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tecmn
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PRESENTATO ANCHE IL VIDEO SUL PROGETTO NAZIONALE ORTI URBANI DI ITALIA NOSTRA EXPO: SIGLATO DA ITALIA NOSTRA E AGRONOMI PROTOCOLLO PER VALORIZZAZIONE PAESAGGIO ITALIANO Una collaborazione che nasce con l’intento di diffondere la cultura degli Orti Urbani valorizzando anche il paesaggio italiano, il verde storico, la particolarità botaniche del nostro paese
Agronomi e Italia Nostra insieme per la diffusione degli Orti Urbani, per valorizzare il paesaggio e il verde italiano. Nell’ambito del progetto nazionale degli Orti Urbani, Italia Nostra e CONAF hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per la diffusione e l’attuazione di iniziative per la valorizzazione culturale del paesaggio. Il protocollo è stato siglato quest’oggi ad Expo, all’interno della Fattoria Globale, il padiglione della World Association of Agronomists, dal presidente di Italia Nostra Marco Parini e dal presidente CONAF Andrea Sisti. «L’impegno di Italia Nostra nella tutela del paesaggio è contenuto nel nostro statuto fondativo ed è sempre stato quindi un nostro impegno – afferma Marco Parini, presidente Italia Nostra –. La collaborazione con il CONAF contribuisce, con l’apporto di una fondamentale competenza tecnica e con la filosofia dell’impegno alla tutela degli Agronomi a rafforzare e rendere più incisiva la nostra comune azione. Il progetto nazionale Orti Urbani avrà poi sicuramente un ulteriore impulso attraverso questa collaborazione. Sono certo che con ciò aumenteranno le adesioni dei comuni d’Italia a questo progetto e la possibilità che con CONAF si possa offrire loro un’efficace collaborazione progettuale». «Le nostre competenze professionali e i nostri professionisti che operano quotidianamente su tutto il territorio nazionale nella gestione del verde e nella tutela del paesaggio - sottolinea il presidente CONAF Andrea Sisti – affiancheranno un’associazione radicata da oltre mezzo secolo come Italia Nostra, con l’obiettivo di recuperare, riqualificare ed innovare la progettazione dei paesaggi italiani, un’azione strategica per lo sviluppo duraturo del Paese». Per Evaristo Petrocchi, promotore del progetto nazionale Orti Urbani di Italia Nostra «tale nuova collaborazione con gli Agronomi va proprio nel senso del messaggio di ciò che la diffusione della cultura degli orti urbani rappresenta in Italia: non solo alimentazione sana, ma anche tutela del paesaggio agrario, del turismo culturale, dell’identità dei luoghi. E questo è anche il senso del video sugli orti urbani che oggi qui presentiamo a EXPO». ITALIA NOSTRA e CONAF – precisa il protocollo di durata triennale -, collaboreranno in iniziative comuni sul tema del paesaggio, mettendo a disposizione secondo le rispettive competenze le proprie risorse per favorire la diffusione della cultura degli orti urbani, del verde storico, delle particolarità botaniche e del paesaggio in Italia. Per quanto concerne le attività culturali Italia Nostra realizzerà iniziative locali con la propria rete sul territorio, promuovendo i contenuti del protocollo e di contattare amministrazioni, operatori, comunità interessate o interessabili al tema. Il CONAF invece negli eventi organizzati per la promozione e diffusione del paesaggio, offre patrocinio gratuito, supporto grazie alla rete di Ordini, collegamento con le amministrazioni locali attraverso gli Ordini territoriali. Importante anche l’attività formativa dove il CONAF fornisce agli eventi organizzati per la promozione e diffusione del Paesaggio, il patrocinio gratuito, supporto grazie alla rete di Ordini, collegamento con le amministrazioni locali attraverso gli Ordini, e riconoscimento dei crediti formativi nel rispetto del regolamento 3/2013 ed i relativi atti esecutivi. «ITALIA NOSTRA e CONAF – concludono Parini e Sisti - potranno sviluppare attività di ricerca nel campo professionale della pianificazione, progettazione e valutazione del Paesaggio in senso lato, anche in collaborazione con gli Istituti di Ricerca e le Università italiane ed estere». In questa occasione Italia Nostra presenta in anteprima a Expo un video che mostra i grandi risultati raggiunti in dieci anni dal progetto con le immagini di alcuni orti rappresentativi delle diverse tipologie di Orti Urbani sorti da Nord a Sud del paese. Con questo video Italia Nostra vuole diffondere il messaggio della cultura degli orti nei suoi vari e molteplici aspetti partendo da quelli botanici ed alimentari ma anche paesaggistici, turistici, sociali, economici, unendo in un filo comune situazioni diverse in tutta Italia le quali, pur nella differenziazione degli usi, dei luoghi e delle culture, sono tutte legate da un comune filo identitario. Vuole anche evidenziare l’esigenza che le Comunità si riapproprino del proprio territorio in nome di una agricoltura che esprima il senso di prendersi cura dell’ambiente di vita sottraendolo ad usi impropri e speculativi. Milano, 19 giugno 2015 cs 16
