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tecmn
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CONAF -Ordine di Mantova
Giovedì 14 aprile ’16 presso la sala convegni “Cattelan” di Confagricoltura Mantova I Dottori Agronomi mantovani in assemblea: obiettivo puntato sulle valutazioni immobiliari per la concessione del credito ad imprese e privati Interverrà il consigliere nazionale Guizzardi per presentare le linee guida dell’ABI
Relazione del Presidente, approvazione dei bilanci dell’ente nella parte istituzionale e poi spazio alla presentazione delle linee guida ABI per la valutazione immobiliare. Sono questi gli argomenti principali dell’Assemblea Ordinaria annuale 2016 dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di Mantova, convocata Giovedì 14 aprile ’16 presso la sala convegni “Cattelan” di Via Fancelli, 4 a Mantova.
“Oltre a ripercorrere e fare un bilancio dell’intensa attività svolta nel 2015 – precisa il Presidente dottore agronomo Claudio Leoni – che ci ha visti protagonisti sia a livello locale che ad EXPO, vogliamo riflettere sul futuro della nostra professione che è chiamata a recitare il ruolo di motore per un nuovo sviluppo, non solo nei processi produttivi agricoli, zootecnici ed ambientali, ma più in generale di tutto il territorio mantovano”.
Sono queste le motivazioni per cui è stato invitato il consigliere nazionale dottore agronomo Gianni Guizzardi, coordinatore del dipartimento Economia ed Estimo di CONAF, che presenterà le linee guida dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI) per la valutazione degli immobili. In un mercato dei mutui che fa segnare un +94,3%, in termini di nuove erogazioni, nel periodo gennaio-ottobre 2015, rispetto allo stesso periodo del 2014, la corretta applicazione dei metodi di valutazione e la conoscenza del mercato diventano fondamentali. Il ruolo del professionista valutatore è, pertanto, alla base dell’erogazione del credito.
“Il documento che verrà presentato dal collega Guizzardi – prosegue Claudio Leoni - rappresenta uno strumento di supporto ai molti Colleghi che sono quotidianamente impegnati, per favorire ripresa economica, anche nel settore delle valutazioni immobiliari ove è richiesta conoscenza generale e particolare dell’estimo, competenza propria dei dottori agronomi e dei dottori forestali”.
Al termine dell’evento è previsto il ringraziamento dei colleghi che nel 2015 si sono impegnati in attività di formazione e valorizzazione dell’attività professionale ed un momento conviviale.
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11/04/2016, 11:40 |
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tecmn
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AGRONOMIST AND FORESTER DAY 14 aprile - dalle ore 10.00 alle ore 13.00 Obiettivo della giornata: Promuovere e divulgare la professione del dottore Agronomo e del dottore Forestale, dell’Agronomo iunior, del Forestale iunior e del Biotecnologo agrario, attraverso un seminario organizzato contemporaneamente presso tutte le ex facoltà di Agraria in collaborazione con gli ordini territoriali e le Federazioni regionali presenti su tutto il territorio nazionale. Partendo dalla storia della professione, attraverso il percorso formativo universitario e post universitario attuale, si racconterà chi è, e soprattutto di cosa si occupa l’agronomo del futuro 2.0. Si farà riferimento anche a quale sia il suo ruolo nel campo dell’innovazione e del trasferimento dei risultati della ricerca. Un percorso partito molti anni fa, precisamente sin dal 2009 quello avviato dal CONAF con le ex Facoltà di Agraria per mezzo della sua Conferenza, e grazie alla nuova convenzione con i dipartimenti attuata nel 2013. Grande impulso hanno poi dato le nuove convenzioni operative, che sulla scia della partecipazione degli agronomi mondiali della WAA-CONAF ad Expo Milano 2015, hanno riconosciuto ai dottori Agronomi e ai dottori Forestali il ruolo di progettista del cibo e del paesaggio, ma anche di Innovation Broker, quale figura pregnante per collegare il mondo dell’impresa a quello della ricerca applicata. Scommessa vinta quella di Expo, che rappresenta per gli agronomi italiani un punto di partenza, al fine di mirare in maniera chiara ed incisiva al ruolo e alle responsabilità di una intera categoria. Ed è proprio da questo concetto che si dovrà partire, per focalizzare meglio tutto il percorso della professione di dottore Agronomo e dottore Forestale A breve il programma
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11/04/2016, 22:36 |
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tecmn
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AGRONOMIST AND FORESTER DAY
PROGRAMMA Trasmissione streaming da sede CONAF sul sito www.conaf.itGiovedì 14 aprile, dalle ore 10.00 alle ore 10.45 presso la sede del CONAF in via Po 22, il Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali introduce la seconda edizione dell’Agronomist and Forester Day INTERVENGONO • Andrea Sisti Presidente CONAF , • Emanuele Marconi Vice Coordinatore Conferenza Agraria, • Stefano Poeta, Presidente EPAP, • Carmela Pecora Consigliere delegato rapporti con le Università CONAF, • Marcella Cipriani Consigliere delegato nuove opportunità professionali CONAF • Giancarlo Quaglia, Centro Studi CONAF.
