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Condifesa Romagna 
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03/11/2023, 16:44
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AGRICOLTURA, POLIZZE CATASTROFALI. CONDIFESA ROMAGNA:

“CONTENERE GLI AUMENTI DOPO UN QUINQUENNIO DI INCREMENTI”


Con i cambiamenti climatici in atto, assicurare le produzioni agricole è una necessità ineluttabile. Ma dopo un quinquennio di progressivi incrementi dei premi e un 2023 caratterizzato da emergenze meteoclimatiche su vari fronti – dall'alluvione alla siccità, passando per grandinate e danni da vento – il settore primario ha bisogno di nuove risposte, anche dal settore assicurativo. “Ma soprattutto l'agricoltura romagnola non può sobbarcarsi nuovi costi”, afferma Andrea Ferrini, presidente di Condifesa Romagna, associazione senza scopo di lucro con quasi 50 anni di storia che opera su tutto il territorio nazionale e associa oltre mille imprese agricole, affiancandole nella prevenzione e nella gestione dei rischi.

“Gli eventi estremi sono in evidente aumento ed è importante sensibilizzare gli agricoltori a dotarsi di una copertura assicurativa – sottolinea il presidente di Condifesa Romagna – Gli stessi istituti di credito, in ottemperanza a quanto stabilito in sede comunitaria, nel momento in cui un'impresa agricola accede a un finanziamento chiedono che le sue produzioni siano assicurate. Ma assicurarsi costa, purtroppo costa sempre di più: tra il 2015 e il 2022 abbiamo riscontrato incrementi medi tra il 30 e il 40% a seconda delle polizze. E dopo tutto quello che è successo quest'anno, tra ortofrutta bruciata dal gelo tardivo in primavera, produzioni danneggiate dalla grandine e campi sommersi da acqua e fango con l'alluvione di maggio, sicuramente avremo una ridefinizione delle polizze catastrofali, quelle che tutelano le imprese agricole proprio verso alluvioni, gelo-brina e siccità. Noi come Condifesa stipuliamo in nome e per conto degli agricoltori soci polizze per il rischio atmosferico e facendo massa critica il nostro compito è quello di ottenere le migliori condizioni possibili per gli imprenditori agricoli, che invitiamo sempre ad assicurarsi contro le avversità. A maggior ragione nell'attuale contesto. Il 2023, come detto, è stato un anno in cui i danni in agricoltura sono stati ingenti e in questa fase stiamo verificando polizza per polizza che gli indennizzi corrispondano a quanto previsto nei contratti sottoscritti con le assicurazioni - conclude Andrea Ferrini - un'altra preziosa attività che il Condifesa svolge nei confronti degli associati affinché ottengano quanto gli spetta”.

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03/11/2023, 16:45
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ASSICURAZIONI IN AGRICOLTURA, IL BILANCIO DI CONDIFESA ROMAGNA:

“ASSICURATE PRODUZIONI PER QUASI 75 MILIONI DI EURO, PAGATI PREMI PER 5,5 MILIONI”


Condifesa Romagna - associazione senza scopo di lucro con quasi 50 anni di storia e oltre mille imprese agricole associate – nel corso del 2023 ha sviluppato un valore delle produzioni assicurate di quasi 75 milioni di euro, anticipando il pagamento di premi per circa 5,5 milioni di euro. Condifesa Romagna affianca le imprese agricole nella prevenzione e nella gestione dei rischi in agricoltura e vede un trend crescente nella propensione degli agricoltori a tutelare le proprie produzioni.

Ma, come fa notare il presidente Andrea Ferrini, non tutti i territori – anche per le specifiche vocazioni agricole – mostrano gli stessi andamenti. “Mediamente nel Forlivese si assicura un 40-45% delle aziende agricole, poi scendendo verso sud la percentuale diminuisce: di poco sul Cesenate, mentre nel Riminese arriviamo al 20% - rimarca il presidente di Condifesa Romagna – Ci sono quindi ampi spazi per aumentare la quota di produzioni assicurate e garantire così la continuità di reddito delle imprese. Insistiamo nell'importanza di tutelarsi dalle avversità atmosferiche, che negli ultimi anni hanno causato danni ingenti all'agricoltura romagnola: insisteremo nella zona del Rubicone e in quella Riminese affinché aumenti la consapevolezza di quanto la gestione del rischio possa essere strategica per una moderna impresa agricola”.

