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CONAF 
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L’Associazione mondiale degli Agronomi (WWA) e Consiglio Ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali advisor scientifici del Class Expo Pavillion Heritage Awards

L’Associazione mondiale degli Agronomi (WWA) e il Consiglio dell’Ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali, sono da oggi advisor scientifici del Class Expo Pavillion Heritage Awards, il premio per i Padiglioni dell’EXPO 2015 che lasceranno la più importante eredità all’umanità sui temi dell’esposizione universale. L’Award è stato lanciato da Class Editori, la casa editrice multimediale leader nel business, nel fashion e nel luxury, e Laureate International Universities, il network di 80 università in 29 Paesi, che ha avuto nell’ex presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton, il suo Honorary Chancellor e che, ora, ha in Ernesto Zedillo, già presidente del Messico, il nuovo Presidential Counselor.
Gli Agronomi, che in Expo sono presenti con un padiglione denominato Fattoria Globale, mapperanno tutti i padiglioni di Expo Milano 2015 e, nel corso del Congresso Mondiale della categoria, che si terrà presso l'Esposizione Universale (dal 14 al 18 settembre) esprimeranno i loro giudizi di merito relativamente alla carica scientifica e agronomica dei diversi padiglioni, classificandoli secondo indici relativi alla capacità di innovare, alla capacità di ricerca e alla fruibilità estesa.

“Come World Association of Agronomists, aderiamo con grande entusiasmo al ClassExpo Pavilion Heritage Awards”, sottolinea il partecipants director Andrea Sisti. Fino al Congresso mondiale degli Agronomi che si terrà nel mese di settembre e durante tutti i nostri eventi che si terranno a Expo, agronomi italiani e provenienti da tutto il mondo visiteranno tutti i padiglioni dell’esposizione universale per analizzare con cognizioni scientifiche e professionali i parametri agronomici e di ricerca ed innovazione presenti nei padiglioni, anche in relazione all’agricoltura del paese. Gli indicatori saranno principalmente quelli utilizzati per la nostra ‘Fattoria globale’: dalla biodiversità, alla sostenibilità e produttività, senza dimenticare gli aspetti dei cambiamenti climatici»

Le valutazioni espresse dagli specialisti costituiranno la base scientifica di rilievo per la valutazione complessiva di ogni padiglione. I giudizi verranno messi a disposizione della Giuria internazionale che avrà il compito di decretare i vincitori dell’Awards, premio che ha come finalità la valorizzazione del’impegno dei partecipanti nell’organizzazione e nella comunicazione dei contenuti di Padiglioni e Cluster, sia nel sito di Expo 2015 che in forma digitale, di evento e di produzione per stampa e televisione.

I riconoscimenti saranno assegnati attraverso un’altra accurata fase di ricerca e confronto lungo i sei mesi di Expo 2015 grazie al lavoro di una equipe di studenti di NABA e Domus Academy, le due università di Laureate in Italia. La ricerca degli studenti sarà anch’essa a disposizione della Giuria internazionale che, una volta individuati i Padiglioni che lasciano le migliori eredità, assegnerà i premi definitivi. Questi consisteranno in primo luogo nella realizzazione di un documentario sulle heritage più significative in modo che i Paesi dei Padiglioni e dei Cluster vincenti possano diffondere al di là di quanto fatto durante l’Expo il loro importante messaggio. I premi materiali saranno realizzati dagli studenti di Domus Academy e NABA Nuova Accademia di Belle Arti di Milano.

Milano, 22 maggio 2015


23/05/2015, 10:02
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EXPO 2015 – Il 27 maggio (ore 14.15) al Padiglione Agronomi La Fattoria Globale: “SERVIZI ECOSISTEMICI DI APPROVVIGIONAMENTO E NUOVO UMANESIMO”

