Agronomist and Forester day, la sintesiGrande successo registrato per la seconda edizione di Agronomist and Forester Day; 21.000 iscritti sul territorio nazionale, 86 Ordini territoriali, 16 Federazioni e 2 ordini Regionali, 24 atenei sedi delle ex facoltà di Agraria, oltre 100 volontari tra studenti e professionisti impegnati a raccontare la professione del dottore agronomo e del dottore forestale, dell’agronomo e forestale iunior e del biotecnologo agrario.
Un confronto serrato con gli studenti degli atenei italiani, che si è svolto su tutto il territorio italiano giovedì 14 aprile, aperto in diretta streaming dal Consiglio Nazionale a Roma ed a seguire con le sedi degli ordini e federazioni in collaborazione con le rispettive Facoltà e Dipartimenti di Agraria italiane.
Chi è il dottore Agronomo e il dottore Forestale, di cosa si occupa, e quale percorso deve intraprendere un giovane laureato se vuole diventarlo. Se ne è discusso in tutta Italia, attraverso le esperienze di tanti colleghi e dirigenti ordinistici, che in collaborazione con gli atenei italiani, hanno parlato agli studenti intervenuti, di come si accede alla professione di dottore agronomo e dottore forestale, di agronomo e forestale juniores e di biotecnologo agrario, quali sono i diritti e i doveri di un professionista che entra per la prima volta al mondo del lavoro.
Un’azione di divulgazione della professione e del relativo percorso fino all’iscrizione all’albo, mirata a promuovere le competenze professionali armonizzandole con le richieste di nuove professionalità con prestazioni innovative in settori che la società moderna in generale ed il mondo del lavoro in particolare richiede sempre di più.
Andrea Sisti, Presidente CONAF si dice molto felice di questa iniziativa, soprattutto di averla potuta condividere nell’organizzazione con tutti i colleghi che a vario titolo hanno contribuito alla riuscita del semestre di Expo 2015 e con progetto attuato nel sito espositivo, si sono centrati appieno gli obiettivi che dovevano essere attuati: discutere e far discutere dei temi universali quali la sostenibilità, l’alimentazione e di come nutrire il mondo per il futuro dell’umanità, senza intaccare ulteriormente le risorse naturali che sono limitate. Tutto questo attraverso la chiave di lettura del dottore agronomo e del dottore forestale.
“Ci vogliono politiche valide”, -afferma Sisti – “ma anche professionisti che sappiano approcciare a queste tematiche in maniera idonea e diversa da come è stata fatto in passato. Questo è un giorno in cui non solo si festeggia e si racconta la nostra professione, ma è un momento importante di confronto con i giovani che stanno studiando le discipline afferenti alla sfera professionale dei dottori agronomi e dottori forestali e che dopo la laurea potranno scegliere di fare la nostra professione ad ogni livello, sia come liberi professionisti, sia come dipendenti ”.
Nella sede CONAF presente Emanuele Marconi, vice coordinatore della Conferenza di Agraria, che nel ribadire la vicinanza del mondo accademico a partire dal 2009 con il CONAF e al fine di rafforzare ulteriormente il legame tra mondo della formazione accademica e mondo professionale, ritiene che proprio insieme si debbano affrontare le nuove competenze ed opportunità di questa professione. “Spesso si è notata”- prosegue Marconi- “una certa timidezza che questa professione possiede per alcuni ambiti rispetto ad altre professioni tecniche, mentre invece bisognerebbe esternare di più la consapevolezza che pianificazione e progettazione esistono anche nel mondo organico e biotico, e che un sistema ampio, forte e solido quale quello che abbiamo creato tra gli atenei in cui insistono i corsi di scienze agrarie e scienze forestali e il mondo delle professioni con il CONAF, debba proprio colmare questo tipo di carenza strutturale.”
All’incontro è intervenuto anche Stefano Poeta, Presidente EPAP, la cassa Previdenziale pluricategoriale di Agronomi e Forestali, che nel ringraziare il CONAF per la politica attuata come categoria di progettisti e pianificatori verso le tematiche dell’ambiente, della sostenibilità, del cibo, ha tracciato l’indirizzo politico che la nuova dirigenza della Cassa vuole attuare per i prossimi anni: “intervenire, come ci chiede il Governo italiano, attraverso investimenti mirati ai settori dell’economia reale del Paese, ma cercando prioritariamente di creare, un miglioramento delle condizioni reddituali degli iscritti all’EPAP; investimenti mirati dunque su settori e imprese, che diano prospettive lavorative agli iscritti alla cassa, che possano far generare migliori redditi e migliori pensioni”.