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19/06/2015, 18:40 |
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tecmn
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Pubblico internazionale e informazioni su sicurezza alimentare e biodiversità.Expo, agronomi-volontari raccontano come nasce il cibo. «Pubblico attento ed interessato, c’è sete di conoscenza» Cinque volontari del Padiglione degli Agronomi mondiali parlano della loro esperienza di vita Fra i protagonisti di Expo 2015 ci sono anche loro, i volontari della World Association of Agronomists. Ovvero agronomi e studenti di Agraria tutta Italia e provenienti da varie parti del mondo (nelle scorse settimane uno studente cinese di Agraria) che ad Expo operano come guide nel padiglione della World Association of Agronomists (pad. 142) e che accompagnano i visitatori negli itinerari guidati ( http://expo.worldagronomistsassociation.org/ticket) alla scoperta degli altri padiglioni di Expo e delle curiosità agronomiche da conoscere. Volontari che si alternano ogni due settimane e preparati con una fase di formazione. La Fattoria Globale, il padiglione della WAA, ha accolto diecimila visitatori che hanno fatto l’intero percorso guidato, con un 60% di italiani, europei per il 30% di cui Germania, Francia e Svizzera le principali provenienze; il restante 10% proveniente dal resto del mondo, dagli Usa, Cina, Australia fino al Brasile. «Ad un mese dall’inaugurazione del padiglione degli Agronomi Mondiali, stiamo raccogliendo risultati davvero molto positivi – sottolinea il presidente CONAF Andrea Sisti e participants director WAAforEXPO – c’è una grande voglia di sapere da parte del pubblico e di conoscere ciò che finisce nel piatto e sull’ambiente che ci circonda. Con la Fattoria Globale possiamo dare risposte dettagliate e le nostre visite guidate sono l’occasione per arricchirsi culturalmente con l’accompagnamento di un professionista del settore che con parole semplici aiuta a comprendere anche i sistemi ed i processi più complessi di produzione». Gli itinerari degli agronomi all’interno di Expo sono un servizio esclusivo: «La visita – spiega Marcella Cipriani, consigliere CONAF – offre l’opportunità unica per guardare l’esposizione universale attraverso gli occhi degli agronomi che hanno le competenze tecniche e la sensibilità scientifica di cogliere il vero senso delle tematiche e dei contenuti di Expo». E dopo due settimane di servizio alla Fattoria Globale i volontari della WAA condividono le loro esperienze. «Da milanese - commenta Nicola Noe, dottore agronomo milanese e dottore di ricerca - ho ritenuto Expo un evento che non rivedremo, tanto più dal momento che tratta un tema che è la mia professione; per cui ho subito pensato di volerlo vivere nella maniera più completa possibile, anche sacrificando il lavoro. Sono stato selezionato come volontario del padiglione Agronomi: un’esperienza molto positiva, stimolante, che mi ha permesso di parlare con molte persone di tutto il mondo. Sono convinto che abbiamo trasmesso valori e messaggi a persone comuni che hanno acquisito delle conoscenze in più sui temi della sicurezza alimentare e della biodiversità, rispetto alle informazione a cui possono accedere normalmente. Un’esperienza che mi ha arricchito dal punto di vista professionale oltre che personale». «Avevo il desiderio di vivere Expo dall’interno – sottolinea Erika Andenna, dottore forestale di Gemona del Friuli (Ud) -; grande interesse per la parte di produzione del cibo e agronomia, volevo vedere cosa era rappresentato in questo contesto. Per due settimane ho fatto la guida in lingua inglese, illustrando i temi della Fattoria Globale a persone di varia estrazione, età, cultura ed ho registrato davvero un grande interesse. Abbiamo comunicato e ‘seminato’ tantissimo, c’è molta voglia di approfondire i temi del cibo e dell’ambiente. Tante persone ci ringraziano ogni giorno perché “finalmente qui si parla di contenuti”. Differenze fra visitatori? Direi che gli italiani hanno su alcuni temi una conoscenza meno approfondita; molto preparati sono i visitatori del Nord Europa, che vogliano sapere concretamente cosa fa l’Associazione degli Agronomi mondiali anche in relazione ad altre associazioni come la FAO sui temi di interesse globale. Ho notato una molta fiducia di base per dare un futuro al mondo». Federico Buchetti, dottore agronomo, arriva da Montepulciano (Si): «Ho saputo tramite il mio Ordine di questa opportunità – dice – e del ruolo che l’agronomo poteva ricoprire all’interno del padiglione. Ho pensato di cogliere questa opportunità per fare la guida, e quando mi sarebbe capitato di nuovo? E’ un’esperienza irripetibile, stiamo a contatto con persone di tutto il mondo e ti puoi confrontare con punti di vista diversi a parlare altre lingue; sono state due settimane in un mondo a parte. Trovarsi a parlare di argomenti della mia professione ad un pubblico generalista è una grande sensazione: le persone restano affascinate, intanto dalla realizzazione in bioedilizia del padiglione; poi domande che spaziano dall’alimentazione all’agricoltura e sull’ambiente e artigianato. Una fase di vita molto formativa, adesso che ritorno a casa è necessario concentrarsi sui vari spunti che ho appreso e riportarli nella mia attività professionale e nella realtà produttiva toscana». «Volevo partecipare ad Expo e ho saputo della possibilità di partecipare come studente di Agraria – aggiunge Maria Chiara Segati, livornese laureata in Agraria -, ho colto questa opportunità. Esperienza utile e positiva che mi ha fatto crescere in tutti i sensi, perché sono stata a contatto con molte persone, ho potuto conoscere il mondo del lavoro degli agronomi». «Ho voluto fare questa ‘avventura’ – conclude Aurelia Astrid Reali, studente di Architettura di Roma - perché è un’opportunità che ti capita una volta nella vita. Esperienza indimenticabile e di vita, che ti aiuta a crescere anche per me che sono studentessa, ti responsabilizza; e poi non capita tutti i giorni di stare a contatto con tutto il mondo». Milano, 24 giugno 2015 C.s. 17
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25/06/2015, 15:34 |
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tecmn
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Eventi alla Fattoria Globale, il padiglione degli Agronomi mondiali Vandana Shiva apre Sila Officinalis ad Expo: biodiversità e Dieta mediterranea, due facce della stessa medaglia «Un grazie agli agronomi mondiali, voi siete una fonte di innovazione. Amo con tutto il cuore la fattoria del futuro, per la sfida dei cambiamenti climatici e della biodiversità» ha detto la Shiva ad Expo Si è parlato di Dieta Mediterranea al via dell’edizione 2015 di Sila Officinalis presentato alla Fattoria Globale del futuro 2.0, il padiglione della World Association of Agronomists ad Expo 2015 Milano. Ospite d’eccezione, Vandana Shiva, l’ambientalista indiana, che nel 1993 ha ricevuto il Right Livelihood Award, è anche uno dei volti di Ambassador per Expo Milano 2015. Il presidente CONAF Andrea Sisti intervenendo alla tavola rotonda sulla Dieta Mediterranea ha ricordato: «Abbiamo soddisfatto la nostra prima domanda – ha detto -; l'Europa nasce nel 1960 per produrre cibo per le popolazioni del Dopoguerra. Oggi si parla del problema opposto, quello delle eccedenze di cibo». E sulla Dieta mediterranea ha ricordato Sisti: «Molte delle pietanze povere che c'erano negli anni '50 che sono alla base della dieta mediterranea, oggi non le troviamo nelle nostre tavole» Alla Fattoria Globale il saluto di Vandana Shiva alla Fattoria Globale al 'tavolo della democrazia' degli agronomi mondiali: «Un grazie agli agronomi mondiali – ha detto Vandana Shiva -, voi siete una fonte di innovazione. Amo con tutto il cuore la fattoria del futuro, per la sfida dei cambiamenti climatici e della biodiversità. Non tutti la pensano così purtroppo, ci sono coloro che considerano la terra come un contenitore. Essere seduti intorno al tavolo della democrazia e intorno ad un albero, è una cosa meravigliosa. Ci devono essere alberi nelle fattorie di tutto il mondo. E’ bellissimo che si parli di democrazia che vuol dire democrazia del cibo; dopo 40 anni di impegno su questi temi e vedo che ci sono molte persone che la pensano come me, dobbiamo andare avanti. Vi invito e vi incito a difendere la conoscenza e la libertà» «Il tema di questa edizione, il trasferimento dell’innovazione al settore agricolo, forestale ed agroalimentare – ha sottolineato Lina Pecora, consigliere CONAF e coordinatore del dipartimento Innovazione, Università e Ricerca della Professione -, è quanto mai attuale e non solo in Italia, come dimostrano i molti padiglioni di Expo che lo hanno rappresentato, in primis La Fattoria Globale. In questo contesto, la figura professionale del dottore agronomo e del dottore forestale, assume il ruolo centrale di facilitatore, spesso in conflitto tra il mondo della ricerca e quello delle professioni, realtà entrambe che possono intravedere nella nostra categoria le giuste e competenti figure professionali a supporto del dialogo con le imprese agro-silvo-pastorali e con gli enti pubblici. L’agronomo – ha aggiunto Pecora - diventa quindi a