Circa 200 anni fa l’uomo viveva in una Società nella quale l’energia sussidiaria non era il presupposto fondamentale per lo svolgimento della maggior parte delle attività. Per più di un secolo e mezzo si è proseguiti sul binario della massimizzazione della produzione, traendo dall’ambiente tutte le materie prime necessarie e senza porsi troppe domande sulla bontà delle azioni intraprese. La Strategia Europea per la Biodiversità verso il 2020 stabilisce un legame forte tra il benessere dell’uomo e quello dell’ambiente, riconosce nella biodiversità l’indicatore più importante per la salute di un ecosistema e propone venti azioni rivolte alla conservazione della Biodiversità e al recupero di ecosistemi degradati. Gli ecosistemi in buono stato di salute infatti, forniscono beni e servizi per l’umanità. I Servizi Ecosistemici sono definiti dal Millenium Ecosystem Assessment (MA) come “I benefici multipli forniti dagli ecosistemi al genere umano”. Tra questi vi sono i Servizi di Approvvigionamento suddivisi in tre categorie. La prima riguarda la nutrizione: dagli ecosistemi prendiamo tutto il cibo e l’acqua potabile disponibili sul pianeta (piante commestibili, funghi, frutta, bacche e prodotti secondari come ad esempio il miele, e risorse alimentari rappresentate dalla carne e dal pesce).La seconda riguarda i materiali prelevati dagli ecosistemi e utilizzati dall’uomo per molteplici scopi (legname, resine, sughero, foraggio), comprese le risorse genetiche e l’acqua non potabile. L’ultima categoria riguarda l’energia che l’ambiente è in grado di fornire all’uomo, prevalentemente sotto forma di combustibili presenti in natura. Ai Servizi di Approvvigionamento vanno aggiunti quelli di Regolazione (ad es. del clima, di purificazione dell’acqua, della fertilità del suolo) e quelli Culturali, servizi immateriali, ma con valore di ispirazione, ricreativi, ecc. Il concetto di Servizi Ecosistemici, ovvero i benefici che il Capitale Naturale fornisce all’uomo deve confrontarsi oggigiorno con la sfida della loro valutazione. Infatti, al fine di gestire le nostre attività nell’ottica di elevare il benessere dell’uomo, è necessario stimare il contributo relativo del Capitale Naturale nel contesto dell’interazione con il Capitale Umano (le Persone), quello Sociale (le Comunità e le Culture) e il Capitale costruito (l’Ambiente costruito, gli Ecosistemi Urbani). E’ quindi necessario riformulare il modo in cui si “guarda la natura” per risolvere il problema di come costruire un futuro per l’umanità che risulti sostenibile e desiderabile.

IL PROGRAMMA
Saluti e apertura dei lavori:
Dott. Agr. Andrea Sisti - Presidente dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali (CONAF)
Dott. Alessandro Zani - Società Granfrutta

Introduzione:
Sua Ecc. Mons. Lorenzo Leuzzi “Una cultura per un nuovo umanesimo”
Presentazione del “XII Simposio Internazionale dei Docenti Universitari Roma, 25-27 giugno 2015”:
Don Emilio Bettini

Interventi:
Dott. Agr. R. Pisanti (CONAF) Agroalimentare: Etica e qualità come modello di democrazia
G. Puppi (Sapienza) – “Paesaggio agrario, testimonianze artistiche e memoria storica”
F. Manes (Sapienza) – “Capitale Naturale e Servizi Ecosistemici” ;
M. Marotta (ISA) – “Cibo e Libertà”
M. Risso (UniCusano) – “Le strategie di sostenibilità nelle filiere agroalimentari”
GP Rossi (LUMSA) – “Ambiente e alimentazione: due facce dello stesso problema. quali opportunita’?”
L De Gara (Campus Biomedico) – “Le sfide dei cambiamenti climatici”
C. Bizzarri (Università Europea) – La tutela dell’ambiente nella Politica Agricola Comune

Presentazione della Collana Nuovo Umanesimo
Don Federico Riquelme

Discussione e Conclusioni:
S.E. Mons. Lorenzo Leuzzi - Don Emilio Bettini


25/05/2015, 8:59
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CONAF - Federazione Lombardia