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13/04/2016, 12:13 |
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tecmn
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Agronomist and Forester day, la sintesiGrande successo registrato per la seconda edizione di Agronomist and Forester Day; 21.000 iscritti sul territorio nazionale, 86 Ordini territoriali, 16 Federazioni e 2 ordini Regionali, 24 atenei sedi delle ex facoltà di Agraria, oltre 100 volontari tra studenti e professionisti impegnati a raccontare la professione del dottore agronomo e del dottore forestale, dell’agronomo e forestale iunior e del biotecnologo agrario. Un confronto serrato con gli studenti degli atenei italiani, che si è svolto su tutto il territorio italiano giovedì 14 aprile, aperto in diretta streaming dal Consiglio Nazionale a Roma ed a seguire con le sedi degli ordini e federazioni in collaborazione con le rispettive Facoltà e Dipartimenti di Agraria italiane. Chi è il dottore Agronomo e il dottore Forestale, di cosa si occupa, e quale percorso deve intraprendere un giovane laureato se vuole diventarlo. Se ne è discusso in tutta Italia, attraverso le esperienze di tanti colleghi e dirigenti ordinistici, che in collaborazione con gli atenei italiani, hanno parlato agli studenti intervenuti, di come si accede alla professione di dottore agronomo e dottore forestale, di agronomo e forestale juniores e di biotecnologo agrario, quali sono i diritti e i doveri di un professionista che entra per la prima volta al mondo del lavoro. Un’azione di divulgazione della professione e del relativo percorso fino all’iscrizione all’albo, mirata a promuovere le competenze professionali armonizzandole con le richieste di nuove professionalità con prestazioni innovative in settori che la società moderna in generale ed il mondo del lavoro in particolare richiede sempre di più. Andrea Sisti, Presidente CONAF si dice molto felice di questa iniziativa, soprattutto di averla potuta condividere nell’organizzazione con tutti i colleghi che a vario titolo hanno contribuito alla riuscita del semestre di Expo 2015 e con progetto attuato nel sito espositivo, si sono centrati appieno gli obiettivi che dovevano essere attuati: discutere e far discutere dei temi universali quali la sostenibilità, l’alimentazione e di come nutrire il mondo per il futuro dell’umanità, senza intaccare ulteriormente le risorse naturali che sono limitate. Tutto questo attraverso la chiave di lettura del dottore agronomo e del dottore forestale. “Ci vogliono politiche valide”, -afferma Sisti – “ma anche professionisti che sappiano approcciare a queste tematiche in maniera idonea e diversa da come è stata fatto in passato. Questo è un giorno in cui non solo si festeggia e si racconta la nostra professione, ma è un momento importante di confronto con i giovani che stanno studiando le discipline afferenti alla sfera professionale dei dottori agronomi e dottori forestali e che dopo la laurea potranno scegliere di fare la nostra professione ad ogni livello, sia come liberi professionisti, sia come dipendenti ”. Nella sede CONAF presente Emanuele Marconi, vice coordinatore della Conferenza di Agraria, che nel ribadire la vicinanza del mondo accademico a partire dal 2009 con il CONAF e al fine di rafforzare ulteriormente il legame tra mondo della formazione accademica e mondo professionale, ritiene che proprio insieme si debbano affrontare le nuove competenze ed opportunità di questa professione. “Spesso si è notata”- prosegue Marconi- “una certa timidezza che questa professione possiede per alcuni ambiti rispetto ad altre professioni tecniche, mentre invece bisognerebbe esternare di più la consapevolezza che pianificazione e progettazione esistono anche nel mondo organico e biotico, e che un sistema ampio, forte e solido quale