Gli auguri di buon lavoro del CONAF alla neo presidente WWF Italia Donatella Bianchi
«Alla neo presidente di WWF Italia Donatella Bianchi vanno i più sinceri complimenti per l’elezione e i migliori auguri di buon lavoro da parte del Consiglio dell’Ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali. Bianchi è figura di grande spessore, professionalità e sensibilità; giornalista che ha saputo unire la sua passione per l’ambiente con il proprio lavoro, facendo conoscere per molti anni agli italiani, la natura – il mare in particolare – con un linguaggio divulgativo e alla portata di tutti, avvicinando temi molto importanti anche per la nostra categoria ad un pubblico sempre più vasto. L’auspicio dell’intera categoria dei dottori agronomi e dei dottori forestali, è quello di proseguire sulla strada, già intrapresa, della collaborazione con il WWF». Con queste parole il presidente CONAF Andrea Sisti ha salutato l’elezione di Donatella Bianchi alla presidenza di WWF Italia.
In onda domani sabato 21 giugno dalle 10.35 Il presidente Sisti ospite a La Terra Radio 1 Rai. Interverrà sul ruolo dei Dottori Agronomi e Forestali nei cambiamenti climatici
Il presidente CONAF Andrea Sisti, domani sabato 21 giugno (dalle ore 10.35), sarà ospite ai microfoni di Radio 1 Rai all’interno della rubrica “La Terra. Dal campo alla tavola”, storica trasmissione condotta da Sandro Capitani. Sisti interverrà sul ruolo dei dottori agronomi e dei dottori forestali rispetto ai cambiamenti climatici.
Appuntamenti a Ragusa (26 giugno) e Roma (27 giugno e 3 luglio) PAN fitofarmaci e verde urbano nell’agenda del CONAF Sul sito www.conaf.it il programma dettagliato degli eventi
Giovedì 26 giugno il presidente CONAF Andrea Sisti sarà a Chiaramonte Gulfi (Rg) per il convegno dal titolo “Coltiviamo sviluppo... Sicilia, la terra del futuro”. Sisti interverrà sul ruolo del dottore agronomo e dottore forestale nell’ambito del Piano di azione nazionale (PAN), tema al centro dell’incontro, per un approfondimento sull’uso sostenibile degli agrofarmaci.
Venerdì 27 giugno è in programma a Roma il convegno nazionale sul verde pensile “Architettura naturale e verde pensile per gli edifici e le città ecologiche del futuro". Organizzato dall’ANAB (Associazione Nazionale Architettura Bioecologica), il convegno è strutturato in due sessioni: la mattina dedicato all’analisi del tema del verde pensile collegata soprattutto alla progettazione. Si terrà quindi una tavola rotonda con la partecipazione del presidente CONAF Andrea Sisti; nel pomeriggio saranno affrontati invece gli aspetti legati alle implicazioni ecologiche e sociali delle strutture verdi, che si concluderà con un confronto e con la partecipazione di Sabrina Diamanti, consigliere CONAF Coordinatore del Dipartimento Paesaggio, Pianificazione e Sistemi del Verde.
Nella settimana prossima – il 3 luglio a Roma (Campidoglio – Sala Pietro da Cortona) è in programma il convegno dal titolo “Il futuro verde delle città italiane – Attuazione della legge10/2013. Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, con l’intervento di Sisti e la partecipazione del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e del sindaco di Roma Ignazio Marino. La prima parte del Convegno sarà coordinata da Massimiliano Atelli, presidente del Comitato per lo sviluppo del verde pubblico. La seconda parte invece vedrà come moderatore Giorgio Boldini, membro del Comitato e Presidente AIVEP. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming collegandosi al portale www.conaf.it ; nelle sedi degli ordini sarà possibile seguire i lavori per l’attribuzione dei crediti formativi professionali. Sul sito www.conaf.it il programma dettagliato dei tre appuntamenti.
Le congratulazioni del CONAF a Cosimo Lacirignola confermato al Centro Internazionale di Alti Studi Agronomici Mediterranei
«A nome dell’intero Consiglio Nazionale invio le mie più vive congratulazioni per la riconferma nel suo incarico di Segretario Generale del CIHEAM e i migliori auguri di buon lavoro a Cosimo Lacirignola. Viene così pienamente riconosciuto il lavoro svolto nel precedente periodo».