SETTIMANA NAZIONALE DELLA BONIFICA, BARA: TUTELARE IL SUOLO E LE RISORSE IDRICHE
Sostenibilità delle attività produttive, limiti chiari al consumo del suolo e pieno coinvolgimento dei professionisti nei processi di pianificazione territoriale posti in essere dalle amministrazioni pubbliche: queste le linee guida indicate dalla Federazione Regionale dei dottori agronomi e forestali della Lombardia a margine delle iniziative che si celebrano in occasione della Settimana nazionale della Bonifica e dell'Irrigazione, dal titolo "La terra nutre, l'uomo la divora". "Condividiamo appieno il tema scelto quest'anno dall'ANBI, l'associazione nazionale che riunisce i consorzi di bonifica - afferma Gianpietro Bara, presidente dei dottori agronomi e forestali lombardi - , in quanto si è voluto dare un messaggio chiaro contro il consumo indiscriminato del suolo in vaste aree del nostro Paese". Da tempo la Federazione conduce una battaglia a tutto campo in nome di un modello di sviluppo che sappia conciliare razionali esigenze di crescita infrastrutturale e produttiva con criteri condivisi di sostenibilità e di ricostituzione delle risorse naturali. "I dottori agronomi e forestali - osserva Bara - sono a disposizione di amministrazioni pubbliche e decisori politici per supportare con le proprie competenze, strategie e percorsi volti a tutelare le risorse idriche e territoriali a beneficio del settore primario e della qualità della vita di tutti i cittadini".


25/05/2015, 9:00
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CONAF - Ordine di Mantova

Il 12 giugno, focus sulla conservazione dei prati aridi collinari e sull’uso dei Droni in agricoltura e nella professione del Dottore Agronomo.

Venerdi 12 giugno dalle ore 9,30 alle 12 si discuterà di conservazione dei prati aridi delle colline moreniche e delle opportunità offerte dal nuovo PSR per la loro valorizzazione e conservazione. L’incontro si svolgerà presso l’Agriturismo Casa Villi a Grole di Castiglione delle Stiviere (MN) ed è organizzato dalla provincia di Mantova in collaborazione con l’Ordine di Mantova ed il Centro Flora Autoctona di Galbiate.

Sempre venerdi 12, nel pomeriggio dalle ore 18, presso la sede dell’Ordine, in via Mazzini 23 a Mantova, si svolgerà un incontro formativo dal titolo: “il Drone in agricoltura e nella professione del Dottore Agronomo e Forestale”, col quale si intende presentare l’utilizzo dei Droni (SAPR) quale innovativa tecnologia, dal potenziale ancora in gran parte inespresso, che permette anche in agricoltura di meccanizzare alcune operazioni colturali, tramite un sistema ad elevata precisione. Si presenterà inoltre l’impiego del drone in ambito professionale per effettuare rilevamenti agronomici, cartografici, territoriali ed ambientali, vagliandone potenzialità e punti critici.

Per entrambi i momenti formativi, informazioni su: http://www.agronomimantova.it/corsi_formazione


25/05/2015, 9:21
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Presentati il XII Simposio internazionale dei docenti universitari in programma a Roma dal 25 al 27 giugno e la Collana Nuovo Umanesimo da Don Federico Riquelme che sarà presentata a Papa Francesco.

Nutrizione Pianeta passa da ecosistemi in grado di fornire beni e servizi per l'umanità
Agronomi e docenti universitari ad Expo 2015 hanno dialogato nella Fattoria Globale sulla nuova strategia europea verso il 2020



La nutrizione del pianeta passa da ecosistemi in buono stato di salute in grado di fornire beni e servizi per l'umanità. E' in sintesi quanto emerso dal seminario "Servizi ecosistemici di approvvigionamento e nuovo umanesimo" nel padiglione della World Agronomists Association La Fattoria Globale ad Expo 2015 organizzato dall'Ufficio pastorale universitario del Vicariato di Roma in collaborazione con il Conaf, Consiglio dell'Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Forestali. Durante il seminario, dopo il saluto del direttore del Padiglione e presidente Conaf Andrea Sisti, sono stati presentati il XII Simposio internazionale dei docenti universitari da Don Emilio Bettini in programma a Roma dal 25 al 27 giugno sul tema “Una cultura per un nuovo umanesimo” a cui parteciperanno oltre 300 professori provenienti la Collana Nuovo Umanesimo da Don Federico Riquelme, che sarà presentata a Papa Francesco in autunno in occasione del prossimo convegno ecclesiale che si terrà a novembre a Firenze.