La polizza più gettonata è quella che protegge le aziende dal rischio grandine, mentre per quanto riguarda i comparti produttivi, Condifesa Romagna nota una sostanziale stabilità per l'ortofrutta, mentre c'è un aumento delle assicurazioni sulle strutture. “Numerosi agricoltori hanno installato impianti antigrandine e antinsetto ed è cresciuta la sensibilità ad assicurare anche questo tipo di strutture – conclude Ferrini – Per una corretta gestione del rischio, infatti, come Condifesa suggeriamo di adottare strumenti di difesa passiva come le polizze, ma anche sistemi di difesa attiva come le reti antigrandine, antinsetto e antipioggia: sono sistemi che contribuiscono ad abbassare il livello di rischio e quindi un'azienda protetta paga poi un premio inferiore”.

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18/11/2023, 17:52
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Condifesa Romagna: “Assicurazioni in agricoltura, serve un nuovo equilibrio sostenibile. Ecco tutti gli strumenti utili a salvaguardare la redditività delle aziende agricole”


“Dalla Romagna può arrivare un contributo importante al Piano strategico della gestione del rischio in agricoltura 2024: le calamità di quest'anno hanno condizionato l'andamento del settore primario, ma hanno impattato anche sui bilanci delle assicurazioni, tanto da determinare l'incremento dei tassi assicurativi e la più difficile copertura di certi eventi. Bisogna trovare un nuovo equilibrio sostenibile nella gestione del rischio e noi siamo pronti a fare la nostra parte”. La riflessione è di Andrea Ferrini, presidente di Condifesa Romagna, associazione senza scopo di lucro con quasi 50 anni di storia che associa oltre mille imprese agricole, affiancandole nella prevenzione e nella gestione dei rischi.

“Nella Legge di Bilancio è arrivata la conferma di un'aliquota contributiva ridotta al 40%, rispetto al 70%, per il 2022, uno scenario che si ripeterà anche per il 2023 – argomenta Ferrini – C'è un tema di risorse insufficienti, dettato sia dall'aumento delle aziende che saggiamente si assicurano, sia soprattutto dal ripetersi di eventi calamitosi dalla portata devastante. Ci auguriamo che si possano trovare risorse aggiuntive per il 2022 e il 2023, ma lo scenario è piuttosto chiaro: per il 2024 dovrà necessariamente crescere la consapevolezza che il contributo non sarà più quello degli anni precedenti e per questo la gestione del rischio deve essere sempre di più integrabile con la difesa attiva”.

“L'obiettivo è sempre quello di salvaguardare la redditività delle imprese agricole anche davanti ai mutamenti climatici e alle avversità che si palesano con sempre maggior frequenza – aggiunge Alberto Mazzoni, vicepresidente di Condifesa Romagna – ma che nell'orizzonte 2024-2027 sia sostenibile anche per le assicurazioni: l'aliquota al 40% non deve sfiduciare gli agricoltori, anche se nell'immediato porta a difficoltà sia a Condifesa che alle imprese associate, ma deve essere uno stimolo per avviare un approccio di moderno risk management nel nostro comparto. Come Condifesa proporremo coperture assicurative adeguate anche nella prossima campagna, però dobbiamo essere portatori di una cultura di gestione del rischio che guardi ai nuovi strumenti di difesa attivi e passivi, alle opportunità che la digitalizzazione e l'innovazione tecnologica mette a disposizione dell'agricoltura, nel monitoraggio dei campi, nell'ottimizzazione degli interventi e anche nella previsione degli eventi estremi e nella prevenzione dei possibili danni – conclude Mazzoni - Questo nell'ambito di un sistema sostenibile per tutti gli attori in campo e il ruolo delle istituzioni, a tutti i livelli, è fondamentale”.