quello che abbiamo creato tra gli atenei in cui insistono i corsi di scienze agrarie e scienze forestali e il mondo delle professioni con il CONAF, debba proprio colmare questo tipo di carenza strutturale.” All’incontro è intervenuto anche Stefano Poeta, Presidente EPAP, la cassa Previdenziale pluricategoriale di Agronomi e Forestali, che nel ringraziare il CONAF per la politica attuata come categoria di progettisti e pianificatori verso le tematiche dell’ambiente, della sostenibilità, del cibo, ha tracciato l’indirizzo politico che la nuova dirigenza della Cassa vuole attuare per i prossimi anni: “intervenire, come ci chiede il Governo italiano, attraverso investimenti mirati ai settori dell’economia reale del Paese, ma cercando prioritariamente di creare, un miglioramento delle condizioni reddituali degli iscritti all’EPAP; investimenti mirati dunque su settori e imprese, che diano prospettive lavorative agli iscritti alla cassa, che possano far generare migliori redditi e migliori pensioni”. Lina Pecora, consigliere CONAF ha ribadito l’importanza di questa giornata oramai istituzionalizzata della convenzione quadro tra Conaf ed La Conferenza di Agraria, ma anche delle convenzioni operative tra gli atenei che ospitano i corsi di Agraria e Forestale e le Federazioni regionali su due tematiche strategiche: formazione ed innovazione della professione; “è necessario un confronto sempre più ampio con la base, al fine di adeguare i percorsi di studio universitari all’agronomo del futuro, una professione universale, capace di operare con questa visione anche alle esigenze locali territoriali; questa edizione,” - prosegue il consigliere Pecora-, “è rafforzata dalla presenza degli oltre 100 volontari che hanno animato il nostro progetto di Expo 2015, che porteranno la loro testimonianza e la loro esperienza personale attraverso le diverse attività che si sono susseguite in maniera frenetica durante i sei mesi di esposizione universale”. Marcella Cipriani, consigliere CONAF, crede che manchi una comunicazione efficace della professione di dottore agronomo e dottore forestale; nonostante sia una professione intellettuale, con importante ruolo sociale, solo il 25% dei laureati in Agraria decide di abilitarsi all’esercizio della professione. Il Piano di Azione per gli Atenei, e l’esperienza di Expo hanno avuto l’obiettivo di raccontare il ruolo dell’agronomo nella società moderna; durante il semestre espositivo abbiamo avuto 120.000 visite guidate alla mostra permanente nel padiglione, 100 eventi nella fattoria globale, 20.000 accessi sul nostro sito web. La parola infine a Giancarlo Quaglia, coordinatore del Centro Studi CONAF, che si è soffermato sull’aspetto etico della nostra professione, “una figura complessa, -afferma Quaglia-, perché capace di applicare le sue conoscenze all’ambiente, alla salute dell’uomo, tutti aspetti ascrivibili alla responsabilità sociale”. La carta mondiale dell’Agronomo, documento finale di sintesi del VI congresso mondiale, parla proprio degli aspetti di responsabilità relativi alla produzione di cibo, da sempre caratterizzanti il ruolo dell’agronomo, professionista capace di ottimizzare i processi e rendere il cibo quindi fruibile ed accessibile a tutti; il dottore Agronomo è professionista che con il suo ruolo è capace di dare un uso sociale ad importanti risorse quali suolo e acqua, la cui oculata gestione è necessaria per la produzione di cibo, ma anche di saper promuovere un uso sociale della genetica e della tecnologia, termini questi ultimi in perfetta assonanza con l’enciclica di Papa Francesco, cioè che “non si deve usare la conoscenza per prevaricare il prossimo”; semmai, -prosegue Quaglia-, cercare di metterla a servizio della società, per rispondere alle esigenze dei tempi; quindi la ricerca della conoscenza, che per la nostra