Con queste parole il presidente CONAF Andrea Sisti saluta la riconferma di Cosimo Lacirignola, a segretario generale del prestigioso istituto di studi CIHEAM/IAM di Bari (Centre International de Hautes Etudes Agronomiques Méditerranéennes) che è un'organizzazione intergovernativa alla quale aderiscono 13 Paesi mediterranei: Albania, Algeria, Egitto, Francia, Grecia, Italia, Libano, Malta, Marocco, Portogallo, Spagna, Tunisia, Turchia, con sede a Parigi.
Le congratulazioni del CONAF a Giovanni La Via, neo presidente Commissione Ambiente Ue
«Il Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori agronomi e dei dottori forestali porge le più vive congratulazioni all’on. Giovanni La Via per il prestigioso incarico di presidente della Commisione Ambiente UE. Con l’on. La Via da tempo abbiamo instaurato un proficuo confronto sulla struttura della nuova PAC, così come su altre tematiche di respiro europeo, avendo partecipato ai nostri Congressi nazionali e a momenti di approfondimento. Un confronto che, sono convinto, potremmo proseguire in vista delle sfide future che ci attendono in Italia ed in Europa». Con queste parole il presidente CONAF Andrea Sisti saluta la nomina a presidente della Commissione Ambiente UE dell’europarlamentare La Via.
II presidente CONAF Andrea Sisti al convegno a Roma “Il futuro verde delle città italiane” Un nuovo approccio culturale per futuro più verde per le città italiane. Sisti: «Comprendere che l’ambiente non è solo un costo, ma un valore aggiunto per qualità della vita e economia» Il presidente CONAF: «Dalla nuova Legge gli elementi per riacquistare rapporto identitario con le nostre città»
«Miglioramento della qualità della vita, sostenibilità che è anche prevenzione sanitaria. La sfida verde del futuro delle nostre città deve partire da qui. La nostra categoria ha sempre avuto un approccio culturale, anche nel contributo che abbiamo dato per la formazione della Legge 10/2013. Nel dibattito di una comunità civile, il verde urbano non deve essere visto come un elemento di costo o un fastidio, ma come un elemento che serve a migliorare la qualità della vita e ad aprire un rapporto con la città, che faccia sentire i cittadini una identità ed appartenenti a quel luogo. Questo vale soprattutto per i bambini, che quei luoghi dell’infanzia se li porteranno nella memoria e nel tempo. Insieme alle altre categorie e a chi partecipa a questo dibattito, è necessario portare avanti un progetto che identifichi i nostri luoghi identitari come un grande valore culturale nel tempo». Lo ha sottolineato Andrea Sisti, presidente CONAF al convegno nazionale “Il futuro verde delle città italiane – Attuazione della legge10/2013. Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, che si è tenuto a Roma, in Campidoglio, coordinato da Massimiliano Atelli, presidente del Comitato per lo sviluppo del verde pubblico. «La formula vincente – ha affermato Atelli - è fare sistema fra decisore politico, professioni tecniche e partenariato pubblico - privato. La posta in gioco è molto alta: salute, ambiente, risparmio, crescita e occupazione». Sull’integrazione fra verde pubblico e verde privato è intervenuto Giorgio Boldini, Comitato per lo sviluppo del verde pubblico: «L’art. 6 della Legge 10/2013 – ha detto - prevede che gli Enti Locali, in particolare i Comuni, adottino misure per regolamentare la quantità e la qualità del verde di pertinenza degli edifici e delle aree di proprietà dei privati. Si tratta di un dettato fortemente innovativo che dovrebbe essere inserito e trattato nei Piani e nei Regolamenti del Verde dei Comuni».
Sisti si è poi soffermato sulla relazione prodotta dal Comitato per lo sviluppo del verde pubblico dopo il primo anno di lavoro: «E’ un punto di partenza, serve a chiarire una serie di elementi che sono contenuti nella Legge. Con la Conferenza delle Regioni dobbiamo quindi definire un piano nazionale del verde, per dare un approccio integrato al sistema. Un altro punto – ha proseguito il presidente CONAF – è quello di definire le politiche ambientali delle città e capire che è economicamente conveniente e non soltanto un costo. Concetti estimativi che evidenziano le utilità e le plusvalenze che si generano in una città dove il verde sia ben gestito: un bene acquista valore anche dalle condizioni ambientali a seconda del sito in cui si trova; una struttura situata in un luogo paesaggisticamente rilevante, con un verde ben gestito e attrezzato, viene visto in modo positivo dalle persone che vi abitano, può essere anche turisticamente rilevante ed ha un valore completamente diverso. Questo si riflette sul valore dell’immobile e quindi anche sulla fiscalità: ecco che queste esternalità positive dentro le città devono concorrere anche in termini fiscali a mantenere in modo virtuoso tutto l’ambiente urbano, compensando le aree della città in cui il verde urbano è elemento negativo».