tutti gli effetti l’innovation broker, fulcro dal quale la progettazione integrata deve obbligatoriamente partire, sia a livello territoriale con i Piani di Sviluppo Rurale, sia con la progettazione integrata europea. Il Consiglio nazionale e la WAA hanno investito molto su queste tematiche, fornendo attraverso le federazioni regionali, e attraverso una serie di documenti redatti negli ultimi anni, uno strumento operativo concreto sul territorio nazionale per la creazione dei Gruppi Operativi dell’innovazione (GOI), strumento operativo nei territori di produzione e a supporto delle filiere produttive per captare in maniera concreta fabbisogno e offerta di innovazione per la crescita delle imprese e dell’intero settore agricolo». Alla Fattoria Globale si è svolto il seminario “GO SILA 4EXPO 2015”, promosso dall’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Cosenza, dal Gruppo Naturalistico Micologico Silano col patrocinio della Regione Calabria. Il seminario – introdotto da Lina Pecora - ha dato ufficialmente il via alla XIII Edizione di “Sila OfficinaliS” - Sistema Integrato di Sviluppo Locale per la Natura e l'Ambiente - Officina delle Idee Sostenibili, incentrato sui temi della biodiversità, dell’economia e dell’identità. «La biodiversità – ha ricordato Rosanna Zari, vicepresidente CONAF - è molto importante anche da un punto di vista economico e non solo naturalistico. Fondamentale sostenere l’aggregazione delle aziende agricole ed il ruolo dei professionisti, collegamento tra le stesse aziende e gli enti che promuovono l'innovazione, la formazione e la consulenza». Il presidente dell’Ordine di Cosenza, Francesco Cufari ha spiegato invece gli obiettivi del progetto Sila OfficinaliS, primo fra tutti la costituzione di un gruppo operativo che possa garantire l’innovazione e lo sviluppo dei territori calabresi, che vantano enormi potenzialità, non solo agricole. «Insieme al Gruppo Micologico e all’Unical - ha affermato Cufari - tredici anni fa abbiamo dato il via ad un percorso che mira a creare una rete tra gli enti pubblici, le associazioni, la ricerca ed il mondo della produzione». «Il nostro progetto - ha aggiunto il Coordinatore del Laboratorio sul paesaggio “Sila OfficinaliS” Michele Ferraiuolo - punta allo sviluppo del territorio anche dal punto di vista ambientale e culturale, con grande attenzione ai temi della tutela dei boschi e delle montagne calabresi, risorse molto importanti». Il presidente dell'Ente Parco Aspromonte Giuseppe Bombino è ritornato invece sulla multifunzionalità dei dottori agronomi e forestali, che operano per la tutela del territorio, del paesaggio, dell'ambiente e della natura e sulla necessità della costituzione di una filiera corta tra mondo della ricerca e imprese. «Il nostro Parco - ha affermato Bombino - tutela la biodiversità intesa non solamente come inventario di specie diverse, ma di intero ecosistema. L'Aspromonte, infatti, è enormemente ricco di specie di fauna, flora e complessi vegetali, che abbiamo l’obbligo di difendere e di rendere funzionale anche dal punto di vista economico e produttivo». Milano, 1 luglio 2015 c.s. 18
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01/07/2015, 18:40 |
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tecmn
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Ad Expo 2015 Milano presentata la Fattoria del riso tra paesaggio e prodotto nel padiglione WAA Riso, Italia prima in Europa per produzione. Unico paese al mondo ad aver imposto una classificazione per varietà. Il 68% viene esportato, anche in Cina Uno dei fattori più innovativi della gestione agronomica della risaie è l’aumento esponenziale della semina interrata in grado di integrare e progressivamente sostituire la semina in sommersione. L’Italia produce il 50% del riso d’Europa, lo 0,38% della produzione mondiale. Nel 2014 in Italia sono stati coltivati 219.532 ha di riso il 32% risi di risotto per consumo interno, 68% altri tipi di riso (tondo, medio, lungo A, lungo B) per un export, in Unione Europea del 56%, fuori dall’Unione Europea (12% compresa la Cina). La Spagna ne coltiva 105.000 ettari, 50% granello medio perlato (tipo Bomba) per consumo interno (paella), 50% lungo B per export. Seguono la Francia con 12.000 ettari, 40% lungo A, 40% tondo, 20% lungo B (in riduzione), Portogallo 30.000 ettari, 50% lungo A (tipo Ribe), localmente chiamato «carolino», 50% lungo B, localmente chiamato «agulha», la Grecia 25.000 ettari, 50% lungo A (tipo Ribe), 25% lungo A (tipo Roma), 25% lungo B. Romania (15.000 ha), Bulgaria (12.000 ha), Ungheria (3.000 ha), Marocco (10.000 ha). E’ quanto emerso dal confronto al Tavolo della democrazia della Fattoria Globale della WAA, World Association of Agronomists, ad Expo 2015 