categoria si configura nella formazione professionale continua, un obbligo di legge ma anche di tipo deontologico, che mira ad evolvere la figura del professionista a servizio della società civile”. Due i testimoni d’eccezione nella sede CONAF: Giuseppe Sallemi e Marco Sirigu, volontari in Expo che hanno raccontato una breve testimonianza della loro esperienza, unica ed irripetibile che ha permesso a tanti professionisti di raccontare la professione di Agronomo e Forestale da assoluti protagonisti. “L’auspicio,” - conclude Sisti,- quello di proseguire con la contaminazione, una categoria che con il progetto della fattoria globale del futuro 2.0, si è fatta valere e conoscere, perché la ns è una professione universale che serve tuttavia anche ad affrontare i problemi locali, perché l’esperienza del VI Congresso Mondiale svolta in 42 padiglioni diversi, coinvolgendo gli stessi anche nella discussione delle tesi congressuali, è stata un’esperienza travolgente che rimarrà negli annali della storia delle esposizioni universali, perché abbiamo toccato con mano come sia importante partire da un taglio globale, per affrontare i problemi locali. Questo progetto di conoscenza e discussione su importanti tematiche, continuerà con diversi strumenti che presto saranno portati all’attenzione dei colleghi. Tra questi, in programma percorsi formativi di alta formazione con taglio internazionale, che saranno fatti in collaborazione con l’associazione mondiale degli agronomi WAA, costruendo il percorso tutti insieme con processo partecipativo così come fatto fino a questo momento. Avviso per la costituzione dell'Elenco degli esperti in materia di ricerca e innovazione sul sistema agricoloSi comunica che il 13 aprile 2016 è stato pubblicato sul sito del MIPAAF l’Avviso per la costituzione dell'Elenco degli esperti in materia di ricerca e innovazione sul sistema agricolo. La documentazione è disponibile al seguente indirizzo: https://www.politicheagricole.it/flex/c ... agina/9993 Premio "Laura Bacci 2015” L' Istituto di biometeorologia del Consiglio nazionale delle ricerche in collaborazione con l' Accademia dei Georgofili e con il contributo della Società di ortofrutticoltura italiana, bandisce un concorso dedicato alla memoria della dottoressa Laura Bacci per un premio di studio destinato ad una tesi di laurea magistrale discussa nel periodo gennaio-dicembre 2015, in una delle seguenti tematiche: • ortoflorovivaismo • piante tintorie e da fibra Il bando scade il 30 luglio 2016 ed è consultabile al seguente indirizzo: http://www.fi.ibimet.cnr.it/premio-laur ... bacci-2015
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22/04/2016, 21:11 |
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tecmn
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Siglato protocollo di intesa tra CONAF e accademia nazionale dell’agricoltura
Lunedì 11 Aprile 2016 a Bologna il Presidente dell’Accademia Nazionale dell’Agricoltura Giorgio Cantelli Forti e il Presidente del C.O.N.A.F hanno firmato un protocollo d’intesa che definisce la cooperazione tra le parti attraverso la promozione e l’attivazione di iniziative destinate a contribuire al progresso dell’agricoltura, alla tutela dell’ambiente e alla sicurezza della qualità alimentare. Le parti si sono impegnate a dare la massima diffusione a tutte le iniziative di comune interesse al fine di divulgare informazioni scientifiche e tecniche anche attraverso la comunicazione digitale, congiuntamente all’organizzazione di studi e seminari comuni, attraverso le sezioni dell’Accademia presenti sul territorio nazionale e le sedi degli Ordini e delle Federazioni dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali al fine di realizzare iniziative, anche in collaborazione con terzi, intese a valorizzare il patrimonio storico-culturale di conoscenze.