Agronomi e docenti delle università italiane si sono confrontati sull'interazione tra capitale naturale e capitale umano, ovvero le persone, quello sociale, ovvero le comunità e le culture e il capitale costruito, ambiente ed ecosistemi urbani. E' necessario, - è emerso dalla discussione nella Fattoria Globale - riformulare il modo in cui si guarda alla natura per superare il problema di come costruire un futuro per l'umanità che risulti sostenibile e desiderabile.

"Sviluppo sostenibile, analisi dei diversi tipi di agricoltura, migliori pratiche e tecnologie devono tenere conto delle diseguaglianze all'interno delle città e dei continenti - ha detto il segretario e consigliere nazionale Conaf Riccardo Pisanti - Non si può parlare di etica e responsabilità sociale in agricoltura senza parlare di sfruttamento dei terreni e della manodopera, temi presenti anche in alcune parti del nostro Paese".

I servizi di approvvigionamento si suddividono in tre categorie. La prima riguarda la nutrizione: dagli ecosistemi prendiamo tutto il cibo e l’acqua potabile disponibili sul pianeta (piante commestibili, funghi, frutta, bacche e prodotti secondari come ad esempio il miele, e risorse alimentari rappresentate dalla carne e dal pesce). La seconda riguarda i materiali prelevati dagli ecosistemi e utilizzati dall’uomo per molteplici scopi (legname, resine, sughero, foraggio), comprese le risorse genetiche e l’acqua non potabile. L’ultima categoria riguarda l’energia che l’ambiente è in grado di fornire all’uomo, prevalentemente sotto forma di combustibili presenti in natura. Ai servizi di approvvigionamento vanno aggiunti quelli di regolazione (ad es. del clima, di purificazione dell’acqua, della fertilità del suolo) e quelli culturali, servizi immateriali, ma con valore di ispirazione, ricreativi.


Milano, 27 maggio 2015


27/05/2015, 19:08
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Il Centro studi Conaf presenta ad Expo2015 nel padiglione Fattoria Globale WAA la prima delle case history sui luoghi ideali in cui si produce cibo nel mondo. Mappate 570milioni di fattorie
Agronomi, fattoria ideale di montagna è quella dell’Europa Centrale. Coniuga economia del legno slovena ad attività agrituristica austriaca
In condizioni climatiche limitative, con una collocazione in zone marginali concorre alla produzione di cibo ad alto valore biologico-nutrizionale e di altissima qualità organolettica come formaggi, latte, frutti di bosco, funghi e miele, frutta di bassa montagna.


La fattoria di montagna ideale è quella dell’Europa Centrale che coniuga l’economia della produzione di legname della Slovenia all’attività agrituristica dell’Austria, pur in condizioni climatiche limitative e con una collocazione in zone marginali; questo tipo di azienda concorre alla produzione di cibo ad alto valore biologico-nutrizionale e di altissima qualità organolettica come formaggi, latte, frutti di bosco, funghi e miele, frutta di bassa montagna. A rivelarlo il Centro studi del Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e forestali che presenta nel Padiglione World Association of Agronomists della Fattoria Globale ad Expo 2015 la prima delle case history sui luoghi di produzione di cibo nel mondo – 570 milioni di fattorie mappate nel mondo. “Questo modello di fattoria nel futuro – spiega Andrea Sisti, participant director padiglione WAA – non può prescindere dalla figura dell’agronomo oltre che per progettare cibo di alta qualità nutrizionale anche per la pianificazione e gestione del territorio con un’attenta interazione con l’ambiente naturale ed equilibrio uomo natura. Il ruolo dell’agronomo nel contesto montano è quello di prevenire ed evitare il dilagare di fenomeni che contribuiscono all’indebolimento economico e sociale locale, nonché di sostenere l’innovazione e la ricerca nelle farm ed evitare l’aggravamento di problemi di carattere territoriale come il dissesto idrogeologico o la perdita del paesaggio tradizionale”.