"La gestione del rischio in agricoltura non può più avvalersi delle sole polizze agevolate da contribuzione pubblica, oggi lo strumento maggiormente utilizzato dalle nostre imprese, ma deve piuttosto combinare queste con tutti gli strumenti a disposizione e disciplinati annualmente dal Piano di Gestione dei Rischi in Agricoltura - spiega Paolo Di Paolo, direttore Condifesa Romagna - Tra questi le Polizze Index, che coprono la perdita di produzione assicurata per danno di quantità e/o qualità a seguito di un andamento climatico avverso: una sorta di ombrello per le imprese agricole, utili per coprire rischi normalmente non assicurabili, come strumento complementare alla polizza tradizionale o ancora quando la copertura classica risulta particolarmente onerosa. Poi ci sono i fondi di mutualizzazione e degli IST (Income Stabilization Tool – Strumento di Stabilizzazione del Reddito) i quali potranno contribuire efficacemente ad accrescere le coperture contro i rischi meteoclimatici, sanitari e ambientali e contro le perdite di reddito. Da non dimenticare inoltre il Fondo Mutualistico Nazionale AgriCat, costituito per coprire i danni da avversità catastrofali, che dal prossimo anno, si auspica, possa essere fattore determinante nella complessa strategia di avvicinamento all’apertura della campagna assicurativa oltre che a garantire un certo livello di reddito a tutte le imprese. Integrando quindi i vari strumenti di gestione del rischio, si potrà raggiungere la stabilità finanziaria di cui tutte le imprese necessitano - conclude Di Paolo - ed il Condifesa Romagna intende avere un ruolo centrale nel perseguimento di tale obiettivo".

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10/12/2023, 19:58
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DANNI IN AGRICOLTURA, CONDIFESA ROMAGNA:
NEL 2023 SESTUPLICATI I RISARCIMENTI

Si è detto ormai a più riprese: il 2023 è stato un anno nero per i danni in agricoltura. L'impatto dell'andamento climatico anomalo è stato particolarmente severo in Romagna, dove tra gelate, alluvione, vento e siccità gli agricoltori si sono trovati con una produzione ridotta ai minimi e con danni a lungo termine su impianti e strutture. Condifesa Romagna - associazione senza scopo di lucro che associa oltre mille imprese agricole, affiancandole nella prevenzione e nella gestione dei rischi – nel 2023 ha risarcito danni per 3,9 milioni di euro: quasi sei volte l'ammontare dell'anno precedente.

“Questi danni sono conseguenza delle gelate tardive riscontrate tra fine marzo ed inizio aprile, dell'alluvione di maggio e delle fortissime raffiche di vento e delle grandinate susseguitesi nei mesi estivi – puntualizza Andrea Ferrini, presidente di Condifesa Romagna – Nel 2023 l'agricoltura non si è purtroppo fatta mancare niente e non dimentichiamoci che anche la siccità ha dato problemi. In questo contesto è evidente l'importanza di assicurare le proprie produzioni agricole per tutelare il reddito d'impresa. La contribuzione pubblica è fondamentale per garantire l'accesso alle polizze al maggior numero di agricoltori possibile: apprezziamo l'impegno del Ministro Lollobrigida che, dopo il confronto con i Condifesa e le Organizzazioni professionali, si è speso in prima persona per chiudere le campagne 2022 e 2023 con un contributo quasi uguale a quello delle campagne precedenti. Discorso diverso per il 2024, dove il contributo non sarà più quello che abbiamo conosciuto sino ad oggi e per questo serve trovare un nuovo equilibrio sostenibile nella gestione del rischio. Noi siamo pronti a fare la nostra parte: assicurarsi contro i rischi climatici è una pratica fondamentale, i risarcimenti dei anni sono un sostegno fondamentale per la sopravvivenza delle nostre attività, ma questo non è più sufficiente per il settore primario: dobbiamo puntare a un'integrazione sempre più sinergica tra strumenti assicurativi e mutualistici e strategia di difesa attiva”.

Un equilibrio che deve fare i conti con la realtà. “Condifesa Romagna, per la campagna 2023, a livello territoriale registra un rapporto tra sinistri liquidati dalle compagnie e premi pagati del 140%. Lo scorso anno questo rapporto era del 47% e quindi nel 2023 è più che triplicato”, evidenzia Paolo Di Paolo, direttore di Condifesa Romagna.
L'anno nuovo porta quindi cambiamenti, sia per i produttori che per le compagnie assicurative.

“E' evidente la necessità di un approccio moderno di risk management per l'agricoltura perché continuando di questo passo ci troviamo nel solco della non sostenibilità per tutto il sistema – chiosa Alberto Mazzoni, vicepresidente di Condifesa Romagna – Siamo preoccupati per l'immobilismo delle compagnie, non vorremmo trovarci alle porte della nuova campagna assicurativa con strumenti non adeguati alle reali necessità degli agricoltori: è urgente trovare una sostenibilità di tutto il sistema della gestione del rischio”.