Milano durante l’approfondimento sulle Fattorie del riso, paesaggio e prodotto con cui è iniziato il viaggio degli agronomi mondiali nell’analisi delle fattorie in asia e Oceania introdotto dai consiglieri nazionali CONAf Corrado Fenu e Graziano Martello. «Il 91% della produzione mondiale di riso avviene in Asia – ha detto Giancarlo Quaglia, coordinatore del Centro studi CONAF, Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali - e per produrre 1kg di riso occorrono 1.700 lt di acqua. La produzione globale è costantemente aumentata negli ultimi trent’anni grazie alle migliori tecniche di coltivazione ma tale aumento non è riuscito a sopravanzare l’incremento demografico di alcune aree del pianeta. Per aumentare la produzione si è ricorsi ad un aumento delle aree coltivabili con un accaparramento di territori da parte di alcuni Stati per raggiungere la sovranità alimentare. Tale tendenza, tuttavia, corre il rischio di tradursi in perdita di biodiversità e dell’identità territoriale delle produzioni». «L’Italia nel quadro della produzione mondiale di riso rappresenta un ‘unicum’ a livello mondiale – ha spiegato l’agronomo Massimo Biloni – E’ l’unico Paese, infatti, che con una legge – la 325 del 1958 – ha imposto una classificazione delle varietà e ha imposto l’obbligo della varietà sulla confezione suddividendole in quattro gruppi (comune o originario, semifino, fino, superfino in Europa Tondo, medio, lungo). L’Italia, per questo, - ha concluso Biloni- esprime una grandissima biodiversità come comparto risicolo unica al mondo»
Incroci con riso In Italia la prima ibridazione artificiale risale al 1925 ed è avvenuta a Vercelli presso la Stazione Sperimentale di Risicoltura (ora C.R.A.). Nuove interessanti opportunità si svilupparono a partire da quella scoperta. Dopo aver scoperto l’ibridazione artificiale la Stazione Sperimentale di Risicoltura si occupò di formare i migliori agricoltori perché si adoperassero direttamente nello sviluppo varietale. Tra i primi agricoltori vi furono Marchetti, De Vecchi, Roncarolo, Maratelli, Ranghino, Ardizzone, Bersani, Rizzotto.
Varietà per tipo di granello Nonostante l’ibridazione artificiale, il riso coltivato in Italia nel 1952 riguardava varietà introdotte dall’estero e solo poche varietà ottenute in loco. La distribuzione delle varietà per tipo di granello era la seguente: 66% granello tondo (comune), 12% granello medio (semifino), 22% granello lungo A (fino) con le varietà principali Chinese Originario (la maggior parte), Americano 1600, Balilla, Vialone, Maratelli, Rinaldo Bersani. Negli ultimi trent’anni la risicoltura italiana ha introdotto tre novità. La crescita dei risi Lunghi B per il Nord-Europa (dal 1988), la nascita delle varietà Clearfield (dal 2006 resistente ai vari tipi di diserbo), l’Introduzione dei risi ibridi e speciali (dal 2012). Il ruolo degli agronomi L’agronomo, nel comparto risicolo, ricopre il doppio ruolo di esperto patogeno e consulente per il miglioramento genetico nella valorizzazione della biodiversità. Per gli agricoltori ha l’obiettivo dell’aumento delle produzioni, della buona resa alla lavorazione e migliore qualità (miglior prezzo), la resistenza alle malattie, la tolleranza al freddo, l’adattabilità ai diversi terreni. Per i consumatori la qualità del granello, un uso più facile in cucina, la sicurezza alimentare, la sostenibilità ambientale, la riduzione dei prodotti chimici e la gestione del fattore climatico. Gestione agronomica delle risaie «Uno dei fattori più innovativi della gestione agronomica della risaie è senza dubbio l’aumento esponenziale della semina interrata – ha spiegato l’agronomo Maurizio Tabacchi – in grado di integrare e progressivamente sostituire la semina in sommersione. Nel 2004 in Italia gli ettari coltivati con il metodo interrato era di 35mila, il 15% della produzione; nel 2015 sono diventati 72mila ettari, il 33% della produzione nazionale. Questa tecnica – ha concluso Tabacchi – consente un uso più razionale della risorsa idrica anche se non la difende dagli sbalzi di temperatura tipici dell’Italia del nord che possono compromettere la produzione».
Le nuove sfide del futuro Affinché il lavoro di miglioramento varietale abbia successo devono essere presi in considerazione obiettivi multi-disciplinari che possano soddisfare le necessità di coltivazione e le richieste del mercato come l’aumento delle produzioni, il superamento delle attuali barriere produttive, la resistenza alle malattie, l’aumento della tolleranza agli stress climatici. «Occorre quindi – ha concluso Tabacchi - un’attenzione su tutti gli aspetti della filiera, non esclusa la commercializzazione, che l’agronomo deve porre essendo il più qualificato per competenze professionali a farlo».