La fattoria slovena La fattoria di montagna della Slovenia è di proprietà, ha una dimensione media di 7 ettari di cui l’85% ricoperta da boschi, con il rimanente destinato alle coltivazioni agricole ad uso esclusivo della famiglia coltivatrice. La superficie boscata è caratterizzata da faggi e querce, ha un assetto fitosanitario sano e la produzione di legname è di qualità. Nel contesto sloveno la farm rappresenta un’importante risorsa: il legno rappresenta la materia prima più diffusa e un’efficace fonte di energia per un futuro sostenibile e produttivo.
La fattoria austriaca La fattoria tipica delle Alpi austriache salisburghesi possiede 10 vacche da latte, 10 giovenche e altrettanti vitelli. Dalla produzione zootecnica riesce a ricavare solo il 10% del reddito familiare. L’attività agricola è condotta interamente in biologico – l’Austria è leader europeo per la produzione in biologico (19,5%) – e la famiglia integra il reddito con altre due attività: il lavoro dei maschi al di fuori dell’azienda per il 70% e il 20% attraverso attività agrituristica. Nel maso ci sono un massimo di 10 posti letto. “La farm tipica di montagna – conclude il forestale e consigliere nazionale Conaf Mattia Busti – influisce non solo produttivamente ma anche in modo agro-strutturale sull’immagine del paesaggio, sulla vitalità delle aree rurali e sulla qualità dei prodotti agricoli. Non ha inoltre abbandonato l’attività agricola come altri casi estremi in montagna ma ha adottato misure di adeguamento come le prestazioni multifunzionali”.

La Fattoria di montagna sarà presentata oggi ore 17 Padiglione Fattoria Globale WAA 142 area nord est


Milano, 28 maggio 2015

C.s. 09


28/05/2015, 14:28
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Evento WAA alla Fattoria Globale: venerdì 29 maggio per l’intera giornata
Festa del Latte ad Expo 2015
Con gli Agronomi il giro d’Italia dei formaggi

Rosanna Zari: «Saranno evidenziate criticità e gli aspetti positivi della filiera del latte alla luce dei nuovi scenari globali e degli accordi internazionali in corso che inevitabilmente avranno ricadute sull’intero settore zootecnico». Degustazioni guidate dei migliori formaggi italiani

Un giro d’Italia dei formaggi guidato dagli agronomi nell’appuntamento della Fattoria Globale, il padiglione degli Agronomi Mondiali, nella Giornata del Latte di Expo 2015, in programma domani, venerdì 29 maggio.

Dalle 10.30, nel padiglione La Fattoria Globale del futuro l’evento “Le Fattorie Zootecniche in Italia: viaggio attraverso le Regioni per la ricerca delle innovazioni nel settore lattiero caseario”, durante il quale saranno illustrarti la filiera lattiero-casearia e i progetti attivi in diverse regioni, dal Piemonte alla Lombardia, dal Veneto alle Marche, all’Abruzzo, fino a Calabria, Sicilia e Sardegna.

«Evidenzieremo la filiera del latte – anticipa Rosanna Zari, communications manager WAA-CONAF - analizzandone le criticità e gli aspetti positivi anche alla luce dei nuovi scenari globali e degli accordi internazionali in corso che inevitabilmente avranno ricadute sull’intero settore zootecnico. La discussione partirà dalla zona di produzione e dal prodotto o progetto che si intende presentare, cercando di declinarne le peculiarità; ma tenendo conto degli indicatori (biodiversità, sicurezza alimentare, sostenibilità) che gli Agronomi hanno identificato per la valutazione delle fattorie del mondo che sono la cellula base del territorio di ogni Paese».
Nel pomeriggio (ore 15.30) si terrà sotto la guida dell’agronomo Gian Mauro Mottini, una degustazione guidata dei prodotti caseari offerti dalle aziende partecipanti alla Festa del Latte.

Organizzate in collaborazione con il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, le “Feste di Expo Milano 2015” saranno un’occasione di gioia e condivisione che Partecipanti e turisti potranno condividere grazie alle proposte che ogni Paese, Organizzazione e azienda ospiterà nel proprio padiglione, per presentare quanto di tradizionale e allo stesso tempo innovativo si può raccontare sul tema della festa.