«Essenzialmente questa legge – ha detto Sisti - deve promuovere una sensibilità culturale verso aspetti che ormai stanno a cuore a tutti noi cittadini e non solo ai professionisti. Il verde è un tema sempre più attuale e ne abbiamo avuto la riprova anche nelle ultime elezioni amministrative dove il tema è stato al centro del dibattito. Nelle nostre città abbiamo aree ‘storiche’ dove emerge un verde urbano ben concepito e ben gestito, con spazi pubblici ricreativi per anziani e per bambini; spesso sono zone anche importanti a livello turistico e rappresentano un elemento distintivo per quella città. Nelle periferie purtroppo tutto questo accade raramente, questo spazio nei piani regolatori è stato definitivo come effetto residuale, aree non progettate. Ma – ha proseguito Sisti - dobbiamo ripartire e dare un futuro alle nostre città, comprendendo che, come avviene in altre economie, il verde urbano non va solo progettato ma anche mantenuto e che queste aree non devono essere definite solo a livello di pianificazione. In questi anni si è talvolta confuso il concetto di verde: un solo esempio, si definiva verde qualsiasi spazio ricreativo, anche un campo di calcetto fatto interamente in cemento era conteggiato come ‘contabilità’ verde. Una anomalia che come dottori agronomi e dottori forestali abbiamo sempre evidenziato».
«Fondamentale – ha aggiunto Sisti – è la cultura della multidisciplinarietà. Con le professioni tecniche stiamo definendo un nuovo tipo di linguaggio della sostenibilità; oggi, in un periodo dove l’immaterialità è un elemento importante, c’è bisogno della riqualificazione della città con metodologie e linguaggi diversi. Non possiamo pensare alla smartcity solo come tecnologia, ma dobbiamo avere alla base le conoscenze che consentano un approccio diverso, un cambio di passo che in molte città europee è già avvenuto. Porre quindi al centro l’approccio multidisciplinare, ma non solo: chiamando in causa le amministrazioni, dobbiamo avere un approccio sistematico, ovvero una metodologia certa e stabilita con cui si affrontano; attraverso un modello condiviso che non deve essere lasciato alla sensibilità del singolo assessore. In tempi di crisi economica e di mancanza di personale bisogna intervenire a livello di organizzazione e sistematicità, per creare una banca dati degli interventi fatti o non fatti nel verde cittadino e sapere con certezza l’esatto stato di salute del parco».
Presso l’azienda Agricola Pernigotti, a Porto Mantovano (MN)
I Dottori Agronomi fanno il punto sulle nuove tecniche d’irrigazione dei seminativi Il presidente Leoni: “le nuove tipologie di impianti garantiscono reali benefici economici ed ambientali, solo se su misura per ogni singola azienda agricola, per questo la progettazione di un Dottore Agronomo specializzato è imprescindibile”.
Si è svolta nel pomeriggio di giovedi 3 luglio, una visita tecnica ed incontro formativo, organizzati dall’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Mantova, avente lo scopo di fare il punto della situazione sulle nuove tecniche di irrigazione dei seminativi, che si stanno diffondendo negli ultimi anni, con particolare riferimento al mais.
I partecipanti, provenienti da tutto il mantovano e dalle province limitrofe, hanno potuto verificare direttamente, presso alcuni terreni dell’azienda Agricola Pernigotti di Porto Mantovano, coltivati a mais ed irrigati a goccia, i componenti ed il funzionamento di questo innovativo impianto, guidati dal progettista Dottor Agronomo Stefano Lorenzin .
L’impianto irriguo a goccia è in grado di distribuire oltre all’acqua anche fertilizzanti ed agro farmaci durante l’intero ciclo vegetativo, questo aspetto se da un lato permette l’ottimizzazione dell’impiego dei mezzi tecnici dall’altro lato richiede un ripensamento completo della tecnica colturale.
