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tecmn
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Il CONAF coordina per l’Associazione mondiale agronomi in vista degli eventi di Milano Buone pratiche agronomiche per nutrire il mondo: bando internazionale al via in vista di Expo 2015Il presidente CONAF, Sisti: «Le Best Practices di Expo Milano 2015 diventeranno standard di riferimento e modello di sviluppo sostenibile per tutti i Paesi del mondo»Al via un bando internazionale sulle Buone Pratiche di Sviluppo Sostenibile per la Sicurezza Alimentare “Feeding Knowledge” per gli agronomi di tutto il mondo (associati alla WAA - World Association of Agronomists, fra cui quelli italiani), in vista di Expo 2015, che vedrà sei mesi di eventi e il VI Congresso mondiale in programma proprio a Milano, nel mese di settembre 2015. Il CONAF sta coordinando per l’Associazione Mondiale Agronomi (WAA - World Association of Agronomists) la partecipazione all’interno dell’Esposizione Universale che si svolgerà a Milano dal 1 maggio al 31 ottobre 2015. «La WAA ed il CONAF – spiega Andrea Sisti, presidente CONAF - intendono partecipare, attraverso gli Associati di tutto il mondo, a questo importante evento internazionale presentando un proprio progetto “WAA per EXPO” dal titolo “Cibo ed Identità – La Fattoria Globale del futuro”. Idee e progetti per modelli di produzione di cibo, identitari, sostenibili e duraturi. La professione dell’agronomo per la responsabilità sociale nella pianificazione e progettazione delle aziende nello sviluppo sostenibile e nella diversità dei territori delle comunità locali». Sei gli argomenti al centro dell’attenzione: Biodiversità e miglioramento genetico; Sostenibilità e Produttività; Sviluppo ed identità locale; Alimentazione e scarti alimentari; Cultura progettuale e responsabilità sociale; Cambiamenti climatici e territorio di produzione. «La prima importante occasione di sviluppo del tema – prosegue Sisti – è la partecipazione ad un bando internazionale organizzato da EXPO2015 sulle “Buone Pratiche di Sviluppo Sostenibile per la Sicurezza Alimentare”, ovvero “Best Sustainable Development Practices” (BSDP) - Feeding Knowledge”: questo concorso – spiega - ha lo scopo di raccogliere, mettere in luce e far conoscere progetti, servizi, prodotti, soluzioni scientifiche nel settore agricolo che abbiano ottenuto effetti migliorativi rispetto a condizioni precedenti. Le Best Practices di Expo Milano 2015 diventeranno standard di riferimento e modello di sviluppo sostenibile per tutti i Paesi del mondo, a livello ambientale, sociale, produttivo, tecnico e scientifico». Le buone pratiche che verranno proposte dovranno "costruire" una storia unica sulla base del tema “Cibo ed identità – La fattoria globale del futuro” che sarà appunto oggetto del VI Congresso Mondiale. «La WAA raccoglierà le esperienze maturate dai professionisti agronomi nel mondo in un unico progetto organico – aggiunge Sisti -, declinato su tutti gli argomenti previsti». Il materiale dovrà essere inviato (entro il 30 agosto) utilizzando l’apposito format disponibile sul sito della WAA-AMIA ( http://www.worldagronomistsassociation.org) nella sezione “WAA for Feeding Knowledge”. Milano, 9 luglio 2014 - C.s. 49
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09/07/2014, 16:01 |
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tecmn
Iscritto il: 12/09/2010, 18:47 Messaggi: 916
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Presentato a Milano il I Congresso Europeo degli Agronomi Agronomi al centro dello sviluppo rurale: a Bruxelles il Congresso Europeo a novembre La nuova PAC riconosce il ruolo fondamentale della consulenza per le aziende agricole “L’Agronomo al centro dello Sviluppo rurale per una consulenza qualificata” è il titolo del I Congresso Europeo degli Agronomi, in programma a Bruxelles il 10 e 11 novembre. Il 2014 rappresenta un anno importante per la professione – comunica il CONAF durante la presentazione del Congresso a Milano in occasione dell’assemblea dei presidenti degli Ordini territoriali -, con l’agronomo al centro dello sviluppo rurale, chiamato a svolgere l’importante ruolo di intermediazione per il trasferimento della conoscenza, il portatore di conoscenza, sarà il tramite tra la ricerca e la sua applicazione: il broker dell’innovazione nell’ambito dei PEI (Partenariato Europeo per l’Innovazione). «I regolamenti comunitari per l’applicazione della nuova PAC 2014-2020 – ha