Fauna selvatica: una risorsa che può essere messa a frutto dal punto di vista economico attraverso una gestione sostenibile e intelligente
La Wildlife Economy, questo il tema dell'incontro che si è tenuto martedì 12 Aprile 2016 a Roma nella Sala Aldo Moro di Palazzo di Montecitorio. Dopo la presentazione in anteprima ad EXPO 2015 e varie incontri sul territorio Bernardino Ragni, biologo dell'ambiente, ha presentato alla Camera dei deputati il suo saggio: "Wildlife economy - Nuovo Paleolitico, ovvero mettere a frutto una materia prima abbondante e rinnovabile", incentrando la discussione in modo particolare sulla gestione della fauna selvatica nel quadro di una innovativa visione di economia sostenibile. A presiedere l'iniziativa, Marina Sereni, Vicepresidente della Camera dei Deputati: “Abbiamo voluto presentare questo saggio – ha spiegato, introducendo la conferenza – per avviare un’interlocuzione nel luogo in cui non solo si fanno le leggi ma anche dove si impostano le politiche e si programmano scelte che influenzano economia e ambiente”. Il saggio sulla Wildlife Economy di Bernardino Ragni, d’altra parte, rappresenta anche una provocazione culturale: “Lo studio del professor Ragni è molto intrigante – ha aggiunto l’on. Sereni –, è un modo per mettere davanti ai nostri occhi una risorsa che noi non consideriamo mai, che invece è naturale, tendenzialmente illimitata e sicuramente rinnovabile. Una risorsa che può essere messa a frutto dal punto di vista economico attraverso una gestione sostenibile e intelligente. E’ quindi anche un modo per tenere insieme chi pratica lo sport della caccia e chi è preoccupato per la conservazione delle risorse naturali, per superare scontri ideologici tra cacciatori e ambientalisti. Si tratta di un’idea innovativa che può diventare interessante dal punto di vista economico per molte aree rurali del nostro Paese che sono state abbandonate e non sono più coltivate”. E proprio sulle possibili applicazioni della filosofia-progetto al territorio nazionale è intervenuto Andrea Sisti, agronomo, presidente del Consiglio dell’Ordine Nazionale dei dottori Agronomi e dei dottori Forestali (CONAF) e della Asociacion Mundial de los Ingenieros Agronomas – World Association of the Agronomists (AMIA-WAA): “Negli ultimi venti anni, molti terreni agricoli sono stati abbandonati sul territorio nazionale, è opportuno discutere in maniera più assidua su come dare funzioni nuove a questi luoghi, coniugando le nuove tecnologie con la conoscenza e formando i nuovi ricercatori in un crogiuolo nuovo, meno settoriale”. Francesco Bongiovanni Dirigente Ufficio Produzioni animali Mipaaf, ha quindi messo in evidenza le questioni legate alla legislazione vigente sulla caccia: “Dopo un quarto di secolo sarebbe il caso di riprendere a ragionare sulla Legge 157: in questo lasso di tempo molti sono stati i cambiamenti, alcune specie sono aumentate a dismisura altre diminuite. Il lupo e il cinghiale, nell’ottica della Wildlife Economy da problema potrebbero diventare risorsa”. Chiara Braga Componente della VIII Commissione (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici) della Camera dei deputati, ha sottolineato invece il legame con l’attualità del dibattito sui temi dell’uso sostenibile delle risorse e dell’economia circolare: “Questo testo fornisce molte sollecitazioni anche in relazione a nuove norme che il Parlamento ha recentemente approvato. Mi riferisco in particolare al cosiddetto Collegato ambientale nel quale abbiamo previsto che vengano remunerati coloro che producono servizi a tutela della biodiversità e anche le attività qui illustrate possono rientrare all’interno di questa definizione”. In conclusione, Massimo Fiorio Vice Presidente della XIII Commissione (Agricoltura) della Camera dei deputati, ha evidenziato: “Questo libro è solo un primo passo per ripensare al nostro modello economico in modo alternativo: una rivoluzione che potrebbe iniziare sui territori regionali, partendo da situazioni esemplari, magari a partire da un censimento dell’esistente e dei fenomeni faunistici in atto”. In sala, invitati a partecipare, rappresentanti di Enti pubblici, Associazioni