Proprio per questo motivo questi impianti richiedono una progettazione attenta ed accurata, da parte di tecnici specializzati, che parta dal rilievo planoaltimetrico degli appezzamenti, alla scelta dei materiali idonei in funzione del tipo di terreno e di coltura, giungendo infine ad una corretta installazione.
In questo modo è possibile ottenere notevoli benefici ambientali risparmiando acqua ed avendo nel contempo benefici economici per le aziende agricole, che possono incrementare dal punto di vista qualitativo e quantitativo le produzioni e ridurre la loro dipendenza dall’uso di combustibili fossili.
A chiusura della visita il presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi di Mantova, Claudio Leoni ha affermato “le nuove tipologie di impianti garantiscono reali benefici economici ed ambientali, solo se su misura per ogni singola azienda agricola, per questo la progettazione di un Dottore Agronomo specializzato è imprescindibile”.
WORLD ASSOCIATION OF AGRONOMISTS - ASSOCIATION MONDIALE DES INGÉNIEURS AGRONOMES - ASOCIACIÓN MUNDIAL DE INGENIEROS AGRÓNOMOS - WAA - AMIA
Appuntamento a Milano (Palazzo Giureconsulti) mercoledì 9 luglio, ore 10.45 L’accordo Agronomi mondiali-Expo 2015 in diretta streaming E’ possibile seguire l’evento in tempo reale su www.conaf.it e su www.worldagronomistassociation.org
Ci sarà la diretta streaming per l’evento del 9 luglio a Milano (Palazzo dei Giureconsulti) per la cerimonia dell’accordo di partecipazione ad EXPO2015 del World Association of Agronomists che verrà sottoscritto da Maria Cruz Díaz Álvarez, presidente Associazione Mondiale degli Agronomi (WAA – World Association of Agronomists), dal presidente del Consiglio dell’Ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali (CONAF) Andrea Sisti ed dal Commissario unico Expo 2015 Giuseppe Sala.
Durante la mattinata saranno anche presentati il programma di partecipazione ad EXPO 2015, il progetto Feeding Knowledge, il VI Congresso Mondiale dei dottori agronomi e dei dottori forestali (in programma a Milano dal 14 al 18 settembre 2015). Verrà inoltre illustrato il Primo congresso europeo dei dottori agronomi e dei dottori forestali (a Bruxelles in programma il 10-11 novembre 2014).
Sottoscritto oggi a Milano fra Sisti (CONAF); Sala (Expo 2015) e Maria Cruz Díaz Álvarez (WAA)
Gli Agronomi mondiali protagonisti ad Expo 2015: siglato l’accordo di partecipazione. Nascerà una Fattoria globale per nutrire il mondo Sei mesi di iniziative (1 maggio – 31 ottobre 2015) nell’ambito di Expo; e nel mese di settembre si terrà a Milano il VI Congresso mondiale degli Agronomi dal titolo ‘Cibo ed identità’
Gli agronomi di tutto il mondo ad Expo 2015. E’ stato sottoscritto oggi, mercoledì 9 luglio, a Milano, l’accordo di partecipazione fra l’Associazione Mondiale Agronomi (WAA - World Association of Agronomists) ed Expo 2015, sei mesi di attività che vivranno il momento clou con il VI Congresso mondiale degli Agronomi, in programma a Milano dal 14 al 18 settembre 2015. Il protocollo di partecipazione è stato sottoscritto dal presidente del Consiglio dell’Ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali (CONAF) Andrea Sisti, dal Commissario unico Expo 2015 Giuseppe Sala e da Maria Cruz Díaz Álvarez, presidente Associazione Mondiale Agronomi (WAA – World Association of Agronomists).