Milano, 3 luglio 2015 C.s. 20
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03/07/2015, 16:18 |
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tecmn
Iscritto il: 12/09/2010, 18:47 Messaggi: 916
Formazione: Dott.Agronomo
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Presentato nella Fattoria Globale della WAA il VI Congresso mondiale degli agronomi in programma ad Expo Milano dal 14 al 18 settembreCibo ed Identità: dal Congresso mondiale degli Agronomi una Carta dei principi per il futuro dell’agricoltura globaleSarà un documento utile per il confronto professionale e scientifico, tra comunità locali, cittadini e consumatori del mondo. Il 18 settembre il National Day degli agronomi La professione dell’agronomo per la responsabilità sociale nello sviluppo sostenibile delle diversità dei territori e delle comunità locali. E’ questa, in sintesi, la mission del VI Congresso mondiale degli Agronomi presentato ieri nella Fattoria Globale dal titolo “Cibo ed Identità". Un evento organizzato dalla World Association of Agronomists e CONAF in programma a Expo 2015 Milano, dal 14 al 18 settembre. Sarà la settimana clou della partecipazione ad Expo degli Agronomi mondiali, protagonisti dell’Esposizione universale con il padiglione (142) La Fattoria Globale, che si articolera' in 48 tavoli tematici all'interno dei padiglioni dell'Esposizione Universale e culminera' il 18 settembre con il National Day degli Agronomi. E proprio al padiglione della World Association of Agronomists in vista dell'appuntamento di settembre proseguono gli incontri e il confronto; come i “Giovedì della FarmLab” dedicati alle Fattorie del mondo, attraverso storie, paesaggi e prodotti. Luglio è il mese delle fattorie di Asia e Oceania; mentre ad agosto focus sull’Africa. E per otto settimane, le FarmLab saranno anche tappe di avvicinamento al Congresso mondiale, che per la prima volta si tiene in Italia. Verranno trattati quindi i temi del congresso che coincidono con gli indicatori scelti dagli agronomi per misurare la produzione di cibo come Biodiversità e Miglioramento Genetico; Sostenibilità e Produttività; Sviluppo ed identità locale; Alimentazione e scarti alimentari Cambiamenti climatici e territori di produzione; Cultura progettuale e responsabilità sociale. «L’obiettivo finale – spiega Andrea Sisti, presidente CONAF e participants director WAAforEXPO – è formulare una Carta dei principi della governance (pianificazione, progettazione e monitoraggio) della “Fattoria Globale” – che sarà redatta il 18 settembre per il National Day degli Agronomi ad Expo - utile per il confronto professionale e scientifico, ma soprattutto utile alle comunità locali e ai cittadini consumatori del mondo. Questo documento vuole porre alcuni limiti etici alla ricerca agronomica, esplicitando degli indicatori, che andranno periodicamente rivisti, che limitino la pressione dell’uomo sull’ambiente e misurino il livello di benessere della Terra nel corso del tempo. Principi, questi ultimi, che saranno recepiti dalla Carta di Milano». Info e programma del Congresso mondiale nel sito dedicato: http://congress.worldagronomistsassociation.org e http://expo.worldagronomistsassociation.org Milano, 10 luglio 2015 - C.s. 21
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10/07/2015, 13:45 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68661 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Prossime iniziative nell'ambito delle attività connesse o collaterali all'Esposizione universale di Milano (1 maggio-31 ottobre 2015): Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali di Milano “Giornata dei dottori agronomi e dei dottori forestal per Expo (ottobre 2015)" - Call for paper - entro il 20 luglio deve essere inviato l'abstract. L'Ordine di Milano aderisce alla settimana dei dottori agronomi e dei dottori forestali della Lombardia, organizzata dalla Federazione regionale degli Ordini, promuovendo le attività professionali nell’ambito delle competenze previste dall’ordinamento professionale attraverso l'esposizione di poster o la proiezione di presentazioni o filmati relativi a lavori professionali realizzati da colleghi.
Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Scienze dell'Alimentazione (ISA) in collaborazione, tra gli altri, con Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali di Milano “Il futuro dell'alimentazione e l'alimentazione del futuro” seminario sull'evoluzione dei temi delle catene alimentari dal laboratorio al campo, con particolare riferimento a food safety, foodomics, food regulation, ICT for food (Milano, 17 luglio 2015, ore 13:30, Expo, Piazza Irpinia).
Consiglio Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con Ordine dei dottori agronomi e forestali di Milano, organizza un seminario sul tema "Il consumo di suolo: strumenti per un dialogo” che si terrà, nell'ambito delle iniziative CNRxEXPO (Milano, 18 luglio 2015 presso l’Auditorium del Padiglione Italia). Università degli Studi di Macerata, in collaborazione con Ordine dei dottori agronomi e forestali di Milano, organizza una conferenza sul tema “A misura di bambino: cibo, educazione, design tra passato e presente. Un percorso dell’Umanesimo che innova” che si terrà il prossimo 20 luglio (Milano, Fuori Expo Regione Marche, Brera - Via Pontaccio 8).