sottolineato Rosanna Zari, vicepresidente CONAF - riconoscono il ruolo fondamentale della consulenza per le aziende agricole, così come la progettazione degli interventi strutturali per migliorare e favorire lo sviluppo delle zone rurali, occorre quindi codificare ed unificare le attività professionali affinché l’agronomo sia il punto di riferimento delle istituzioni Europee così come all’interno di ciascuno stato membro per il governo del territorio rurale, dei paesaggi e della sicurezza alimentare». Tra gli argomenti anche la EPC, ovvero la carta professionale Europea, una delle novità introdotte dalla recente revisione della direttiva qualifiche. A conclusione del I Congresso gli argomenti trattati ed i risultati ottenuti saranno sintetizzati in un documento finale, la Carta dell’Agronomo europeo. Roma, 10 luglio 2014 C.s. 52
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10/07/2014, 16:23 |
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tecmn
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Le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro del CONAF a Gian Piero Maracchi neo presidente Accademia dei Georgofili «Congratulazioni e auguri di buon lavoro a nome del CONAF a Gian Piero Maracchi nuovo presidente dell’Accademia dei Georgofili. Un nome di alto profilo internazionale quello di Maracchi, già vicepresidente dell’Accademia, a cui saprà dare nei prossimi una spinta innovativa nel solco della tradizione della ricerca scientifica in agricoltura. Non mancheranno, con la nostra categoria, momenti di confronto e proficua collaborazione». Sono le parole di Andrea Sisti, presidente CONAF e ‘accademico dei Georgofili’, che ha salutato l’elezione di Maracchi a presidente dell’Accademia dei Georgofili. Maracchi succede a Franco Scaramuzzi, che nelle scorse settimane si è dimesso dopo 28 anni di guida dell’Accademia. Gian Piero Maracchi - Climatologo di fama internazionale – come riporta la nota stampa dell’Accademia dei Georgifili -, molto noto al pubblico, Maracchi è Professore Emerito di Agrometeorologia e Climatologia della Università di Firenze ed ha pubblicato oltre 450 lavori scientifici su qualificate riviste nazionali ed internazionali e numerosi libri. Ha svolto e svolge tutt’ora importanti incarichi, sia a livello scientifico che manageriale. Roma, 10 luglio 2014 C.s. 53
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10/07/2014, 17:06 |
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tecmn
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Il presidente CONAF Sisti alla presentazione del Piano strategico per ricerca e innovazione Ricerca in agricoltura puntando sui nostri giovani laureati Sisti, presidente CONAF: «Indicazioni su produttività siano riferimento per politiche agricole prossimi anni»
«Anteporrei la ricerca all’innovazione perché senza la prima non si arriva alla seconda. Le indicazioni sulla produttività e la sostenibilità contenute nel documento dovranno essere i punti di riferimento delle politiche agricole dei prossimi anni. Un altro aspetto che bisognerebbe portare avanti in tema di ricerca è lavorare per tenere i nostri laureati ed evitare che portino il loro sapere all'estero, in modo da essere competitivi come sistema paese». E’ stato questo, in sintesi, l’intervento del presidente CONAF Andrea Sisti alla presentazione del “Piano strategico per l'innovazione e la ricerca nel sistema agricolo e forestale”, a Roma, alla presenza, fra gli altri, del ministro delle Politiche agricole Martina, del sottosegretario Castiglione, del capo del Dipartimento delle politiche europee ed internazionali e dello sviluppo rurale del Mipaaf Blasi e del direttore scientifico del Cra Bisoffi.
Il Piano descrive la strategia per le azioni da intraprendere e risponde al dettato della prima delle sei priorità del Regolamento europeo per lo sviluppo rurale 2014-2020: ovvero, promuovere il trasferimento di conoscenze ed innovazione nel settore agricolo e forestale nelle zone rurali.
Roma, 12 luglio 2014 C.s. 54
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12/07/2014, 11:32 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68800 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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DAL SEME ALLA TAVOLA: AGRONOMI E FORESTALI PER LA SICUREZZA DEI NOSTRI PIATTI
La frutta e la verdura che quotidianamente acquistiamo sono sane? Chi è in grado di controllare e garantire i nostri alimenti dal campo alla tavola?