«Cibo ed identità, la Fattoria globale del futuro – ha illustrato Andrea Sisti presidente CONAF - è il titolo delle iniziative degli Agronomi in occasione di Expo 2015, saranno sviluppati progetti per modelli di produzione di cibo, identitari, sostenibili e duraturi, attraverso la professione dell’agronomo per la responsabilità sociale nello sviluppo sostenibile e nel rispetto della diversità dei territori delle comunità locali». «Il nostro sforzo - ha affermato Giuseppe Sala, commissario unico Expo 2015 - è di mettere al centro la forza del tema e dei contenuti di Expo 2015. La partecipazione di AMIA a Expo 2015 è preziosa per contenuti ed esperienza degli agronomi sul tema dell'alimentazione. Expo 2015 sarà un’esposizione del software e non solo dell'hardware». La World Association of Agronomists - che diventa il 13esimo Partecipante Non Ufficiale di Expo 2015 – è l’Organizzazione internazionale degli agronomi che raggruppa 44 associazioni internazionali per 350mila professionisti da tutto il mondo.«Il tema di Expo 2015 “Nutrire il Pianeta”- ha sottolineato Maria Cruz Diaz Alvarez, presidente World Association of Agronomists – è il tema centrale della nostra associazione, rappresenta la sintesi della nostra professione e del nostro impegno quotidiano in tutto il mondo. Sarà l’occasione per formulare una carta dei principi della governance della 'fattoria globale' utile alla comunità scientifica, alle comunità locali ed ai cittadini consumatori». Stefano Gatti, direttore generale Divisione Partecipanti Expo 2015 ha illustrato alla platea degli agronomi il programma Feeding knowledge «tra le eredità immateriali di Expo 2015». Fra i saluti quello di Giuseppe Priolo, viceprefetto vicario di Milano e dei presidenti della Federazione regionale dottori agronomi e dottori forestali Gianpietro Bara e dell’Ordine di Milano Marco Fabbri. Il Progetto di Partecipazione ad Expo durante i sei mesi prevede una rete di iniziative (seminari e forum) nei padiglioni dei diversi Paesi Partecipanti, in particolare in quelli dei soci WAA, nei Cluster, nelle aree EXPO (Biodiversità, la storia dell’agricoltura, ecc.) ed avrà il suo culmine durante il Congresso, nel quale, due giornate verranno interamente svolte in EXPO, la seconda e la giornata conclusiva. Il progetto svilupperà attraverso attività divulgative, iconografiche e multimediali, la professione dell’agronomo per la responsabilità sociale nella pianificazione e progettazione delle aziende nello sviluppo sostenibile e nella diversità dei territori delle comunità locali.
Questi i temi al centro delle attività: la biodiversità ed il miglioramento genetico; la sostenibilità e produttività; lo sviluppo e l’identità locale; l’alimentazione e gli scarti alimentari; la cultura progettuale e la responsabilità sociale; i cambiamenti climatici ed il territorio di produzione.
Il progetto vuole sviluppare questi grandi temi nel contesto della “Fattoria Globale” per evidenziare le migliori pratiche ma soprattutto la comparazione nei diversi contesti territoriali i flussi di innovazione e del suo trasferimento, le modalità di produzione di cibo in relazione al proprio territorio per verificare nel contempo la crescita sostenibile delle comunità locali. Il ruolo dell’agronomo e della sua professione appare determinate nella costruzione di questa rete.
Temi che saranno trattati sia dal punto di vista scientifico, sia, soprattutto, dal punto di vista professionale, l’aspetto reale della produzione di cibo e dei modelli organizzativi aziendali. Nel settore agroalimentare, infatti, la globalizzazione è iniziata da tempo, ma negli ultimi anni alcune pratiche, l'acquisto massiccio di terre da parte degli Stati in altri Stati, fanno prefigurare un modello aziendale globale. Un’azienda può avere terreni ed unità produttive in più luoghi per produrre la stessa materia prima o differenziare la produzione secondo la tipicità e caratteristiche dei luoghi? Questi interrogativi pongono serie domande per l'approvvigionamento e serie domande sull'omologazione delle pratiche.
La Fattoria Globale - Descrivere le relazioni tra cibo ed identità significa rappresentare una fattoria globale. La scala globale va quindi vista nel suo insieme, come "Fattoria Globale", dove i diversi fattori di produzione si confrontano nelle proprie dinamiche territoriali e dove le stesse si misurano con la sostenibilità delle diverse scelte. Una Fattoria articolata che necessita di regole comuni confrontabili per soddisfare la “nutrizione del mondo” in modo certo duraturo e sostenibile.
L’obiettivo finale è quello di formulare una Carta dei principi della governance (pianificazione, progettazione e monitoraggio) della “Fattoria Globale” utile per il confronto professionale e scientifico, ma soprattutto utile alle comunità locali ed ai cittadini consumatori del mondo.
Lo sviluppo delle attività verrà gestito da gruppi di lavoro tematici (Ordini e federazioni nazionali ed altre associazioni della WAA) ed il programma dettagliato verrà definito entro il 30 novembre 2014.