Agricoltori, Associazioni Venatorie, Associazioni Ambientaliste, altri stakeholder nel campo agro-alimentare, agro-ambientale, agri-turistico. "Wildlife Economy. Nuovo paleolitico" è "un saggio breve dallo strano titolo - spiega l'autore - , forse ermetico. Una sua parafrasi potrebbe essere: "proposta di utilizzazione economica di una parte della fauna selvatica italiana, quella suscettibile di essere tecnicamente amministrata, imitando l'approccio che gli umani adottavano nei confronti della stessa precedentemente all'invenzione dell'agricoltura, in chiave moderna". Titolo probabilmente più comprensibile ma, con maggiore probabilità, contro ogni tentazione! Il lettore scoprirà, molto presto, che la fauna selvatica può essere vista non come mero oggetto di contemplazione o, al contrario, di consunzione, bensì come "risorsa rinnovabile" da usare ragionevolmente. Il volume tratta, dunque, di economia sostenibile, "buona" per l'attuale realtà italiana, nonché europea e qualsiasi altro luogo del Pianeta dove sia rimasta terra, erba, alberi. "Ancora oggi - spiega l'autore - la gran parte del territorio nazionale è caratterizzata da spazi dove si pratica o si praticava attività agronomica (agri-coltura, zoo-coltura, selvi-coltura). A partire dagli Anni Sessanta dello scorso secolo, porzioni sempre più vaste di territorio rurale risultano abbandonate, sia per un progressivo cambiamento del modello socio-culturale della popolazione, sia, sempre più marcatamente, perché il costo complessivo finale dei prodotti non risulta convenientemente inferiore al loro prezzo di vendita, imposto dal mercato". Bernardino Ragni già ricercatore di biologia animale e professore di zoologia ambientale e di gestione faunistica presso UniPG. Esperto di biologia e conservazione dei tetrapodi, uso sostenibile e conservazione delle risorse naturali viventi, del paesaggio, del territorio. Le attività accademica e professionale sono svolte in collaborazione con amministrazioni centrali e periferiche dello stato. Autore e coautore di oltre 160 pubblicazioni scientifiche e specialistiche. Membro della Species Survival Commission e del Cat Specialist Group dell’IUCN, The World Conservation Union. Fondatore della Società Italiana di Biologia Ambientale.
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22/04/2016, 21:12 |
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tecmn
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CONAF - Ordine di Catania
Grande partecipazione per la seconda edizione dell'“AGRONOMIST AND FORESTER DAY”
Grande partecipazione per la seconda edizione dell'“AGRONOMIST AND FORESTER DAY”, la Giornata del Dottore Agronomo e del Dottore Forestale, che l’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Catania ha organizzato presso il Di3A – Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell'Università degli Studi di Catania. Ottima riuscita della manifestazione, che ha registrato la presenza di oltre 155 partecipanti, tra colleghi e studenti. La diretta streaming con il Consiglio Nazionale ha consentito a tutti i partecipanti di “sentirsi a casa anche a Roma”. Il tema di EXPO e la Carta Universale dell’Agronomo, oltre alle esperienze professionali di alcuni colleghi, sono stati gli elementi caratterizzanti la piacevolissima mattinata. Si ringrazia il Consiglio Nazionale per aver voluto fortemente replicare anche quest’anno l’iniziativa.
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22/04/2016, 21:14 |
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tecmn
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CONAF - Ordine del Friuli
Il bosco 2.0. Verso la legge delega per le risorse forestali
Giovedì 21 aprile 2016 ore 16.00 Palazzo Colossis Via Roma n. 38 Meduno (PN) Il prossimo giovedì 21 aprile p.v. c/o Palazzo Colossis di Meduno (PN) si terrà il Convegno dal titolo “il bosco 2.0 – Verso la legge delega per le risorse forestali”. L’evento, organizzato dall'On. Giorgio Zanin è patrocinato dall'Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali del Friuli Venezia Giiulia, prevede la partecipazione del Viceministro MIPAAF con delega alle risorse forestali Andrea Olivero.