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28/12/2023, 14:54
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AGRICOLTURA, PARTE LA CAMPAGNA ASSICURATIVA 2024

I CONSIGLI DI CONDIFESA ROMAGNA

Il presidente Ferrini: “Ecco come contenere gli aumenti e tutelare le produzioni”



Condifesa Romagna - associazione senza scopo di lucro che associa oltre mille imprese agricole, affiancandole nella prevenzione e nella gestione dei rischi – ha avviato la nuova campagna assicurativa. Da qualche giorno, infatti, gli agricoltori possono assicurare le loro produzioni con le polizze agevolate e affrontare le prossime, cruciali, settimane con più serenità.



“La campagna assicurativa 2024 è partita leggermente in ritardo rispetto agli anni precedenti, in un periodo in cui, tra l’altro, il meteo non è stato proprio clemente – spiega Andrea Ferrini, presidente di Condifesa Romagna – Stiamo registrando da parte delle aziende agricole una richiesta maggiore, rispetto al passato, di polizze assicurative. Veniamo da anni in cui il settore primario è stato fortemente penalizzato da eventi estremi e la gestione del rischio sta diventando sempre più centrale per le imprese del settore. Come Condifesa abbiamo avviato con le compagnia assicurative una trattativa per dare ai nostri associati le migliori condizioni possibili: gli aumenti ci sono, e sono legati anche alle liquidazioni dei danni degli ultimi anni, ma crediamo di essere riusciti a contenerli e di poter offrire un ventaglio di soluzioni efficaci e sostenibili”.



Condifesa Romagna ha già raggiunto accordi con oltre dieci compagnie assicurative, tra cui i principali protagonisti del mercato, e dopo Pasqua completerà il paniere assicurativo con le ultime realtà. Gli agricoltori possono così stipulare le polizze per assicurarsi rispetto alle avversità catastrofali (alluvione, gelo-brina, siccità), a quelle di frequenza (grandine, eccesso di pioggia, eccesso di neve, venti forti) e a quelle accessorie (colpo di sole, vento caldo e ondata di calore, sbalzi termici); ma c’è anche la possibilità di avere polizze monorischio per una delle avversità più temute dai frutticoltori romagnoli, la grandine.

“Sarà una campagna assicurativa complicata, il Ministero dell’Agricoltura ha garantito il contributo fino al 70% sul premio, fermo restando però uno stanziamento nazionale di 297 milioni di euro – precisa il presidente di Condifesa Romagna – E’ quindi difficile predeterminare l’entità del contributo. Abbiamo messo a disposizione degli agricoltori assicurazioni con tre fasce di prezzo e la possibilità di intervenire sulla franchigia per limitare gli incrementi tariffari che, per quella standard del 15%, oscillano tra il 5 e il 6% rispetto allo scorso anno: però portando la franchigia al 20% non solo si assorbe l’aumento, ma si può avere un risparmio del 15%. Gli agricoltori possono poi scegliere di assicurare il loro prodotto per determinate fasce di prezzo: per ogni coltura c’è uno standard value massimo assicurabile fissato dal Ministero, come Condifesa Romagna assieme alle associazioni e alle cooperative del territorio abbiamo calcolato una media dei prezzi degli ultimi anni così da fornire una assicurazione per la fascia premium che si avvicina al limite massimo ministeriale, una fascia intermedia con prezzi più bassi di circa il 20% e una terza fascia con circa il 40% in meno, capace comunque di coprire, in caso di avversità, i costi di produzione sostenuti dall’azienda agricola. Diamo quindi agli agricoltori la possibilità di scegliersi un abito su misura – conclude Andrea Ferrini – in base alla capacità di spesa e alle colture coltivate, una proposta studiata appositamente per il nostro territorio capace di proteggere le aziende agricole dai rischi a cui sono esposte”.

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31/03/2024, 15:53
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MALTEMPO NEL FORLIVESE, IL PUNTO DI CONDIFESA ROMAGNA: PIOGGIA INTENSA COME NEI CLIMI TROPICALI, I DATI E I DANNI ALL'AGRICOLTURA

Il maltempo degli ultimi giorni ha colpito in maniera pesante il territorio forlivese e Condifesa Romagna - associazione senza scopo di lucro che associa oltre mille imprese agricole, affiancandole nella prevenzione e nella gestione dei rischi – ha avviato il monitoraggio degli effetti del meteo avverso sulle produzioni agricole. Pioggia intensa, con valori tipici dei climi tropicali, e violente grandinate hanno colpito la fascia nord del comprensorio forlivese, quella che confina con il faentino e il ravennate.