È possibile seguire la tavola rotonda dal sito partecipando direttamente o seguendo la diretta streaming a partire dalle 10.30 su http://expo.worldagronomistsassociation ... a-globale/


Milano, 28 maggio 2015
C.s. 11


28/05/2015, 16:00
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Il Centro studi Conaf ha presentato ad Expo2015 nel padiglione Fattoria Globale WAA la case history sui luoghi ideali in cui si produce cibo nel mondo
Un milione di bottiglie prodotte, punta su innovazione e marketing e ha una cantina per degustazioni: ecco l’identikit della fattoria vitivinicola italiana ‘ideale’. Ma nel futuro il fattore “ecologico” conterà come prezzo e origine
La sostenibilità sarà un valore per il mercato del vino evidenzia il report degli Agronomi

Nel futuro la fattoria vitivinicola italiana dovrà ‘investire’ sul rispetto dell’ambiente, un parametro percepito dal consumatore alla pari del prezzo e dell’origine, Intanto l’azienda vitivinicola “ideale” italiana si estende su una superficie di 180 ettari, di quali 90 a vigneto di cui 20 ettari dedicati ai vitigni a bacca rossa. La densità di impianto è di 6.660 viti per ettaro e coltiva soprattutto vitigni autoctoni con la missione di produrre vini di alto livello qualitativo. Produce oltre 1 milione di bottiglie all’anno destinate in gran parte all’esportazione. E’ di proprietà del viticoltore che gestisce l’azienda che ha alle spalle generazioni di attività nonostante abbia subito nel corso del tempo notevoli trasformazioni; allo stato attuale innovazione e tradizione caratterizzano la farm che è iscritta al Consorzio di Denominazione e possiede un proprio marchio. E’ questo in sintesi, l’identikit dell’azienda vitivinicola ‘ideale’ secondo quanto emerge dal report del Centro Studi del Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e forestali (Conaf) presentato nel Padiglione World Association of Agronomists della Fattoria Globale ad Expo 2015, una delle case history sui luoghi di produzione di cibo nel mondo (570 milioni di fattorie mappate nel mondo).

«Possiamo definirla ideale – spiega Andrea Sisti, presidente CONAF e participant director WAAforEXPO – perché riesce a coniugare i principali indicatori della “fattoria globale” che abbiamo portato ad Expo: ovvero la sostenibilità e produttività; ma anche lo sviluppo e l’identità locale; la biodiversità ed il miglioramento genetico; senza tralasciare gli aspetti della responsabilità sociale e la cultura progettuale che è presente e ben visibile nel settore vitivinicolo in Italia».

La fattoria vitivinicola individuata dagli Agronomi è dotata di una cantina moderna, efficiente e tecnologica: impiega il freddo in vinificazione, controlla in maniera informatizzata la qualità per mantenerla costante nel tempo ed adotta sistemi automatizzati di gestione per ottenere un risparmio energetico e ridurre l’impatto ambientale delle attività produttive. L’affinamento dei vini avviene sia in botti di acciaio inox sia in legno: la cantina infatti è dotata di oltre 300 barriques (225 litri) di rovere francese e 70 tonneaux (500 litri), con caratteristiche organolettiche diverse. La tipic Farm investe notevolmente in marketing e pubblicità sia dei prodotti finali che dell’azienda stessa e vanta molti riconoscimenti Igt, Doc e Docg. Inoltre attrezzata con un’enoteca ed un punto vendita che rientrano nei circuiti italiani dell’enoturismo.

La fattoria vitivinicola italiana è un modello per l’agricoltura dell’intera area mediterranea. Oltre a produzioni di eccellenza, apprezzati nel mondo, la viticoltura rappresenta un’attività di tutela e rivalutazione del territorio rurale, che unisce e concretizza identità e potenzialità economiche.

La sostenibilità – prosegue il report del Centro Studi Conaf – come valore per il mercato del vino: nel prossimo futuro i consumatori considereranno il fattore ecologico come uno dei parametri principali per scegliere un vino, attribuendo al concetto di “rispetto per l’ambiente” un’importanza simile al prezzo, alla varietà e all’origine.

