPRESE, CONFAGRICOLTURA: “CONDIVISIBILI LE CONCLUSIONI DELLA RELAZIONE DEL GARANTE DELLE MICRO PMI. PER CRESCERE SERVONO AGGREGAZIONE, INNOVAZIONE, INTERNAZIONALIZZAZIONE, ACCESSO AL CREDITO. RAGGIUNGONO RISULTATI IMPORTANTI LE RETI AGROALIMENTARI”
"Le micro PMI sono la spina dorsale del Paese, ma bisogna aiutarle a rafforzarsi e crescere, ancor più in momenti recessivi come l'attuale". Lo sottolinea Confagricoltura commentando i dati della ‘Relazione’ sull'attività svolta dal ‘Garante per le micro, piccole e medie imprese’.
Dalla Relazione si rileva - osserva Confagricoltura - una tenuta delle imprese di maggiori dimensioni, che sono in grado di affrontare investimenti più importanti, parallelamente ad una mortalità particolarmente concentrata nelle imprese di piccola e piccolissima dimensione. Per rafforzare il sistema imprese occorre pertanto puntare su reti ed aggregazioni di filiera, bisogna poi favorire l'accesso al credito, l'innovazione e l'internazionalizzazione.
Confagricoltura sottolinea poi come emerga dalla relazione del Garante delle micro PMI che le aggregazioni stanno già dando i loro frutti all’interno della filiera agroalimentare in cui, “seppure segnata da un forte calo dei consumi interni, anche imprese molto piccole riescono ad operare con crescente successo nei comparti del biologico, delle bioenergie, dell’agriturismo, del turismo enogastronomico, nei vini di qualità”.
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19/02/2013, 19:43 |
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Marco
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Agricoltura: Confagricoltura e Cia rafforzano l’azione comune Riunione congiunta a Roma della Giunta nazionale e dell’Ufficio di Presidenza delle due Organizzazioni.
Confagricoltura e Cia-Confederazione italiana agricoltori si sono incontrate oggi a Roma a Palazzo della Valle per proseguire la loro azione comune, che si iscrive nelle attività del coordinamento di Agrinsieme, sviluppando una serie di iniziative nei confronti della politica, in particolare del Parlamento e del Governo, che scaturiranno dalle elezioni del 24 e 25 febbraio prossimi e delle Regioni.
Le due Organizzazioni hanno riaffermato l’esigenza di un confronto costante sui temi dell’agricoltura e dell’agroalimentare, a partire da incontri e strategie condivise nei vari settori economici (zootecnia, vitivinicoltura, olivicoltura, ortofrutta, cereali, florovivaismo, colture industriali). La riunione - come hanno sostenuto il presidente di Confagricoltura Mario Guidi e il vicepresidente di Cia Fabio Moschella, delegato dal presidente nazionale Giuseppe Politi impossibilitato a partecipare all’incontro - ha posto alcuni precisi obiettivi per il raggiungimento dei quali le due Confederazioni si muoveranno di comune accordo. Il fine è dare insieme risposte certe alle esigenze degli agricoltori che stanno vivendo un momento di grande difficoltà a causa, soprattutto, di un’opprimente burocrazia e di costi produttivi e contributivi sempre più onerosi e penalizzanti.
Le azioni concordate - hanno sottolineato ancora Guidi e Moschella - s’inseriscono nell’ambito della strategia di Agrinsieme, che su tutto il territorio nazionale sta attivando i locali coordinamenti e portando avanti progetti comuni, contestualmente ad incontri con i rappresentanti dei partiti candidati alle prossime elezioni.
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20/02/2013, 18:30 |
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Marco
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DEFINITO IL PREZZO DEL LATTE ALLA PRODUZIONE NEL LAZIO. PERINELLI (CONFAGRICOLTURA). “UN RISULTATO IMPORTANTE CHE DÀ CERTEZZE AI PRODUTTORI”
E’ stato raggiunto l’accordo regionale per il prezzo del latte con la Centrale del latte di Roma (Gruppo Parmalat) e Latte Sano. Il prezzo previsto per i produttori è di 42 cent/litro per latte intero refrigerato alla stalla (+ Iva e con maggiorazioni connesse alla qualità) e sarà valido dal 1° gennaio al 30 luglio 2013. Lo fa presente un comunicato di Confagricoltura Lazio.
Il presidente di Confagricoltura Lazio Paolo Perinelli ha espresso soddisfazione per l’accordo “che finalmente - commenta – dà certezze ai produttori che possono programmare così la produzione. Certo sarebbe stato meglio un’intesa fino alla fine dell’anno, comunque si è riusciti a trovare un importante punto di incontro tra le parti”.
“Un ringraziamento – ha concluso Perinelli – va espresso all’assessore regionale Di Paolo che è riuscito nel non facile lavoro di mediazione tra le parti consentendo di ottenere un risultato concreto per il mondo allevatoriale, ancor più necessario in un momento così difficile come l’attuale”.
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20/02/2013, 19:08 |
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Marco
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BILANCIO UE, AGRINSIEME: “IL PARLAMENTO EUROPEO AGISCA SECONDO COSCIENZA”
"Un accordo al ribasso che prevede un calo a due cifre per le risorse agricole nei prossimi sette anni. A queste condizioni non stupisce che il Parlamento europeo sia orientato a bocciare l'accordo politico del Consiglio europeo di inizio mese."
Commenta così Agrinsieme la dichiarazione del presidente della Comagri Paolo De Castro sul parere che Strasburgo dovrà esprimere prossimamente sulle 'prospettive finanziarie 2014-2020'.
"Mentre occorrerebbe più Europa per crescere, é la prima volta che si prevede una riduzione del bilancio complessivo dell'UE (meno 34 miliardi di euro in termini reali nei prossimi sette anni). Ed invece di promuovere il settore primario, priorità riconosciuta ormai a livello globale, nell'accordo politico ci sono 58 miliardi di euro in meno per la politica agricola comune.
"A questo punto il Parlamento scelga secondo coscienza e senza condizionamenti", auspica in conclusione Agrinsieme. È un momento importante della storia dell'Europa ed é importante che queste scelte siano fatte in co-decisione con l'apporto dell'unica istituzione comunitaria eletta direttamente dai cittadini europei.
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20/02/2013, 20:20 |
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