I problemi, i dubbi e le domande su cui i consumatori si interrogano quando fanno la spesa rientrano sotto il tema della SICUREZZA ALIMENTARE. Un argomento complesso e delicato che coinvolge la salute e il benessere delle persone e che è al primo posto nei pensieri di una specifica categoria professionale: I DOTTORI AGRONOMI E FORESTALI. È anche per questa ragione che l’ORDINE DEI DOTTORI AGRONOMI E FORESTALI DELLA PROVINCIA DI TORINO ha fatto incontrare a Torino agronomi, tecnici ed esperti in ambito agro-alimentare per discutere sulla possibilità di migliorare la sicurezza alimentare a partire dal campo e andare alla ricerca di nuove strategie a garanzia dei consumatori.
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14/07/2014, 18:24 |
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tecmn
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L’accordo, di durata triennale, intende valorizzare il grande patrimonio arboreo della città Agronomi e Municipio Roma Centro Storico siglano protocollo per gestione sostenibile e cultura del verde urbano La firma è avvenuta fra i presidenti CONAF Sisti, del I Municipio di Roma Capitale Alfonsi e dell’Ordine di Roma Corbucci Siglato a Roma un Protocollo d’intesa fra il CONAF, l’Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali di Roma e Roma Capitale – Municipio I per una collaborazione per le attività di promozione della cultura del verde, dei giardini storici, delle piante monumentali e della valorizzazione sociale degli spazi comuni e della gestione sostenibile della città. Il protocollo – che avrà durata triennale – è stato sottoscritto dal presidente del I Municipio di Roma Capitale Sabrina Alfonsi; da Andrea Sisti presidente CONAF e da Edoardo Corbucci, presidente dell’Ordine di Roma. Un protocollo che si pone l’obiettivo di sviluppare una consapevolezza dei cittadini sul tema della gestione del patrimonio verde della città. «Vogliamo mettere in pratica nel cuore di Roma, collaborando con il I Municipio – sottolinea il presidente CONAF Andrea Sisti - i principi della Legge. 10/2013 sulle “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”. In particolare promuovendo momenti di informazione e di concorsi di idee basati sull’innovazione nelle forme di pianificazione progettazione e gestione del verde pubblico e privato – conclude Sisti -, attraverso la realizzazione di concorsi, workshop e convegni nel territorio del I Municipio di Roma Capitale» L’Amministrazione del Municipio I Roma Capitale che dispone di un vasto patrimonio arboreo comunale, è costantemente impegnata nel controllo e nel monitoraggio nell’interesse dei cittadini: «Siamo consapevoli – commenta il presidente del Municipio I Roma Capitale Sabrina Alfonsi – della grande importanza del verde cittadino, sia per i benefici alla vita dei residenti e dei turisti, sia come elemento cardine della qualità urbana di una metropoli moderna. Per questo abbiamo deciso di sottoscrivere questo protocollo con i dottori agronomi e dottori forestali, perché la nostra città necessita di una gestione e manutenzione delle aree verdi in armonia con i più moderni e qualificati criteri di intervento». «Vogliamo creare un modello per la corretta gestione del verde urbano, partendo proprio dal Municipio centrale – aggiunge Edoardo Corbucci, presidente dell’Ordine di Roma – dove è presente un grande patrimonio di verde storico. Lo faremo, insieme al I Municipio, attraverso incontri e momenti di divulgazione rivolti ai cittadini, giovani ed anziani in particolare; ma anche organizzando attività didattiche e di aggiornamento professionale riservati sia agli iscritti all’Albo dei dottori agronomi e dottori forestali sia per i dipendenti dell’Amministrazione pubblica». Roma, 16 luglio 2014 C.s. 55
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16/07/2014, 19:22 |
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tecmn
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CONAF - Federazione Sardegna Norme per lo sviluppo delle aree verdi in ambito urbano. Opportunità e metodi indicati nella legge 10/2013Si è svolto a Cagliari presso l’ex Lazzaretto il Convegno organizzato il convegno “Norme per lo sviluppo delle aree verdi in ambito urbano. Opportunità e metodi indicati nella legge 10/2013” che ha permesso un ampio confronto sul tema del verde in città. La Legge 10/2013 considera lo sviluppo delle aree verdi urbane non solo come un elemento estetico ed ecologico delle nostre città, ma come un vero e proprio servizio che deve essere reso ai cittadini. Mette in evidenza il ruolo centrale delle piante per il miglioramento dell’ambiente, esercitato con la loro azione di filtraggio dell’atmosfera, di regimazione delle acque, di influenza sul clima, di monitoraggio dei parametri ambientali e per la nostra