“Anche quest'anno maggio si caratterizza come un mese molto instabile dal punto di vista meteo, e ci sono zone dove le precipitazioni sono state importanti con accumuli consistenti, tanto da poter azzardare il paragone con le piogge monsoniche”, commenta Andrea Ferrini, presidente di Condifesa Romagna.

I DATI

Negli ultimi 5 giorni, rileva Condifesa Romagna, nella parte settentrionale del comune di Forlì, tra Villafranca e Barisano, si sono registrati oltre 60 mm di precipitazioni. Nella zona più a sud si arriva attorno ai 35, mentre poco o niente nel cesenate (ad esclusione di Cesenatico) e nel riminese.

“I temporali sono stati molto localizzati, con celle temporalesche che, su superfici ridotte, hanno scaricato una quantità impressionante di acqua causando allagamenti e, nei casi più intensi, grandinate diffuse e persistenti – rileva Ferrini – Se nel ravennate i danni sono stati importanti, nel forlivese il fenomeno è leggermente più clemente, con danni al momento meno quantificabili ma purtroppo presenti. Ciò che si è verificato testimonia un clima che cambia, che alterna periodi siccitosi a momenti di pioggia intensa concentrate in poche ore. Se analizziamo il parametro del rain rate del mese di maggio, a Forlì abbiamo valori che sfiorano i 180 mm all'ora: un'intensità da Foresta Amazzonica. Le precipitazioni durano alcuni minuti, al massimo mezz'ora, ma si verificano con intensità da climi tropicali. La media pluviometrica della nostra zona storicamente si assestava sui 40/60 mm all'ora per un temporale forte, in casi eccezionali poteva raggiungere il picco di 100 mm all'ora: fenomeni temporaleschi come quelli degli ultimi giorni fanno veramente riflettere, anche perché in passato non erano certo così frequenti”.

I DANNI ALL'AGRICOLTURA

Sia la pioggia intensa che la grandine hanno un impatto negativo sulle produzioni agricole. Si sono avuti campi di orticole allagati e le piante rischiano il soffocamento delle radici superficiali, non ancora pienamente sviluppate. “In questa fase fenologica l'acqua che permane nei terreni anche per poco tempo rischia di compromettere la crescita delle piante – evidenzia il presidente di Condifesa – E poi, vista anche l'umidità presente, facilita l'insorgenza di attacchi fungini. In quelle zone dove è piovuto di più c'è stata anche la grandine, riscontrata sia martedì che ieri, un fenomeno a macchia di leopardo ma con ripercussioni importanti sui frutteti non coperti: i nuovi impianti sono nella maggior parte dei casi dotati delle reti antigrandine, ma quelli più datati no e gli agricoltori si affidano alle assicurazioni”.

LE PROCEDURE PER CHI E' ASSICURATO

“Nel momento in cui un'azienda agricola è assicurata deve dare notizia dell'evento avverso alla propria agenzia con la segnalazione del danno, un passaggio che deve essere immediato – ricorda Ferrini – Poi può essere richiesta una perizia, da effettuare al momento della raccolta o per memoria, nel caso in cui non ci sia un danno immediatamente visibile ma riscontrabile in futuro, come i frutti che durante l'accrescimento possono poi presentare malformazioni. Condifesa recepisce le segnalazioni e in questa fase stiamo raccogliendo le informazioni dai nostri soci. Ricordiamo infatti che anche l'eccesso di pioggia è una delle avversità coperte dalle polizze, ma serve verificare l'entità delle precipitazioni. La raccomandazioni agli agricoltori – conclude Andrea Ferrini - è di continuare a monitorare le coltivazioni e gli eventuali danni, comunicandoli a noi e alle organizzazioni professionali di appartenenza”.