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22/04/2016, 21:14 |
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tecmn
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CONAF - Ordine di Perugia
Ampio spazio agli Agronomi nella Commissione Censuaria Provinciale di Perugia
Gli Agronomi trovano piena rappresentatività all’interno della Commissione Censuaria di Perugia, come dimostra il Decreto di Nomina dei Componenti. I dottori Agronomi partecipano come componenti in tutte e tre le sezioni; nella prima sezione, competente in materia di Catasto Terreni il collega Dott. Agr. Giovanni Alberti membro effettivo; nella seconda sezione, competente in materia di Catasto Fabbricati il collega Dott. Agr. Carlo Primo Campana, membro supplente; nella terza sezione competente in materia di Estimo il collega Prof. Antonio Pierri, membro effettivo, ed il collega Dott. Agr. Maurizio Refrigeri membro supplente. Il Presidente Dott. Agr. Stefano Villarini è pienamente soddisfatto per il risultato ottenuto, sia come Presidente dell'Ordine che in qualità di delegato dalla Rete Professioni Tecniche in materia e afferma che "Dopo una lunga ed impegnativa attività di sensibilizzazione delle figure professionali presso le sedi istituzionali e dopo una oculata azione di coordinamento tra le professioni dell'area tecnica in seno alla Rete delle Professioni Tecniche dell'Umbria possiamo ritenerci soddisfatti del risultato raggiunto; in primis per la Ns. categoria che avrà pertanto l'onore ma anche l'onere di poter dimostrare l'alta professionalità e competenza nella materia estimativa catastale. Ma se ne ce fosse bisogno questo risultato, completato dalla presenza delle altre componenti rappresentative delle varie realtà professionali dimostra che la unità e la centralità delle professioni, debitamente rappresentate e unite nei tavoli istituzionali è l'unico percorso di crescita nel tortuoso e vorticoso impegno istituzionale."
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22/04/2016, 21:15 |
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tecmn
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CONAF -Federazione Abruzzo
COMUNICATO STAMPA
L’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari e il connubio tra biodiversità e agricoltura sostenibile sono i protagonisti della due giorni di convegni organizzati dalla Federazione degli Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali dell’Abruzzo nell’ambito della 55esima edizione della Fiera dell’Agricoltura di scena dal 23 al 25 aprile nei padiglioni di Lancianofiera. Una presenza importante e qualificata quella degli agronomi e forestali d’Abruzzo in uno degli appuntamenti più importanti del settore agricolo, che consentirà di sviscerare temi di sicuro interesse per gli addetti ai lavori e non solo. I fitofarmaci, così come ci spiega l’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), hanno un ruolo determinante nell’attuale agricoltura, essendo usati per difendere le colture da parassiti (soprattutto insetti e acari) e patogeni (batteri, virus, funghi), per controllare lo sviluppo di piante infestanti e per assicurare l’ottenimento di elevati standard di qualità dei prodotti agricoli. Tuttavia, essendo i fitofarmaci generalmente costituiti da sostanze chimiche (in alcuni casi potenzialmente pericolose), il loro uso improprio può determinare rischi e pericoli per la salute umana e animale. In Abruzzo, con l’emanazione del decreto legislativo n. 150 del 14 agosto 2012, è stata data attuazione alla direttiva 2009/128/CE ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi e, con il successivo decreto del 22 gennaio 2014 (Piano di Azione Nazionale) è stato completato il percorso normativo, avviato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio, per giungere ad una significativa riduzione generale dei rischi associati all’uso dei prodotti fitosanitari pur nell’efficace protezione delle colture agrarie. Con le norme introdotte nell’ordinamento nazionale, al fine della riduzione dei rischi e degli impatti sulla salute umana, sull’ambiente e sulla biodiversità derivanti dall’impiego dei prodotti fitosanitari, sono stati definiti obiettivi, misure, modalità e tempi per la riduzione dei rischi, promuovendo anche lo sviluppo della difesa integrata e di metodi e tecniche di difesa alternativi. La Regione Abruzzo ha inoltre stabilito che debba essere la Giunta Regionale, attraverso il proprio Dipartimento per la Salute e il Welfare ad approvare i relativi provvedimenti e con la successiva Deliberazione di Giunta Regionale n. 163 del 4 marzo 2015, sono stati disciplinati, sul territorio regionale, i criteri e le relative procedure. Di qui, dunque, la necessità di puntualizzare alcuni aspetti sulla materia in oggetto che saranno sviscerati nel corso del convegno “L’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari: l’applicazione del piano d’azione nazionale nella Regione Abruzzo”, di scena sabato 23 aprile alle 15,30 nella sala convegni di Lancianofiera.