psiche. Ettore Crobu, presidente della Federazione degli Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Sardegna, ha condotto il dibattito avviato con l’intervento del Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Cagliari Gaetano Nastasi che ha evidenziato i risvolti urbanistici riportati e l’esigenza di un approccio multidisciplinare per la piena attuazione di quanto legiferato. L’Assessore degli Enti Locali della Regione Sarda Cristiano Erriu e il Direttore Generale dell’ANCI Umberto Oppus hanno indicato quali saranno le azioni che intendono intraprendere per il recepimento della noma da parte degli enti locali. L’incontro è quindi proseguito con l’esame dei principali articoli della Legge 10/2013 da parte del Consigliere Nazionale Sabrina Diamanti che, oltre a fornire un quadro dello stato di attuazione della norma in ambito nazionale, ha illustrato le funzioni del Comitato per il Verde Pubblico del Ministero e il ruolo svolto dal C! onsiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Forestali. Mario Asquer, vice Presidente dell’Ordine di Cagliari, ha illustrato i risvolti economici che possono catalizzare l’attuazione della norma e il metodo che può essere seguito per esprimere un giudizio di convenienza per l’utilizzo di risorse per lo sviluppo e la manutenzione degli spazi verdi urbani. Nella seconda sessione dei lavori sono state prese in esame le opportunità che è possibile conseguire attraverso lo sviluppo delle aree verdi urbane e periurbane, gli interventi tecnici dei Dottori Agronomi Paolo Callioni e Raimondo Congiu, hanno evidenziato rispettivamente i vantaggi che possono ottenersi con la realizzazione di superfici permeabili e dei tetti verdi, e la ricaduta che l’attuazione delle misure programmate potrebbe avere per il settore florovivaistico locale. L’incontro si è concluso con la presentazione da parte dell’Assessore all’Urbanistica e Ambiente del Comune di Cagliari Paolo Frau e del Dirigente Claudio Papoff, dello stato del verde della città e dei programmi di sviluppo e manutenzione di spazi verdi. LINK: l’intervista ad Ettore Crobu su Radiolina http://www.conaf.it/14072014-radiolina; servizio con Marcello Caredda su Videolina http://www.conaf.it/14072014-videolina
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18/07/2014, 19:24 |
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tecmn
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CONAF - Federazione Lombardia Gli Agronomi Lombardia ad Expo: ne parlano su Il Sole 24 OreIn uno speciale Lombardia de Il Sole 24 Ore, la Federazione regionale degli Ordini dei dottori agronomi e dei dottori forestali della Lombardia parla del Congresso mondiale degli agronomi, dal 14 al 18 settembre 2015, in occasione di Expo.Mettere in rilievo le peculiarità più note degli agronomi – si legge nell’articolo -, ovvero quella di occuparsi dal punto di vista tecnico scientifico delle produzioni agricole, porrà in evidenza come tali competenze - mette in chiaro Gianpietro Bara (presidente Federazione Lombardia) - “siano naturalmente combinate con quelle che riguardano la gestione del territorio, dell’ambiente e del paesaggio, perché la produzione alimentare è legata strettamente a questi aspetti”. Su questi temi, per altro, la Federazione lombarda sta da tempo lavorando, tanto che a inizio 2014 ha presentato un’articolata proposta in vista della revisione della legge regionale 12/2005, la norma per il governo del territorio. “Riteniamo importante – sintetizza il presidente - che si giunga in tempi brevi a una legge che premi la corretta gestione del territorio lombardo, anche ai fini della prevenzione del dissesto e della riduzione del consumo di suolo”. Tutto ciò con la consapevolezza ! che il contributo dei dottori agronomi e dei dottori forestali all’interno del team di pianificazione è irrinunciabile, posto che “il territorio extraurbano, agricolo o forestale è la componente predominante della superficie del territorio regionale”. L’articolo completo nella sezione ‘rassegna stampa’ del sito CONAF: www.conaf.it/rassegna_stampa
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18/07/2014, 19:26 |
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tecmn