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16/07/2015, 8:45 |
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tecmn
Iscritto il: 12/09/2010, 18:47 Messaggi: 916
Formazione: Dott.Agronomo
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Oggi al padiglione Spagna ad Expo 2015 Milano Agronomi mondiali ricevuti dalla Regina Letizia di Spagna Il presidente WAA Cruz Alvarez e il participant director Sisti hanno consegnato una targa ricordo
Una targa ricordo e due bambole di artigianato per le sue due bambine sono state donate dalla WAA, World Association of Agronomists, alla Regina Letizia di Spagna. Nel padiglione della Spagna di Expo Milano la presidente della WAA Maria Cruz Diaz Alvarez e il participant director della Fattoria Globale e presidente CONAF Andrea Sisti hanno incontrato la reale spagnola per un saluto e per omaggiarla a nome degli agronomi di tutto il mondo proprio nel periodo di presidenza spagnola.
«Per noi agronomi - ha detto la presidente Maria Cruz Diaz Alvarez - è stato un grande onore essere ricevuti dalla Regina Letizia, un orgoglio anche mio personale da spagnola aver avuto la possibilità di rappresentare la nostra professione, che giorno dopo giorno diventa sempre più centrale rispetto ai temi dell'Esposizione Universale».
Milano, 23 luglio 2015 c.s. 22
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23/07/2015, 20:33 |
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tecmn
Iscritto il: 12/09/2010, 18:47 Messaggi: 916
Formazione: Dott.Agronomo
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Proseguono appuntamenti ed eventi al Padiglione degli Agronomi mondiali Expo 2015: l’assessore Emilia Romagna Caselli ospite della Fattoria Globale. Agronomi chiave per futuro agricoltura L’assessore ha ricordato ‘la responsabilità sociale’ di cui gli agronomi sono portatori nell’attività professionale. Lina Pecora, Conaf: «Agricoltura del futuro rappresentata nella Fattoria Globale 2.0» «Uno splendido racconto dell’agronomia, delle tecniche agricole, dell’evoluzione della professione dell’agronomo e della sua responsabilità sociale nel padiglione degli Agronomi». Questo il commento di Simona Caselli, assessore regionale all’Agricoltura dell’Emilia Romagna, che ha visitato la Fattoria Globale, il padiglione della World Association of Agronomists ad Expo 2015 Milano. L’assessore Caselli è stata accompagnata dal professor Giovanni Dinelli, della Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna, mentre il consigliere CONAF Lina Pecora a fare gli onori di casa ed illustrare il padiglione degli Agronomi mondiali e le attività dei sei mesi di Expo. L’assessore Caselli ha elogiato il concept del padiglione degli Agronomi: «davvero interessante e capace di raccontare l’evoluzione dell’agronomia. Un padiglione in Expo molto didattico in cui tutti possiamo avere informazioni utili». «Con l’assessore Caselli, ospite del nostro padiglione – sottolinea Lina Pecora, consigliere CONAF -, siamo in completa sintonia sul ruolo che ha e che dovrà avere l’agricoltura. E’ vero quando evidenzia che è un settore ‘che va veloce’ – aggiunge Pecora – e che ricerca ed innovazione sono fondamentali per l’agricoltura del futuro; gli agronomi rappresentano in questo scenario i professionisti per governare questi cambiamenti, ed i nostri contenuti della Fattoria Globale 2.0 portati ad Expo, vanno proprio in questa direzione, ovvero rappresentare la Fattoria del futuro con modelli sostenibili». L’assessore Caselli ha inoltre invitato gli Agronomi al World Food Research and Innovation Forum, che si terrà nel mese di settembre a Palazzo Italia durante “la settimana del protagonismo” di Expo. Una visita molto importante, quella dell’assessore regionale, anche per la Federazione dei dottori agronomi e dei dottori forestali dell’Emilia Romagna: «La Federazione Emilia Romagna ha partecipato ad Expo organizzando diversi talk show e meeting – afferma Gloria Minarelli, presidente della Federazione – che hanno riguardato, fra l’altro, i temi del cambiamento climatico, identità del territorio rurale e competitività nel sistema agroalimentare. Per quanto riguarda il PSR Emilia Romagna stiamo dando il contributo con le nostre competenze partecipando anche al Comitato di sorveglianza; l’agronomo in Emilia Romagna è il broker dell’innovazione, e l’auspicio è quello di lavorare sempre più in stretta collaborazione con l’istituzione regionale anche grazie all’organizzazione in gruppi tematici dei professionisti in rappresentanza di tutto il territorio regionale» Milano, 24 luglio 2015 c.s. 23
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24/07/2015, 11:37 |
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tecmn