Grande attenzione, da sempre, viene dedicata dalla Federazione dei Dottori agronomi e forestali d’Abruzzo alle tematiche ambientali e dello sviluppo sostenibile che sono strettamente connesse all’agricoltura. La sfida per il futuro è quella di puntare ad un’agricoltura sostenibile, basata sulla biodiversità, ma anche in grado di utilizzare le moderne tecnologie per garantire l’uso sostenibile delle risorse, il risparmio energetico, l’adattamento ai cambiamenti climatici, la valorizzazione della biodiversità e la manutenzione dell’ambiente e del paesaggio. Di questi temi si parlerà lunedì 25 aprile, alle 15,30 nella sala convegni dell’ente, nel corso del convegno dal titolo “Biodiversità e agricoltura sostenibile: diversificare con colture alternative”. Lo spunto arriva da una serie di interventi che si occuperanno di alcune coltivazioni particolari considerate non solo biosostenibili, ma anche capaci di assicurare un ottimo investimento in termini economici e imprenditoriali. E’ il caso ad esempio della Paulownia, un albero definito “perfetto” per le sue prestazioni ambientali e di resa. Si può raccogliere ogni 3 anni, senza ripiantarlo. Le sue foglie hanno una crescita velocissima e una capacità enorme di assorbimento del biossido di carbonio e polveri, e costituiscono un ottimo nutrimento per bovini e ovini. Il tronco cresce perfettamente dritto e senza nodi per 6 metri circa e il legno, considerato di categoria A, è il 30% più leggero di qualsiasi altro tipo di legno paragonabile, è resistente alla torsione e alla contrazione, non ha nodi e in genere è resistente alla deformazione, resiste a temperature da -30 a + 50°C. Ma si parlerà anche della coltivazione del bambù gigante a scopo commerciale (una pianta che ha anch’essa un elevato grado di assorbimento di C02 e il cui legno pregiato è utile per migliaia di applicazioni diverse), del genepì appenninico, la cui coltura in campo sperimentale può rappresentare un contributo essenziale per la salvaguardia di questa specie protetta. Ancora, si parlerà della coltivazione della canapa, pianta che non richiede fertilizzante, bioaccumulatore di tossine, non rovina il terreno ed è un anti-infestante naturale. Si può utilizzare in bioedilizia, ha svariati usi industriali, e dal punto di vista alimentare è molto nutriente. Focus anche sul frumento tenero di solina, varietà di grano molto antica, caratteristica delle zone montane e marginali del Gran Sasso e tipica dell’Abruzzo dove viene considerata la “madre di tutti i grani”. La coltivazione del grano di solina, particolarmente adatta ai metodi dell’agricoltura biologica, può costituire una risorsa importante per le zone montane abruzzesi. “Abbiamo voluto essere presenti con queste tematiche di estrema attualità all’interno di questo importante appuntamento che è la Fiera dell’Agricoltura di Lanciano – commenta Mario Di Pardo, Presidente della Federazione abruzzese dei dottori agronomi e dottori forestali – perché riteniamo che questi momenti di formazione siano essenziali per un settore in continua evoluzione come quello primario. Da un lato vogliamo fornire consigli e informazioni prettamente tecnici e subito spendibili per gli addetti ai lavori, e dall’altro desideriamo far conoscere anche realtà nuove, in espansione e presentare esperienze che possano stimolare l’azione e le future prospettive di chi opera in questo settore. Ricordiamo che la partecipazione all’incontro consente anche di conseguire crediti formativi”.
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23/04/2016, 17:42 |
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Formazione: Dott.Agronomo
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CONAF - Ordine di Brescia “L’albero nel disegno del paesaggio" Bornato (BS), 13 maggio 2016Durante la manifestazione Franciacorta in Fiore 2016, venerdì 13 maggio 2016, si svolgerà presso il Ristorante Palafreno a Bornato (BS) il convegno dal titolo "L’albero nel disegno del paesaggio" organizzato a cura dell'Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Brescia e dell'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Brescia. L'iniziativa, valida ai fini dell’aggiornamento professionale degli iscritti all’albo, attribuisce 0,5 CFP per i Dottori Agronomi e i Dottori Forestali. La preadesione dovrà essere inoltrata entro il 9 maggio 2015 alla Segreteria ODAF Brescia segreteria.ordinebrescia@conaf.itVale l’ordine di preadesione fino ad esaurimento dei posti disponibili. L’ingresso alla fiera è compreso nella quota di iscrizione al convegno pari a 15,00 euro - Compreso nel prezzo coffee break e ingresso omaggio fiera - da pagare in loco maggiori informazioni su: http://www.fodaflombardia.conaf.it/cont ... aggio-2016
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02/05/2016, 14:35 |
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