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Lo scorso anno fu siglato un protocollo d’intesa per la tutela ambiente e attività mondo rurale CONAF contrario allo scioglimento del Corpo Forestale «Istituzione utile e gloriosa, vera sentinella del nostro territorio» Il presidente Sisti: «Unica forza di polizia dello Stato specializzata nella tutela del paesaggio e dell’ambiente e nella difesa del patrimonio agroforestale nazionale» Disaccordo da parte del CONAF allo scioglimento del Corpo Forestale dello Stato, così come è stato previsto nel decreto Madia sulla Pubblica Amministrazione. Il consiglio dei ministri ha infatti approvato il disegno di legge in tema di riorganizzazione della pubblica amministrazione che, (all’art.7 comma 1), decreta l’assorbimento delle funzioni di polizia del Corpo Forestale dello Stato in quelle delle altre forze di polizia e delle amministrazioni locali, pur “restando la garanzia degli attuali livelli di presidio dell’ambiente e del territorio e la salvaguardia delle professionalità esistenti”. «Non si possono cancellare con un atto quasi duecento anni di storia al servizio del Paese – commenta il presidente CONAF Andrea Sisti –. Il Corpo Forestale è un’istituzione, utile e gloriosa, la vera sentinella del nostro territorio, è l’unica forza di polizia dello Stato specializzata nella tutela del paesaggio e dell’ambiente e nella difesa del patrimonio agroforestale nazionale. Una realtà formata da personale specializzato che svolge un fondamentale servizio all’intera comunità, basti pensare agli incendi boschivi e alle operazioni contro le agropiraterie nel campo alimentare, oppure la sorveglianza dei parchi nazionali e delle riserve naturali». Nel 2013 proprio fra il Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali ed il Corpo Forestale dello Stato fu siglato un protocollo d’intesa con gli obiettivi della tutela dell’ambiente e delle attività del mondo rurale, ma anche gestione, controllo e valorizzazione dei processi agricoli, zootecnici e forestali in Italia. «Con il Corpo Forestale – sottolinea Sisti – abbiamo iniziato un percorso comune, una collaborazione attiva con l’obiettivo di tutelare ambiente e mondo rurale, nonché per controllare e valorizzare i processi di produzione agroalimentare; puntando sulla sostenibilità nella gestione e tutela della risorse ambientali e tutela della sicurezza, territoriale ma anche agronomica e fitosanitaria. L’ipotesi dello scioglimento del Corpo Forestale, rappresenterebbe a mio avviso, una grave perdita per il sistema Paese, un grave colpo per la difesa e la salvaguardia del territorio e del made in Italy agroalimentare. Privarsene proprio in un momento storico delicato e particolare come quello attuale, sarebbe un errore dalle conseguenze non immaginabili». Roma, 29 luglio 2014 C.s. 56
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29/07/2014, 18:04 |
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tecmn
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Intervento del Presidente Andrea Sisti sugli eventi calamitosi che hanno colpito il trevigiano «Davanti a calamità no a soluzioni semplicistiche. Territorio è sistema complesso. Sua gestione tenga conto di tutte componenti» Il presidente Sisti: «Non è possibile che ogni volta si sia a discutere sulla mancata prevenzione, di chi siano le responsabilità e probabilmente dell’inutilità delle norme, con il risultato sempre di nuovi disastri ambientali, oltre in primis alla perdita di vite umane» «No a soluzioni semplicistiche, ricerca e condivisione delle responsabilità per migliorare gli interventi e gestione delle manutenzioni secondo le caratteristiche del territorio che rimane un sistema complesso». E’ quanto afferma il presidente CONAF Andrea Sisti in seguito agli eventi calamitosi che hanno colpito il trevigiano. «Ogni volta che accadono tragedie di questo tipo sentiamo dichiarazioni troppo semplicistiche che propongono soluzioni semplicistiche. Non dobbiamo mai dimenticare che il territorio è un sistema che richiede analisi e soluzioni complesse. Se è vero che da una parte si è verificata una ingente intensità di precipitazioni dall’altra la gestione del territorio deve tenere conto di tutte le componenti. Non si può imputare all’attività agricola e alla presenza di bosco la responsabilità di quanto accaduto. Così come sarebbe assolutamente sbagliato bloccare le produzioni di eccellenza. Quello che occorre è porre attenzione alla gestione partendo semmai proprio dall’azienda agricola. Per questo non servono opere di grande entità se non si parte da una corretta gestione delle aziende e della risorsa. Occorre sburocratizzare e dare contenuti tecnici ai provvedimenti in modo che possano risultare, non solo atti formali e dovuti, ma avere una loro ricaduta sulla tutela del territorio e delle persone. Non è possibile che – conclude Sisti -, ogni volta si verifica un evento calamitoso si sia a discutere sulla mancata prevenzione, di chi siano le responsabilità e probabilmente dell’inutilità delle norme, con il risultato sempre nuovi disastri ambientali, oltre in primis alla perdita di vite umane. Siamo un Paese dove all’organizzazione del territorio, purtroppo, si antepone la fatalità». Roma, 4 agosto 2014 C.s. 57
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04/08/2014, 17:26 |
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