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Martedì 28 luglio per la Festa della frutta e dei legumi itinerari di 75 minuti che si concluderanno nella Fattoria Globale 2.0 Agronomi guide d’eccezione ai padiglioni di Expo2015 per la Festa della frutta e dei legumi: le regole per una spesa consapevole Visite guidate in Barein, Cluster Frutta e legumi, Francia, Marocco per illustrare la stagionalità, i piccoli frutti, i mercati ortofrutticoli e l’uso sostenibile delle risorse. Nel giorno della Festa della frutta e dei legumi (28 luglio) arrivano ad Expo Milano 2015 gli itinerari curati da guide d’eccezione della WAA World Association of Agronomists. Professionisti agronomi condurranno, infatti, il pubblico alla scoperta dei padiglioni dell’Esposizione Universale, illustrando la stagionalità, i piccoli frutti, i mercati ortofrutticoli e l’uso sostenibile delle risorse. Alle 10e30, 11e45, 15e30, 16e45 la partenza degli itinerari dall’ingresso Ovest Triulza. Ogni itinerario, della durata di 75 minuti, si concluderà nella Fattoria Globale 2.0 degli agronomi mondiali (ingresso Roserio pad. 142 WAA-CPONAF) con una degustazione di frutta fresca e la spiegazione dei principi fondamentali per una spesa consapevole. I padiglioni Barein: La stagionalità. Prendendo spunto dalla esposizione di frutti che matureranno durante il corso della Esposizione Universale si parlerà dell’importanza della stagionalità nella alimentazione e nell’impiego di risorse di lavoro nelle aziende: i frutti presenti sono fico, uva da tavola, fico d’india, limone, melograno, banano, ulivo, jojoba, dattero, arance. Cluster Frutta e legumi – area esterna: I piccoli frutti nella aree marginali. Prendendo spunto dalla esposizione nell’area antistante il cluster della frutta di piante di piccoli frutti si parlerà della coltivazione dei piccoli frutti nelle aree marginali evidenziando anche l’aspetto nutrizionale della frutta “colorata”: ribes, mirtillo, mora, fragola, lampone Francia (corridoio di entrata – verdura ): Il mercato ortofrutticolo e i prodotti a km 0. Prendendo spunto dal concept del padiglione Francia che rappresenta il mercato coperto, si parlerà della importanza dei prodotti a km 0 e della loro sostenibilità; Marocco Il dattero: un esempio di uso sostenibile delle risorse locali. Prendendo spunto dalla palma da dattero si spiegherà l’interessante metodo di coltivazione della palma da dattero che viene effettuata in consociazione con altre specie coltivate. Un esempio di utilizzazione intelligente delle risorse disponibili in difesa del territorio e lotta alla desertificazione La fattoria Globale del futuro 2.0 La spesa consapevole: L’itinerario si conclude con una breve informazione in farm lab al consumatore su come acquistare i prodotti ortofrutticoli in modo consapevole, una scelta conscia di ciò che si introduce nel proprio carrello previa lettura delle informazioni che accompagnano i prodotti ortofrutticoli e che sono riportate obbligatoriamente in etichetta con l’obiettivo di trasferire al consumatore la consapevolezza di una scelta coerente con le proprie richieste/esigenze di sicurezza alimentare ed ambientale. Info e prenotazioni al +39 345 0113722. Il numero massimo di partecipanti ad ogni singola visita è di 20 persone. Milano, 27 luglio 2015 Cs 24
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27/07/2015, 20:08 |
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tecmn
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EXPO 2015 – Il 6 agosto (ore 17) al Padiglione Agronomi La Fattoria Globale 2.0. Le fattorie dell’Africa in aridocoltura: acqua, biodiversità e produzionePrimo evento dedicato alle fattorie d’Africa quello di giovedì 6 agosto alla Fattoria Globale, il Padiglione degli Agronomi mondiali ad Expo 2015 Milano. Per ogni modello di farm focus sulla coltivazione erbacea, coltivazione arborea, coltivazione forestale, allevamento zootecnico, trasformazione dei prodotti, produzione di energia, diversificazione, agroturismo, agro-naturalismo, agro-paesaggismo – filiere. In questo seminario si parlerà di “Le fattorie in aridocoltura: acqua, biodiversità e produzione”. Il programma: Introduce Corrado Fenu Consigliere CONAF, Valentina Mereu, dottore agronomo, Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici (CMCC) Divisione Impatti sull’Agricoltura, Foreste e Servizi Ecosistemici, (IAFES), “How will Climate Change Affect Agriculture in Sub-Saharan Africa? Impacts and Uncertainties” (In che modo il cambiamento climatico condiziona l’agricoltura in Africa sub-sahariana? Impatti e incertezze); Imad-eldin A Ali Babiker, Dry Lands Research Center Agricultural Research Corporation (ARC) Khartoum (Sudan), “Developing adaptation technology for drylands rain fed farming” (Sviluppo di tecnologie di adattamento per l’agricoltura alla pioggia in zone aride); Regina Sagoe, PhD Climate smart technologies: A must for high farm productivity in dry land communities in Ghana (Tecnologie smart per il clima: un’esigenza per aumentare la produttività delle aziende agricole nelle zone aride del Ghana) Crops Research institute Kumasi, Ghana. Diretta streaming su http://expo.worldagronomistsassociation.org" target="_blank
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05/08/2015, 19:05 |
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