Lina Pecora, consigliere CONAF ha ribadito l’importanza di questa giornata oramai istituzionalizzata della convenzione quadro tra Conaf ed La Conferenza di Agraria, ma anche delle convenzioni operative tra gli atenei che ospitano i corsi di Agraria e Forestale e le Federazioni regionali su due tematiche strategiche: formazione ed innovazione della professione; “è necessario un confronto sempre più ampio con la base, al fine di adeguare i percorsi di studio universitari all’agronomo del futuro, una professione universale, capace di operare con questa visione anche alle esigenze locali territoriali; questa edizione,” - prosegue il consigliere Pecora-, “è rafforzata dalla presenza degli oltre 100 volontari che hanno animato il nostro progetto di Expo 2015, che porteranno la loro testimonianza e la loro esperienza personale attraverso le diverse attività che si sono susseguite in maniera frenetica durante i sei mesi di esposizione universale”.
Marcella Cipriani, consigliere CONAF, crede che manchi una comunicazione efficace della professione di dottore agronomo e dottore forestale; nonostante sia una professione intellettuale, con importante ruolo sociale, solo il 25% dei laureati in Agraria decide di abilitarsi all’esercizio della professione. Il Piano di Azione per gli Atenei, e l’esperienza di Expo hanno avuto l’obiettivo di raccontare il ruolo dell’agronomo nella società moderna; durante il semestre espositivo abbiamo avuto 120.000 visite guidate alla mostra permanente nel padiglione, 100 eventi nella fattoria globale, 20.000 accessi sul nostro sito web.
La parola infine a Giancarlo Quaglia, coordinatore del Centro Studi CONAF, che si è soffermato sull’aspetto etico della nostra professione, “una figura complessa, -afferma Quaglia-, perché capace di applicare le sue conoscenze all’ambiente, alla salute dell’uomo, tutti aspetti ascrivibili alla responsabilità sociale”. La carta mondiale dell’Agronomo, documento finale di sintesi del VI congresso mondiale, parla proprio degli aspetti di responsabilità relativi alla produzione di cibo, da sempre caratterizzanti il ruolo dell’agronomo, professionista capace di ottimizzare i processi e rendere il cibo quindi fruibile ed accessibile a tutti; il dottore Agronomo è professionista che con il suo ruolo è capace di dare un uso sociale ad importanti risorse quali suolo e acqua, la cui oculata gestione è necessaria per la produzione di cibo, ma anche di saper promuovere un uso sociale della genetica e della tecnologia, termini questi ultimi in perfetta assonanza con l’enciclica di Papa Francesco, cioè che “non si deve usare la conoscenza per prevaricare il prossimo”; semmai, -prosegue Quaglia-, cercare di metterla a servizio della società, per rispondere alle esigenze dei tempi; quindi la ricerca della conoscenza, che per la nostra categoria si configura nella formazione professionale continua, un obbligo di legge ma anche di tipo deontologico, che mira ad evolvere la figura del professionista a servizio della società civile”.
Due i testimoni d’eccezione nella sede CONAF: Giuseppe Sallemi e Marco Sirigu, volontari in Expo che hanno raccontato una breve testimonianza della loro esperienza, unica ed irripetibile che ha permesso a tanti professionisti di raccontare la professione di Agronomo e Forestale da assoluti protagonisti.
“L’auspicio,” - conclude Sisti,- quello di proseguire con la contaminazione, una categoria che con il progetto della fattoria globale del futuro 2.0, si è fatta valere e conoscere, perché la ns è una professione universale che serve tuttavia anche ad affrontare i problemi locali, perché l’esperienza del VI Congresso Mondiale svolta in 42 padiglioni diversi, coinvolgendo gli stessi anche nella discussione delle tesi congressuali, è stata un’esperienza travolgente che rimarrà negli annali della storia delle esposizioni universali, perché abbiamo toccato con mano come sia importante partire da un taglio globale, per affrontare i problemi locali.
Questo progetto di conoscenza e discussione su importanti tematiche, continuerà con diversi strumenti che presto saranno portati all’attenzione dei colleghi. Tra questi, in programma percorsi formativi di alta formazione con taglio internazionale, che saranno fatti in collaborazione con l’associazione mondiale degli agronomi WAA, costruendo il percorso tutti insieme con processo partecipativo così come fatto fino a questo momento.
Avviso per la costituzione dell'Elenco degli esperti in materia di ricerca e innovazione sul sistema agricoloSi comunica che il 13 aprile 2016 è stato pubblicato sul sito del MIPAAF l’Avviso per la costituzione dell'Elenco degli esperti in materia di ricerca e innovazione sul sistema agricolo.
La documentazione è disponibile al seguente indirizzo:
https://www.politicheagricole.it/flex/c ... agina/9993 Premio "Laura Bacci 2015” L' Istituto di biometeorologia del Consiglio nazionale delle ricerche in collaborazione con l' Accademia dei Georgofili e con il contributo della Società di ortofrutticoltura italiana, bandisce un concorso dedicato alla memoria della dottoressa Laura Bacci per un premio di studio destinato ad una tesi di laurea magistrale discussa nel periodo gennaio-dicembre 2015, in una delle seguenti tematiche:
• ortoflorovivaismo
• piante tintorie e da fibra
Il bando scade il 30 luglio 2016 ed è consultabile al seguente indirizzo:
http://www.fi.ibimet.cnr.it/premio-laur ... bacci-2015