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18/05/2024, 8:08
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ASSICURAZIONI AGRICOLE, LA SFIDA DI CONDIFESA ROMAGNA:
NUOVE POLIZZE E DIVERSIFICAZIONE DELLA COPERTURA DEL RISCHIO
L’associazione, con oltre mille associati, giovedì terrà la sua assemblea annuale.
Il presidente Ferrini: “Un mandato difficile, ma abbiamo ottenuto risultati importanti”

Le polizze assicurative sono ormai a tutti gli effetti uno strumento fondamentale per gli imprenditori agricoli, ma è necessario rivedere l’impianto della cosiddetta difesa passiva: per Condifesa Romagna serve mettere al centro la tutela del reddito dell’azienda agricola, creando le condizioni affinché sempre più agricoltori scelgano di assicurare le proprie produzioni.

E di queste prospettive l’associazione senza scopo di lucro, che associa oltre mille imprese agricole affiancandole nella prevenzione e nella gestione dei rischi, ne discuterà giovedì 25 luglio durante l’Assemblea Generale Ordinaria dei Soci che si terrà nella sala riunioni di Coldiretti a Forlì, in via Forlanini 11 alle ore 21.

“Giovedì porteremo all’attenzione dei soci le nuove procedure di riscossione dei contributi e delle quote associative – illustra Andrea Ferrini, presidente di Condifesa Romagna –: come condiviso lo scorso anno in Consiglio, abbiamo convenuto che serva fare chiarezza e stabilire date certe in cui soci sono chiamati a versare la prima quota e poi il saldo. Sino ad oggi, infatti, tutto era legato all’arrivo dei contributi statali, ma questi, soprattutto per le produzioni vegetali, ormai sono erogati con una certa regolarità: quindi proponiamo di versare l’anticipo a fine ottobre e il 31 luglio dell’anno successivo il saldo. Così i soci nel momento in cui stipulano l’assicurazione sanno di avere due scadenze già stabilite e possono fare la loro programmazione finanziaria. Questo consentirà al Condifesa di ottimizzare le spese per anticipare i contributi e di pesare quindi meno sui propri soci”.

Durante l’Assemblea si voterà anche il rinnovo del Consiglio di Amministrazione di Condifesa Romagna.
“Il mandato triennale che arriva alla conclusione non è stato facile, con un rapporto tra sinistri e premi riconosciuti molto a sfavore delle compagnie assicurative: gelate, alluvioni, brinate, grandinate, trombe d’aria, siccità… l’agricoltura romagnola non si è fatta mancare nulla e il nostro territorio è stato particolarmente colpito – riassume il presidente -. Anche per questo si sono avute clausole assicurative peggiorative: come Condifesa Romagna abbiamo cercato di ragionare con le compagnie, abbiamo condotto trattative serrate per portare il massimo risultato per gli agricoltori. Il nostro lavoro è stato apprezzato, abbiamo continuato ad anticipare i contributi dovuti dai soci e nel corso del triennio gli associati sono aumentati del 15% superando quota mille. Davanti a questi scenari, anche per avere condizioni di maggior favore, è importante avere il maggior numero di imprese agricole assicurate e poter contare sulla contribuzione pubblica. Condifesa nel prossimo triennio lavorerà per individuare forme assicurative win-win tra imprese agricole e compagnie: stiamo studiando le cosiddette polizze parametriche che, per semplificare il ragionamento, scommettono sull’accadimento di un determinato evento (gelo, grandine…) con una determinata intensità: non sostituiranno le polizze tradizionali, infatti ancora non sono così competitive, ma si potranno affiancare a queste e c’è sempre la possibilità di sviluppare fondi mutualistici a sostegno. Pensiamo che rispetto al totale dell’investimento in polizze tradizionali, una diversificazione delle copertura del rischio con un 10-20% dedicato alle polizze parametriche possa essere una strategia interessante. Così come è interessante implementare un modello misto di difesa attiva e passiva: in questa direzione va il bando regionale Frutteti Protetti, che prevede un’intensità dell’aiuto del 70% purché si adottino due apprestamenti di sicurezza tra sistemi di contrasto delle gelate tardive, strutture di contenimento degli eventi grandinigeni e di protezione dagli insetti e impiantistica per mitigare la siccità. La sfida di Condifesa Romagna – conclude Andrea Ferrini – è di inserirci in questi percorsi garantendo polizze più leggere proprio perché si sono coperti attivamente i rischi, implementando poi polizze su queste strutture di difesa attiva: in futuro diventerà necessario e premiante assicurarle”.

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23/07/2024, 13:49
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