Il vino italiano in numeri - Vale oltre 3 miliardi di euro di export il vino italiano nel mondo, con una quota di mercato del 18% (seconda dietro alla Francia); con una superficie vitata di circa 765 mila ettari e con una produzione annua di oltre 520 milioni di ettolitri. 34 Docg, 320 Doc e 123 Igt; sono 383 mila le aziende vitivinicole presenti in Italia.


Milano, 6 giugno 2015

C.s. 12


06/06/2015, 13:37
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In onda domenica 14 giugno dalle 12.20 su Raiuno
Agronomi: le telecamere di Linea Verde sulla Fattoria Globale per la festa del latte di Expo
Visita al padiglione degli Agronomi con la vicepresidente Conaf Rosanna Zari, con l’agronomo di Linea Verde Marco Menghini e la conduttrice Daniela Ferolla

Faranno tappa alla Fattoria Globale il padiglione della World Association of Agronomists a Expo 2015 Milano le telecamere di Linea Verde, lo storico programma di Rai Uno che da oltre mezzo secolo racconta l’agricoltura italiana.
«L’occasione – anticipa Rosanna Zari, vicepresidente Conaf - è la festa del latte di Expo, che ha visto gli Agronomi protagonisti con un convegno che si è svolto alla Fattoria Globale, dedicato alle problematiche e alle innovazioni della filiera zootecnica del latte, con una degustazione che ha portato nel padiglione degli agronomi di Expo i migliori formaggi di qualità da tutta Italia per un viaggio ‘guidato’ alla scoperta delle eccellenze casearie».
Alla Fattoria Globale la conduttrice di Linea Verde Daniela Ferolla e l’agronomo della trasmissione Marco Menghini e presidente della Federazione dei dottori agronomi e dei dottori forestali delle Marche. A fare gli onori di ‘casa’ la vicepresidente Conaf Rosanna Zari, che presenterà la partecipazione e le attività degli Agronomi mondiali e italiani ad Expo.
«La presenza della nostra categoria professionale all'esposizione universale di Milano 2015 – aggiunge Marco Menghini, agronomo Linea Verde - sta a testimoniare l'importante e necessario contributo che l'Agronomo ha dato nella storia, e ancor di più oggi e nel futuro potrà dare, per una progettazione del cibo sempre più ‘sostenibile’. Anche Linea Verde, la storica trasmissione di agricoltura in onda su RAI UNO, è entrata nella ‘casa’ degli Agronomi del mondo a EXPO 2015 e ha voluto raccontare chi è che cosa fa l'Agronomo nella e per la società civile del nostro pianeta»

Milano, 12 giugno 2015
- C.s. 13


12/06/2015, 14:44
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I giovedì della FarmLab: in programma domani 18 giugno al Padiglione WAA
Paesaggi e prodotti delle Fattorie Mediterranee: focus ad Expo con gli Agronomi
L’evento sarà in live streaming su expo.worldagronomistsassociation.org


L’appuntamento che fa parte dei “Giovedi della FarmLab” sulle “Fattorie europee: storie, paesaggio e progetti”, si aprirà con l’intervento di Andrea Sisti, presidente CONAF e participant director WAA, su “Il rapporto delle produzioni agricole con la caratterizzazione dei paesaggio: identità ed innovazione”; Marco De Vecchi, presidente ODAF Asti “Il valore del riconoscimento UNESCO del paesaggio: l’esperienza delle Farm dell’astigiano”; professor Fernando Bianchi de Aguiar “Il valore del riconoscimento UNESCO del Paesaggio: l’esperienza delle Farm del Porto; Roberto Gaudio, presidente del CERVIM, La viticoltura di montagna: il prodotto del paesaggio”

WAAforEXPO2015 social media – Oltre al Padiglione Fattoria Globale 2.0 all’interno di EXPO 2015 sarà possibile seguire le attività di WAAforEXPO2015 ed il calendario degli eventi in programma attraverso il sito internet http://expo.worldagronomistsassociation.org, e i profili social del CONAF su Twitter (@_conaf), Facebook (Conaf Consiglio Nazionale).
Anche l’evento di domani, 18 giugno, sarà in live streaming su expo.worldagronomistsassociation.org

Milano, 17 giugno 2015
C.s. 14


17/06/2015, 17:41
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